opera don bosco per le missioni lugano ticino emergenza haiti
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opera don bosco per le missioni lugano ticino emergenza haiti
OPERA DON BOSCO PER LE MISSIONI LUGANO TICINO BOLLETTINO INFORMATIVO DELL’UFFICIO MISSIONARIO SALESIANO Via Balestra 24. Tel. 091 922 77 33/36 – Natel 078 667 10 03 Fax 091 923 77 14 – e-mail: [email protected] 1 - 2010 CCP 69-3320-3 EMERGENZA HAITI: “DARE SPERANZA E FUTURO” C a r i B e n e f a t t o r i e A m i c i delle Missioni don Bosco, come sempre prima di tutto il mio grazie sincero a tutti voi che collaborate in modo meraviglioso per le varie necessità delle persone più povere. Siamo stati scioccati dalle immagini sconvolgenti che sono arrivate da Haiti. È iniziata subito una grande catena di solidarietà in tutto il mondo per poter intervenire tempestivamente alle prime urgenti necessità di quella poverissima Nazione. Anche la Nazione Svizzera ha subito attuato un programma di pronto intervento e di generi di prima necessità. Molte famiglie con Genitori e Allievi si sono attivate anche presso la nostra Scuola Istituto Elvetico per offrire con generosità consistenti contributi finanziari. I Salesiani sull’Isola di Haiti hanno una buona presenza di Opere che si dedicano alle famiglie e ai giovani. Purtroppo tutte le strutture sono state lesionate. Una scuola salesiana è completamente sprofondata insieme agli allievi e i loro insegnanti. (Il Rettor Maggiore Don Chavez Pascual V.davanti alle macerie della scuola Enam) Con una accorata lettera il Rettor Maggiore Don Pasqual Chavez ha rivolto ai salesiani di tutto il mondo “un forte appello alla solidarietà della Congrega- zione Salesiana”: “Come in una famiglia tutti si chinano verso un figlio ammalato, così mossi da grande com-passione vogliamo farci carico di queste necessità straordinarie e soccorrere concretamente questa Visitatoria così duramente provata”. (le macerie della Scuola Salesiana Enam) Il IX successore di don Bosco ha voluto visitare in febbraio, a 30 giorni dal terremoto, le Opere Salesiane. La prima tappa è stata Pétion Ville. Qui i ragazzi e i giovani hanno accolto Don Chavez con canti di gioia e una danza tradizionale. “Come figli di Don Bosco, l’allegria ci caratterizza, l’ottimismo ci muove e crediamo nella rinascita del popolo haitiano e nella rifondazione del carisma salesiano nel nostro paese”, ha detto don Ducange nel suo discorso di accoglienza. Ad esso, il Rettor Maggiore non ha fatto mancare una replica, nella quale ha rinnovato la vicinanza sua personale e dell’intera Congregazione, carica di speranza: “Prima di pensare a ricostruire le mura, occorre dare speranza alla gente e ai giovani”. Ha fatto seguito la visita all’Opera salesiana più colpita dal sisma, sia nelle strutture e sia nella perdita di vite: la “Ecole Nazionale des Art set Métiers” (ENAM). Ad accompagnare il gruppo don Mark Hyde, della Procura di New Rochelle (S.U.), già 1 da diversi giorni in Haiti per coordinare i soccorsi. Molto più profonda e intensa è stata la commozione di fronte al cumulo di macerie che ancora trattengono i corpi di molti ragazzi. Il silenzio dei cortili, invasi di macerie, hanno reso ancora più straziante lo sfogo: “Non è possibile! Ragazzi che si stavano affacciando alla vita!”. Salesiani vogliono dare alla rinascita e al riscatto della gente di Haiti. Un impegno che deve certamente coinvolgere e portare a collaborare le varie realtà ecclesiali. Cari Benefattori, a nome vostro ho versato una prima somma di 50’000 franchi in aiuto alle prime necessità dei giovani delle opere salesiane di Haiti. Abbiamo fatto attendere qualche progetto per dedicarci al sostegno di questa emergenza. Vi informerò in seguito sui “progetti particolari” che verranno presentati per la ricostruzione delle Opere Salesiane di Haiti. Per chi desidera collaborare nei prossimi versamenti indichi sulla causa di versamento “Per Haiti”. Grazie! GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’USO DEI BAMBINI SOLDATO Il Rettor Maggiore parlando ai gruppi della Famiglia Salesiana ha detto: “Con una sana educazione è possibile evitare che tanti ragazzi, senza punti di riferimento, cadano vittime del male e delle organizzazioni malavitose. Se non interveniamo subito questi ragazzi anziché essere una risorsa per una nuova Haiti, diventeranno un problema!”. Tre i punti di riferimento e le convinzioni che la Famiglia salesiana di Haiti deve assumere: fiducia nei giovani, nell’educazione e nel Sistema Preventivo. “Dobbiamo trasformare questa tragedia in una opportunità di riscatto, di risurrezione!”. Anche per la chiesa haitiana la priorità è quella dell’educazione. Il Rettor Maggiore, ritrovandosi su questa urgenza, ha condiviso e rinnovato l’impegno che i 2 Cari amici, nel numero 4-2009 vi avevo parlato dei bambini soldato: “Libera un bambino soldato”. Desidero dare ora qualche altra informazione per poter sensibilizzare tutti voi e insieme porre un po’ di rimedio a questa piaga. Il 12 febbraio si è celebrata in tutto il mondo la Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato. Nello stesso giorno del 2002 è entrato in vigore il “Protocollo opzionale alla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia” che obbliga gli stati firmatari a non impiegare i minori di 18 anni nei conflitti armati. Da quel giorno tale data è diventata anche l’occasione per sottoporre all’attenzione dei media e dei governanti le gravi violazioni dei diritti dei bambini che quotidianamente avvengono. Attualmente 61 nazioni non hanno ancora ratificato il Protocollo, e l’ultimo rapporto ufficiale delle Nazioni Unite precisa che oltre 250.000 minori sotto i 18 anni (di cui alcuni sotto i 10 anni) sono ancora coinvolti nei conflitti armati, costretti ad arruolarsi nelle milizie e a vivere esperienze che, se anche sopravvivranno, li avranno comunque segnati per sempre. I Salesiani hanno avviato diverse iniziative nell’ambito del recupero dei bambini soldato: la “Fondazione Mago Sales” gestisce un centro di recupero in Uganda, la “Fondazione Don Bosco Nel Mondo” ne ha realizzato uno in Sri Lanka, e altri centri sono attivi anche in Colombia, Angola ed altre parti del mondo. Le attività salesiane sono rivolte anche all’opera di sensibilizzazione: la “Fondazione Don Bosco Nel Mondo” si occupa di raccogliere fondi e di richiamare l’attenzione del grande pubblico, realizzando progetti come, ad esempio, la campagna solidale “Libera un bambino soldato”, associata alla manifestazione sportiva “La corsa dei Santi”. La “Fondazione Mago Sales”, da parte sua, ha più volte portato le telecamere della televisione italiana all’interno del suo centro di recupero. PROGETTO: LABORATORIO DI IDRAULICA A BUJUMBURA BURUNDI Cari Benefattori, stiamo puntando all’aiuto di un nuovo progetto presso il Centro Salesiano “La Cité des Jeunes” di Buterere, nella città di Bujumbura. Bujumbura è divisa in 19 quartieri e il quartiere di Buterere, dove avrà luogo il progetto, è il più esteso della capitale e uno dei più popolati. Il contributo che sarà inviato da parte della nostra Opera don Bosco di Lugano sarà impiegato per l’aggiornamento e il miglioramento del laboratorio di idraulica attraverso l’acquisto di apparecchiature e materiale necessario all’allestimento del laboratorio stesso. PROGETTO PUGNIDO – ETIOPIA In occasione del 50° di ordinazione sacerdotale del nostro Vescovo, Monsignor Grampa, ho incontrato a Lugano il carissimo Don Giorgio Pontigia, missionario salesiano in Etiopia. Mi ha descritto la situazione del suo territorio in un momento particolare di carestia. In Pugnido sono stati raccolti i Rifugiati provenienti dal Sudan. Sono più di 5.000. Il governo assicura loro i mezzi di sopravvivenza, realizza per loro programmi, ma non permette loro di esercitare altri lavori. “Noi salesiani entriamo nei campi per le attività religiose, intervenendo con aiuti in singole situazioni di bisogno. Quest’anno non è piovuto nel tempo della semina. Il granoturco e il sorgo sono seccati. La fame sta già colpendo le famiglie. Per quasi tutti loro siamo noi l’unico appiglio, il segno della provvidenza. Ci impegniamo a non lasciarli soli, appellandoci al vostro aiuto. Dobbiamo distribuire ogni giorno 500 pasti, senza contare gli interventi straordinari dovuti alla carestia. Assicuriamo colazione e pranzo ai 130 bambini/e dell’asilo. A loro si aggiungono sempre una media di 20 bambini non uffi3 cialmente iscritti, ma bisognosi di cibo perché denutriti. I 60 giovani dell’hostel ricevono ogni giorno colazione, pranzo e cena. Trattandosi di bambini e giovani poveri, tutto è dato gratuitamente. I giovani si impegnano a prestare lavoro di coltivazione e pulizia. Abbiamo un centinaio di nuclei familiari ai quali diamo mensilmente un quantitativo proporzionato di granaglie. Quasi ogni giorno altre famiglie bisognose vengono a cercare cibo. Questo numero aumenterà sicuramente e continuamente a causa della carestia che ha colpito tutta la regione per la siccità e ha bruciato completamente i raccolti. Due volte alla settimana diamo carne o pesce ai bambini e ai giovani dell’Hostel. Ortaggi nella stagione in cui si possono reperire. Tè e latte in polvere completano il menu. Chiediamo all’ Opera Missionaria di Lugano un aiuto per sopperire a questa emergenza. Con viva riconoscenza e con l’assicurazione della nostra preghiera”. Abba Giorgio Pontigia, missionario salesiano. PROGETTO ADOZIONI A DISTANZA Da vari anni ci stiamo impegnando sul fronte di varie Adozioni a distanza: in India Krishnagar con Monsignor Luciano Colussi, in India con la Society of the Helpers of Mary, in India con NitiKa Don Bosco, in Etiopia con Cesare Bullo, in Cambogia con il Centro Don Bosco Childrem Fund. Negli ultimi anni ci siamo collegati con il VIS Lomabardia diretto da Don Arturo Lorini. Con questo Centro salesiano Vis Milano sosteniamo ogni anno una cinquantina di Adozioni a distanza. Oltre alle Famiglie e agli insegnanti della Scuola dell’Istituto Elvetico, si distinguono gli allievi. È importante rilevare come in quest’anno scolastico 2009-2010, tutte le classi dell’Istituto si sono impegnate a sostenere un bambino. Ogni classe si è auto-tassata per l’occasione con un risultato molto sorprendente: suddividendo le varie offerte per i sostegni a distanza si è raggiunta la 4 media pro classe di 300 franchi. Un grazie sincero alla generosità di questi ragazzi/e che dimostrano grande sensibilità verso le necessità dei più poveri e abbandonati. DIOCESI DI MIAO - INDIA Ho conosciuto questa estate Gorge Palliparambil Vescovo della Diocesi di Miao, sede della Chiesa cattolica suffraganea dell’arcidiocesi di Guwahati in India. È stata costituita Diocesi il 7 dicembre 2005. La diocesi comprende la città di Miao ed è molto povera. Questo nome (Miao) vi fa capire che ci si trova al confine con la Cina, ed è realmente così. Un gruppo di Benefattori del Ticino è in contatto con questa realtà e si sta impegnando nel sostegno. Il Vescovo ringrazia per la collaborazione e l’offerta dell’Opera don Bosco di Lugano. A lui ho consegnato le offerte delle ultime intenzioni di Sante Messe da celebrare. Per altre informazioni rivolgersi a Robbiani Eros Via Giulia 32, 6855 Stabio. AUGURI DI SANTA PASQUA 2010 Cristo che ha voluto condividere la nostra vita fino in fondo, fino al sacrificio della sua vita, ci aiuti ad apprezzare meglio la nostra e a soccorrere quella delle persone povere e sofferenti. Auguri Buona Pasqua. Don Franco