lavelli_reti e connessioni
Transcript
lavelli_reti e connessioni
Reti e connessioni per comunicare Tesina di Isabella Lavelli Matr. 152156 Corso di Teoria e Tecniche dei Nuovi Media Prof. Carlà Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie della Comunicazione Università IULM - Milano PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com Sommario INTRODUZIONE: OBIETTIVO E STRUMENTI DI ANALISI. _______2 1.1 INTERNETWORKING CHALLENGES ____________________________________ 4 1.2 OPEN SYSTEMS INTERCONNECTION (OSI) REFERENCE MODEL_____________ 4 1.3 PROTOCOLLI ______________________________________________________ 5 2. RETI LAN (LOCAL AREA NETWORK) ___________________________7 2.1 I PROTOCOLLI LAN E IL MODELLO DI RIFERIMENTO OSI__________________ 7 2.2 I METODI DI ACCESSO A UNA RETE LAN ________________________________ 8 2.3 LAN: TOPOLOGIE __________________________________________________ 8 2.4 LAN: I DISPOSITIVI _________________________________________________ 9 3. LE RETI WAN __________________________________________________11 3.1 I PRINCIPALI DISPOSITIVI DI UNA WAN________________________________ 13 3.2 TERMINALE ISDN _________________________________________________ 14 4. ADSL: TECNOLOGIA DI COMUNICAZIONE A BANDA LARGA. 15 4.1 COS’È L’ADSL? __________________________________________________ 15 5. WIRELESS. UNA NUOVA FRONTIERA DELLA COMUNICAZIONE. _______________________________________________17 5.1 IL SISTEMA BLUETOOTH ____________________________________________ 18 5.1.2 LA DIFFERENZA TECNICA TRA CAVI E BLUETOOTH._______________________ 18 5.1.3 IN CHE MODO PUÒ ESSERE UTILIZZATO BLUETOOTH. _____________________ 18 5.1.4 CARATTERISTICHE TECNICHE DI BLUETOOTH ___________________________ 19 5.1.5 LE RADIAZIONI SONO DAVVERO PERICOLOSE? __________________________ 20 5.1.6 QUAL È IL POTENZIALE DI CRESCITA DELLA TECNOLOGIA BLUETOOTH._______ 20 5.1.7 TRASMISSIONE DEI DATI E SICUREZZA. ________________________________ 21 5.2 INTRODUZIONE ALLA TECNOLOGIA WIMAX ___________________________ 22 5.2.1 PERCHE’ WIMAX _________________________________________________ 23 5.2.3 UN ESEMPIO DI VITA CON WIMAX ___________________________________ 24 7. CURIOSITÀ : COME FUNZIONA UN’ANTENNA. ________________27 CONCLUSIONE. __________________________________________________30 FONTI E BIBLIOGRAFIA _________________________________________31 Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 1 Introduzione: obiettivo e strumenti di analisi. Questa ricerca nasce dalla necessità di capire meglio quali sono stati gli sviluppi tecnologici che hanno caratterizzato la “vita” di internet, o per meglio dire, di quel sistema di reti e connessioni che oggi è diventato il principale strumento di comunicazione e di interazione. Forse questa carrellata storica sulle moderne tecnologie di connessione parte dall’ambizione secondo cui una certa comprensione dei meccanismi può aiutare a comprendere certi “usi” che oggi si fanno della Rete. In molti hanno ipotizzato che l’evoluzione della società della comunicazione, come è stata più volte definita la comunità globale e globalizzata a cavallo tra ventesimo e ventunesimo secolo può, in larga misura, far corrispondere i propri mutamenti ai cambiamenti nelle modalità di comunicazione. Si realizzerebbe dunque una sorta di gioco di specchi in cui a partire da un’immagine, nel nostro caso dalla storia dell’evoluzione delle tecnologie di internet, si può arrivare ad ottenere anche la fisionomia di una società in cui cambiano modi di vivere e linguaggi. L’obiettivo di questa ricerca è quello di individuare le tappe più importanti dello sviluppo tecnologico delle reti. Il percorso di analisi si sviluppa su tre nodi fondamentali: § Le origini: Reti LAN e WAN § La velocità: ADSL § Wireless: i sistemi di connessione senza fili Ho scelto di affrontare un viaggio negli aspetti più tecnici del fenomeno della comunicazione mediata da computer perché penso che solo cercando di capire come funzionano i meccanismi e gli strumenti si può ambire a conoscere in qualche misura il fenomeno della comunicazione nell’era di internet. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 2 1. Internet: il network dei network Nessuno controlla Internet. Non è una singola entità, localizzata in un luogo specifico. Internet è comunemente descritta come la Rete delle reti. È un miscuglio su scala mondiale di centinaia di migliaia di reti , di proprietà, usate da milioni di persone in tutti i Paesi, e tutti sono connessi da migliaia di ISPs (Internet Services Providers). Ci sono due tipi di computer connessi alla Rete: server e client. Tutti gli utenti finali di Internet utilizzano machine client. Tipicamente ogni desktop o laptop computer usato da un individuo per e-mail, web browsing, word processing è un client. I client computer si connettono a Internet tramite un modem, tipicamente da casa, oppure tramite la Rete aziendale, in ufficio. Un server è sempre connesso a Internet, le pagine Web e le nostre e-mail sono su un server a nostra disposizione. I client e server comunicano attraverso un sistema di comunicazione ‘a pacchetti’ con protocollo Transmission Control Protocol/Internet Protocol (TCP/IP). Questo sistema permette ai clients e server di trasmettere i dati nelle due direzioni in modo univoco. Piuttosto che mandare un messaggio nella sua totalità, in its entirety, TCP/IP lo spacca in unità più piccole, o ‘pacchetti’. Come una lettera ciascun pacchetto ha una etichetta con l’indirizzo di destinazione. Ciascun pacchetto passa attraverso una catena di router, che connettono le varie reti di Internet. Ciascun router decide il tragitto più efficiente per il singolo ‘pacchetto’. Non ha importanza come i pacchetti sono spediti né il loro ordine di arrivo, quindi i router possono ovviare a intasamenti o guasti. Quando il computer destinatario riceve tutti i ‘pacchetti’ è in grado di riassemblare il messaggio originale. I router sono inoltre in grado di connettere diverse tipologie di reti. Per esempio, possono passare dati da una Rete Ethernet a una Rete Token Ring in modo veloce e trasparente per l’utilizzatore. Il lato positivo è che tutte le reti possono comunicare fra loro. La cattiva notizia è che chiunque può comunicare con la tua Rete, e non tutti hanno buone intenzioni. Questo ha costretto tutto il settore industriale a sviluppare la sicurezza: ad esempio i Firewall impediscono l’accesso non autorizzato alle reti private esaminando ciascun messaggio proveniente dall’esterno. I Firewall, che sono una combinazione di hardware e software bloccano tutti i messaggi che non corrispondono alle specifiche di sicurezza. Oltre ad aver creato la necessità dei Firewall, Internet ha influenzato la progettazione dei network aziendali. I network delle grandi corporation sono ancora di vari formati e standard proprietari ma con il passare del tempo assomigliano sempre di più a Internet. È molto meno costoso progettare, costruire e gestire una Rete Intranet (reti interne basate su Browser e protocolli Internet) che una basata su sistemi proprietari. Una Rete Intranet appare come una Rete Internet ma è accessibile solamente al personale dell’azienda. Un Firewall impedisce l’accesso dall’esterno all’organizzazione. Le reti Extranet sono accessibili con user name e password, e la user's identity determina quali parti di Extranet si possono vedere. I primi network, nelle grosse corporation o settori statali e militari, erano time-sharing network che usavano mainframe a cui erano connessi centinaia o migliaia di terminali. IBM sviluppò la famosa System Network Architecture (SNA) e DIGITAL una ‘Digital network architecture’, entrambe ‘proprietarie’. L’arrivo dei PC determinò uno sviluppo delle Local Area Networks (LAN). Le LAN permettono a moltissimi utenti, su un’area geografica limitata quale un fabbrica o istituzione pubblica, di scambiarsi file e messaggi, oltre alla posssibilità di accedere a risorse condivise, quali i file sui server o stampanti etc . Wide Area Networks (WAN) interconnettono le LAN utilizzando le normali linee telefoniche, o altri media, connettendo utenti in qualsiasi area geografica. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 3 Oggi, le LAN ad altissima velocità e le Internetwork sono diffuse in tutto il mondo, permettendo connessioni ad altissime velocità, un scambio enorme di dati oltre a voce e video (videoconferenze). Internetworking ha dato una soluzione economica ed efficiente a tre grossi problemi del passato: 1. LAN isolate: impossibile la comunicazione fra disverse entita’/uffici aziendali 2. Duplicazione di risorse: era necessario dare agli uffici o dipartimenti lo stesso hardware e software, e il necessario supporto 3. Mancanza di gestione della Rete: non esisteva un unico metodo centralizzato per la gestione e risoluzione dei problemi della Rete 1.1 Internetworking Challenges Sono ancora molte le sfide da fronteggiare nelle Internetwork, in particolare per quanto riguarda connectivity, reliability, flexibility e network management: ciascuna area è chiave nell’ottenere una Rete efficace ed efficiente. La connessione fra sistemi diversi richiede il supporto di differenti tecnologie di comunicazione: siti diversi possono usare differenti media (wire, wireless, optical etc) con differenti velocità. Con la diffusione pervasiva di internetwork, la reliability diventa vitale: utenti individuali e intere organizzazioni globali hanno una dipendenza quasi assoluta da un accesso reliable alle risorse del network. Il Network management deve essere in grado di provvedere un supporto centralizzato e la capacità di individuare e risolvere velocemente i malfunzionamenti. Configurazione, sicurezza e performance devono essere indirizzate per ottenere una Rete che funzioni senza problemi. La flessibilità è vitale per ottenere velocemente espansioni della Rete, rilascio di nuove applicazioni e servizi e a costi contenuti. 1.2 Open Systems Interconnection (OSI) Reference Model Open Systems Interconnection (OSI) è il modello di riferimento che descrive come le informazioni da una applicazione software in un computer si muovono attraverso un network medium a un’applicazione software su un altro computer. OSI Reference Model è un modello concettuale composto da sette ‘strati’, ciascuno specifica una particolare funzione del network. Il modello è stato sviluppato dall’ International Organization for Standardization (ISO) nel 1984, ed è ormai considerato il modello di architettura primario per la comunicazione fra computer. Il modello OSI divide i task necessari a muovere le informazioni da un computer ad un altro, su una Rete, in sette ‘gruppi di attività’ più piccoli. Un’attività o un gruppo di attività sono assegnati a ciascuno dei sette strati. Ogni strato è stato progettato con un ottimo livello di autonomia, quindi può essere realizzato in modo indipendente. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 4 Inoltre se le soluzioni di un livello necessitano un aggiornamento questo può essere fatto senza nessun impatto sugli altri livelli. Caratteristiche dei 7 livelli OSI Di seguito il dettalglio dei sette livelli di Open System Interconnection (OSI) Reference Model: • Layer 7—Application layer • Layer 6—Presentation layer • Layer 5—Session layer • Layer 4—Transport layer • Layer 3—Network layer • Layer 2—Data Link layer • Layer 1—Physical layer I sette livelli di OSI Reference Model possono essere suddivisi in due categorie: - upper layer - lower layer Gli upper layer riguardano le applicazioni degli utenti e generalmente sono realizzate con software, quindi i livelli alti sono i più vicini agli utenti finali. Sia il software degli utenti che le applicazioni interfacciano una applicazione software che contiene un componente per la comunicazione. I lower layer riguardano i problemi della trasmissione vera e propria dei dati e delle informazioni. I livelli Physical Layer and Data Link Layer sono realizzati con hardware e software. Gli altri Lower Layers sono generalmente realizzati in software. Il livello più basso, Physical Layer, è il più vicino al mezzo fisico utilizzato dal Network (per esempio, il cavo) e quindi è responsabile del passaggio dell’informazione sul mezzo della Rete. 1.3 Protocolli È importante sottolineare che il modello OSI è un modello concettuale della comunicazione fra computer, quindi non è (e non definisce) un metodo di comunicazione. La comunicazione è resa possibile dai protocolli di comunicazione. Nelle reti di comunicazione un protocollo è un insieme formale di regole e convenzioni che definiscono come i computer scambiano informazioni su una determinata tipologia di Rete. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 5 Un protocollo realizza praticamente funzioni di uno o più livelli OSI. Esistono una grande varietà di protocolli che si possono raggruppare nei gruppi seguenti: • LAN protocol • WAN protocol • Network protocol • Routing Protocol I LAN protocol operano sui livelli Network e Data Link del modello OSI e definiscono la comunicazione sulle varie reti LAN (ethernet/token ring etc) I WAN protocol riguardano i tre livelli più bassi del modello OSI e definiscono la comunicazione sui mezzi delle reti di ampia dimensione geografica. I Routing protocol riguardano i network-layer protocol che sono responsabili della determinazione del ‘tragitto’ e dello smistamento del traffico nella Rete. I network protocol sono i vari upper-layer protocol che esistono in una qualsiasi ‘protocol suite’. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 6 2. Reti LAN (Local Area Network) Una LAN è una Rete ad alta velocità di trasmissione e ricezione, capace di correggere gli errori di trasmissione, che copre una limitata area geografica (es. un edificio, una linea produttiva etc ). Una LAN tipicamente connette fra di loro PC, stampanti, macchinari di produzione etc. Una LAN offre molti vantaggi agli utilizzatori di computer: fra gli altri un accesso a risorse condivise quali dischi di archivio centralizzati, applicazioni software. Inoltre permette lo scambio di file fra gli utenti connessi alla Rete oltre naturalmente allo scambio di posta elettronica. In figura le tre tipologie di LAN più diffuse: • FDDI • Token Ring/IEEE 802.5 • Ethernet/IEEE 802.3 2.1 I protocolli LAN e il modello di riferimento OSI I protocolli LAN funzionano ai due livelli più bassi di OSI: “physical layer” e “data link layer’’. La figura mostra la mappa dei protocolli LAN più popolari vs il modello OSI: Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 7 2.2 I metodi di accesso a una Rete LAN I protocolli LAN tipicamente usano due metodi di accesso: • Carrier sense multiple access collision detect (CSMA/CD): I dispositivi presenti sulla Rete si contendono l’accesso al network fisico. Le reti Ethernet/IEEE 802.3 usano questo metodo. • Token passing: i dispositivi presenti nella Rete hanno accesso al network fisico basato sul passaggio di un gettone (token). Le reti Token Ring/IEEE 802.5 e FDDI. Usano questo metodo di accesso. LAN: I metodi di trasmissione. I metodi di trasmissione su una LAN si possono classificare in tre categorie,in ogni caso un ‘pacchetto’ è inviato a uno o più nodi: • Unicast: un singolo ‘pacchteto’ è inviato dal dispositivo sorgente, che assegna l’indirizzo finale, al dispositivo finale, attraverso la Rete. • Multicast: in questo caso il ‘pacchetto’ viene inviato a più destinatari, in pratica una lista di indirizzi finali. La Rete prende il pacchetto, ne fa delle copie e le invia ai dispositivi finali, che fanno parte della lista. • Broadcast: in questo caso il pacchetto viene inviato alla Rete, che ne fa delle copie e le invia a tutti i nodi della Rete,. 2.3 LAN: Topologie La topologia della LAN definisce il modo in cui sono organizzati i dispositivi in Rete. Abbiamo quattro topologie di LAN: bus, ring, star, tree. Queste sono architetture ‘logiche’ quindi la configurazione fisica può essere diversa. Ad esempio le topologie bus e ring sono solitamente organizzate fisicamente a ‘stella’.. La topologia bus è una architettura LAN lineare in cui la trasmissione si propaga dal dispositivo iniziale agli altri lungo la lunghezza del media (cavo elettrico,ottico). Le reti Ethernet/IEEE 802.3 utilizzano questa topologia, illustrata nella figura seguente: La topologia LAN ring consiste di una serie di dispositivi collegati fra di loro in modo unidirezionale, formando quindi un cerchio chiuso. Le reti Token Ring/IEEE 802.5 e FDDI utilizzano la topologia ring, come illustrato nella figura di seguito. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 8 La topologia LAN star è una architettura in cui tutti I dispositivi sono connessi ad un unico dispositivo centrale denominato: HUB. La topologia LAN tree è identica alla topologia bus con in più la possibilità di avere dei ‘rami’ aggiuntivi, come illustrato nella figura seguente: 2.4 LAN: I dispositivi Fra i dispositivi principali: repeaters, hubs, LAN extenders, bridges, LAN switches, routers. I Repeater sono dei dispositivi fisici che permettono di collegare fra di loro spezzoni di cavo assimilandoli ad un unico cavo. I Repeater ricevono i segnali da un segmento della Rete, lo amplificano, lo tempificano e lo ritrasmettono allo spezzone successivo, quindi evitano che nelle reti molto lunghe con un elevato numero di dispositivi il segnale si degradi fino al punto che i dati vengano persi e la Rete diventi inutilizzabile. I Repeater non sono in grado di compiere operazioni complesse, quindi eventuali disturbi non vengono eliminati, bensì amplificati, quindi c’è un limite alla lunghezza fisica della Rete e il numero di Repeater che si possono utilizzare. La figura sopra mostra un esempio di connessione di due segmenti della Rete con Repeater: Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 9 Hub è un dispositivo fisico che connette più dispositivi della Rete, ciascuno con il proprio collegamento visivo (cavo elettrico o ottico); le connessioni elettriche sono fatte internamente a Hub. Gli Hub sono usati per creare fisicamente una Rete fisica a stella ma mantenendo la topologia logica bus o ring. I LAN extender sono in grado di connettere la Rete LAN a router host attraverso una Rete WAN. Il router Host è in grado sia di bloccare trasmissioni indesiderate che rigenerare il segnale proveniente dalle LAN. Nella figura accanto un esempio di extender. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 10 3. Le Reti WAN Una WAN è una Rete di comunicazione dati che copre una vasta area geografica usando prevalentemente le strutture di trasmissione già presenti, come ad esempio le compagnie telefoniche. Le tecnologie WAN operano sui tre livelli più bassi del modello di riferimento OSI: il Physical Layer, il Data Link Layer e il Network Layer. La figura seguente illustra la relazione fra le tecnologie WAN e il modello OSI, Il collegamento PUNTO-PUNTO Il collegamento Punto-Punto fornisce un singolo prestabilito tragitto di comunicazione WAN fra un sito (ufficio, fabbrica, laboratorio etc ), attraverso un ‘carrier network’, quale una compagnia telefonica, a una Rete geograficamente lontana. Prima dell’avvento delle reti Intranet, Internet e Extranet la connessione PuntoPunto era largamente usata dalle corporation per collegare siti geograficamente lontani; solitamente con linee affittate dalle compagnie telefoniche, che forniscono una coppia di fili e hardware molto semplice al sito interessato. Il costo dell’affitto dipende dalla distanza e dalla banda di trasmissione ed è il tipo di connessione più costosa. La figura seguente mostra una tipica connessione Punto-Punto. Connessione Switching I circuiti Switched permettono di iniziare una connessione dati quando serve e terminarla quando completa. Quindi lavorano come le normali linee telefoniche per la voce. L’Integrated Services Digital Network (ISDN) è un buon esempio di switching. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com circuit 11 Nel caso di connessioni ISDN l’apparecchiatura del cliente ‘piazza’ una chiamata al numero della connessione ISDN, quando le due reti sono connesse e autenticate, possono trasferire i dati; quando la trasmissione è terminata il collegamento viene disattivato. La figura seguente mostra una tipica connessione Circuit-Switched WAN La connessione Packet Switching Packet switching è una tecnologia WAN che permette agli utilizzatori di condividere le risorse del computer, che può quindi utilizzare le sue infrastrutture in modo più efficiente . Questo si traduce in minori costi per l’utente ed è quindi molto più conveniente della connessione Punto-Punto. Le varie reti hanno quindi connessioni della Rete del carrier, che può creare percorsi virtuali fra i vari siti dei clienti su cui passano i ‘pacchetti’ da un sito all’altro attraverso la Rete. Si è quindi realizzata una Rete WAN virtuale. La figura seguente mostra una tipica connessione Circuit-Switched WAN Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 12 3.1 I principali dispositivi di una WAN WAN Switch Un WAN switch è un dispositivo a più ingressi e uscite fisiche che permettere di passare il flusso dei dati sulle varie linee di trasmissione disponibili nella Rete. ES: due router distanti geograficamente connessi attraverso WAN Switch Access Server Tutte le apparecchiature presenti in un sito (es. personal computer) non possono accedere alla Rete WAN in modo autonomo: è necessario avere un server che concentri tutte le richieste di trasmissione in uscita dal sito vs la Rete e similarmente raccolga tutti i dati che arrivano dalla Rete. Nella figura accanto un Access Server che concentra le necessità in uscita verso la WAN. Modem Il modem è il dispositivo più semplice: trasforma i dati digitali in analogici, e viceversa, in modo che possano essere trasmessi sulle linee telefoniche progettate per la trasmissione della voce. Quindi alla partenza i segnali digitali vengono trasformati in segnali adatti per la trasmissione sulle linee analogiche. A destinazione, i segnali analogici vengono trasformati alla forma digitale originaria. Nella figura di seguito, una connessione WAN con modem Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 13 3.2 Terminale ISDN Essenzialmente è un modem, talvolta chiamato ‘adattatore’, perchè non converte i segnali digitali in analogici. Quindi la sua è una funzione di ‘adattamento fra la Rete e altre apparecchiature con interfacce no ISDN, ad esempio un router con interfaccia EIA – 232 (seriale). Nella figura di seguito: il Terminal Adapter connette ad altre interfacce Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 14 4. ADSL: tecnologia di comunicazione a banda larga. 4.1 Cos’è l’ADSL? La sigla ADSL è l’acronimo di Asymmetrical Digital Subscriber Line. L’ADSL è una tecnologia di comunicazione a banda larga che permette un accesso veloce a Internet e ai network remoti usando le normali linee telefoniche. I vantaggi dell’ADSL rispetto ai tradizionali modem sono: • È sempre ON • Permette di intrattenere una conversazione telefonica e contemporaneamente navigare in Internet, con una sola linea telefonica • La connessione a Internet con questo sistema è almeno 140 volte più veloce rispetto a quella che si realizza con un modem normale ADSL1 offre differenti livelli di velocità: • Full-Rate ADSL • G. Lite ADSL Central Office Telephone Exchange Customer Premises POTS Phone Network Modem Splitter Splitter DSLAM Phone Line ISP L’ADSL funziona utilizzando le linee telefoniche già esistenti, ma ciò causa alcuni problemi. Il primo è rappresentato ovviamente dal fatto che le linee telefoniche non sono state pensate per la trasmissione di dati ad alta velocità:cavi non schermati, decine di fili nello stesso cavo, diverse sezioni di cavi, pezzi di linea non correttamente terminata etc. In secondo luogo le linee telefoniche domestiche non sono conformi agli standard di telecomunicazione. I modem ADSL possono essere di due tipi: modem USB oppure i cosiddetti Router: oggi iniziano a diffondersi dei modem wireless (Wi-Fi, IEEE 802.11x). Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 15 Le connessioni ADSL non sono diffuse omogeneamente su tutto il globo terrestre, come testimonia il grafico riportato. Principali tipi di Modem: • USB • Ethernet router • Wireless IEEE 802.11x router Fino ad ora ADSL è stata venduta come mezzo per navigare su Internet più velocemente. In futuro saranno i servizi aggiuntivi che faranno aumentare la diffusione delle tecnologie ADSL a larga banda: DATI-VOCE-VIDEO. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 16 5. Wireless. Una nuova frontiera della comunicazione. Può sorprendere ma le prime forme di comunicazione furono wireless. Solo con l’invenzione del telegrafo si iniziò a parlare di comunicazione wire-connected. Prima non c’erano fili. Gli Indiani d’America comunicavano attraverso segnali di fumo che potevano essere visti da un buon numero di persone anche a una distanza considerevole. I marinai invece facevano uso di bandierine per lanciare segnali ad esempio SOS. Come non ricordare la romanzesca figura del piccione viaggiatore. Ci sono molti altri esempi che si potrebbero citare di comunicazione, non face-to-face, nei quali si impiegano segnali codificati. Il codice Morse permise di trasmettere caratteri e simboli scritti attraverso un filo di rame ma le prime applicazioni che ebbe furono wireless, fasci di luce intermittenti erano utilizzati in questo caso. Il primo esempio di comunicazione via radio si deve a Guglielmo Marconi, a lui riuscì la prima trasmissione transatlantica utilizzando il codice Morse nel 1901. In quegli anni la voce umana già poteva essere trasmessa attraverso cavi, in molte case della borghesia erano presenti i primi telefoni. Via radio, al contrario si poteva solo utilizzare il codice Morse. Si dovette aspettare fino al 1904 per avere una prima dimostrazione di trasmissione della voce via etere. Il codice Morse restò ai marinai. Un’altra storia invece è quella della cosiddetta “data communication”, cioè della trasmissione di informazioni non in forma di discorso. Si tratta ad esempio di messaggi vocali, video, immagini. Questo tipo di comunicazione è stata rivoluzionata dall’avvento del digitale e, recentemente questo tipo di data communication ha caratterizzato le ormai diffuse tecnologie della telefonia mobile. Con i moderni cellulari si possono trasmettere wireless non solo messaggi vocali ma anche immagini e addirittura file musicali. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 17 5.1 Il sistema Bluetooth Bluetooth è un metodo per la trasmissione di dati che utilizza short-range radiolink in sostituzione dei cavi normalmente utilizzati nella connessione tra computer e unità connesse. Il progetto denominato Bluetooth è stato opera della Ericson Mobile Communication ed ebbe inizio nel 1994. Con l’aumento della presenza di dispositivi digitali nelle nostre vite, sono aumentati anche i cavi di vario genere, che connettono queste nuove unità. Un cavo per connettere stampanti a computer, un cavo per connettere fotocamere digitali a computer... Bluetooth può sostituire i numerosi cavi di cui facciamo uso nelle nostre case e sulle nostre scrivanie. 5.1.2 La differenza tecnica tra cavi e Bluetooth. Un’obiezione che comunemente può essere mossa alla diffusione di questo tipo di sistema riguarda il fatto che non esistano prove certe del fatto che l’organismo umano non possa essere danneggiato dal fatto di vivere in un ambiente percorso da onde elettromagnetiche. Al di là di queste perplessità di senso comune delle quali comunque coloro che sviluppano una nuova tecnologia devono necessariamente tenere conto, ci sono delle caratteristiche di Bluetooth che ne rendono sconsigliabile l’utilizzo in determinate situazioni. Bluetooth non è stato sviluppato per reggere un traffico eccessivamente intenso. Non è considerata una tecnologia adeguata a rimpiazzare cavi LAN, WAN o Backbone. E neppure è consigliabile in server-based application. L’utilizzo di Bluetooth può essere considerato molto vantaggioso nel campo delle telecomunicazioni mobili e nella connessione di unità che richiedono collegamenti sporadici. 5.1.3 In che modo può essere utilizzato Bluetooth. I campi di applicazione di Bluetooth vanno al di là di ciò che possiamo immaginare. L’ambizione di coloro che hanno sviluppato questa tecnologia è quella di poterla applicare alla maggior parte degli strumenti digitali di cui facciamo uso nelle nostre case e nei nostri moderni uffici. Virtualmente ogni digital device può essere parte del sistema Bluetooth. Facciamo alcuni esempi delle applicazioni di Bluetooth: 1) Un mouse Bluetooth può essere utilizzato anche a una certa distanza dal monitor, e mentre ci si muove per la stanza 2) Una tastiera Bluetooth potrebbe essere utilizzata lontana dal monitor, con un sollievo immediato per gli occhi non più sottoposti allo stress derivante dall’obbligo di digitare stando vicini al monitor. Inoltre una tastiera di questo tipo potrebbe indirizzarsi a più computer contemporaneamente. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 18 3) Possibilità di ricevere un segnale sul proprio cellulare nel momento in cui si riceve una email sul proprio PC. 4) Fotocamere, Stampanti, fax senza fili Il primo Bluetooth-mouse è stato presentato al CeBIT ad Hannover nel febbraio del 2000. All’annuale show Comdex a Las Vegas nell’autunno del 1999, nel padiglione Bluetooth, Motorola ha presentato un palmare in grado di sincronizzarsi con un cellulare. Il palmare utilizzava una Bluetooth radio per trasmetere e ricevere dati. Inoltre aveva un browser con tecnologia WAP (wireless application protocol) per visualizzare pagine WEB. Bluetooth permetteva anche la sincronizzazione di dati comuni, quali indirizzario e agenda. 5.1.4 Caratteristiche tecniche di Bluetooth La tecnologia Bluetooth è molto complessa. Ciò non sorprende se si considerano i compiti da eseguire. La base principale è lo standard IEEE 802.11, di cui una breve descrizione di seguito. Bluetooh usa la modalità Ad-hoc. Questo significa che ogni stazione di trasmissione e ricezione deve permettere accesso alle altre unità osservando correttezza nei protocolli (netiqette). Lo schema descrive i blocchi principali di una Rete Bluetooth. Con la tecnologia oggi disponibile la parte trasmissione/ricezione può avere le dimensioni di un anello e l’antenna può essere compresa nella stessa apparecchiatura (si veda capitolo su antenne), come ormai diffuso nei cellulari. Quindi le connessioni del passato fra le varie unità spariranno e l’apparato di trasmissione e ricezione sparirà fra gli altri circuiti elettronici. Lo standard IEE802.11 Lo standard di comunicazione IEEE 802.11 definisce i protocolli per due tipologie di reti di connessione fra apparati: Ad-hoc e client/server. Ad-hoc è una Rete semplice in cui le comunicazioni avvengono fra apparati presenti in un area ristretta senza la necessità di accedere a un unico punto di accesso o server. Lo Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 19 standard specifica la netiquette che ciascuna stazione deve osservare così che tutte le unità abbiano un accesso similare alle risorse wireless. Lo standard IEE802.11 definisce i metodi per arbitrare le richieste di utilizzazione dei media assicurando che tutti gli utilizzatori nell’area servita abbiano accesso alla stessa quantità di dati con la stessa velocità. La Rete client/server usa un punto di accesso che controlla il tempo di trasmissione allocato a tutte le stazioni di trasmissione/ricezione oltre a permettere ai dispositivi mobili di passare da una cella ad un altra. Il ‘punto di accesso’ è usato per coordinare il traffico dai punti radio-mobili alla Rete client/server wired e wireless. Questo permette il coordinamento di tutte le stazioni presenti in una certa area e assicura la corretta gestione del traffico di dati. Il punto di accesso permette la trasmissione dei dati fra le varie stazioni o da e a le Rete ‘server’. Tipicamente le wireless LAN controllate da un punto di accesso danno una performance migliore delle reti Ad-hoc. 5.1.5 Le radiazioni sono davvero pericolose? Il timore di un possibile inquinamento elettromagnetico del sistema Bluetooth è diffuso. In realtà la potenza di questo tipo di onde è troppo limitata per poter essere percepita dall’organismo umano. Quando si usa un telefono wireless o un dispositivo Bluetooth, parte dell’energia RF irradiata viene assorbita dal corpo. La profondità di penetrazione delle radiazioni è di circa 1.5 cm per una frequesnza di 2450 MHz, quindi l’assorbimento è veramente superficiale. 2450 MHz non è una frequenza di risonanza dell’acqua: quindi l’esposizione a emissioni Bluetooth RF non riscalda il corpo umano. La potenza in uscita da un dispositivo Bluetooth è troppo bassa per causare un cambiamento di temperatura misurabile. Per comparazione la massima escursione di temperatura causata da un telefono cellulare e’ meno di 0.1°C. Tuttavia esistono individui che sono particolarmente sensibili alle radiazioni elettromagnetiche. Una lunga esposizione a forti campi elettromagnetici per un periodo prolungato (anni) rende alcuni individui così sensibili che non sopportano la vicinanza di campi elettromagnetici. Bluetooth appartiene al trend di continua espansione di antenne e alter sorgenti di radiazioni nelle nostre città. Solo il futuro ci dirà se sarà stato uno sviluppo senza effetti negativi sulla nostra salute. 5.1.6 Qual è il potenziale di crescita della tecnologia Bluetooth. La tecnica wireless diventerà sempre più importante. Il suo sviluppo è legato anche alla diffusione dei PC portatili. La diffusione di questo tipo di sistemi è anche subordinata ai prezzi che devono essere mantenuti sufficientemente bassi da rendere questa tecnologia accessibile ai consumatori. Alcuni analisti prevedono per il 2006 un giro d’affari dei soli chips, utilizzati nei dispostivi , di 700 M$. Il singolo chip Bluetooth costerà ai produttori di computer portatili circa 30$, che permetterà una diffusione pervasiva della comunicazione fra portatile e telefono cellulare,con una ovvia semplicita’ di trasferimento dati. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 20 5.1.7 Trasmissione dei dati e sicurezza. Sicurezza significa due cose: • Vogliamo essere sicuri che i dati trasmessi giungano a destinazione non corrotti da interferenze • Vogliamo che i dati che trasmettiamo possano essere letti solo da coloro ai quali li avevamo effettivamente indirizzati Per quanto riguarda il primo aspetto del concetto di “sicurezza”, le unità Bluetooth sono spesso attivate in ambienti in cui può esserci un certo “rumore” elettromagnetico. Bluetooth usa diversi sistemi di controllo per l’individuazione di possibili errori, la correzione avviene secondo tre sistemi: • 1/3 rate FEC (Forward Error Correction) • 2/3 rate FEC • ARQ unnumbered scheme (Automatic Repeat Request). L’obiettivo dello schema FEC è quello di evitare fenomeni di ridondanza. Bluetooth è stato sviluppato con sistemi di autenticazione che lo rendono molto sicuro in ogni ambiente. Inoltre Bluetooth assicura una trasmissione più veloce rispetto a qualunque altro sistema di connessione. Tutto ciò unito a una modulazione della potenza d’uscita in funzione della distanza dal dispositivo di ricezione, rende il sistema difficile da penetrare. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 21 5.2 Introduzione alla tecnologia WiMAX WiMAX appartiene al gruppo dei sistemi di trasmissione BWA (Broadband Wireless Access) La missione di WiMAX è di rendere lo standard IEEE 802.16 utilizzabile da dispositivi e reti wireless in modo trasparente ed affidabile. In effetti l’acronimo (Worldwide Interoperability for Microwave Access) descrive compiutamente questo obiettivo. WiFi (Wireless Fidelity) ha fatto lo stesso per lo standard 802.11. I primi dispositivi WiMAX ufficiali saranno disponibili a fine 2005. WiMAX non è semplicemente ‘meglio’ di WiFi. I sistemi BWA nel passato sono sempre stati ‘proprietari’, questa è la prima volta che assistiamo a una spinta decisiva verso la ‘’interoperability’’. La grande maggioranza dei sistemi BWA nel passato richiedeva LOS (line of sight) mentre WiMAX è progettato dal suolo-up per offrire NLOS (non line of sight operation). La velocità di 70Mb/s per canale permette ad un ampio numero di utenti una velocità comparabile a DLS. Alcuni casi in cui WiMAX potrebbe sostituire DSL sono: • DSL non è disponibile, zone con infrastrutture telefoniche limitate • I costi di installazione DSL sono troppo elevati in relazione alla densità di popolazione. Però, nei casi in cui DSL è disponibile, WiMAX non può competere facilmente. Se lo standard 802.16a sarà a complemento delle tecnologie esistenti o le soppianterà si vedrà nel futuro. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 22 Per il momento sarà sicuramente un complemento a Wi-Fi 802.11a, permettendo agli utenti Wi-Fi di aumentare in maniera considerevole la distanza dalle reti cablate. Wi-Fi possono operare con una distanza massima di 100 metri, quindi in un appartamento o ufficio di modeste dimensioni; WiMax puo’ operare in un ambito di 50Km su un’ampia area geografica. Quasi sicuramente quando saranno disponibili (2007-2008), le tecnologie/standard 3G/3.5G HSDPA soppianteranno gli altri wireless standard. Dalla propria automobile sarà possibile avere un collegamento continuo di trasmissione dati,voce,video ad alta velocità. WiMAX Air Interface In-Building WiFi Air Interface 802.11 100BT WiMAX Air Interface WiFi Air Interface 802.11 5.2.1 Perche’ WiMax Una larga parte della popolazione mondiale non ha accesso a sistemi di trasmissione dati a larga-banda È ormai una necessità la possibilità di mobilità nella connessione alle reti: una DSL ‘mobile’. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 23 5.2.3 Un esempio di vita con WiMAX Silvia e suo marito Claudio attendono l’arrivo del loro primo figlio che si chiamerà Luca. Ma se decidere il nome del piccolo non è stato un problema, più difficile è stata la scelta di dove farlo nascere. La gravidanza infatti è stata difficile anche se i problemi di Silvia non sono assolutamente gravi. Per Luca, Silvia vuole la migliore assistenza possibile. Leggendo il Corriere della Sera, al link: http://www.corriere.it/speciali/2004/Scienze_e_Tecnologia/eccelle nze/ginecologia/ i due coniugi scoprono che nella classifica dei centri di eccellenza per la nascita, al 4° posto c’è un ospedale di Roma, il Policlinico Gemelli. Claudio propone immediatamente alla moglie di recarsi in quell’ospedale. Ma Silvia è combattuta. Infatti lei vuole assolutamente che nella sala parto sia presente la sua amica Giulia. Giulia è un’ostetrica del piccolo ospedale San Sebastiano di Frascati, città in cui risiede la coppia. Le due si conoscono da quando erano giovanissime e Silvia si fida molto di Giulia. La dottoressa le è stata vicina per tutta la gravidanza, ma ora non sa proprio cosa consigliarle perché sicuramente al Policlinico ci sono professionisti e mezzi che potrebbero aiutare Silvia in caso di complicazioni. Che fare? Cosa potrebbe risolvere il dubbio di Silvia? Ovviamente WiMAX. L’ospedale di Frascati dista dal Policlinico Gemelli 44.4 Km, come i due coniugi verificano su www.it.mappe.yahoo.net. La distanza tra i due ospedali non supera i 50 km, dunque può essere utilizzata la tecnologia WiMAX per comunicare tra i due ospedali. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 24 Sono le 6.00 di martedì 6 settembre, è il momento! Claudio agitato si infila i calzini alla rovescia, il cappotto, nonostante il caldo torrido e dopo aver chiamato Giulia, parte in macchina. Ops, si è dimenticato Silvia! Torna indietro e la fa accomodare tra due cuscini sul sedile anteriore. Luca nascerà nell’ospedale di Frascati ma attraverso un sistema WiMAX e una videocamera digitale un’equipe specializzata del Policlinico Gemelli potrà assistere Giulia durante tutte le fasi del parto. La tecnologia WiMAX può risolvere anche il secondo problema di Silvia. Giovanni, padre di Silvia si è fratturato la caviglia proprio una settimana fa e non può spostarsi da casa. Sua moglie Lucia deve assisterlo 24 ore su 24. Silvia avrebbe tanto voluto che sua madre vedesse il piccolo Luca appena nato. Non c’è problema! I genitori di Silvia infatti abitano a Tivoli, a soli 38 Km da Frascati. La tecnologia WiMAX copre una distanza di questa entità. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 25 Appena Claudio si riprende dallo shock e riesce a ricominciare a capire cosa sta succedendo, invia le immagini di Luca che i nonni possono veder comparire sul loro televisore. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 26 7. CURIOSITÀ : come funziona un’antenna. 1. Cos’è una antenna ? Qualsiasi conduttore che irradia un campo elettromagnetico quando attraversato da una corrente elettrica alternata o ad impulsi, può essere definito una antenna. Se un’altra antenna è posta nelle vicinanze (la distanza dipende dalla forza della radiazione elettromagnetica) il campo elettromagnetico che attraversa questa antenna induce una corrente elettrica che è la copia della corrente originale, solamente più debole. tx rx Più la lunghezza d’onda del conduttore è grande, maggiore è la distanza che verrà coperta dal campo elettromagnetico. La lunghezza tipica di una antenna è λ/4, un quarto della lunghezza d’onda, nelle microapplicazioni viene aggiunto anche un piano di terra per evitare radiazioni ed effetti indesiderati. Di seguito alcuni esempi : 2. Quali sono le caratteristiche che identificano una antenna ? • La Banda di trasmissione (Bandwidth) • Guadagno • Polarizzazione • Efficienza 2a. Bandwidth Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 27 Rappresenta lo spettro delle frequenze in cui il trasmettitore può trasferire potenza (di trasmissione-generazione del campo elettromagnetico) in una antenna. 2b. Gain Il guadagno misura quanto forte una antenna irradia campo elettromagnetico vs una antenna ‘campione’ di riferimento. In relazione al guadagno è chiaramente associato il pattern di radiazione e la ‘direttività’. 2c. Polarization La Polarizzazione si riferisce all’orientamento del vettore dell’onda del campo elettromagnetico E. Se l’orientamento è verticale, l’antenna si definisce verticalmente polarizzata. La polarizzazione è importante per l’accoppiamento con l’antenna ricevente e influenza anche la propagazione delle onde radio. L’accoppiamento è massimo se l’antenna trasmittente e la ricevente hanno la stessa polarizzazione. 2d. Efficienza Per efficienza si intende quanto efficacemente la potenza trasferita all’antenna, dal trasmettitore, è irradiata nello spazio. Progettata una antenna nei suoi aspetti base esistono molti interventi ‘marginali’ che possono aumentarne l’efficienza. Le antenne miniaturizzate. I principali vantaggi delle antenne miniaturizzate, quindi realizzate direttamente sul circuito stampato dei microtrasmettitori sono: • bassissimo costo di fabbricazione • le dimensioni e il profilo sono molto piccoli • se necessario possono essere adattate anche su superfici curve • sono resistenti agli urti e alle vibrazioni • è facile ottenere il tipo di polarizzazione desiderata I principali svantaggi sono : • Una larghezza di banda limitata Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 28 • Le perdite dovute alle caratteristiche dielettriche e le perdite possono influenzarne negativamente l’efficienza, influenzata da fattori quali umidità e temperatura. La progettazione di antenne è un processo che necessita continue reiterazioni fino ad ottenere i risultati necessari. Esistono diversi programmi di simulazione che permettono di verificare la progettazione ma è sempre necessario procedere alla fabbricazione di prototipi per le verifiche finali e l’ottimizzazione del progetto. La necessità di soddisfare la richiesta dei dispositivi wireless di dimensioni sempre più piccole e di costi sempre più bassi ha dato un impulso significativo alla progettazione e fabbricazione di microantenne. I seguenti due esempi di antenne mostrano in modo evidente quante tipologie possono essere ideate e realizzate. Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 29 Conclusione. Così si conclude questo lavoro di ricerca e questo viaggio attraverso le innovazioni che hanno fatto sì che il mondo della comunicazione mediata da computer assumesse le caratteristiche che oggi conosciamo. La semplicità dell’utilizzo degli strumenti di comunicazione digitale in commercio spesso ci spinge a trascurare quella che un tempo era una necessità, ovvero comprendere il funzionamento della tecnologia. Ma siamo sicuri che questa affrancatura dalle conoscenze tecniche in campo digitale sia realmente possibile e non solo una mera illusione che crea dei consumatori disattenti alla mercé di sedicenti tecnici. Quindi, un discorso all’apparenza monosettoriale e in quanto tale parziale si rivela trasversale a vari campi di analisi e, almeno nelle mie intenzioni, interessante come premessa per accedere alla comprensione di fenomeni sociologici ed economici legati alle nuove modalità della comunicazione. Isabella Lavelli, 27 novembre 2005 Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 30 Fonti e Bibliografia TCP/IP tutorial and network introduction http://www.redbooks.ibm.com/abstracts/gg243376.html?Open Introduction to WAN technologies http://www.cisco.com/en/US/netsol/ns339/ns392/ns399/ns400/networking_solutions_whi te_paper0900aecd800df195.shtml How the Internet works. http://www.cisco.com/en/US/netsol/ns339/ns392/ns399/ns438/networking_solutions_whi te_paper0900aecd800dbd67.shtml www.dslforum.org - DSL Forum - in-depth technical DSL overview www.dsllife.com - consumer-friendly DSL information Sito del CEI – Comitato Elettrotecnico Italiano http://www.ceiweb.it/ Sito ISO – International Organization for Standardization http://www.iso.org/iso/en/ISOOnline.frontpage Sito di QUEST – Quality Excellence for Suppliers of Telecommunication http://www.questforum.org/index.htm Materiale pubblicato dalle maggiori aziende del settore telecomunicazioni IBM International Technical Support Organization, An Introduction to Wireless Tchnology, Raleigh 1995 WiMAX Forum Update, WiFi & WiMAX Opportunities & Directions, a cura di Shakouri, Mohammad Isabella Lavelli – Reti e Connessioni per Comunicare PDF created with pdfFactory Pro trial version www.pdffactory.com 31