27 luglio 2014 - Frontiera Rieti
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27 luglio 2014 - Frontiera Rieti
problematiche www.rieti.chiesacattolica.it Pagina a cura dell'Ufficio Comunicazioni Sociali RIETI Via Cintia 83 02100 Rieti Tel.: 0746.25361 Fax: 0746.200228 e-mail [email protected] 12 Sanità, ancora preoccupazioni uove fibrillazioni nella sanità reatina, stando alle notizie di stampa che ventilano il possibile funzionamento “a singhiozzo” del laboratorio analisi dell’ospedale “de Lellis”. In merito, preoccupazione viene espressa dalla Pastorale della salute: da parte dell’ufficio diocesano, l’auspicio che l’Ausl provveda al più presto a smentire «queste allarmanti notizie sulla quasi chiusura dell’unico laboratorio analisi della nostra provincia». N Domenica, 27 luglio 2014 Il ricordo di padre Riziero Lanfaloni artefice dell’opera che svetta sul Terminillo Quel tempio nuovo miracolo di Francesco Il francescano conventuale umbro sul monte ascoltava la voce di Dio, quasi una missione per un’impresa d’arte che si può considerare un prodigio del santo la parola del vescovo A tutti l’augurio per un’estate ricca di luce DI L’ DI DELIO LUCARELLI * M entre mi accingo a scrivere un breve saluto in occasione delle ferie estive leggo sulla stampa molte cattive notizie che ci giungono dal medio oriente, che si aggiungono alle tristi vicende che ogni giorno non sembrano risparmiare il nostro Paese, dagli omicidi alle conseguenze disastrose della crisi economica, dallo sfaldamento delle famiglie alla crisi dei rapporti interpersonali. Ad una estate, almeno per ora, senza I nostri paesi tornano vivi d’estate sole, sembra affiancarsi una vita senza luce. Ma noi sappiamo che non è così, che la luce brilla sempre, che dopo il buio avremo di nuovo la luce. Con questo pensiero e questi sentimenti saluto con piacere quanti verranno nelle nostre terre a passare un periodo di riposo. Rivolgo anche la mia parola di amicizia alle persone anziane e a quanti si trovano in condizioni difficili per la cattiva salute o per i problemi economici. In questo anno della famiglia invito quanti si trovano a vivere situazioni di crisi e di prova a cercare soluzioni praticabili e concrete per continuare a credere in un progetto di vita comune, per se stessi, per i figli, per i parenti prossimi. A tutti sono vicino con la preghiera e con l’amicizia più sincera e cordiale. * vescovo Per il “Perdono d’Assisi” marcia a Poggio Bustone del “Perdono d’Assisi” vieLnea ricorrenza festeggiata con fervore nel mondo francescano. Nella Valle Santa reatina, tra i festeggiamenti spiccano quelli al santuario particolarmente legato al messaggio del perdono, Poggio Bustone, dove Comune e Pro loco insieme ai Frati Minori e al Cai organizzano la “Marcia del perdono”. Apertura venerdì primo agosto con il concerto della banda del paese alle 21.30. Il 2 agosto Messa al santuario alle 11 e alle 17; il pomeriggio per i marciatori sarà a disposizione gratuitamente un pullman da Rieti (ritrovo alle 15.30 al piazzale del Cimitero) e da Poggio Bustone, OTTORINO PASQUETTI ultima volta che intervistai padre Riziero Lanfranconi fu per Frontiera. Non raccontai proprio tutto. Tralasciai i risvolti spirituali. Riscendendo in città dal monte Terminillo, mi risuonava all’orecchio lo scherzoso modo del padre mio amico di spiegare il carattere dei reatini. Ci definì “acquagnoli” sorridendo, perché i nostri padri avevano vissuto per secoli nella palude a basso, ricavandone il carattere di persone meno interessate alle questioni pubbliche e più alle proprie, restie a ribellarsi a soprusi, ribalderie, angherie. Lui, invece, era stato spesso autoritario e imperioso per rimuovere gli esiti negativi di quel difetto caratteriale che abbondava nelle deliberazioni delle autorità locali. Ebbi la certezza che il padre era entrato in uno spazio temporale e spirituale in cui il desiderio era di ricercare l’umiltà, virtù che ai tempi giovanili gli aveva fatto penuria, bisogna ammetterlo. Gli era scappata la pazienza molte volte e questo si sapeva, per ritardi e incaponimenti burocratici. L’altro che mi colpì fu che il tempio, risultato da un impeto giovanile scaturito dal programma fiammeggiante degli inizi, doveva essergli stato suggerito, come diceva aprendo il suo bel volto al sorriso, dal suo Francesco. Sciando, la velocità fa fischiare il vento. E il vento ti parla. La voce che diceva di udire era di un Essere che lo sovrastava. Gli ritornava in sogno, come agli antichi profeti, e nella preghiera silenziosa esercitata tra le mura della chiesetta degli alpini o scendendo veloce lungo i crinali della Cinzano, sempre nel silenzio di cui il vento era il padrone. Forse pensò che fosse l’Angelo del Signore, così come accadde ad Elia. Ebbi a dirgli se quell’arte che figurava prorompente entro il tempio, sua creatura, e l’essenza tutta umbra in modo traboccante e lo spirito che vi si respirava, e le Come di consueto, nell’approssimarsi del mese di agosto il vescovo diocesano ha voluto indirizzare un pensiero – diffuso attraverso i media locali – per augurare a tutti buone vacanze. mosaico Terminillo, anni Cinquanta: operai al lavoro all’erigendo “templum pacis” per radunarsi al centro visite del Lago Lungo: da qui partirà la marcia a piedi lungo il “Cammino di Francesco” che giungerà al santuario, dove seguirà la benedizione con la reliquia di san Francesco e la Messa, quindi cena e serata in allegria. La sera di domenica 3, in piazza Regina Elena, proiezione del film Il Cammino di Francesco , di Andrea Cherubini e Salvatore Braga. Concerto a Greccio I l 2 agosto in programma un’iniziativa anche a Greccio: la serata “In ascolto di Frate Francesco”. Alle 19.30, al santuario francescano, concerto col frate chitarrista Federico Fiore, la voce di Franco Grossi e Barbara Fornara alla tastiera. A seguire cena (offerta dai locali comitati festeggiamenti) e lotteria, con partecipazione gratuita, avviando con l’occasione una raccolta di fondi per realizzare un reliquiario artistico. pubblicata qui sopra ai lavori di coL(sia fotoriferisce struzione della zona absidale) è tratta dal libro che illustra arte, storia e messaggio spirituale del templum pacis terminillese, che sarà presentato il pomeriggio del 18 agosto. Il volume, edito grazie alla Fondazione Varrone e caratterizzato da un ricco corredo fotografico, documenta anche la lunga opera di edificazione del tempio votivo, fino alla consacrazione avvenuta nel 1964 (di cui si festeggia quest’anno il 50°). ome annunciato, è stata inaugurata sabato scorso al Terminillo la mostra opere di quegli artisti che le internazionale di illustrazione per avevano realizzate e che lui aveva l’infanzia L’InCanto del Creato, scelto uno ad uno e chiamato dal collegata alle celebrazioni per il Perugino, rispondevano ad una 50° del tempio di S. Francesco. sua particolare estetica mirata, I pannelli espongono disegni di uniforme allo spirito artisti di diversa provenienza che francescano, con ambiente e ripercorrono col linguaggio dei raffigurazione, ispirata ad una piccoli la lode cosmica del Il logo della mostra catechesi progettata per portare a Poverello d’Assisi. Agli autori, Cristo le anime dei terminillesi, spiega Manuela Marinelli, che è avendo per “sussidio didattico” il curatrice della mostra insieme a Barbara Pavan, «è stato creato di quassù, la neve, il sole e chiesto di ispirarsi liberamente al Cantico di san le bellezze del trittico di Francesco, senza tenere necessariamente conto dei suoi bisogna dire che la erezione del Sassetelli. Non me li recitò, ma aspetti letterari o del suo significato religioso. Ciascun tempio del Terminillo fu fece un richiamo ai versetti del artista ha dunque fornito la sua interpretazione per possibile grazie ad un prodigioso Salmo 68: «Loderò il nome di Dio rendere visibile una favola vera di ottocento anni fa che miracolo del santo. Se fosse stato con il canto, lo esalterò con azioni di si è in larga misura snocciolata nel nostro territorio». operato in quegli anni di Leone, grazie e poiché mi divora lo zelo per Scorrendo le immagini esposte, ecco emergere «quattro Angelo e Rufino, i tre compagni la tua casa, ricadono su di me gli temi principali a cui i singoli autori hanno dato forma. l’avrebbero inserito tra i miracula oltraggi di chi ti insulta». Undici artisti hanno scelto di rappresentare un passo certi e documentati, che il Celano Ai primordi del francescanesimo, che vede al centro san Francesco, confermando il avrebbe poi posto nella sua quando ministro generale era fascino che emana dal personaggio e dalla sua historia. celebre Vita secunda. Quel Crescenzio da Iesi, il capitolo Un gruppo di sei artisti si è ispirato agli elementi del pomeriggio della mia intervista, generale dell’ordine dei Minori si creato cantati da san Francesco nei suoi versi. L’amore fui turbato perché il padre radunò a Genova nel 1244 e per tutte le creature, per gli animali in particolare, Riziero mi parlò della sua intensa stabilì di stilare una nuova spicca fra le scelte operate da un gruppo di otto ricerca e mi ricordò che della sua biografia di san Francesco, poiché disegnatori. Due illustratori e due animatori vedono il serva Maria Dio aveva guardato le storie della vita e i racconti dei Cantico in chiave esistenzialistica, problematizzandolo solo l’umiltà, scegliendone il suoi miracoli erano divenuti in maniera fortemente simbolica». Con tale iniziativa ventre da cui far nascere suo incontrollabili. Due anni dopo, gli organizzatori hanno voluto lanciare una sfida, Figlio. Non era forse quello il l’11 agosto 1246, i frati Leone, spiega ancora Marinelli: quella «di illustrare ai bambini Tempio di tutti i templi? Angelo e Rufino, scrissero una delle più belle pagine della a Crescenzio: «Noi, che letteratura italiana e della siamo vissuti più a lungo religione cristiana» che è il nell’ambito dei festeggiamenti del 50° insieme con lui... abbiamo Cantico di Frate sole. Sfida ritenuto opportuno di raccolta dai 30 disegnatori di Una piazza all’intrepido frate presentare … alcune tra le varie parti del mondo (tra loro ell’articolo qui sopra riportato, il molte gesta di lui, delle anche qualche nome reatino, giornalista Ottorino Pasquetti riquali siamo stati spettatori come Luca Vannozzi e Lucia corda la grande figura di padre Riziero o di cui abbiamo attinto Ricciardi) che «hanno accettato Lanfaloni, realizzatore dell’insigne openotizie da altri santi frati». di correre il rischio di cimentarsi ra che si erge sul Terminillo. Nell’ambiLa lettera detta dei tre in una tematica da cui l’arte da to delle celebrazioni per il 50° della decompagni (la Legenda tempo rifugge. Forse, proprio dicazione del tempio di S. Francesco (il trium sociorum) fu ripartendo dai bambini, dal cui programma abbiamo illustrato su compilata nell’eremo di loro sguardo incantato e questa pagina domenica scorsa), il piazGreccio. L’elenco dei penetrante, sagace e innocente, zale terminillese su cui si affaccia l’edinumerosi atti prodigiosi di sarà possibile ricucire quello Padre Lanfaloni (a sinistra) ficio sacro sarà intitolato all’indimentiFrancesco finì così nella strappo secolare che ha scollato cato frate conventuale, alla cui caparVita secunda di Tommaso l’arte dalla rappresentazione del bietà si deve l’esistenza del santuario votivo dedicato al Patrono d’Italia. Il da Celano. senso del sacro». ricordo del dinamico francescano – che alla cura pastorale della chiesa monOra, se si giudicano i L’iniziativa merita sicuramente tana rimase fino all’82 per poi trascorrere gli ultimi anni di vita al conventempi, le difficoltà, le una visita. Vale la pena, in to di Spoleto – è ancora vivo nella comunità terminillese. Alle celebrazioni tempestose vicende, le queste giornate estive, salire al del 50° non mancheranno poi gli altri frati conventuali che hanno curato, invidie, le gelosie e i Terminillo e fare un salto alla finché non è subentrata la fraternità monastica di padre Mariano Pappacontrasti, animati e sala espositiva sottostante il lardo, la parrocchia della stazione turistica: in particolare padre Luigi Farasostenuti dal diavolo che, tempio francescano dove la glia, che per l’occasione tornerà ai suoi monti dal mare. Padre Luigi, nativo quando i cristiani mostra resterà aperta per tutto di Lisciano e primo successore di padre Riziero come parroco del Terminilvogliono onorare Dio, ci agosto (ingresso libero tutti i lo, svolge ora infatti il ministero pastorale a Cattolica, sulla riviera romagnola. mette più di una sua coda giorni, orario 10.30–12.30 e di mezzo ad impedirlo, 16.30–18.30). Ufficio missionario, don Sanzi conclude S «L’InCanto del creato» illustrato ai più piccoli Un libro lo racconta i avvia a conclusione il mandato di don Filippo Sanzi come direttore dell’Ufficio missionario diocesano, avviato dieci anni dal sacerdote, forte della sua precedente esperienza di missione in Ecuador come “fidei donum”. In una missiva ai confratelli del clero e ai religiosi, don Filippo ringrazia per le note positive di questo decennio, in cui in diocesi «si sono riesumate iniziative che erano cadute in oblio, migliorate le esistenti», mentre la raccolta di offerte pro missioni «ha avuto ogni anno, con qualche eccezione, un costante incremento», così come le adozioni e il sostegno a distanza. Poi alcune carenze (mancata, rileva Sanzi, «un’équipe stabile ed efficiente. Al di sopra di tutto c’era il desiderio che i parroci, i diaconi, le persone addette ai vari ministeri, i catechisti, portassero “dentro” il fuoco della missione, perché tutte le attività pastorali fossero animate dallo spi- C N rito missionario che costituisce l’essenza della missione della Chiesa»), che augura al suo successore di poter colmare. Il vescovo Lucarelli ha quindi incaricato il responsabile dell’Ufficio catechistico don Marco Tarquini di occuparsi per ora anche del Centro missionario. Don Santori a Fontecchio D alla settimana scorsa, monsignor Vincenzo Santori ha lasciato il suo appartamento nel palazzetto dei canonici attiguo al Duomo per recarsi alla casa di riposo del clero di Fontecchio, nell’Aquilano, come consigliato dall’avanzare dell’età e dall’opportunità di un’assistenza costante. Il 94enne don Vincenzo, a lungo parroco di Regina Pacis e poi canonico penitenziere in Cattedrale, idealmente saluta tutti con il “lascito spirituale” della sua saggezza pastorale, attraverso la video intervista “Una vita da prete”, disponibile nella web tv del sito frontierarieti.com. spazio Web. Frontiera online, nuova veste e riflessioni flash uova veste grafica per la versione on line del settimanale diocesano Frontiera. Cliccando su www.frontierarieti.com, si accede al sito completamente ristrutturato, che propone diversi contenuti riferiti alla realtà ecclesiale e civile. Il sito riporta anche gli articoli di questa pagina di Lazio Sette. In un’apposita colonna, i blog di riflessione progressivamente aggiornati, articolati in apposite rubriche: oltre ai “tweet” del vescovo (brevi pensieri pressoché quotidiani di monsignor Lucarelli), a offrire spunti per riflettere è il vicario generale don Jarek con il suo blog “La merenda”; poi le video–meditazioni di padre Mariano Pappalardo in “Parole dal silenzio”, le pagine sul patrimonio artistico locale “Con arte e con ingegno” a firma dalla direttrice del museo diocesano Ileana Tozzi, i provocatori corsivi del responsabile delle comunicazioni sociali Massimo Casciani con “Tutto casa e chiesa”. C’è poi “Il blog in don Valerio” con gli spunti del responsabile della pastorale sociale don Shango, mentre il direttore della pastorale sanitaria diacono Nazzareno Iacopini invita a riflettere con l’attenzione “Agli ultimi e a chi li segue”. N