L`UNIONE SARDA Bunker antiaereo in biblioteca

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L`UNIONE SARDA Bunker antiaereo in biblioteca
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna
Beni culturali
della Sardegna
Segni di una grande civiltà
Rassegna stampa
a cura del Servizio Promozione
Testata
L’UNIONE SARDA
Data
5 giugno 2009
Pagina
40
Sezione
Nuoro
Gli operai al lavoro hanno fatto riaffiorare le strutture sotterranee risalenti secondo i primi accertamenti all'epoca
fascista
Bunker antiaereo in biblioteca
Cunicoli-rifugio scoperti nella Camera di commercio. La costruzione della struttura sotterranea è probabilmente
contemporanea a quella dell'edificio principale, che fu inaugurato nel 1938.
di ANGELO ALTEA
Due tunnel in muratura corrono sotto l'edificio della Camera di commercio, fra via Deffenu e via Papandrea, sono
entrambi bloccati da un muro in pietra ma è evidente che sono indirizzati uno verso la Prefettura, in via Deffenu, e l'altro
verso piazza Italia. La clamorosa scoperta, che potrebbe aprire le porte a nuove ulteriori sorprese, è stata fatta dagli
operai che nello scantinato dell'edificio stanno lavorando per realizzare la biblioteca. Nel verificare la solidità dei muri,
gli operai hanno sentito che una parte di questi era vuota. Hanno abbattuto l'intonaco e si sono trovati di fronte ai due
tunnel, entrambi interrotti da muri in pietra, il primo dopo una decina di metri, l'altro dopo un centinaio.
LA SOPRINTENDENZA Anche se la costruzione del bunker, vista la tecnica utilizzata, pare essere di data
contemporanea all'edificio della Camera di commercio (che venne inaugurato nel 1938), è partita immediatamente
la segnalazione alla Soprintendenza ai beni culturali i cui tecnici, nei prossimi giorni, eseguiranno un sopralluogo.
IL PRESIDENTE «Sapevamo da tempo dell'esistenza di questi tunnel - dice il presidente della Camera di commercio
Romolo Pisano - ma non ci è parso che al loro interno si possa celare un qualche mistero». In effetti molti degli edifici
costruiti in epoca fascista, quelli di via Deffenu in particolare, hanno dei bunker che probabilmente dovevano servire
come rifugi antiaerei in vista dell'imminente scoppio della Seconda Guerra Mondiale. A confermare questa ultima
ipotesi c'è il fatto che i due cunicoli scoperti nei sotterranei della Camera di commercio sono letteralmente scavati nella
roccia e rivestiti in cemento a prova, quindi, anche del bombardamento più violento.
GLI ALTRI TUNNEL Quello della Camera di commercio non è l'unico bunker scavato sotto gli edifici della città. Uno
si trova in Prefettura, in via Deffenu, un altro sotto il palazzo Gallisay di via Angioy, mentre l'uscita di un terzo è
parzialmente visibile in via Antonio Mereu. Per questi tre, che sono - come quello sotto la Camera di commercio interrotti dopo pochi metri da muri in pietra, l'ipotesi più accreditata è quella che si tratti di rifugi sicuri contro
bombardamenti che allora venivano dati per imminenti. Come sono andate le cose lo sanno tutti: gli Alleati hanno
ignorato la Barbagia perché non era sede di alcun obiettivo strategico di sorta, mentre i tedeschi a Nuoro ci sono
passati in fuga, cercando di raggiungere i porti del nord Sardegna e quindi di tornare a casa.
LE IPOTESI A parte quello che potrà eventualmente scoprire la Soprintendenza, il primo sopralluogo fatto dagli
operai che stanno eseguendo i lavori e dai funzionario della Camera di commercio ha evidenziato che nella parte
visibile dei due tunnel sembra non esserci assolutamente nulla, a parte una vecchia porta in legno ormai marcia. I
muri sono levigati e costituiti da grosse pietre di granito legate fra loro col cemento. Il pavimento è ugualmente in
granito, quindi appare difficile ipotizzare l'esistenza di nascondigli segreti o di oggetti celati all'interno della muratura. Il
mistero, insomma rimane, ma i nuoresi hanno scoperto un altro piccolo pezzo della storia della città.