AS Extra 130 - AudioFileMusic

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AS Extra 130 - AudioFileMusic
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SUPPLEMENTO DI
AUDIOPHILE SOUND
NUMERO 130
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PIERRE BOLDUC
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audiophilesound.it
9
19
20
2
6
COVER STORY
NAGRA CLICK
I registratori
23
24
27
SPECIALE CLICK
HARDWARE
Registratori Nagra
modelli 4S e T
29
LINK UP CLICK
ALMARRO:
Amplificatore
A318B SET
31
SULLA
SULLA COVER
COVER
NA
GRATEKNE
AUDIO
LINK UP CLICK
SOULUTION:
Soluzioni per
abbassare le
distorsioni
LINK UP CLICK
SUBLIMA:
Gli effetti del
Mat Chakra
LINK UP CLICK
Herbert von Karajan:
Discografia in
alta risoluzione
LINK UP CLICK
Pioneer: Giradischi Tabella delle
quotazioni
RIFLESSIONI CLICK
Riccardo Mozzi
...alla ricerca
della Musica
35
DISCHI CLICK
DA EVITARE
‘The Collector’s
Edition’ su Mercury
36
FATTI CLICK
TECNICI
Filtri di livellamento
38
VINILI IN CLICK
EDICOLA
Classica in vinile:
il piano d’opera
41
FATTI CLICK
TECNICI
L’Articolazione
43
FATTI CLICK
TECNICI
Elettro-magnetic
interference
45
FORMATI A CLICK
CONFRONTO
Ella and Louis:
CD FIM e
download 24/96
sommario
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SUPPLEMENTO
AUDIOPHILE
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ROUND ABOUT A MIDSUMMER’S DREAM 47
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SINFONIA N. 3 49
3. RODRIGO: CLICK
CONCIERTO DE ARANJUEZ 51
4. BEN WEBSTER & ‘SWEETS’ EDISON: CLICK
WANTED TO DO ONE TOGETHER 53
5. BILL EVANS: CLICK
TRIO ‘65 55
sommario
SULLA COVER
NAGRA
3
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extra cover story
NAGRA
I registratori
particolare del nagra iv-s
“...I registratori a bobina portatili della Nagra
hanno creato la reputazione dell'azienda
e hanno appena festeggiato il loro
60° compleanno...” Ken Kessler passa in
rassegna la loro storia.
KEN KESSLER / HI FI NEWS
on capita spesso di visitare un produttore audio high-end
N
reception. Che so, magari un diffusore o un amplificatore si
Tra i film in cui i Nagra sono apparsi (e possono forse anche aver
è insidiato furtivamente in qualche studio di registrazione, dove
registrato) vi sono - opportunamente - Diva del 1981, che parla di
stavano masterizzando e monitorando una colonna sonora, e pro-
un fan che contrabbanda il suo cantante lirico preferito, e Blow Out
babilmente si è guadagnato una menzione nei titoli del film. Forse
con John Travolta dello stesso anno, dove egli ha il ruolo di tecni-
JBL e Tannoy hanno uno scaffale pieno di statuette. Nel caso di
co del suono. Un Nagra SN è stato presente nel film del 1974 La
Nagra, le probabilità sono invece che i loro registratori si trovasse-
conversazione, che parlava di un ficcanaso professionista. Se c'è
ro nei luoghi di ripresa per registrare il suono di interi film... in qua-
bisogno di equipaggiare una spia sullo schermo o un coraggioso
lità di riferimento del settore. Come risultato, questo produttore
giornalista, un Nagra è sempre pronto all'uso.
svizzero ha una sfilza di riconoscimenti ricevuti dalle associazioni
Si trattava di un concetto visivo che era comunque basato sulla
del settore che premiano la cinematografia e la televisione. E que-
realtà: i registratori analogici Nagra eseguivano tali funzioni nella
sti non si guadagnano facilmente.
vita reale, grazie all'estrema robustezza e affidabilità, così come le
I registratori Nagra divennero persino loro stessi idoli dello scher-
impeccabili qualità sonore.
mo, poiché la realtà e la finzione li resero, grazie al loro aspetto
Gli involucri in alluminio tornito e i componenti senza compromes-
'tecnologico', i dispositivi preferiti di registrazione per i ficcanaso
si, costruiti con gli stessi parametri dei prodotti dei loro vicini oro-
dello schermo. Allo stesso tempo essi possiedono un'estetica
logiai: la sola ingegneria sarebbe in grado di affascinare qualsiasi
senza fronzoli, che attira quegli audiofili che preferiscono la prati-
audiofilo che abbia mai usato un braccio SME o un preamplifica-
cità al design, e appaiono così 'giusti' che sono diventati sinonimo
tore Cello.
di 'seri' registratori a nastro quando si ha bisogno di stupire il pub-
Per i professionisti vi erano le caratteristiche funzionali progettate
blico.
da Stefan Kudelski che avevano poca o
nessuna utilità per la riproduzione in ambito high-end, ma che erano inestimabili per
il lavoro cinematografico. Fra esse c'erano
il sistema Neo-Pilot del 1961, grazie al
quale i nastri registrati sui Nagra durante la
riproduzione potevano essere 'agganciati'
al segnale di riferimento in modo da garantire la perfetta sincronizzazione labiale al
parlato nelle colonne sonore dei film; una
gamma completa di configurazioni di piste
e di velocità; modelli a prezzo ridotto che
nagra 3
offrivano una sola velocità; regolazioni fini
per l'utente di tutti i parametri; funzionamento affidabile a batteria oppure a temperature fredde, e numerose altre funzioni
> SOMMARIO
extra
9
nagra
che esponga una serie di premi Oscar ed Emmy nella sua
cover story
nagra d
“L'inventore polacco Stefan Kudelski fece uscire
la sua prima macchina nel 1951; a quanto pare
'Nagra' in polacco significa 'registrerà'. Era un
periodo particolarmente fecondo per la
registrazione a nastro:...”
che sfuggono all'utente domestico.
Forse ancor più impressionante - se parliamo di qualcosa in
grado di suscitare stupore negli audiofili - è che le piastre di registrazione Nagra analogiche a bobina (quelle portatili, nientemeno!) offrivano una qualità del suono che era chiaramente di un
certi JBL e Tannoy vi si avvicinano, ma essi furono poi 'addome-
livello 'high-end'. Ciò spiega perché, nel corso degli anni, così
sticati' per così dire. I portatili a batteria della Nagra a bobine
tante dimostrazioni alle fiere sono state fornite da nastri master
sono rimasti decisamente industriali.
(o anche copie) riprodotti attraverso i Nagra.
L'inventore polacco Stefan Kudelski fece uscire la sua prima
E' la qualità del suono che spiega, nonostante i loro prezzi, come
macchina nel 1951; a quanto pare 'Nagra' in polacco significa
le macchine a bobina Nagra (e notate che un modello spompa-
'registrerà'. Era un periodo particolarmente fecondo per la regi-
to usato dalla BBC vi porterà via ancor oggi dalle 600 alle 1000
strazione a nastro: la seconda guerra mondiale aveva fornito
sterline) abbiano orgogliosamente trovato posto in più sistemi
agli Alleati molta tecnologia utile presa dai nazisti, e i primi por-
domestici di fascia alta, di qualsiasi altro componente puramen-
tatili commerciali a bobine cominciavano ad apparire dal
te 'professionale' che questo scrittore possa nominare.
Giappone. Kudelski era uno studente di fisica, in quello che oggi
Nessun amplificatore, diffusore o sorgente professionale è riu-
è l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia a Losanna, Svizzera.
scito a fare questo salto in maniera così definitiva: gli LS3/5A e
Indipendentemente dai suoi studi, egli costruì il primo portatile a
nagra 3
nagra
valvole Nagra I a casa sua, mettendo a punto un registratore
10 extra
> SOMMARIO
“Nel 1960 Kudelski iniziava a progettare il
prototipo della macchina che avrebbe
contribuito pesantemente alla mitologia Nagra,
un dispositivo specializzato che non aveva
alcuna utilità per i 'civili', ma che tutti
desideravano: il Nagra SN (Serie Noire)...”
nagra sn1
cover story
autonomo dotato di motore per l'avvolgimento. La sua utilità fu
subito evidente agli esploratori: due Nagra I furono acquistati da
Radio Ginevra per essere usati nella spedizione (senza successo)
dell'Everest guidata da Raymond Lambert nel 1952, mentre
Jacques Piccard ne utilizzò un altro durante le sue immersioni in
acque profonde con il batiscafo Trieste progettato da suo padre,
Auguste. C'era anche una stazione radio francese tra coloro che
avevano adottato il Nagra, per i suoi giornalisti da usare sul posto.
dischi Thorens, ancora con il riavvolgimento a manovella. Era inoltre equipaggiato con l'ormai iconico 'vu meter di modulazione' (o
modulometro) sul lato sinistro. I Nagra si stavano rapidamente
nagra
modello, con il trasporto del nastro azionato da un motore di gira-
nagra sn
Nel 1953 fu prodotto il Nagra II, una versione migliorata del primo
guadagnando una reputazione di affidabilità assoluta unita ad
un'eccellente qualità audio.
Il Nagra II CI del 1955 spostò il modulometro sul pannello frontale
servo-attivato. Ciò aumentò l'appetibilità del portatile compatto,
della macchina, mentre l'elettronica era costruita per la prima volta
facendone diminuire il peso a cinque chilogrammi; un peso piuma
su schede di circuiti stampati. Nei successivi tre anni, il Nagra III
per una macchina che, 54 anni fa, era in grado di produrre registra-
avrebbe segnalato il cambiamento verso l'elettronica a stato soli-
zioni in grado di eguagliare la qualità di registratori fissi da studio.
do, compresa l'aggiunta di un controllo elettronico della velocità
Quello stesso anno, una delle poche vere aziende rivali di Nagra
fu fondata da un collega svizzero di Kudelski: la gamma Stellavox
progettata da Georges Quellet.
Nel 1960 Nagra stava diventando il registratore preferito dalle stazioni radio-televisive europee. La RAI, Radio Televisione Italiana,
acquistò ben 100 Nagra III per utilizzarli durante le Olimpiadi di
Roma. (tipico della RAI, dal niente al tutto senza vie di mezzo!
Ancor oggi è così con la HDTV… ndt). La produzione aveva raggiunto le 480 unità l'anno.
STORIE DI SPIONAGGIO
Sempre nel 1960 Kudelski iniziava a progettare il prototipo della
il giovane stefan kudelski
macchina che avrebbe contribuito pesantemente alla mitologia
Nagra, un dispositivo specializzato che non aveva alcuna utilità
per i 'civili', ma che tutti desideravano: il Nagra SN (Serie Noire).
Secondo la leggenda, i lavori iniziarono su richiesta del presidente
Kennedy per conto del Servizio Segreto degli Stati Uniti - dimostrando che i democratici sono altrettanto subdoli come i repubblicani. A causa dei limiti dei componenti disponibili all'epoca, si
sarebbe dovuto aspettare fino al 1970 prima che Kudelski finalmente consegnasse una serie di registratori miniaturizzati a bobine con nastro da 1/8", anche se ci vuole un audiofilo hardcore - o
> SOMMARIO
extra
11
cover story
nagra d
“Alcuni modelli necessitavano di una licenza
per l'acquisto, poiché erano stati prodotti per
la CIA e altri organi investigativi, ma un certo
numero di pezzi sono entrati nel mondo civile
e di tanto in tanto appaiono in occasione
delle fiere audio...”
masochista - per utilizzare un SN come componente hi-fi di sorgente. (e conosco uno che lo usa...). Alcuni modelli necessitavano di una licenza per l'acquisto, poiché erano stati prodotti
tutto, il Nagra JBR Body Recorder, un registratore vocale ste-
pezzi sono entrati nel mondo civile e di tanto in tanto appaiono
reo tascabile 'da indossare' con nessuna possibilità di cancel-
in occasione delle fiere audio di John Howes, nelle quali nes-
lazione e alcuna riproduzione a bordo, al fine di ridurre le radia-
sun Nagra rimane invenduto per molto tempo. Con il nastro da
zioni elettromagnetiche e il consumo energetico (forse dovrei
1/8", la gamma degli SN includeva il modello SNN mono, unità
comprare un SN quando parlo con certi distributori…PB).
full-track con una velocità del nastro di 3 ¾ ips, l'SNS mono,
Intelligentemente, Nagra lo aveva reso irrintracciabile applican-
versione semi-traccia con velocità del nastro di 15/16 ips, che
do una frequenza di bias che era la stessa di quella di un oro-
offriva più lungo tempo di registrazione, ma più bassa qualità
logio al quarzo (32,768 kHz). Il JBR utilizzava cassette di pro-
sonora; il modello a velocità singola SNST stereo per l'utilizzo
pria invenzione, microfoni a distanza via cavo e telecomando a
nei servizi di sicurezza che richiedeva due microfoni per regi-
cavo. Per sfruttare il JBR, Nagra aveva prodotto il sistema di
strare due diverse persone che parlavano, con un sistema di
riproduzione PS-1 per le proprie cassette. Era dotato di un
compressione analogica per ricostruire un segnale pieno
potente correttore della base dei tempi (TBC) per correggere le
durante la riproduzione, utilizzando una unità di espansione
variazioni di velocità sostenute durante il processo di registra-
DSP; e il sogno del audiofili, l'SNST-R per l'alta fedeltà stereo.
zione, e offriva ulteriori funzioni di equalizzazione e filtraggio,
Altri modelli comprendevano versioni inserite nelle pareti a
così come l'avanzamento veloce. Non era certo un sostituto
muro e modelli da indossare, così come una vasta gamma di
dell'iPod!
accessori tra cui un amplificatore da attaccare ad un vestito.
Qualsiasi imitatore di James Bond avrebbe desiderato, soprat-
VITA CIVILE
Sebbene le necessità delle forze dell'ordine avessero offerto a
nagra vi
nagra
per la CIA e altri organi investigativi, ma un certo numero di
12 extra
> SOMMARIO
extra
cover story
scheda tecnica per nagra 3
“Il Nagra 4.2 del 1971, un registratore mono
full-track progettato per applicazioni radio,
cinema e televisione, e con tre velocità del
nastro di 3,75, 7,5 e 15 ips, offriva molte
cose attraenti per gli amanti della musica,
nonostante la sua caratteristica a singolo
canale...”
Nagra un bel po' di guadagni, le industrie dei film, della
TV e delle trasmissioni di notizie rimanevano il mercato
primario. Nel 1962 apparve il Nagra III NP con sincronizzazione NEOPILOT, e fu un successo istantaneo. Sei
anni più tardi, il Nagra IV sostituì il III, che vantava transistor al silicio e condensatori al tantalio per una mag-
l'uso di accessori e schede inseribili.
Pur producendo ancora macchine mono, la Nagra
stava cominciando ad attirare l'attenzione degli
audiofili. Il Nagra 4.2 del 1971, un registratore mono
full-track progettato per applicazioni radio, cinema e
televisione, e con tre velocità del nastro di 3,75, 7,5 e
15 ips, offriva molte cose attraenti per gli amanti della
musica, nonostante la sua caratteristica a singolo
nagra iv-s
canale (per ascoltare le incisioni in mono è una macchina che raccomando anche perché costa molto
meno del modello stereo 'IV-S, PB). Questa macchi-
RASSEGNA CRONOLOGICA DEI NAGRA ANALOGICI PORTATILI
Nagra I registratore portatile
Nagra II
Nagra II CI
Nagra III, introduzione della tecnologia
a stato solido
1960 Prototipo del Nagra SN
1961 Invenzione del sistema NEOPILOT
1962 Nagra III NP
1968 Nagra IV; Nagra IV-L
1970 Nagra SNN body recorder
1971 Nagra 4.2; Nagra IV-S Registratore
stereo
1972 Nagra SJ; Nagra SNS
1951
1953
1955
1958
Nagra IS
Nagra IS T
Nagra E (Economy)
Nagra SNST
Nagra TI
Nagra TRVR
Nagra TA
Ampex / Nagra VPR-5 video portatile
Nagra JBR body recorder;
Nagra IV-S TC; Nagra IV-S Te
1985 Nagra T-Audio TC; Nagra PS-1
1988 Inizia la progettazione del registratore
audio digitale Nagra-D
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1981
1983
1984
> SOMMARIO
extra
13
nagra
giore affidabilità, mentre la struttura ora incoraggiava
cover story
particolare del nagra iv s con adattore per bobine grandi
“Il 1971 segnò l'arrivo del più ambito e utile di tutti i Nagra analogici, per quanto riguarda
la riproduzione di musica high end. Il Nagra IV-S fu il primo registratore stereo dell'azienda
progettato per la registrazione di musica di alta qualità, insieme alle consuete applicazioni
di cinema e televisione...”
na era inoltre caratterizzata da un sistema brevettato per control-
Il 1971 segnò anche l'arrivo del più ambito e utile di tutti i Nagra
lare la velocità durante la riproduzione ed assicurare che giras-
analogici, per quanto riguarda la riproduzione di musica high
se alla stessa velocità dell'apparecchio di riferimento, come ad
end. Il Nagra IV-S fu il primo registratore stereo dell'azienda pro-
esempio un proiettore. La sua testina di registrazione sincroniz-
gettato per la registrazione di musica d'alta qualità, insieme alle
zata Neopilot produceva una traccia di sincronizzazione registra-
consuete applicazioni di cinema e televisione. Registrando su
ta lungo il centro del nastro. La struttura intelligente garantiva
due tracce stereo, offriva doppi controlli di livello, limitatori e pre-
che il suono della traccia di sincronizzazione fosse cancellato
set di equalizzazione, insieme a tutte le altre sottigliezze opera-
durante la riproduzione.
tive necessarie per l'uso professionale. Era, senza se e senza
ma, una sorgente degna dei migliori sistemi hifi disponibili. E lo
è tuttora (si, sono d'accordo, PB).
Sempre inventiva, l'azienda ha continuato ad offrire ulteriori
varianti, tra cui il prodotto del 1974 dal grazioso nome Nagra IS
nagra
(che sta per Idioten Sicher: infallibile / a prova di idiota). Era un
registratore ultraleggero, a singola velocità, progettato per essere estremamente semplice da utilizzare, per i reporter sul campo
in circostanze difficili. Un decennio più tardi sarebbe apparso il
Nagra IV-S TC con il time code SMPTE / EBU che permetteva di
generare e registrare un codice temporale nella pista centrale. I
suoi nastri potevano essere riprodotti in studio sul fisso Nagra TAudio TC, versione time-code del Nagra TA.
A quell'epoca, come avrete già intuito, la fine del nastro analogico era incombente. Nagra non aveva mai prodotto un registratore a cassette, e la ragione ufficiale era che non erano mai stati
soddisfatti della qualità, nonostante i buoni risultati che il loro
modello SN riusciva ad estrarre da un nastro 1/8". Una breve
alleanza con la Ampex produsse un registratore video professionale, ma le energie della Nagra erano dirette verso la registrazione digitale. Sebbene il
Nagra IV-STC rimase il
stefan kudelski
Nagra
14 extra
riferimento per la registrazione di musica da cinema
è distribuito in Italia da
e classica fino alla metà
Audio Natali Srl
degli anni '90 (non sono
www.audionatali.it
d'accordo, uno dei riferimenti, PB), i registratori
DAT, seguiti dai dispositivi
> SOMMARIO
cover story
a stato solido, diventarono sufficientemente affidabili per essere
una vasta gamma di prodotti per la sicurezza e trasmissioni radio-
utilizzati sul campo, e la qualità del suono era migliorata in modo
televisive, comprese le soluzioni di accesso fisico tramite smart-
esponenziale. Nagra non aveva altra scelta che abbracciare il
card per eventi, sistemi di decriptaggio per TV via cavo e satellita-
digitale, e lo fece con la stessa meticolosità svizzera che impregna
re, e altre offerte ad altissima tecnologia. Nonostante tale diversi-
ogni dispositivo che abbiano mai prodotto.
tà, lontana dall'audio puro, la presenza dell'azienda nella comuni-
Nel 1988 iniziò la progettazione del registratore audio Nagra-D
tà audiofila è molto più grande di quanto non lo fosse quando le
digitale, il primo di una serie di registratori che precedettero l'attua-
piastre Nagra a bobina erano i soli prodotti d'interesse per gli uten-
le Nagra VI multitraccia portatile. Nel campo dei portatili, grandi
ti domestici.
conglomerati giapponesi come TEAC, Olympus e Marantz e spe-
Quest'anno la divisione produttiva di componenti audio high-end
cialisti come Zoom offrono sofisticati registratori digitali in formato
domestici Nagra è stata scorporata in una divisione separata inte-
tascabile per meno di 400 sterline, ma il sottoscritto è orgoglioso
ramente di proprietà, chiamata Audio Technology Switzerland S.A.
di condurre le sue interviste con un Nagra SD.
Questa mossa segna i 15 anni da quando Nagra ha iniziato a pro-
I settori principali nei quali Nagra opera adesso, comprendono
durre amplificatori a valvole e stato solido, preamplificatori, lettori
Un Nagra D, modificato dalla
uscita n. 1
LP + fascicolo
(8 pagine)
Deutsche Grammophon, è stata
impiegata per trasferire i nastri originali
della Quinta Sinfonia di Beethoven
diretta da Herbert von Karajan per
la collana “Classica in vinile 33 giri”
della DeAgostini e curata da
Audiophile sound.
L’ecellente transfer A/D spiega sicuramente
l’ottima qualità della ristampa che è
stata salutata quasi universalmente come
superiore alle edizioni LP originali. Pierre Bolduc
> SOMMARIO
extra
15
nagra
nagra I
“I settori principali nei
quali Nagra opera adesso,
comprendono una vasta
gamma di prodotti per la
sicurezza e trasmissioni
radio-televisive, comprese
le soluzioni di accesso fisico
tramite smart-card per
eventi, sistemi di
decriptaggio per TV via
cavo e satellitare, e altre
offerte ad altissima
tecnologia...”
cover story
“È interessante notare che l'azienda offre
ancora un registratore analogico: il mitico 4.2
è disponibile come macchina analogica a
traccia piena mono a tre velocità, con o senza
il Neopilot, dedicata alla clientela radiofonica
e cinematografica...”
CD, meccaniche di trasporto, DAC e stadi fono, che, sin
'crème de la crème' dei componenti puristi. Secondo il
parere di alcuni di noi, è l'hi-fi che più si avvicina all'eccellenza dell'alta orologeria.
Per quanto riguarda il settore della registrazione professio-
nagra d2
dall'inizio con il pre PL-P nel 1997, si sono classificati tra la
nale, la gamma di prodotti interamente digitale comprende
i discendenti diretti del Nagra D originale, e anche queste
macchine si possono vedere in occasione di mostre hi-fi, e sono
degli apparecchi audio di fascia alta che sono ormai familiari,
amate da quegli espositori che vogliono sottoporre demo con
anche se non è la strada inevitabile che un produttore professio-
nastri master digitali. È interessante notare che l'azienda offre
nale possa prendere. I registratori analogici portatili Nagra a
ancora un registratore analogico: il mitico 4.2 è disponibile come
bobina, che hanno appena festeggiato il loro 60° compleanno, e
macchina analogica a traccia piena mono a tre velocità, con o
che hanno creato la reputazione dell'azienda, hanno fatto sì che
senza il Neopilot, dedicata alla clientela radiofonica e cinemato-
quando apparvero i primi componenti audiophile, essi avevano
grafica.
già una base di fan affamati che adoravano il marchio che indos-
Ma non confondetevi: l'abilità professionale di Nagra ci ha dato
savano . Ken Kessler / HI FI NEWS
Durante una visita da Soundfan a Bologna tre o quattro anni fa ho avuto l'occasione di ascoltare nella stessa
stanza e con le stesse amplificazione e diffusori un Nagra T e un Telefunken M15A, simile al mio. A disposizione c'era
una registrazione live che Cesare Marchesini aveva fatto di un concerto di musica della famiglia Strauss e alcuni nastri
che avevo con me.
Le differenze erano non insostanziali. Per me - non per Cesare - il Nagra T era più neutro, più preciso e un pochino più
veloce dello Telefunken: più vicino alla musica dal vivo con strumenti ben ‘sgrassati’ nonché un grande controllo nella
zona inferiore dello spettro sonora. A favore del Telefunken c’era l'energia in basso che il Nagra T non riusciva a uguagliare.
Il risultato concreto era più corpo nella zona medi-bassa e, come ha notato Alex Cereda (vedete suo articolo a pagina
19), meno freddo. I Nagra T sono grandi registratori e hanno
una meccanica assolutamente eccezionale. Come meccanica
sono i migliori, assieme agli Ampex che costano tre volta il
prezzo di un Nagra T.
I problemi rimangano due: il costo sostanzialmente più elevato
di un Telefunken e i pezzi di ricambio che sono molto cari. E
poi se volete farlo rivisionare dai Svizzeri…meglio andare lì
con la carta di credito molto svuotata… Ma solo guardare
come un Nagra T abbraccia il nastro è una cosa molto sensuale per noi audiofili. Una macchina ideata, realizzata e funzionante come un orologio Piaget… come scriverebbe il
nostro amico e collaboratore, Ken Kessler. Pierre Bolduc
16 extra
> SOMMARIO
nagra T
nagra
NAGRA T E TELEFUNKEN M15A A CONFRONTO...
A
T
H
W1
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X
hardware
NAGRA
“...In studio il 4S esprime il suo massimo rigore
sonoro: composto, intonato e arioso. In registrazione
può apparire fin troppo analitico e asciutto, ma
trovando un giusto set-up microfonico e un buon
mixer può migliorare questa caratteristica.”
stefan kudelski
Registratori
modelli 4S e T
ra la fine degli anni Sessanta e l’Ingengnere Stefan Kudelski
E
più o meno perfetta per chi vuole un registratore portatile, anche se
doveva affinare il catalogo Nagra e mandare in pensione il
dal peso non proprio piuma, e dalle prestazioni TOP, superiori a
Nagra III già obsoleto. Stellavox, suo acerrimo concorrente,
qualsiasi Dat e a moltissimi registratori digitali ad alta risoluzione.
aveva già messo in produzione l'SP7, più performante, e così
Il Nagra T può diventare quasi portatile con il carrello a dotazione,
Kudelski strinse i tempi e poco dopo, nel 1971, nacque uno dei
ma non facile da usare fuori dallo studio per l'eccessivo ingombro
migliori e più usati registratori al mondo…il Nagra 4S.
e peso. In studio esprime il suo massimo rigore sonoro, composto,
Piccolo, completo di Time Code e Pilot, accetta bobine da 18cm e
intonato e arioso. In registrazione può apparire fin troppo analitico
soprattutto ha una qualità sonora estrema, insieme al concorrente
e asciutto, ma trovando un giusto set-up microfonico e un buon
Stellavox entrambi i riferimenti portatili a bobine da 1/4 di pollice.
mixer può migliorare questa caratteristica proponendo maggiore
Dieci anni dopo alla Nagra sentono il bisogno di offrire una macchi-
musicalità. In riproduzione anche di materiale inciso da altri regi-
na che si affiancasse al 4S soprattutto nella post produzione cine-
stratori rivela una neutralità unica: questa è una macchina di alto
matografica per il montaggio e missaggio del sonoro. Così nasce il
lignaggio e si sente.
Nagra T: essenzialmente una macchina dedicata al Broadcast da
Nel 1981 un Nagra T completo di carrello e Bridge Meter costava
studio creata per l'utilizzo nel settore Cine. Costruzione maniacale
più di una Maserati Biturbo; a prima metà anni '90 quando andò in
con meccanica totalmente in metallo, un manuale di oltre 200 pagi-
pensione il suo prezzo era di 40 milioni. Sia il IV-S che il T hanno
ne ne illustra tutte le caratteristiche e funzionalità. Precisione mas-
un buon mercato dell'usato, le prime si possono acquistare da
sima negli edit ne fanno il miglior mezzo in commercio.
circa 1500 euro in su; dipende dalle condizioni e degli accessori (il
Ho posseduto e possiedo diversi IV-S e T, due macchine progetta-
più richiesto era l'estensore per bobine da 27, il QGB ), per il T le
te dalla stessa Nagra ma che hanno sonorità diverse. Il piccolo por-
quotazioni partono da 2500-3000 euro per una macchina funzio-
tatile ha un suono molto aperto con una gamma media assoluta-
nante e tarata, una valutazione maggiore la si può fare per appa-
mente fantastica e reale, (vi riporto alla lettura di un mio vecchio
recchi revisionati o corredati da carrello e
articolo su AS dove ho testato il 4S con una registrazione live a
Cereda
Bridge Meter. Alex
Porta Portese), ottima anche agli estremi di gamma, molto ricca di
armonici e abbastanza tolleranti con una varietà abbastanza elevata di microfoni. Gli strumenti e le voci hanno spessore e tridimensionalità, un parametro che difficilmente ho riscontrato in altri registratori. Sostanzialmente una macchina molto neutra ma dal grande contenuto musicale.
Nonostante il 4S sia piccolo la sua meccanica può non richiedere
tarature anche dopo il migliaio di ore d'uso. Invece da tenere d'ocnagra 4S
chio l'usura delle testine che con nastri particolarmente ‘duri’ può
agevolare l'usura. Con un set ben tenuto si possono superare
abbondantemente le 2000 ore di uso; se si fanno lappare si può
guadagnare ancora un'altro migliaio di ore. Dunque, una macchina
> SOMMARIO
extra
19
nagra
ALEX CEREDA
LINK UP > AS 130
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete la recensione AS 130 / pp.32-35
Analisi tecnica
ALMARRO
Amplificatore
A318B SET
“...stiamo sì parlando di un prodotto
minimalista, ma caratterizzato da un suono
davvero valido e intrigante... Vogliamo
indagare sul come con poco il costruttore
sia riuscito ad ottenere tanto...”
ING. FULVIO CHIAPPETTA
LINK UP AS 130: almarro
l presente approfondimento tecnico sull'amplificatore integrato
I
equipaggiato con una valvola, di certo non nobile quanto una
Almarro, modello A318B SET, fa seguito alla prova di ascolto
300B, ma che è in grado di svolgere adeguatamente anche il lavo-
dello stesso prodotto che compare nel numero di Audiophile
ro duro: tale valvola è capace infatti, con sufficiente raffinatezza,
Suond n.130 che potrete trovare proprio in questi giorni in edico-
di fornire una notevole energia all'altoparlante, tanto che l'impres-
la. Si tratta di un apparecchio di potenza modesta e dall'estetica
sione che ne scaturisce all'ascolto è quella di una potenza appa-
compatta e simpatica ma leggermente dimessa. E allora perché
rente piuttosto consistente. Grazie a tale impagabile caratteristica
dedicargli ulteriore spazio? Semplice: stiamo sì parlando di un
sonica, la valvola 6C33, è questa la sigla della finale di potenza,
prodotto minimalista, ma caratterizzato da un suono davvero vali-
è in grado di regalare immediatezza ai transitori, una buona arti-
do ed intrigante, come ci assicura Giulio Salvioni nella sua prova;
colazione e un più che discreto dettaglio. Non va però dimentica-
un suono tanto intrigante che il nostro può di certo, e senza pen-
to che stiamo comunque parlando di una erogazione energetica
timenti, costituire il cuore di un impianto, minimalista sotto il profi-
limitata a soli 18W, stando ai dati forniti dal costruttore e noi, dopo
lo della entità della erogazione, ma di certo non della sua qualità.
il test condotto in laboratorio, non possiamo che confermarlo,
Ecco dunque svelato l'arcano del perché di questo ulteriore
anche se a tale livello di potenza la distorsione è marcata: fortu-
esame dell'oggetto sotto la lente, questa volta del tecnico.
Vogliamo indagare sul come con poco il costruttore sia riuscito ad
ottenere tanto. Il segreto della ricetta è semplice: componenti
ridotti all'osso, solo quelli essenziali, tutti di qualità omogenea,
opportunamente impiegati in una circuitazione collaudata, di certo
senza fronzoli, ma anche senza negative sorprese. Un sistemino
che ben si accoppia con tutti i diffusori valorizzandoli, senza idiosincrasie, purché la loro sensibilità sia superiore ad un minimo,
minimo che quantizzeremo nel corso di questo breve articolo.
DENTRO L'AMPLIFICATORE
Partiamo gettando uno sguardo all'interno dell'amplificatore: la circuitazione è semplice ma non
Almarro
semplicistica, standard, anche se
non del tutto scontata. Essa si
Distributore per l’Italia
compone di tre stadi, ciascuno
LP Audio
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implementato con un tubo, di cui
20 extra
l'ultimo, quello più interessante e
caratterizzante le prestazioni tecniche e sonore dell'oggetto, è
> SOMMARIO
natamente questa distorsione, benché fortemente avvertibile pure
se solo nei picchi, non risulta eccessivamente fastidiosa in quanto composta prevalentemente da armoniche di basso ordine. In
realtà, il nostro paziente amplificatore Almarro comunica all'ascoltatore che è a corto di fiato in due modi: il primo, come detto, restituendo nei fortissimi un suono distorto anche se non trapanante;
il secondo perdendo il controllo e la articolazione del basso che
non si esprime più con chiarezza e perentorietà, sintomo che si
presenta talvolta anche a volumi non troppo elevati. La giustificazione di ciò risiede nel fatto che, essendo la maggior parte del
contenuto energetico del messaggio sonoro presente nella
gamma bassa, quest'ultima è la prima a risentire della limitata
potenza a disposizione. Nessun problema però curando attentamente l'abbinamento con il diffusore.
Abbiamo detto in precedenza che il segreto della qualità sonica
dell'Almarro è la giusta combinazione di due ingredienti: il primo,
di cui abbiamo testé parlato, è una circuitazione essenziale in
grado di assicurare minime tortuosità al segnale, il secondo è
determinato da un mix intelligente di componenti di ben bilanciata
qualità. Concentriamo ora la nostra attenzione su quest'ultimo
punto, quello relativo alla scelta della componentistica. Il progetti-
40mq, dal momento che, in questo caso, bisognerebbe necessa-
sta, per l'ingegnerizzazione della sua creatura, non fa nessun volo
riamente ricorrere a diffusori a tromba, impegnativi per l'ingombro
di fantasia, non seleziona alcun componente particolarmente eso-
ed il costo che, essendo necessariamente più che sensibile, risul-
terico le cui prestazioni superiori potrebbero essere vanificate se
terebbe poco coerente per non dire squilibrato come scelta rispet-
inserite in un contesto di livello standard; il trucco, se così si può
to all'amplificatore in esame. Per ambienti di circa 20/25mq, quelli
dire, del valido rapporto qualità prezzo dell'apparecchio nel suo
a nostro parere più idonei ad essere sonorizzati con l'Almarro, è
complesso risiede tutto nell'equilibrio delle scelte, tant'è che pro-
indispensabile ricorrere a sistemi piuttosto efficienti, diciamo alme-
vando a sostituire qualche particolare componente il suono non se
no una novantina di decibel, caratterizzati da un andamento del-
ne avvantaggia in modo significativo. Prove in tal senso ne abbia-
l'impedenza di carico non troppo tortuoso per evitare di mettere in
mo condotte diverse ed il loro responso è stato sempre il medesi-
difficoltà l'amplificatore, soprattutto nella critica gamma bassa; in
mo: l'insieme è estremamente ben amalgamato e l'omogeneità e
particolare in merito a quest'ultima, eviteremmo sistemi poco
l'equilibrio regnano sovrani. L'unica sostituzione, peraltro anche la
smorzati che richiederebbero un controllo molto efficace da parte
più logica e di semplice attuazione, che ci sentiamo di consigliare
dell'amplificatore, controllo che l'A318B non potrebbe fornire in
in un secondo momento, è quella dei tubi con qualcosa di più pre-
modo totalmente convincente. Fulvio Chiappetta / SI Audio
stante: per quelli di segnale, pur senza arrivare ad elementi NOS
di grande blasone, abbiamo verificato che prodotti attualmente in
side view
commercio, quali ad esempio i Tung Sol, già fanno la differenza.
Per le valvole 6C33, invece, sconsigliamo di tentare sostituzioni:
con la sola eccezione delle 6C33 Svetlana (oramai introvabili a
costi umani), quelle installate dal costruttore si sono dimostrate
sostanzialmente equivalenti a tutte le altre provate.
L'INTERFACCIAMENTO
Parliamo infine delle caratteristiche che devono avere i diffusori
per un interfacciamento ottimale. In genere si dimensiona l'amplificazione in funzione dell'ampiezza della sala di ascolto. Essendo
invece, nel caso in esame, vincolata la potenza a disposizione, è
la scelta degli altoparlanti che va effettuata tenendo conto della
quadratura del locale. Escludiamo a priori però che con 18W si
possa sonorizzare in modo soddisfacente un ambiente di oltre
> SOMMARIO
extra
21
LINK UP AS 130: almarro
LINK UP > AS 128
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete la recensione AS 130 / p.24-27
LINK UP > AS 130
SOULUTION
SOLUZIONI PER
ABBASSARE
LE DISTORSIONI
G
Soulution sono trascurabili, questo ci dà l'opportunità di applicare
rimento nel basso rumore e nell'alta risoluzione, rendendo-
la quantità di 'feedback' negativo di cui abbiamo bisogno ovunque
li i prodotti a stato solido più trasparenti alle sorgenti e più
sia necessario, senza ridurre le prestazioni sonore. Ecco come
realistici che io abbia mai sentito. Ci parla un po' della tecnologia
possiamo abbassare la distorsione a livelli mai visti prima d'ora. I
che ha condotto a questi traguardi, in particolare per la larghezza
nostri amplificatori vanno contro gran parte della 'saggezza comu-
di banda e la distorsione?
ne' nei progetti tradizionali.
Cyrill Hammer: In un progetto di amplificatore a 'stato solido' la
velocità (per esempio la larghezza della banda) di amplificazione
TAS : Gli apparecchi Soulution non suonano ‘a stato solido’ in uno
è uno dei parametri più importanti. Questa velocità o larghezza di
qualsiasi dei modi consueti, e nemmeno come dei valvolari.
banda non ha nulla a che vedere con le frequenze di tot mega-
Suonano a modo loro. Può raccontarci un po' della loro filosofia
hertz che possono essere riprodotte da un tale amplificatore; la
generale di progetto? Cosa mira ad ottenere, dal punto di vista
larghezza di banda è richiesta per far sì che i 'cicli di feedback' dei
sonoro?
progetti a stato solido funzionino in maniera corretta. Questi 'cicli'
CH : Abbiamo puntato a ottenere un amplificatore senza alcuna
confrontano il segnale musicale amplificato in uscita con quello
'impronta' sonora. Le elettroniche dovrebbero virtualmente 'scom-
d'ingresso. A causa del fatto che il segnale musicale è in continuo
parire'. La loro presenza non dovrebbe essere rilevabile.
cambiamento, il ritardo di tempo (nella propagazione) da parte dell'amplificatore deve essere pari a zero; altrimenti l'applicare del
feedback aggiungerà errori temporali al segnale musicale. In altre
parole, se il ritardo nella propa-
Soulution
gazione non è zero o vicino
Distributore per l’Italia
sarà come avere... mele in
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allo zero, il 'ciclo di feedback'
uscita e arance in ingresso.
I grandi amplificatori a stato
solido possono avere ritardi di
propagazione di 1-5 microsecondi. Ora, la durata di un'onda sinusoidale a 20kHz è di 50
microsecondi. In queste condizioni gli errori temporali sono
significativi, e diventano anche
peggiori per frequenze più alte. Gli amplificatori Soulution lavorano con un ritardo di propagazione complessivo di 5-10 nanosecondi. Questo è un valore fino a 1000 volte più veloce di altri amplificatori. Lo stadio di amplificatore di tensione - dove applichiamo la
maggior parte del feedback negativo - corre a una larghezza di
Gli amplificatori a valvole offrono evidenti vantaggi rispetto a quelli a stato solido in criteri specifici, e viceversa per altri. Abbiamo
cercato di unire i vantaggi dei progetti a valvole (feedback basso,
suono naturale, ecc. ) e di quelli ‘a stato solido’ (potenze elevate,
basse distorsioni, ecc). Dato che riteniamo che l'amplificatore
debba essere in grado di fornire energia sufficiente a tutti i diffusori potenzialmente collegati ad esso, abbiamo deciso di utilizzare
circuiti a stato solido.
TAS : I prodotti Soulution sono estremamente costosi. Può dirci
qualcosa sulla qualità della costruzione e dei componenti, e che
ruolo essa ricopre nella determinazione dei suoi prezzi?
CH : Gli amplificatori sono prodotti estremamente complessi che
utilizzano numerose parti, alcune delle quali sono molto costose.
Anche la lavorazione e il trattamento della superficie dei cabinet
sono molto difficili da realizzare, per ottenere la qualità richiesta.
Inoltre gli amplificatori Soulution sono costruiti in piccole quantità,
altro fattore che spinge il prezzo in alto. Prendendo insieme questi
fattori si arriva a livelli molto elevati di prezzi al dettaglio. Tuttavia
siamo convinti di consegnare un prodotto che premi il cliente con
banda di 80MHz e ha un ritardo di propagazione di 1-2 nanose-
un suono d'alta qualità e che valga il prezzo richiesto. Jonathan
condi. Dal momento che gli errori temporali degli amplificatori
Valin / The Absolute Sound
> SOMMARIO
extra
23
LINK UP AS 130 :
li apparecchi Soulution stabiliscono nuovi parametri di rife-
soulution
cyrill hammer
Cyrill Hammer, uno dei proprietari della
Soulution, parla della tecnologia usata nei
prodotti dell’azienda e in particolare quella
che riguarda la larghezza di banda e la
distorsione. JONATHAN VALIN / THE ABSOLUTE SOUND
LINK UP > AS 130
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete la recensione AS 130 / pp.50-53
Accessori
MAT SUBLIMA
‘CHAKRA’
Alex Cereda, della Sublima, parla con
Pierre Bolduc degli effetti del Mat
sull’interazione testina/disco.
LINK UP AS 130: sublima Mat
Sei sempre fissato con la timbrica!?
mantenere un carica elettrostatica bassa. Aggiungerei che deve
Oh sì…. Come ben sai sono veramente fissato con la timbrica
degli strumenti musicali. Bastano banali prove per capire che il
'semplice' tappetino del giradischi ha una forte influenza su di
essa.. Consiglio a chiunque una semplice prova: basta togliere e
rimettere il Mat, ovviamente regolando sempre il VTA affinché la
anche diminuire le cariche di superficie e di contatto. Quando lo
stilo percorre il solco del vinile avvengono vari fenomeni di origine
meccanico-elettrico-magnetica. Durante il tragitto della puntina
nel solco si crea un attrito che genera una serie di fenomeni tra
cui una carica elettromagnetica che chiamerò ‘carica di contatto’.
testina sia sempre nelle stesse condizioni lavorative.
È una carica molto bassa ma abbastanza rivelatrice per creare
Come è fatto il tuo 'Mat'?
fenomeni elettrostatici e magnetostatici.
problemi di tracciatura. Ovvero si creano delle interazioni tra
Ti spiego alcune delle fasi… La base è un sottile disco di 0,5mm
di polivinilcloruro PVC. Abbiamo usato questo materiale perché
Da quanto tempo stai studiando questi tipi di fenomeni?
risulta flessibile, molto sottile (si evitano effetti di immagazzina-
Devo premettere che questo Mat Chakra cosi come gli altri
mento energia meccanica/capacitiva) neutro sonicamente e dure-
‘necessori’ Sublima nascono da un percorso personale di speri-
vole nel tempo. Sopra il disco viene verniciato a più spessori una
menti e di idee fuori dai comuni canoni della scienza e della fisi-
serie di pigmenti naturali e minerali insieme a speciali collanti che
ca. E’ dal 1993 che sperimento minerali, magnetismo, free ener-
bloccano la miscela di polimero nel disco e ne migliorano la com-
gy e correnti magnetiche, e durante questo viaggio conoscitivo ho
pattezza. Una volta asciugato, il disco viene caricato con un siste-
avuto ottimi compagni di viaggio tra cui un chimico fisico e succes-
ma proprietario Sublima che ne garantisce l'attivazione e il funzio-
sivamente ho collaborato ai progetti di un ricercatore scientifico,
namento; infine, un'altro trattamento spray sigillante conclude la
entrambi avevamo la mela mancante per concludere alcuni pro-
lavorazione
getti. Tutti i progetti fin qui prodotti con il marchio Sublima appartengono alla mia personale ricerca.
Spiegami meglio cosa accade al livello tecnico.
Accade che il materiale con cui è composto il nostro Mat tende a
Allora vorresti farci capire che in condizioni normali non ascoltia-
spostare i contributi sonori, ora suonando caldo ora asciutto e
mo tutte le informazioni contenute nei nostri LP...? Ma non è una
privo di corpo.
E' importante
cosa ovvia, questa?
sapere che il gruppo testina-
Esatto! Può sembrare ovvio…ma i fenomeni sopramenzionati
Mat Chakra
disco-piatto influenza fortemente
influenzano molto la resa sonora. Come il Clamp Sublima risolve
una parte dei problemi, così fa il Mat Chakra, ovvero eliminano
Distributore per l’Italia
la lettura del suono più di quanto
si pensi. Un Mat ideale dovrebbe
tutta una serie di problematiche che rendono la lettura del disco
comportarsi in modo neutro, non
alterata sia con fenomeni di mascheramento sonoro sia con alte-
deve essere di grande spessore,
razioni timbriche. Inoltre con l'uso singolo del Mat o combinato
non di metallo e se possibile
con il Clamp abbassiamo l'usura disco/vinile perché è proprio
Sublima-C
Cables
CLICK
questa interazione la principale artefice del deterioramento sono-
24 extra
> SOMMARIO
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete la recensione AS 130 / pp.50-53
LINK UP > AS 130
ro dei nostri amati dischi. Come dal schema (pagina accanto)
Come potete notare nei due grafici lo stilo si posiziona in modo dif-
notiamo che nella normale lettura si forma una carica elettroma-
ferente prima e dopo l'uso del Chakra.
gnetica tra lo stilo e le pareti del solco. Tale disturbo solleva lievemente lo stilo facendolo quasi galleggiare nella carica, con il risul-
Quindi ci toccherà rispoloverare tutta la nostra discografia...
tato che è possibile avvertire una maggiore estensione agli estre-
Esatto! l'ascolto sarà diverso e potremmo apprezzare maggior-
mi gravi e acuti, un’immagine molto più stabile e la presenza di
mente i dischi che avevamo catalogati come scadenti; in più,
micro-informazioni che prima quasi non si riuscivano a sentire. Ne
esendo in grado di estrarre maggiori informazioni potremmo cam-
beneficia molto il timbro e soprattutto le dinamiche e il decadimen-
biare la nostra opinione. Non dico che stravolga un suono cattivo
to degli armonici! E' importante che un sistema riproduca il deca-
in uno buono, ma senz'altro ci permette una lettura più corretta,
dimento armonico con le giuste dinamiche perché in esso sono
con informazioni che prima erano nascoste o alterate e con diver-
contenute informazioni sul DNA del suono. Tutti gli strumenti si dif-
si rapporti tra armoniche, intervalli e frazioni. I prototipi di questi
ferenziano in modo maggiore ed è possibile riconoscere i timbri di
Mat li abbiamo testati anche con tecnici che effettuano il restauro
eguali strumenti ma di epoche o costruttori differenti. Notevole è
e il riversamento di rari vinili di cui non esistono più i master origi-
l'influenza anche sulle intonazioni (altezze) e sulle intensità sono-
nali. Tutti i commenti sono stati positivi e alcuni Mat hanno supe-
re (ampiezze).
rato i confini dell'Italia per essere utilizzati nel settore pro del
restauro.
Va bene, ma puoi essere più preciso?
Ho effettuato dei test su due dischi identici che ho sottoposto a
Risultato garantito, o - come si dice in inglese - ‘your money back’?
‘tortura’ misurando con un analizzatore spettrale FFT il loro com-
Tutti i prodotti Sublima godono della Garanzia Soddisfatti o
portamento negli stessi punti musicali… Il disco che utilizzava
Rimborsati, quindi nessun rischio da parte dell'acquirente. Nel
Clamp e Mat Sublima ha rivelato un’usura minore e anche dopo
caso non gradisse il prodotto dovrà rispedirlo a sue spese nelle
250 passaggi (adesso abbiamo superato i 400) il disco resta ascol-
perfette condizioni con cui lo ha ricevuto e avrà indietro la somma
tabile e con poca rumorosità. In futuro voglio fare un test online
spesa.
che inserirò nel nuovo sito (fate CLICK nel box, pagina accanto),
Grazie, Alex…adesso torna pure alle tue fissazioni timbriche! Nel
corredandolo di alcuni grafici con un sistema di misura più adatto.
trattempo, proverò il Mat! Pierre Bolduc
> SOMMARIO
extra
25
LINK UP AS 130: sublima Mat
“Quando lo stilo percorre il solco del
vinile avvengono vari fenomeni di
origine meccanico-elettrico-magnetica.
Durante il tragitto della puntina nel
solco si crea un attrito che genera
una serie di fenomeni tra cui una carica
elettromagnetica che
chiamerò ‘carica di contatto’. È una
carica molto bassa ma
abbastanza rivelatrice per creare problemi di tracciatura. Ovvero si creano
delle interazioni tra
fenomeni elettrostatici e
magnetostatici...”
DISACCOPPIATORI & BASI SMORZANTI
t
utti sappiamo quanto le vibrazioni
siano dannose in termini di prestazioni
ed affidabilità per i circuiti elettroni-
ci. Anche nei diffusori il problema non è da
meno, la progettazione e la costruzione del
disaccoppiatori DAM 101 & 201
mobile è fondamentale per le prestazioni
dei componenti. Il diffondersi delle vibrazioni e micro vibrazioni attraverso il mobile per i diffusori e il telaio per le elettroniche porta ad un non perfetto funzionamento dei componenti che si trovano nel
loro interno.
Il DAM è nato per eliminare in maniera
consistente, se non definitiva, questo
grosso problema di micro vibrazioni. Da
una sinergia tra la mia ventennale esperienza nelle lavorazioni meccaniche, la
passione per l'audio due canali e la più
che cinquantenaria esperienza nella meccanica di precisione dell’azienda in cui
opero, tutto questo ha portato alla realizzazione del DAM .
Il DAM è un disaccoppiatore meccanico o,
se meglio preferite, un piedino smorzante
. L'intero ciclo produttivo è realizzato
all'interno dell'azienda: questo piccolo ma
molto importante - per non dire fondamentale - particolare garantisce l'assoluta
precisione nella realizzazione delle parti
meccaniche che lo compongono.
Il DAM è studiato e Brevettato per trasformare è dissipare le micro vibrazioni generate dalle elettroniche e dai diffusori
Il DAM può essere usato nella maniera più
semplice come sotto punta grazie ad uno
speciale ‘centrino universale’ studiato e
realizzato per accoppiarsi con qualsiasi
tipo di punta in commercio, oppure come
piedino puro appoggiandovi le elettroniche
sopra. In questo ultimo caso non è sconsigliato mettere il DAM sotto i piedini originali delle macchine perché il beneficio
viene attenuato; è consigliabile altresì
appoggiare direttamente il telaio della
macchina sul disaccoppiatore per ottenere la migliore trasmissione di vibrazioni. In
realtà, esiste un ulteriore modo di accoppare il DAM alle apparecchiature elettroniche o ai diffusori, ed è quello di rendere il
DAM solidale alla struttura su cui deve
lavorare. Per fare questo è necessaria
una piccola modifica al piedino, aggiungendovi un prigioniero di diametro e
durante il loro funzionamento e quelle
passo variabile o un foro filettato sempre
di diametro e passo variabile. Questa
modifica è sempre possibile in qualsiasi
momento e permette di sfruttare al massimo le potenzialità del DAM ma soprattutto quelle del vostro impianto. Con questa
soluzione la stabilità delle elettroniche
viene ampiamente aumentata e anche la
movimentazione per le normali pulizie
risulta più agevole e semplice. La modifica
interessa solo ed esclusivamente il DAM e
in nessun modo la vostra macchina, che in
qualsiasi momento potrà essere sempre
riportata allo stato originale. Cosi facendo
il vostro impianto non perderà di valore in
una eventuale vendita.
Il DAM è stato testato su centinaia di
impianti di svariate tipologie... SE VOLE-
ambientali dovute da pavimenti non per-
TE CONTINUARE A LEGGERE, CLICCATA
fetti, mensole e mobili non adeguati.
NEL BOX IN BASSO A SINISTRA.
Il DAM ha un funzionamento semplice e
nel qual tempo geniale, assorbendo al proprio interno le micro vibrazioni trasformandole in energia meccanica. Le vibrazioni così trasformate vengono dissipare in
maniera lineare e circolare senza re-innescare vibrazioni.
DAM 101
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Herbert von Karajan
Discografia in
alta risoluzione
Beethoven, Sinfonie nn. 3, 4.
Schubert / Haydn. Sinfonia n. 8 / Sinfonia n. 104.
Berliner Philharmoniker.
Berliner Philharmoniker. EMI
DG (incisioni del 1962)
www.hdtracks.com
www.linnrecords.co.uk
Strauss, R. Don Chichotte, Concerto per corno n. 2.
Beethoven, Sinfonia n.9.
Pierre Fournier, cello. Berliner Philharmoniker.
AnnaTomowa-Sintow, Agnes Baltsa,
DG, (incisione del 1967)
Peter Schreier, José Van Dam,
www.linnrecords.co.uk
Wiener Singverein,
Berliner Philharmoniker.
DG (incisione del 1976).
www.linnrecords.co.uk
karajan: hi res
L’elenco completo di tutte
le registrazioni di
Herbert von Karajan attualmente
disponibili in alta risoluzione.
Wagner, Karajan conducts Wagner, Vol. 1.
Berliner Philharmoniker. EMI
www.hdtracks.com
Beethoven, Triplo Concerto.
N.B. Sul sito della Deutsche Grammophon quasi tutte le incisioni
Sviatoslav Richter, David Oistrakh,
di Karajan sono in download, in risoluzione compact disc, incluse
Mtislav Rostropovich,
quelle della Decca. Per il momento non ci sono download in alta
Berliner Philharmoniker.
risoluzione. Pierre Bolduc
EMI
www.hdtracks.com
KARAJAN SU SACD
Ciaikowsky, Sinfonie nn. 4, 5, 6.
Ci sono molte incisioni di Karajan su supporto
Berliner Philharmonker.
SACD. Per l'elenco completo
EMI (incisione del 1971)
clicca qui: www.sa-cd.net e scrivere ‘Karajan’
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nel campo ‘Search’. CLICK
Ci sono numerosi titoli dei major realizzati
Dvorak, Sinfonia n. 9, Ma Vlast. Berliner Philharmoniker. EMI
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solo per il mercato giapponesi ma venduti su
Amazon. Ci sono circa 70 titoli della DG, EMI,
Mozart, Concerti per corno.
Decca, RCA, inclusi le Nove Sinfonie e due
Dennis Brain, Philharmonia Orchestra. EMI mono (1954)
Concerti per pianoforte di Beethoven con
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Alexis Weissenberg pubblicati dalla Tokyo FM
Rachmaninoff / Franck, Concerto per pianoforte n. 2 / Variazioni
(tutti performance live, registrati durante
sinfonici.
una tournée in Giappone nel 1976. (Non li
Alexis Weissenberg. Berliner Philharmoniker. EMI
ho sentiti). PB
www.hdtracks.com
> SOMMARIO
extra
27
Linea
MARSIS F16 REFERENCE
c
osa caratterizza la filosofia
di progettazione delle elettroniche HORN?
La nostra esperienza proviene da
un settore in cui è imperativo
fondare un progetto sull'affidabilità, dove non sono permessi indici
di incertezza oltre l'ordine di
grandezza tale da causare lo stra-
marsis F16 reference - inside
 messaggio promozionale
promo
PREAMPLIFICATORE HORN
volgimento del progetto stesso.
L'ideazione di sistemi, seppur
complessi, deve essere affrontata
guardando a come è possibile
ottenere la stessa funzione attraverso
funzionamento che è tale per tutta
la semplificazione.
l'escursione del segnale, anche nei
 Come ed in che misura questa filo-
nostri finali di potenza.
sofia è proiettata sul preamplificato-
 Quanto è importante l'alimentazio-
re di linea Marsis F16?
ne nei vostri progetti?
Il preamplifcatore Marsis F16 nasce con
L'alimentazione di un'apparecchiatura
l'idea di impiegare in maniera intransi-
audio sicuramente interviene in manie-
gente questa filosofia di progetto.
ra decisiva sul 'suono', per questo moti-
Quando pensavamo di 'dare vita' a que-
vo HORN, come e' giusto che sia, inve-
sta elettronica abbiamo imposto cate-
ste massivamente nella progettazione
goricamente che tutti gli stadi venisse-
di questa sezione, e lo fa con dedizio-
ro vagliati con l'intendo di rendere
ne. Un aspetto, che si riverbera su
minimalista il progetto, calibrando il
tutto il progetto, è quello di non adot-
numero di componenti, la lunghezza
tare la tecnica di correzione dei segna-
totale delle piste del PCB e la loro
li 'dopo' ma pensare come già all'origi-
posizione, il numero degli stessi stadi
ne si possa ottenere una o più sezioni
nonché il guadagno da attribuire all'in-
funzionali senza ulteriormente interve-
tera macchina.
nire con l'aggiunta di componenti o
 E la classe di funzionamento
audio?
Crediamo fortemente nella bontà della
classe A, senza disdegnare la classe AB
ed i progettisti che invece possiedono
altre preferenze, per questo,
soluzioni circuitali altrimenti evitabili
(è un po' come nella produzione di un
filmato: una cattiva ripresa video, seppur rielaborata successivamente,
rimarrà sempre una ripresa di dubbia
qualità).
 Qualche parola a proposito degli
stadi che trattano il segnale audio del
Marsis F16?
Il preamplificatore è completamente a
componeti discreti ed e' concepito
secondo il criterio dual mono: i due
canali sono duplicati e non si vedono.
Lo stadio d'ingresso (VAS), costituito da
un solo componente discreto, è interfacciato ad un ulteriore stadio con
uscita a bassissima impedenza su tutta
la banda audio, e concepito affinché
risultasse 'elettronicamente' trasparente. Il preamplificatore nasce bilanciato
ma possiede anche la possibilita' di
essere utilizzato indifferentemente in
modalità sbilanciata.
marsis F16 reference - back
tutte le nostre
elettroniche,
finali e preamplificatori,
appartengono a
questa classe di
DISTRIBUTORE PER L’ITALIA:
HORN Audio Amplifiers
www.hornamplifiers.com
email: [email protected]
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete la recensione AS 130 / p.28-31
LINK UP > AS 130
PIONEER
GIRADISCHI
LINK UP AS 130: pioneer
Tabella quotazioni dei
giradischi Pioneer
a cura di Riccardo Mozzi
> SOMMARIO
extra
29
LEONARDO LAMBERTI
Rip arazione e cus t omizz azione
di app ar ecchia tur e hi- fi
Che si tratta di amplificatori, giradischi, registratori a bobine
e a cassette Leonardo Lamberti ha accumulato 30 anni di
esperienza e, soprattutto, una profonda conoscenza di tantissimi apparecchi di molti marchi diversi e blasonati.
Servizio di riparazioni di tutte le marche hifi
- Ottimizzazione delle prestazioni e taratura strumentale di
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componenti hifi odierne e vintage
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Riconatura di altoparlanti per diffusori
- Interfacciamento del nuovo altoparlante con il cross over del
-
diffusore mediante l'utilizzo di apparecchiature dedicate.
- La strumentazione del suo laboratorio include anche una
macchina a controllo numerico per la realizzazione di parti in
plastica, metallo o legno per la modifica strutturale o la
realizzazione ex novo di telai.
Garanzia - Ot timi pr e zzi - Ser vizio v eloce
Leonardo Lamberti
081/7427441
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www.megahertzaudio.it
riflessioni
Riccardo Mozzi
Alla ricerca della
Musica...
O
gni tanto sarebbe opportuno soffermarsi un poco per
significato.
osservare il percorso seguito nella nostra evoluzione
Alcuni anni fa questa occasione fu davvero clamorosa: per oltre un
audiofila; e probabilmente nella vita in generale... Beh, non
lustro avevo seguito le continue evoluzioni dei preamplificatori top
voglio apparire già dalle prime righe come un filosofo noioso, chè
di gamma di Spectral: avevo avuto un DMC20, poi sostituito ad un
non lo sono (filosofo) e mi auguro di non essere neppure noioso...
ritmo parossistico con il 30 e le sue evoluzioni 30SL, SL2, SS e
Penso che dei momenti di stasi siano capitati un po' a tutti noi,
SS2: una continua rincorsa verso sonorità sempre più dettagliate
momenti durante i quali ci si interroga se effettivamente abbia avuto
ed algide con risultati oggettivi (beh, si fa per dire...) sempre più
significato spendere tutti questi danari (e queste energie) per giun-
accattivanti. Poi la svolta: ho riacquistato un DMC20 e non l'ho più
gere ad un certo risultato di ascolto o se, tutto sommato, non ascol-
lasciato...: un ‘ritorno alle origini’, quindi, rinunciando a un poco di
tavamo con maggiore soddisfazione qualche anno addietro, con un
risoluzione del dettaglio, ma con un deciso guadagno nella dinami-
impianto meno sofosticato (e costoso), ma denso di tanta musicali-
ca espressa...
tà. Personalmente mi è capitato con una certa frequenza di guar-
E qualche tempo prima un'esperienza analoga mi era capitata con
darmi indietro e di realizzare che tutta questa forsennata corsa
Audio Research i cui preamplificatori di riferimento si stavano evol-
‘all'ultimo modello’ non fosse che una mera appagazione del nostro
vendo verso sonorità sì più precise, ma probabilmente anche un
istinto compulsivo, senza che i guadagni in termini reali si siano
poco meno ‘passionali’, abbandonando così parzialmente l'impron-
dimostrati commisurati con l'impegno assunto.
ta timbrica che aveva sempre caratterizzato il Marchio; ragiona-
Parallelamente a questa corsa verso il progresso si assiste spesso
mento analogo potrebbe essere fatto parimenti per i finali Mark
anche ad un certo disamore nei confronti della Musica, sostituita
Levinson che passando dalla serie 2x alla serie 33x hanno sì gua-
dall'idolatria per l'impianto; e questo temo che sia un aspetto un po'
dagnato in precisione e capacità di risoluzione, ma a scapito di una
generalizzato per tanti audiofili, ahimè...Pensate a quando la sor-
prestazione globale forse più interpretativa, ma sicuramente più
gente principale era costituita dal disco (in vinile), con sorgenti
musicale.
‘accessorie’ i nastri in cassette (erano pochi quelli che avevano già
Peraltro il carattere sonoro dello Spectral DMC20 dotato di un equi-
apprezzato la qualità dei nastri in bobine); ebbene, si metteva un
librio tendenzialmente neutrale ha rappresentato un fedele compa-
disco sul piatto e lo si ascoltava sino in fondo, magari sfogliando
gno di lavoro che ci ha permesso di ben evincere le impronte sono-
l'album del disco. Poi è arrivato il CD con quel benedetto teleco-
re dei vari apparecchi che gli venivano collegati; non nascondiamo,
mando: difficilmente abbiamo ascoltato un CD per intero, senza
tuttavia, che per periodi di tempo abbastanza lunghi gli sono stati
‘saltare’ da una traccia a quell'altra...
affiancati preamplificatori a valvole "vecchio stampo" che sicura-
Ed adesso siamo arrivati alla musica liquida: con l'aiuto di un
mente non potevano arrivare alle sue caratteristiche di dinamica e
iPhone, iPad o qualcosa del genere abbiamo sulle ginocchia tutto il
trasparenza, ma che infondevano in tutta la partitura una nota di
contenuto di un disco fisso che, comunemente, contiene alcune
colore (e di calore) che, con certi generi, donava all'ascolto un'in-
migliaia di titoli: ebbene, a questo punto diviene addirittura difficile
terpretazione piacevolissima ed a tratti preferibile a quella ‘compas-
ascoltare un brano per intero! Si passa da Mozart ai Deep Purple
sata’ dello Spectral; e sto parlando di macchine di livello eccellen-
seguendo il forsennato corso dei nostri pensieri senza dar modo di
te, quali il Conrad Johnson Premier Ten, gli Audio Research LS22
ascoltare una traccia completa... (io, no, PB!)
e LS5 ed alcuni altri.
Progressivamente il mezzo (l'impianto) ha quindi preso il sovrav-
Da alcuni mesi sto vivendo uno di questi momenti di ‘riflessione
vento negli interessi dell'appassionato rispetto al fine (l'ascolto della
audiofila’, grazie all'arrivo nelle salette di un preamplificatore abba-
Musica): ed in questo, ahimè, ne sono coinvolto anch'io, a meno
stanza interpretativo, seppur non quanto i pre citati, ma anche dina-
delle (rare) occasioni in cui finalmente mi soffermo a ragionare per
mico, veloce e definito: si tratta del Sonic Frontiers Line 2, recensi-
cercare di capire se effettivamente questa rincorsa abbia avuto un
to su queste pagine e di cui vorrei fornire qualche dettaglio in più.
> SOMMARIO
extra
31
riccardo mozzi
“Parallelamente alla corsa verso il progresso si
assiste spesso anche a un certo disamore nei
confronti della Musica, sostituita
dall'idolatria per l'impianto; e questo temo che
sia un aspetto un po' generalizzato per tanti
audiofili, ahimè...” RICCARDO MOZZI
pagina
in
te
ratti
va
riflessioni
do lo Spectral DMC20 NON abbiamo avuto il ‘solito’ moto di soddisfazione, ritornando ad ascoltare aria, trasparenza, dettaglio, effetto capitato con una certa frequenza al termine dell'ascolto critico di
un preamplificatore da recensire: no, in questo caso la sensazione
risultava alquanto contraddittoria: intendiamoci, lo Spectral ‘suona
meglio’, giusto per sgombrare il campo seppur con un'affermazione
semplicistica, ma il Sonic Frontiers si lascia ascoltare senza patemi, rivelando piccoli risvolti interpretativi che donano all'ascolto una
piacevolezza a tratti superiore!
La carnosità con cui il Line 2 sviluppa la trama sonora trova terreno
fertile nella riproduzione delle voci che divengono così particolalmente palpabili; sembra quasi un'interpretazione sanguigna, grazie
all'ardore con cui il Sonic Frontiers affronta la partitura, riuscendo
poi a cesellare ogni particolare con un ottimo grado di definizione.
Ad esempio, nella Rapsodia in Blue diretta da James Levine
(Deutsche Gramophone) tutti gli interventi degli svariati strumenti
sono rifiniti con grande cura e risultano essere sufficientemente credibili, grazie anche alla precisa collocazione nel soundstage: le
varie piccole percussioni presenti sono dotate di una superba
messa a fuoco mentre il timbro degli ottoni è quanto mai realistico
e coinvolgente; un CD che si riesce ad ascoltare dall'inizio alla fine
(finalmente) e non è il solo...: con questo preamplificatore, in definitiva, abbiamo per un momento sospeso l'interesse verso un ascolto critico (o meglio: verso l'ascolto dell'impianto...) per ritornare
finalmente ad apprezzare in primis la Musica.
Beh, allora la conclusione di questo articoletto ‘sconclusionato’
potrebbe essere questa: a volte l'inserimento nella nostra catena di
ascolto di un prodotto non necessariamente top, ma dotato di una
spiccata personalità musicale potrebbe farci riflettere ed osservare
il cammino audiofilo compiuto sino a qui, chiedendosi con umiltà se,
in effetti, sia valsa la pena spendere danari ed energie volti al raggiungimento di chissà quale ‘verità’, perdendosi però l'ascolto quotidiano... Riccardo Mozzi
riccardo mozzi
Ebbene, come già riferito, alla fine della prova del Line 2, ricollegan-
www.musicangle.com
www.musicangle.com
“La carnosità con cui il Line 2 sviluppa
la trama sonora trova terreno fertile
nella riproduzione delle voci che
divengono così particolalmente
palpabili; sembra quasi
un'interpretazione sanguigna... ”
(N.B: Il problema per me è sempre lo stesso: troppi audiofili non
hanno riferimenti solidi rispetto al suono ‘dal vivo’ degli strumenti
acustici. Così, preferiscono un suono colorato, più dolce o - come
loro direbbero - più ‘musicale’, rispetto a una riproduzione più vicina al suono live, che spesso non appare ‘piacevole’ perché non corrisponde alle loro idea del suono: infatti, hanno spesso l’impressione che il suono sia poco trasparente.. E' un argomento complesso
che merita più righe... PB)
> SOMMARIO
extra
33
 pagina attiva  messaggio promozionale
promo
POLIFEMO
Acustica Applicata
presenta
il suo nuovo
risonatore acustico passivo
ma sono evidenti miglio-
l'iris meccanico, si modifica il fattore Q
ramenti fino ad oltre
del risonatore determinando anche la
650Hz.
quantità di energia sonora restituita alla
Polifemo ha una ‘auto-
sala d'ascolto.
matica’ capacità di
Con la membrana inclinabile si modifica
intercettare ‘boom’ riso-
lo smorzamento dell'energia risonante
nanti NON articolati che
all'interno di Polifemo.
si manifestano tra i 25
ed i 60Hz (tipico fenomeno delle sale d'ascolto prive di qualsiasi tipo
di trattamento acustico); in questi casi
Polifemo riduce l'energia del boom e lo rende
più articolato. Al contrario, se nella sala d'ascolto c'è una buona distribuzione dell'energia
sonora, Polifemo mostra
un ‘intelligente’ effetto
equalizzativo, restituendo maggiore energia ed
Dove và messo Polifemo?
Polifemo?
- In corrispondenza delle proiezioni dei
diffusori sulle pareti laterali e posteriore.
- Nell'area tra la prima riflessione laterale e l'angolo dietro i diffusori.
- Nell'area tra la prima riflessione
posteriore e l'angolo dietro i diffusori.
- In alcuni casi a metà della parete
laterale.
articolazione special-
Cosa è Polifemo
Polifemo ?
mente negli intervalli di frequenza ove
Polifemo è un risonatore acustico passi-
il suono risulta depresso. Quindi,
vo, sfrutta il noto pricipio fisico di
Polifemo lavora PRINCIPALMENTE sul
Helmoltz, ma con alcuni aspetti esclusi-
BILANCIAMENTO TONALE e poi sull'arti-
vi ed innovativi:
colazione.
Traducendo in percezioni d'ascolto:
Quanti Polifemo
Polifemo ?
In una normale sala d'ascolto (circa
15/25 m²), sono necessari da 1 a 3
Polifemo, a seconda delle problematiche acustiche presenti. Polifemo può
lavorare senza nessun problema con o
1) accurato sistema per regolare la
Polifemo produce un chiaro allargamen-
frequenza di risonanza;
to dello spazio acustico, per via della
2) regolazione per modificare il
migliore risoluzione a bassa frequenza;
fattore Q del risonatore;
sono evidenti miglioramenti di come le
3) facile posizionamento e rotazione in
medie ed alte frequenze ‘galleggiano’
ambiente;
sulle basse; il suono guadagna realismo,
Polifemo non può ridurre il tempo di
4) struttura trasparente per un look
micro-informazioni e velocità.
riverbero della sala d'ascolto, oltre la
meno intrusivo e più accettabile dal-
senza la presenza di DaaD.
Cosa NON può fare Polifemo?
Polifemo?
sua più alta frequenza di risonanza;
l'acquirente (si vede il colore del muro
Come usare le regolazioni di
non può peggiorare l'articolazione musi-
dietro di lui);
Polifemo?
cale;
Con l'apertura variabile alla base, si
gliato semplicemente non lavora al
regola la frequenza di risonanza da 25 a
100% delle sue potenzialità.
5) totale neutralità acustica della
superficie esterna diffondente.
Cosa fa Polifemo?
Polifemo?
Polifemo è efficiente da 25 fino a 60Hz,
 pagina attiva
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Polifemo
se Polifemo è posizionato nel punto sba-
60 Hz.
Con ‘l'occhio di Polifemo’ regolato dal-
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dischi da evitare
Dischi da evitare &
dischi sopravalutati...
‘The Collector’s
Edition’/Mercury
uando la DeAgostini mi ha chiesto di fare il consulente per la
Q
DSD (cioè il transfer da tre a due canali seguito dalla digitalizzazione
collana Classica in vinile 33 giri, uno dei miei primi ‘compiti’
in DSD due canali con A/D della dCS) sia ugualmente valido anche
è stato quello di trovare i master per la creazione di un elen-
se diverso.
co di titoli da includere nella collana. Sapevo che la Decca e la
Per me non era una ragione sufficiente per usare i master in
Mercury avevano messo rispettivamente sul mercato due cofanetto di
16bit/44.1kHz per il progetto DeAgostini: volevo la trasparenza, la
6 LP e che stavano preparando un altro. Li ho comprati perché vole-
resa dinamica, l'estensione e il controllo in basso, nonché l'estensio-
vo ascoltare come avevano fatto il remastering e anche capire quali
ne massima dell'alta risoluzione PCM nella sua massima espressio-
master avevano usato. Il suono non era del tutto convincente...
ne. Purtroppo i cofanetti della Universal con la loro fonte digitale da
Dopo aver parlato con la Decca, mi fu confermato che tutti gli LP nei
compact disc non ci arrivano, anche se sono fatti bene. Chiaramente
due cofanetti ideati e distribuiti dalla Universal, erano stati fatti a par-
alcuni lettori potrebbero dire, per esempio, ‘ah sì, ma li ha fatti lui i
tire dai file digitali 16bit/44kHz ovvero in risoluzione compact disc.
DeAgostini, allora chiaramente pensa che i suoi siano migliori… ‘.
Sono rimasto sbalordito! A quel punto, telefonai a Tom Fine, figlio di
Ammetto che c'è un conflitto di interesse ma a me, che compriate il
Wilma Cozart Fine, e mi confermò che anche tutti i Mercuryfurono
cofanetto o no, non mi cambia la vita, e chi vuol venire a fare i con-
rimasterizzati a partire dai file in risoluzione CD. Facendo i confronti
fronti a Salerno avrà sempre il benvenuto, visto che la porta è aperta
con gli stessi LP editi della Speaker’s Corner (all'epoca non avevamo
a tutti. Anzi, direi che molti dei titoli che fanno parte dei due cofanetti
ancora pubblicato quelli della DeAgostini), mi sono reso conto della
della Mercury/Universal ma che non usciranno nella collana
natura particolare del loro suono.
DeAgostini o che non sono stati mai riversato su LP 180gr, potrebbe-
A dire la verità, non sono malvagi, ma sono carenti di trasparenza e
ro essere consigliati… anche perché l'alternativa è quella di andare
di vivacità timbrica, specialmente nel registro medio-alto, rispetto a
sul mercato, con il rischio che dobbiate sborsare centinaio di euro,
entrambi gli LP originali e le ristampe su 180 gr. fatti a partire dei nastri
spesso, per un solo LP! Ma sappiate che gli equivalenti della
originali analogici. I cofanetti non costano cosi tanto (fra gli ottanta e i
Speaker’s Corner suonano meglio, in modo più esteso, più ricco,
centoquaranta Euro in rete) ma non sono comparabili con quelli della
anche se i Mercury/Dea a mio parere sono ancora superiori, special-
DeAgostini fatti con i file digitali realizzati con remastering effettuati
mente in termini di resa della gamma bassa e medio-bassa, ossia ciò
recentemente e per la stramaggioranza in risoluzione 24bit/192kHz.
che apre il suono in maniera non indifferente. Poi, ciascuno ha i suoi
Tom Fine mi diceva che, per quanto riguardava i Mercury, non era del
gusti… Ho soltanto provato a presentarvi il caso delle ristampe
tutto scontento dell'uso dei file CD. Una ragione, questa, che ha a che
Universal nel modo più obiettivo possibile. Spero di esserci riuscito.
fare con il mastering. Tutte le
Discografia
MERCURY LIVING
PRESENCE THE COLLECTOR'S
EDITION
6 LP Limited Edition
LP 180gr Mercury 478 3824.
Per l’elenco dei titoli CLICK
THE DECCA SOUND –
THE ANALOGUE YEARS
6 LP Box Set
Decca 478 5900 LP.
Per l’elenco dei titoli CLICK
Pierre Bolduc
registrazioni stereofoniche della
Mercury sono state realizzate
con registratori a tre canali. Per
portarli in stereo diventò necessario masterizzarli da tre a due
canali e questo lavoro per le
uscite su CD lo fece la madre,
Wilma Cozart Fine. Invece, per
la
produzione
degli
SACD
Mercury, il passaggio da tre a
due canali fu realizzato dalla
Universal. Fine preferisce i transfer della madre, ma accetta che
lo stesso lavoro fatto dalla
Universal per il remastering in
> SOMMARIO
extra
35
da evitare: collector’s ed./mercury
Ogni mese, vi indichiamo i dischi di cui
vi potete tranquillamente SCORDARE....
angolo tecnico
Filtri di livellamento
negli
ALIMENTATORI
DI TENSIONE
PARTE 1
“L'alimentatore di tensione, non solo
degli apparati per la riproduzione audio,
può essere paragonato, con la dovuta
approssimazione, a una batteria...”
ANTONIO SESE
filtri di livellamento
L
'alimentatore di tensione, non solo degli apparati per la
riproduzione audio, puo essere paragonato, con la dovuta
approssimazione, ad una batteria, che rappresenta la sor-
gente di alimentazione a tensione continua di un qualsivoglia circuito elettrico/elettronico.
L'alimentatore o il power supply, come viene chiamato oltre oceano, è essenzialmente costituito da un trasformatore elettrico, da
un elemento raddrizzatore e da un filtro di livellamento (fig.1). Il
trasformatore, oltre a 'trasformare' i fattori della potenza V ed I ha
anche il compito di isolare, in certa misura, il carico dalla tensio-
della tensione in uscita dal raddrizzatore (in assenza di filtro di
livellamento) è
ne di rete che risulta essere alternata. A valle del trasformatore si
trova il circuito raddrizzatore costituito generalmente da diodi raddrizzatori (nel caso di circuiti di raddrizzamento a stato solido). Il
compito del raddrizzatore è quello di agire sul valor medio della
tensione presente sul secondario del trasformatore, tensione
opportunamente ridotta. La tensione di rete è teoricamente a
valor medio nullo, ovvero, le due semionde, nell'arco di un periodo T, si equivalgono in termini di semiarea sottesa. Sul secondario del trasformatore si attesta un segnale di forma identica a
quella del primario, cambiata nei suoi valori di corrente e tensione ed ancora a valor medio nullo. Dopo il raddrizzatore viene
attribuito alla tensione un valore medio diverso da '0' per effetto
dell'elisione di una delle due semionde (caso di un singolo raddrizzatore) oppure per ribaltamento, sempre di una delle due
Antonio Sese
Ingegnere e fondatore:
Vm rappresenta il valore medio della grandezza in questione;
VM rappresenta il valore massimo della semionda.
Il filtro comunemente più usato è quello costituito dal solo condensatore, ma dipendentemente dalle applicazioni la complessità del filtro aumenta, dando luogo ad un proliferare di vantaggi e
svantaggi , nonché di compromessi. La fig.3 rappresenta un alimentatore con filtro puramente capacitivo (l'uso del termine 'puramente' si riferisce al punto di vista teorico, altra cosa è la realtà,
ma questo aspetto lo tratteremo in altra sede). La relazione, che
lega la tensione ai capi del condensatore alla corrente che lo
attraversa, è:
semionde, nel piano di esistenza
dell'altra semionda (fig.2). Il circuito di raddrizzamento fa da suppor-
Horn Audio Amplifiers
to al blocco successivo: il filtro di
CLICK
livellamento. La relazione matema-
36 extra
dove:
tica che esprime il valore medio
> SOMMARIO
il cui andamento è rappresentato in fig.4a. Dalla relazione matematica si evince che più è alto il valore della capacità e minore
sarà la derivata della tensione rispetto al tempo ai suoi capi, cioè,
angolo tecnico
“In fase di progettazione occorre tener presente
che sicuramente una capacità adeguatamente
elevata, al fine di ottenere un'ondulazione bassa,
incide positivamente sulla qualità del suono
dell'amplificatore, o apparato simile, il cui
alimentatore ne fa uso, ma esiste il rovescio
della medaglia...”
se cresce C diminuisce l'ondulazione rispetto al valor medio, quindi la tensione ai capi del filtro capacitivo si avvicina sempre di più
a quella di un batteria dove l'ondulazione è nulla (per erogazioni
costanti di corrente e limitatamente ad un tempo relativamente
lungo). In fase di progettazione occorre tener presente che sicuramente una capacità adeguatamente elevata, al fine di ottenere
un'ondulazione bassa, incide positivamente sulla qualità del suono
dell'amplificatore, o apparato simile, il cui alimentatore ne fa uso,
ma esiste il rovescio della medaglia legato al fatto che un ingiustificato sovradimensionamento del valore del capacitore può comportare un deterioramento del suono a causa del contenuto armonico, talvolta ad alta energia, dei picchi di corrente che attraversano il condensatore ogni semiciclo (fig.4b), la cui ampiezza dei picrisulta
essere
proporzionale
al
valore
capacitivo.
filtri di livellamento
chi
Continua...Antonio Sese / HORN Audio Amplifiers
> SOMMARIO
extra
37
vinile in edicola
Piano dell’opera
‘CLASSICA IN
VINILE
33 GIRI’
VINILE
AUDIOPHILE
180 GR.
TUTTI I 50 TITOLI DELL’OPERA
classica in vinile: piano dell’opera
1. Beethoven, L. van
Sinfonia n. 5
Berliner Philharmoniker,
Herbert von Karajan
LP Deutsche Grammophon 138 804
2. Berlioz, H.
Symphonie Fantastique
Detroit Symphony Orchestra, Paul
Paray
LP Mercury Living Presence SR 90254
Le uscite 1-25 già pubblicate, sono ancora
disponibili come arretrati tramite De Agostini
Il numero corrente in edicola: n. 26
Le uscite 26-50 saranno disponibili in edicola
TRAMITE PRENOTAZIONE
PRESSO IL TUO EDIC OLANTE
3. Stravinskij, I.
L’Uccello di fuoco
London Symphony Orchestra, Antal
Dorati
LP Mercury Living Presence SR 90226
4. Orff, C.
Carmina Burana
Deutsche Oper Berlin, Eugen Jochum
LP Deutsche Grammophon 139 362
5. Musorgskij, M. / Ravel, M.
Quadri di una esposizione:
‘Kovancina’; Preludio e Danza delle
schiave persiane
Minneapolis Symphony Orchestra,
Antal Dorati
LP Mercury Living Presence SR 90217
6. Adagio
Albinoni, T.: Adagio in Sol minore
Pachelbel, J.: Canone in Re
Boccherini, L.: Quintettino
Respighi, O.: Antiche danze e arie
per liuto; Tre Suite
Berliner Philharmoniker,
Herbert von Karajan
LP Deutsche Grammophon 2530 247
7 . Romantic Russia
Borodin, A.: Prinz Igor: Ouverture e
Danze polovesiane
Glinka, M.: Ouverture Russlan e
Ludmilla
Musorgskij, M.: ‘Kovancina’:
Preludio; Notte sul Monte Calvo
London Symphony Orchestra,
Sir Georg Solti
LP Decca 6263
8 . Respighi, O.
Pini di Roma; Feste romane
The Cleveland Orchestra, Lorin
Maazel
LP Decca SXL 6822
38 extra
9 . Rachmaninov, S.
Concerto per pianoforte n. 2;
Preludi
Byron Janis, pianoforte
Minneapolis Symphony Orchesetra,
Antal Dorati
LP Mercury Living Presence SR 90260
10 . De Falla, M.
Il Cappello a tre punte
Orchestre de la Suisse Romande,
Ernest Ansermet
LP Decca SXL 2296
11.
11. Cajkovskij, P. I. /
Mendelssohn F.
Concerti per violino
Nathan Milstein, violino;
Wiener Philharmoniker, Claudio
Abbado
LP Deutsche Grammophon 2530 359
12.
12. Rameau, P.
Une Symphonie Imaginaire
Les Musiciens du Louvre, Marc
Minkowski
LP Archiv 0289 477 632 0
13. Beethoven, L. van
Sinfonia n. 7
Wiener Philharmoniker, Carlos Kleiber
LP Deutsche Grammophon 2530 706
14. Rachmaninov, S.
Concerto per pianoforte n. 3
Byron Janis, pianoforte;
Minneapolis Symphony Orchestra,
Antal Dorati
LP Mercury Living Presence SR 90283
> SOMMARIO
15. Mendelssohn, F.
Sogno di una notte di mezza estate
London Symphony Orchestra, Peter
Maag
LP Decca SXL 2060
16 . Liszt, F.
Danze ungheresi nn. 1, 4, 5, 6
London Symphony Orchestra, Antal
Dorati
LP Mercury Living Presence SR 90371
17. Chacaturjan, A.
Spartacus; Gajane
Wiener Philharmoniker, Aram
Chacaturjan
LP Decca SXL 6000
18. Grieg, E. / Schumann, R.
Concerti per pianoforte
Rado Lupu, pianoforte;
London Symphony Orchestra, André
Previn
LP Decca SXL 6624
19. Holst, G.
I Pianeti
Los Angeles Philharmonic Orchestra,
Zubin Mehta
LP Decca SXL 6529
20. Beethoven, L. van
Concerto per pianoforte n. 1
Arturo Benedetti Michelangeli, pianoforte;
Wiener Philharmoniker, Carlo Maria
Giulini
LP Deutsche Grammophon 2531 302
21. Cajkovskij, P. / Grieg, E.
Schiaccianoci, Suite / Peer Gynt,
Suite
Wiener Philharmoniker,
Herbert von Karajan
LP Decca SXL 2308
22. Brahms, J.
Concerto per pianoforte n. 1
Clifford Curzon, pianoforte;
London Symphony Orchestra, George
Szell
LP Decca 6023
23. Mahler, G.
Sinfonia n. 1 “Titano”
London Symphony Orchestra,
Sir Georg Solti
LP Decca SXL 6113
24. Rodrigo, J.
Concerto di Aranjuez; Concerto
Andaluz
The Romeros; San Antonio
Symphony Orchestra
LP Mercury Living Presence SR 90488
25.
25. Bartók, B.
Concerto per orchestra; Suite di
danza per orchestra
London Symphony Orchestra,
Sir Georg Solti
LP Decca SXL 6212
26. Vivaldi, A.
Concerti da camera
Musica Antiqua Köln, Reinhard Göbel
LP Archiv 2533 463
27. Borodin, A. / Rimskij-Korsakov,
N. A.
Ouverture Principe Igor; Danze
polovesiane / Capriccio espagnol;
Ouverture La Grande pasqua russa
London Symphony Orchestra, Antal
Dorati
LP Mercury Living Presence SR 90265
28. Cajkovskij, P. I.
Lago dei cigni, Suite;
La bella addormentata, Suite
Wiener Philharmoniker,
Herbert von Karajan
LP Decca SXL 6187
29. Respighi, O.
Antiche arie e danze
Philharmonia Hungarica, Antal Dorati
LP Mercury Living Presence SR 90199
vinile in edicola
extra   pagina attiva
COLLANA A CURA DI PIERRE BOLDUC (AUDIOPHILE SOUND)
La scelta dei titoli degli LP, la supervizione dei remastering e dei
test pressing, nonché il contenuto e produzione dei fascicoli:
a cura di Pierre Bolduc / Audiophile sound
30. Johann Strauss
Valzer, trascrizioni di Schoenberg
Boston Symphony Chamber Players
LP Deutsche Grammophon 2530 977
31 . Saint-Saëns, C.
Sinfonia n. 3 con organo
Chicago Symphony Orchestra,
Daniel Barenboim
LP Deutsche Grammophon 2530 619
32 . Mozart, W. A.
Concerto per pianoforte n.15;
Sinfonia n. 36
Leonard Bernstein, pianoforte;
Wiener Philharmonker, Leonard
Bernstein
LP Decca SET 332
33 . Cajkovskij, P.I.
Sinfonia n. 5
Leningrad Philharmonic, Evgeni
Mravinsky
LP Deutsche Grammophon SLPM
138658
3 4 . Bach, C.P.E.
Sinfonie per archi
The English Concert, Trevor Pinnock
LP Archiv 2533 449
35 . Strauss, R.
Also sprach Zarathustra
Wiener Philharmoniker,
Herbert von Karajan
LP Decca SXL 2154
36.
36. Ravel, M.
Boléro; La Valse; Ma Mère l’Oye
London Symphony Orchestra,
Pierre Monteux
LP Philips SAL 3500
37.
37. Suppé, F. von
Ouverture: Bella Galathea; Pique
Dame; Cavalleria leggera; Poeta e
contadino; Mattino, pomeriggio e
sera a Vienna; Boccaccio
Detroit Symphony Orchestra, Paul
Paray
LP Mercury Living Presence SR 90269
38. Prokof’ev, S. /
Rachmaninov, S.
Concerto per pianoforte n. 3 /
Concerto per pianoforte n. 1
Moscow Philharmonic Orchestra,
Kyril Kondrašin
LP Mercury Living Presence SR 90300
39.
39. Chabrier, E.
Ouverture: España; Danza slava;
Festa polacca; Festa pastorale;
Gwendoline
Detroit Symphony Orchestra, Paul
Paray
LP Mercury Living Presence SR 90212
40.
40. Strauss, R.
Till Eulenspiegel; Don Giovanni;
Danza dei sette veli (Salomè)
Wiener Philharmoniker,
Herbert von Karajan
LP Decca SXL 2261
Come acquistare le uscite
della collana
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41 . Mozart, W.A.
Concerti per pianoforte nn. 20 e 24
Clara Haskill, pianoforte;
Orchestre des Concerts Lamoureux,
Igor Markevitch
LP Philips 835 075 AY
42 . Rimskij-Korsakov, N.A.
Shéhérazade
Boston Symphony Orchestra, Seiji
Ozawa
LP Deutsche Grammophon 2530 972
43 . Bruch, M.
Concerto per violino; Fantasia scozzese
Kyung-Wha-Chung, violino;
Royal Philharmonic Orchestra,
Rudolf Kempe
LP Decca SXL 6573
44 . Grieg. E. / Dvorák, A.
Holberg Suite / Serenata per archi
Academy of St. Martin-in-the-Fields,
Sir Neville Marriner
LP Argo ZRG 670
45 . Opera Intermezzi
Verdi, G.: La Traviata: Preludio
(Atto III)
Mascagni, P.: Cavalleria rusticana:
Intermezzo sinfonico; L’Amico Fritz:
Intermezzo
Puccini, G.: Suor Angelica:
Intermezzi; Manon Lescaut:
Intermezzo (III Atto)
Leoncavallo, R.: I Pagliacci:
Intermezzo
Musorgskij, M. / Rimskij-Korsakov, N.
A. ‘Kovancina’: Intermezzo (IV Atto)
Schmidt, F.: Notre Dame:
Intermezzo
Massenet, J.: Thais: Méditation:
Intermezzo (II Atto)
Giordano, U.: Fedora: Intermezzo (II
Atto)
Cilea, F.: Adriana Lecouvreur,
Intermezzo (II Atto)
Wolf-Ferrari, E.: I Gioielli della
Madonna: Intermezzo (III Atto)
Berliner Philharmoniker,
Herbert von Karajan
LP Deutsche Grammophon 139 031
46.
46. Balalaika Favourites
Osipov State Russian Folk Orchestra
LP Mercury Living Presence SR 90310
47.
47. Cajkovskij, P. I. / Sibelius, J.
Concerti per violino
Kyung-Wha-Chung, violino;
London Symphony Orchestra, André
Previn
LP Decca SXL 6493
48. Debussy, C.
La Mer,, Prélude à l’après-midi d’un
faune
Concertgebouw Orchestra,
Bernard Haitink
LP Philips 9500 359
49 . Dvorák, A. / Cajkovskij, P.I.
Concerto per violoncello / Variazioni
rococò
Mstislav Rostropovich;
Berliner Philharmonike,
Herbert von Karajan
LP Deutsche Grammophon 139 044
50 . Brahms, J.
Sinfonia n. 1
Berliner Philharmoniker,
Wilhelm Furtwängler
LP Deutsche Grammophon 2535 162
L’Editore si riserva il diritto di
modificare la sequenza delle uscite
dell’Opera e/o i prodotti allegati.
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> SOMMARIO
extra
39
classica in vinile: piano dell’opera
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pagina
interattiva
fatti tecnici
L’ARTICOLAZIONE
“L'articolazione alle frequenze più basse è
D
to non è collocato in ambiente correttamente e se la vostra sala
punti di riferimento principali nel fare il set-up di un sistema
della miglior registrazione arriverà al vostro orecchio amputata di
di riproduzione sonora in un ambiente dedicato all'ascolto: la posi-
due terzi. Ciò vuol dire che un disco con un'articolazione apparen-
zione più corretta dei diffusori e del punto d'ascolto è quella in cui
temente scadente, in realtà potrebbe aver un buon suono (non
si ottiene la maggior focalizzazione e il più alto valore di articolazio-
eccellente, ma buono certamente sì) se il vostro ambiente fosse in
ne.
grado di restituirlo con un'articolazione superiore. Quante collezio-
Tuttavia l'articolazione è anche una proprietà di una registrazione.
ni di dischi mediocri potrebbero riabilitarsi e rifiorire se suonate in
Infatti esistono registrazioni che avendo catturato un numero più
ambienti più adeguati acusticamente?
elevato di dettagli e quindi possedendo un più elevato tasso di
La carenza di articolazione provoca differenti effetti a seconda delle
microcontrasto, sono capaci di una rappresentazione sonora preci-
aree di frequenza dove si manifesta. Una sua mancanza alle basse
sa, fedele e completa. Una foto in bianco e nero se è fatta da bian-
frequenze è causa di un suono gonfio e magmatico, dove distin-
chi e da neri puri è una foto praticamente astratta, priva di informa-
guere i pizzicati di contrabbasso o le note più profonde dell'organo
zioni all'interno delle masse bianche e nere in esso rappresentate.
fra di loro diviene assai problematico. L'articolazione alle frequen-
E' una foto di sole forme senza struttura al suo interno. Invece una
ze più basse inoltre è importante per ottenere precise sensazioni
foto di Ansel Adams, esposta con sistema zonale e stampata come
circa lo spazio sonoro dove è avvenuta la registrazione. Molti sono
Dio comanda, è un'infinita scala di grigi compresi fra il bianco asso-
convinti di avere delle cattive basse frequenze nel proprio ambien-
luto ed il nero più profondo. Ciò permette alla foto di rivelare ogni
te d'ascolto solamente a causa di squilibri tonali. Ciò non è esatto.
dettaglio nelle luci e nelle ombre, di avere una trama, di essere
Pur ammettendo che l'energia in alcune ristrette aree nelle basse
viva, plastica e ricca.
frequenze è superiore rispetto a quella di zone limitrofe, il decadi-
Attenzione: nel nostro caso la parola "dettaglio" assume un signifi-
mento della qualità musicale percepito dall'ascoltatore è imputabile
cato fondamentale. Non si deve infatti intendere per "dettaglio" una
non ai problemi di bilanciamento tonale, ma piuttosto al fatto che
parte secondaria, accessoria all'informazione che se c'è è meglio,
queste aree di frequenza sono afflitte da gravi compressioni dell'ar-
ma se non c'è se ne può anche fare a meno. No. Nel nostro caso
ticolazione. Ecco perché è così importante trattare acusticamente
il "dettaglio" è la parte più piccola dell'informazione, è il granello di
gli angoli della sala d'ascolto con dei dispositivi efficaci alle basse
grana fotografico, è il pixel, è il bit. Un solo dettaglio conta poco. Ma
frequenze (definiti trappole acustiche a larga banda, come i DaaD).
l'insieme dei dettagli forma la struttura del contenuto. Più dettagli =
Gli angoli sono le posizioni più logiche in quanto lì si "incontrano"
più microcontrasto, più articolazione = più informazione.
tutte le risonanze della stanza, che se lasciate completamente
L'ascoltatore che riceve un'elevata articolazione dispone di un alto
"libere" si riversano amplificate e tumultuose di nuovo verso la sala
numero di informazioni che si traducono non solamente in un
d'ascolto, contribuendo pesantemente al NON ottenimento di un'ar-
efinirla con una sola parola è molto facile: articolazione è
informazione. L'articolazione e la focalizzazione sono i due
d'ascolto non possiede una buona acustica, anche l'articolazione
suono più accurato, equilibrato e realistico, ma anche in un'imma-
ticolazione adeguata ed omogenea. Fabio Liberatore / Acustica
gine sonora più ferma e concreta, in un maggior senso di vita delle
Applicata
note, in una miglior rappresentazione dello spazio e in una più alta
‘separazione’ fra le qualità timbriche delle voci e degli strumenti.
Ci sono registrazioni che possiedono notevole articolazione ed
altre che l'hanno scadente. Tuttavia il vero ‘collo di bottiglia’ dell'articolazione è il tragitto che il suono fa da quando esce dai diffusori
fino ad arrivare all'ascoltatore. Ciò vuol dire che se il vostro impian-
> SOMMARIO
extra
41
l’articolazione
importante per ottenere precise sensazioni
circa lo spazio sonoro dove è avvenuta la
registrazione...” FABIO LIBERATORE
pagina
i
nt
e rat
tiva
fatti tecnici
ELETTRO-MAGNETIC
INTERFERENCE
Commenti di Alex Cereda
della Sublima Cables
“...vi parlerò della personale concezione che
ho dei problemi legati al magnetismo e alle
correnti magnetiche, vi parlerò delle interazioni
magnetiche, delle cariche di superficie e di
contatto e delle soluzioni che sto studiando
da anni...”
N
Schermatura! E' di comune uso in elettronica inserire in contenito-
mi ha chiesto di scrivere un articolo sui disturbi EMI. Farò
Faraday (il nome lo si deve al suo inventore il chimico e fisico
di più, vi parlerò della personale concezione che ho dei problemi
Michael Faraday) che isola il circuito contenuto all'interno da
legati al magnetismo e alle correnti magnetiche, vi parlerò delle
campi elettrostatici ed elettromagnetici. Tale sistema può essere
interazioni magnetiche, delle cariche di superficie e di contatto e
composto da contenitori interi o anche forati o formati da barre
delle soluzioni che sto studiando da anni, una somma di eresie per
distanziate e funziona con il principio di Gauss sulla disposizione
qualcuno ma che applicate funzionano.
delle cariche nella parte esterna di un conduttore quando colpite
Da qualcosa bisogna iniziare, e quindi parlerò brevemente dei
da disturbo, lasciando la parte interna priva di cariche. L'efficienza
disturbi EMi così come i testi di Elettronica ci hanno insegnato, poi
della schermatura si misura in decibel e dipende molto dal mate-
on mi riesce spesso gabbare il buon Pierre Bolduc, è
abbastanza furbo di suo… ma stavolta ci sono riuscito… e
ri metallici i circuiti più sensibili, in realtà si tratta di una gabbia di
passerò alla mia personale concezione che mi ha portato, in parte,
a concepire i miei bizzarri prodotti.
In qualsiasi circuito in cui circoli una corrente elettrica c'è una
emissione di energia elettromagnetica che diventa disturbo, per
induzione o irradiazione, quando nelle vicinanze ci sono altri circuiti attivi o passivi. Tale disturbo decresce all'aumentare della distanza. Queste emissioni sono comunemente indicate con il nome EMI
(Electro Magnetic Interferance)
Nei nostri apparati audio i disturbi elettromagnetici sono presenti,
a volte non in modo udibile, spesso si locano a frequenze diverse
dalla banda audio e come tutti i disturbi avendo armoniche, decrescono e salgono. Le sorgenti di interferenza sono molte, tra le più
riale, dallo spessore e dal tipo di disturbo indotto. Questo fenomeno fu inizialmente notato da Faraday analizzando la disposizione
delle cariche in un conduttore, essi si disponevano all'esterno del
cavo non influenzando la parte interna che resta neutra. Nella gabbia invece accade che i campi elettrici prodotti all'interno o
all'esterno vengono annullate da cariche opposte che si generano
al momento, portando queste cariche alla parte esterna della gabbia e annullando le correnti all'interno di essa . Elettricamente
accade che quando all'interno del contenitore o gabbia c'è un
disturbo (campo elettromagnetico), le cariche si annullano portandosi sulla superficie esterna della gabbia. Importante per l'effica-
note le RFI (Radio Frequency Interference), le classiche emissio-
cia della gabbia che ci sia la messa a terra. Un'altro importante uti-
ni delle antenne e dei sistemi di trasmissione (radio, cellulari, tele-
lizzo della gabbia di Faraday è come parafulmine, palazzi, auto,
comandi etc…) e vengono prodotti da circuiti switching e da tutti i
aerei capannoni metallici...sono tutti delle gabbie di Faraday.
dispositivi a commutazione digitale o analogica inclusi la nostra
Sarebbe corretto spiegare meglio la differenza nel comportamen-
"amata" rete elettrica che spesso è una fogna elettromagnetica in
to tra correnti e cariche, ma rischierei di far diventare questo arti-
comune con tutti gli utilizzatori.
colo un testo di fisica, cosa che potrete trovare nella vostra libreria
Alex Cerda
Anche i cavi di alimentazione posso-
o su Internet. Il mio scopo è ben altro…è dare una grossolana idea
su cosa andremo a parlare prossimamente e soprattutto sulle cor-
Ingegnere e fondatore
no divenire grosse fonti di disturbo
irradiando come antenne. Insomma
renti magnetiche , il magnetismo e l'interazione elettromagnetica
un problema grosso che degrada,
vista da un'altra dimensione. Vedremo anche che certe soluzioni
altera e limita il prezioso segnale del
ideali elettricamente sono a svantaggio per il nostro suono…alla
nostro impianto audio.
prossima puntata. Alex Cereda
SUBLIMA CABLES
CLICK
Le soluzioni?
> SOMMARIO
extra
43
EMI
ALEX CEREDA
formati a confronto
Un analisi di Pierre Bolduc
“...l'alta risoluzione non è per sé una garanzia automatica di
un miglioramento qualitativo. Benché la fotografia sonora sia
più precisa con un bit rate di 24 e un campionamento a 96kHz,
la rimasterizzazione rimane sempre un elemento chiave nel
processo di riproduzione sonora...” PIERRE BOLDUC
o preferito il CD della FIM ai file in alta risoluzione! La
H
file analogico si è usato un convertitore con oversampling. Il fatto
hdtracks.com ha messo in vendita in download file un'edi-
rimane che le differenze soniche non sono sottili, anzi sono sostan-
zione della famosissima registrazione mono, Ella and
ziali. Con lo scopo di essere il più obbiettivo possibile ho trasferito
Louis, in 24bit/96kHz. Siccome è uscito sul mercato un nuovo disco
i file PCM 24/96 su un DVD e così ho potuto sentire sulla stessa
della JVC XRCD dello stesso titolo alcuni mesi fa, ho pensato che
sorgente digitale sia il CD della FIM che i file in alta risoluzione della
sarebbe interessante fare un confronto: perché molto di più della
hdtracks.com grazie alla Meccanica Liquida di Lazzari collegato in
risoluzione (CD versus hi res) è il mixing che influenza qui i risulta-
I2S al DAC 1 sempre dello stesso designer. Così lo stesso conver-
ti sonori.
titore e la stessa sorgente furano impiegati per il confronto.
I confronti tra formati sono pericolosi perché, come ripeto spesso, i
Il risultato mi ha sorpreso. Ho preferito il CD della FIM ai file in alta
risultati sono determinatipiù dalla qualità delle sorgenti che dallo
risoluzione! Il file della hdtracks.com, è vero, ha reso la scena più
formato stesso. Questa conclusione non ci sfugge nemmeno qui.
ariosa in confronto al CD e sicuramente in high res ho percepito più
Ma c'è un problema in più: abbiamo a che fare con due remaste-
aria. Ma il CD era più ricco grazie anche a un bilanciamento stru-
ring diversi: uno fatto dalla Verve dai nastri originali e un altro fatto
mentale più ravvicinato. Il gruppo di musicisti che accompagnava i
da Paul Stubblebine per conto della First Impression Music (FIM)
due protagonisti mi ha sembrato più impegnato, più coinvolto nella
distribuita in Italia dalla Sound and Music (l'edizione in alta risolu-
riproduzione dell'evento musicale. Il file in alta risoluzione piazza il
zione si può comprare da hdtracks.com) Questo rende ancora più
gruppo più lontano e questa ‘distanza’ serve meno bene al dialogo
difficile una valutazione obbiettiva della qualità delle due offerte.
fra Ella e Louis e i singoli musicisti che li accompagnano.
Infatti, il formato liquido offre una gamma di frequenze e una resa
Il punto qui è che l'alta risoluzione non è per sé una garanzia auto-
dinamica potenzialmente
matica di un miglioramento qualitativo. Benché la fotografia sonora
più grande che il formato
sia più precisa con un bit rate di 24 e un campionamento a 96kHz,
XRCD. Lasciate perdere
la rimasterizzazione rimane sempre un elemento chiave nel pro-
Discografia
ELLA AND LOUIS
Ella Fitzgerald, Louis
Armstrong, Oscar Peterson,
piano, Herb Ellis, guitar, Ray
Brown, bass, Buddy Rich,
drums. Edizione originale
prodotta dalla Verve.
Edizione alta risoluzione:
www.hdtracks.com
Edizione CD: FIM LIM UHD 045
www.soundandmusic.com
tutto il discorso che fa la
FIM sulla nascita di un
nuovo formato… tutte
balle; il formato rimane
sempre quello del compact disc; e anche se il
Papa dicessi il contrario,
rimane sempre un formato più limitato di quello liquido in alta risoluzione: perché si tratta sempre di 16bit / 44.1 kHz
anche se nel transfer del
cesso di riproduzione sonora. Stubblebine ha creato un immagine
più coinvolgente senza distruggere le ‘radici sonore’ dei nastri originali. Sarebbe interessante ascoltare un'edizione in alta risoluzione del remastering di Stubblebine: allora potremmo godere i pregi
del remastering della FIM senza le limitazioni imposte da un formato più compresso come quello del compact disc.
Un semplice sogno, purtroppo.
I CD della FIM sono costosi ma realizzati eccezionalmente bene
non soltanto dal punto di vista grafico, ma anche dal punto di vista
del lavoro fatto sul master che per me rimane superiore a quelli
XRCD della JVC realizzati da ingegneri giapponesi; quest’ultimi
tecnicamente bravi, ma con una percezione del suono che è diversa della nostra. Pierre Bolduc
> SOMMARIO
extra
45
a confronto: ella and louis
CD FIM e
download file 24/96
CD FIM UHD 045
Formati a confronto
CD NON CLASSICO
1
dischi per un’isola deserta
Gianluigi Trovesi Nonet
ROUND ABOUT A
MIDSUMMER’S
DREAM - ENJA
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
rtista davvero multiforme, Gianluigi Trovesi si diploma in clarinetto, studia armonia e composizione e inizia a suonare in
gruppi accademici e in orchestre da ballo(!), sviluppando così
un personalissimo linguaggio davvero cross-over. Numerosissime
le sue collaborazioni così come i suoi album incisi come leader.
al clarinetto che viene reso con una naturalezza impressionante
Un disco che ho utilizzato a lungo come 'disco prova', ma non si
La traccia n.8 (Oberon) potrebbe essere il tipico brano 'da audiofi-
tratta del solito disco-test da audiofili incalliti, ma di un disco in pri-
li': poco più di un minuto di un pregevole solo di contrabbasso reso
mis di Musica bellissima. La visione a 360 gradi di Trovesi si appli-
con una straordinaria articolazione tonale e dinamica. L'ultima trac-
ca a tutte le composizioni che ho il piacere di scorrere una dietro
cia (la n.13: Canzonetta) inizia con il clarinetto di Trovesi che si
l'altra, sempre stupito dalla continua alternanza di generi che si
alterna al violino e alla fisarmonica in un incedere lento, ma il cui
mescolano anche all'interno di uno stesso brano.
tempo aumenta progressivamente sino a sfociare in un'esplosione
Dal punto di vista tecnico il CD è registrato in maniera davvero
di suoni il cui ritmo è divenuto oramai di stampo jazzistico: meravi-
superlativa: tutte le caratteristiche della riproduzione si esprimono
glioso! E anche in questo caso contenente un'enorme massa di
a livelli eccelsi. Citiamo in ordine sparso la precisa ricostruzione del
precise informazioni che mettono a dura prova l'intera catena di
palcoscenico prendendo, ad esempio, l'incipit della traccia n.7
ascolto.
(Villanella) nel quale dopo pochi secondi appare nella parte sinistra
Ogni tanto capita di 'scoprire' dischi incisi benissimo, di grande
del soundstage una sequela di campanellini il cui dettaglio è dav-
effetto e, soprattutto, di Musica piacevolissima: fossero così tutti i
vero parossistico e costituisce un banco di prova per tutto il siste-
'dischi audiofili': non consigliato, ma obbligatorio... Riccardo Mozzi
anche quando vengono sollecitate le note più acute dello strumento; subentra poi il solo della fisarmonica, dettagliatissima anch'essa e della quale viene ripreso anche il rumore generato dal diteggiare delle mani sulle tastiere.
ma di riproduzione. Mi ricordo in particolare di una prova a casa di
vari preamplificatore
a confronto e in parti-
Dischi per un’isola
deserta
colare
La tua lunga sofferente moglie
ti ha abbandonato su un'isola
deserta.
Ma ha avuto pietà di te: ti ha
lasciato una copia dell'Inferno di
Dante… e un lusso: l'impianto hi fi
che non vuol più vedere in casa.
amplificatore con le
Per tenervi compagnia:
500 incisioni che i critici di AS
ti spediranno regolarmente.
Ecco la loro scelta:
‘dischi per un’isola deserta.’
al
riguardo
della brutta figura che
fece un famoso pre6H30…
La traccia n.3 (C'era
una strega, c'era una
fata) inizia con un
assolo
di
violino,
magistralmente eseguito e registrato, con
un colore timbrico
ligneo e caldo; dopo
DISCOGRAFIA
GIANLUIGI TROVESI NONET
Round About a Midsummer's Dream
CD Enja ENJ 9384-2
A co-oproduction with the SWR Jazz-Redaktion, Baden
Baden.
Recorded live at SWR Jazz Session at Tollhaus, Karlsruhe
(Germany) and at UKO Studio 1, Baden Baden (Germany) on
July 5-8, 1999.
Recorded, mixed and mastered by Max Federhofer.
Produced by Achim Hebgen.
circa tre minuti inizia
l'intervento del leader
www.egeamusic.com
> SOMMARIO
extra
47
1. CD: trovesi
A
extra
LP 45 CLASSICO
2
  pagina attiva
dischi per un’isola deserta
Peter Maag
London Symphony
MENDELSSOHN
ORG
primi esperimenti della Decca con la stereofonia ebbero luogo
nel 1954 con l'Orchestre de la Suisse Romande nella loro sala
da concerto, la Victoria Hall a Ginevra. Roy Wallace aveva appena messo insieme il famoso Decca Tree (l'albero Decca, chiamato
così dopo che il capo del reparto tecnico, Arthur Haddy, lo vide per
la prima volta: "Sembra un dannato albero di Natale"). Wallace lo
descrisse in questi termini: "Ho solo avvitato un paio di Dexion piuttosto corti e montati insieme a forma di lettera T e ho messo… tre
microfoni direzionali Neumann M49 alla sinistra, al centro e alla
destra del telaio, con il microfono centrale da venti centimetri maggiormente in avanti rispetto al pickup sinistro e a quello destro,
separati sessanta centimetri circa l'uno dall'altro".
2. LP 45 classico: mendelssohn
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
I
nel corso degli anni fu oggetto di tante modifiche. Gli esperimenti
iniziarono già nel 1954 quando Wallace decise di cambiare gli M49
direzionali per tre microfoni omni, i Telefunken M50. Provò a ritrovare lo stesso tipo di suono molto focalizzato realizzato con gli
M49, ma giunse alla conclusione che la miglior soluzione era l'adozione dei nuovi direzionali KM 56 e così dal 1956 fino alla fine del
'57 la maggior parte delle incisioni orchestrali furono fatte con questa configurazione microfonica: i primi grandi Decca sono nati così.
Fra di essi ecco la registrazione della Terza Sinfonia di
Mendelssohn
Dischi per un’isola
deserta
MENDELSSOHN:
SINFONIA N. 3. OUVERTURE
HEBRIDES.
London Symphony Orchestra,
Peter Maag.
2 LP Original Recording Group
ORG CS 6191. 180gr.
www.soundandmusic.com
diventata
oggi di culto fra gli audiofili più accaniti. Il sound
stage è semplicemente
straordinario: largo, profondo, ma anche con le
varie sezioni dell'orchestra molto presenti. I violini si espandono nel centro-sinistra in modo quasi
palpabile, come i violoncelli e i contrabbassi nel
centro-destra. I legni e gli
timbrica specialmente nell'edizione a 45 giri è riprodotta con un
verismo che si avvicina ai master digitali della Universal che ho
sentito recentemente.
Questa edizione della ORG è stata realizzata a partire dai master
analogici originali ed è molto superiore anche alla copia originale
che ho a Londra. I nostalgici potrebbero preferire lo LP prima stampa ma, credetemi, in termini di dinamica, estensione in frequenze,
scena, il 45 giri mangia il 33 senza ombra di dubbio. Questa musica con i temi scozzesi è di facile ascolto: è viva, vibrante con temi
facili da degustare. Se
cercate un'edizione in CD
c'è ne solo una valida,
quella rimasterizzata nella
collana Decca Legends:
suona veramente bene
perché
riversata
in
24bit/96kHz dai nastri originali. Senza dubbio uno
dei grandi dischi della
Decca e l'edizione a 45giri
della ORG le fa veramente onore! Tra edizioni CD
e 45giri… l'oceano pacifico! Pierrre Bolduc
 pagina attiva
CLICCA QUI per ascoltare
ascoltare il Secondo Movimento
della Sinfonia n.3 di Mendelssohn
peter maag
La configurazione dell’ ‘albero’ è rimasta la stessa fino ad oggi, ma
ottoni hanno un corpo eccezionale, non suonano mai esili e la loro
> SOMMARIO
extra
49
3
dischi per un’isola deserta
The Romeros
RODRIGO
CONCIERTO
DE ARANGUEZ
MERCURY LIVING PRESENCE
i sono circa una ventina di titoli della Mercury che sono in
vendita sul sito della hdtracks.com offerti in due risoluzioni,
24bit/88.2kHz e 24bit/176.4kHz. La digitalizzazione originariamente è in DSD e così i file DSD sono stati per forza trasferiti in
file PCM ad alta risoluzione,
credo, dai stessi proprietari
del sito, ossia i fratelli
Dischi per un’isola
Chesky.
C
deserta
RODRIGO / VIVALDI. Concierto
Andaluz per quattro chitarre.
Concierto di Aranjuez / Concierto n.
10 per 4 violini (arr. chitarre),
Concerto per mandolino R 425 (arr.
chitarra). Concerto per due mandolini R 532 (arr. chitarra)
The Romeros/Angel Romero, The
San Antonio Symphony Orchestra,
Victor Alessandro.
http://www.hdtracks.com/rodrigoconcierto-de-aranjuez-vivaldi-guitarconcertos-133036
Prezzo: 24.98 USD (circa 18 Euro)
Per chi è interessato all'edizione in
vinile la ristampa della DeAgostini è
sempre disponibile come arretrato.
figlio di Wilma Cozart Fine, quest'ultimo ha confermato che per l'incisione dell'Aranjuez, fu impiegato un altro microfono, oltre ai tre
della configurazione standard della Mercury, tutti Telefunken 201.
"Era un'aggiunta necessaria, dovuta all'impiego di quattro chitarristi richiesta per quest'opera (il Concierto Andaluz, ndr)", mi ha spiegato il figlio di Wilma. Infatti, oltre a mostrare una fotografia sonora
più ampia, questa registrazione vanta un suono meno asciutto che
nell'incisione del Concierto di Aranjuez. Questo è dovuto senz'altro
dall'influenza del quarto microfono piazzato sopra i quattro chitarristi seduti davanti all'orchestra e mixato con il microfono centrale
per evitare di ‘staccare’ gli interpreti dal resto dell'orchestra.
Il fatto che siano state impiegate due diverse configurazioni microfoniche per un LP della Mercury rappresenta una rarissima ecce-
I due Concerti di Rodrigo
zione. Il Concierto di Aranjuez è stato realizzato con i soliti tre
sono stati pubblicati su un
microfoni, quello principale sopra la testa del direttore con gli altri
solo LP Mercury, SR90488,
due a destra e a sinistra di quello principale. L'idea era di registra-
che abbiamo inserito nella
re come se fosse un mono con il microfono a destro e quello a sini-
collana della DeAgostini
stra usati solo per allargare l'immagine stereofonica. È per questo
(per la quale sono il consu-
che i Mercury hanno quasi tutti un sound stage favoloso con il cen-
lente tecnico della seria). I
tro ben riempito (è anche dal microfono centrale che si ricavava
trasferimenti che abbiamo
anche il segnale mono per il mastering monofonico). Il solista fu
ricevuto
Universal
ripreso senza l'aiuto di un microfono addizionale ‘riservato’ a lui,
fatti
in
com'era invece usuale a quell'epoca. Anche per i grandi Decca
24bit/192kHz direttamente
durante gli anni Cinquanta, quando si trattava di registrare concer-
dai master DSD. Oltre al
ti per pianoforte, violino, violoncello, etc, veniva piazzato apposita-
fatto che abbiamo indicato il
mente un microfono per riprendere il solista; ma non è stato il caso
livello di filtraggio desidera-
della Mercury.
sono
dalla
stati
to, abbiamo anche rifiutato
Per chi non conosce l'Aranjuez ecco un'occasione per scoprire uno
l'uso di dithering. Il risulta-
dei più bei concerti del Novecento. Il movimento lento, molto cono-
to? Preferisco il master
sciuto, è di una stupefacente semplicità: mi trasporta in mondo
della Universal a quello dei
sereno, come quello che s'incontra nell'Aria sulla quarta corda di
fratelli Chesky, ma vi assicuro che le differenze sono davvero mini-
Bach, dove il tempo sembra essersi improvvisamente fermato.
CLICK
me. Anzi, il master nella versione Chesky suona veramente bene,
Molto divertente anche l'arrangiamento per chitare del Concerto n.
e molto meglio sia dello LP originale, sia della ristampa DeAgostini,
10 di Vivaldi, uno dei dodici concerti che formano l'opera L'Estro
anche se quest'ultima è superiore all'edizione originale… e costa
armonico; mi è anche piaciuta molto la lettura dei Concerti per
solo 15 Euro invece dei costi esorbitanti di una copia originale!
mandolino, due dei più divertenti concerti di Vivaldi, suonati con un
Questa produzione è stata l'ultima fatta dai due membri del team
fraseggio immaginativo e grande verve. Un'altra bella edizione
originale della Mercury, Bob Eberenz, ingegnere del suono, e
dell'Aranjuez è la versione con Narciso Yepes su Decca, incisa
Harold Lawrence, produttore. Le due incisioni, realizzate al San
negli anni Cinquanta con la National Orchestra of Spain diretta da
Antonio Municipal Auditorium, San Antonio, Texas, nel novembre
Ataulfo Argenta (Decca SXL 2091), purtroppo non disponibile in
del 1967, suonano un po' diversamente l'una dall'altra. Siccome
alta risoluzione, ma solo a un prezzo esagerato sulla rete... In con-
sono sempre in contatto, per via del progetto DeAgostini, con il
clusione: un master Mercury di prima qualità. Pierre Bolduc
 pagina attiva
CLICCA QUI per ascoltare
ascoltare il Concierto Andaluz
eseguito dai Romeros
extra
51
classico: rodrigo
10 TITOLI OGNI MESE: 1 per ognuno delle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
3 . HI RES
HI RES CLASSICO
extra   pagina attiva
45 GIRI NON CLASSICO
4
dischi per un’isola deserta
Ben Webster
BEN AND ‘SWEETS’
ORG
icordo la prima volta che ho sentito Ben Webster, fu su un
notevole sistema di riproduzione analogico a casa di amici
(fortunato me), intitolato Live at the Renaissance, rimasterizzato su un'edizione limitata a 45 giri, e devo dire che il ragazzo suonava davvero bene. C'erano alcuni momenti di rumore che provenivano dal registratore a nastro che aveva registrato il concerto, ma
lasciatemelo dire, questi rumori non hanno costituito alcuna interferenza nella performance di Webster. Quella notte mi è rimasta
impressa in modo indelebile e ora ogni volta che sento un sax,
posso dire quasi subito se si tratta o no di Ben, visto che ha quello
stile così particolare.
R
Quando questo album fu annunciato dalla ORG, mi resi conto che
avrei dovuto subito ascoltarlo. Ora che ce l'ho, non posso che credere alla qualità, alla tranquillità che trasmette il vinile.
Normalmente, quando si abbassa lo stilo, viene spontaneo dire
spesso che va bene, che questa è solo una registrazione, e poi i
soliti rumori della puntina sul vinile e infine inizia la musica. Ma ciò
non vale per questo vinile, viste le tante cure che sono state prese
nel
creare
questo
Dischi per un’isola
deserta
disco. È davvero paz-
La tua lunga sofferente moglie ti ha
abbandonato su un'isola deserta.
Ma ha avuto pietà di te: ti ha lasciato
una copia dell'Inferno di Dante… e
un lusso: l'impianto hi fi che non vuol
più vedere in casa.
modo reale e natura-
Per tenervi compagnia:
500 incisioni che i critici di AS ti
spediranno regolarmente.
viene la pelle d'oca.
Ecco la loro scelta: ‘dischi per
un’isola deserta.’
potuto ascoltare Ben
zesco come questo
disco suoni così in
le. Mentre sto scrivendo questa recensione, sto ascoltando
My Romance e mi
Voglio
dire,
avrei
4. 45 GIRI: ben webster
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
del genere è davvero difficile da descrivere (non solo gli italiani
esagerano con le parole…, PB). Certo, avrei potuto usare i soliti
termini, come 'dinamico', 'caldo', 'volume perfetto', 'tranquillo',
'ritmo' ... ma non c'è effettivamente niente di simile lì, e per lì intendo dire ascoltare QUELLA registrazione. Questo qualcosa in più si
ascolta quando si ha a che fare con il vinile!
"Il sassofonista tenore Ben Webster e il trombettista Harry "Sweets"
Edison, entrambi veterani dell'epoca dello swing (anche se aggre-
gati a differenti orchestre), avevano desiderato a lungo di registra-
re un intero album insieme. I risultati, un quintetto 'adattabile' con il
pianista Hank Jones, il bassista George Duvivier e il batterista
Clarence Johnston, sono davvero gratificanti. Ci sono due caratte-
ristiche ballate per il sassofono tenore (How Long Has This Been
Going On e una bella versione di My Romance) e una per Edison
(Embraceable You) insieme con tre brani corali un po' più veloci.
Niente di particolare, ma la musica melodica è molto piacevole".
Scott Yanow, Allmusic.com
Questo disco è disponibile nella stampa a 180 grammi, a 45 giri.
Masterizzato da Bernie Grundman dai master originali analogici, in
una serie limitata a 2500 copie.
Non posso fare almeno che dare un pieno elogio a questo album e
a questa registrazione ... (accidenti…PB) a cominciare dall'incredibile lavoro di mastering fatto dalla ORG. Complimenti ragazzi,
avete nuovamente superato voi stessi! Non vedo l'ora di mettere le
mani su molte di queste bellezze, piccole macchine del tempo che
si adattano a meraviglia nel palmo delle vostre mani. Pete
Davey/www.audaud.com
DISCOGRAFIA
Webster in qualsiasi
BEN WEBSTER AND SWEETS EDISON.
giorno della settima-
WANTED TO DO ONE TOGETHER.
na su qualsiasi tipo di
LPORG
supporto, ma essere
LP180 gr. SERIE LIMITATA
viziati con un vinile
www.soundandmusic.com
> SOMMARIO
extra
53
ƤȯΎȴɃȼɈȷȽȼȳΎȲȷΎɃȼΎȱȯɄȽΎɠΎȿɃȳȺȺȯΎȲȷΎɂɀȯɁȴȳɀȷɀȳΎȷȺΎɁȳȵȼȯȺȳΎȯɃȲȷȽΎɂɀȯΎȲɃȳΎȳȺȳɂɂɀȽȼȷȱȶȳ˴ΎȺ̃ȳɁȾɀȳɁɁȷȽȼȳΎɁȽȼȷȱȯΎȲȳȺȺȳΎ
ȳȺȳɂɂɀȽȼȷȱȶȳΎȳΎȷȺΎȻȳɁɁȯȵȵȷȽΎȻɃɁȷȱȯȺȳΎȾɀȳɁȳȼɂȳΎɁɃȺΎɁɃȾȾȽɀɂȽΎȯɃȲȷȽΎ̚ȲȷɁȱȽ˴ΎȼȯɁɂɀȽ˴Ύ˛ȺȳΎȳȱȱ˷˷̛ΎȲȷȾȳȼȲȽȼȽ˴ΎȿɃȷȼȲȷ˴Ύ
ȲȯȺȺȯΎȼȳɃɂɀȯȺȷɂɉΎȲȳȺΎȱȽȼȲɃɂɂȽɀȳ˷
LP 45 NON CLASSICO
5
dischi per un’isola deserta
Bill Evans Trio
TRIO ‘65
VERVE
nche se queste otto selezioni sono state tutte registrate da
Bill Evans in altri album nel corso della sua carriera, questa
particolare sessione rimane uno dei suoi album classici ed è
uno dei preferiti di molti collezionisti. Alcuni dei brani presenti sono
considerati dalla critica superiori alle altre versioni su disco, come
quello che apre il disco, Israel, che era già stato registrato quattro
anni prima. Se solo tutti i trii per pianoforte jazz suonassero qualcosa di simile ma, purtroppo, non lo fanno…Una volta, il clarinettista Jimmy Guiffre turbò il Village Vanguard di New York [uno dei
jazz club più famosi della metropoli americana, ndr], come riportato nelle note di copertina originali, quando affermò che, come
musicista, Bill Evans era superiore a Charlie Parker. Guiffre fu
anche protagonista di un'affermazione simile a quella di Ellington,
a proposito delle cosiddette categorie musicali, affermando che
non esistono, ma che esiste solo una grande musica e una che
non lo è.
A
In quel momento, Evans era occupato con le colonne sonore di
registrazione, nei duetti con il chitarrista Jim Hall, e con i suoi due
album multitraccia per solo pianoforte (che sono i miei preferiti tra
tutte le sue registrazioni). Così non restò a lungo nello studio con
il suo trio, ma aven-
Dischi per un’isola
deserta
La tua lunga sofferente moglie
ti ha abbandonato su un'isola
deserta.
Ma ha avuto pietà di te: ti ha
lasciato una copia dell'Inferno di
Dante… e un lusso: l'impianto hi fi
che non vuol più vedere in casa.
do la possibilità di
produrre in modo
rilassato e creativo
un bel po' di brani,
Israel
sostituì
il
‘desaparecido’ Scott
LaFaro, il quale non
era
aggressivo
come quel bassista,
ma capace di con-
Per tenervi compagnia:
500 incisioni che i critici di AS
ti spediranno regolarmente.
centrarsi maggior-
Ecco la loro scelta:
‘dischi per un’isola deserta.’
interessanti
mente sulla definizione dei tempi e su
effetti
melodici. Non era un
Scott LaFaro, ma sicuramente un grande. Alcuni dei pezzi mostrano un approccio ritmicamente forte di Evans (meno probabile che
possa essere considerato come il tipico cocktail jazz-piano da coloro che non lo ascoltano attentamente). La sua composizione, Elsa,
produce un insolito assolo di grande bellezza.
Nessuno, ad eccezione di quelli che erano nello studio (e nello studio per il remastering), ha ascoltato l'album con una tale, eccezionale fedeltà come quella raggiunta nell'edizione limitata, numerata
e rimasterizzata a 45 giri, perfino, lo scommetto, con il file da scaricare in alta risoluzione (ammesso che esista). I tre musicisti sono
proprio lì nella stanza di ascolto. Non c'è nessun tipo di rumore
anche nell'edizione della ORG. Sicuramente vale la pena di alzarsi più frequentemente dal divano per girare i lati del disco a 45 giri.
Johns Henry/www.audaud.com
DISCOGRAFIA
BILL EVANS TRIO - TRIO '65
LP Verve (1965)/ Original Recordings Group
ORG 142 45 rpm double vinyl
(Bill Evans, piano; Chuck Israels, bass;
Larry Bunker, drums)
Track List:
Israel (John Carisi)
Elsa (Earl Zindars)
'Round Midnight (Thelonious Monk,
Cootie Williams)
Our Love Is Here to Stay (George Gershwin,
Ira Gershwin)
How My Heart Sings (Zindars)
Who Can I Turn To? (Leslie Bricusse,
Anthony Newley)
Come Rain or Come Shin" (Harold Arlen,
Johnny Mercer)
If You Could See Me Now (Tadd Dameron,
Carl Sigman)
www.soundandmusic.com
> SOMMARIO
extra
55
5. LP 45 non classico: bill evans
5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie:
LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non
classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico /
CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico
Il nostro target: ben 500 titoli !!!
LINK UP > AS 130
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 130 / pp.8-11
guida all’ascolto ‘musicale’
CD ALLEGATO AD AS 130
nuova rubrica!!
TCHAIKOVSKY
SINFONIA N.1
LO SCHIACCIANOCI, SUITE
LINK UP AS 130: CD tchaikovsky
Per conoscere meglio questo disco,
in questa nuova rubrica potete leggere
la guida all’a sc olt o e ascoltare degli
esempi musicali, che sono stati
segnalati con l’icona
sq
Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali CLICCATE QUI:
Questo link
vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare...
sq
Poco prima di ultimarla, il giovane compositore decise di mostrar-
SINFONIA N. 1
la ai suoi maestri di composizione e di teoria musicale del conser-
a prima esperienza sinfonici di Tchaikovsky prese corpo con
vatorio di Pietroburgo, Anton Rubinštejn e Nikolaj Zaremba, ma
molta fatica nel 1866 e subì, nel corso del tempo, innumere-
da parte di entrambi ebbe soltanto severissime critiche e, addirit-
voli modifiche. A soli venticinque anni, poco dopo essersi
tura, il rifiuto categorico di eseguirla a Pietroburgo, al punto che
diplomato al conservatorio di Pietroburgo, il compositore russo
Tchaikovsky, in una delle sue lettere al fratello, definì i suoi due
decise di trasferirsi nel nuovo conservatorio di Mosca dove, su
insegnanti "i furfanti Zaremba e Anton Rubinštejn". Nemmeno che
invito del direttore Nikolaj Rubinštejn, fratello del celebre compo-
dopo ebbe sottoposto la partitura a una radicale rielaborazione, i
sitore e pianista Anton, era riuscito a ottenere la cattedra di armo-
suoi professori non ritennero degna di esecuzione l'intera sinfo-
nia. In quello stesso anno, Tchaikovsky iniziò anche la composi-
nia, ma soltanto l'Adagio e lo Scherzo. Nel frattempo, però, lo
zione di un'opera sinfonica e per scriverla, immerso in un conte-
Scherzo era già stato eseguito a Mosca il 10 dicembre 1866, sotto
sto tranquillo e rilassante, decise di trasferirsi presso gli amici
la direzione di Nikolai Rubinštejn, senza ottenere consensi e suc-
L
Mjatlev a Peterhof, a una ventina di chilometri da San
Pietroburgo, dove sorgeva una delle regge dello zar, che si affacciava sul Golfo di Finlandia. Un posto davvero ameno, nel quale il
compositore trascorse tutta l'estate; lì volle cimentarsi con la composizione nel corso delle ore notturne. Ma questa scelta, invece di
rivelarsi utile per la creazione della sinfonia, gli provocò una grave
malattia nervosa. “Ho rovinato i miei nervi nella dacia di Mjatlev,
affaticandomi sulla sinfonia, che
Realsound
per sapere di più...
www.realsound.it
stentava
a
Tchaikovsky
venire,”
scrisse
all'amato
fratello
Modest, raccontandogli di avere
avuto "allucinazioni" e di aver perfino sofferto di "congelamento alle
estremità".
cesso. A San Pietroburgo, invece, i tempi dell'Adagio e dello
Scherzo furono finalmente proposti l'11 febbraio dell'anno successivo, sotto la direzione di Anton Rubinštejn. Infine, l'intera sinfonia
fu eseguita in prima assoluta a Mosca, il 3 febbraio 1868, con la
direzione di Nikolaj Rubinštejn (al quale l'opera è dedicata), ottenendo vasto consenso di pubblico e di critica, tanto che il compositore scrivendo al fratello Anatolij nove giorni dopo, affermò tra
l'altro che "La mia sinfonia ha avuto grande successo ed è piaciuto soprattutto l'Adagio".
Ma i cambiamenti e le modifiche a quest'opera sinfonica erano
ben lungi dall'essere terminati, come ricordò lo stesso
Tchaikovsky in una lettera scritta al suo amico ed editore
Jurgenson per ringraziarlo della stampa a sorpresa fatta in occasione del suo compleanno nel 1875: "La Prima Sinfonia è stata
56 extra
> SOMMARIO
LINK UP > AUDIOPHILE sound
leggete l’articolo AS 130 / pp. 10-11
LINK UP > AS 130
Piotr Ilic TCHAIKOVSKY
SYMPHONY N. 1 in G minor
THE NUTCRACKER, Suite
Sofia Festival Orchestra
JULIAN KOVATCHEV, conductor
Suite from “The Nutcracker” op. 71a
5. I Ouverture miniature. Allegro giusto [3.24]
II Danses caractéristiques:
6. 1. Marche. Tempo di marcia viva [2.29]
7. 2. Danse de la Fée Dragée. Andante non troppo [1.58]
8. 3. Danse Russe (Trépak). Tempo di Trépak, molto vivace [1.09]
9. 4. Danse Arabe. Allegretto [3.45]
10. 5. Danse Chinoise. Allegro moderato [1.17]
11. 6. Danse des Mirlitons. Moderato assai [2.29]
12. III Valse des Fleurs. Tempo di valse [7.10]
recording dates: 1993 (Symphony n. 1), 1995 (Nutcracker); sound engineer: Peter Ghirardini
recorded digitally with True 20 bit-128 x oversampling
scritta nel 1866. Su consiglio di Nikolaj Grigor'evic [Rubinštejn], ho
un'illustrazione del primo tempo della mia Prima Sinfonia. Il qua-
fatto alcuni cambiamenti prima dell'esecuzione e in questa versio-
dro rappresenta una larga strada d'inverno. È bello!" e, a tale pro-
ne è stata eseguita nel 1868. Ma in seguito ho deciso di sottopor-
posito, non si deve dimenticare che questa sinfonia venne compo-
la a una revisione radicale. Ad ogni modo, non l'ho fatto prima del
sta proprio sotto l'impressione del viaggio che il musicista russo
1874". D'altronde, il grande compositore russo ebbe sempre un
fece sul lago Ladoga e sull'isola di Valaam.
debole per questa sinfonia e dichiarò, come scrisse testualmente
in un'altra lettera, che "era essenzialmente migliore e più ricca di
GUIDA ALL’ASCOLTO DELLA Sinfonia n. 1
sostanza di diverse altre opere più mature". Finalmente, il 19
Il primo tempo della sinfonia è intitolato "Visioni di un viaggio d'in-
novembre 1883, la prima sinfonia venne eseguita a Mosca sotto la
verno". L'iniziale Allegro tranquillo crea subito un clima decisa-
direzione di Max Erdmannsdorfer nella sua versione definitiva.
mente fiabesco, così caro a Tchaikovsky al punto che volle ricre-
"Ero presente al concerto della Società Musicale in cui è stata suo-
arlo anche nei suoi celeberrimi balletti. Il tremolo misurato dei vio-
nata la mia sinfonia, che non veniva eseguita da sedici anni", scris-
lini sullo sfondo suggerisce il morbido movimento della slitta che
se pochi giorni dopo Tchaikovsky. "Mi hanno chiamato in scena
corre nella steppa innevata. Il tema principale, rappresentato da
con molto entusiasmo e ciò è stato per me piacevole, e lusinghie-
una melodiosa canzone russa, viene esposto dai flauti e dai fagot-
ro, ma allo stesso tempo estremamente penoso... ".
ti all'unisono, creando una sensazione che dà l'idea di freddo e di
Come si sa, quest'opera sinfonica ha un sottotitolo, quello di
assoluto silenzio che ammanta tutta la natura. In aggiunta appare,
"Sogni d'inverno", al punto che molti critici e storici musicali si sono
subito dopo, un motivo cromatico discendente che, in prima battu-
chiesti se questa composizione debba rientrare nel cosiddetto
ta, viene esposto con i legni, mentre scendendo verso il basso con
genere della ‘musica a programma’. In un certo senso, fu lo stes-
gli archi gravi diventa più inquieto, più cupo. Questo secondo tema
so compositore a chiarire questo punto, in una lettera indirizzata al
viene ripreso per intero anche dagli altri strumenti, con una pro-
collega e pianista Sergej Taneev: "Certo, la mia sinfonia ha un pro-
gressione timbrica che raggiunge sonorità trionfali. Anche il terzo
gramma, ma è tale che è impossibile formularlo a parole. Sarebbe
e ultimo tema, affidato al clarinetto, è una tipica canzone russa che
ridicolo e avrebbe un effetto comico. Ma la sinfonia non dovrebbe
permette all'ascoltatore di calarsi ancor più in questa atmosfera
essere la più lirica di tutte le forme musicali? Non dovrebbe espri-
trasognata. Da questo momento, i tre temi citati vengono ripropo-
mere tutto ciò per cui non ci sono parole, ma che sgorga dall'ani-
sti
ma e che vuole essere espresso?". Inoltre, bisogna ricordare un
ti, che si alternano come in un colloquio, prima dell'apice finale.
s q04.56 - 10.45, a mano a mano, da vari gruppi di strumen-
altro episodio legato a questa composizione e ai suoi possibili
Nella coda il tema principale viene riproposto con la stessa stru-
significati: dopo aver visitato la casa della sua amica e mecenate
mentazione impiegata nell'esposizione introduttiva.
Nadjezda von Meck, Tchaikovsky le scrisse nel settembre del
Il secondo tempo, Adagio cantabile ma non tanto porta il titolo di
1878 di aver notato un quadro, che, secondo lui, era "quasi come
"Terra desolata, terra di brume", tipico dello stile rarefatto, idilliaco
> SOMMARIO
extra
57
LINK UP AS 130: CD tchaikovsky
Symphony n. 1 op. 13 “Winter Dreams”
1. Allegro tranquillo [12.09]
2. Adagio cantabile ma non tardo [11.29]
3. Scherzo. Allegro scherzando giocoso [8.49]
4. Finale. Andante lugubre - Allegro maestoso [13.55]
LINK UP > AS 129
di Tchaikovsky, e si apre e si chiude con una sorta di quartetto
cameristico. Dopo questa introduzione eseguita intimamente dagli
archi, il tema viene esposto dall'oboe, con il sostegno del flauto e
del fagotto
s q01.46 - 04.18; a questi tre legni e alla debita ela-
borazione tematica, si aggiungono i violoncelli, che portano il tema
ad assumere un carattere più terso e decisamente malinconico.
Dopo il ritorno al Tempo I e ad altre variazioni, che vengono alternativamente presentate dagli archi e dai legni, si arriva a un
improvviso accordo dei soli archi, in triplice crescendo, seguito dall'ingresso di due corni che eseguono il tema fortissimo, marcando
la melodia con molta espressione (come indica sulla partitura
LINK UP AS 130: CD tchaikovsky
Tchaikovsky). Una melodia che cresce sempre più d'intensità fino
narsi del racconto non vantava quell'impatto drammaturgico che
a giungere all'apice quando improvvisamente tutto s'interrompe e
aveva contraddistinto i suoi precedenti balletti. Se alla fine accet-
ritorna il quartetto d'archi iniziale con il sostegno del contrabbasso.
tò, fu per merito di Petipa che fu, come d'abitudine, assai abile nel
Il terzo tempo, lo Scherzo - Allegro scherzando giocoso, non ha più
delineare una coreografia all'interno della quale conservò sia l'ele-
nessuna indicazione programmatica, portando a credere che il
mento naturalistico della storia, sia la sua finzione fantastica, ben
‘viaggio invernale’ sia giunto al termine. Il materiale della prima e
sapendo come il compositore sarebbe stato in grado di dare il
della terza parte di questo tempo proviene dalla Sonata in do die-
meglio di sé creando il giusto clima psicologico partendo proprio
sis minore per pianoforte, composta nel 1865. Il tema principale è
da quei due elementi scenici.
costituito da una serie di accordi eseguiti prima dagli archi e poi dai
Inoltre, un'ulteriore spinta nell'accettare questa proposta da parte
legni, con una strumentazione chiara e trasparente, durante la
di Tchaikovsky giunse dalla direzione del Teatro Mariinskij che
quale i due gruppi orchestrali dialogano incessantemente. Dopo
offrì al compositore un sontuoso contratto che prevedeva l'allesti-
una pausa, inizia un elegante valzer
s q03.29 - 06.19, la danza
mento del balletto, da rappresentarsi in un'unica serata, insieme
preferita in assoluto dal compositore russo. La coda, infine, è con-
con un'opera lirica, Iolanta. A quel punto, il compositore si mise
traddistinta da una particolarità stilistica, un assolo dei timpani, che
febbrilmente al lavoro a Frolovskoe, nel febbraio del 1891, comin-
eseguono in ppp il tipico schema ritmico di una mazurka.
ciando a delineare il balletto con la stesura del Valzer dei fiocchi di
Anche se non viene indicato sulla partitura, un possibile "program-
neve. Perfino l'acclamata tournée concertistica negli Stati Uniti,
ma" del tempo finale, l'Andante lugubre - Allegro moderato -
organizzata nel mese successivo, non interruppe più di tanto la
Allegro maestoso - Andante lugubre - Allegro vivo, potrebbe esse-
composizione dello Schiaccianoci. Inoltre, passando a Parigi, il
re quello che ricorda una grande festa popolare. Questo spieghe-
compositore scoprì alcuni strumenti-giocattolo, fra cui i ‘tamburi-
rebbe la presenza della canzone (come avverrà nel finale della
conigli’, oltre a rimanere affascinato dal timbro cristallino della cele-
quarta sinfonia) Sbocciavano i fiori, che si sviluppa gradatamente
sta, al punto di inserirli nella partitura. Il balletto fu ultimato il 25
da un nucleo in sol minore per trasformarsi in blocchi di accordi
luglio 1891 ma, prima di elaborare l'orchestrazione dell'intera
nella tonalità maggiore della stessa nota
s q01.07 - 04.05. Per
opera, Tchaikovsky decise di estrapolarne alcune parti per dare
rendere meglio questo passaggio dal ‘lugubre’ al ‘maestoso’ (che
vita a una Suite sinfonica che diresse il 7 marzo 1892 a San
costituisce l'arcata architettonica di tutto il tempo), Tchaikovsky
Pietroburgo, ottenendo un grandissimo successo. Pubblicata dal-
aumenta notevolmente l'organico con l'uso degli ottoni, trombe,
l'editore Jurgenson nel 1892 con il numero d'opus 71/a, la Suite,
tromboni e tuba, sostenuti dai piatti e dalla grancassa.
che impiega il medesimo organico orchestrale del balletto, comprende l'Ouverture miniature, la Marche (tratta dalla seconda
SCHIACCIANOCI, SUITE
scena del primo atto), cinque Danses charactérìstiques (estratte
Visto che il balletto La bella addormentata ebbe un grande succes-
con diverso ordine dal Divertissement, n. 12 del secondo atto) e
so, nonostante che al debutto avesse raccolto solo un tiepido
infine la celeberrima Valse des Fleurs (che nel balletto corrispon-
apprezzamento, il celebre direttore dei Teatri Imperiali di San
de alla scena n. 13 del secondo atto, primo quadro).
Pietroburgo, Ivan Vsevoloz'skij, decise di aggiungere al repertorio
Quest'opera rappresenta, in concomitanza con la fase estrema
del Teatro Mariinskij un'altra opera dedicata al balletto, giovandosi
dell'attività creativa, l'evoluzione ultima del linguaggio di
della creazione musicale di Tchaikovsky e delle coreografie di
Tchaikovsky il quale riesce a bilanciare, a equilibrare un grande vir-
Marius Petipa, il famoso ex-ballerino francese, divenuto maestro di
tuosismo con la raffinatezza della scrittura strumentale. L'idea
danza del Balletto Imperiale della capitale russa. Lo stesso
musicale, in quest'opera, ormai rasenta una precisione quasi
Vsevoloz'skij sottopose alla coppia di artisti il soggetto, un raccon-
scientifica per ciò che riguarda la mirabile distribuzione dei pesi e
to dello scrittore romantico tedesco Ernst Theodor Amadeus
dei contrappesi timbrici, il che porta a ottenere momenti di assolu-
Hoffmann, nella riduzione francese di Alexandre Dumas figlio,
ta singolarità.
Casse-Noisette et le Roi des souris, anche se all'inizio Tchaikovsky
non sembrò molto convinto di tale scelta, sia perché l'intreccio
della vicenda non lo attirava, sia soprattutto per il fatto che il dipa-
58 extra
> SOMMARIO
LINK UP > AS 129
GUIDA ALL’ASCOLTO DELLO Schiaccianoci, Suite
Conclude la serie delle cinque danze la Danse des mirlitons, che
Fin da subito, lo straordinario linguaggio Tchaikovskiano si presen-
propone l'ascolto puramente evocativo di antichi strumenti popola-
ta nel suo splendore nell'Ouverture-miniature (un Allegro giusto), il
ri infantili, il cui suono era simile a quello del flauto traverso, dal
quale rappresenta un brano sinfonico che curiosamente manca dei
suono maggiormente nasale (appunto il mirliton, conosciuto anche
violoncelli e dei contrabbassi nell'organico strumentale, con la pre-
con l'appellativo di flauto eunuco). Ovviamente, Tchaikovsky non
senza di due corni che si uniscono ai legni. L'effetto di chiarezza
impiega i mirliton nell'orchestra, che vengono ricreati, con una
che traspare all'ascolto si evince proprio dai concetti musicali scel-
sonorità somigliante, dalla melodia ‘infantile’ dei tre flauti nel loro
ti dal compositore secondo una spiccata dimensione sonora, capa-
lungo assolo
ce di evocare sia la dimensione fiabesca, sia un innegabile senso
tema, basato su un accompagnamento degli ottoni e delle percus-
di "drammaticità" che traspare dalla prima. Alla meccanicità raffina-
sioni, viene prima affidato a due trombe, sostenute poi dai violini e
s q00.04 - 01.20 (nel tempo Andantino); il secondo
ta della prima idea, si contrappone il secondo tema, cantabile, dei
dalle viole
violini contrappuntati dai pizzicati, temi che si sviluppano
dai tre flauti per ritornare alla prima idea. In tutto meno di due minu-
s q00.03 - 02.58, fino a quando il brano si conclude con un rapi-
ti e mezzo di semplicissima, ma geniale, musica, nella quale si
do crescendo, con il preciso intento di fornire l'immagine di una
coglie ormai la piena maturità stilistica raggiunta da Tchaikovsky.
spensierata ouverture nel tipico stile classico.
Conclude la Suite la Valse des Fleurs (Valzer dei fiori), una delle
Segue la Marche (Tempo di marcia viva), contraddistinta da una
più celebri pagine da concerto (in Tempo di Valse), capace di far
sonorità, da un uso degli strumenti che rimanda incredibilmente a
convivere l'atmosfera aggraziata e luccicante di una miniatura con
quello che sarà una delle caratteristiche peculiari della musica di
i colori sgargianti di una grande formazione orchestrale. Un brano
Prokof'ev, ossia l'uso sapiente degli archi da una parte e i legni dal-
che dimostra come il compositore russo fosse in grado di domina-
l'altra, capaci di dare vita a singolari ‘blocchi’ timbrici. Il timbro ini-
re e plasmare il suono orchestrale, come fece in quegli stessi anni
ziale delle trombe, dei corni e dei clarinetti è genialmente originale
Richard Strauss con i suoi poemi sinfonici. L'impasto timbrico ini-
nella sua semplicità, al quale risponde ‘a blocco’, con un andamen-
ziale, creato dagli oboi, dai clarinetti, dai fagotti e dai corni, ha il
to discendente e saltellante, i violini, sui quali, a livello di contrap-
compito di ‘annunciare’, dopo l'elaborata e arabescata cadenza
punto, si appoggia il pizzicato ascendente dei bassi
dell'arpa, il tema, contraddistinto da un dolce cantabile, dei quattro
01.04! Al centro vi è un canonico Trio basato su un veloce disegno
corni cui risponde l'intervento del clarinetto
ribattuto che i flauti e i clarinetti da una parte e gli archi dall'altra si
ciò segue il secondo tema, rappresentato dall'attacco degli archi,
s q01.21 - 01.52. A
scambiano ripetutamente, con il preciso scopo di esaltare un raffi-
ai quali rispondono i legni più acuti
nato tratto coloristico.
no di questi due temi, si concretizza un terzo tema, di un fascino
Da qui prendono corpo e si susseguono nella Suite cinque danze,
assoluto, affidato al flauto e all'oboe
la prima delle quali è la Danse de la Fée-Dragée (Danza della fata
subentrano magicamente i violoncelli e le viole che propongono, a
dei confetti): un pizzicato degli archi precede il suono cristallino e
loro volta, un quarto tema
sottile della celesta a cui si contrappone il timbro cupo e misterio-
genialmente, alla ripresa del terzo tema, presentato dai violini col
so del clarinetto basso (nel tempo Andante non troppo), dando vita
raddoppio del flauto. Si ritorna così all'inizio del valzer, con i quat-
a uno sviluppo
tro corni in mezzoforte, che portano alla conclusione di questo
s q00.44 - 01.19, esempio perfetto di quella legge
s q01.53 - 02.24. Dopo il ritors q03.29
- 03.59, ai quali
s q04.00 - 04.30, un'idea che porta,
mirabile brano con i tre fortissimi della Coda finale. Andrea Bedetti
di pesi e contrappesi timbrici adottata da Tchaikovsky.
Dopo questo momento idilliaco, per evidente contrasto, segue la
Danse russe Trépak (Molto vivace) contraddistinta da un ritmo travolgente, attraverso il quale si dipana un inciso melodico di stampo chiaramente popolare, già adottato da Glinka nel brano
Kamarinskaja, che si esalta nel Prestissimo finale
s q00.45
-
01.06.
La Danse Arabe, eseguita nel tempo di Allegretto verte, ancora in
contrasto rispetto alla precedente, sulle mezze tinte e sugli archi in
sordina. Il tema musicale viene proposto dai legni e dai violini,
accompagnati da un leggero timbro percussivo dato dal tamburino
s q00.09
- 01.09: questo tema è desunto da una ninna-nanna
georgiana che Tchaikovsky propone con un tempo più lento (nella
versione del balletto è ancor più lento).
Con la successiva Danse Chinoise (Danza cinese) in tempo di
Allegro moderato, si ascolta, sul continuo pulsare dei fagotti, il
geniale assolo dei flauti e dell'ottavino, con la risposta degli archi
in pizzicato e di tutta l'orchestra, compresa la voce caratteristica
del glockenspiel
s q00.05 - 01.01, sino alla conclusione fissata
su un rapido crescendo.
> SOMMARIO
extra
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LINK UP AS 130: CD tchaikovsky
s q00.03 -
s q01.21 - 01.51. Questo motivo viene ripreso infine