la pasqua degli ebrei e la pasqua cristiana

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la pasqua degli ebrei e la pasqua cristiana
DALLA PESACH ALLA PASQUA CRISTIANA
GLI EBREI LA CHIAMANO “PESACH”
La Pasqua ebraica era originariamente una festa con la quale i pastori celebravano
solennemente l’inizio della buona stagione nella notte del primo plenilunio di
primavera, tra il 14 e il 22 del mese lunare di Nisan.
Ricordavano il passaggio dell’Angelo del Signore che aveva risparmiato i
primogeniti degli Ebrei che avevano segnato l’uscio di casa con il sangue di un
agnello.
La notte del plenilunio, prima di partire per i pascoli, immolavano a Dio agnelli
appena nati, spargendo il loro sangue sulle capanne.
La carne era consumata in un pasto di grande festa per rinsaldare la comunione
della famiglia.
Durante la festa notturna si svolgeva una danza detta in ebraico “pesach”.
I CRISTIANI LA CHIAMANO PASQUA
Per i cristiani la “Pesach” si chiama Pasqua. Comincia con l’inizio della Passione di Cristo, che è
considerato l’Agnello di Dio, morto e risorto per la salvezza del suo popolo.
E’ una festa mobile: cade sempre la domenica successiva al primo plenilunio di primavera. E’
collegata al calendario lunare e può cadere in un periodo compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile.
DALL’ULTIMA CENA ALLA RISUREZZIONE
Anche Gesù, che era ebreo, ha sempre celebrato la Pesach. Ogni anno, nell’intimità di quella festa,
avrebbe voluto dire che un giorno le cose sarebbero cambiate e che invece nella Pesach il nuovo
popolo di Dio avrebbe celebrato la Pasqua. Ma chi l’avrebbe capito?
L’ULTIMA CENA DI GESU’ (Giovedì Santo)
In prossimità della festa degli azzimi, Gesù disse ai suoi discepoli: Preparate la Pesach in modo solenne, voglio celebrarla da solo con voi.
Un loro amico mise a disposizione una bellissima stanza vicino a
Gerusalemme e Gesù si trovò solo con i suoi amici più intimi, i dodici
apostoli.
Aprì la cena dicendo: - Ho desiderato tanto mangiare con voi questa
Pesach, ma ho tanta tristezza nel cuore, perché sarà l’ultima-.
Prima di cominciare Gesù si cinse un asciugamano intorno alla vita e
passò a lavare i piedi ai suoi amici. Tutti lo guardavano stupìti.
Disse: - Come ho fatto io, fate anche voi, dovete aiutarvi gli uni con gli altri-.
Mentre diceva così prese il Pane Azzimo, lo spezzò, lo diede ai suo discepoli.
Gesù continuò la cena ma si sentiva triste perché pensava: - Stasera uno di voi mi tradirà-.
Gli apostoli videro Giuda che usciva con il sacchetto dei soldi. Era andato a denunciarlo.
Gesù se ne accorse e continuò a parlare agli amici con tanta tristezza nel cuore: - io fra poco me ne
vado, ma non abbiate paur. Io sono la vite, voi i rami, non vi staccate mai da me. Voi porterete tanti frutti
di bene se resterete attaccati alla vite.
Mentre gli altri consumavano il pasto, Gesù diceva: - Questa è l’ultima sera che passeremo insieme, io
me ne vado e nessuno di voi può venire con me, però vi lascio un comandamento nuovo: amatevi tra di voi
come io vi ho amato. Quello che ama di più è colui che sa dare la vita per gli altri.
E Gesù continuava a parlare: - Avrei tante cose da dirvi, ma è ora di andare via perché comincia la mia
Pasqua. Io sarò preso, condannato, ucciso come un agnello. Non abbiate paura, io sarò con voi fino alla
fine dei tempi.
Il bacio di Giuda
La cena ebraica era finita per sempre, Gesù si alzò da tavola, intonò il GRANDE HALLEL e si avviò
all’orto degli ulivi.
LA PASSIONE E LA CROCE (Venerdì Santo)
Dall’orto degli ulivi, Gesù fu trascinato davanti a Pilato, poi a Erode.
Fu schernito, offeso, coronato di spine, spogliato, caricato della
croce, spinto sul calvario e crocifisso.
Il Sepolcro
Maria, sua madre, insieme a Nicodemo, lo hanno posto in un
sepolcro nuovo che è stato chiuso con una pesante pietra.
LA RESURREZIONE (Domenica di Pasqua)
La mattina del sabato, quando le donne sono andate per ungere di profumo il
corpo di Gesù, hanno trovato la pietra rimossa e il sepolcro vuoto.
Un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca ha detto loro: Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è
qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a
Pietro: "Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”.
Era la Pasqua di Gesù
Gesù era “passato “dalla” morte alla vita. Il passaggio del Mar Rosso, compiuto
da Mosè per ordine di Dio, era la figura e la profezia di questo passaggio nuovo
che avrebbe segnato il trionfo della vita sulla morte, della grazia sul peccato.
Fonte: Il Ponte d’Oro, marzo 2002