AS Extra 130 - AudioFileMusic
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SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND GRATIS A S EXTRA supplemento del numero AS 130 60 + pagine per l’audiofilo esigente un C L I C K vi porta fuori dai confini di ‘AUDIOPHILE sound’ cover story NAGRA: UN SUCCESSO ALLA SVIZZERA leggi AS Extra anche con iPad, i Phone, Android, Windows M obile A S EXTRA SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND CLICK Cliccate per andare direttamente alla pagina con l’articolo desiderato SUPPLEMENTO DI SUPPLEMENTO DI AUDIOPHILE SOUND NUMERO 130 CONTATTI EDITORE PIERRE BOLDUC t el 392-85 06 715 mai l editore@ audiophilesound.it 9 19 20 2 6 COVER STORY NAGRA CLICK I registratori 23 24 27 SPECIALE CLICK HARDWARE Registratori Nagra modelli 4S e T 29 LINK UP CLICK ALMARRO: Amplificatore A318B SET 31 SULLA SULLA COVER COVER NA GRATEKNE AUDIO LINK UP CLICK SOULUTION: Soluzioni per abbassare le distorsioni LINK UP CLICK SUBLIMA: Gli effetti del Mat Chakra LINK UP CLICK Herbert von Karajan: Discografia in alta risoluzione LINK UP CLICK Pioneer: Giradischi Tabella delle quotazioni RIFLESSIONI CLICK Riccardo Mozzi ...alla ricerca della Musica 35 DISCHI CLICK DA EVITARE ‘The Collector’s Edition’ su Mercury 36 FATTI CLICK TECNICI Filtri di livellamento 38 VINILI IN CLICK EDICOLA Classica in vinile: il piano d’opera 41 FATTI CLICK TECNICI L’Articolazione 43 FATTI CLICK TECNICI Elettro-magnetic interference 45 FORMATI A CLICK CONFRONTO Ella and Louis: CD FIM e download 24/96 sommario A S EXTRA SUPPLEMENTO DI SUPPLEMENTO AUDIOPHILE SOUND DIDI AS 130 SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND Ti porta direttamente all’articolo desiderato 5 6-5 9 CLICK GUIDA ALL’ASCOLTO C ON BRANI MUSICALI DEL CD ALLEGATO AD AUDIOPHILE SOUND N. 130 per anteprima AS 130 & CD allegato Dischi per un’isola deserta CLICK 1. TROVESI: CLICK ROUND ABOUT A MIDSUMMER’S DREAM 47 2. MENDELSSOHN: CLICK SINFONIA N. 3 49 3. RODRIGO: CLICK CONCIERTO DE ARANJUEZ 51 4. BEN WEBSTER & ‘SWEETS’ EDISON: CLICK WANTED TO DO ONE TOGETHER 53 5. BILL EVANS: CLICK TRIO ‘65 55 sommario SULLA COVER NAGRA 3 AUDIOPHILE sound Il NUMERO CORRENTE di Audiophile sound, in edicola, è anche disponibile in vendita dall’ ONLINE SHOP di Audiophile sound Il numero corrente - 130 - è quindi già disponibile: 1. VERSIONE CARTACEA + CD FISICO: da ordinare [10,50 euro comprese spese postali ] CLICK 2. EDIZIONE ELETTRONICA: pdf in alta risoluzione scaricabile + CD in download in risoluzione CD [5,90 [6,50 euro] CLICK 3. EDIZIONE ELETTRONICA: pdf in alta risoluzione scaricabile > senza CD [3,90 euro] CLICK CLICK PER ANDARE ALL’ONLINE SHOP numero 130 con CD allegato Tchaikovsky: Sinfonia n.1 Schiaccianoci A S EXTRA SUPPLEMENTO DI AUDIOPHILE SOUND DI NUMERO 130 numero corrente in edicola: IL SUPPLEMENTO DI A UDIOPHILE SOUND n.130 G R AT U I T A & I N T E R AT T I V A ESCE OGNI MESE CONTEMPORANEAMENTE A A UDIOPHILE SOUND C ONTENUTI - articoli, commenti, interviste che completano i contenuti pubblicati su Audiophile Sound - in più: recensioni, incontri, consigli pratici, dischi ‘da isola deserta’ C ONTENUTI MULTIMEDIALI - AS EXTRA è interattiva: quindi, collegamenti e link per accedere a ulteriori informazioni, video, brani musicali, ecc. E' FA CILE LEGGERE AS EXTRA: LE PAROLE/C OMMANDO>>> - CLICK : un ‘click’ nel ‘sommario’vi porterà all’articolo desiderato CLICK : un click’ negli articoli vi farà accedere ai contenuti multimediali - > SOMMARIO in fondo ad ogni pagina: cliccandoci sopra ritornerai automaticamente al sommario. pagina attiva - extra in alto della pagina indica che ci sono dei contenuti multimediale sulla pagina: per accedere ai contenuti multimediale basta cliccare sul link interattivo che si trova nel box grigio nella parte sinistra inferiore della pagina e indicato con la parole CLICCA QUI - me ssaggio pr omo zionale: le pagine con sfondo verde sono messaggi promozionali; CLICCA QUI indica che la pagina è interattiva indica che una pagina publicitaria è interattiva: basta cliccare sopra per accedere alle informazioni multimediali BENVENUTI A EXTRA ! Audiophile sound n. 130 per anteprima AS 130 & CD allegato CLICK in fo p age > SOMMARIO AUDIOPHILEsound: e è FA CILE : basta fare un CLICK sul link che ti verrà spedito per email è VE ti arriverà dell’edizione ic NUMERO CORRENTE edizione digitale op zione 1 1 NUMERO della rivista con 1 CD AUDIOPHILE in DOWNLOAD, rivista in pdf & CD in download CD res a solo 5,90 euro op zione 2 1 NUMERI della rivista senza CD in DOWNLOAD, rivista in pdf a solo 3,90 euro PER ABBONAMENTI E NUMERO CORRENTE IN VERSIONE DIGITA www.audiofileshop.com email [email protected] tel 3928 edizioni d i g i t a l i EL OCE : à a casa prima cartacea in edicola è C ONVENIENTE : perché costa molto meno ABBONAMENTO edizione digitale op zione 1 ABBONAMENTO ANNUALE: 10 NUMERI della rivista con 10 CD AUDIOPHILE ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf & 1 CD in download CD res a solo 39 euro ALE: 8506715 op zione 2 ABBONAMENTO ANNUALE: 10 NUMERI della rivista senza CD ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf a solo 24 euro ABBONARSI conviene... MINI MAGGIES Your ‘personal music ’... ...il miglior impianto al mondo per ascoltare la tua musica ‘personale’ distribuito da: PFA2 srl Milano - via Carlo Tenca, 7 tel. 02 669 830 13 fax 02 928 856 63 extra cover story NAGRA I registratori particolare del nagra iv-s “...I registratori a bobina portatili della Nagra hanno creato la reputazione dell'azienda e hanno appena festeggiato il loro 60° compleanno...” Ken Kessler passa in rassegna la loro storia. KEN KESSLER / HI FI NEWS on capita spesso di visitare un produttore audio high-end N reception. Che so, magari un diffusore o un amplificatore si Tra i film in cui i Nagra sono apparsi (e possono forse anche aver è insidiato furtivamente in qualche studio di registrazione, dove registrato) vi sono - opportunamente - Diva del 1981, che parla di stavano masterizzando e monitorando una colonna sonora, e pro- un fan che contrabbanda il suo cantante lirico preferito, e Blow Out babilmente si è guadagnato una menzione nei titoli del film. Forse con John Travolta dello stesso anno, dove egli ha il ruolo di tecni- JBL e Tannoy hanno uno scaffale pieno di statuette. Nel caso di co del suono. Un Nagra SN è stato presente nel film del 1974 La Nagra, le probabilità sono invece che i loro registratori si trovasse- conversazione, che parlava di un ficcanaso professionista. Se c'è ro nei luoghi di ripresa per registrare il suono di interi film... in qua- bisogno di equipaggiare una spia sullo schermo o un coraggioso lità di riferimento del settore. Come risultato, questo produttore giornalista, un Nagra è sempre pronto all'uso. svizzero ha una sfilza di riconoscimenti ricevuti dalle associazioni Si trattava di un concetto visivo che era comunque basato sulla del settore che premiano la cinematografia e la televisione. E que- realtà: i registratori analogici Nagra eseguivano tali funzioni nella sti non si guadagnano facilmente. vita reale, grazie all'estrema robustezza e affidabilità, così come le I registratori Nagra divennero persino loro stessi idoli dello scher- impeccabili qualità sonore. mo, poiché la realtà e la finzione li resero, grazie al loro aspetto Gli involucri in alluminio tornito e i componenti senza compromes- 'tecnologico', i dispositivi preferiti di registrazione per i ficcanaso si, costruiti con gli stessi parametri dei prodotti dei loro vicini oro- dello schermo. Allo stesso tempo essi possiedono un'estetica logiai: la sola ingegneria sarebbe in grado di affascinare qualsiasi senza fronzoli, che attira quegli audiofili che preferiscono la prati- audiofilo che abbia mai usato un braccio SME o un preamplifica- cità al design, e appaiono così 'giusti' che sono diventati sinonimo tore Cello. di 'seri' registratori a nastro quando si ha bisogno di stupire il pub- Per i professionisti vi erano le caratteristiche funzionali progettate blico. da Stefan Kudelski che avevano poca o nessuna utilità per la riproduzione in ambito high-end, ma che erano inestimabili per il lavoro cinematografico. Fra esse c'erano il sistema Neo-Pilot del 1961, grazie al quale i nastri registrati sui Nagra durante la riproduzione potevano essere 'agganciati' al segnale di riferimento in modo da garantire la perfetta sincronizzazione labiale al parlato nelle colonne sonore dei film; una gamma completa di configurazioni di piste e di velocità; modelli a prezzo ridotto che nagra 3 offrivano una sola velocità; regolazioni fini per l'utente di tutti i parametri; funzionamento affidabile a batteria oppure a temperature fredde, e numerose altre funzioni > SOMMARIO extra 9 nagra che esponga una serie di premi Oscar ed Emmy nella sua cover story nagra d “L'inventore polacco Stefan Kudelski fece uscire la sua prima macchina nel 1951; a quanto pare 'Nagra' in polacco significa 'registrerà'. Era un periodo particolarmente fecondo per la registrazione a nastro:...” che sfuggono all'utente domestico. Forse ancor più impressionante - se parliamo di qualcosa in grado di suscitare stupore negli audiofili - è che le piastre di registrazione Nagra analogiche a bobina (quelle portatili, nientemeno!) offrivano una qualità del suono che era chiaramente di un certi JBL e Tannoy vi si avvicinano, ma essi furono poi 'addome- livello 'high-end'. Ciò spiega perché, nel corso degli anni, così sticati' per così dire. I portatili a batteria della Nagra a bobine tante dimostrazioni alle fiere sono state fornite da nastri master sono rimasti decisamente industriali. (o anche copie) riprodotti attraverso i Nagra. L'inventore polacco Stefan Kudelski fece uscire la sua prima E' la qualità del suono che spiega, nonostante i loro prezzi, come macchina nel 1951; a quanto pare 'Nagra' in polacco significa le macchine a bobina Nagra (e notate che un modello spompa- 'registrerà'. Era un periodo particolarmente fecondo per la regi- to usato dalla BBC vi porterà via ancor oggi dalle 600 alle 1000 strazione a nastro: la seconda guerra mondiale aveva fornito sterline) abbiano orgogliosamente trovato posto in più sistemi agli Alleati molta tecnologia utile presa dai nazisti, e i primi por- domestici di fascia alta, di qualsiasi altro componente puramen- tatili commerciali a bobine cominciavano ad apparire dal te 'professionale' che questo scrittore possa nominare. Giappone. Kudelski era uno studente di fisica, in quello che oggi Nessun amplificatore, diffusore o sorgente professionale è riu- è l'Istituto Federale Svizzero di Tecnologia a Losanna, Svizzera. scito a fare questo salto in maniera così definitiva: gli LS3/5A e Indipendentemente dai suoi studi, egli costruì il primo portatile a nagra 3 nagra valvole Nagra I a casa sua, mettendo a punto un registratore 10 extra > SOMMARIO “Nel 1960 Kudelski iniziava a progettare il prototipo della macchina che avrebbe contribuito pesantemente alla mitologia Nagra, un dispositivo specializzato che non aveva alcuna utilità per i 'civili', ma che tutti desideravano: il Nagra SN (Serie Noire)...” nagra sn1 cover story autonomo dotato di motore per l'avvolgimento. La sua utilità fu subito evidente agli esploratori: due Nagra I furono acquistati da Radio Ginevra per essere usati nella spedizione (senza successo) dell'Everest guidata da Raymond Lambert nel 1952, mentre Jacques Piccard ne utilizzò un altro durante le sue immersioni in acque profonde con il batiscafo Trieste progettato da suo padre, Auguste. C'era anche una stazione radio francese tra coloro che avevano adottato il Nagra, per i suoi giornalisti da usare sul posto. dischi Thorens, ancora con il riavvolgimento a manovella. Era inoltre equipaggiato con l'ormai iconico 'vu meter di modulazione' (o modulometro) sul lato sinistro. I Nagra si stavano rapidamente nagra modello, con il trasporto del nastro azionato da un motore di gira- nagra sn Nel 1953 fu prodotto il Nagra II, una versione migliorata del primo guadagnando una reputazione di affidabilità assoluta unita ad un'eccellente qualità audio. Il Nagra II CI del 1955 spostò il modulometro sul pannello frontale servo-attivato. Ciò aumentò l'appetibilità del portatile compatto, della macchina, mentre l'elettronica era costruita per la prima volta facendone diminuire il peso a cinque chilogrammi; un peso piuma su schede di circuiti stampati. Nei successivi tre anni, il Nagra III per una macchina che, 54 anni fa, era in grado di produrre registra- avrebbe segnalato il cambiamento verso l'elettronica a stato soli- zioni in grado di eguagliare la qualità di registratori fissi da studio. do, compresa l'aggiunta di un controllo elettronico della velocità Quello stesso anno, una delle poche vere aziende rivali di Nagra fu fondata da un collega svizzero di Kudelski: la gamma Stellavox progettata da Georges Quellet. Nel 1960 Nagra stava diventando il registratore preferito dalle stazioni radio-televisive europee. La RAI, Radio Televisione Italiana, acquistò ben 100 Nagra III per utilizzarli durante le Olimpiadi di Roma. (tipico della RAI, dal niente al tutto senza vie di mezzo! Ancor oggi è così con la HDTV… ndt). La produzione aveva raggiunto le 480 unità l'anno. STORIE DI SPIONAGGIO Sempre nel 1960 Kudelski iniziava a progettare il prototipo della il giovane stefan kudelski macchina che avrebbe contribuito pesantemente alla mitologia Nagra, un dispositivo specializzato che non aveva alcuna utilità per i 'civili', ma che tutti desideravano: il Nagra SN (Serie Noire). Secondo la leggenda, i lavori iniziarono su richiesta del presidente Kennedy per conto del Servizio Segreto degli Stati Uniti - dimostrando che i democratici sono altrettanto subdoli come i repubblicani. A causa dei limiti dei componenti disponibili all'epoca, si sarebbe dovuto aspettare fino al 1970 prima che Kudelski finalmente consegnasse una serie di registratori miniaturizzati a bobine con nastro da 1/8", anche se ci vuole un audiofilo hardcore - o > SOMMARIO extra 11 cover story nagra d “Alcuni modelli necessitavano di una licenza per l'acquisto, poiché erano stati prodotti per la CIA e altri organi investigativi, ma un certo numero di pezzi sono entrati nel mondo civile e di tanto in tanto appaiono in occasione delle fiere audio...” masochista - per utilizzare un SN come componente hi-fi di sorgente. (e conosco uno che lo usa...). Alcuni modelli necessitavano di una licenza per l'acquisto, poiché erano stati prodotti tutto, il Nagra JBR Body Recorder, un registratore vocale ste- pezzi sono entrati nel mondo civile e di tanto in tanto appaiono reo tascabile 'da indossare' con nessuna possibilità di cancel- in occasione delle fiere audio di John Howes, nelle quali nes- lazione e alcuna riproduzione a bordo, al fine di ridurre le radia- sun Nagra rimane invenduto per molto tempo. Con il nastro da zioni elettromagnetiche e il consumo energetico (forse dovrei 1/8", la gamma degli SN includeva il modello SNN mono, unità comprare un SN quando parlo con certi distributori…PB). full-track con una velocità del nastro di 3 ¾ ips, l'SNS mono, Intelligentemente, Nagra lo aveva reso irrintracciabile applican- versione semi-traccia con velocità del nastro di 15/16 ips, che do una frequenza di bias che era la stessa di quella di un oro- offriva più lungo tempo di registrazione, ma più bassa qualità logio al quarzo (32,768 kHz). Il JBR utilizzava cassette di pro- sonora; il modello a velocità singola SNST stereo per l'utilizzo pria invenzione, microfoni a distanza via cavo e telecomando a nei servizi di sicurezza che richiedeva due microfoni per regi- cavo. Per sfruttare il JBR, Nagra aveva prodotto il sistema di strare due diverse persone che parlavano, con un sistema di riproduzione PS-1 per le proprie cassette. Era dotato di un compressione analogica per ricostruire un segnale pieno potente correttore della base dei tempi (TBC) per correggere le durante la riproduzione, utilizzando una unità di espansione variazioni di velocità sostenute durante il processo di registra- DSP; e il sogno del audiofili, l'SNST-R per l'alta fedeltà stereo. zione, e offriva ulteriori funzioni di equalizzazione e filtraggio, Altri modelli comprendevano versioni inserite nelle pareti a così come l'avanzamento veloce. Non era certo un sostituto muro e modelli da indossare, così come una vasta gamma di dell'iPod! accessori tra cui un amplificatore da attaccare ad un vestito. Qualsiasi imitatore di James Bond avrebbe desiderato, soprat- VITA CIVILE Sebbene le necessità delle forze dell'ordine avessero offerto a nagra vi nagra per la CIA e altri organi investigativi, ma un certo numero di 12 extra > SOMMARIO extra cover story scheda tecnica per nagra 3 “Il Nagra 4.2 del 1971, un registratore mono full-track progettato per applicazioni radio, cinema e televisione, e con tre velocità del nastro di 3,75, 7,5 e 15 ips, offriva molte cose attraenti per gli amanti della musica, nonostante la sua caratteristica a singolo canale...” Nagra un bel po' di guadagni, le industrie dei film, della TV e delle trasmissioni di notizie rimanevano il mercato primario. Nel 1962 apparve il Nagra III NP con sincronizzazione NEOPILOT, e fu un successo istantaneo. Sei anni più tardi, il Nagra IV sostituì il III, che vantava transistor al silicio e condensatori al tantalio per una mag- l'uso di accessori e schede inseribili. Pur producendo ancora macchine mono, la Nagra stava cominciando ad attirare l'attenzione degli audiofili. Il Nagra 4.2 del 1971, un registratore mono full-track progettato per applicazioni radio, cinema e televisione, e con tre velocità del nastro di 3,75, 7,5 e 15 ips, offriva molte cose attraenti per gli amanti della musica, nonostante la sua caratteristica a singolo nagra iv-s canale (per ascoltare le incisioni in mono è una macchina che raccomando anche perché costa molto meno del modello stereo 'IV-S, PB). Questa macchi- RASSEGNA CRONOLOGICA DEI NAGRA ANALOGICI PORTATILI Nagra I registratore portatile Nagra II Nagra II CI Nagra III, introduzione della tecnologia a stato solido 1960 Prototipo del Nagra SN 1961 Invenzione del sistema NEOPILOT 1962 Nagra III NP 1968 Nagra IV; Nagra IV-L 1970 Nagra SNN body recorder 1971 Nagra 4.2; Nagra IV-S Registratore stereo 1972 Nagra SJ; Nagra SNS 1951 1953 1955 1958 Nagra IS Nagra IS T Nagra E (Economy) Nagra SNST Nagra TI Nagra TRVR Nagra TA Ampex / Nagra VPR-5 video portatile Nagra JBR body recorder; Nagra IV-S TC; Nagra IV-S Te 1985 Nagra T-Audio TC; Nagra PS-1 1988 Inizia la progettazione del registratore audio digitale Nagra-D 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1981 1983 1984 > SOMMARIO extra 13 nagra giore affidabilità, mentre la struttura ora incoraggiava cover story particolare del nagra iv s con adattore per bobine grandi “Il 1971 segnò l'arrivo del più ambito e utile di tutti i Nagra analogici, per quanto riguarda la riproduzione di musica high end. Il Nagra IV-S fu il primo registratore stereo dell'azienda progettato per la registrazione di musica di alta qualità, insieme alle consuete applicazioni di cinema e televisione...” na era inoltre caratterizzata da un sistema brevettato per control- Il 1971 segnò anche l'arrivo del più ambito e utile di tutti i Nagra lare la velocità durante la riproduzione ed assicurare che giras- analogici, per quanto riguarda la riproduzione di musica high se alla stessa velocità dell'apparecchio di riferimento, come ad end. Il Nagra IV-S fu il primo registratore stereo dell'azienda pro- esempio un proiettore. La sua testina di registrazione sincroniz- gettato per la registrazione di musica d'alta qualità, insieme alle zata Neopilot produceva una traccia di sincronizzazione registra- consuete applicazioni di cinema e televisione. Registrando su ta lungo il centro del nastro. La struttura intelligente garantiva due tracce stereo, offriva doppi controlli di livello, limitatori e pre- che il suono della traccia di sincronizzazione fosse cancellato set di equalizzazione, insieme a tutte le altre sottigliezze opera- durante la riproduzione. tive necessarie per l'uso professionale. Era, senza se e senza ma, una sorgente degna dei migliori sistemi hifi disponibili. E lo è tuttora (si, sono d'accordo, PB). Sempre inventiva, l'azienda ha continuato ad offrire ulteriori varianti, tra cui il prodotto del 1974 dal grazioso nome Nagra IS nagra (che sta per Idioten Sicher: infallibile / a prova di idiota). Era un registratore ultraleggero, a singola velocità, progettato per essere estremamente semplice da utilizzare, per i reporter sul campo in circostanze difficili. Un decennio più tardi sarebbe apparso il Nagra IV-S TC con il time code SMPTE / EBU che permetteva di generare e registrare un codice temporale nella pista centrale. I suoi nastri potevano essere riprodotti in studio sul fisso Nagra TAudio TC, versione time-code del Nagra TA. A quell'epoca, come avrete già intuito, la fine del nastro analogico era incombente. Nagra non aveva mai prodotto un registratore a cassette, e la ragione ufficiale era che non erano mai stati soddisfatti della qualità, nonostante i buoni risultati che il loro modello SN riusciva ad estrarre da un nastro 1/8". Una breve alleanza con la Ampex produsse un registratore video professionale, ma le energie della Nagra erano dirette verso la registrazione digitale. Sebbene il Nagra IV-STC rimase il stefan kudelski Nagra 14 extra riferimento per la registrazione di musica da cinema è distribuito in Italia da e classica fino alla metà Audio Natali Srl degli anni '90 (non sono www.audionatali.it d'accordo, uno dei riferimenti, PB), i registratori DAT, seguiti dai dispositivi > SOMMARIO cover story a stato solido, diventarono sufficientemente affidabili per essere una vasta gamma di prodotti per la sicurezza e trasmissioni radio- utilizzati sul campo, e la qualità del suono era migliorata in modo televisive, comprese le soluzioni di accesso fisico tramite smart- esponenziale. Nagra non aveva altra scelta che abbracciare il card per eventi, sistemi di decriptaggio per TV via cavo e satellita- digitale, e lo fece con la stessa meticolosità svizzera che impregna re, e altre offerte ad altissima tecnologia. Nonostante tale diversi- ogni dispositivo che abbiano mai prodotto. tà, lontana dall'audio puro, la presenza dell'azienda nella comuni- Nel 1988 iniziò la progettazione del registratore audio Nagra-D tà audiofila è molto più grande di quanto non lo fosse quando le digitale, il primo di una serie di registratori che precedettero l'attua- piastre Nagra a bobina erano i soli prodotti d'interesse per gli uten- le Nagra VI multitraccia portatile. Nel campo dei portatili, grandi ti domestici. conglomerati giapponesi come TEAC, Olympus e Marantz e spe- Quest'anno la divisione produttiva di componenti audio high-end cialisti come Zoom offrono sofisticati registratori digitali in formato domestici Nagra è stata scorporata in una divisione separata inte- tascabile per meno di 400 sterline, ma il sottoscritto è orgoglioso ramente di proprietà, chiamata Audio Technology Switzerland S.A. di condurre le sue interviste con un Nagra SD. Questa mossa segna i 15 anni da quando Nagra ha iniziato a pro- I settori principali nei quali Nagra opera adesso, comprendono durre amplificatori a valvole e stato solido, preamplificatori, lettori Un Nagra D, modificato dalla uscita n. 1 LP + fascicolo (8 pagine) Deutsche Grammophon, è stata impiegata per trasferire i nastri originali della Quinta Sinfonia di Beethoven diretta da Herbert von Karajan per la collana “Classica in vinile 33 giri” della DeAgostini e curata da Audiophile sound. L’ecellente transfer A/D spiega sicuramente l’ottima qualità della ristampa che è stata salutata quasi universalmente come superiore alle edizioni LP originali. Pierre Bolduc > SOMMARIO extra 15 nagra nagra I “I settori principali nei quali Nagra opera adesso, comprendono una vasta gamma di prodotti per la sicurezza e trasmissioni radio-televisive, comprese le soluzioni di accesso fisico tramite smart-card per eventi, sistemi di decriptaggio per TV via cavo e satellitare, e altre offerte ad altissima tecnologia...” cover story “È interessante notare che l'azienda offre ancora un registratore analogico: il mitico 4.2 è disponibile come macchina analogica a traccia piena mono a tre velocità, con o senza il Neopilot, dedicata alla clientela radiofonica e cinematografica...” CD, meccaniche di trasporto, DAC e stadi fono, che, sin 'crème de la crème' dei componenti puristi. Secondo il parere di alcuni di noi, è l'hi-fi che più si avvicina all'eccellenza dell'alta orologeria. Per quanto riguarda il settore della registrazione professio- nagra d2 dall'inizio con il pre PL-P nel 1997, si sono classificati tra la nale, la gamma di prodotti interamente digitale comprende i discendenti diretti del Nagra D originale, e anche queste macchine si possono vedere in occasione di mostre hi-fi, e sono degli apparecchi audio di fascia alta che sono ormai familiari, amate da quegli espositori che vogliono sottoporre demo con anche se non è la strada inevitabile che un produttore professio- nastri master digitali. È interessante notare che l'azienda offre nale possa prendere. I registratori analogici portatili Nagra a ancora un registratore analogico: il mitico 4.2 è disponibile come bobina, che hanno appena festeggiato il loro 60° compleanno, e macchina analogica a traccia piena mono a tre velocità, con o che hanno creato la reputazione dell'azienda, hanno fatto sì che senza il Neopilot, dedicata alla clientela radiofonica e cinemato- quando apparvero i primi componenti audiophile, essi avevano grafica. già una base di fan affamati che adoravano il marchio che indos- Ma non confondetevi: l'abilità professionale di Nagra ci ha dato savano . Ken Kessler / HI FI NEWS Durante una visita da Soundfan a Bologna tre o quattro anni fa ho avuto l'occasione di ascoltare nella stessa stanza e con le stesse amplificazione e diffusori un Nagra T e un Telefunken M15A, simile al mio. A disposizione c'era una registrazione live che Cesare Marchesini aveva fatto di un concerto di musica della famiglia Strauss e alcuni nastri che avevo con me. Le differenze erano non insostanziali. Per me - non per Cesare - il Nagra T era più neutro, più preciso e un pochino più veloce dello Telefunken: più vicino alla musica dal vivo con strumenti ben ‘sgrassati’ nonché un grande controllo nella zona inferiore dello spettro sonora. A favore del Telefunken c’era l'energia in basso che il Nagra T non riusciva a uguagliare. Il risultato concreto era più corpo nella zona medi-bassa e, come ha notato Alex Cereda (vedete suo articolo a pagina 19), meno freddo. I Nagra T sono grandi registratori e hanno una meccanica assolutamente eccezionale. Come meccanica sono i migliori, assieme agli Ampex che costano tre volta il prezzo di un Nagra T. I problemi rimangano due: il costo sostanzialmente più elevato di un Telefunken e i pezzi di ricambio che sono molto cari. E poi se volete farlo rivisionare dai Svizzeri…meglio andare lì con la carta di credito molto svuotata… Ma solo guardare come un Nagra T abbraccia il nastro è una cosa molto sensuale per noi audiofili. Una macchina ideata, realizzata e funzionante come un orologio Piaget… come scriverebbe il nostro amico e collaboratore, Ken Kessler. Pierre Bolduc 16 extra > SOMMARIO nagra T nagra NAGRA T E TELEFUNKEN M15A A CONFRONTO... A T H W1 0 0 0 X hardware NAGRA “...In studio il 4S esprime il suo massimo rigore sonoro: composto, intonato e arioso. In registrazione può apparire fin troppo analitico e asciutto, ma trovando un giusto set-up microfonico e un buon mixer può migliorare questa caratteristica.” stefan kudelski Registratori modelli 4S e T ra la fine degli anni Sessanta e l’Ingengnere Stefan Kudelski E più o meno perfetta per chi vuole un registratore portatile, anche se doveva affinare il catalogo Nagra e mandare in pensione il dal peso non proprio piuma, e dalle prestazioni TOP, superiori a Nagra III già obsoleto. Stellavox, suo acerrimo concorrente, qualsiasi Dat e a moltissimi registratori digitali ad alta risoluzione. aveva già messo in produzione l'SP7, più performante, e così Il Nagra T può diventare quasi portatile con il carrello a dotazione, Kudelski strinse i tempi e poco dopo, nel 1971, nacque uno dei ma non facile da usare fuori dallo studio per l'eccessivo ingombro migliori e più usati registratori al mondo…il Nagra 4S. e peso. In studio esprime il suo massimo rigore sonoro, composto, Piccolo, completo di Time Code e Pilot, accetta bobine da 18cm e intonato e arioso. In registrazione può apparire fin troppo analitico soprattutto ha una qualità sonora estrema, insieme al concorrente e asciutto, ma trovando un giusto set-up microfonico e un buon Stellavox entrambi i riferimenti portatili a bobine da 1/4 di pollice. mixer può migliorare questa caratteristica proponendo maggiore Dieci anni dopo alla Nagra sentono il bisogno di offrire una macchi- musicalità. In riproduzione anche di materiale inciso da altri regi- na che si affiancasse al 4S soprattutto nella post produzione cine- stratori rivela una neutralità unica: questa è una macchina di alto matografica per il montaggio e missaggio del sonoro. Così nasce il lignaggio e si sente. Nagra T: essenzialmente una macchina dedicata al Broadcast da Nel 1981 un Nagra T completo di carrello e Bridge Meter costava studio creata per l'utilizzo nel settore Cine. Costruzione maniacale più di una Maserati Biturbo; a prima metà anni '90 quando andò in con meccanica totalmente in metallo, un manuale di oltre 200 pagi- pensione il suo prezzo era di 40 milioni. Sia il IV-S che il T hanno ne ne illustra tutte le caratteristiche e funzionalità. Precisione mas- un buon mercato dell'usato, le prime si possono acquistare da sima negli edit ne fanno il miglior mezzo in commercio. circa 1500 euro in su; dipende dalle condizioni e degli accessori (il Ho posseduto e possiedo diversi IV-S e T, due macchine progetta- più richiesto era l'estensore per bobine da 27, il QGB ), per il T le te dalla stessa Nagra ma che hanno sonorità diverse. Il piccolo por- quotazioni partono da 2500-3000 euro per una macchina funzio- tatile ha un suono molto aperto con una gamma media assoluta- nante e tarata, una valutazione maggiore la si può fare per appa- mente fantastica e reale, (vi riporto alla lettura di un mio vecchio recchi revisionati o corredati da carrello e articolo su AS dove ho testato il 4S con una registrazione live a Cereda Bridge Meter. Alex Porta Portese), ottima anche agli estremi di gamma, molto ricca di armonici e abbastanza tolleranti con una varietà abbastanza elevata di microfoni. Gli strumenti e le voci hanno spessore e tridimensionalità, un parametro che difficilmente ho riscontrato in altri registratori. Sostanzialmente una macchina molto neutra ma dal grande contenuto musicale. Nonostante il 4S sia piccolo la sua meccanica può non richiedere tarature anche dopo il migliaio di ore d'uso. Invece da tenere d'ocnagra 4S chio l'usura delle testine che con nastri particolarmente ‘duri’ può agevolare l'usura. Con un set ben tenuto si possono superare abbondantemente le 2000 ore di uso; se si fanno lappare si può guadagnare ancora un'altro migliaio di ore. Dunque, una macchina > SOMMARIO extra 19 nagra ALEX CEREDA LINK UP > AS 130 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 130 / pp.32-35 Analisi tecnica ALMARRO Amplificatore A318B SET “...stiamo sì parlando di un prodotto minimalista, ma caratterizzato da un suono davvero valido e intrigante... Vogliamo indagare sul come con poco il costruttore sia riuscito ad ottenere tanto...” ING. FULVIO CHIAPPETTA LINK UP AS 130: almarro l presente approfondimento tecnico sull'amplificatore integrato I equipaggiato con una valvola, di certo non nobile quanto una Almarro, modello A318B SET, fa seguito alla prova di ascolto 300B, ma che è in grado di svolgere adeguatamente anche il lavo- dello stesso prodotto che compare nel numero di Audiophile ro duro: tale valvola è capace infatti, con sufficiente raffinatezza, Suond n.130 che potrete trovare proprio in questi giorni in edico- di fornire una notevole energia all'altoparlante, tanto che l'impres- la. Si tratta di un apparecchio di potenza modesta e dall'estetica sione che ne scaturisce all'ascolto è quella di una potenza appa- compatta e simpatica ma leggermente dimessa. E allora perché rente piuttosto consistente. Grazie a tale impagabile caratteristica dedicargli ulteriore spazio? Semplice: stiamo sì parlando di un sonica, la valvola 6C33, è questa la sigla della finale di potenza, prodotto minimalista, ma caratterizzato da un suono davvero vali- è in grado di regalare immediatezza ai transitori, una buona arti- do ed intrigante, come ci assicura Giulio Salvioni nella sua prova; colazione e un più che discreto dettaglio. Non va però dimentica- un suono tanto intrigante che il nostro può di certo, e senza pen- to che stiamo comunque parlando di una erogazione energetica timenti, costituire il cuore di un impianto, minimalista sotto il profi- limitata a soli 18W, stando ai dati forniti dal costruttore e noi, dopo lo della entità della erogazione, ma di certo non della sua qualità. il test condotto in laboratorio, non possiamo che confermarlo, Ecco dunque svelato l'arcano del perché di questo ulteriore anche se a tale livello di potenza la distorsione è marcata: fortu- esame dell'oggetto sotto la lente, questa volta del tecnico. Vogliamo indagare sul come con poco il costruttore sia riuscito ad ottenere tanto. Il segreto della ricetta è semplice: componenti ridotti all'osso, solo quelli essenziali, tutti di qualità omogenea, opportunamente impiegati in una circuitazione collaudata, di certo senza fronzoli, ma anche senza negative sorprese. Un sistemino che ben si accoppia con tutti i diffusori valorizzandoli, senza idiosincrasie, purché la loro sensibilità sia superiore ad un minimo, minimo che quantizzeremo nel corso di questo breve articolo. DENTRO L'AMPLIFICATORE Partiamo gettando uno sguardo all'interno dell'amplificatore: la circuitazione è semplice ma non Almarro semplicistica, standard, anche se non del tutto scontata. Essa si Distributore per l’Italia compone di tre stadi, ciascuno LP Audio www.lpaudio.it CLICK implementato con un tubo, di cui 20 extra l'ultimo, quello più interessante e caratterizzante le prestazioni tecniche e sonore dell'oggetto, è > SOMMARIO natamente questa distorsione, benché fortemente avvertibile pure se solo nei picchi, non risulta eccessivamente fastidiosa in quanto composta prevalentemente da armoniche di basso ordine. In realtà, il nostro paziente amplificatore Almarro comunica all'ascoltatore che è a corto di fiato in due modi: il primo, come detto, restituendo nei fortissimi un suono distorto anche se non trapanante; il secondo perdendo il controllo e la articolazione del basso che non si esprime più con chiarezza e perentorietà, sintomo che si presenta talvolta anche a volumi non troppo elevati. La giustificazione di ciò risiede nel fatto che, essendo la maggior parte del contenuto energetico del messaggio sonoro presente nella gamma bassa, quest'ultima è la prima a risentire della limitata potenza a disposizione. Nessun problema però curando attentamente l'abbinamento con il diffusore. Abbiamo detto in precedenza che il segreto della qualità sonica dell'Almarro è la giusta combinazione di due ingredienti: il primo, di cui abbiamo testé parlato, è una circuitazione essenziale in grado di assicurare minime tortuosità al segnale, il secondo è determinato da un mix intelligente di componenti di ben bilanciata qualità. Concentriamo ora la nostra attenzione su quest'ultimo punto, quello relativo alla scelta della componentistica. Il progetti- 40mq, dal momento che, in questo caso, bisognerebbe necessa- sta, per l'ingegnerizzazione della sua creatura, non fa nessun volo riamente ricorrere a diffusori a tromba, impegnativi per l'ingombro di fantasia, non seleziona alcun componente particolarmente eso- ed il costo che, essendo necessariamente più che sensibile, risul- terico le cui prestazioni superiori potrebbero essere vanificate se terebbe poco coerente per non dire squilibrato come scelta rispet- inserite in un contesto di livello standard; il trucco, se così si può to all'amplificatore in esame. Per ambienti di circa 20/25mq, quelli dire, del valido rapporto qualità prezzo dell'apparecchio nel suo a nostro parere più idonei ad essere sonorizzati con l'Almarro, è complesso risiede tutto nell'equilibrio delle scelte, tant'è che pro- indispensabile ricorrere a sistemi piuttosto efficienti, diciamo alme- vando a sostituire qualche particolare componente il suono non se no una novantina di decibel, caratterizzati da un andamento del- ne avvantaggia in modo significativo. Prove in tal senso ne abbia- l'impedenza di carico non troppo tortuoso per evitare di mettere in mo condotte diverse ed il loro responso è stato sempre il medesi- difficoltà l'amplificatore, soprattutto nella critica gamma bassa; in mo: l'insieme è estremamente ben amalgamato e l'omogeneità e particolare in merito a quest'ultima, eviteremmo sistemi poco l'equilibrio regnano sovrani. L'unica sostituzione, peraltro anche la smorzati che richiederebbero un controllo molto efficace da parte più logica e di semplice attuazione, che ci sentiamo di consigliare dell'amplificatore, controllo che l'A318B non potrebbe fornire in in un secondo momento, è quella dei tubi con qualcosa di più pre- modo totalmente convincente. Fulvio Chiappetta / SI Audio stante: per quelli di segnale, pur senza arrivare ad elementi NOS di grande blasone, abbiamo verificato che prodotti attualmente in side view commercio, quali ad esempio i Tung Sol, già fanno la differenza. Per le valvole 6C33, invece, sconsigliamo di tentare sostituzioni: con la sola eccezione delle 6C33 Svetlana (oramai introvabili a costi umani), quelle installate dal costruttore si sono dimostrate sostanzialmente equivalenti a tutte le altre provate. L'INTERFACCIAMENTO Parliamo infine delle caratteristiche che devono avere i diffusori per un interfacciamento ottimale. In genere si dimensiona l'amplificazione in funzione dell'ampiezza della sala di ascolto. Essendo invece, nel caso in esame, vincolata la potenza a disposizione, è la scelta degli altoparlanti che va effettuata tenendo conto della quadratura del locale. Escludiamo a priori però che con 18W si possa sonorizzare in modo soddisfacente un ambiente di oltre > SOMMARIO extra 21 LINK UP AS 130: almarro LINK UP > AS 128 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 130 / p.24-27 LINK UP > AS 130 SOULUTION SOLUZIONI PER ABBASSARE LE DISTORSIONI G Soulution sono trascurabili, questo ci dà l'opportunità di applicare rimento nel basso rumore e nell'alta risoluzione, rendendo- la quantità di 'feedback' negativo di cui abbiamo bisogno ovunque li i prodotti a stato solido più trasparenti alle sorgenti e più sia necessario, senza ridurre le prestazioni sonore. Ecco come realistici che io abbia mai sentito. Ci parla un po' della tecnologia possiamo abbassare la distorsione a livelli mai visti prima d'ora. I che ha condotto a questi traguardi, in particolare per la larghezza nostri amplificatori vanno contro gran parte della 'saggezza comu- di banda e la distorsione? ne' nei progetti tradizionali. Cyrill Hammer: In un progetto di amplificatore a 'stato solido' la velocità (per esempio la larghezza della banda) di amplificazione TAS : Gli apparecchi Soulution non suonano ‘a stato solido’ in uno è uno dei parametri più importanti. Questa velocità o larghezza di qualsiasi dei modi consueti, e nemmeno come dei valvolari. banda non ha nulla a che vedere con le frequenze di tot mega- Suonano a modo loro. Può raccontarci un po' della loro filosofia hertz che possono essere riprodotte da un tale amplificatore; la generale di progetto? Cosa mira ad ottenere, dal punto di vista larghezza di banda è richiesta per far sì che i 'cicli di feedback' dei sonoro? progetti a stato solido funzionino in maniera corretta. Questi 'cicli' CH : Abbiamo puntato a ottenere un amplificatore senza alcuna confrontano il segnale musicale amplificato in uscita con quello 'impronta' sonora. Le elettroniche dovrebbero virtualmente 'scom- d'ingresso. A causa del fatto che il segnale musicale è in continuo parire'. La loro presenza non dovrebbe essere rilevabile. cambiamento, il ritardo di tempo (nella propagazione) da parte dell'amplificatore deve essere pari a zero; altrimenti l'applicare del feedback aggiungerà errori temporali al segnale musicale. In altre parole, se il ritardo nella propa- Soulution gazione non è zero o vicino Distributore per l’Italia sarà come avere... mele in Audioplus srl Via Crispi, 77 San Benedetto del Tronto (AP) www.audioplushiend.com [email protected] tel 0735593969 fax 0735575014 CLICK allo zero, il 'ciclo di feedback' uscita e arance in ingresso. I grandi amplificatori a stato solido possono avere ritardi di propagazione di 1-5 microsecondi. Ora, la durata di un'onda sinusoidale a 20kHz è di 50 microsecondi. In queste condizioni gli errori temporali sono significativi, e diventano anche peggiori per frequenze più alte. Gli amplificatori Soulution lavorano con un ritardo di propagazione complessivo di 5-10 nanosecondi. Questo è un valore fino a 1000 volte più veloce di altri amplificatori. Lo stadio di amplificatore di tensione - dove applichiamo la maggior parte del feedback negativo - corre a una larghezza di Gli amplificatori a valvole offrono evidenti vantaggi rispetto a quelli a stato solido in criteri specifici, e viceversa per altri. Abbiamo cercato di unire i vantaggi dei progetti a valvole (feedback basso, suono naturale, ecc. ) e di quelli ‘a stato solido’ (potenze elevate, basse distorsioni, ecc). Dato che riteniamo che l'amplificatore debba essere in grado di fornire energia sufficiente a tutti i diffusori potenzialmente collegati ad esso, abbiamo deciso di utilizzare circuiti a stato solido. TAS : I prodotti Soulution sono estremamente costosi. Può dirci qualcosa sulla qualità della costruzione e dei componenti, e che ruolo essa ricopre nella determinazione dei suoi prezzi? CH : Gli amplificatori sono prodotti estremamente complessi che utilizzano numerose parti, alcune delle quali sono molto costose. Anche la lavorazione e il trattamento della superficie dei cabinet sono molto difficili da realizzare, per ottenere la qualità richiesta. Inoltre gli amplificatori Soulution sono costruiti in piccole quantità, altro fattore che spinge il prezzo in alto. Prendendo insieme questi fattori si arriva a livelli molto elevati di prezzi al dettaglio. Tuttavia siamo convinti di consegnare un prodotto che premi il cliente con banda di 80MHz e ha un ritardo di propagazione di 1-2 nanose- un suono d'alta qualità e che valga il prezzo richiesto. Jonathan condi. Dal momento che gli errori temporali degli amplificatori Valin / The Absolute Sound > SOMMARIO extra 23 LINK UP AS 130 : li apparecchi Soulution stabiliscono nuovi parametri di rife- soulution cyrill hammer Cyrill Hammer, uno dei proprietari della Soulution, parla della tecnologia usata nei prodotti dell’azienda e in particolare quella che riguarda la larghezza di banda e la distorsione. JONATHAN VALIN / THE ABSOLUTE SOUND LINK UP > AS 130 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 130 / pp.50-53 Accessori MAT SUBLIMA ‘CHAKRA’ Alex Cereda, della Sublima, parla con Pierre Bolduc degli effetti del Mat sull’interazione testina/disco. LINK UP AS 130: sublima Mat Sei sempre fissato con la timbrica!? mantenere un carica elettrostatica bassa. Aggiungerei che deve Oh sì…. Come ben sai sono veramente fissato con la timbrica degli strumenti musicali. Bastano banali prove per capire che il 'semplice' tappetino del giradischi ha una forte influenza su di essa.. Consiglio a chiunque una semplice prova: basta togliere e rimettere il Mat, ovviamente regolando sempre il VTA affinché la anche diminuire le cariche di superficie e di contatto. Quando lo stilo percorre il solco del vinile avvengono vari fenomeni di origine meccanico-elettrico-magnetica. Durante il tragitto della puntina nel solco si crea un attrito che genera una serie di fenomeni tra cui una carica elettromagnetica che chiamerò ‘carica di contatto’. testina sia sempre nelle stesse condizioni lavorative. È una carica molto bassa ma abbastanza rivelatrice per creare Come è fatto il tuo 'Mat'? fenomeni elettrostatici e magnetostatici. problemi di tracciatura. Ovvero si creano delle interazioni tra Ti spiego alcune delle fasi… La base è un sottile disco di 0,5mm di polivinilcloruro PVC. Abbiamo usato questo materiale perché Da quanto tempo stai studiando questi tipi di fenomeni? risulta flessibile, molto sottile (si evitano effetti di immagazzina- Devo premettere che questo Mat Chakra cosi come gli altri mento energia meccanica/capacitiva) neutro sonicamente e dure- ‘necessori’ Sublima nascono da un percorso personale di speri- vole nel tempo. Sopra il disco viene verniciato a più spessori una menti e di idee fuori dai comuni canoni della scienza e della fisi- serie di pigmenti naturali e minerali insieme a speciali collanti che ca. E’ dal 1993 che sperimento minerali, magnetismo, free ener- bloccano la miscela di polimero nel disco e ne migliorano la com- gy e correnti magnetiche, e durante questo viaggio conoscitivo ho pattezza. Una volta asciugato, il disco viene caricato con un siste- avuto ottimi compagni di viaggio tra cui un chimico fisico e succes- ma proprietario Sublima che ne garantisce l'attivazione e il funzio- sivamente ho collaborato ai progetti di un ricercatore scientifico, namento; infine, un'altro trattamento spray sigillante conclude la entrambi avevamo la mela mancante per concludere alcuni pro- lavorazione getti. Tutti i progetti fin qui prodotti con il marchio Sublima appartengono alla mia personale ricerca. Spiegami meglio cosa accade al livello tecnico. Accade che il materiale con cui è composto il nostro Mat tende a Allora vorresti farci capire che in condizioni normali non ascoltia- spostare i contributi sonori, ora suonando caldo ora asciutto e mo tutte le informazioni contenute nei nostri LP...? Ma non è una privo di corpo. E' importante cosa ovvia, questa? sapere che il gruppo testina- Esatto! Può sembrare ovvio…ma i fenomeni sopramenzionati Mat Chakra disco-piatto influenza fortemente influenzano molto la resa sonora. Come il Clamp Sublima risolve una parte dei problemi, così fa il Mat Chakra, ovvero eliminano Distributore per l’Italia la lettura del suono più di quanto si pensi. Un Mat ideale dovrebbe tutta una serie di problematiche che rendono la lettura del disco comportarsi in modo neutro, non alterata sia con fenomeni di mascheramento sonoro sia con alte- deve essere di grande spessore, razioni timbriche. Inoltre con l'uso singolo del Mat o combinato non di metallo e se possibile con il Clamp abbassiamo l'usura disco/vinile perché è proprio Sublima-C Cables CLICK questa interazione la principale artefice del deterioramento sono- 24 extra > SOMMARIO LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 130 / pp.50-53 LINK UP > AS 130 ro dei nostri amati dischi. Come dal schema (pagina accanto) Come potete notare nei due grafici lo stilo si posiziona in modo dif- notiamo che nella normale lettura si forma una carica elettroma- ferente prima e dopo l'uso del Chakra. gnetica tra lo stilo e le pareti del solco. Tale disturbo solleva lievemente lo stilo facendolo quasi galleggiare nella carica, con il risul- Quindi ci toccherà rispoloverare tutta la nostra discografia... tato che è possibile avvertire una maggiore estensione agli estre- Esatto! l'ascolto sarà diverso e potremmo apprezzare maggior- mi gravi e acuti, un’immagine molto più stabile e la presenza di mente i dischi che avevamo catalogati come scadenti; in più, micro-informazioni che prima quasi non si riuscivano a sentire. Ne esendo in grado di estrarre maggiori informazioni potremmo cam- beneficia molto il timbro e soprattutto le dinamiche e il decadimen- biare la nostra opinione. Non dico che stravolga un suono cattivo to degli armonici! E' importante che un sistema riproduca il deca- in uno buono, ma senz'altro ci permette una lettura più corretta, dimento armonico con le giuste dinamiche perché in esso sono con informazioni che prima erano nascoste o alterate e con diver- contenute informazioni sul DNA del suono. Tutti gli strumenti si dif- si rapporti tra armoniche, intervalli e frazioni. I prototipi di questi ferenziano in modo maggiore ed è possibile riconoscere i timbri di Mat li abbiamo testati anche con tecnici che effettuano il restauro eguali strumenti ma di epoche o costruttori differenti. Notevole è e il riversamento di rari vinili di cui non esistono più i master origi- l'influenza anche sulle intonazioni (altezze) e sulle intensità sono- nali. Tutti i commenti sono stati positivi e alcuni Mat hanno supe- re (ampiezze). rato i confini dell'Italia per essere utilizzati nel settore pro del restauro. Va bene, ma puoi essere più preciso? Ho effettuato dei test su due dischi identici che ho sottoposto a Risultato garantito, o - come si dice in inglese - ‘your money back’? ‘tortura’ misurando con un analizzatore spettrale FFT il loro com- Tutti i prodotti Sublima godono della Garanzia Soddisfatti o portamento negli stessi punti musicali… Il disco che utilizzava Rimborsati, quindi nessun rischio da parte dell'acquirente. Nel Clamp e Mat Sublima ha rivelato un’usura minore e anche dopo caso non gradisse il prodotto dovrà rispedirlo a sue spese nelle 250 passaggi (adesso abbiamo superato i 400) il disco resta ascol- perfette condizioni con cui lo ha ricevuto e avrà indietro la somma tabile e con poca rumorosità. In futuro voglio fare un test online spesa. che inserirò nel nuovo sito (fate CLICK nel box, pagina accanto), Grazie, Alex…adesso torna pure alle tue fissazioni timbriche! Nel corredandolo di alcuni grafici con un sistema di misura più adatto. trattempo, proverò il Mat! Pierre Bolduc > SOMMARIO extra 25 LINK UP AS 130: sublima Mat “Quando lo stilo percorre il solco del vinile avvengono vari fenomeni di origine meccanico-elettrico-magnetica. Durante il tragitto della puntina nel solco si crea un attrito che genera una serie di fenomeni tra cui una carica elettromagnetica che chiamerò ‘carica di contatto’. È una carica molto bassa ma abbastanza rivelatrice per creare problemi di tracciatura. Ovvero si creano delle interazioni tra fenomeni elettrostatici e magnetostatici...” DISACCOPPIATORI & BASI SMORZANTI t utti sappiamo quanto le vibrazioni siano dannose in termini di prestazioni ed affidabilità per i circuiti elettroni- ci. Anche nei diffusori il problema non è da meno, la progettazione e la costruzione del disaccoppiatori DAM 101 & 201 mobile è fondamentale per le prestazioni dei componenti. Il diffondersi delle vibrazioni e micro vibrazioni attraverso il mobile per i diffusori e il telaio per le elettroniche porta ad un non perfetto funzionamento dei componenti che si trovano nel loro interno. Il DAM è nato per eliminare in maniera consistente, se non definitiva, questo grosso problema di micro vibrazioni. Da una sinergia tra la mia ventennale esperienza nelle lavorazioni meccaniche, la passione per l'audio due canali e la più che cinquantenaria esperienza nella meccanica di precisione dell’azienda in cui opero, tutto questo ha portato alla realizzazione del DAM . Il DAM è un disaccoppiatore meccanico o, se meglio preferite, un piedino smorzante . L'intero ciclo produttivo è realizzato all'interno dell'azienda: questo piccolo ma molto importante - per non dire fondamentale - particolare garantisce l'assoluta precisione nella realizzazione delle parti meccaniche che lo compongono. Il DAM è studiato e Brevettato per trasformare è dissipare le micro vibrazioni generate dalle elettroniche e dai diffusori Il DAM può essere usato nella maniera più semplice come sotto punta grazie ad uno speciale ‘centrino universale’ studiato e realizzato per accoppiarsi con qualsiasi tipo di punta in commercio, oppure come piedino puro appoggiandovi le elettroniche sopra. In questo ultimo caso non è sconsigliato mettere il DAM sotto i piedini originali delle macchine perché il beneficio viene attenuato; è consigliabile altresì appoggiare direttamente il telaio della macchina sul disaccoppiatore per ottenere la migliore trasmissione di vibrazioni. In realtà, esiste un ulteriore modo di accoppare il DAM alle apparecchiature elettroniche o ai diffusori, ed è quello di rendere il DAM solidale alla struttura su cui deve lavorare. Per fare questo è necessaria una piccola modifica al piedino, aggiungendovi un prigioniero di diametro e durante il loro funzionamento e quelle passo variabile o un foro filettato sempre di diametro e passo variabile. Questa modifica è sempre possibile in qualsiasi momento e permette di sfruttare al massimo le potenzialità del DAM ma soprattutto quelle del vostro impianto. Con questa soluzione la stabilità delle elettroniche viene ampiamente aumentata e anche la movimentazione per le normali pulizie risulta più agevole e semplice. La modifica interessa solo ed esclusivamente il DAM e in nessun modo la vostra macchina, che in qualsiasi momento potrà essere sempre riportata allo stato originale. Cosi facendo il vostro impianto non perderà di valore in una eventuale vendita. Il DAM è stato testato su centinaia di impianti di svariate tipologie... SE VOLE- ambientali dovute da pavimenti non per- TE CONTINUARE A LEGGERE, CLICCATA fetti, mensole e mobili non adeguati. NEL BOX IN BASSO A SINISTRA. Il DAM ha un funzionamento semplice e nel qual tempo geniale, assorbendo al proprio interno le micro vibrazioni trasformandole in energia meccanica. Le vibrazioni così trasformate vengono dissipare in maniera lineare e circolare senza re-innescare vibrazioni. DAM 101 pagina attiva messaggio promozionale promo DAM PREZZI Disponibili dall’online shop di Audiophile sound CLICK VENDITA IN ESCLUSIVA PER L’ITALIA: ONLINE SHOP DI AUDIOPHILE SOUND pagina attiva CLICCA QUI per continuare con i commenti del distributore www.audiofileshop.com CLICK discografia Herbert von Karajan Discografia in alta risoluzione Beethoven, Sinfonie nn. 3, 4. Schubert / Haydn. Sinfonia n. 8 / Sinfonia n. 104. Berliner Philharmoniker. Berliner Philharmoniker. EMI DG (incisioni del 1962) www.hdtracks.com www.linnrecords.co.uk Strauss, R. Don Chichotte, Concerto per corno n. 2. Beethoven, Sinfonia n.9. Pierre Fournier, cello. Berliner Philharmoniker. AnnaTomowa-Sintow, Agnes Baltsa, DG, (incisione del 1967) Peter Schreier, José Van Dam, www.linnrecords.co.uk Wiener Singverein, Berliner Philharmoniker. DG (incisione del 1976). www.linnrecords.co.uk karajan: hi res L’elenco completo di tutte le registrazioni di Herbert von Karajan attualmente disponibili in alta risoluzione. Wagner, Karajan conducts Wagner, Vol. 1. Berliner Philharmoniker. EMI www.hdtracks.com Beethoven, Triplo Concerto. N.B. Sul sito della Deutsche Grammophon quasi tutte le incisioni Sviatoslav Richter, David Oistrakh, di Karajan sono in download, in risoluzione compact disc, incluse Mtislav Rostropovich, quelle della Decca. Per il momento non ci sono download in alta Berliner Philharmoniker. risoluzione. Pierre Bolduc EMI www.hdtracks.com KARAJAN SU SACD Ciaikowsky, Sinfonie nn. 4, 5, 6. Ci sono molte incisioni di Karajan su supporto Berliner Philharmonker. SACD. Per l'elenco completo EMI (incisione del 1971) clicca qui: www.sa-cd.net e scrivere ‘Karajan’ www.hdtracks.com nel campo ‘Search’. CLICK Ci sono numerosi titoli dei major realizzati Dvorak, Sinfonia n. 9, Ma Vlast. Berliner Philharmoniker. EMI www.hdtracks.com solo per il mercato giapponesi ma venduti su Amazon. Ci sono circa 70 titoli della DG, EMI, Mozart, Concerti per corno. Decca, RCA, inclusi le Nove Sinfonie e due Dennis Brain, Philharmonia Orchestra. EMI mono (1954) Concerti per pianoforte di Beethoven con www.hdtracks.com Alexis Weissenberg pubblicati dalla Tokyo FM Rachmaninoff / Franck, Concerto per pianoforte n. 2 / Variazioni (tutti performance live, registrati durante sinfonici. una tournée in Giappone nel 1976. (Non li Alexis Weissenberg. Berliner Philharmoniker. EMI ho sentiti). PB www.hdtracks.com > SOMMARIO extra 27 Linea MARSIS F16 REFERENCE c osa caratterizza la filosofia di progettazione delle elettroniche HORN? La nostra esperienza proviene da un settore in cui è imperativo fondare un progetto sull'affidabilità, dove non sono permessi indici di incertezza oltre l'ordine di grandezza tale da causare lo stra- marsis F16 reference - inside messaggio promozionale promo PREAMPLIFICATORE HORN volgimento del progetto stesso. L'ideazione di sistemi, seppur complessi, deve essere affrontata guardando a come è possibile ottenere la stessa funzione attraverso funzionamento che è tale per tutta la semplificazione. l'escursione del segnale, anche nei Come ed in che misura questa filo- nostri finali di potenza. sofia è proiettata sul preamplificato- Quanto è importante l'alimentazio- re di linea Marsis F16? ne nei vostri progetti? Il preamplifcatore Marsis F16 nasce con L'alimentazione di un'apparecchiatura l'idea di impiegare in maniera intransi- audio sicuramente interviene in manie- gente questa filosofia di progetto. ra decisiva sul 'suono', per questo moti- Quando pensavamo di 'dare vita' a que- vo HORN, come e' giusto che sia, inve- sta elettronica abbiamo imposto cate- ste massivamente nella progettazione goricamente che tutti gli stadi venisse- di questa sezione, e lo fa con dedizio- ro vagliati con l'intendo di rendere ne. Un aspetto, che si riverbera su minimalista il progetto, calibrando il tutto il progetto, è quello di non adot- numero di componenti, la lunghezza tare la tecnica di correzione dei segna- totale delle piste del PCB e la loro li 'dopo' ma pensare come già all'origi- posizione, il numero degli stessi stadi ne si possa ottenere una o più sezioni nonché il guadagno da attribuire all'in- funzionali senza ulteriormente interve- tera macchina. nire con l'aggiunta di componenti o E la classe di funzionamento audio? Crediamo fortemente nella bontà della classe A, senza disdegnare la classe AB ed i progettisti che invece possiedono altre preferenze, per questo, soluzioni circuitali altrimenti evitabili (è un po' come nella produzione di un filmato: una cattiva ripresa video, seppur rielaborata successivamente, rimarrà sempre una ripresa di dubbia qualità). Qualche parola a proposito degli stadi che trattano il segnale audio del Marsis F16? Il preamplificatore è completamente a componeti discreti ed e' concepito secondo il criterio dual mono: i due canali sono duplicati e non si vedono. Lo stadio d'ingresso (VAS), costituito da un solo componente discreto, è interfacciato ad un ulteriore stadio con uscita a bassissima impedenza su tutta la banda audio, e concepito affinché risultasse 'elettronicamente' trasparente. Il preamplificatore nasce bilanciato ma possiede anche la possibilita' di essere utilizzato indifferentemente in modalità sbilanciata. marsis F16 reference - back tutte le nostre elettroniche, finali e preamplificatori, appartengono a questa classe di DISTRIBUTORE PER L’ITALIA: HORN Audio Amplifiers www.hornamplifiers.com email: [email protected] LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 130 / p.28-31 LINK UP > AS 130 PIONEER GIRADISCHI LINK UP AS 130: pioneer Tabella quotazioni dei giradischi Pioneer a cura di Riccardo Mozzi > SOMMARIO extra 29 LEONARDO LAMBERTI Rip arazione e cus t omizz azione di app ar ecchia tur e hi- fi Che si tratta di amplificatori, giradischi, registratori a bobine e a cassette Leonardo Lamberti ha accumulato 30 anni di esperienza e, soprattutto, una profonda conoscenza di tantissimi apparecchi di molti marchi diversi e blasonati. Servizio di riparazioni di tutte le marche hifi - Ottimizzazione delle prestazioni e taratura strumentale di - componenti hifi odierne e vintage - Riparazioni amplificatori per strumenti musicali Riconatura di altoparlanti per diffusori - Interfacciamento del nuovo altoparlante con il cross over del - diffusore mediante l'utilizzo di apparecchiature dedicate. - La strumentazione del suo laboratorio include anche una macchina a controllo numerico per la realizzazione di parti in plastica, metallo o legno per la modifica strutturale o la realizzazione ex novo di telai. Garanzia - Ot timi pr e zzi - Ser vizio v eloce Leonardo Lamberti 081/7427441 [email protected] www.megahertzaudio.it riflessioni Riccardo Mozzi Alla ricerca della Musica... O gni tanto sarebbe opportuno soffermarsi un poco per significato. osservare il percorso seguito nella nostra evoluzione Alcuni anni fa questa occasione fu davvero clamorosa: per oltre un audiofila; e probabilmente nella vita in generale... Beh, non lustro avevo seguito le continue evoluzioni dei preamplificatori top voglio apparire già dalle prime righe come un filosofo noioso, chè di gamma di Spectral: avevo avuto un DMC20, poi sostituito ad un non lo sono (filosofo) e mi auguro di non essere neppure noioso... ritmo parossistico con il 30 e le sue evoluzioni 30SL, SL2, SS e Penso che dei momenti di stasi siano capitati un po' a tutti noi, SS2: una continua rincorsa verso sonorità sempre più dettagliate momenti durante i quali ci si interroga se effettivamente abbia avuto ed algide con risultati oggettivi (beh, si fa per dire...) sempre più significato spendere tutti questi danari (e queste energie) per giun- accattivanti. Poi la svolta: ho riacquistato un DMC20 e non l'ho più gere ad un certo risultato di ascolto o se, tutto sommato, non ascol- lasciato...: un ‘ritorno alle origini’, quindi, rinunciando a un poco di tavamo con maggiore soddisfazione qualche anno addietro, con un risoluzione del dettaglio, ma con un deciso guadagno nella dinami- impianto meno sofosticato (e costoso), ma denso di tanta musicali- ca espressa... tà. Personalmente mi è capitato con una certa frequenza di guar- E qualche tempo prima un'esperienza analoga mi era capitata con darmi indietro e di realizzare che tutta questa forsennata corsa Audio Research i cui preamplificatori di riferimento si stavano evol- ‘all'ultimo modello’ non fosse che una mera appagazione del nostro vendo verso sonorità sì più precise, ma probabilmente anche un istinto compulsivo, senza che i guadagni in termini reali si siano poco meno ‘passionali’, abbandonando così parzialmente l'impron- dimostrati commisurati con l'impegno assunto. ta timbrica che aveva sempre caratterizzato il Marchio; ragiona- Parallelamente a questa corsa verso il progresso si assiste spesso mento analogo potrebbe essere fatto parimenti per i finali Mark anche ad un certo disamore nei confronti della Musica, sostituita Levinson che passando dalla serie 2x alla serie 33x hanno sì gua- dall'idolatria per l'impianto; e questo temo che sia un aspetto un po' dagnato in precisione e capacità di risoluzione, ma a scapito di una generalizzato per tanti audiofili, ahimè...Pensate a quando la sor- prestazione globale forse più interpretativa, ma sicuramente più gente principale era costituita dal disco (in vinile), con sorgenti musicale. ‘accessorie’ i nastri in cassette (erano pochi quelli che avevano già Peraltro il carattere sonoro dello Spectral DMC20 dotato di un equi- apprezzato la qualità dei nastri in bobine); ebbene, si metteva un librio tendenzialmente neutrale ha rappresentato un fedele compa- disco sul piatto e lo si ascoltava sino in fondo, magari sfogliando gno di lavoro che ci ha permesso di ben evincere le impronte sono- l'album del disco. Poi è arrivato il CD con quel benedetto teleco- re dei vari apparecchi che gli venivano collegati; non nascondiamo, mando: difficilmente abbiamo ascoltato un CD per intero, senza tuttavia, che per periodi di tempo abbastanza lunghi gli sono stati ‘saltare’ da una traccia a quell'altra... affiancati preamplificatori a valvole "vecchio stampo" che sicura- Ed adesso siamo arrivati alla musica liquida: con l'aiuto di un mente non potevano arrivare alle sue caratteristiche di dinamica e iPhone, iPad o qualcosa del genere abbiamo sulle ginocchia tutto il trasparenza, ma che infondevano in tutta la partitura una nota di contenuto di un disco fisso che, comunemente, contiene alcune colore (e di calore) che, con certi generi, donava all'ascolto un'in- migliaia di titoli: ebbene, a questo punto diviene addirittura difficile terpretazione piacevolissima ed a tratti preferibile a quella ‘compas- ascoltare un brano per intero! Si passa da Mozart ai Deep Purple sata’ dello Spectral; e sto parlando di macchine di livello eccellen- seguendo il forsennato corso dei nostri pensieri senza dar modo di te, quali il Conrad Johnson Premier Ten, gli Audio Research LS22 ascoltare una traccia completa... (io, no, PB!) e LS5 ed alcuni altri. Progressivamente il mezzo (l'impianto) ha quindi preso il sovrav- Da alcuni mesi sto vivendo uno di questi momenti di ‘riflessione vento negli interessi dell'appassionato rispetto al fine (l'ascolto della audiofila’, grazie all'arrivo nelle salette di un preamplificatore abba- Musica): ed in questo, ahimè, ne sono coinvolto anch'io, a meno stanza interpretativo, seppur non quanto i pre citati, ma anche dina- delle (rare) occasioni in cui finalmente mi soffermo a ragionare per mico, veloce e definito: si tratta del Sonic Frontiers Line 2, recensi- cercare di capire se effettivamente questa rincorsa abbia avuto un to su queste pagine e di cui vorrei fornire qualche dettaglio in più. > SOMMARIO extra 31 riccardo mozzi “Parallelamente alla corsa verso il progresso si assiste spesso anche a un certo disamore nei confronti della Musica, sostituita dall'idolatria per l'impianto; e questo temo che sia un aspetto un po' generalizzato per tanti audiofili, ahimè...” RICCARDO MOZZI pagina in te ratti va riflessioni do lo Spectral DMC20 NON abbiamo avuto il ‘solito’ moto di soddisfazione, ritornando ad ascoltare aria, trasparenza, dettaglio, effetto capitato con una certa frequenza al termine dell'ascolto critico di un preamplificatore da recensire: no, in questo caso la sensazione risultava alquanto contraddittoria: intendiamoci, lo Spectral ‘suona meglio’, giusto per sgombrare il campo seppur con un'affermazione semplicistica, ma il Sonic Frontiers si lascia ascoltare senza patemi, rivelando piccoli risvolti interpretativi che donano all'ascolto una piacevolezza a tratti superiore! La carnosità con cui il Line 2 sviluppa la trama sonora trova terreno fertile nella riproduzione delle voci che divengono così particolalmente palpabili; sembra quasi un'interpretazione sanguigna, grazie all'ardore con cui il Sonic Frontiers affronta la partitura, riuscendo poi a cesellare ogni particolare con un ottimo grado di definizione. Ad esempio, nella Rapsodia in Blue diretta da James Levine (Deutsche Gramophone) tutti gli interventi degli svariati strumenti sono rifiniti con grande cura e risultano essere sufficientemente credibili, grazie anche alla precisa collocazione nel soundstage: le varie piccole percussioni presenti sono dotate di una superba messa a fuoco mentre il timbro degli ottoni è quanto mai realistico e coinvolgente; un CD che si riesce ad ascoltare dall'inizio alla fine (finalmente) e non è il solo...: con questo preamplificatore, in definitiva, abbiamo per un momento sospeso l'interesse verso un ascolto critico (o meglio: verso l'ascolto dell'impianto...) per ritornare finalmente ad apprezzare in primis la Musica. Beh, allora la conclusione di questo articoletto ‘sconclusionato’ potrebbe essere questa: a volte l'inserimento nella nostra catena di ascolto di un prodotto non necessariamente top, ma dotato di una spiccata personalità musicale potrebbe farci riflettere ed osservare il cammino audiofilo compiuto sino a qui, chiedendosi con umiltà se, in effetti, sia valsa la pena spendere danari ed energie volti al raggiungimento di chissà quale ‘verità’, perdendosi però l'ascolto quotidiano... Riccardo Mozzi riccardo mozzi Ebbene, come già riferito, alla fine della prova del Line 2, ricollegan- www.musicangle.com www.musicangle.com “La carnosità con cui il Line 2 sviluppa la trama sonora trova terreno fertile nella riproduzione delle voci che divengono così particolalmente palpabili; sembra quasi un'interpretazione sanguigna... ” (N.B: Il problema per me è sempre lo stesso: troppi audiofili non hanno riferimenti solidi rispetto al suono ‘dal vivo’ degli strumenti acustici. Così, preferiscono un suono colorato, più dolce o - come loro direbbero - più ‘musicale’, rispetto a una riproduzione più vicina al suono live, che spesso non appare ‘piacevole’ perché non corrisponde alle loro idea del suono: infatti, hanno spesso l’impressione che il suono sia poco trasparente.. E' un argomento complesso che merita più righe... PB) > SOMMARIO extra 33 pagina attiva messaggio promozionale promo POLIFEMO Acustica Applicata presenta il suo nuovo risonatore acustico passivo ma sono evidenti miglio- l'iris meccanico, si modifica il fattore Q ramenti fino ad oltre del risonatore determinando anche la 650Hz. quantità di energia sonora restituita alla Polifemo ha una ‘auto- sala d'ascolto. matica’ capacità di Con la membrana inclinabile si modifica intercettare ‘boom’ riso- lo smorzamento dell'energia risonante nanti NON articolati che all'interno di Polifemo. si manifestano tra i 25 ed i 60Hz (tipico fenomeno delle sale d'ascolto prive di qualsiasi tipo di trattamento acustico); in questi casi Polifemo riduce l'energia del boom e lo rende più articolato. Al contrario, se nella sala d'ascolto c'è una buona distribuzione dell'energia sonora, Polifemo mostra un ‘intelligente’ effetto equalizzativo, restituendo maggiore energia ed Dove và messo Polifemo? Polifemo? - In corrispondenza delle proiezioni dei diffusori sulle pareti laterali e posteriore. - Nell'area tra la prima riflessione laterale e l'angolo dietro i diffusori. - Nell'area tra la prima riflessione posteriore e l'angolo dietro i diffusori. - In alcuni casi a metà della parete laterale. articolazione special- Cosa è Polifemo Polifemo ? mente negli intervalli di frequenza ove Polifemo è un risonatore acustico passi- il suono risulta depresso. Quindi, vo, sfrutta il noto pricipio fisico di Polifemo lavora PRINCIPALMENTE sul Helmoltz, ma con alcuni aspetti esclusi- BILANCIAMENTO TONALE e poi sull'arti- vi ed innovativi: colazione. Traducendo in percezioni d'ascolto: Quanti Polifemo Polifemo ? In una normale sala d'ascolto (circa 15/25 m²), sono necessari da 1 a 3 Polifemo, a seconda delle problematiche acustiche presenti. Polifemo può lavorare senza nessun problema con o 1) accurato sistema per regolare la Polifemo produce un chiaro allargamen- frequenza di risonanza; to dello spazio acustico, per via della 2) regolazione per modificare il migliore risoluzione a bassa frequenza; fattore Q del risonatore; sono evidenti miglioramenti di come le 3) facile posizionamento e rotazione in medie ed alte frequenze ‘galleggiano’ ambiente; sulle basse; il suono guadagna realismo, Polifemo non può ridurre il tempo di 4) struttura trasparente per un look micro-informazioni e velocità. riverbero della sala d'ascolto, oltre la meno intrusivo e più accettabile dal- senza la presenza di DaaD. Cosa NON può fare Polifemo? Polifemo? sua più alta frequenza di risonanza; l'acquirente (si vede il colore del muro Come usare le regolazioni di non può peggiorare l'articolazione musi- dietro di lui); Polifemo? cale; Con l'apertura variabile alla base, si gliato semplicemente non lavora al regola la frequenza di risonanza da 25 a 100% delle sue potenzialità. 5) totale neutralità acustica della superficie esterna diffondente. Cosa fa Polifemo? Polifemo? Polifemo è efficiente da 25 fino a 60Hz, pagina attiva CLICCA QUI per saperne di più su Polifemo se Polifemo è posizionato nel punto sba- 60 Hz. Con ‘l'occhio di Polifemo’ regolato dal- Accustica Applicata DISTRIBUTORE PER L’ITALIA: ACUSTICA APPLICATA tel: 0583 730 322 www.acusticaappliata.com [email protected] dischi da evitare Dischi da evitare & dischi sopravalutati... ‘The Collector’s Edition’/Mercury uando la DeAgostini mi ha chiesto di fare il consulente per la Q DSD (cioè il transfer da tre a due canali seguito dalla digitalizzazione collana Classica in vinile 33 giri, uno dei miei primi ‘compiti’ in DSD due canali con A/D della dCS) sia ugualmente valido anche è stato quello di trovare i master per la creazione di un elen- se diverso. co di titoli da includere nella collana. Sapevo che la Decca e la Per me non era una ragione sufficiente per usare i master in Mercury avevano messo rispettivamente sul mercato due cofanetto di 16bit/44.1kHz per il progetto DeAgostini: volevo la trasparenza, la 6 LP e che stavano preparando un altro. Li ho comprati perché vole- resa dinamica, l'estensione e il controllo in basso, nonché l'estensio- vo ascoltare come avevano fatto il remastering e anche capire quali ne massima dell'alta risoluzione PCM nella sua massima espressio- master avevano usato. Il suono non era del tutto convincente... ne. Purtroppo i cofanetti della Universal con la loro fonte digitale da Dopo aver parlato con la Decca, mi fu confermato che tutti gli LP nei compact disc non ci arrivano, anche se sono fatti bene. Chiaramente due cofanetti ideati e distribuiti dalla Universal, erano stati fatti a par- alcuni lettori potrebbero dire, per esempio, ‘ah sì, ma li ha fatti lui i tire dai file digitali 16bit/44kHz ovvero in risoluzione compact disc. DeAgostini, allora chiaramente pensa che i suoi siano migliori… ‘. Sono rimasto sbalordito! A quel punto, telefonai a Tom Fine, figlio di Ammetto che c'è un conflitto di interesse ma a me, che compriate il Wilma Cozart Fine, e mi confermò che anche tutti i Mercuryfurono cofanetto o no, non mi cambia la vita, e chi vuol venire a fare i con- rimasterizzati a partire dai file in risoluzione CD. Facendo i confronti fronti a Salerno avrà sempre il benvenuto, visto che la porta è aperta con gli stessi LP editi della Speaker’s Corner (all'epoca non avevamo a tutti. Anzi, direi che molti dei titoli che fanno parte dei due cofanetti ancora pubblicato quelli della DeAgostini), mi sono reso conto della della Mercury/Universal ma che non usciranno nella collana natura particolare del loro suono. DeAgostini o che non sono stati mai riversato su LP 180gr, potrebbe- A dire la verità, non sono malvagi, ma sono carenti di trasparenza e ro essere consigliati… anche perché l'alternativa è quella di andare di vivacità timbrica, specialmente nel registro medio-alto, rispetto a sul mercato, con il rischio che dobbiate sborsare centinaio di euro, entrambi gli LP originali e le ristampe su 180 gr. fatti a partire dei nastri spesso, per un solo LP! Ma sappiate che gli equivalenti della originali analogici. I cofanetti non costano cosi tanto (fra gli ottanta e i Speaker’s Corner suonano meglio, in modo più esteso, più ricco, centoquaranta Euro in rete) ma non sono comparabili con quelli della anche se i Mercury/Dea a mio parere sono ancora superiori, special- DeAgostini fatti con i file digitali realizzati con remastering effettuati mente in termini di resa della gamma bassa e medio-bassa, ossia ciò recentemente e per la stramaggioranza in risoluzione 24bit/192kHz. che apre il suono in maniera non indifferente. Poi, ciascuno ha i suoi Tom Fine mi diceva che, per quanto riguardava i Mercury, non era del gusti… Ho soltanto provato a presentarvi il caso delle ristampe tutto scontento dell'uso dei file CD. Una ragione, questa, che ha a che Universal nel modo più obiettivo possibile. Spero di esserci riuscito. fare con il mastering. Tutte le Discografia MERCURY LIVING PRESENCE THE COLLECTOR'S EDITION 6 LP Limited Edition LP 180gr Mercury 478 3824. Per l’elenco dei titoli CLICK THE DECCA SOUND – THE ANALOGUE YEARS 6 LP Box Set Decca 478 5900 LP. Per l’elenco dei titoli CLICK Pierre Bolduc registrazioni stereofoniche della Mercury sono state realizzate con registratori a tre canali. Per portarli in stereo diventò necessario masterizzarli da tre a due canali e questo lavoro per le uscite su CD lo fece la madre, Wilma Cozart Fine. Invece, per la produzione degli SACD Mercury, il passaggio da tre a due canali fu realizzato dalla Universal. Fine preferisce i transfer della madre, ma accetta che lo stesso lavoro fatto dalla Universal per il remastering in > SOMMARIO extra 35 da evitare: collector’s ed./mercury Ogni mese, vi indichiamo i dischi di cui vi potete tranquillamente SCORDARE.... angolo tecnico Filtri di livellamento negli ALIMENTATORI DI TENSIONE PARTE 1 “L'alimentatore di tensione, non solo degli apparati per la riproduzione audio, può essere paragonato, con la dovuta approssimazione, a una batteria...” ANTONIO SESE filtri di livellamento L 'alimentatore di tensione, non solo degli apparati per la riproduzione audio, puo essere paragonato, con la dovuta approssimazione, ad una batteria, che rappresenta la sor- gente di alimentazione a tensione continua di un qualsivoglia circuito elettrico/elettronico. L'alimentatore o il power supply, come viene chiamato oltre oceano, è essenzialmente costituito da un trasformatore elettrico, da un elemento raddrizzatore e da un filtro di livellamento (fig.1). Il trasformatore, oltre a 'trasformare' i fattori della potenza V ed I ha anche il compito di isolare, in certa misura, il carico dalla tensio- della tensione in uscita dal raddrizzatore (in assenza di filtro di livellamento) è ne di rete che risulta essere alternata. A valle del trasformatore si trova il circuito raddrizzatore costituito generalmente da diodi raddrizzatori (nel caso di circuiti di raddrizzamento a stato solido). Il compito del raddrizzatore è quello di agire sul valor medio della tensione presente sul secondario del trasformatore, tensione opportunamente ridotta. La tensione di rete è teoricamente a valor medio nullo, ovvero, le due semionde, nell'arco di un periodo T, si equivalgono in termini di semiarea sottesa. Sul secondario del trasformatore si attesta un segnale di forma identica a quella del primario, cambiata nei suoi valori di corrente e tensione ed ancora a valor medio nullo. Dopo il raddrizzatore viene attribuito alla tensione un valore medio diverso da '0' per effetto dell'elisione di una delle due semionde (caso di un singolo raddrizzatore) oppure per ribaltamento, sempre di una delle due Antonio Sese Ingegnere e fondatore: Vm rappresenta il valore medio della grandezza in questione; VM rappresenta il valore massimo della semionda. Il filtro comunemente più usato è quello costituito dal solo condensatore, ma dipendentemente dalle applicazioni la complessità del filtro aumenta, dando luogo ad un proliferare di vantaggi e svantaggi , nonché di compromessi. La fig.3 rappresenta un alimentatore con filtro puramente capacitivo (l'uso del termine 'puramente' si riferisce al punto di vista teorico, altra cosa è la realtà, ma questo aspetto lo tratteremo in altra sede). La relazione, che lega la tensione ai capi del condensatore alla corrente che lo attraversa, è: semionde, nel piano di esistenza dell'altra semionda (fig.2). Il circuito di raddrizzamento fa da suppor- Horn Audio Amplifiers to al blocco successivo: il filtro di CLICK livellamento. La relazione matema- 36 extra dove: tica che esprime il valore medio > SOMMARIO il cui andamento è rappresentato in fig.4a. Dalla relazione matematica si evince che più è alto il valore della capacità e minore sarà la derivata della tensione rispetto al tempo ai suoi capi, cioè, angolo tecnico “In fase di progettazione occorre tener presente che sicuramente una capacità adeguatamente elevata, al fine di ottenere un'ondulazione bassa, incide positivamente sulla qualità del suono dell'amplificatore, o apparato simile, il cui alimentatore ne fa uso, ma esiste il rovescio della medaglia...” se cresce C diminuisce l'ondulazione rispetto al valor medio, quindi la tensione ai capi del filtro capacitivo si avvicina sempre di più a quella di un batteria dove l'ondulazione è nulla (per erogazioni costanti di corrente e limitatamente ad un tempo relativamente lungo). In fase di progettazione occorre tener presente che sicuramente una capacità adeguatamente elevata, al fine di ottenere un'ondulazione bassa, incide positivamente sulla qualità del suono dell'amplificatore, o apparato simile, il cui alimentatore ne fa uso, ma esiste il rovescio della medaglia legato al fatto che un ingiustificato sovradimensionamento del valore del capacitore può comportare un deterioramento del suono a causa del contenuto armonico, talvolta ad alta energia, dei picchi di corrente che attraversano il condensatore ogni semiciclo (fig.4b), la cui ampiezza dei picrisulta essere proporzionale al valore capacitivo. filtri di livellamento chi Continua...Antonio Sese / HORN Audio Amplifiers > SOMMARIO extra 37 vinile in edicola Piano dell’opera ‘CLASSICA IN VINILE 33 GIRI’ VINILE AUDIOPHILE 180 GR. TUTTI I 50 TITOLI DELL’OPERA classica in vinile: piano dell’opera 1. Beethoven, L. van Sinfonia n. 5 Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 138 804 2. Berlioz, H. Symphonie Fantastique Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90254 Le uscite 1-25 già pubblicate, sono ancora disponibili come arretrati tramite De Agostini Il numero corrente in edicola: n. 26 Le uscite 26-50 saranno disponibili in edicola TRAMITE PRENOTAZIONE PRESSO IL TUO EDIC OLANTE 3. Stravinskij, I. L’Uccello di fuoco London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90226 4. Orff, C. Carmina Burana Deutsche Oper Berlin, Eugen Jochum LP Deutsche Grammophon 139 362 5. Musorgskij, M. / Ravel, M. Quadri di una esposizione: ‘Kovancina’; Preludio e Danza delle schiave persiane Minneapolis Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90217 6. Adagio Albinoni, T.: Adagio in Sol minore Pachelbel, J.: Canone in Re Boccherini, L.: Quintettino Respighi, O.: Antiche danze e arie per liuto; Tre Suite Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 2530 247 7 . Romantic Russia Borodin, A.: Prinz Igor: Ouverture e Danze polovesiane Glinka, M.: Ouverture Russlan e Ludmilla Musorgskij, M.: ‘Kovancina’: Preludio; Notte sul Monte Calvo London Symphony Orchestra, Sir Georg Solti LP Decca 6263 8 . Respighi, O. Pini di Roma; Feste romane The Cleveland Orchestra, Lorin Maazel LP Decca SXL 6822 38 extra 9 . Rachmaninov, S. Concerto per pianoforte n. 2; Preludi Byron Janis, pianoforte Minneapolis Symphony Orchesetra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90260 10 . De Falla, M. Il Cappello a tre punte Orchestre de la Suisse Romande, Ernest Ansermet LP Decca SXL 2296 11. 11. Cajkovskij, P. I. / Mendelssohn F. Concerti per violino Nathan Milstein, violino; Wiener Philharmoniker, Claudio Abbado LP Deutsche Grammophon 2530 359 12. 12. Rameau, P. Une Symphonie Imaginaire Les Musiciens du Louvre, Marc Minkowski LP Archiv 0289 477 632 0 13. Beethoven, L. van Sinfonia n. 7 Wiener Philharmoniker, Carlos Kleiber LP Deutsche Grammophon 2530 706 14. Rachmaninov, S. Concerto per pianoforte n. 3 Byron Janis, pianoforte; Minneapolis Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90283 > SOMMARIO 15. Mendelssohn, F. Sogno di una notte di mezza estate London Symphony Orchestra, Peter Maag LP Decca SXL 2060 16 . Liszt, F. Danze ungheresi nn. 1, 4, 5, 6 London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90371 17. Chacaturjan, A. Spartacus; Gajane Wiener Philharmoniker, Aram Chacaturjan LP Decca SXL 6000 18. Grieg, E. / Schumann, R. Concerti per pianoforte Rado Lupu, pianoforte; London Symphony Orchestra, André Previn LP Decca SXL 6624 19. Holst, G. I Pianeti Los Angeles Philharmonic Orchestra, Zubin Mehta LP Decca SXL 6529 20. Beethoven, L. van Concerto per pianoforte n. 1 Arturo Benedetti Michelangeli, pianoforte; Wiener Philharmoniker, Carlo Maria Giulini LP Deutsche Grammophon 2531 302 21. Cajkovskij, P. / Grieg, E. Schiaccianoci, Suite / Peer Gynt, Suite Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 2308 22. Brahms, J. Concerto per pianoforte n. 1 Clifford Curzon, pianoforte; London Symphony Orchestra, George Szell LP Decca 6023 23. Mahler, G. Sinfonia n. 1 “Titano” London Symphony Orchestra, Sir Georg Solti LP Decca SXL 6113 24. Rodrigo, J. Concerto di Aranjuez; Concerto Andaluz The Romeros; San Antonio Symphony Orchestra LP Mercury Living Presence SR 90488 25. 25. Bartók, B. Concerto per orchestra; Suite di danza per orchestra London Symphony Orchestra, Sir Georg Solti LP Decca SXL 6212 26. Vivaldi, A. Concerti da camera Musica Antiqua Köln, Reinhard Göbel LP Archiv 2533 463 27. Borodin, A. / Rimskij-Korsakov, N. A. Ouverture Principe Igor; Danze polovesiane / Capriccio espagnol; Ouverture La Grande pasqua russa London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90265 28. Cajkovskij, P. I. Lago dei cigni, Suite; La bella addormentata, Suite Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 6187 29. Respighi, O. Antiche arie e danze Philharmonia Hungarica, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90199 vinile in edicola extra pagina attiva COLLANA A CURA DI PIERRE BOLDUC (AUDIOPHILE SOUND) La scelta dei titoli degli LP, la supervizione dei remastering e dei test pressing, nonché il contenuto e produzione dei fascicoli: a cura di Pierre Bolduc / Audiophile sound 30. Johann Strauss Valzer, trascrizioni di Schoenberg Boston Symphony Chamber Players LP Deutsche Grammophon 2530 977 31 . Saint-Saëns, C. Sinfonia n. 3 con organo Chicago Symphony Orchestra, Daniel Barenboim LP Deutsche Grammophon 2530 619 32 . Mozart, W. A. Concerto per pianoforte n.15; Sinfonia n. 36 Leonard Bernstein, pianoforte; Wiener Philharmonker, Leonard Bernstein LP Decca SET 332 33 . Cajkovskij, P.I. Sinfonia n. 5 Leningrad Philharmonic, Evgeni Mravinsky LP Deutsche Grammophon SLPM 138658 3 4 . Bach, C.P.E. Sinfonie per archi The English Concert, Trevor Pinnock LP Archiv 2533 449 35 . Strauss, R. Also sprach Zarathustra Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 2154 36. 36. Ravel, M. Boléro; La Valse; Ma Mère l’Oye London Symphony Orchestra, Pierre Monteux LP Philips SAL 3500 37. 37. Suppé, F. von Ouverture: Bella Galathea; Pique Dame; Cavalleria leggera; Poeta e contadino; Mattino, pomeriggio e sera a Vienna; Boccaccio Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90269 38. Prokof’ev, S. / Rachmaninov, S. Concerto per pianoforte n. 3 / Concerto per pianoforte n. 1 Moscow Philharmonic Orchestra, Kyril Kondrašin LP Mercury Living Presence SR 90300 39. 39. Chabrier, E. Ouverture: España; Danza slava; Festa polacca; Festa pastorale; Gwendoline Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90212 40. 40. Strauss, R. Till Eulenspiegel; Don Giovanni; Danza dei sette veli (Salomè) Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 2261 Come acquistare le uscite della collana PER SAPERNE DI PIU’: CLICCA QUI 41 . Mozart, W.A. Concerti per pianoforte nn. 20 e 24 Clara Haskill, pianoforte; Orchestre des Concerts Lamoureux, Igor Markevitch LP Philips 835 075 AY 42 . Rimskij-Korsakov, N.A. Shéhérazade Boston Symphony Orchestra, Seiji Ozawa LP Deutsche Grammophon 2530 972 43 . Bruch, M. Concerto per violino; Fantasia scozzese Kyung-Wha-Chung, violino; Royal Philharmonic Orchestra, Rudolf Kempe LP Decca SXL 6573 44 . Grieg. E. / Dvorák, A. Holberg Suite / Serenata per archi Academy of St. Martin-in-the-Fields, Sir Neville Marriner LP Argo ZRG 670 45 . Opera Intermezzi Verdi, G.: La Traviata: Preludio (Atto III) Mascagni, P.: Cavalleria rusticana: Intermezzo sinfonico; L’Amico Fritz: Intermezzo Puccini, G.: Suor Angelica: Intermezzi; Manon Lescaut: Intermezzo (III Atto) Leoncavallo, R.: I Pagliacci: Intermezzo Musorgskij, M. / Rimskij-Korsakov, N. A. ‘Kovancina’: Intermezzo (IV Atto) Schmidt, F.: Notre Dame: Intermezzo Massenet, J.: Thais: Méditation: Intermezzo (II Atto) Giordano, U.: Fedora: Intermezzo (II Atto) Cilea, F.: Adriana Lecouvreur, Intermezzo (II Atto) Wolf-Ferrari, E.: I Gioielli della Madonna: Intermezzo (III Atto) Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 139 031 46. 46. Balalaika Favourites Osipov State Russian Folk Orchestra LP Mercury Living Presence SR 90310 47. 47. Cajkovskij, P. I. / Sibelius, J. Concerti per violino Kyung-Wha-Chung, violino; London Symphony Orchestra, André Previn LP Decca SXL 6493 48. Debussy, C. La Mer,, Prélude à l’après-midi d’un faune Concertgebouw Orchestra, Bernard Haitink LP Philips 9500 359 49 . Dvorák, A. / Cajkovskij, P.I. Concerto per violoncello / Variazioni rococò Mstislav Rostropovich; Berliner Philharmonike, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 139 044 50 . Brahms, J. Sinfonia n. 1 Berliner Philharmoniker, Wilhelm Furtwängler LP Deutsche Grammophon 2535 162 L’Editore si riserva il diritto di modificare la sequenza delle uscite dell’Opera e/o i prodotti allegati. Uscita: ogni 2 settimane Modalità per l’acquisto: 1. presso il tuo edicolante, tramite prenotazione: richiedi il modulo dal tuo edicolante il quale farà la prentoazione per te delle uscite della collana che desideri acquistare. La prenotazione è senza impegno e senza pagamento anticipato; puoi infatti cancellare la prenotazione in qualsiasi momento. 2. con abbonamento: telefonare De Agostini per abbonamenti e arretrati: tel. De Agostini: 199120 120 pagina attiva CLICCA QUI per abbonamenti CLICCA QUI per arretrati CLICCA QUI per prenotare prenotare dal tuo edicolante > SOMMARIO extra 39 classica in vinile: piano dell’opera PER OFFERTA ESCLUSIVA WEB: CLICCA QUI pagina interattiva fatti tecnici L’ARTICOLAZIONE “L'articolazione alle frequenze più basse è D to non è collocato in ambiente correttamente e se la vostra sala punti di riferimento principali nel fare il set-up di un sistema della miglior registrazione arriverà al vostro orecchio amputata di di riproduzione sonora in un ambiente dedicato all'ascolto: la posi- due terzi. Ciò vuol dire che un disco con un'articolazione apparen- zione più corretta dei diffusori e del punto d'ascolto è quella in cui temente scadente, in realtà potrebbe aver un buon suono (non si ottiene la maggior focalizzazione e il più alto valore di articolazio- eccellente, ma buono certamente sì) se il vostro ambiente fosse in ne. grado di restituirlo con un'articolazione superiore. Quante collezio- Tuttavia l'articolazione è anche una proprietà di una registrazione. ni di dischi mediocri potrebbero riabilitarsi e rifiorire se suonate in Infatti esistono registrazioni che avendo catturato un numero più ambienti più adeguati acusticamente? elevato di dettagli e quindi possedendo un più elevato tasso di La carenza di articolazione provoca differenti effetti a seconda delle microcontrasto, sono capaci di una rappresentazione sonora preci- aree di frequenza dove si manifesta. Una sua mancanza alle basse sa, fedele e completa. Una foto in bianco e nero se è fatta da bian- frequenze è causa di un suono gonfio e magmatico, dove distin- chi e da neri puri è una foto praticamente astratta, priva di informa- guere i pizzicati di contrabbasso o le note più profonde dell'organo zioni all'interno delle masse bianche e nere in esso rappresentate. fra di loro diviene assai problematico. L'articolazione alle frequen- E' una foto di sole forme senza struttura al suo interno. Invece una ze più basse inoltre è importante per ottenere precise sensazioni foto di Ansel Adams, esposta con sistema zonale e stampata come circa lo spazio sonoro dove è avvenuta la registrazione. Molti sono Dio comanda, è un'infinita scala di grigi compresi fra il bianco asso- convinti di avere delle cattive basse frequenze nel proprio ambien- luto ed il nero più profondo. Ciò permette alla foto di rivelare ogni te d'ascolto solamente a causa di squilibri tonali. Ciò non è esatto. dettaglio nelle luci e nelle ombre, di avere una trama, di essere Pur ammettendo che l'energia in alcune ristrette aree nelle basse viva, plastica e ricca. frequenze è superiore rispetto a quella di zone limitrofe, il decadi- Attenzione: nel nostro caso la parola "dettaglio" assume un signifi- mento della qualità musicale percepito dall'ascoltatore è imputabile cato fondamentale. Non si deve infatti intendere per "dettaglio" una non ai problemi di bilanciamento tonale, ma piuttosto al fatto che parte secondaria, accessoria all'informazione che se c'è è meglio, queste aree di frequenza sono afflitte da gravi compressioni dell'ar- ma se non c'è se ne può anche fare a meno. No. Nel nostro caso ticolazione. Ecco perché è così importante trattare acusticamente il "dettaglio" è la parte più piccola dell'informazione, è il granello di gli angoli della sala d'ascolto con dei dispositivi efficaci alle basse grana fotografico, è il pixel, è il bit. Un solo dettaglio conta poco. Ma frequenze (definiti trappole acustiche a larga banda, come i DaaD). l'insieme dei dettagli forma la struttura del contenuto. Più dettagli = Gli angoli sono le posizioni più logiche in quanto lì si "incontrano" più microcontrasto, più articolazione = più informazione. tutte le risonanze della stanza, che se lasciate completamente L'ascoltatore che riceve un'elevata articolazione dispone di un alto "libere" si riversano amplificate e tumultuose di nuovo verso la sala numero di informazioni che si traducono non solamente in un d'ascolto, contribuendo pesantemente al NON ottenimento di un'ar- efinirla con una sola parola è molto facile: articolazione è informazione. L'articolazione e la focalizzazione sono i due d'ascolto non possiede una buona acustica, anche l'articolazione suono più accurato, equilibrato e realistico, ma anche in un'imma- ticolazione adeguata ed omogenea. Fabio Liberatore / Acustica gine sonora più ferma e concreta, in un maggior senso di vita delle Applicata note, in una miglior rappresentazione dello spazio e in una più alta ‘separazione’ fra le qualità timbriche delle voci e degli strumenti. Ci sono registrazioni che possiedono notevole articolazione ed altre che l'hanno scadente. Tuttavia il vero ‘collo di bottiglia’ dell'articolazione è il tragitto che il suono fa da quando esce dai diffusori fino ad arrivare all'ascoltatore. Ciò vuol dire che se il vostro impian- > SOMMARIO extra 41 l’articolazione importante per ottenere precise sensazioni circa lo spazio sonoro dove è avvenuta la registrazione...” FABIO LIBERATORE pagina i nt e rat tiva fatti tecnici ELETTRO-MAGNETIC INTERFERENCE Commenti di Alex Cereda della Sublima Cables “...vi parlerò della personale concezione che ho dei problemi legati al magnetismo e alle correnti magnetiche, vi parlerò delle interazioni magnetiche, delle cariche di superficie e di contatto e delle soluzioni che sto studiando da anni...” N Schermatura! E' di comune uso in elettronica inserire in contenito- mi ha chiesto di scrivere un articolo sui disturbi EMI. Farò Faraday (il nome lo si deve al suo inventore il chimico e fisico di più, vi parlerò della personale concezione che ho dei problemi Michael Faraday) che isola il circuito contenuto all'interno da legati al magnetismo e alle correnti magnetiche, vi parlerò delle campi elettrostatici ed elettromagnetici. Tale sistema può essere interazioni magnetiche, delle cariche di superficie e di contatto e composto da contenitori interi o anche forati o formati da barre delle soluzioni che sto studiando da anni, una somma di eresie per distanziate e funziona con il principio di Gauss sulla disposizione qualcuno ma che applicate funzionano. delle cariche nella parte esterna di un conduttore quando colpite Da qualcosa bisogna iniziare, e quindi parlerò brevemente dei da disturbo, lasciando la parte interna priva di cariche. L'efficienza disturbi EMi così come i testi di Elettronica ci hanno insegnato, poi della schermatura si misura in decibel e dipende molto dal mate- on mi riesce spesso gabbare il buon Pierre Bolduc, è abbastanza furbo di suo… ma stavolta ci sono riuscito… e ri metallici i circuiti più sensibili, in realtà si tratta di una gabbia di passerò alla mia personale concezione che mi ha portato, in parte, a concepire i miei bizzarri prodotti. In qualsiasi circuito in cui circoli una corrente elettrica c'è una emissione di energia elettromagnetica che diventa disturbo, per induzione o irradiazione, quando nelle vicinanze ci sono altri circuiti attivi o passivi. Tale disturbo decresce all'aumentare della distanza. Queste emissioni sono comunemente indicate con il nome EMI (Electro Magnetic Interferance) Nei nostri apparati audio i disturbi elettromagnetici sono presenti, a volte non in modo udibile, spesso si locano a frequenze diverse dalla banda audio e come tutti i disturbi avendo armoniche, decrescono e salgono. Le sorgenti di interferenza sono molte, tra le più riale, dallo spessore e dal tipo di disturbo indotto. Questo fenomeno fu inizialmente notato da Faraday analizzando la disposizione delle cariche in un conduttore, essi si disponevano all'esterno del cavo non influenzando la parte interna che resta neutra. Nella gabbia invece accade che i campi elettrici prodotti all'interno o all'esterno vengono annullate da cariche opposte che si generano al momento, portando queste cariche alla parte esterna della gabbia e annullando le correnti all'interno di essa . Elettricamente accade che quando all'interno del contenitore o gabbia c'è un disturbo (campo elettromagnetico), le cariche si annullano portandosi sulla superficie esterna della gabbia. Importante per l'effica- note le RFI (Radio Frequency Interference), le classiche emissio- cia della gabbia che ci sia la messa a terra. Un'altro importante uti- ni delle antenne e dei sistemi di trasmissione (radio, cellulari, tele- lizzo della gabbia di Faraday è come parafulmine, palazzi, auto, comandi etc…) e vengono prodotti da circuiti switching e da tutti i aerei capannoni metallici...sono tutti delle gabbie di Faraday. dispositivi a commutazione digitale o analogica inclusi la nostra Sarebbe corretto spiegare meglio la differenza nel comportamen- "amata" rete elettrica che spesso è una fogna elettromagnetica in to tra correnti e cariche, ma rischierei di far diventare questo arti- comune con tutti gli utilizzatori. colo un testo di fisica, cosa che potrete trovare nella vostra libreria Alex Cerda Anche i cavi di alimentazione posso- o su Internet. Il mio scopo è ben altro…è dare una grossolana idea su cosa andremo a parlare prossimamente e soprattutto sulle cor- Ingegnere e fondatore no divenire grosse fonti di disturbo irradiando come antenne. Insomma renti magnetiche , il magnetismo e l'interazione elettromagnetica un problema grosso che degrada, vista da un'altra dimensione. Vedremo anche che certe soluzioni altera e limita il prezioso segnale del ideali elettricamente sono a svantaggio per il nostro suono…alla nostro impianto audio. prossima puntata. Alex Cereda SUBLIMA CABLES CLICK Le soluzioni? > SOMMARIO extra 43 EMI ALEX CEREDA formati a confronto Un analisi di Pierre Bolduc “...l'alta risoluzione non è per sé una garanzia automatica di un miglioramento qualitativo. Benché la fotografia sonora sia più precisa con un bit rate di 24 e un campionamento a 96kHz, la rimasterizzazione rimane sempre un elemento chiave nel processo di riproduzione sonora...” PIERRE BOLDUC o preferito il CD della FIM ai file in alta risoluzione! La H file analogico si è usato un convertitore con oversampling. Il fatto hdtracks.com ha messo in vendita in download file un'edi- rimane che le differenze soniche non sono sottili, anzi sono sostan- zione della famosissima registrazione mono, Ella and ziali. Con lo scopo di essere il più obbiettivo possibile ho trasferito Louis, in 24bit/96kHz. Siccome è uscito sul mercato un nuovo disco i file PCM 24/96 su un DVD e così ho potuto sentire sulla stessa della JVC XRCD dello stesso titolo alcuni mesi fa, ho pensato che sorgente digitale sia il CD della FIM che i file in alta risoluzione della sarebbe interessante fare un confronto: perché molto di più della hdtracks.com grazie alla Meccanica Liquida di Lazzari collegato in risoluzione (CD versus hi res) è il mixing che influenza qui i risulta- I2S al DAC 1 sempre dello stesso designer. Così lo stesso conver- ti sonori. titore e la stessa sorgente furano impiegati per il confronto. I confronti tra formati sono pericolosi perché, come ripeto spesso, i Il risultato mi ha sorpreso. Ho preferito il CD della FIM ai file in alta risultati sono determinatipiù dalla qualità delle sorgenti che dallo risoluzione! Il file della hdtracks.com, è vero, ha reso la scena più formato stesso. Questa conclusione non ci sfugge nemmeno qui. ariosa in confronto al CD e sicuramente in high res ho percepito più Ma c'è un problema in più: abbiamo a che fare con due remaste- aria. Ma il CD era più ricco grazie anche a un bilanciamento stru- ring diversi: uno fatto dalla Verve dai nastri originali e un altro fatto mentale più ravvicinato. Il gruppo di musicisti che accompagnava i da Paul Stubblebine per conto della First Impression Music (FIM) due protagonisti mi ha sembrato più impegnato, più coinvolto nella distribuita in Italia dalla Sound and Music (l'edizione in alta risolu- riproduzione dell'evento musicale. Il file in alta risoluzione piazza il zione si può comprare da hdtracks.com) Questo rende ancora più gruppo più lontano e questa ‘distanza’ serve meno bene al dialogo difficile una valutazione obbiettiva della qualità delle due offerte. fra Ella e Louis e i singoli musicisti che li accompagnano. Infatti, il formato liquido offre una gamma di frequenze e una resa Il punto qui è che l'alta risoluzione non è per sé una garanzia auto- dinamica potenzialmente matica di un miglioramento qualitativo. Benché la fotografia sonora più grande che il formato sia più precisa con un bit rate di 24 e un campionamento a 96kHz, XRCD. Lasciate perdere la rimasterizzazione rimane sempre un elemento chiave nel pro- Discografia ELLA AND LOUIS Ella Fitzgerald, Louis Armstrong, Oscar Peterson, piano, Herb Ellis, guitar, Ray Brown, bass, Buddy Rich, drums. Edizione originale prodotta dalla Verve. Edizione alta risoluzione: www.hdtracks.com Edizione CD: FIM LIM UHD 045 www.soundandmusic.com tutto il discorso che fa la FIM sulla nascita di un nuovo formato… tutte balle; il formato rimane sempre quello del compact disc; e anche se il Papa dicessi il contrario, rimane sempre un formato più limitato di quello liquido in alta risoluzione: perché si tratta sempre di 16bit / 44.1 kHz anche se nel transfer del cesso di riproduzione sonora. Stubblebine ha creato un immagine più coinvolgente senza distruggere le ‘radici sonore’ dei nastri originali. Sarebbe interessante ascoltare un'edizione in alta risoluzione del remastering di Stubblebine: allora potremmo godere i pregi del remastering della FIM senza le limitazioni imposte da un formato più compresso come quello del compact disc. Un semplice sogno, purtroppo. I CD della FIM sono costosi ma realizzati eccezionalmente bene non soltanto dal punto di vista grafico, ma anche dal punto di vista del lavoro fatto sul master che per me rimane superiore a quelli XRCD della JVC realizzati da ingegneri giapponesi; quest’ultimi tecnicamente bravi, ma con una percezione del suono che è diversa della nostra. Pierre Bolduc > SOMMARIO extra 45 a confronto: ella and louis CD FIM e download file 24/96 CD FIM UHD 045 Formati a confronto CD NON CLASSICO 1 dischi per un’isola deserta Gianluigi Trovesi Nonet ROUND ABOUT A MIDSUMMER’S DREAM - ENJA 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! rtista davvero multiforme, Gianluigi Trovesi si diploma in clarinetto, studia armonia e composizione e inizia a suonare in gruppi accademici e in orchestre da ballo(!), sviluppando così un personalissimo linguaggio davvero cross-over. Numerosissime le sue collaborazioni così come i suoi album incisi come leader. al clarinetto che viene reso con una naturalezza impressionante Un disco che ho utilizzato a lungo come 'disco prova', ma non si La traccia n.8 (Oberon) potrebbe essere il tipico brano 'da audiofi- tratta del solito disco-test da audiofili incalliti, ma di un disco in pri- li': poco più di un minuto di un pregevole solo di contrabbasso reso mis di Musica bellissima. La visione a 360 gradi di Trovesi si appli- con una straordinaria articolazione tonale e dinamica. L'ultima trac- ca a tutte le composizioni che ho il piacere di scorrere una dietro cia (la n.13: Canzonetta) inizia con il clarinetto di Trovesi che si l'altra, sempre stupito dalla continua alternanza di generi che si alterna al violino e alla fisarmonica in un incedere lento, ma il cui mescolano anche all'interno di uno stesso brano. tempo aumenta progressivamente sino a sfociare in un'esplosione Dal punto di vista tecnico il CD è registrato in maniera davvero di suoni il cui ritmo è divenuto oramai di stampo jazzistico: meravi- superlativa: tutte le caratteristiche della riproduzione si esprimono glioso! E anche in questo caso contenente un'enorme massa di a livelli eccelsi. Citiamo in ordine sparso la precisa ricostruzione del precise informazioni che mettono a dura prova l'intera catena di palcoscenico prendendo, ad esempio, l'incipit della traccia n.7 ascolto. (Villanella) nel quale dopo pochi secondi appare nella parte sinistra Ogni tanto capita di 'scoprire' dischi incisi benissimo, di grande del soundstage una sequela di campanellini il cui dettaglio è dav- effetto e, soprattutto, di Musica piacevolissima: fossero così tutti i vero parossistico e costituisce un banco di prova per tutto il siste- 'dischi audiofili': non consigliato, ma obbligatorio... Riccardo Mozzi anche quando vengono sollecitate le note più acute dello strumento; subentra poi il solo della fisarmonica, dettagliatissima anch'essa e della quale viene ripreso anche il rumore generato dal diteggiare delle mani sulle tastiere. ma di riproduzione. Mi ricordo in particolare di una prova a casa di vari preamplificatore a confronto e in parti- Dischi per un’isola deserta colare La tua lunga sofferente moglie ti ha abbandonato su un'isola deserta. Ma ha avuto pietà di te: ti ha lasciato una copia dell'Inferno di Dante… e un lusso: l'impianto hi fi che non vuol più vedere in casa. amplificatore con le Per tenervi compagnia: 500 incisioni che i critici di AS ti spediranno regolarmente. Ecco la loro scelta: ‘dischi per un’isola deserta.’ al riguardo della brutta figura che fece un famoso pre6H30… La traccia n.3 (C'era una strega, c'era una fata) inizia con un assolo di violino, magistralmente eseguito e registrato, con un colore timbrico ligneo e caldo; dopo DISCOGRAFIA GIANLUIGI TROVESI NONET Round About a Midsummer's Dream CD Enja ENJ 9384-2 A co-oproduction with the SWR Jazz-Redaktion, Baden Baden. Recorded live at SWR Jazz Session at Tollhaus, Karlsruhe (Germany) and at UKO Studio 1, Baden Baden (Germany) on July 5-8, 1999. Recorded, mixed and mastered by Max Federhofer. Produced by Achim Hebgen. circa tre minuti inizia l'intervento del leader www.egeamusic.com > SOMMARIO extra 47 1. CD: trovesi A extra LP 45 CLASSICO 2 pagina attiva dischi per un’isola deserta Peter Maag London Symphony MENDELSSOHN ORG primi esperimenti della Decca con la stereofonia ebbero luogo nel 1954 con l'Orchestre de la Suisse Romande nella loro sala da concerto, la Victoria Hall a Ginevra. Roy Wallace aveva appena messo insieme il famoso Decca Tree (l'albero Decca, chiamato così dopo che il capo del reparto tecnico, Arthur Haddy, lo vide per la prima volta: "Sembra un dannato albero di Natale"). Wallace lo descrisse in questi termini: "Ho solo avvitato un paio di Dexion piuttosto corti e montati insieme a forma di lettera T e ho messo… tre microfoni direzionali Neumann M49 alla sinistra, al centro e alla destra del telaio, con il microfono centrale da venti centimetri maggiormente in avanti rispetto al pickup sinistro e a quello destro, separati sessanta centimetri circa l'uno dall'altro". 2. LP 45 classico: mendelssohn 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! I nel corso degli anni fu oggetto di tante modifiche. Gli esperimenti iniziarono già nel 1954 quando Wallace decise di cambiare gli M49 direzionali per tre microfoni omni, i Telefunken M50. Provò a ritrovare lo stesso tipo di suono molto focalizzato realizzato con gli M49, ma giunse alla conclusione che la miglior soluzione era l'adozione dei nuovi direzionali KM 56 e così dal 1956 fino alla fine del '57 la maggior parte delle incisioni orchestrali furono fatte con questa configurazione microfonica: i primi grandi Decca sono nati così. Fra di essi ecco la registrazione della Terza Sinfonia di Mendelssohn Dischi per un’isola deserta MENDELSSOHN: SINFONIA N. 3. OUVERTURE HEBRIDES. London Symphony Orchestra, Peter Maag. 2 LP Original Recording Group ORG CS 6191. 180gr. www.soundandmusic.com diventata oggi di culto fra gli audiofili più accaniti. Il sound stage è semplicemente straordinario: largo, profondo, ma anche con le varie sezioni dell'orchestra molto presenti. I violini si espandono nel centro-sinistra in modo quasi palpabile, come i violoncelli e i contrabbassi nel centro-destra. I legni e gli timbrica specialmente nell'edizione a 45 giri è riprodotta con un verismo che si avvicina ai master digitali della Universal che ho sentito recentemente. Questa edizione della ORG è stata realizzata a partire dai master analogici originali ed è molto superiore anche alla copia originale che ho a Londra. I nostalgici potrebbero preferire lo LP prima stampa ma, credetemi, in termini di dinamica, estensione in frequenze, scena, il 45 giri mangia il 33 senza ombra di dubbio. Questa musica con i temi scozzesi è di facile ascolto: è viva, vibrante con temi facili da degustare. Se cercate un'edizione in CD c'è ne solo una valida, quella rimasterizzata nella collana Decca Legends: suona veramente bene perché riversata in 24bit/96kHz dai nastri originali. Senza dubbio uno dei grandi dischi della Decca e l'edizione a 45giri della ORG le fa veramente onore! Tra edizioni CD e 45giri… l'oceano pacifico! Pierrre Bolduc pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare il Secondo Movimento della Sinfonia n.3 di Mendelssohn peter maag La configurazione dell’ ‘albero’ è rimasta la stessa fino ad oggi, ma ottoni hanno un corpo eccezionale, non suonano mai esili e la loro > SOMMARIO extra 49 3 dischi per un’isola deserta The Romeros RODRIGO CONCIERTO DE ARANGUEZ MERCURY LIVING PRESENCE i sono circa una ventina di titoli della Mercury che sono in vendita sul sito della hdtracks.com offerti in due risoluzioni, 24bit/88.2kHz e 24bit/176.4kHz. La digitalizzazione originariamente è in DSD e così i file DSD sono stati per forza trasferiti in file PCM ad alta risoluzione, credo, dai stessi proprietari del sito, ossia i fratelli Dischi per un’isola Chesky. C deserta RODRIGO / VIVALDI. Concierto Andaluz per quattro chitarre. Concierto di Aranjuez / Concierto n. 10 per 4 violini (arr. chitarre), Concerto per mandolino R 425 (arr. chitarra). Concerto per due mandolini R 532 (arr. chitarra) The Romeros/Angel Romero, The San Antonio Symphony Orchestra, Victor Alessandro. http://www.hdtracks.com/rodrigoconcierto-de-aranjuez-vivaldi-guitarconcertos-133036 Prezzo: 24.98 USD (circa 18 Euro) Per chi è interessato all'edizione in vinile la ristampa della DeAgostini è sempre disponibile come arretrato. figlio di Wilma Cozart Fine, quest'ultimo ha confermato che per l'incisione dell'Aranjuez, fu impiegato un altro microfono, oltre ai tre della configurazione standard della Mercury, tutti Telefunken 201. "Era un'aggiunta necessaria, dovuta all'impiego di quattro chitarristi richiesta per quest'opera (il Concierto Andaluz, ndr)", mi ha spiegato il figlio di Wilma. Infatti, oltre a mostrare una fotografia sonora più ampia, questa registrazione vanta un suono meno asciutto che nell'incisione del Concierto di Aranjuez. Questo è dovuto senz'altro dall'influenza del quarto microfono piazzato sopra i quattro chitarristi seduti davanti all'orchestra e mixato con il microfono centrale per evitare di ‘staccare’ gli interpreti dal resto dell'orchestra. Il fatto che siano state impiegate due diverse configurazioni microfoniche per un LP della Mercury rappresenta una rarissima ecce- I due Concerti di Rodrigo zione. Il Concierto di Aranjuez è stato realizzato con i soliti tre sono stati pubblicati su un microfoni, quello principale sopra la testa del direttore con gli altri solo LP Mercury, SR90488, due a destra e a sinistra di quello principale. L'idea era di registra- che abbiamo inserito nella re come se fosse un mono con il microfono a destro e quello a sini- collana della DeAgostini stra usati solo per allargare l'immagine stereofonica. È per questo (per la quale sono il consu- che i Mercury hanno quasi tutti un sound stage favoloso con il cen- lente tecnico della seria). I tro ben riempito (è anche dal microfono centrale che si ricavava trasferimenti che abbiamo anche il segnale mono per il mastering monofonico). Il solista fu ricevuto Universal ripreso senza l'aiuto di un microfono addizionale ‘riservato’ a lui, fatti in com'era invece usuale a quell'epoca. Anche per i grandi Decca 24bit/192kHz direttamente durante gli anni Cinquanta, quando si trattava di registrare concer- dai master DSD. Oltre al ti per pianoforte, violino, violoncello, etc, veniva piazzato apposita- fatto che abbiamo indicato il mente un microfono per riprendere il solista; ma non è stato il caso livello di filtraggio desidera- della Mercury. sono dalla stati to, abbiamo anche rifiutato Per chi non conosce l'Aranjuez ecco un'occasione per scoprire uno l'uso di dithering. Il risulta- dei più bei concerti del Novecento. Il movimento lento, molto cono- to? Preferisco il master sciuto, è di una stupefacente semplicità: mi trasporta in mondo della Universal a quello dei sereno, come quello che s'incontra nell'Aria sulla quarta corda di fratelli Chesky, ma vi assicuro che le differenze sono davvero mini- Bach, dove il tempo sembra essersi improvvisamente fermato. CLICK me. Anzi, il master nella versione Chesky suona veramente bene, Molto divertente anche l'arrangiamento per chitare del Concerto n. e molto meglio sia dello LP originale, sia della ristampa DeAgostini, 10 di Vivaldi, uno dei dodici concerti che formano l'opera L'Estro anche se quest'ultima è superiore all'edizione originale… e costa armonico; mi è anche piaciuta molto la lettura dei Concerti per solo 15 Euro invece dei costi esorbitanti di una copia originale! mandolino, due dei più divertenti concerti di Vivaldi, suonati con un Questa produzione è stata l'ultima fatta dai due membri del team fraseggio immaginativo e grande verve. Un'altra bella edizione originale della Mercury, Bob Eberenz, ingegnere del suono, e dell'Aranjuez è la versione con Narciso Yepes su Decca, incisa Harold Lawrence, produttore. Le due incisioni, realizzate al San negli anni Cinquanta con la National Orchestra of Spain diretta da Antonio Municipal Auditorium, San Antonio, Texas, nel novembre Ataulfo Argenta (Decca SXL 2091), purtroppo non disponibile in del 1967, suonano un po' diversamente l'una dall'altra. Siccome alta risoluzione, ma solo a un prezzo esagerato sulla rete... In con- sono sempre in contatto, per via del progetto DeAgostini, con il clusione: un master Mercury di prima qualità. Pierre Bolduc pagina attiva CLICCA QUI per ascoltare ascoltare il Concierto Andaluz eseguito dai Romeros extra 51 classico: rodrigo 10 TITOLI OGNI MESE: 1 per ognuno delle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! 3 . HI RES HI RES CLASSICO extra pagina attiva 45 GIRI NON CLASSICO 4 dischi per un’isola deserta Ben Webster BEN AND ‘SWEETS’ ORG icordo la prima volta che ho sentito Ben Webster, fu su un notevole sistema di riproduzione analogico a casa di amici (fortunato me), intitolato Live at the Renaissance, rimasterizzato su un'edizione limitata a 45 giri, e devo dire che il ragazzo suonava davvero bene. C'erano alcuni momenti di rumore che provenivano dal registratore a nastro che aveva registrato il concerto, ma lasciatemelo dire, questi rumori non hanno costituito alcuna interferenza nella performance di Webster. Quella notte mi è rimasta impressa in modo indelebile e ora ogni volta che sento un sax, posso dire quasi subito se si tratta o no di Ben, visto che ha quello stile così particolare. R Quando questo album fu annunciato dalla ORG, mi resi conto che avrei dovuto subito ascoltarlo. Ora che ce l'ho, non posso che credere alla qualità, alla tranquillità che trasmette il vinile. Normalmente, quando si abbassa lo stilo, viene spontaneo dire spesso che va bene, che questa è solo una registrazione, e poi i soliti rumori della puntina sul vinile e infine inizia la musica. Ma ciò non vale per questo vinile, viste le tante cure che sono state prese nel creare questo Dischi per un’isola deserta disco. È davvero paz- La tua lunga sofferente moglie ti ha abbandonato su un'isola deserta. Ma ha avuto pietà di te: ti ha lasciato una copia dell'Inferno di Dante… e un lusso: l'impianto hi fi che non vuol più vedere in casa. modo reale e natura- Per tenervi compagnia: 500 incisioni che i critici di AS ti spediranno regolarmente. viene la pelle d'oca. Ecco la loro scelta: ‘dischi per un’isola deserta.’ potuto ascoltare Ben zesco come questo disco suoni così in le. Mentre sto scrivendo questa recensione, sto ascoltando My Romance e mi Voglio dire, avrei 4. 45 GIRI: ben webster 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! del genere è davvero difficile da descrivere (non solo gli italiani esagerano con le parole…, PB). Certo, avrei potuto usare i soliti termini, come 'dinamico', 'caldo', 'volume perfetto', 'tranquillo', 'ritmo' ... ma non c'è effettivamente niente di simile lì, e per lì intendo dire ascoltare QUELLA registrazione. Questo qualcosa in più si ascolta quando si ha a che fare con il vinile! "Il sassofonista tenore Ben Webster e il trombettista Harry "Sweets" Edison, entrambi veterani dell'epoca dello swing (anche se aggre- gati a differenti orchestre), avevano desiderato a lungo di registra- re un intero album insieme. I risultati, un quintetto 'adattabile' con il pianista Hank Jones, il bassista George Duvivier e il batterista Clarence Johnston, sono davvero gratificanti. Ci sono due caratte- ristiche ballate per il sassofono tenore (How Long Has This Been Going On e una bella versione di My Romance) e una per Edison (Embraceable You) insieme con tre brani corali un po' più veloci. Niente di particolare, ma la musica melodica è molto piacevole". Scott Yanow, Allmusic.com Questo disco è disponibile nella stampa a 180 grammi, a 45 giri. Masterizzato da Bernie Grundman dai master originali analogici, in una serie limitata a 2500 copie. Non posso fare almeno che dare un pieno elogio a questo album e a questa registrazione ... (accidenti…PB) a cominciare dall'incredibile lavoro di mastering fatto dalla ORG. Complimenti ragazzi, avete nuovamente superato voi stessi! Non vedo l'ora di mettere le mani su molte di queste bellezze, piccole macchine del tempo che si adattano a meraviglia nel palmo delle vostre mani. Pete Davey/www.audaud.com DISCOGRAFIA Webster in qualsiasi BEN WEBSTER AND SWEETS EDISON. giorno della settima- WANTED TO DO ONE TOGETHER. na su qualsiasi tipo di LPORG supporto, ma essere LP180 gr. SERIE LIMITATA viziati con un vinile www.soundandmusic.com > SOMMARIO extra 53 ƤȯΎȴɃȼɈȷȽȼȳΎȲȷΎɃȼΎȱȯɄȽΎɠΎȿɃȳȺȺȯΎȲȷΎɂɀȯɁȴȳɀȷɀȳΎȷȺΎɁȳȵȼȯȺȳΎȯɃȲȷȽΎɂɀȯΎȲɃȳΎȳȺȳɂɂɀȽȼȷȱȶȳ˴ΎȺ̃ȳɁȾɀȳɁɁȷȽȼȳΎɁȽȼȷȱȯΎȲȳȺȺȳΎ ȳȺȳɂɂɀȽȼȷȱȶȳΎȳΎȷȺΎȻȳɁɁȯȵȵȷȽΎȻɃɁȷȱȯȺȳΎȾɀȳɁȳȼɂȳΎɁɃȺΎɁɃȾȾȽɀɂȽΎȯɃȲȷȽΎ̚ȲȷɁȱȽ˴ΎȼȯɁɂɀȽ˴Ύ˛ȺȳΎȳȱȱ˷˷̛ΎȲȷȾȳȼȲȽȼȽ˴ΎȿɃȷȼȲȷ˴Ύ ȲȯȺȺȯΎȼȳɃɂɀȯȺȷɂɉΎȲȳȺΎȱȽȼȲɃɂɂȽɀȳ˷ LP 45 NON CLASSICO 5 dischi per un’isola deserta Bill Evans Trio TRIO ‘65 VERVE nche se queste otto selezioni sono state tutte registrate da Bill Evans in altri album nel corso della sua carriera, questa particolare sessione rimane uno dei suoi album classici ed è uno dei preferiti di molti collezionisti. Alcuni dei brani presenti sono considerati dalla critica superiori alle altre versioni su disco, come quello che apre il disco, Israel, che era già stato registrato quattro anni prima. Se solo tutti i trii per pianoforte jazz suonassero qualcosa di simile ma, purtroppo, non lo fanno…Una volta, il clarinettista Jimmy Guiffre turbò il Village Vanguard di New York [uno dei jazz club più famosi della metropoli americana, ndr], come riportato nelle note di copertina originali, quando affermò che, come musicista, Bill Evans era superiore a Charlie Parker. Guiffre fu anche protagonista di un'affermazione simile a quella di Ellington, a proposito delle cosiddette categorie musicali, affermando che non esistono, ma che esiste solo una grande musica e una che non lo è. A In quel momento, Evans era occupato con le colonne sonore di registrazione, nei duetti con il chitarrista Jim Hall, e con i suoi due album multitraccia per solo pianoforte (che sono i miei preferiti tra tutte le sue registrazioni). Così non restò a lungo nello studio con il suo trio, ma aven- Dischi per un’isola deserta La tua lunga sofferente moglie ti ha abbandonato su un'isola deserta. Ma ha avuto pietà di te: ti ha lasciato una copia dell'Inferno di Dante… e un lusso: l'impianto hi fi che non vuol più vedere in casa. do la possibilità di produrre in modo rilassato e creativo un bel po' di brani, Israel sostituì il ‘desaparecido’ Scott LaFaro, il quale non era aggressivo come quel bassista, ma capace di con- Per tenervi compagnia: 500 incisioni che i critici di AS ti spediranno regolarmente. centrarsi maggior- Ecco la loro scelta: ‘dischi per un’isola deserta.’ interessanti mente sulla definizione dei tempi e su effetti melodici. Non era un Scott LaFaro, ma sicuramente un grande. Alcuni dei pezzi mostrano un approccio ritmicamente forte di Evans (meno probabile che possa essere considerato come il tipico cocktail jazz-piano da coloro che non lo ascoltano attentamente). La sua composizione, Elsa, produce un insolito assolo di grande bellezza. Nessuno, ad eccezione di quelli che erano nello studio (e nello studio per il remastering), ha ascoltato l'album con una tale, eccezionale fedeltà come quella raggiunta nell'edizione limitata, numerata e rimasterizzata a 45 giri, perfino, lo scommetto, con il file da scaricare in alta risoluzione (ammesso che esista). I tre musicisti sono proprio lì nella stanza di ascolto. Non c'è nessun tipo di rumore anche nell'edizione della ORG. Sicuramente vale la pena di alzarsi più frequentemente dal divano per girare i lati del disco a 45 giri. Johns Henry/www.audaud.com DISCOGRAFIA BILL EVANS TRIO - TRIO '65 LP Verve (1965)/ Original Recordings Group ORG 142 45 rpm double vinyl (Bill Evans, piano; Chuck Israels, bass; Larry Bunker, drums) Track List: Israel (John Carisi) Elsa (Earl Zindars) 'Round Midnight (Thelonious Monk, Cootie Williams) Our Love Is Here to Stay (George Gershwin, Ira Gershwin) How My Heart Sings (Zindars) Who Can I Turn To? (Leslie Bricusse, Anthony Newley) Come Rain or Come Shin" (Harold Arlen, Johnny Mercer) If You Could See Me Now (Tadd Dameron, Carl Sigman) www.soundandmusic.com > SOMMARIO extra 55 5. LP 45 non classico: bill evans 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! LINK UP > AS 130 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete l’articolo AS 130 / pp.8-11 guida all’ascolto ‘musicale’ CD ALLEGATO AD AS 130 nuova rubrica!! TCHAIKOVSKY SINFONIA N.1 LO SCHIACCIANOCI, SUITE LINK UP AS 130: CD tchaikovsky Per conoscere meglio questo disco, in questa nuova rubrica potete leggere la guida all’a sc olt o e ascoltare degli esempi musicali, che sono stati segnalati con l’icona sq Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali CLICCATE QUI: Questo link vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare... sq Poco prima di ultimarla, il giovane compositore decise di mostrar- SINFONIA N. 1 la ai suoi maestri di composizione e di teoria musicale del conser- a prima esperienza sinfonici di Tchaikovsky prese corpo con vatorio di Pietroburgo, Anton Rubinštejn e Nikolaj Zaremba, ma molta fatica nel 1866 e subì, nel corso del tempo, innumere- da parte di entrambi ebbe soltanto severissime critiche e, addirit- voli modifiche. A soli venticinque anni, poco dopo essersi tura, il rifiuto categorico di eseguirla a Pietroburgo, al punto che diplomato al conservatorio di Pietroburgo, il compositore russo Tchaikovsky, in una delle sue lettere al fratello, definì i suoi due decise di trasferirsi nel nuovo conservatorio di Mosca dove, su insegnanti "i furfanti Zaremba e Anton Rubinštejn". Nemmeno che invito del direttore Nikolaj Rubinštejn, fratello del celebre compo- dopo ebbe sottoposto la partitura a una radicale rielaborazione, i sitore e pianista Anton, era riuscito a ottenere la cattedra di armo- suoi professori non ritennero degna di esecuzione l'intera sinfo- nia. In quello stesso anno, Tchaikovsky iniziò anche la composi- nia, ma soltanto l'Adagio e lo Scherzo. Nel frattempo, però, lo zione di un'opera sinfonica e per scriverla, immerso in un conte- Scherzo era già stato eseguito a Mosca il 10 dicembre 1866, sotto sto tranquillo e rilassante, decise di trasferirsi presso gli amici la direzione di Nikolai Rubinštejn, senza ottenere consensi e suc- L Mjatlev a Peterhof, a una ventina di chilometri da San Pietroburgo, dove sorgeva una delle regge dello zar, che si affacciava sul Golfo di Finlandia. Un posto davvero ameno, nel quale il compositore trascorse tutta l'estate; lì volle cimentarsi con la composizione nel corso delle ore notturne. Ma questa scelta, invece di rivelarsi utile per la creazione della sinfonia, gli provocò una grave malattia nervosa. “Ho rovinato i miei nervi nella dacia di Mjatlev, affaticandomi sulla sinfonia, che Realsound per sapere di più... www.realsound.it stentava a Tchaikovsky venire,” scrisse all'amato fratello Modest, raccontandogli di avere avuto "allucinazioni" e di aver perfino sofferto di "congelamento alle estremità". cesso. A San Pietroburgo, invece, i tempi dell'Adagio e dello Scherzo furono finalmente proposti l'11 febbraio dell'anno successivo, sotto la direzione di Anton Rubinštejn. Infine, l'intera sinfonia fu eseguita in prima assoluta a Mosca, il 3 febbraio 1868, con la direzione di Nikolaj Rubinštejn (al quale l'opera è dedicata), ottenendo vasto consenso di pubblico e di critica, tanto che il compositore scrivendo al fratello Anatolij nove giorni dopo, affermò tra l'altro che "La mia sinfonia ha avuto grande successo ed è piaciuto soprattutto l'Adagio". Ma i cambiamenti e le modifiche a quest'opera sinfonica erano ben lungi dall'essere terminati, come ricordò lo stesso Tchaikovsky in una lettera scritta al suo amico ed editore Jurgenson per ringraziarlo della stampa a sorpresa fatta in occasione del suo compleanno nel 1875: "La Prima Sinfonia è stata 56 extra > SOMMARIO LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete l’articolo AS 130 / pp. 10-11 LINK UP > AS 130 Piotr Ilic TCHAIKOVSKY SYMPHONY N. 1 in G minor THE NUTCRACKER, Suite Sofia Festival Orchestra JULIAN KOVATCHEV, conductor Suite from “The Nutcracker” op. 71a 5. I Ouverture miniature. Allegro giusto [3.24] II Danses caractéristiques: 6. 1. Marche. Tempo di marcia viva [2.29] 7. 2. Danse de la Fée Dragée. Andante non troppo [1.58] 8. 3. Danse Russe (Trépak). Tempo di Trépak, molto vivace [1.09] 9. 4. Danse Arabe. Allegretto [3.45] 10. 5. Danse Chinoise. Allegro moderato [1.17] 11. 6. Danse des Mirlitons. Moderato assai [2.29] 12. III Valse des Fleurs. Tempo di valse [7.10] recording dates: 1993 (Symphony n. 1), 1995 (Nutcracker); sound engineer: Peter Ghirardini recorded digitally with True 20 bit-128 x oversampling scritta nel 1866. Su consiglio di Nikolaj Grigor'evic [Rubinštejn], ho un'illustrazione del primo tempo della mia Prima Sinfonia. Il qua- fatto alcuni cambiamenti prima dell'esecuzione e in questa versio- dro rappresenta una larga strada d'inverno. È bello!" e, a tale pro- ne è stata eseguita nel 1868. Ma in seguito ho deciso di sottopor- posito, non si deve dimenticare che questa sinfonia venne compo- la a una revisione radicale. Ad ogni modo, non l'ho fatto prima del sta proprio sotto l'impressione del viaggio che il musicista russo 1874". D'altronde, il grande compositore russo ebbe sempre un fece sul lago Ladoga e sull'isola di Valaam. debole per questa sinfonia e dichiarò, come scrisse testualmente in un'altra lettera, che "era essenzialmente migliore e più ricca di GUIDA ALL’ASCOLTO DELLA Sinfonia n. 1 sostanza di diverse altre opere più mature". Finalmente, il 19 Il primo tempo della sinfonia è intitolato "Visioni di un viaggio d'in- novembre 1883, la prima sinfonia venne eseguita a Mosca sotto la verno". L'iniziale Allegro tranquillo crea subito un clima decisa- direzione di Max Erdmannsdorfer nella sua versione definitiva. mente fiabesco, così caro a Tchaikovsky al punto che volle ricre- "Ero presente al concerto della Società Musicale in cui è stata suo- arlo anche nei suoi celeberrimi balletti. Il tremolo misurato dei vio- nata la mia sinfonia, che non veniva eseguita da sedici anni", scris- lini sullo sfondo suggerisce il morbido movimento della slitta che se pochi giorni dopo Tchaikovsky. "Mi hanno chiamato in scena corre nella steppa innevata. Il tema principale, rappresentato da con molto entusiasmo e ciò è stato per me piacevole, e lusinghie- una melodiosa canzone russa, viene esposto dai flauti e dai fagot- ro, ma allo stesso tempo estremamente penoso... ". ti all'unisono, creando una sensazione che dà l'idea di freddo e di Come si sa, quest'opera sinfonica ha un sottotitolo, quello di assoluto silenzio che ammanta tutta la natura. In aggiunta appare, "Sogni d'inverno", al punto che molti critici e storici musicali si sono subito dopo, un motivo cromatico discendente che, in prima battu- chiesti se questa composizione debba rientrare nel cosiddetto ta, viene esposto con i legni, mentre scendendo verso il basso con genere della ‘musica a programma’. In un certo senso, fu lo stes- gli archi gravi diventa più inquieto, più cupo. Questo secondo tema so compositore a chiarire questo punto, in una lettera indirizzata al viene ripreso per intero anche dagli altri strumenti, con una pro- collega e pianista Sergej Taneev: "Certo, la mia sinfonia ha un pro- gressione timbrica che raggiunge sonorità trionfali. Anche il terzo gramma, ma è tale che è impossibile formularlo a parole. Sarebbe e ultimo tema, affidato al clarinetto, è una tipica canzone russa che ridicolo e avrebbe un effetto comico. Ma la sinfonia non dovrebbe permette all'ascoltatore di calarsi ancor più in questa atmosfera essere la più lirica di tutte le forme musicali? Non dovrebbe espri- trasognata. Da questo momento, i tre temi citati vengono ripropo- mere tutto ciò per cui non ci sono parole, ma che sgorga dall'ani- sti ma e che vuole essere espresso?". Inoltre, bisogna ricordare un ti, che si alternano come in un colloquio, prima dell'apice finale. s q04.56 - 10.45, a mano a mano, da vari gruppi di strumen- altro episodio legato a questa composizione e ai suoi possibili Nella coda il tema principale viene riproposto con la stessa stru- significati: dopo aver visitato la casa della sua amica e mecenate mentazione impiegata nell'esposizione introduttiva. Nadjezda von Meck, Tchaikovsky le scrisse nel settembre del Il secondo tempo, Adagio cantabile ma non tanto porta il titolo di 1878 di aver notato un quadro, che, secondo lui, era "quasi come "Terra desolata, terra di brume", tipico dello stile rarefatto, idilliaco > SOMMARIO extra 57 LINK UP AS 130: CD tchaikovsky Symphony n. 1 op. 13 “Winter Dreams” 1. Allegro tranquillo [12.09] 2. Adagio cantabile ma non tardo [11.29] 3. Scherzo. Allegro scherzando giocoso [8.49] 4. Finale. Andante lugubre - Allegro maestoso [13.55] LINK UP > AS 129 di Tchaikovsky, e si apre e si chiude con una sorta di quartetto cameristico. Dopo questa introduzione eseguita intimamente dagli archi, il tema viene esposto dall'oboe, con il sostegno del flauto e del fagotto s q01.46 - 04.18; a questi tre legni e alla debita ela- borazione tematica, si aggiungono i violoncelli, che portano il tema ad assumere un carattere più terso e decisamente malinconico. Dopo il ritorno al Tempo I e ad altre variazioni, che vengono alternativamente presentate dagli archi e dai legni, si arriva a un improvviso accordo dei soli archi, in triplice crescendo, seguito dall'ingresso di due corni che eseguono il tema fortissimo, marcando la melodia con molta espressione (come indica sulla partitura LINK UP AS 130: CD tchaikovsky Tchaikovsky). Una melodia che cresce sempre più d'intensità fino narsi del racconto non vantava quell'impatto drammaturgico che a giungere all'apice quando improvvisamente tutto s'interrompe e aveva contraddistinto i suoi precedenti balletti. Se alla fine accet- ritorna il quartetto d'archi iniziale con il sostegno del contrabbasso. tò, fu per merito di Petipa che fu, come d'abitudine, assai abile nel Il terzo tempo, lo Scherzo - Allegro scherzando giocoso, non ha più delineare una coreografia all'interno della quale conservò sia l'ele- nessuna indicazione programmatica, portando a credere che il mento naturalistico della storia, sia la sua finzione fantastica, ben ‘viaggio invernale’ sia giunto al termine. Il materiale della prima e sapendo come il compositore sarebbe stato in grado di dare il della terza parte di questo tempo proviene dalla Sonata in do die- meglio di sé creando il giusto clima psicologico partendo proprio sis minore per pianoforte, composta nel 1865. Il tema principale è da quei due elementi scenici. costituito da una serie di accordi eseguiti prima dagli archi e poi dai Inoltre, un'ulteriore spinta nell'accettare questa proposta da parte legni, con una strumentazione chiara e trasparente, durante la di Tchaikovsky giunse dalla direzione del Teatro Mariinskij che quale i due gruppi orchestrali dialogano incessantemente. Dopo offrì al compositore un sontuoso contratto che prevedeva l'allesti- una pausa, inizia un elegante valzer s q03.29 - 06.19, la danza mento del balletto, da rappresentarsi in un'unica serata, insieme preferita in assoluto dal compositore russo. La coda, infine, è con- con un'opera lirica, Iolanta. A quel punto, il compositore si mise traddistinta da una particolarità stilistica, un assolo dei timpani, che febbrilmente al lavoro a Frolovskoe, nel febbraio del 1891, comin- eseguono in ppp il tipico schema ritmico di una mazurka. ciando a delineare il balletto con la stesura del Valzer dei fiocchi di Anche se non viene indicato sulla partitura, un possibile "program- neve. Perfino l'acclamata tournée concertistica negli Stati Uniti, ma" del tempo finale, l'Andante lugubre - Allegro moderato - organizzata nel mese successivo, non interruppe più di tanto la Allegro maestoso - Andante lugubre - Allegro vivo, potrebbe esse- composizione dello Schiaccianoci. Inoltre, passando a Parigi, il re quello che ricorda una grande festa popolare. Questo spieghe- compositore scoprì alcuni strumenti-giocattolo, fra cui i ‘tamburi- rebbe la presenza della canzone (come avverrà nel finale della conigli’, oltre a rimanere affascinato dal timbro cristallino della cele- quarta sinfonia) Sbocciavano i fiori, che si sviluppa gradatamente sta, al punto di inserirli nella partitura. Il balletto fu ultimato il 25 da un nucleo in sol minore per trasformarsi in blocchi di accordi luglio 1891 ma, prima di elaborare l'orchestrazione dell'intera nella tonalità maggiore della stessa nota s q01.07 - 04.05. Per opera, Tchaikovsky decise di estrapolarne alcune parti per dare rendere meglio questo passaggio dal ‘lugubre’ al ‘maestoso’ (che vita a una Suite sinfonica che diresse il 7 marzo 1892 a San costituisce l'arcata architettonica di tutto il tempo), Tchaikovsky Pietroburgo, ottenendo un grandissimo successo. Pubblicata dal- aumenta notevolmente l'organico con l'uso degli ottoni, trombe, l'editore Jurgenson nel 1892 con il numero d'opus 71/a, la Suite, tromboni e tuba, sostenuti dai piatti e dalla grancassa. che impiega il medesimo organico orchestrale del balletto, comprende l'Ouverture miniature, la Marche (tratta dalla seconda SCHIACCIANOCI, SUITE scena del primo atto), cinque Danses charactérìstiques (estratte Visto che il balletto La bella addormentata ebbe un grande succes- con diverso ordine dal Divertissement, n. 12 del secondo atto) e so, nonostante che al debutto avesse raccolto solo un tiepido infine la celeberrima Valse des Fleurs (che nel balletto corrispon- apprezzamento, il celebre direttore dei Teatri Imperiali di San de alla scena n. 13 del secondo atto, primo quadro). Pietroburgo, Ivan Vsevoloz'skij, decise di aggiungere al repertorio Quest'opera rappresenta, in concomitanza con la fase estrema del Teatro Mariinskij un'altra opera dedicata al balletto, giovandosi dell'attività creativa, l'evoluzione ultima del linguaggio di della creazione musicale di Tchaikovsky e delle coreografie di Tchaikovsky il quale riesce a bilanciare, a equilibrare un grande vir- Marius Petipa, il famoso ex-ballerino francese, divenuto maestro di tuosismo con la raffinatezza della scrittura strumentale. L'idea danza del Balletto Imperiale della capitale russa. Lo stesso musicale, in quest'opera, ormai rasenta una precisione quasi Vsevoloz'skij sottopose alla coppia di artisti il soggetto, un raccon- scientifica per ciò che riguarda la mirabile distribuzione dei pesi e to dello scrittore romantico tedesco Ernst Theodor Amadeus dei contrappesi timbrici, il che porta a ottenere momenti di assolu- Hoffmann, nella riduzione francese di Alexandre Dumas figlio, ta singolarità. Casse-Noisette et le Roi des souris, anche se all'inizio Tchaikovsky non sembrò molto convinto di tale scelta, sia perché l'intreccio della vicenda non lo attirava, sia soprattutto per il fatto che il dipa- 58 extra > SOMMARIO LINK UP > AS 129 GUIDA ALL’ASCOLTO DELLO Schiaccianoci, Suite Conclude la serie delle cinque danze la Danse des mirlitons, che Fin da subito, lo straordinario linguaggio Tchaikovskiano si presen- propone l'ascolto puramente evocativo di antichi strumenti popola- ta nel suo splendore nell'Ouverture-miniature (un Allegro giusto), il ri infantili, il cui suono era simile a quello del flauto traverso, dal quale rappresenta un brano sinfonico che curiosamente manca dei suono maggiormente nasale (appunto il mirliton, conosciuto anche violoncelli e dei contrabbassi nell'organico strumentale, con la pre- con l'appellativo di flauto eunuco). Ovviamente, Tchaikovsky non senza di due corni che si uniscono ai legni. L'effetto di chiarezza impiega i mirliton nell'orchestra, che vengono ricreati, con una che traspare all'ascolto si evince proprio dai concetti musicali scel- sonorità somigliante, dalla melodia ‘infantile’ dei tre flauti nel loro ti dal compositore secondo una spiccata dimensione sonora, capa- lungo assolo ce di evocare sia la dimensione fiabesca, sia un innegabile senso tema, basato su un accompagnamento degli ottoni e delle percus- di "drammaticità" che traspare dalla prima. Alla meccanicità raffina- sioni, viene prima affidato a due trombe, sostenute poi dai violini e s q00.04 - 01.20 (nel tempo Andantino); il secondo ta della prima idea, si contrappone il secondo tema, cantabile, dei dalle viole violini contrappuntati dai pizzicati, temi che si sviluppano dai tre flauti per ritornare alla prima idea. In tutto meno di due minu- s q00.03 - 02.58, fino a quando il brano si conclude con un rapi- ti e mezzo di semplicissima, ma geniale, musica, nella quale si do crescendo, con il preciso intento di fornire l'immagine di una coglie ormai la piena maturità stilistica raggiunta da Tchaikovsky. spensierata ouverture nel tipico stile classico. Conclude la Suite la Valse des Fleurs (Valzer dei fiori), una delle Segue la Marche (Tempo di marcia viva), contraddistinta da una più celebri pagine da concerto (in Tempo di Valse), capace di far sonorità, da un uso degli strumenti che rimanda incredibilmente a convivere l'atmosfera aggraziata e luccicante di una miniatura con quello che sarà una delle caratteristiche peculiari della musica di i colori sgargianti di una grande formazione orchestrale. Un brano Prokof'ev, ossia l'uso sapiente degli archi da una parte e i legni dal- che dimostra come il compositore russo fosse in grado di domina- l'altra, capaci di dare vita a singolari ‘blocchi’ timbrici. Il timbro ini- re e plasmare il suono orchestrale, come fece in quegli stessi anni ziale delle trombe, dei corni e dei clarinetti è genialmente originale Richard Strauss con i suoi poemi sinfonici. L'impasto timbrico ini- nella sua semplicità, al quale risponde ‘a blocco’, con un andamen- ziale, creato dagli oboi, dai clarinetti, dai fagotti e dai corni, ha il to discendente e saltellante, i violini, sui quali, a livello di contrap- compito di ‘annunciare’, dopo l'elaborata e arabescata cadenza punto, si appoggia il pizzicato ascendente dei bassi dell'arpa, il tema, contraddistinto da un dolce cantabile, dei quattro 01.04! Al centro vi è un canonico Trio basato su un veloce disegno corni cui risponde l'intervento del clarinetto ribattuto che i flauti e i clarinetti da una parte e gli archi dall'altra si ciò segue il secondo tema, rappresentato dall'attacco degli archi, s q01.21 - 01.52. A scambiano ripetutamente, con il preciso scopo di esaltare un raffi- ai quali rispondono i legni più acuti nato tratto coloristico. no di questi due temi, si concretizza un terzo tema, di un fascino Da qui prendono corpo e si susseguono nella Suite cinque danze, assoluto, affidato al flauto e all'oboe la prima delle quali è la Danse de la Fée-Dragée (Danza della fata subentrano magicamente i violoncelli e le viole che propongono, a dei confetti): un pizzicato degli archi precede il suono cristallino e loro volta, un quarto tema sottile della celesta a cui si contrappone il timbro cupo e misterio- genialmente, alla ripresa del terzo tema, presentato dai violini col so del clarinetto basso (nel tempo Andante non troppo), dando vita raddoppio del flauto. Si ritorna così all'inizio del valzer, con i quat- a uno sviluppo tro corni in mezzoforte, che portano alla conclusione di questo s q00.44 - 01.19, esempio perfetto di quella legge s q01.53 - 02.24. Dopo il ritors q03.29 - 03.59, ai quali s q04.00 - 04.30, un'idea che porta, mirabile brano con i tre fortissimi della Coda finale. Andrea Bedetti di pesi e contrappesi timbrici adottata da Tchaikovsky. Dopo questo momento idilliaco, per evidente contrasto, segue la Danse russe Trépak (Molto vivace) contraddistinta da un ritmo travolgente, attraverso il quale si dipana un inciso melodico di stampo chiaramente popolare, già adottato da Glinka nel brano Kamarinskaja, che si esalta nel Prestissimo finale s q00.45 - 01.06. La Danse Arabe, eseguita nel tempo di Allegretto verte, ancora in contrasto rispetto alla precedente, sulle mezze tinte e sugli archi in sordina. Il tema musicale viene proposto dai legni e dai violini, accompagnati da un leggero timbro percussivo dato dal tamburino s q00.09 - 01.09: questo tema è desunto da una ninna-nanna georgiana che Tchaikovsky propone con un tempo più lento (nella versione del balletto è ancor più lento). Con la successiva Danse Chinoise (Danza cinese) in tempo di Allegro moderato, si ascolta, sul continuo pulsare dei fagotti, il geniale assolo dei flauti e dell'ottavino, con la risposta degli archi in pizzicato e di tutta l'orchestra, compresa la voce caratteristica del glockenspiel s q00.05 - 01.01, sino alla conclusione fissata su un rapido crescendo. > SOMMARIO extra 59 LINK UP AS 130: CD tchaikovsky s q00.03 - s q01.21 - 01.51. Questo motivo viene ripreso infine