il battesimo dei non nati

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il battesimo dei non nati
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IL BATTESIMO DEI NON NATI.
"... le anime più semplici possono aiutare questi piccoli e possono battezzarli...”
Non molto tempo fa in Germania il Signore è apparso molto triste a una madre di famiglia, perché gli uomini, seguendo l’impulso omicida del diavolo, uccidono ancor prima che nascono, i loro propri figli! Alla triste pratica dell’aborto Dio ha già pronunciato il suo “basta”, e per
tal motivo che il terribile monito di Gesù Cristo “Guai a coloro…” è riferibile anche all’infanticidio
nell’utero della madre, cioè all’aborto procurato. Il Signore, però, offre a tutti i cristiani la possibilità, attraverso il battesimo di desiderio, di poter riscattare tutti i bimbi non nati, rivelando ancora una volta quanto sia profondo l’amore misericordioso di Dio Uno e Trino per gli assassini
e gli assassinati.
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Maria, veggente tedesca
Un’umile donna dei nostri giorni di nome Maria, residente in Germania, madre di parecchi bambini, ammirata per la sua eroica prontezza di soffrire con gioia, una donna che per la
coraggiosa accettazione del sacrificio e dei dolori offerti per la salvezza delle anime è ritenuta
degna delle più alte grazie mistiche, ci riferisce queste sue esperienze: “Ero seduta in tram
vicino al finestrino e recitavo il rosario. Improvvisamente qualcosa si illuminò vicino a me, mi
spaventai ma era Gesù e stava accanto a me e disse: “Guarda questo covo di assassini!”.
Guardo a destra e a sinistra e dico: “Signore, a destra c’è soltanto campagna. Forse ti
riferisci a quest’edificio dove, sopra la croce illuminata, sta scritto: Clinica ginecologica!”
Gesù dice: “Sì, proprio quella. Di queste ce ne sono tante e ne verranno costruite ancora.
Prega per i medici e per i loro assistenti, specialmente per le madri che uccidono o fanno uccidere i bambini prima di venire alla vita. Durante la notte te ne parlerò più ampiamente.”.
Durante la notte il Signore mi fa vedere una visione orribile.
Vedo la terra coperta di piccolissimi cadaverini...
È così terribile che segno nelle mie annotazioni: vedi l’infanticidio di Betlemme ingrandito
e moltiplicato di mille e milioni di volte. Piansi quando vidi quest’orribile immagine.
Il Signore continuò: “Lo spirito immondo ha bussato a tutte le porte. La maggior parte gli
sono state aperte. Guai a coloro che lo ascoltano! Verranno inabissati assieme alle loro case
durante la notte nel pantano dei loro peccati”.
Si sta piangendo presso le tombe, per la morte del proprio figlio unico, preso da Dio
perché sua proprietà, ma per gli altri che si uccidono orribilmente non si piange! Sempre più si
avvicina il tempo in cui si crede di fare un piacere a Dio e agli uomini uccidendo questi bambini;
sia benedetta ogni casa nella quale abita un’anima che si offre in olocausto...”.
Poi vedo, nel firmamento, innumerevoli teste di bambini. Io dico: “Signore, queste non
sono teste di Angeli!”.
Il Signore mi risponde:
“Sono quelli i piccoli ai quali fu tolta la vita.
Saranno gli accusatori nel giudizio!
Prega per i loro assassini affinché venga loro usata Misericordia nel Giudizio di Dio!”.
“Il mio amore Misericordioso, l’amore sovrabbondante di mio Padre e del nostro Spirito
Santo che si manifesta in questo tempo di confusione e sviamento è quello che ci spinge ad
essere un Dio Salvatore e Misericordioso per i bambini uccisi. Ricordati sempre di questo nostro
amore. Vivifica le tue parole del Credo e del Battesimo con le parole del salmo e di parole di
riconoscente amore reciproco! Io ti aiuto! Perché le anime più semplici possono aiutare questi
piccoli e possono battezzarli! Nota ancora una volta come io lo desidero. Continua a diffondere
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le mie parole! Affrettati ad aiutare questi piccoli, il cui numero continua a crescere sempre di
più, prima che sia troppo tardi per loro e per voi. Il tempo stringe! Riconoscete il vostro tempo!”.
L’eletta madre indicava come esempio dell’amore grande di Dio per gli uomini e le loro
anime immortali quanto sopra e aggiungeva alla suddetta nota un’altra esperienza e scrisse:
“Io stessa ebbi una volta un aborto spontaneo di sei mesi. La dottoressa mi aveva detto che il
bambino sarebbe arrivato troppo presto, così lo battezzai prima che morisse e nel punto in cui
era situata la testina dicevo: “Tu Dio buono, Tu lascia passare l’acqua del battesimo attraverso
il mio ventre sul bambino”. La conferma la ebbi circa un anno più tardi; dopo due operazioni
difficili, quando mi svegliai dalla narcosi, vidi accanto al mio letto un bel bambino piccolo. Domandai: “Chi sei, piccolo Angelo?”.
Sento queste parole: “Io sono il tuo Werner. Tu mi hai aperto il Cielo col Battesimo. Io
ho pregato per te affinché guarisca di nuovo. Per la tua gioia e per conferma della verità ho
potuto presentarmi a te. Arrivederci, cara madre”.
Molte lettrici di “Dio esiste”, una rivista dove si trova esposta la rivelazione privata che
dà il rituale del Battesimo dei bambini non nati, sono state turbate dall’opinione di un sacerdote,
che sconsigliava questo atto di riparazione. Esse hanno pregato per sapere veramente cosa
fare e la loro domanda è stata trasmessa a una veggente francese, la quale rivolge la domanda
al Signore per sapere qual è la sua volontà.
Gesù risponde il 6 ottobre 1996: “Tu mi chiedi che cosa può avvenire delle anime dei
Piccoli Innocenti a cui si dà volontariamente la morte, prima della loro nascita sulla Terra. Io ti
ho concesso di vedere questo massacro, dandoti nel cuore l’immagine della Mia coronazione
di spine. Ti ho mostrato quella sensazione dolorosa di ciò che i carnefici fecero del Mio Corpo
Sacro, quando ribaltarono tutta la Croce per meglio compiere il loro orribile lavoro. Il Mio Volto
sanguinante, torturato e contratto dal dolore delle spine che continuavano ad affondare nel Mio
Capo Sacro, il Mio Santo Volto non vide più il cielo, ma la vostra Terra peccatrice che beveva
già il Sangue del Suo Salvatore.
Ti ho mostrato il Mio Volto doloroso gettato in un canaletto di scolo e tu hai udito “Colui
che va verso la fogna”, colui sono Io nella loro innocenza; come se, oltre al dolore ricevuto dagli
uomini, Io dovessi andare a gettarMi nelle acque sporche e stagnanti, fetide e ripugnanti...
A tutti quelli che compiono atti omicidi contro i Miei piccoli Innocenti, anche quelli che vi
si uniscono col pensiero, coloro che li provocano con le loro parole, coloro che li compiono nel
loro corpo, tutti coloro che da vicino o da lontano danno il loro consenso, Io ve lo dico: davanti
ad un tale massacro, voi che restate insensibili al Mio dolore, non aspettate che vi rialzi da
questa massa di fango che avete accumulato volontariamente. No! Non aspettate che i vostri
atti osceni vi siano perdonati senza subire la sentenza giusta e duratura del Tribunale tre volte
santo di Dio, così come l’accusa delle vostre vittime innocenti. In verità, davanti a Dio sarete
più nudi di Adamo ed Eva cacciati dal Paradiso terrestre a causa del loro peccato.
Voi andrete errando per lunghi secoli con questo rimorso che diventerà il vostro stesso
carnefice. Sarete uniti a tutti i Caino del mondo, a tutti gli assassini che continuano ad espiare
le loro colpe nella pianura delle espiazioni.
Io ricevetti il Battesimo nelle acque del Giordano. Colui che Mi battezzò, Mi disse prima
che non era degno di farlo, ma che era lui che aveva bisogno di essere battezzato da Me. Sì,
Io venni verso Giovanni: “È così che deve compiersi ogni giustizia, nell’obbedienza a Dio”. E lo
Spirito di Dio lo confermò attraverso la Voce venuta dai Cieli: “Costui è il Figlio Mio prediletto,
nel quale Mi sono compiaciuto”. Il Battesimo di Giovanni era un battesimo di pentimento e non
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può sostituire quello che viene da Gesù, Battesimo nello Spirito Santo e nel Fuoco Purificatore,
di cui il Suo Santo Cuore ne è il braciere ardente.
Io, Gesù, sono passato attraverso il Battesimo dell’Acqua, del Pentimento. L’efficacia ne
è ben reale e soprattutto da quel giorno, in cui il Padre approvò, con il Figlio Suo, la testimonianza d’Amore di Giovanni. L’acqua fu santificata dalla Santissima Trinità, mentre scorreva
lungo il Mio Santo Corpo, per unirsi a tutte le acque della Terra, passando attraverso il Giordano.
Nel Battesimo, il primo dei Sette Sacramenti, voi divenite i Testimoni di Cristo Vivente
perché passate con Me attraverso la Mia Morte per rinascere alla Mia vita. Testimoni della Mia
Santa Croce, voi la glorificate attraverso il vostro Battesimo. Essa vi glorificherà nella Santa
Gloria del Resuscitato che ritorna per giudicare i vivi e i morti. E il Suo Regno non avrà più fine.
I Miei Innocenti sono degli assetati d’Amore...
Come il pesce non può vivere senz’acqua, il Cristiano non può vivere senza l’Acqua viva.
La colpa originale continua a coprire questo mondo di ribelli. I bambini nati-morti vengono dapprima in questo mondo non purificati, portando con sé e in sé il peccato ereditato dai loro genitori. Prima di andare a Gesù, questi Piccoli Innocenti devono passare attraverso Giovanni.
Come Gesù ha detto: “Io vengo a te, Giovanni, perché è così che deve compiersi ogni
Giustizia”. Gesù, senza aver bisogno di questo Battesimo di pentimento, non avendo commesso alcun peccato, ci ha mostrato la strada. La colpa può venire dall’ignoranza o dall’indifferenza della madre. Può essere volontaria. Può essere stata suggerita, ma si è compiuto l’atto
ingiusto.
Beati tutti coloro che riparano, col loro intervento, i danni causati dagli uomini senza Dio
in tutte quelle anime che soffrono per il Perdono dei loro carnefici e aspettano di vedere Dio.
Il beneficio di tutti questi Battesimi copre anche i bambini che muoiono involontariamente
nel seno della madre.
Io Gesù ho dato questa missione d’Amore: venite a lavare i piccoli innocenti nell’acqua
benedetta!
Venite a presentarMeli, battezzati, da voi tutti che divenite Giovanni il Battista: così Giovanni li condurrà verso l’Acqua Viva che li laverà completamente dal peccato originale. Questa
stessa Acqua Viva sarà conservata per i carnefici quando ritorneranno dalla loro purificazione:
essi la riceveranno dalle mani stesse dei Santi Innocenti. Allora potranno gioire nel Cielo del
Perdono completo di Dio e dei Santi Innocenti.
Ciò che voi compite quaggiù nel Nome del Signore per tutti questi piccoli Innocenti, è un
atto di Amore che Io completo nel Fuoco del Mio Amore. Non giudicate coloro che sono gli
istigatori di questa strage. Dio solo può lottare contro il principale nemico di questo Male che si
diffonde. Continuate semplicemente questa preghiera di Pentimento che libera i più piccoli.
L’Acqua benedetta diventa in Cielo l’Acqua Viva del Mio Battesimo. Amen”. 1
“Voi potete battezzare i bambini non nati!”.
Io domando ancora: “Signore, perché mi hai fatto vedere tutto questo? Lo so, questi
bimbi non nati non vedranno mai Dio”.
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Tratto da Testimoni della Croce. Messaggi di Vita, 4° volume, Edizioni Segno con Imprimatur
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Gesù dice: “Maria, tu hai un grande compito da svolgere. Questi piccoli riusciranno a
partecipare alla visione di Dio... Diffondi ciò che ti dico, anche fra i miei sacerdoti! Troverai
incomprensione, ma col tempo si riconoscerà e si farà ciò che servirà alla gioia di questi piccoli.
Voi potete battezzarli!”.
Ecco come...
“Prega per prima il CREDO!”.
Poi prendi dell’acqua Santa, spargila in tutte le direzioni e dì queste parole:
“A voi tutti che siete nati morti di giorno e nella notte. Voi tutti che siete stati uccisi nel
corpo della madre nel giorno o nella notte e che ancora verrete uccisi, affinché raggiungiate
attraverso GESÙ CRISTO la vita eterna (e qui dà collettivamente il Nome di battesimo, Maria,
Giuseppe, Giovanni, o il Santo del giorno), io vi battezzo nel Nome del PADRE, DEL FIGLIO E
DELLO SPIRITO SANTO”.
“Dio farà scorrere l’acqua del Battesimo sopra la testa dei Battezzanti e darà a ognuno
il suo Nome.
Conforme la quantità dell’acqua Santa, - intendimi bene e comprendi ciò che voglio quante volte li battezzate, e non lo potete mai fare abbastanza, così vi verranno donate le
piccole anime alle quali avete aperto il Cielo.
Infine occorre recitare un Padre Nostro, un’Ave Maria e un Gloria al Padre’.
LE VOCI PROFETICHE DENUNCIANO L’ABORTO
A metterci in guardia contro l’aborto non vi sono solo le Sacre Scritture (Non uccidere),
il Magistero ecclesiastico (l’aborto è il fallimento dell’uomo, della donna, del medico, della famiglia, della società, secondo Giovanni Paolo II), ma anche molte rivelazioni private che manifestano il pensiero divino su questo terribile misfatto, denunciandone la trama diabolica.
Julia Youn Hong-Son
Tra queste rivelazioni private citiamo la Vergine apparsa nella Corea del Sud, con lacrimazioni e visioni ad una semplice madre di famiglia, Julia Youn Hong-Son, la quale ci avverte
quale pessima strada abbiamo intrapreso con l’aborto e come ne possiamo uscire fuori.
Ecco cosa ci dice la Madre di Dio sul nostro percorso storico: “Un grandissimo numero
di anime, per colpa degli aborti, percorre la via dell’inferno. Devo quindi appellarmi con le mie
lacrime per salvare tutte queste anime” (messaggio del 2 maggio 1987).
La Madonna è coinvolta in prima persona dalle nostre scelte familiari: “Per colpa del
controllo anarchico delle nascite, soffro come se le mie viscere si stessero per lacerare. Colpa
della crudeltà e dell’empietà degli uomini, colpa del disprezzo della nobiltà della vita. E, a causa
di ciò, bimbi appena concepiti vengono spogliati della loro dignità umana e trattati come se
fossero semplici grumi di sangue... Pregate e cercate di riparare i peccati che si commettono
la notte” (messaggio del 5 novembre 1986).
Per farsi comprendere meglio la Madre di Dio permette alla veggente Julia di conoscere
in modo empirico lo strazio della Madre celeste: “Erano le 15 e 40. Il mio corpo cominciò a
gonfiarsi ed a rotolarsi per tutta la stanza, provando i dolori del parto e i dolori degli embrioni.
Fu allora che entrai in estasi e intesi la Vergine.
La Vergine: “Figlia mia beneamata! Potrai tu soffrire di più?”.
Julia: “Sì, Madre. Se almeno io posso ottenere la salvezza di coloro che uccidono i bambini, io sono del tutto pronta a sopportare non m’importa quale dolore”.
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La Vergine: “Grazie, figlia mia! Grazie alle sofferenze che tu sopporterai oggi, molte
anime convertite saranno offerte a Dio. Bisogna farlo sapere a molte anime (far sapere che
spetta a noi far penitenza al posto di queste anime). Ricordando i bambini che esse hanno
rifiutato con l’aborto, molte anime riceveranno la grazia della conversione. Perché molte anime
camminano miseramente per la strada dell’inferno, non sapendo che esse sono degli assassini,
perché ammazzano senza pietà alcuna i loro piccoli. Dopo averli privati della loro dignità
umana, quale supplizio può ben essere più atroce di quello di queste piccole vite, costrette a
subire castighi mostruosi che tocca i genitori stessi di subire? E si tratta di piccole vite senza
peccato! Io non posso non sentirmi triste di fronte all’ignoranza e all’indifferenza dei genitori
che sono giunti ad uccidere delle vite sacre che Dio aveva loro affidato, calpestandole brutalmente con i piedi, pestandole, schiacciandole e dilaniandole crudelmente. È per questo che
mostrandoti lo spettacolo delle “piccole vite”, che implorano di lasciarle vivere, io desidero che
molti peccatori facciano penitenza e ritornino a me. Io ti prego di far sapere a tutti che, dal
momento in cui “una piccola vita” è formata nel grembo di sua madre, essa non è più un grumo
di sangue, bensì un essere in cui circola la vita”.
Julia: “Sì, Madre! Io mi auguro che tutto ciò che voi desiderate si realizzi”. Fu allora che
io cominciai a soffrire, provando nausea, prendendo la posizione di un embrione e tenendo le
ginocchia con le due mani incrociate, con i piedi raggomitolati.
Al momento in cui si cerca di provocare l’espulsione della creatura, io gridai a gran voce:
“No! No! No!” a causa del dolore provocato dallo strumento di ferro che affondava profondamente. Fu un grido stridulo, inesprimibile. Era la piccola creatura che tentava di sottrarsi gridando: “Mamma! Mamma! Mamma!”.
Non si può davvero dire che questo tormento sia stato meno atroce di quello dell’inferno.
Io mi dibattevo talmente, saltando, rotolandomi attraverso la stanza, mentre il mio corpo aveva
assunto la forma di un bebè (la forma di un embrione, nel seno della madre), al punto che
Marco e Marta non riuscivano più a tenermi. Essi dovettero chiamare varie altre persone per
farsi aiutare, perché erano sfiniti.
Il bambino che desiderava vivere supplicava la sua mamma: “Mamma, no! No, mamma!
Mamma, no! Io voglio vivere, mamma! Fammi vivere! Fammi vivere, mamma! Mamma!
Mamma! Mamma!”.
Era un embrione che, desideroso di vivere, tentava di sottrarsi, non cessando di gridare
e piangere(2).
Coloro che in quel momento mi stavano attorno mi dissero dopo che, se quello non fosse
stato un “mistero soprannaturale”, io non avrei potuto agitarmi in quella maniera, così violentemente, per la durata di tre ore. In effetti, io avevo provato durante tutto quel tempo le sofferenze
di un embrione e quelle del parto, e questo in uno stato di spossatezza totale, sfinita anche per
non aver mangiato da molto tempo.
Dovetti soffrire quattro volte le sofferenze di embrioni...
Coloro che mi avevano aiutato mi dissero d’aver pianto tanto vedendomi soffrire così e
trovandosi nell’impossibilità, sul momento, di pregare...” (messaggio del 29 luglio 1988).
Gladys Quiroga de Motta
Da una recente rivelazione privata approvata dall’intera conferenza episcopale argentina
riceviamo nuove luci divine sull’aborto.
Scrive la veggente Gladys Quiroga de Motta sotto dettatura: Dopo aver finito di pregare
(la Madonna) mi parla e mi dice: “Gladys, prega anche per le creature che non nascono, che
non arrivano a vedere la luce del giorno. Sono tanti gli aborti, sono così numerosi gli attentati
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alle vite che appartengono solo a Dio! La vita appartiene a Dio e Dio chiama alla vita, solo Dio.
Che il Signore sia benedetto” (tratto da Leggere la Bibbia con Maria, Edizioni Segno).
John Leary
Un’altra famosa rivelazione privata che denuncia apertamente l’aborto è quella che ha
come protagonista John Leary. Nel messaggio del 22 maggio 1995 leggiamo: “Dopo la Comunione vidi l’immagine di un’Ostia spezzata che sanguinava. Gesù disse: “Mi vedete con il cuore
spezzato per la mancanza di unità tra il Mio popolo. Molti non Mi hanno preso sul serio nella
loro vita facendosi condurre da Me. Tu e i Miei eletti dovete dire alle persone che la vita potrebbe essere molto più facile se solo Mi dessero la loro volontà. Inoltre, sanguino per la sofferenza che continua. L’uomo continua ad uccidere il suo prossimo invece di aiutarlo. Gli aborti
continuano ad andare avanti senza molti rimorsi. Per quanto tempo pensate che tutto questo
possa continuare? Vi dico che si pagherà per questa ingiustizia con un’amara angoscia, poiché
rifiutandoMi porterete su di voi molta distruzione. Pregate, Miei fedeli, poiché c’è bisogno di
pentimento”.
Nel giorno dei Santi Innocenti, il 28 dicembre 1994 John Leary riceve quest’altro ammonimento per coloro che praticano l’aborto. Scrive il veggente: “Presso la Chiesa di S. Michele,
dopo la Comunione, vidi un fiore e un recinto con una piccola bara. Poi camminai in una zona
che sembrava essere come quella delle catacombe. Vi era un treno con molte automobili che
sembrava diretto in Paradiso. Gesù disse: “I vostri omicidi di bambini non nati continuano ancora oggi implacabili. La ricorrenza di tale omicidio fu un evento accaduto tempo addietro, ma
continuate questo comportamento ingiurioso. Non vi rendete conto che ognuno dei loro angeli
è testimone dinanzi a Me di questa carneficina? Pensate che l’ingiustizia di questo omicidio
rimarrà senza risposta? Vi dico che tutte le nazioni che partecipano all’aborto vivranno per
rimpiangere le loro azioni. Per quanto riguarda coloro che fanno del male ai bimbi innocenti,
sarebbe meglio che una pietra venisse legata al loro collo e che venissero gettati nell’oceano,
poiché la loro punizione li aspetta. Anche se verranno perdonati dovranno subire qualche castigo per la loro offesa contro i Miei progetti. Figli Miei, i vostri continui castighi sono la risposta
al perverso peccato nel quale la vostra nazione continua a sguazzare. Pregate per fare riparazioni per questi molteplici peccati. Presto vedrete che Io porrò fine a tutto questo male che è
detestabile ai Miei occhi”.
Jean-Marc
Un veggente francese, Jean-Marc, con il dono della locuzione interiore, ha sentito il 24
aprile 1991 queste parole di condanna sull’aborto: “Solo Dio ha il potere di dare la vita e di
riprendersela in qualsiasi momento. Chi crede di poter disporre della sua vita o di quella del
prossimo, pretendere il posto di Dio stesso, è accecato dal suo smisurato orgoglio e dalla sua
follia. Grave, gravissima è la colpa dell’uomo che commette omicidio. Questa Legge è fondamentale per chi vuole restare nell’obbedienza di Dio, nella Grazia di Dio.
Guardate invece alle vostre azioni, figli insensati... Oggi, questa legge viene calpestata
ogni giorno!
Condannate a morte i criminali, ma con quale diritto? Dio solo è giudice! Massacrate
senza la minima esitazione milioni di bambini che chiedono solo di crescere in grembo alla loro
madre per glorificare il Signore. Non è forse questo il peggior crimine che esista: uccidere l’innocente, l’indifeso, l’agnello senza macchia? Così perpetrate il massacro dei Santi Innocenti,
prime vittime e martiri che hanno unito il loro sangue al Sangue di Cristo. Agendo così, vi rendete figli di Satana e perdete ogni dignità umana”.
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Testimonianza di Tania
Papa Giovanni XXIII in sogno
Ecco che nella notte del 13 agosto 2007 Tania fa il seguente sogno. Da una grande
porta ad arco, piena di luce sfolgorante vede uscire il Santo Padre Papa Giovanni XXIII, quel
Papa noto alle cronache nazionali per l’amore che aveva verso i bambini.
Ricordiamo la Sua famosa frase: “... quando rincasate, portate una carezza ai vostri
bambini, ditegli che è la carezza del Papa”.
A quella visione Tania sente una grande gioia nel suo cuore, come se avesse visto suo
padre. Il Papa indossava un abito bianco con dei bottoni che partivano dal colletto fino ai piedi.
Era sorridente, gioioso... le va incontro parlandole, ma non ricorda cosa esattamente le ha
detto.
Ma ecco che all’improvviso accanto al Papa, scorge una carrozzella, simile a quella
usata per i bambini non autosufficienti, con sopra un bambino, triste, vestito tutto di nero... A
quella visione Tania sente molta tristezza e si sveglia all’improvviso.
Cosa voleva dirle il Papa buono? Con il Suo dolce sorriso certamente voleva farle capire
che ciò che sta facendo è giusto; ed il bambino vestito di nero rappresenta forse i bambini
abortiti, che non possono “camminare” verso la luce di Dio, perché nessuno prega per loro, non
li battezza...?
Tania desidera rivolgere queste domande a qualche sacerdote “sensibile” a queste problematiche, affinché possa darle una risposta concreta ma soprattutto sensibilizzare l’opinione
pubblica su questo enorme problema, non soltanto parlandone, ma intervenendo in modo decisivo su tutti coloro che sono coinvolti: dalle coppie, i giovani che hanno ricevuto il Dono di
concepire, alla equipe medica favorevole agli aborti, ai familiari delle persone coinvolte... ed a
tutti coloro che hanno la possibilità di offrire delle preghiere e Sante Messe per questa intenzione. Ricordiamoci quanto ha detto Gesù: “... Chi accoglie uno di questi bambini per amor mio
accoglie Me, e chi accoglie Me, non accoglie Me, ma colui che mi ha inviato”. (Mc 9,36).
Ed allora coraggio cari fratelli, dopo aver letto questa testimonianza, mettiamoci
all’ascolto di Gesù nel nostro cuore e cerchiamo di fare la Sua S. Volontà, perché “La messe è
molta, ma pochi gli operai...” (Mt 9,37).
(2) Uno studioso di fama mondiale dimostra che il feto prova dolore.
Il professor K.J. Anand dell’Università del Kansas, il massimo studioso al mondo in fatto
di dolore del feto e del neonato, ha affermato che “l’aborto o la chirurgia fetale provocano risposte comportamentali e psicologiche non dissimili dalle risposte fetali ad altri stimoli spiacevoli”. È questo quanto affermato dallo studioso, intervenendo sul numero di giugno 2006 di
“Pain Clinical Updates”, la rivista ufficiale della IASP che rappresenta la fonte più autorevole al
mondo sull’argomento “dolore”.
Il suo studio nasce dalla necessità di dare un riferimento distaccato dalle polemiche di
parte, perché “il dolore fetale ha così tante implicazioni che richiede un approccio scientifico
indipendente dalle controversie su aborto, diritti delle donne o inizio della vita umana”, afferma.
Grazie agli studi di K.J. Anand, negli anni ’80 si era già dimostrato che il neonato poteva
provare dolore per cui si era iniziato a diffondere l’uso di somministrare morfina al momento
degli interventi chirurgici su questi piccoli pazienti.
Nel suo articolo, Anand inizia scrivendo che “i precedenti argomenti contro la possibilità
del dolore fetale erano basati sull’immaturità o sull’inibizione dei neuroni corticali e degli stimoli
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talamocorticali nel feto, dato che questi elementi sono considerati essenziali per una percezione cosciente del dolore. Ma l’immaturità o l’ipofunzione dei neuroni corticali non sono per sé
sufficienti a precludere il dolore fetale”.
Il lavoro prosegue con spiegazioni sull’attività e lo sviluppo neuronale, arrivando a portare esempi di percezione sensoriale cosciente nel feto. In un’attenta analisi del comportamento
fetale basato sull’apprendimento e la memoria quali evidenze della funzione psicologica in
utero, avviene nel feto una percezione cosciente.
Anand prosegue criticando i recenti lavori che mettevano in dubbio la percezione del
dolore prenatale, basandosi sulla peculiarità del sistema nervoso del feto: “Questi lavori presuppongono che l’attivazione corticale sia necessaria per la percezione del dolore fetale.
E così conclude: “L’evidenza scientifica mostra come possibile e anche probabile che la
percezione del dolore fetale inizi ben prima delle epoche avanzate della gestazione”.
“Le nostre attuali conoscenze sullo sviluppo - aggiunge - mostrano le strutture anatomiche, i meccanismi fisiologici e l’evidenza funzionale della percezione del dolore che si sviluppa
nel secondo trimestre, certo non nel primo, ma molto prima del terzo trimestre di gestazione
umana”.
Il professor Carlo Bellieni, neonatologo che lavora al Dipartimento Terapia Intensiva
Neonatale del Policlinico Universitario “Le Scotte” di Siena, ha commentato: “L’evidenza scientifica sul dolore del feto trova qui un’esposizione sistematica da parte della massima autorità
mondiale”.
“La lotta al dolore di chi non può esprimersi ne esce rafforzata. D’altronde non si può
sostenere che il bambino prematuro di 500 grammi prova dolore ma il feto dello stesso peso
non lo prova solo per il fatto che si trova ancora in utero”.
ODORE DI PIOGGIA
Marzo, un freddo vento soffiava contro una finestra di un ospedale di Dallas, in quel
momento entrava un dottore nella camera di Diana Blessing, la quale, da poco aveva avuto un
intervento chirurgico. Suo marito, David, le teneva stretta la mano, mentre attendevano notizie.
Il pomeriggio prima, il 10 marzo, delle complicazioni l’avevano costretta ad un parto cesareo alla 24a settimana, che avrebbe dovuto far nascere la figlia della coppia, Dane Lu Blessing.
I neogenitori erano a conoscenza che la neonata pesava 708 g. e raggiungeva appena
30,5 cm di lunghezza, era nata prematura e nonostante tutto, le parole del dottore, li colpirono:
“Non credo che la bambina abbia molte probabilità di sopravvivere”, disse loro più delicatamente che poté.
“Ci sono solo il 10 per cento delle probabilità che superi la notte, ed anche se ciò accadesse per qualche miracolo, le probabilità che abbia complicazioni future sono molto alte”.
Paralizzati dalla paura i coniugi David e Diana ascoltavano le parole del dottore che
descriveva loro tutti i problemi che avrebbe dovuto affrontare la bambina. Potrebbe non essere
mai in grado di camminare, parlare, di vedere, potrebbe essere ritardata mentalmente e molto
altro ancora. Diana con il marito David ed il loro figlioletto di 5 anni, speravano tanto che un
giorno avrebbe allietato la loro famiglia. Ed ora, nel giro di poche ore, vedevano tutti i loro sogni
e desideri allontanarsi per sempre.
Ma i loro guai non erano finiti, il sistema nervoso della piccola non era ancora sviluppato.
Quindi, qualunque carezza, bacio o abbraccio, erano per Dana pericolosi, i familiari
sconsolati non potevano neanche trasmetterle il loro amore, dovevano evitare di avvicinarsi a
lei.
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Tutto quello che potevano fare era di pregare il Signore che si prendesse cura della loro
piccola, che la cullasse e la facesse sentire amata.
Non credettero alla loro fortuna quando Dana cominciò a migliorare.
Passavano le settimane e la piccola continuava a prendere peso e diventare più forte.
Finalmente, quando Dana compì 2 mesi, i suoi genitori poterono abbracciarla per la prima volta.
Due mesi dopo, mentre i dottori li avvertivano che avrebbe potuto peggiorare in qualunque momento, Dana uscì dall’ospedale e finalmente andò a casa con la sua famiglia.
Cinque anni dopo Dana, era diventata una bambina serena che guardava verso il futuro
con fiducia e con tanta voglia di vivere. Non c’erano segni di deficienza fisica o mentale, era
una bambina normale che viveva la sua vita.
Ma questa non è ancora la fine della nostra storia.
Un caldo pomeriggio del 1996 Dana era seduta in braccio della mamma, erano in un
parco non lontano da casa (Irving, Texas) dove suo fratello Dustin giocava a calcio con i suoi
amici. Come sempre chiacchierava felice con la sua mamma, quando all’improvviso si zittì. Si
abbracciò e chiese alla mamma “Lo senti?”
Diana sentendo nell’aria che si avvicinava la pioggia rispose “Sì. Profuma come quando
sta per piovere”.
Dana chiuse gli occhi e ridomandò: “Lo senti?” Ancora una volta la mamma gli rispose:
“Mi sa che tra un po’ saremo tutte bagnate, sta per piovere”.
Dopo un po’, Dana, alzò la testa e accarezzandosi le braccia esclamò: “No, profuma
come LUI. Profuma come quando Dio ti abbraccia forte”.
Diana cominciò a piangere calde lacrime, mentre la bambina raggiungeva le sue amiche
per giocare con loro.
Le parole della figlia avevano confermato ciò che sapeva in cuor suo, da tanto tempo
ormai. Durante tutto il periodo in ospedale, mentre lottava per la sua vita, Dio si era preso cura
della piccola abbracciandola così spesso che il suo profumo era rimasto impresso nella memoria di Dana.
MAMMA TI VOGLIO BENE. LASCIAMI VIVERE
SE DIO NON C’È
Dice Dostoevskij: «Se Dio non c’è, tutto è lecito». È lecito tutto ciò che mi piace; tutto ciò
che mi è utile; tutto ciò che mi passa per la testa: e quindi anche il furto, anche l’imbroglio,
l’adulterio, la mafia, l’assassinio; e sarà lecito non solo l’aborto, ma anche il cannibalismo, e
quindi il mangiare i bambini nati o ancora non nati, come si fa in tantissime messe nere in onore
di Satana.
MA DIO C’È
Basta guardare l’immenso universo, o anche soltanto un qualunque uomo, un qualunque
animale, un qualunque albero, un qualunque fiore. Lo sai come si va formando dalla cellula
germinale ogni essere vivente e ogni vegetale? Lo hanno scoperto due scienziati americani,
Francis Compton Crik e James Dewej Watson, nel 1954 e per questa scoperta ebbero nel 1961
il premio Nobel. Dentro ogni cellula germinale c’è un via vai di particelle (DNA- RNA-rRNAmRNA-tRNA) così frenetico da fare spavento. Dinanzi a tale sviluppo tutto programmato e tutto
automatizzato i più complicati computer e le più perfette basi spaziali sono giochi da fanciulli.
Ma già una qualunque cellula di una qualunque foglia è qualcosa di così perfetto che tutti gli
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scienziati del mondo messi insieme non riescono a costruirla, come ha candidamente confessato lo scienziato indiano prof. Korana, premio Nobel per essere semplicemente riuscito a mettere insieme i componenti già preesistenti di una cellula.
E SI È FATTO UOMO
Nell’anno 748 dalla fondazione di Roma il Figlio di Dio si è fatto uomo ed è nato a Bethleem. La sua vita è quanto di più storico esiste. Egli si è presentato esplicitamente quale Figlio
di Dio e Dio egli stesso; naturalmente era necessario che ne desse le prove; ed egli le ha date,
facendo quello che può fare Dio soltanto, cioè i miracoli: guariva istantaneamente i ciechi, i
lebbrosi, i paralitici, risuscitava i morti; e, alla fine, morto per scontare i nostri peccati e per
meritarci il Paradiso, dopo tre giorni è risuscitato.
Quindi, nella sua sapienza e bontà infinita, questi miracoli egli li va facendo sempre, fino
a oggi; soprattutto nella Chiesa Cattolica per garantire che essa è quella che lui ha fondato.
Per constatarli ti basterà andare al Bureau de Constatation Medicai di Lourdes, formato da ben
37 medici specialisti.
I FINI DEL MATRIMONIO
Iddio ha messo negli uomini l’istinto sessuale perché essi cooperino con lui alla generazione di nuovi uomini, che abbiano ad essere degli eletti in Paradiso e a completare il Corpo
Mistico di Gesù, suo Figlio.
Ma come oggi la società va prendendo coscienza che i futuri destini dell’Umanità, dipendono dai futuri destini della donna «la Chiesa desidera ringraziare la SS. Trinità per il Mistero
della donna e per ogni donna, per ciò che costituisce l’eterna misura della sua dignità femminile,
per le grandi opere di Dio che nella Storia delle generazioni umane si sono compiute in lei e
per mezzo di lei» (Mulieres dignìtatem n. 31).
E allora, ricorda bene, o donna; non sei tu che fabbrichi tuo figlio, ma sei nobile strumento
di cui si serve Dio per creare nel tuo seno, al momento del concepimento, un nuovo uomo,
ossia un’anima e un corpo; un uomo nuovo che nel progetto di Dio dovrà divenire un meraviglioso fiore del Paradiso, un eletto destinato a una felicità, immensa e inconcepibile nel consenso dei beati e nella visione beatifica di Dio stesso; un eletto destinato a essere la tua stessa
gloria in Paradiso. Tutto questo meraviglioso progetto di Dio tu lo distruggi quando abortisci, e
condanni quell’anima del tuo figlio a perdere tutta questa fortuna e a gridarti per l’eternità:
“Mamma, perché mi hai ucciso?”. E Gesù bambino, che reputa fatto a sé quanto si fa anche al
più piccolo bimbo, che dal tuo figlio in seno ti ripete piangendo: “Mamma, non mi uccidere. Ti
voglio bene, lasciami vivere!...”.
Ben a ragione la madre dei 7 fratelli Maccabei, che venivano torturati e uccisi dal pagano
re Antioco perché non volevano sacrificare agli dei, diceva loro: “Io non so come appariste nel
mio seno; non sono stata io che vi ho dato lo spirito e la vita, non io ho formato le membra di
ciascuno di voi; ma il Creatore del mondo che compì la generazione dell’uomo e dette principio
a tutte le cose; Egli, nella sua misericordia, renderà a ciascuno di voi lo spirito e la vita, perché
voi, ora, per amore delle sue leggi non vi curate di voi stessi» (2 Mac. 7, 22).
MAMMA, PERCHÉ CI HAI UCCISI?
Il noto scrittore Padre Domenico Mondrone narra quanto gli confidò una donna prima di
morire con l’obbligo di pubblicarlo dopo la sua morte. Questa donna aveva fatto molti aborti.
Dopo l’ultimo, cominciarono a comparirle ogni notte attorno al letto le anime dei figlioletti abortiti
e le gridavano: «Mamma, perché ci hai uccisi?»; e questo tutta la notte e tutte le notti.
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I suoi, credendola impazzita, la ricoverarono in ospedale psichiatrico. I medici, dopo
averla tenuta in osservazione per molti giorni, la rimandarono a casa dichiarandola sana di
mente. Fu quel terrore notturno che presto la portò alla morte.
VUOI IL PERDONO DA NOI?
Cessa di pensare o di volere abortire. I peccati che si fanno ad occhi aperti sono quelli
che più difficilmente Dio perdona. E se per disgrazia avessi già abortito, non continuare a provocare Dio con altri aborti perché finirai sicuramente all’inferno. Se, quindi, vuoi essere perdonata da Dio, pentiti amaramente e va a confessarti, ben decisa di non ricadere mai più in questo
peccato di assassinio. Infine cerca di riparare i peccati passati con preghiere, con elemosine e
con non rari digiuni.
UN COVO DI ASSASSINI
Alcuni anni addietro una mistica romana vivente, passando avanti una clinica ginecolgica, vede Gesù che indicandogliela, disse: «Guarda quel covo di assassini!».
A questo si sono ridotti quasi tutti i reparti ginecologici degli ospedali e quasi tutte le
cliniche ginecologiche; e ogni anno vengono uccisi in Italia almeno un milione di bambini e nel
mondo almeno 50 milioni di bambini. Spaventoso sarà il castigo di Dio su tutti questi assassini,
e, Dio non voglia, su tutta l’umanità!
Cerca di fare opera di salvataggio e di convincere quante più persone ti è possibile a
non abortire.
Grandissima sarà la tua ricompensa nei cieli.
EDUCARE I FIGLI
La prima educazione dei figli inizia con gli esempi e si prolunga con la preghiera.
I figli imitano ciò che fanno i genitori; così non basta avere figli, bisogna assolutamente
educarli cristianamente, seguirli, far loro frequentare i luoghi ricreativi parrocchiali, non solo per
la preparazione alla Prima Comunione e Cresima, ma dare esempio di andare in Chiesa per la
santa Messa domenicale. È inutile dire al figlio: «Vai alla santa Messa», quando i genitori non
ci vanno.
Grave è la responsabilità dei genitori quando trascurano l’educazione dei figli.
II matrimonio non è un diversivo, ma una missione, è una cosa molto seria e santa; per
questo del matrimonio il Signore ne ha fatto un sacramento indissolubile.
La Chiesa, infatti, onora tanti Santi vissuti nello stato matrimoniale.
GUIDIAMO LA NUOVA GENERAZIONE
Ora, tu che leggi questo libro, non ti lasciare prendere dalla follia del mondo, che emana
leggi contrarie alla morale cristiana, quale per esempio: fecondazione artificiale, aborto, divorzio e domani chi sa? Sterilizzazione e pianificazione demografica di stato fino al limite di figli
per coppia, libertà di droga.
Mentre stiamo percorrendo la strada che porta all’eutanasia dei malati gravi e dei bambini con gravi problemi, poiché sono passivi per la società odierna. Quale conquista è questa
se non un ritorno alla legge di Sparta?
Oggi ci siamo dimenticati del messaggio di Gesù: “… se vuoi essere mio discepolo, rinnega te stesso, prendi la tua croce e metti i tuoi piedi nelle orme lasciate dai miei!”. E, noi dopo
2015 anni sappiamo benissimo che le orme di Gesù portano al calvario, alla croce, al dolore
vissuto eroicamente in comunione con Cristo; non si capisce il valore della sofferenza e ci si
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vuole liberare con una dolce morte. E passato quel tempo, quando i vecchi erano i patriarchi
delle famiglie e dai quali i giovani attingevano buoni consigli.
LA PREGHIERA DEI BATTEZZI
A cura di Flavio Pollici
Sembrava una sera come tante altre, una cena tra amici, i soliti discorsi sul lavoro, quattro risate, quando uno di loro iniziò a parlare di religione e subito mi spiazzò con la domanda:
Ma tu, preghi? Ed io:
No... Sì, ma cosa intendi per pregare? - chiesi con imbarazzo e titubanza.
Dire il rosario, digiunare, andare a messa e recitare la preghiera dei battezzi - fu
la sua risposta.
In quel momento confesso che rimasi sconcertato nel constatare che non praticavo nessuna di queste forme di preghiera elencatemi, e dentro di me mi ripromisi che avrei ripreso a
pieno ritmo la mia vita cristiana, ma soprattutto rimasi colpito da quel l’ultima preghiera, della
quale non avevo mai sentito parlare e incuriosito chiesi: - Preghiera dei battezzi? Di cosa si
tratta? - chiesi prontamente incuriosito, ma purtroppo un impegno imprevisto fece terminare
bruscamente la nostra conversazione e io dovetti restare con questa curiosità, facendomi però
promettere che al più presto avrei ottenuto la risposta alla mia domanda.
Risposta che non tardò molto, e subito imparai come pregare e perché.
La preghiera è di estrema facilità, e serve come intercessione per quelle anime che in
vita non furono battezzate, e quindi ancora segnate dal peccato originale. Così, iniziai a pregare
per i bimbi mai nati sicuro di aiutarli nel loro cammino, poi però iniziarono a sorgermi i primi
dubbi sull’effettiva efficacia di questa preghiera e soprattutto sulla sua validità, di certo non
volevo commettere alcun tipo di peccato. Le domande che mi assillavano erano tra le più svariate, e soprattutto non riuscivo a capire che una preghiera così, io non l’avessi mai sentita
nominare. Passò poco tempo che subito interrogai i miei amici elencando i miei dubbi e le mie
paure. Loro, per tutta risposta, mi presentarono come prova un giornale dove era riportato in
un lungo ed esauriente articolo tutta la storia dei battezzi. Riflettendo, mi dico che un simile
giornale non può scrivere delle cose inesatte, infatti si tratta di un giornale che non si trova in
edicola ma si può ricevere solo in abbonamento. Mi chiarisco per bene le idee, e riprendo assiduamente le mie preghiere dei battezzi.
Dopo circa un anno una persona che appartiene ad un gruppo di preghiera mi dice in
confidenza che loro oltre al rosario recitano la preghiera dei battezzi. Mi spiega molto bene che
questa dei battezzi è una preghiera molto forte, e per chi la pratica con fede e costanza il
Signore non tarda a mandare delle grazie. Ma allora quanti siamo a recitare questa preghiera?
E soprattutto quanti ancora non la conoscono!
Ora da alcuni anni la recito per un’ora tutte le sere, la televisione non la guardo più, l’ho
spenta il primo gennaio 2003.
A proposito delle grazie che il Signore concede, per merito della preghiera dei battezzi.
Voglio ora raccontarvi una piccola storia che mi vede direttamente protagonista.
Tutto ebbe inizio nel 2003, quando per motivi di lavoro mi ritrovai costretto a chiedere un
importante finanziamento ad una banca, la quale subito si dimostrò molto titubante nel concedermi tale prestito, quando un giorno, mentre tornavo da un viaggio di lavoro, il mio cellulare
squillò, era il direttore della banca che mi comunicava che al contrario di quanto avevano deciso
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in principio, la direzione aveva accettato la pratica. A questo punto molti potranno dire che sono
cose che capitano, pure coincidenze e nient’altro. Ma continuiamo con la storia.
Poco dopo il lavoro inizia ad aumentare e alcune persone che ritenevo importanti per la
mia azienda decidono di licenziarsi, in un primo tempo devo ammettere che mi ritrovai spiazzato, ma dovetti presto ricredermi, infatti la produttività aumentò e non di poco e così venni
anche a scoprire che proprio quelle persone che io ritenevo importanti e delle quali mi dispiacevo per il loro licenziamento, stavano silenziosamente remando contro l’azienda. Il lavoro andava e veniva, ma almeno c’era una certa continuità. Voglio sottolineare che io non smisi mai
di pregare, anzi presi l’abitudine di recitare il rosario ogni mattina, in più quando viaggiavo per
lavoro non mi stancavo mai di ascoltare Radio Maria e le sue interessanti catechesi. Inutile dire
che continuo tutt’ora questa mia pratica. Tutto sembra iniziare ad andare per il verso giusto,
quando nel 2004, per motivi di inadempienza contrattuale, mi vedo costretto ad abbandonare
un cliente molto importante, ma d’altronde non potevo permettermi di lavorare gratis. L’azienda
entra in una profonda crisi e si ricorre alla cassa integrazione per il cinquanta per cento del
personale. Il morale di tutti è sottoterra! Alcune persone si licenziano, altre molto motivate credono nell’azienda e restano, ed anche questa volta per quelle persone che si sono licenziate
non posso che tirare un sospiro di sollievo.
Le mie preghiere come al solito non cessano mai. Nel frattempo iniziano ad arrivare altri
contratti e più cospicui di prima, vecchi debitori mi risarciscono inaspettatamente e il famoso
cliente inadempiente mi risarcisce del dovuto. L’azienda è rinata. Abbiamo aumentato il personale del cinquanta per cento nel giro di pochi mesi e sembra andare tutto per il verso giusto.
Ora il lettore potrà dare il merito al caso o alla buona volontà dei titolari, io invece sono
pienamente convinto che “qualcuno in alto” mi ha sinceramente aiutato. Troppe piccole e grandi
cose si sono intrecciate che mi riesce difficile spiegarle tutte assieme.
Insomma, grazie a questa preghiera dei battezzi, il Signore ha voluto farmi dono del suo
aiuto, e io sono conscio di essere utile a quelle povere anime che non hanno ricevuto il battesimo.
Resta ancora il mio interrogativo, e cioè sapere quante persone ci sono come me che
recitano questa forma di preghiera.
Quante cose mi sono successe in questi anni da quando ho conosciuto la preghiera dei
battezzi, che per poterle raccontare tutte mi ci vorrebbe davvero troppo tempo. Il problema non
sarebbe nemmeno questo, ma quello di come poter far capire che questi “segni” non sono dei
casi, delle semplici fatalità, come capire che nulla avviene per caso, ma che ognuno di noi ha
un progetto ben preciso da seguire? Certo è, che se non meditiamo con calma su quello che
facciamo e su quello che ci succede, non possiamo pretendere di sentire e tanto meno di comprendere che il Signore ci sta chiamando, ovviamente nel suo modo! Nel mio caso, difatti,
quanti anni sono stato distante dal Signore e sordo ad ogni suo richiamo? Sicuramente troppi.
Per esempio, mi pare fosse l’ottobre del 2002, quando, sempre grazie agli stessi amici tramite
i quali ero venuto a conoscenza della preghiera dei battezzi, vengo a sapere con mio grande
stupore, che la Madonna appare da ormai ventidue anni in un paesino nell’Erzegovina, a Medjugorje, e che ogni anno è meta di milioni di pellegrini. Devo essere sincero e ammettere che
restai molto sorpreso, soprattutto quando fui invitato a passare il Capodanno come pellegrino.
Era una proposta più unica che rara in quanto ero abituato a passare il Capodanno in maniera
tradizionale; invece quell’anno lo passai al freddo e raccolto in preghiera assieme ad altre migliaia di pellegrini. Fu un’esperienza incredibile, ma questa è un’altra storia. Volevo dire questo,
per far comprendere che il Signore ci chiama costantemente e con pazienza ci aspetta, ma
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quanti di noi sono sordi alla sua voce! Se vogliamo un metro di misura, la mia lontananza da
lui è di circa trent’anni. Fate un po’ voi.
Ora che continuo a pregare con estrema costanza sia la preghiera dei battezzi sia il
Santo Rosario, altre cose positive mi sono capitate. Tornando ancora alla mia azienda, essa
continua a crescere e sempre con l’aiuto di Dio, il prossimo anno dovremmo cambiare sede in
quanto quella attuale inizia ad essere un po’ stretta. Come ho detto, non smetto mai di recitare
queste sante preghiere e a messa non ci vado solo la domenica ma anche durante la settimana.
La Santa Vergine ci ha esortati a leggere la Sacra Bibbia, e per me, questa lettura ha sostituito
completamente la televisione, salvo qualche raro interessante programma.
Voglio ora dirvi il motivo della mia curiosità, perché sapere quante persone come me
conoscono e praticano la preghiera dei battezzi. Un giorno mentre sono in macchina, vengo a
sapere tramite una trasmissione radiofonica, commento alla stampa di Radio Maria, che nel
giornale “Avvenire” c’è un articolo di una certa Commissione Teologica Internazionale la quale
dovrà esprimersi se esiste o meno il Limbo. Allora mi domando: “Come non esiste il Limbo?”.
È vero che il Concilio Vaticano II aveva decretato che il Limbo non esiste, ma San Pio X nel
suo catechismo asseriva il contrario. E allora? Allora mi armo di carta e penna e scrivo direttamente a questa Commissione il mio modesto parere, e cioè che il Limbo esiste e che forse non
sono il solo ad avere questa convinzione, infatti allego alcune fotocopie di documenti in mio
possesso, tra cui l’articolo apparso nel mensile “Il Segno del soprannaturale”, la pubblicazione
di padre Ascanio, una fotocopia di una lettera datata 1986 del Cardinale Ugo Poletti e spedisco
il tutto. Dopo un po’ di giorni ricevo una lettera dal Segretario di questa Commissione, dove si
ringrazia per l’attenzione e che prenderanno atto di quanto inviato. Come avete letto io ho inviato una lettera del Cardinale Ugo Poletti datata 1986 e io sono venuto a conoscenza di questa
preghiera nel giugno del 2002, da qui la mia domanda: “Dal 1986 ad oggi, quante persone
recitano questa preghiera? E perché non farlo sapere a questa Commissione?”.
Grazie per la vostra disponibilità e attenzione.
SI INVITA IN MANIERA PARTICOLARE DI FARE LA PREGHIERA ’
DEL BATTESIMO DEI NON NATI NEL GIORNO DEI SS. INNOCENTI
(28 DICEMBRE) E DEL BATTESIMO DI GESÙ.
SENZA NOME
Senza nome, un Angioletto,
appena giunto sul pianeta terra,
volava da una finestra sussurrando alla sua Mamma:
“Ti prego, non farlo, non farlo, Mamma!”,
ma lei ha chiuso il suo cuore
rifiutando di farsi chiamare
col dolce nome di Mamma,
lasciando cadere la sua creatura
nel vuoto... e viene accolta da una cassetta di rifiuti.
Angioletto bello, tu sorridi lassù
con tanti Angeli belli,
come te rifiutati dalla terra,
indegna di accogliervi.
Ti prego, prostrata ai tuoi piedi,
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perdona quella povera Mamma.
Mamma m’ha detto no!
Volevo in terra vivere e sognare con tanti bimbi, ridere pur io, non m’ha voluto chi non
sa più amare e triste me ne torno in seno a Dio.
Volevo di una mamma vedere gli occhi belli, anch’io le lodi al cielo cantare con gli uccelli,
potevo avere il cuore d’un poeta, portare per i campi anch’io la mia cometa, ma come gli altri
bimbi vivere non potrò, muoio prima di nascere.
Mamma m’ha detto no!
(Poesia trovata esposta in una chiesa di Dogliani - Cuneo)
ATTO DI RIPARAZIONE
PER IL DELITTO
DELL’ABORTO
Ad un anno di distanza
12-5-1986
Rev.mo Mons Pietro Sgarzetta
Condirettore rivista "Il cuore della Madre"
Facendo eco alla nota pastorale del Consiglio Permanente CEI, del 24-10-1985, abbiamo voluto iniziare una crociata di preghiere, come da pagellina acclusa, nel tentativo si rompere il silenzio sull'aborto.
Ci hanno incoraggiato vari gruppi di preghiera cui vorrei che si unisse anche il vostro
A.M.F.
Siamo stati guidati in questo dal nostro vescovo di Ariano Irpino. Mons. Nicola Ognozzi
e da don Stefano Lamera.
Ci ha confermati e benedetti anche il Card. Poletti.
Nella speranza che questa preghiera venga dif-fusa anche attraverso la vostra bella rivista vi ringrazio e saluto.
Fraternamente in unione di preghiera.
Sac. Nicola Rossi
parroco salesiano
Parrocchia Sacro Cuore
Via Fratelli Mellone, 47
74100 Taranto
PREGHIAMO
O Dio, nostro Padre, che nel tuo infinito amore per noi, vuoi che tutti gli uomini
siano salvi, con la fede e l'amore della Chiesa che porta nel suo cuore di Madre il "Desiderio del battesimo" per tutti i bambini del mondo, desidero esprimere questa sua carità,
battezzando nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo tutti i bambini che oggi
saranno uccisi nel grembo delle loro madri con l'aborto.
Con questo atto di fede e di carità intendo con tutta la Chiesa:
1. - Offrire, per le mani immacolate di Maria SS.ma, con il sangue di Gesù quello
di tutti i bambini uccisi con l'aborto, implorando per il sacrificio delle loro vite,
pietà e misericordia per l'umanità.
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2. - Riparare il grave delitto dell'aborto che, mentre sopprime la vita del concepito
lo priva della grazia del Battesimo.
3. - Pregare per la conversione di tutti gli operatori e collaboratori dell'aborto,
orribile delitto "che, sottoscrive la condanna dell'uomo della donna, del medico, dello Stato" (Giovanni Paolo II).
4. - Pregare per la conversione di quanti, con i potenti mezzi della comunicazioni
sociale, sostengono, giustificano e difendono questo gravissimo peccato, disconoscendo il Magistero della Chiesa e di Cristo.
5. - E infine, per invocare misericordia su quanti ingannati e sedotti da questi
mezzi potenti si allontanano dall'amore di Dio Padre.
Recitare il Credo, il Padre nostro e un Ave Maria.
Il Cardinale Ugo Poletti
Vicario Generale di Sua Santità
ringrazia il Sac. Nicola Rossi
per la stampa e la diffusione
dell'“atto di riparazione” e con
stima saluta e benedice
Ugo card. Poletti
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