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Transcript

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Polska… rivemo!
Diego Manna, Michele Zazzara
INBICI
Giovedì 6 marzo 2014, ore 18.00
BISIACHI
Nativi, 2013
Il viaggio di sette bici verso la Polonia, tra natura, incontri, incidenti e musica. Le maldobrie di due anziani
triestini in osmiza, tra galline con due teste, improbabili tornei di “Sesa color” e Barcolane piratesche. Due
storie diverse, due generazioni diverse, due dialetti diversi, uno più giovane e uno più antico, che si alternano
e si intersecano lungo un filo conduttore unico, quello che ci porterà su due ruote da Trieste a Cracovia. Il
tutto condito dai fumetti di un gabbiano e una cornacchia alla scoperta del mondo.
Polska... rivemo! si è classificato secondo al Premio Letterario Nazionale “Salva la tua lingua locale”, dedicato
a tutti i dialetti Italiani.
Diego Manna, triestino nato il 4 marzo 1979, è laureato in scienze biologiche. Dal 2009 pubblica una serie di
finti saggi scientifici sulla cultura triestina che diventano presto un cult: la trilogia Monon Behavior. Scrittore,
editore, educatore ambientale, fa dell’ecologia e della decrescita felice la sua filosofia di vita. La sua passione
per la bici lo porta poi a pubblicare “Zinque bici, do veci e una galina con do teste” e “Polska... rivemo!”, in
cui le tappe del diario ciclistico si fondono con la tradizione delle maldobrie.
C’è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio.
(Milan Kundera, La lentezza, 1995)
Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella meta;
il fine del viaggiare è il viaggiare stesso e non l’arrivare.
(Tiziano Terzani)
Comune di Monfalcone
Assessorato alla Cultura
biblioteca comunale
di monfalcone
Michele Zazzara, nato a Trieste il 28 maggio del 1983, laureato al DAMS di Gorizia, indirizzo cinema,
diplomato come tecnico grafico al CSG di Udine, si sta perfezionando alla scuola Hyper Island a Stoccolma.
Trova spazio anche per altre passioni: la musica - grazie alla quale ha girato tutta l’Italia con i Trabant e The
Mothership -, il dialetto triestino e la bicicletta. Crede fermamente nelle “monade”e nel non prendersi troppo
sul serio.
Presenta: Marco Vianello
Letture ad alta voce a cura dei lettori volontari della Biblioteca di Monfalcone
In collaborazione con Bisiachinbici
INBICI
tel 0481 / 494372-373
[email protected]
www.bibliotecamonfalcone.it
BISIACHI
percorrere
lentamente
viaggiatori slow
13 febbraio ’14
Ibrahim Kane Annour, Elisa Cozzarini
Il deserto negli occhi
20 febbraio ’14
Emilio Rigatti
Confini blu
27 febbraio ’14
Angelo Floramo
Balkan Circus
6 marzo ’14
Sala conferenze della Biblioteca comunale Diego Manna, Michele Zazzara
di Monfalcone, via Ceriani 10 Polska… rivemo!
in biblioteca
monfalcone 2014
Giovedì 20 febbraio 2014, ore 18.00
Ibrahim Kane Annour, Elisa Cozzarini
Emilio Rigatti
Il deserto negli occhi
Confini blu
INBICI
Giovedì 13 febbraio 2014, ore 18.00
BISIACHI
Nuovadimensione, 2013
Ediciclo, 2012
Il deserto negli occhi. Ibrahim Kane Annour fa la guida turistica nel Sahara. Ha imparato da piccolo a orientarsi osservando il cielo, il letto asciutto dei fiumi, il contorno delle montagne all’orizzonte. Da grande ne ha
fatto una professione, che gli ha dato prestigio e benessere economico. È soddisfatto del suo lavoro e della
sua vita, finché nel 2007 è costretto a fuggire in Italia. In Niger, ricco di uranio, è iniziata l’ennesima rivolta
tuareg e tutte le guide turistiche sono sospettate di appoggiare i ribelli, per la loro profonda conoscenza del
deserto. “Un tuareg abbandona la sua terra solo se non ha altra scelta”: è così che Ibrahim arriva a Pordenone, la “capitale” dei tuareg d’Italia. Ottiene lo status di rifugiato e decide di chiedere il ricongiungimento
famigliare anche se non ha un lavoro: non ce la fa più a vivere lontano dalla moglie e i quattro figli. Il libro,
scritto con un taglio narrativo, racconta la sua vita: la storia di un uomo che non avrebbe mai voluto abbandonare l’Africa e che vorrebbe continuare a essere libero.
Queste sono storie, anche molto diverse tra loro, di lentezze ed esplorazioni sul filo dei confini: le unisce il
colore blu del cielo e dell’acqua, il ritmo lento del passo, del pedale o della pagaia e lo spirito della soglia che
hanno nel sangue i nordestini. Dal Friuli alla Slovenia, dalla Venezia-Giulia alla Dalmazia, Emilio Rigatti monta
in sella, dà colpi di pagaia, cammina. Pedalando ci racconta il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia; a bordo del
suo kayak percorre la distanza da Trieste a Zara; ascoltando il battito dei suoi piedi insegue il corso dell’Isonzo
dalla sorgente al mare. Il suo è sempre un viaggio a ritmo lento, uno sguardo acuto, una sensibilità slow che
si accende di curiosità e fiuta il vento dei ricordi e delle storie. Le sue erranze raccontano incontri e scontri
nel corso di un andamento lento che regala momenti di avventura pura, lontana dai fasti televisivi e dalle
dinamiche del mondo globalizzato.
Elisa Cozzarini, classe 1978, è giornalista pubblicista. Si è laureata in Scienze Politiche all’Università di Trieste, con una tesi sull’Islam nell’isola di Mauritius. Scrive di immigrazione e ambiente dal 2006, collaborando
con Vita non profit, La Nuova Ecologia, Repubblica.it. Nel 2010 ha curato G2 e giovani stranieri in Italia.
Politiche di inclusione e racconti, edito da Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e Vita non profit.
Come fotografa, nel 2009 ha partecipato alla mostra intitolata “They won’t budge” (“Non si muoveranno”,
da una canzone del cantante maliano albino Salif
Keita), sugli immigrati africani in Europa, presso la
New York University.
Emilio Rigatti, insegnante e scrittore, ma soprattutto cicloviaggiatore, legge Leopardi al posto della televisione e ha appeso il volante al chiodo alla fine del viaggio a pedali da Trieste a Istanbul percorso nel 2001
assieme a Rumiz e ad Altan (da cui è stato tratto il libro “La strada per Istanbul”, premio “Albatros” per la
letteratura di viaggio nel 2002). Ha raccontato il piacere e la filosofia del viaggiare quotidiano in bicicletta
in “Minima Pedalia. Viaggi quotidiani in bicicletta e manuale di diserzione automobilistica”, (2004) libro cult,
“adottato” nei siti di Beppe Grillo e Jovanotti. A fine 2005 ha raccontato in “Yo no soy gringo. Taccuini sudamericani di coincidenze, truffe e piccoli miracoli” (Premio della Giuria degli studenti Albatros – Letteratura
di viaggio) come è nata la sua passione per le due ruote; nel 2006 ha attraversato l’Italia a pedali evitando i
percorsi turistici e lo ha raccontato nel libro “Italia fuorirotta. Viaggio a pedali lungo la Penisola del tesoro”.
Nel 2008 ha rievocato il suo legame con il territorio dalmata in “Dalmazia Dalmazia. Viaggio sentimentale da
Trieste alle Bocche di Cattaro”.
Presenta: Alessandro Mezzena Lona
(Caposervizio Cultura de Il Piccolo)
Letture ad alta voce a cura dei lettori volontari
della Biblioteca di Monfalcone
Presenta: Stefano Olivo (istruttore culturale)
Letture ad alta voce a cura dei lettori volontari della Biblioteca di Monfalcone
In collaborazione con Bisiachinbici
Giovedì 27 febbraio 2014, ore 18.00
Balkan Circus
Angelo Floramo
Ediciclo, 2013
Balkan Circus è un itinerario dell’anima che si snoda attraverso i Balkani, intesi come epicentro quasi mitico
di un’Europa ancora tutta da esplorare che parte dalla Slovenia e arriva fino al Caucaso e alla Siberia,
passando per i monti Tatra. Floramo dà vita a un insieme di intersezioni che nascono dalla scoperta di
persone speciali, straordinari compagni di avventura. Incontri alle volte commoventi, altre grotteschi o
ironici, esilaranti e improbabili, golosi o mirabolanti. I luoghi che descrive diventano quasi leggendari
per la storia che sanno raccontare, per le energie che li attraversano. Quello che resta al lettore,
alla fine, è una sorta di mappa di viaggio attraversata da una ragnatela di suggestioni.
Angelo Floramo è nato a Udine nel 1966. Friulano di sangue misto, balkanico da parte di
padre. Medievista per formazione, ha pubblicato diversi saggi critici, monografie e articoli
scientifici in riviste specializzate nazionali e internazionali. Svolge un’intensa attività di convegnista in Italia e all’estero. Ha collaborato con PaginaZero, letterature di confine, e con
eSamizdat, rivista online di slavistica creativa. Insegna materie letterarie al Liceo Marchetti
di Gemona. Da qualche mese ha assunto la direzione scientifica della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli (Ud).
Presenta: Melita Richter Malabotta (Sociologa, saggista, traduttrice, mediatrice culturale)
Letture ad alta voce a cura dei lettori volontari della Biblioteca di Monfalcone