INSERTO SPECIALE DEL QUOTIDIANO DANAS DEDICATO AL BUSINESS

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INSERTO SPECIALE DEL QUOTIDIANO DANAS DEDICATO AL BUSINESS
INSERTO SPECIALE DEL QUOTIDIANO DANAS
DEDICATO AL BUSINESS KOPAONIK FORUM
martedì 4 marzo 2014
Intervista all’Ambasciatore Giuseppe Manzo
1. Qual’è la velocità con cui la Serbia può fare progressi verso la membership europea e da
che cosa essa dipende?
La velocità è importante, prima si fa meglio è. Ma ancora più importante è la sostanza del
progresso. Conta molto di più che cosa si fa e con quale successo piuttosto che la velocità con la
quale si fa. Sono infatti i risultati che aiutano ad accelerare il processo, come la Serbia ha
recentemente dimostrato. Oggi i risultati significano riforme effettive nei settori chiave della
società, e sono economia, economia ed economia. Allo stesso tempo è cruciale applicare programmi
e leggi nuove, come per esempio quelle legate ai media ed alla giustizia che sono di un’enorme
importanza. Esiste anche un altro elemento che aiuterà definitivamente la Serbia nel suo cammino
verso Bruxelles – l’Italia avrà la Presidenza dell’Unione Europea nella seconda metà dell’anno e voi
sarete in cima alla lista delle nostre priorità.
2. Pensa che le prossime elezioni accelereranno o rallenteranno il processo dell’integrazione
europea della Serbia?
L’attuale leadership politica è del tutto cosciente della necessità di tenere il passo e vedo che il
vostro team tecnico sta lavorando molto sullo screening e sul processo peer review sotto la forte
guida di Tanja Miscevic. Una volta finite le elezioni sarà molto importante per il nuovo Governo
riaffermare con mosse concrete la dedizione politica e dare impulso all’applicazione delle riforme,
ed è un lavoro che può essere fatto solo da politici.
3. E’ soddisfatto dello sviluppo delle relazioni tra la Serbia ed il suo Paese nell’anno passato?
Lei sarebbe contento se il suo Paese fosse il primo partner commerciale, il principale investitore e
l’amico tradizionale con ottime relazioni politiche? Certamente, le cose possono sempre migliorare.
L’apertura dei negoziati di adesione con l’UE offre nuove chance – mi riferisco all’agricoltura,
cultura, scienze. E naturalmente, come uno dei Paesi fondatori dell’UE, l’Italia è pronta a dividere
con la Serbia la grande esperienza con acquis UE nei settori chiave come la giustizia e la polizia.
4. La Serbia è interessante per gli investitori del Suo Paese, considerando la competizione tra
il nostro paese ed i Paesi della regione?
La presenza di più di 500 imprese italiane in Serbia è la testimonianza di quanto la Serbia è
attrattiva per gli investitori. Le nostre aziende trovano in Serbia la manodopera di qualità, un
mercato interessante che ha accordi di commercio libero con altri mercati, il vostro Governo ha
preso buone misure per attirare gli investitori. Bisogna continuare a fare così per migliorare il
cosiddetto “clima d’affari”. Le piccole e medie imprese sono colonna portante della presenza
italiana in Serbia, le grandi imprese italiane sono già presenti, mentre le altre hanno dimostrato
l’interesse di venire.