News Fiavet S_10_08mar - FIAVET
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Fiavet Sardegna News Indice NEWS ATTUALITA’ Abusivismo e tracciabilità: Fiavet parla con Gnudi News Attualità News Agenzie di Viaggio News Trasporti News Esteri News Statistiche pag. 1 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 8 News Sardegna News Sardegna Attualità News Sardegna Trasporti pag. 8 pag. 8 pag. 11 Fiavet Sardegna Via Dante, 30 08100 Nuoro Tel/Fax: 0784.39249 www.fiavetsardegna.it [email protected] L’abusivismo e la revisione di alcune procedure, inclusa quella sulla tracciabilità, sono le due emergenze segnalate dalla delegazione Fiavet che ha incontrato a Roma il ministro del Turismo, Piero Gnudi. Ha guidato la rappresentanza della Federazione il nuovo presidente Fortunato Giovannoni, con lui il presidente d’onore Giuseppe Cassarà, i vice presidenti Massimo Caravita e Luigi Maderna. Giovannoni ha chiesto al ministro una valutazione tempestiva dei problemi e delle istanze delle imprese, che rischiano si subire seri danni economici e operativi. Fiavet ha chiesto anzitutto un intervento risolutivo, anche nell’àmbito della lotta all’evasione fiscale, per tutelare il settore dall’abusivismo ormai dilagante. «Nelle stime del nostro Osservatorio Nazionale – ha detto Giovannoni – le “organizzazioni parallele” operano oltre il 10% del traffico turistico, con punte oltre il 30% in alcune aree a forte intensità, generando volumi che non contribuiscono al Pil e senza fornire alla clientela le giuste tutele e garanzie di sicurezza. Con il paradosso che eventuali disservizi, talvolta vere e proprie truffe, ricadono sull’immagine della categoria, che invece agisce in un regolare contesto professionale». Svantaggio competitivo Altro tema caldo, il peso dei nuovi oneri e adempimenti sulle imprese del trade turistico, come la tracciabilità dei pagamenti. Misure che, pur ineccepibili, mettono gli operatori in forte svantaggio competitivo rispetto ai competitor con sede all’estero. «Sono sempre più numerosi – ha detto Giovannoni al ministro – i clienti che acquistano all’estero servizi e pacchetti di viaggio, soprattutto nel fondamentale segmento dei viaggi di nozze, per non sottostare ai nuovi controlli fiscali. Così gli agenti di viaggi italiani vengono scavalcati dai colleghi di altri Paesi europei, e questo è inaccettabile» «Troppi meccanismi distorcono il mercato – ha notato ancora Cassarà – e penalizzano le imprese italiane. Bisogna lavorare per armonizzare le condizioni di lavoro nell’area europea». Tanto più che la Commissione Europea, proprio in queste settimane, sta dibattendo la revisione di alcune direttive legate ai packages turistici e al turismo online. Altri colloqui con il ministro Gnudi seguiranno, ha assicurato Giovannoni, per portare avanti tutti gli impegni. «Noi abbiamo garantito la piena collaborazione – ci ha detto – perché solo con l’azione congiunta e condivisa di tutti gli attori si potrà favorire una vera ripresa del turismo in Italia». www.fiavet.it - www.governo.it Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 Lotta all'abusivismo ed evasione fiscale nell'incontro Fiavet-Gnudi Fiavet a Gnudi, agisca contro abusivismo turistico Le istanze del mondo del turismo e le problematiche che richiedono un necessario ed immediato intervento da parte delle istituzioni nazionali sono state al centro dell’incontro che una delegazione di Fiavet, Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo, ha avuto con il ministro per gli Affari regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi. In particolare, la Federazione ha chiesto che, nell’ambito della lotta all’evasione fiscale, si intervenga con decisione contro l’abusivismo nel settore turistico. Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale Imprese Viaggi e Turismo di Fiavet, le ‘organizzazioni parallele’ veicolano oltre il 10% del traffico turistico, con punte di oltre il 30% in alcune aree a forte intensità turistica, generando volumi che non incidono sul Pil nazionale e fornendo un servizio che non garantisce le giuste tutele e garanzie di sicurezza ai clienti. Fiavet ha poi rimarcato come l’incremento degli oneri e degli adempimenti a carico delle imprese del comparto turistico, introdotti con alcuni recenti provvedimenti legislativi, abbiano determinato un ulteriore svantaggio competitivo per gli operatori nazionali a vantaggio delle aziende con sede all’estero. “Riteniamo siano troppi – ha spiegato il presidente d’onore di Fiavet, Giuseppe Cassarà, al Ministro – i meccanismi distorsivi che penalizzano le imprese italiane rispetto ai competitor europei ed è fondamentale lavorare per armonizzare le condizioni di lavoro in ambito europeo”. “Ringraziamo il ministro Piero Gnudi – ha detto il presidente di Fiavet Fortunato Giovannoni – per averci ricevuto e per la disponibilità dimostrata. Quello di ieri è stato solo un primo colloquio a cui seguiranno nuovi incontri, fondamentali per portare avanti gli impegni annunciati. Noi abbiamo garantito la piena collaborazione, perché solo con l’azione congiunta e condivisa di tutti gli attori del comparto si potrà favorire una reale ripresa del turismo in Italia”. Trenitalia sigla intesa triennale con 5,5 mila agenzie di viaggio E' stata ratificata ufficialmente questa mattina a Villa Patrizi, sede di Ferrovie dello Stato, l'intesa triennale che consentirà a Trenitalia di vendere i propri prodotti in oltre 5 mila 500 agenzie di viaggio in tutta Italia. L'accordo è stato siglato tra l'amministratore delegato del gruppo Fs Mauro Moretti, l'a.d. di Trenitalia Vincenzo Soprano, il direttore della divisione passeggeri nazionale e internazionale di Lotta all'evasione fiscale e all'abusivismo. Sono stati questi i temi al centro dell'attenzione nell'incontro tra la delegazione della Fiavet e il ministro del Turismo Piero Gnudi. Nel corso dell'evento, a cui hanno preso parte il presidente Fortunato Giovannoni, i due vice Massimo Caravita e Luigi Maderna insieme al presidente onorario Giuseppe Cassarà, sono stati chiesti interventi urgenti a sostegno della categoria in particolare per quanto riguarda l'abusivismo da cui passa, secondo le stime Fiavet, circa il 10% del traffico turistico. Altro tema caldo l'incremento degli oneri per le agenzie, che stanno mettendo a dura prova un settore già in difficoltà. "Quello con il ministro - ha poi sottolineato Giovannoni - è stato un primo colloquio a cui faranno seguito nuovi incontri, fondamentali per portare avanti gli impegni annunciati. Solo con l'azione congiunta e condivisa di tutto il comparto si potrà favorire una reale ripresa del turismo in Italia". Trenitalia Gianfranco Battisti e i presidenti di Fiavet, Fortunato Giovannoni, e Assotravel, Andrea Giannetti, e con il vicepresidente di Assoviaggi, Antonio Alberti. Questa intesa rafforza la collaborazione fra Trenitalia e le agenzie di viaggio e consentirà ai clienti di fruire di migliori condizioni commerciali e di procedure di acquisto semplici, veloci e convenienti. Accordo Trenitalia-adv: commissioni invariate L'intesa si è chiusa con una conferma dei regimi provvigionali Nessun passo indietro sulle commissioni. La trattativa fra Trenitalia e le associazioni di categoria della distribuzione si chiude con una conferma dei regimi provvigionali: un dato che, per il mondo associativo, rappresenta un risultato positivo. Questo non vuol dire, tuttavia, che il nuovo contratto non preveda miglioramenti dal punto di vista economico per i dettaglianti. Si chiude così una delle contrattazioni più importanti per la distribuzione italiana, che negli ultimi tempi (soprattutto grazie all'Alta velocità) ha visto incrementare il peso della biglietteria ferroviaria nelle vendite in agenzia. Una trattativa che rende i ticket Fs disponibili "in una rete di circa 5.500 agenzie di viaggi partner", precisa una nota Trenitalia. "Il nuovo accordo con Trenitalia non modifica le condizioni provvigionali, ma comprende comunque dei miglioramenti a livello economico". Andrea Giannetti, presidente Assotravel, anticipa così i contenuti dell'intesa raggiunta tra Fs e le agenzie di viaggi, nata da una contrattazione della compagnia con Fiavet, Assotravel e Assoviaggi. Anche Fiavet, in una nota stampa, parla di "condizioni migliorative Pagina 2 rispetto a quelle definite dai vecchi dispositivi contrattuali". In particolare, "l'installazione di Pico, il sistema che sostituirà Sipax Plus, non avrà costi e la seconda postazione sarà gratuita - aggiunge Giannetti -; inoltre non ci sarà più bisogno della firma del notaio per fidejussioni sotto i 100mila euro, con un notevole vantaggio per le agenzie di viaggi più piccole". Sul fronte delle commissioni, le tre associazioni di categoria sottolineano come l'accordo non preveda ribassi rispetto al precedente: "Possiamo considerarlo come un successo" precisa Guerra. Tra le principali novità anche la durata. Il contratto, infatti, "avrà durata triennale e non più biennale - precisa Amalio Guerra, presidente Assoviaggi -, lasciando un più ampio respiro per le parti". L'intesa con Trenitalia apre inoltre una nuova pagina per l'intermediazione online. Per la prima volta, infatti, i termini dell'accordo non saranno applicati solo alle agenzie di viaggi, ma anche a tutti i soggetti che si occupano di intermediazione, come le web agency. Le stesse condizioni, dunque, saranno applicate anche alle Olta. Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 Il contratto Trenitalia-adv «La trattativa è durata sei mesi, ma ne è valsa la pena: alla fine abbiamo accontentato tutti». Dal suo ufficio in piazza della Croce Rossa, Paolo Locatelli – responsabile vendite mercato nazionale e internazionale di Trenitalia – celebra il taglio di un traguardo cruciale: la stipula del nuovo contratto triennale con le adv, in vigore dal prossimo primo aprile fino al 31 marzo del 2015. Un’opera di concertazione, che compiace Fiavet, Assotravel e Assoviaggi, e semplifica la vita alle oltre 5.500 adv partner in tutta Italia. Il primo capitolo riguarda le provvigioni. «L’impianto di remunerazione resta stabile e nei massimi punta al rialzo, con margini di guadagno dal 2 al 6% in base al prodotto venduto», informa Locatelli. Nel caso dei nuovi Frecciarossa L4, suddivisi nei livelli Executive, Business, Premium e Standard, chi venderà il primo – ovvero il più esclusivo – sarà premiato con commissioni più alte. Le medesime percentuali saranno applicate anche alle Olta e ai contratti Web: «Un’azione di livellamento, che gratifica tutti, operata grazie alla graduale introduzione della piattaforma unica Pico». Il nuovo sistema di vendite, che presto sostituirà Sipax, sarà in grado di dialogare con qualsiasi interfaccia: «Con Pico – informano in una nota congiunta Trenitalia e le associazioni di categoria – sarà possibile scegliere il posto sulla mappa della carrozza, utilizzare la funzione Best Price, prenotare parcheggi, carnet e ingressi ai Frecciaclub». Con la nuova piattaforma, arriva pure la rivoluzione della carta. Dal primo aprile 2014 spariranno dalla circolazione i biglietti filigranati, sostituiti dai cartonicini bianchi, nel caso delle biglietterie Trenitalia. Mentre adv e utenti che prenotano dal web potranno stampare la prenotazione su qualsiasi foglio, o limitarsi ad appuntare sul cellulare il PNR (codice di prenotazione). «Ogni cambiamento va operato con cautela – spiega il responsabile vendite –. Se avessimo eliminato nell’immediato i biglietti filigranati, la clientela più tradizionalista si sarebbe lamentata». Nessun freno, invece, all’alleggerimento degli oneri a carico delle agenzie. Il nuovo contratto Pagina 3 prevede, in primis, l’eliminazione dei canoni sull’installazione del sistema di vendita e help desk. «Piccoli balzelli che pesavano sui bilanci», ammette Locatelli. In più, d’ora in avanti non sarà più necessaria l’autentica notarile del direttore di banca per le fidejussioni inferiori a 100mila euro. Un intervento che farà sorridere il 90% delle adv Plus. Il treno nei cataloghi dei t.o. L’ha fatto Eden Viaggi. E al giù Sud, Imperatore Travel. Tanto per citarne due. Muovono gruppi, grandi numeri, inserendo il treno nei propri cataloghi per raggiungere villaggi e destinazioni balneari in Italia. Tutto merito del nuovo contratto, elaborato e proposto ai t.o. da Trenitalia, con la supervisione del responsabile trade Maurizio Del Santoro. «Se prima bisognava corteggiarli, adesso sono gli operatori stessi a cercarci per stringere accordi. L’Alta velocità fa la differenza», ammette Serafino Lo Piano, dirigente vendite nel Centro Italia. Il fenomeno non riguarda solo l’industria nostrana. C’è anche chi, oltre frontiera, suggerisce ai viaggatori di saltellare da una città all’altra a bordo dei convogli del Gruppo FS. È il caso del t.o. russo Danko (la sede italiana è a Rimini), che «in maniera davvero spontanea ha inserito il treno nel suo catalogo». Il trasporto su rotaie, ormai formalizzato dal turismo organizzato, non riguarda solo l’incoming e i flussi domestici: «C’è anche chi utilizza il treno per raggiungere gli aeroporti», spiega Lo Piano. Soprattutto quello di Milano Malpensa, servito da due coppie di Frecciarossa da/per Napoli, Roma, Firenze e Bologna. Questa soluzione è promossa da Sporting Vacanze, che organizza viaggi nell’Oceano Indiano. Ma anche da Veratour, che a pagina 14 del catalogo Villaggi 2012 propone: “Per te che parti in treno da Firenze e Bologna per Milano (Centrale e Malpensa), il contributo è di 40 euro a persona”. Per Cinzio Bitetto, responsabile vendite al Sud, è l’inizio di una nuova tendenza che «si consoliderà quest’anno, facendo leva su tariffe dedicate ai t.o.». www.trenitalia.com Agenzie di viaggio on line, c’è da fidarsi? Di questi tempi concedersi una vacanza ‘fai da te’ sembra quasi impossibile. Seccature, noie e tanti tanti soldi che vanno via. In periodo in crisi, conviene prima mettersi da parte un gruzzoletto e poi preparare le valigie. Ma se ci si mette di mezzo il web ad ingolosirci, diventa tutto tremendamente difficile. La rete si serve di mezzi persuasivi in grado di affascinarci con foto da sogno e servizi da 1200 carati a prezzi altamente competitivi. La domanda è una sola: quanto possiamo fidarci della agenzie on line? Le truffe sono all’ordine del giorno. Facile che ce ne rifilino qualcuno dall’altra parte del monitor. Certo, a volte le offerte sembrano praticamente irrinunciabili. In alcune circostanze gli affari si rivelano tali, ma in altrettante altre il bidone è dietro l’angolo. La confusione in proposito è tanta e, quello che pare un azzardo in piena regola, continua a tentarci, sfidando il nostro coraggio. Non abbassiamo mai la guardia. Se, da un lato, esistono testimonianze di gente che giura di essere andata di lusso, dall’altro questo non giustifica comportamenti avventati da parte nostra. Informiamoci come meglio si può, prima di affidarci al primo sconosciuto che ci promette questo mondo e quell’altro. La Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo) invita tutti a fare grande attenzione. La risposta alla nostra domanda è chiara e precisa: “Prima di acquistare sul web, verificate che sulla pagina del sito di prenotazione esista un call center reale. Provate a telefonare e a confermare l’offerta, prima di comperare il volo o il soggiorno“. Se invece i dubbi nascono dal presunto abusivismo dei un tour operator, il discorso è leggermente diverso. Qui entra in gioco la fiducia e il rispetto tra chi consiglia il pacchetto e l’acquirente. Il resto è aria fritta. "Nessuna deroga alla Bolkestein": Gnudi gela i balneari Arriva come una doccia fredda sulle spiagge italiane la dichiarazione del ministro del Turismo Piero Gnudi sulla questione della direttiva Bolkestein e della deroga che l'Italia vorrebbe richiedere per gli stabilimenti balneari. Il ministro, infatti, a margine di un convegno ha affrontato il tema sottolineando l'impossibilità di richiedere deroghe alla direttiva sulla concorrenza. "Fuori dalla direttiva non si può andare – ha detto Gnudi -. Bisogna trovare delle soluzioni che siano praticabili e che non penalizzino il settore". Immediata la reazione del comparto, con le Regioni che si sono schierate in prima fila a difesa delle imprese del mare. La Liguria chiede al Governo di trovare una soluzione: “Vogliamo sapere se il governo Monti – dice l'assessore al Turismo Angelo Berlangieri - è disposto a considerare in maniera diversa la disciplina delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari, in quanto imprese particolari nel contesto delle aziende turistiche europee oppure si vuole appiattire sulla direttiva Bolkestein". Posizione altrettanto netta arriva dalla Sicilia, dove l'assessore al Territorio Sebastiano Di Betta esprime "rammarico per la posizione espressa dal ministro. Auspico, almeno, che venga modificato il decreto legislativo n° 59 del 2010 per il recepimento della direttiva, affinche' si preveda che la durata delle concessioni sia almeno di cinque anni, in linea con quanto previsto dalla normativa fiscale in Italia". Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 Gnudi a Tajani: «Promuovere UE in Asia e Sudamerica» Promuovere l’Europa, nella sua interezza, in Asia e Sudamerica. È la proposta del ministro del Turismo Piero Gnudi al commissario UE Antonio Tajani. Bruxelles ha destinato al comparto 130 milioni di euro «che però divisi per 27 Paesi sono spiccioli», ha ricordato il responsabile italiano del Turismo nell’audizione alla Commissione Attività produttive della Camera. Secondo il ministro, l’Italia «sconta un grave deficit infrastrutturale, da 20 anni nel nostro Paese le infrastrutture non si fanno e un problema è anche la nostra compagnia aerea che collega poche capitali. I cinesi, per esempio, arrivano soprattutto a Francoforte e a Parigi». Gnudi ha ricordato gli ultimi dati dell’Accademia nazionale del turismo cinese: nel 2010 i viaggi dei cinesi sono stati 54 milioni e nel 2015 saranno 130 milioni. «Il nostro problema – ha affermato – è intercettare questi numeri». «1,6 milioni di posti di lavoro in più» Oltre all’azione congiunta a livello europeo, con una “strategia-Paese” sul turismo «si potranno creare 1,6 milioni di posti di lavoro in più e l’apporto del settore al Pil potrà passare dall’attuale 13% al 18%». Il ministro, ascoltato dai deputati della Commissione Attività produttive, ha anche ricordato che nel 1950 nel mondo c’erano 25 milioni di persone che facevano viaggi; nel 2011 ha viaggiato un miliardo di persone: «Il comparto, quindi, è cresciuto di 40 volte negli ultimi 60 anni». In Italia, però, nell’ultimo biennio è diminuita la quota di turisti italiani ed è aumentata quella degli stranieri: «Lo scorso anno – ha fatto sapere Gnudi – il numero di connazionali è calato del 4,12%, mentre i flussi provenienti dall’estero sono cresciuti del 4,5%». Tra i tasti dolenti, elencati dal responsabile del Turismo, c’è l’eccessiva stagionalità, la mancanza di grandi operatori turistici e catene alberghiere italiane. Altro guaio, sempre secondo il ministro, è la formazione universitaria che tocca solo il 17% degli addetti, contro il 35% dei Paesi competitor (Francia e Spagna in primis). La scelta di Celli Gnudi ha anche giustificato la scelta Pier Luigi Celli alla presidenza dell’Enit. «Ha un profilo trasversale: ha gestito il personale in varie aziende, ha capacità di interrelazione perché è stato direttore relazioni esterne di UniCredit. Infine, è stato direttore generale Rai e quindi ha capacità di promozione», ha ricordato. «Una persona con un curriculum di tutto rispetto – ha concluso il ministro – che potrà dare una mano a rilanciare l’Agenzia per la promozione turistica». www.governo.it Pagina 4 La ricetta del ministro per non disperdere i 130 mln di fondi dell'Europa Gnudi: una promozione unitaria dell'Europa sui nuovi mercati Expo 2015, Italia.it. Ice, Enit e un'unica promozione europea. Sono questi alcuni punti che il ministro del Turismo, Piero Gnudi, ha toccato nel corso di una audizione alla Commissione Attività Produttive della Camera. "L'Expo 2015 sarà una grande occasione, e non solo per Milano - ha detto - e, se organizzeremo pacchetti e voli low cost, potremo portarli anche in Sicilia". Il ministro ha anche detto che sta lavorando per rendere il portale Italia.it sia simile a quelli di Francia, Inghilterra e Germania "spiegando ai turisti anche i vari tipi di turismo che il nostro Paese offre e aiutando così la destagionalizzazione". Gnudi ha anche parlato di un progetto di legge per ricostituire l'Ice (Istituto commercio estero), per mettere un rappresentante dell'Ice nelle ambasciate e per prevedere, in alcune ambasciate, anche la presenza di un funzionario dell'Enit. "L'idea - ha concluso - è di presentare l'Italia all'estero con un progetto unitario, una sorta di 'casa Italia'". Inoltre ha detto di aver suggerito al commissario Ue Antonio Tajani "di dare vita ad una promozione dell'intera Europa sui nuovi mercati, l'Asia e il Sud America innanzitutto. I 130 milioni che l'Europa ha destinato al turismo diventano spiccioli se suddivisi per 27 paesi". Gnudi incontra il ministro della Tunisia: accordo sul turismo Un accordo di collaborazione che avrà come punti di forza la formazione del personale turistico e lo sviluppo dei percorsi del turismo culturale. Questo il risultato dell'incontro, svoltosi questa mattina, fra il ministro per il Turismo Piero Gnudi e il suo omologo in Tunisia, Elyes Fakhfakh. L’impegno preso dai due maggiori responsabili del comparto nei due Paesi è di arrivare in tempi rapidi alla firma di tale accordo che rappresenterà un ulteriore elemento di stretta collaborazione tra Italia e Tunisia. Il ministro Gnudi e il ministro Fakhfakh, infatti, hanno convenuto sull’importanza del turismo come elemento di rilancio economico in Italia e in Tunisia ed anche in un’ottica di maggiore integrazione nell’area euro-mediterranea. Ciò è particolarmente vero nell’attuale congiuntura economica e nella fase importante di evoluzione politica della Tunisia. Proprio per lanciare la nuova collaborazione che partirà fra i due Paesi, il ministro Fakhfakh ha invitato Gnudi a partecipare, in qualità di relatore, alla Conferenza internazionale sul turismo che si svolgerà nell'isola di Gerba il 16 e 17 aprile prossimi. UE Boccerà la Vendita di Tirrenia alla Cin, parola di Passera! Preoccupato quanto fumoso ieri il Ministro trasporti da e per la Sardegna, ai costi che dello Sviluppo Corrado Passera, a proposito noi Sardi dobbiamo sostenere per della vendita di Tirrenia alla Cin, nel corso raggiungere la penisola, per non parlare dei di un'audizione alla commissione Lavori turisti che volessero venire in vacanza nella Pubblici del Senato. Prima infatti si è detto nostra isola, presumo che noi siamo preoccupato, perché "chiaramente siamo in considerato nell' "altro". Infine la volontà di una situazione in cui la soluzione proposta non ripartire da zero (c'era chi parlava di molto probabilmente non sarà accettata "piano B", il così detto spezzatino e la dalla comunità europea" anche se "io su messa a gara delle singole rotte), ma salvare questo mi sono impegnato direttamente e i il salvabile cercando di trovare "delle nostri uffici hanno fatto il meglio" però soluzioni che, usando al meglio quanto già "bisogna prendere atto che la situazione è avviato, permettano di superare quei diversa" e tale da rendere "di fatto, oggi, non problemi che sono soprattutto legati alla percorribile la soluzione come inizialmente concentrazione eccessiva. Su altre cose ci ipotizzata, e questo è un bel problema" sono opinioni meno precise e aspettiamo di perché "nessuno si nasconde le implicazioni avere dalla Commissione maggiori dettagli". Didascalia che descrive l'immagine o la foto. che avrebbe in termini di tempo, Sufficientemente fumoso da lasciarci tutti occupazione e altro. Se potessimo evitare molto perplessi. Per una volta mi trovo questa soluzione sarebbe meglio". d'accordo con Mauro Pili quando afferma: Due fattori preoccupano invece noi sardi, "Da un super-ministro mi aspettavo neanche un accenno alla situazione dei decisionismo e capacità di risolvere i problemi". Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 Per Tribunale e Corte di Appello quanto acquistato con tessera non rientra nel pacchetto La tassa di soggiorno a Torino rinviata al 2 aprile Vacanza rovinata, Alpitour deve risarcire anche per tessera club D'ora in poi il tour operator dovrà risarcire anche i disservizi di quanto si acquista direttamente nel villaggio turistico con la tessera club. Lo ha stabilito la sentenza 3256 della Cassazione che ha dato ragione a una coppia milanese con bambini che aveva acquistato due settimane di soggiorno in un albergo strutturato come un villaggio, dopo aver visionato una brochure che prometteva una spiaggia attrezzata adatta ai piccoli, apposita animazione, piscina e campi da tennis. Tutti servizi che andavano acquistati in loco. Dopo l'acquisto, la coppia si rese conto che nulla di quanto promesso corrispondeva al vero, a partire dalla spiaggia invasa da barche e reti, non adatta - ed anzi - pericolosa per i bambini. Senza successo la coppia si era rivolta al Tribunale e poi alla Corte di Appello per ottenere il rimborso da vacanza rovinata. Secondo i magistrati di merito, quanto acquistato con la tessera club non faceva parte del pacchetto. Dunque non era risarcibile in quanto si trattava di "mere facilitazioni accessorie al soggiorno, non automaticamente valutabili rispetto all'alloggio, essendo esclusivamente destinate al più intenso godimento del servizio alberghiero offerto nel villaggio". Inoltre i giudici di Milano rilevavano che la domanda risarcitoria per inadempimento di obbligazioni contrattuali era da bocciare anche perché la coppia non aveva inviato una raccomandata di lamentela all'Alpitour. Ma la Cassazione ha rovesciato tutto affermando che anche i "servizi aggiuntivi", rispetto "alla ospitalità e ai tradizionali accessori", devono essere considerati parte del pacchetto turistico. A tal fine, afferma la Suprema Corte, non rileva che "ai fini della prefissata combinazione e della vendita a un prezzo forfettario dell'alloggio e degli altri servizi, la fruizione di tali servizi sia subordinata all'acquisto presso il villaggio di una tessera club, né il prezzo della stessa, quando, come in questo caso, tali altri servizi siano contenuti nel depliant e l'acquisto della tessera sia obbligatorio". Quanto alla raccomandata, la Cassazione spiega che non è obbligatorio mandarla. E' solo una "previsione a favore del consumatore". Ora la Corte di Appello dovrà essere meno clemente con il tour operator. Torino rinvia di un mese l'entrata in vigore della tassa di soggiorno. Inizialmente prevista da oggi, 1° marzo, l'imposta sarà applicata a partire dal prossimo 2 aprile. Lo ha deciso il Consiglio comunale, che aveva già fissato le tariffe, che oscilleranno tra 1 e 5 euro al giorno a seconda della tipologia delle strutture ricettive presenti in città: alberghi, ostello, case per ferie, affittacamere, bed&breakfast, residence e alberghi residenziali. L'imposta viene applicata per un massimo di 4 giorni consecutivi. Ma, allo scopo di non penalizzare il movimento turistico legato al target famiglie, saranno esclusi dal provvedimento i minorenni; non dovranno pagare il contributo anche gli autisti di bus, gli accompagnatori turistici di gruppi organizzati, le scolaresche. Questo lo schema tariffario predisposto dalla Città di Torino per la tassa di soggiorno: 1,30 euro per gli alberghi a 1 stella; 1,80 euro per i 2 stelle; 2,30 euro per i 3 stelle 2,30; 3,20 per gli hotel 4 stelle; 4,90 nei 5 stelle; infine 5 euro nei 5 stelle lusso. Nei bed&breakfast l'imposta varierà tra 1,30 e 3,20 euro. A settembre stop a Buoni Vacanze per i meno abbienti Dopo due anni di attività, finisce l’esperienza dei Buoni Vacanze, uno strumento finalizzato a favorire l’accesso al turismo delle persone e delle famiglie meno abbienti e dei pensionati. “Entro aprile non avremo più Buoni Vacanze da collocare: sono finiti i fondi pubblici e questo strumento non verrà più finanziato”, spiega Benito Perli, presidente di Fitus, Federazione italiana del turismo sociale tra i soci dell’Associazione Buoni Vacaze Italia che, oltre a Fitus Reti del turismo sociale, annovera anche Assototurismo-Confesercenti, Confturismo- Pagina 5 Confcommercio e Federturismo-Confindustria. La rappresentanza dell’Associazione è paritetica tra il settore del turismo sociale al 50% ed il settore della rappresentanza delle imprese turistiche per l’altro 50%. Il Dipartimento per lo Sviluppo del Turismo della presidenza del Consiglio dei ministri ha stabilito che i Buoni Vacanze emessi nel 2012 hanno validità di utilizzo fino a domenica 9 settembre 2012. Complessivamente, in questi due anni, sono stati erogati e spesi, per finanziare questo strumento, 9 milioni come contributo pubblico per una spesa complessiva che si è aggirata intorno ai 22-23 milioni di euro e ha coinvolto 25.000 famiglie, ovvero circa 35.000 persone. Sono stati circa 10.000 gli operatori turistici che hanno aderito al progetto. I Buoni Vacanze sono stati usati per il 75% da famiglie, la gran parte delle quali composte da tre o quattro persone con un reddito complessivo inferiore ai 20-25.000 euro; 25% sono stati i single. L’età media dei richiedenti è di 46 anni. In questi due anni di emissione, ovvero tra il 2010 e il 2011, la richiesta di Buoni Vacanze è aumentata del 40%. Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 NEWS AGENZIE DI VIAGGIO Tracciabilità: caos in agenzia Considerare il saldo e l’acconto di una prenotazione come pagamenti separati e accettarli anche in contanti, oppure pretenderne la tracciabilità? A tre mesi dall’entrata in vigore, regna la confusione nelle adv sull’applicazione del decreto Monti, che dal 6 dicembre ha abbassato a 1.000 euro la soglia per l’utilizzo dei contanti nell’acquisto di pacchetti vacanze, biglietteria aerea e prenotazioni alberghiere. Al di sopra del fatidico tetto si deve pagare con sistemi tracciabili, come carte di credito, ricaricabili, assegni o bonifici bancari. Un meccanismo tutto da chiarire Un duro colpo che aveva causato un’immediata levata di scudi della distribuzione, senza però ottenere nulla da Roma. Neanche quei chiarimenti utili ad applicare al meglio la normativa. E così, dopo 90 giorni, tutto è lasciato alla libera interpretazione dei punti vendita. “Nessuno ci aiuta - si lamenta Sonia Natali, cotitolare della Alisei Viaggi a Genova -. Non c’è chiarezza da operatori, banche e mondo della comunicazione: manca un’informazione corretta e precisa, sia verso di noi sia verso i clienti”. Spesso, in questi mesi, gli agenti hanno anche dovuto spiegare alle persone i motivi del provvedimento e cosa comportava, perché “siamo visti come dei controllori” aggiunge Natali. Ci sono poi dei punti vendita che ogniqualvolta il pacchetto supera i 1.000 euro pretendono versamenti con carte di credito, bancomat, bonifici o assegni. “Se la pratica va oltre quella soglia dev’essere sempre tracciata, non è possibile fare frazionamenti - è categorica Anna Esposito, titolare della Madura Viaggi a Napoli . Sia il saldo, sia l’acconto vanno pagati con sistemi tracciabili”. Condivide il cagliaritano Pino Meloni, cotitolare della Abu Simbel Viaggi, mentre non è d’accordo la genovese Natali: “Il contratto di viaggio prevede un acconto dal 20 al 30 per cento dell’ammontare della pratica: in molti casi questo non supera i 1.000 euro. Quindi posso incassarlo in contanti? il decreto Monti non è chiaro su questo punto”. Le alternative Una volta fatta la legge, c’è chi subito ha trovato il sistema per aggirarla: alcune famiglie propongono agli agenti di aprire pratiche distinte per uno stesso viaggio. “Ci chiedono di inserire marito e figlio in una pratica e moglie e secondo figlio in un’altra spiega Antonella Pirovano, cotitolare della Viaggimmagine a Milano -. In questo modo potrebbero stare sotto la soglia dei 1.000 euro e a pagare in contanti”. Un trucco che non piace a Patrizia Zucchi, cotitolare della Zucchi Tours a Bolzano: “Non accettiamo richieste di questo tipo, perché in caso di annullamento si va incontro a problemi”. Uno dei dilemmi principali della distribuzione è se considerare saldo e acconto come pagamenti separati Decreto Monti e tracciabilità In adv regna la confusione Ancora molti i dubbi degli agenti di viaggi sulle norme per le transazioni in contanti Considerare il saldo e l'acconto di una prenotazione come pagamenti separati e accettarli anche in contanti, oppure pretenderne la tracciabilità? A tre mesi dall'entrata in vigore, regna la confusione nelle adv sull'applicazione del decreto Monti, che dal 6 dicembre ha abbassato a 1.000 euro la soglia per l'utilizzo dei contanti nell'acquisto di pacchetti vacanze, biglietteria aerea e prenotazioni alberghiere. Al di sopra del fatidico tetto si deve pagare con sistemi tracciabili, come carte di credito, ricaricabili, assegni o bonifici bancari. Un meccanismo tutto da chiarire Un duro colpo che aveva causato un'immediata levata di scudi della distribuzione, senza però ottenere nulla da Roma. Neanche quei chiarimenti utili ad applicare al meglio la normativa. E così, dopo 90 giorni, tutto è lasciato alla libera interpretazione dei punti vendita. "Nessuno ci aiuta - si lamenta Sonia Natali, cotitolare della Alisei Viaggi a Genova -. Non c'è chiarezza da operatori, banche e mondo della comunicazione: manca un'informazione corretta e precisa, sia verso di noi sia verso i clienti". Spesso, in questi mesi, gli agenti hanno anche dovuto spiegare alle persone i motivi del provvedimento e cosa comportava, perché "siamo visti come dei controllori" aggiunge Natali. Ci sono poi dei punti vendita che ogniqualvolta il pacchetto supera i 1.000 euro pretendono versamenti con carte di credito, bancomat, bonifici o assegni. "Se la pratica va oltre quella soglia dev'essere sempre tracciata, non è possibile fare frazionamenti - è categorica Anna Esposito, titolare della Madura Viaggi a Napoli -. Sia il saldo, sia l'acconto vanno pagati con sistemi tracciabili". Condivide il cagliaritano Pino Meloni, cotitolare della Abu Simbel Viaggi, mentre non Pagina 6 Decreto Monti per le adv: il rischio è perdere i clienti è d'accordo la genovese Natali: "Il contratto di viaggio prevede un acconto dal 20 al 30 per cento dell'ammontare della pratica: in molti casi questo non supera i 1.000 euro. Quindi posso incassarlo in contanti? il decreto Monti non è chiaro su questo punto". Una volta fatta la legge, c'è chi subito ha trovato il sistema per aggirarla: alcune famiglie propongono agli agenti di aprire pratiche distinte per uno stesso viaggio. "Ci chiedono di inserire marito e figlio in una pratica e moglie e secondo figlio in un'altra - spiega Antonella Pirovano, cotitolare della Viaggimmagine a Milano -. In questo modo potrebbero stare sotto la soglia dei 1.000 euro e a pagare in contanti". Un trucco che non piace a Patrizia Zucchi, cotitolare della Zucchi Tours a Bolzano: "Non accettiamo richieste di questo tipo, perché in caso di annullamento si va incontro a problemi". I casi particolari sul territorio Ci sono poi agenzie che lavorano in quartieri o in realtà dove è più complicato seguire le direttive del decreto Monti. "Mi trovo in una zona popolare, dove ancora la gente viene in adv con la mazzetta di soldi che tiene sotto la mattonella - racconta Delia Di Iulio, titolare della Pensamondo Viaggi a Roma -. Se chiedono un pacchetto da 1.200 euro e non vogliono pagare con bonifico, cosa faccio? Rifiuto i contanti perdendo un cliente?". Disagi condivisi anche da Marco Varano, cotitolare della Marvasi Viaggi a Reggio Calabria, e Adolfo Casini, direttore tecnico della Sugar Viaggi a Bologna. Quest'ultimo, in particolare, lavora molto con gruppi di anziani: "Perché si devono mettere in ulteriore difficoltà le agenzie di viaggi in un momento di crisi come questo? Tutto viene comunque tracciato, perché finisce sui nostri conti correnti". Se a livello generale il Decreto Monti in materia di tracciabilità sta creando non pochi problemi a tutta la distribuzione, ci sono poi agenzie che lavorano in quartieri o in realtà dove è più complicato seguire le direttive del provvedimento. “Mi trovo in una zona popolare, dove ancora la gente viene in adv con la mazzetta di soldi che tiene sotto la mattonella racconta Delia Di Iulio, titolare della Pensamondo Viaggi a Roma -. Se chiedono un pacchetto da 1.200 euro e non vogliono pagare con bonifico, cosa faccio? Rifiuto i contanti perdendo un cliente?”. Disagi condivisi anche da Marco Varano, cotitolare della Marvasi Viaggi a Reggio Calabria, e Adolfo Casini, direttore tecnico della Sugar Viaggi a Bologna. Quest’ultimo, in particolare, lavora molto con gruppi di anziani: “Perché si devono mettere in ulteriore difficoltà le agenzie di viaggi in un momento di crisi come questo? Tutto viene comunque tracciato, perché finisce sui nostri conti correnti”. Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 La nuova modalità di pagamento dei biglietti annunciata dal vettore ha scatenato la reazione dei dettaglianti Patto Alitalia-Lottomatica: la protesta delle adv sul web Dibattito a distanza sul sito ttgitalia.com tra la compagnia aerea e le agenzie di viaggi italiane Botta e risposta a distanza tra le agenzie e Alitalia. L'accordo con Lottomatica, che introduce la possibilità di pagare i biglietti nelle ricevitorie, ha scatenato la reazione delle agenzie di viaggi. Certo, si tratta sostanzialmente del pagamento dell'importo del biglietto e non dell'emissione di un titolo di viaggio. Ma, visti anche i difficili rapporti tra la distribuzione e il settore del trasporto aereo, le agenzie non sono state propense a troppi ‘distinguo'. La polemica ha preso il volo velocemente e il sito ttgitalia.com è stato teatro, in poche ore, della protesta degli agenti che hanno commentato l'annuncio di Alitalia con toni a volte molto accesi. "Ancora una volta scavalcati dalle compagnie aeree" è stata, in sostanza, la reazione degli agenti di viaggi. "Le ricevitorie Lottomatica non rappresentano un canale distributivo alternativo alla rete agenziale" sono state le parole con cui Marco Sansavini, direttore vendite, distribuzione e customer care di Alitalia, ha cercato di gettare acqua sul fuoco sul sito di TTG Italia. È la forza del web 2.0: le reazioni delle agenzie sulla pagina facebook di TTG Italia e sul sito internet hanno aperto immediatamente la strada per un dibattito con Alitalia. Che, a meno di un giorno dall'annuncio, è intervenuta per spiegare con maggiori dettagli l'operazione. L'iniziativa dell'azienda Acquisto tramite customer center o sito web e pagamenti nelle ricevitorie Lottomatica, con conseguente invio del biglietto elettronico all'indirizzo email comunicato dal cliente. È questo il meccanismo creato dalla compagnia aerea per sfruttare la rete capillare di Lottomatica a proprio vantaggio. Una possibilità attiva da oggi, primo marzo, che si unisce all'offerta ‘Evento + Volo': tutti coloro che acquisteranno un biglietto in un punto vendita Listicket avranno uno sconto del 25 per cento sulle tariffe dei voli Az per raggiungere il luogo dell'evento. Ma ad accendere l'interesse delle agenzie è stato soprattutto l'accordo con Lottomatica, che ha scatenato la reazione della distribuzione italiana. Le opinioni espresse dalle agenzie sul sito internet di TTG Italia sono i più disparati. Si va da chi, come nella filiale di Lecce due di Italicaintour, bolla l'ex compagnia di bandiera come "indegna", fino a chi sfodera l'arma dell'ironia, come l'agenzia Valgrande Vacanze, che suggerisce "di estendere la vendita anche a fornai, salumieri e fruttivendoli". Maurizio Daliana prova a ribaltare la situazione con un sarcastico invito ai colleghi: "Mettiamoci noi a vendere le schedine". Vito Topputo si interroga sul futuro sempre più incerto della distribuzione tradizionale: "Visto che la gente ormai cerca di prenotare le vacanze con i siti dedicati, la biglietteria è acquistabile altrove noi cosa dobbiamo fare? Non siamo alla frutta ma, al digestivo". I commenti su ttgitalia.com Alla Estoril Viaggi riflettono sui "problemi causati dall'incompetenza in materia delle ricevitorie" e si dicono pronti ad attendere "al varco i nuovi passeggeri delle ricevitorie". C'è chi prova a entrare nel dettaglio, come Ortobene Viaggi che si interroga su quali procedure dovranno adottare le ricevitorie: "dovranno dotarsi di un direttore tecnico, di polizza rc e di fidejussioni?". Massimo Colloca, invece, si rammarica domandandosi: "Perché abbiamo investito sulla nostra professionalità?". Tra indignazione, ironia e amarezza, le reazioni del canale agenziale tracciano una fotografia di un comparto stanco e affaticato che non ha più intenzione di essere messo da parte e che ha sempre più il solo desiderio che venga riconosciuta la propria professionalità e la stessa dignità degli altri attori del settore. Di fronte al crescere del malumore, Alitalia decide di intervenire nel dibattito affidando a TTG Italia la replica di Sansavini. Il quale, dopo gli sforzi della compagnia per avvicinarsi sempre di più al canale agenziale, coglie l'occasione per sottolineare l'attenzione di Az nei confronti delle adv. "Il 75 per cento delle vendite di Alitalia viene effettuato dalle agenzie di viaggi e Alitalia è l'unica compagnia aerea italiana ad avere stipulato accordi di full content con i sistemi distributivi (gds), che consentono alle agenzie di viaggi la commercializzazione di tutti i servizi della compagnia alle stesse condizioni alle quali vengono venduti nei canali di vendita diretti di Alitalia". NEWS TRASPORTI Tirrenia: piano correttivo contro la bocciatura dell'Antitrust Ue Non c'è tregua nella vicenda Tirrenia-Cin. La vendita del vettore marittimo statale alla cordata Onorato-Grimaldi-Aponte è ancora sotto esame a Bruxelles e con il rischio Pagina 7 sempre più elevato di una bocciatura. Ipotesi, quest'ultima, sostenuta dal ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, che ha sollevato la questione. Il veto all'operazione da parte dell'Antitrust Ue sarebbe, infatti, sempre più probabile, e il Ministro sta, per questo, mettendo sul tavolo nuove e urgenti strategie per affrontare l'eventualità di un 'no' ufficiale alla cessione di Tirrenia alla Compagnia Italiana di Navigazione, che il 25 luglio 2011 aveva firmato il contratto di acquisizione. La soluzione più probabile sembrerebbe quella della manovra correttiva. Nel corso di un'audizione alla commissione Lavori pubblici del Senato Passera ha espresso l'auspicio "che possa essere trovata dall'acquirente una soluzione condivisa con le istituzioni europee". I tempi stringono: la decisione definiva dell'Antitrust europea è attesa per inizio giugno prossimo. Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 NEWS ESTERI Albergo Diffuso: la formula italiana approda in Spagna L’Albergo Diffuso, la formula di ospitalità, nata in Italia 14 anni fa, fa il suo debutto in Spagna, nella zona di Salamanca. Il sistema di ospitalità diffusa verrà adottata dalla catena The Haciendas, che raggruppa piccoli hotel 5 stelle dislocati nella zona Nord-Ovest della provincia, la cui struttura più nota è l'Hacienda Zorita Wine Hotel & Spa, antico convento che sorge lungo il fiume Tormes. Dal 2009 la società ha portato avanti una collaborazione con le amministrazioni locali della provincia di Salamanca per la ristrutturazione degli spazi disabitati e abbandonati del paesino con la finalità di destinarli all’ospitalità turistica. I lavori sono quasi al termine, e l’apertura del nuovo albergo è prevista a giugno. "Le affinità esistenti tra la nuova struttura spagnola e il modello italiano di ospitalità dell'Albergo Diffuso – si legge in una nota hanno consentito a The Haciendas di ottenere il riconoscimento rilasciato dall’Adi - Associazione alberghi diffusi". Gli spazi e i servizi che verranno inclusi nel progetto con il nome di Hacienda Zorita L’Albergo Diffuso, sono: Casa de Padua (12 ville e suite); Enoteca La Alhóndiga; Casa Abascal (di 10 camere); Antica caserma della Guardia Civile (30 camere, ville e suite); Giardini per cocktails. NEWS SARDEGNA NEWS SARDEGNA ATTUALITA’ Sardegna, l'Isola che danza attrae i turisti Cambia il modo di fare vacanza. Gli italiani scelgono i luoghi della storia e della cultura: città d'arte, musei, siti archeologici. Preferite regioni che conservano manifestazioni con forti tradizioni locali. Itinerari culturali e città d’arte, manifestazioni caratteristiche ed eventi di grande richiamo sono la nuova frontiera del turismo in Sardegna per allungare la stagionalità. Una tendenza che è stata rilevata da una indagine commissionata dall’Assessorato al Turismo della regione, confrontando i dati dell’Ufficio Statistico del Ministero per i Beni e le Attività culturali, con la soddisfazione delle amministrazioni comunali interessate delle manifestazioni e della campagna promozionale dell’Isola che danza. Nel primo semestre 2011 la Sardegna ha visto crescere del 20,3% la frequentazione di territori di interesse storico-artistico. Cosa piace ai visitatori Fra le motivazioni dichiarate dagli intervistati, ci sono gli eventi culturali e la ricchezza del patrimonio artistico e monumentale, “un tesoro identitario che in Sardegna vuol dire antichi palazzi e castelli, basiliche e chiese, musei e biblioteche, parchi minerari e archeologici” – spiega Luigi Crisponi, assessore al Turismo - “con peculiarità attraenti, come i siti nuragici, e manifestazioni come la sagra di Sant’Efisio a Cagliari, la Cavalcata sarda e i Candelieri a Sassari, il Redentore a Nuoro, la Sartiglia di Oristano; o come Pagina 8 NEWS STATISTICHE In calo movimenti e toccate nave a Palermo, Catania, Savona, Civitavecchia e Napoli Incertezza per 5 porti italiani dopo naufragio Costa Concordia Saranno soprattutto i porti di Savona, Palermo, Civitavecchia, Napoli e Catania a risentire dei mancati approdi di Costa Concordia previsti nel 2012: è quanto emerge dall'indagine "Il traffico crocieristico in Italia nel 2011" curata dall'Osservatorio nazionale del turismo e pubblicata oggi sul sito del Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del Turismo. Il doppio fattore della crisi economica congiunturale e l'incidente della Concordia, finirà con il determinare una serie di incertezze per alcuni porti italiani. Le previsioni per il 2012 parlano di un -7% di movimenti al porto di Civitavecchia (dove nel 2011 i movimenti sono stati pari a 2.577.481). A Palermo, addirittura, si prevede un -40% di toccate nave e -40% di movimenti (sono stati rispettivamente 251 e 567.049). Fortemente negative anche le previsioni 2012 per il porto di La Spezia, dove si prevede un -78% di toccate nave. Ci sono però anche porti, come quelli di Trieste e Brindisi che prevedono, quest'anno, forti aumenti di toccate nave (rispettivamente +152 e +286%) Lo scorso anno il movimento passeggeri nei porti italiani (inteso come somma degli imbarchisbarchi e transiti registrati dai porti crocieristici) ha superato gli 11 milioni, con una variazione positiva, sull'anno precedente, pari a quasi il 19%. Negli ultimi 10 anni tutti i porti italiani hanno registrato aumenti percentuali a tre cifre. Il traffico si sviluppa però principalmente in cinque regioni italiane: Lazio, Liguria, Veneto Campania e Sicilia, che per movimento passeggeri concentrano quasi l'80% del totale, pur essendo coinvolte, complessivamente, quasi tutte le regioni affacciate sul mare con porti in grado di ospitare navi da crociera. La distribuzione mensile del traffico, nei primi 15 porti italiani, vede valori molto contenuti nei mesi di inizio e fine anno, superando i 6 punti percentuali solo ad aprile e novembre, per poi superare il 10% tra maggio e ottobre. Spetta ad agosto il primato con il 14,69% del movimento passeggeri complessivo annuale. A livello mondiale, dal 1970 al 2011, sono stati 225 milioni i crocieristi trasportati a bordo di navi da crociera. Nella geografia delle crociere il Mediterraneo è l'area che ha fatto segnare la crescita più netta negli ultimi anni ed è quella che ha maggiormente eroso le quote di mercato dei Caraibi. www.ontit.it Monumenti aperti, Dimore sarde, Borghi autentici”. La scoperta delle città d'arte nel Belpaese La tendenza dei turisti a scoprire le città d’arte è un fenomeno che coinvolge un po’ tutte le regioni italiane. I dati (provvisori) disponibili del Ministero per i Beni e le Attività culturali e rielaborati, evidenziano che nel primo semestre del 2011 nel Belpaese i visitatori dei luoghi della cultura statali sono aumentati del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni di ingressi (+1.751.987). Tra le regioni il Lazio ha registrato un tasso di variazione di +22,1%, seguito dalla Calabria con +18,5% e dal Piemonte con +15,3%. I luoghi della cultura statali hanno avuto visto crescere i visitatori del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni di ingressi con un incremento di 1.751.987 presenze. Le città d’arte sono state le mete di vacanza più frequentate, con il 38,6% delle vacanze totali (+1% sull’anno precedente). Lo stesso aumento visite ai siti archeologici +1% rispetto al 2010. Le località balneari, pur rappresentando una buona quota di mercato (31,7%), sono il secondo prodotto turistico dopo le città d’arte. (08/03/2012) Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 Turismo, la Sardegna a Berlino cerca un mercato "forte e amico" CAGLIARI. È iniziata con la Caravan Motor Touristik di Stoccarda a metà gennaio, è proseguita con il workshop di Monaco a fine febbraio e si rinnova da domani, mercoledì 7 marzo (sino a domenica 11), con la prestigiosa ITB di Berlino, la campagna di promozione turistica in Germania della Regione Sardegna. Le offerte di vacanza nell’isola sono state e saranno in mostra, nell’arco di due mesi, in tre delle città più popolose della Germania, per la Sardegna il bacino di affluenza più consistente a livello mondiale. Un mercato ‘forte e amico’ quello tedesco che nel 2011 ha fatto registrare un milione e 200mila presenze: “I tedeschi - spiega l’assessore Luigi Crisponi - hanno contribuito alla crescita considerevole del turismo estero nell’Isola ( 9%), in controtendenza rispetto a quello nazionale”. Nuova tappa della ‘campagna tedesca’ è la 46esima edizione della Borsa internazionale di Berlino, alla quale partecipano ogni anno più di diecimila espositori provenienti da tutto il mondo e durante la quale si prevedono oltre 170mila visitatori in tutto, tra addetti del settore e pubblico (media di quasi 25mila al giorno). Gli operatori sardi, accreditati dall’assessorato regionale del Turismo, in rappresentanza di hotel, catene alberghiere e villaggi turistici (per circa ventimila posti letto totali), tour operator, vettori, società di servizi e di gestione, esporranno le loro proposte nell’ampio stand dell’Enit insieme ad altre otto regioni e altri espositori istituzionali italiani. L’ITB di Berlino fornisce spunti imperdibili, specie sul ‘trade’, un’occasione unica per aggiornarsi su quanto il mondo offre in materia di turismo. La richiesta principale che proviene dalla Germania è quella, oltre che del prodotto marino - balneare, del turismo naturalistico e attivo: “La Sardegna Cappellacci e Crisponi: bene modifica tassa su imbarcazioni "L'importante provvedimento di Palazzo Madama - spiega Cappellacci - salva non solo la stagione turistica, ormai alle porte, a un settore che vede la Sardegna al secondo posto in Italia, dietro la Liguria per il numero di posti barca, ma anche le attività dell’indotto turistico, commerciale e del piccolo artigianato, dal rimessaggio locale a quello della componentistica e dell’accessoristica navale e salvaguardando, così, preziosi posti di lavoro". CAGLIARI, 1 MARZO 2012 - "Il sistema turistico sardo e, in particolare, un comparto strategico come la nautica da diporto, sulla quale la Giunta ha investito, fino ad oggi, importanti risorse, può finalmente tirare un respiro di sollievo". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha commentato l'approvazione, oggi al Senato, del maxiemendamento, nella parte relativa alle imbarcazioni, che prevede l’applicazione dell’imposta non più sullo stazionamento, ma sul possesso. "L'importante provvedimento di Palazzo Madama - prosegue Cappellacci - salva non solo la stagione turistica, ormai alle porte, a un settore che vede la Sardegna al Pagina 9 secondo posto in Italia, dietro la Liguria per il numero di posti barca, ma anche le attività dell’indotto turistico, commerciale e del piccolo artigianato, dal rimessaggio locale a quello della componentistica e dell’accessoristica navale e salvaguardando, così, preziosi posti di lavoro. Un risultato di rilievo per la nautica da diporto che evita la fuga delle imbarcazioni dai nostri porti, come già avvenuto in passato, con l'esperienza della tassa sul lusso introdotta dalla precedente Giunta regionale e poi dichiarata incostituzionale dalla Consulta". "Con la modifica della tassa di stazionamento sulle barche - ha aggiunto l’assessore del Turismo Luigi Crisponi - in tassa di possesso si allontana il rischio di un crollo del turismo nautico nei porti della Sardegna. Salutiamo con favore il passaggio dell’emendamento presentato dalla relatrice Vicari nell’ambito del ddl liberalizzazioni, che restituisce fiducia alla filiera della nautica da diporto e dei comparti a essa collegati (cantieristica, portualità, etc), senza trascurare il profilo della tutela dell’occupazione. Cade così definitivamente il rischio che armatori e appassionati proseguano nell’esodo iniziato da dicembre a oggi spostando le proprie imbarcazioni nei porti della Corsica, Slovenia, Croazia e Tunisia. Il provvedimento – conclude Crisponi - come concepito inizialmente, aveva evidenziato forti ripercussioni economiche per l’intero comparto nautico: a fronte di un gettito assai incerto, l’imposta avrebbe rischiato di causare gli stessi danni causati a suo tempo dalla tassa sul lusso, con un danno da decine di milioni di euro, con l’ulteriore mancato indotto generato dai superyacht in transito e con una perdita di centinaia di posti di lavoro". La Giunta regionale aveva già dato mandato agli uffici legali con delibera approvata il 16 febbraio di ricorrere alla Corte Costituzionale, per l’articolo 16 (tra gli altri) del decreto legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in legge n. 214 del 22 dicembre (‘Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici’), quello appunto sulle ‘disposizioni per la tassazione di imbarcazioni’, ora modificato dal maxiemendamento. aggiunge l’assessore Crisponi - offre ambiente e clima ideali per questo tipo di vacanza, grazie a temperature e condizioni meteo ottimali quasi tutto l’anno. Il turista tedesco, inoltre, è molto ‘affidabile’, si fidelizza con le località di villeggiatura dove è stato bene e questo è il caso della Sardegna. Per l’Isola il mercato tedesco è un bacino che alimenta costantemente e in maniera massiccia le strutture ricettive e gli operatori del settore, da aprile sino ad autunno inoltrato; genera numeri rilevanti, a sette cifre”. Cappellacci: 6 milioni di euro per continuità territoriale merci "Il tema della continuità territoriale, in tutte le sue sfaccettature - ha detto il presidente - rappresenta una questione strategica per la nostra Isola, che intendiamo affrontare con scelte nette, innovative e di rottura rispetto a un passato che ha visto fortemente penalizzati gli interessi della nostra Isola". CAGLIARI, 28 FEBBRAIO 2012 "Vogliamo affrontare con provvedimenti immediati una problematica che coinvolge numerose imprese e che da sempre rappresenta un limite allo sviluppo della nostra Isola". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha annunciato lo stanziamento di 6 milioni di euro per la continuità territoriale delle merci. Il tema della continuità territoriale, in tutte le sue sfaccettature - ha aggiunto il presidente - rappresenta una questione strategica per la nostra Isola, che intendiamo affrontare con scelte nette, innovative e di rottura rispetto a un passato che ha visto fortemente penalizzati gli interessi della nostra Isola. L'auspicio - ha concluso il presidente della Regione è quello di compattare su queste azioni non solo la politica, ma l'intera società sarda. Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 Sardegna, in crescita il turismo culturale Cresce il turismo culturale in Sardegna. I turisti sono sempre più orientati verso visite nelle località di rilievo artistico e storico e sempre più attratti da manifestazioni identitarie di grande richiamo e da itinerari culturali, un successo agevolato dalla tendenza alla destagionalizzazione e alla riduzione della durata media del viaggio. Questo trend è confermato da un’elaborazione dell’assessorato regionale del Turismo: nel primo semestre 2011 l’Isola ha visto crescere del 20,3% la frequentazione di territori di interesse storico – artistico (da 124 mila 921, nello stesso periodo del 2010, a 150 mila 225). La tendenza verso le città d’arte è dimostrata anche dagli ultimi dati provvisori del Mibac, elaborati dall’assessorato regionale: nel primo semestre 2011, in Italia i visitatori dei luoghi della cultura statali sono aumentati del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni di ingressi (+1 milione 751 mila 987). Cagliari, uno "smile" per alberghi Ecco nuovo logo del mangiare sardo Per certificare la qualità delle strutture ricettive arriva un marchio nuovo: uno 'smile' di color arancione, circondato dalla scritta "Chilometri zero". Indica che in quell'albergo o residence si mangia esclusivamente sardo. E' la novità dell'edizione 2012 della Guida all'ospitalità in Provincia di Cagliari, illustrata stamani in una conferenza stampa a Cagliari. Dalle colazioni a base di miele, yogurt e latte, fino al maialetto; oppure carciofi, zafferano, mirto o fil'e ferru e altro ancora. Sono 34 gli operatori che hanno sposato questa filosofia del mangiare locale. "Un'idea che non ha eguali in Italia e che si inserisce nel discorso legato alla filiera corta e alla politica che la nostra amministrazione porta avanti e che intende avvicinare le istituzioni agli imprenditori locali", ha sottolineato l'assessore provinciale al Turismo, Piero Comandini, nel presentare la guida. Realizzata dall'Assessorato provinciale al Turismo, stampata in 50.000 copie, tradotta in inglese, Pagina 10 francese, tedesco e spagnolo, avrà diffusione anche internazionale, grazie all'Enit, ma anche a due iniziative di promozione turistica che la provincia intende realizzare in Polonia e Germania. Il volume presenta i suoi 212 alberghi, per un totale di 24,679 posti letto, che arrivano a 40 mila se si aggiungono le altre strutture ricettive. Con un calo del 6% rispetto all'anno precedente. Solo gli alberghi hanno perso 800 posti letto. Il volume elenca le strutture ricettive divise per tipologia, dagli alberghi fino agli ostelli della gioventù, passando per campeggi, residence, affittacamere, case e appartamenti per vacanze. Con specifiche indicazioni su prezzi, telefono, fax, stelle, posto auto, accessibilità per disabili e altro ancora. Discorso a parte meritano i 525 bed and breakfast, che hanno registrato un piccolo boom: quasi un centinaio in più rispetto al 2010. "Per questo settore in forte crescita stiamo predisponendo una guida specifica che sarà data alle stampe fra dieci giorni", conclude Comandini. Fra le motivazioni alla vacanza dichiarate dagli intervistati, spiccano la possibilità di assistere a eventi culturali e di godere della ricchezza del patrimonio artistico e monumentale, «un tesoro identitario composto in Sardegna – spiega l’assessore al turismo regione Sardegna, Luigi Crisponi da antichi palazzi e castelli, basiliche e chiese, musei e biblioteche, parchi minerari e archeologici, e disseminato in tutto il territorio, con peculiarità particolarmente attraenti». Sulla base dell’andamento del mercato, l’assessorato regionale del Turismo ha attivato, anche grazie ai fondi POR FESR 2007/2013, una campagna di promozione per prodotti, per portare allo stesso alto livello del prodotto marino – balneare, le altre risorse isolane trasformandole in prodotti turistici competitivi, nel caso specifico il turismo culturale. Tre spiagge sarde tra le migliori d'Italia A sorpresa ai viaggiatori piace Cagliari Sono tre le spiagge sarde fra le Top 10 località italiane premiate dalla classifica Traveller's Choice Beaches Destination. TripAdvisor, il più grande sito di recensioni di viaggio al mondo, ha annunciato i vincitori 2012. Prima è la piaggia di San Vito lo Capo, in Sicilia, seguita al secondo posto da Villasimius. Dopo il terzo assegnato a Otranto (Puglia), si trova Cagliari. Seguono quindi Vieste (Puglia), Jesolo Lido (Veneto) e al settimo Alghero. Chiude il terzetto Positano (Campania), Cattolica e Riccione (Emilia Romagna). Complessivamente sono state identificate 181 località balneari in 21 aree del globo - è detto in una nota - ma nella classifica mondiale non compare alcuna località italiana. Mentre, fra le premiate, la Sardegna si distingue fra le regioni italiane per il maggior numero di posizioni conquistate. Villasimius viene giudicato "un vero paradiso terrestre", di Cagliari si citano le "spiagge belle e suggestive" e Alghero perché perfetta per il windsurfing. I vincitori sono individuati sulla base delle destinazioni balneari più apprezzate dai viaggiatori di TripAdvisor. Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 2 NEWS SARDEGNA TRASPORTI «La Tirrenia favorisce i privati» Esposto di Pili alla Procura: rotte cancellate senza un perché Giornata movimentata per il trasporto navale con un esposto contro le cancellazioni delle servizio pubblico». A questa si aggiunge la Finanziaria 2012, ora al varo del Consiglio, e linee Tirrenia e nuovi fondi per la continuità cancellazione della Cagliari-Civitavecchia prevede 18 milioni di euro in tre anni (sei milioni merci. L'ESPOSTO Ieri il deputato del Pdl (che dalle convenzioni è prevista quotidiana dal 2012 al 2014) per le aziende di Mauro Pili ha denunciato alla Procura di e viene svolta tre volte alla settimana). «È autotrasporto singole o associate che potranno Cagliari i rappresentanti della compagnia di inaccettabile che il commissario della Tirrenia beneficiare di un contributo fino al 30% delle navigazione per aver «interrotto arbitrariamente se ne freghi di contratti, leggi e obblighi e spese sostenute per il trasporto marittimo da e il fondamentale servizio pubblico di continuità gestisca questa compagnia con una per la Sardegna. Le risorse, per cui proprio il territoriale marittima da e per la Sardegna», ha strafottenza da pirata del mare», ha aggiunto, Psd'Az si era battuto, rientrano nel pacchetto da detto. E così è scattata la denuncia in virtù degli «tanto più che prende a piene mani soldi 26 milioni di euro che sarà inserito nell'articolo 4 articoli 331 e 340 del codice penale, ovvero dallo Stato, 72 milioni di euro all'anno, e bis della manovra: il 75% sarà destinato a interruzione di pubblico servizio e pubblica gestisce le rotte da e per la Sardegna con interventi per la promozione del trasporto con il potenziamento necessità. Pili ha anche chiesto un intervento l'unico obiettivo di cancellare servizi pubblici sostenibile urgente per evitare il prolungamento che finiscono per avvantaggiare direttamente dell'intermodalità e lo sviluppo del cabotaggio dell'interruzione. Alla base della decisione la o indirettamente le altre compagnie». Gli marittimo e il 25% a favore dell'autotrasporto volontà di tutelare «il diritto fondamentale e effetti, secondo Pili, sarebbero già evidenti con l'equiparazione degli abitanti delle isole inalienabile alla mobilità dei sardi» e segue «la nel calo delle prenotazioni per la stagione minori. Una volta varato, il provvedimento reiterata soppressione della linea Genova-Olbia 2012 con «un danno insostenibile al già consentirà tempi rapidi per l'erogazione dei per il quarto anno consecutivo, nonostante precario sistema economico sardo». MERCI contributi: 45 saranno i giorni entro cui gli l'obbligo al servizio annuale. Un azione che Intanto ieri è stata presentata una bozza di autotrasportatori potranno presentare la sembra tesa a favorire i privati a scapito del attuazione per la continuità merci da parte domanda e 30 quelli per ottenere i soldi. del Psd'Az. Lo schema attinge alla Solinas: «La Flotta sarda studia per questa estate il raddoppio delle corse» OLBIA. I comignoli con i quattro mori continueranno a sbuffare lungo il Tirreno. La Regione porta avanti la sua battaglia dei mari e traccia la rotta futura della Flotta Sarda. L’assessore regionale ai Trasporti, Christian Solinas, non si limita a pianificare la continuità delle merci, pensa anche a potenziare le rotte. Certe le linee da Cagliari e Porto Torres. Ma quella che per molti è un’operazione economica con le radici piantate su una nuvola, per Solinas ha avuto risultati inattesi in questi mesi. «La Flotta Sarda non è nata per fare utili - spiega l’assessore -. Ma per fronteggiare l’emergenza causata dall’aumento folle delle tariffe delle altre compagnie. Oltre il 110 per cento in pochi mesi. Abbiamo ricreato le condizioni di mercato, aperto il dialogo con il governo per la continuità e dato ai sardi l’orgoglio di non essere vittime delle vessazioni delle compagnie di navigazione. L’anno scorso abbiamo utilizzato le navi nel periodo di maggiore traffico e i risultati alla fine ci hanno dato anche un piacevole risultato. Abbiamo chiuso i bilanci del 2011 in utile di diverse centinaia di migliaia di euro. Questo anche grazie a servizi accessori come la ristorazione, che tra le altre cose ha permesso di pubblicizzare i prodotti sardi. È chiaro che la Olbia-Civitavecchia in inverno non abbia la stessa redditività. Ma garantiamo un servizio». Solinas spiega anche quanto costa una nave della Flotta Sarda, più o meno 40mila Pagina 11 euro al giorno sulla Olbia-Civitavecchia. Per il noleggio si pagano 15mila euro, il resto lo fanno il carburante e le altre spese. L’assessore, di solito molto prudente quando si parla di denaro, si lascia andare a qualche numero. «Quella tratta con un traghetto da 800 passeggeri costa alla Regione 7 milioni e 200mila euro per 90 giorni - spiega Solinas -. Per questo dobbiamo valutare con grande attenzione quali e quante rotte inserire». Per ora la compagnia autarchica copre solo la Olbia-Civitavecchia con due traghetti, Scintu e Dimonios. Che per la verità non viaggiano proprio a pieno carico. «Abbiamo cominciato con 7 semirimorchi - ricorda l’assessore -. In questo periodo trasportiamo una media di 200 passeggeri e 90 mezzi pesanti. Ma in base agli studi dei flussi sappiamo che la rotta nell’arco dei 12 mesi sarà in leggero utile. È chiaro che non abbiamo creato le linee per fare cassa, ma per dare la possibilità ai sardi di non restare isolati». Solinas anticipa anche le strategie per i mesi di maggiore affluenza. «Ragioniamo su due rotte - dice -, una da Cagliari verso Civitavecchia o Livorno. L’altra da Porto Torres per Genova o per Livorno. L’incertezza è data dalla complessità di alcuni aspetti economici. La scelta è dettata dal costo del noleggio, dal traffico che verrebbe garantito e dal servizio che riusciamo a garantire» Solinas dà anche tempi tecnici per mettere in mare i due nuovi traghetti. «Servono al massimo 45 giorni per attivare le due linee». Ma Solinas pensa anche a potenziare la Olbia-Civitavecchia. «Valutiamo il noleggio di una nave da 2mila passeggeri confida -. È tutta una questione di costi. Mi spiego. Potrebbe essere più economico un viaggio andata e ritorno con un traghetto più grande rispetto a quattro corse fatte con le navi che abbiamo adesso. Cerchiamo di strappare un buon prezzo per il noleggio». L’assessore non si sbilancia, ma lavora per strappare il supertraghetto a un costo di 20mila euro al giorno. Solo il noleggio si intende. «Ma tutto potrebbe essere anche inutile - conclude -. Se si sbloccasse la situazione della Tirrenia e l’isola avesse un reale servizio pubblico in continuità la Regione non avrebbe necessità di portare avanti questa iniziativa». Poi si lascia per un attimo andare alla fantasia. «Se dessero a noi i 72 milioni di euro all’anno che lo Stato garantisce alla Tirrenia rivoluzioneremmo il sistema dei trasporti». Determinare le rotte è più o meno come fare uno slalom tra divieti dell’Unione europea, costi del servizio e compagnie concorrenti. «L’incertezza è legata a questi aspetti - conclude -. Noi possiamo dare il contributo per la continuità delle merci solo se con la linea portiamo via dalla strada i mezzi pesanti. Ecco perché la rotta da Cagliari prende quota». Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 Dopo il disastro del 2011 i porti sardi continuano a perdere passeggeri e navi Come balene arenate i traghetti restano placidi in banchina. Motori spenti e un futuro che si inabissa in un 2012 carico di nuvole nere per il sistema dei trasporti. Manca la materia prima, i passeggeri. Come fili i collegamenti che univano la Sardegna alla penisola si sono spezzati. Uno dopo l’altro. Ragioni di cassa. Vuota. I giganti dei mari si scoprono nani, le grandi sorelle un tempo signore dei trasporti ora rischiano di colare a picco. La Moby ha venduto per 75 milioni di euro uno dei suoi gioielli, la Freedom. Indispensabile dare un po’ di ossigeno a bilanci in apnea. Il gigante da 2700 passeggeri è finito in Finlandia. La Tirrenia galleggia senza un futuro e per coprire le tratte rimette in ammollo anziane signore dei mari come la Nomentana. Oltre 30 anni di trascinato servizio. La Flotta Sarda continua a navigare mezzo vuota, alimentata con i fondi della Regione. L’ultimo collegamento lo ha affondato la Sardinia Ferries, che ha tagliato il Civitavecchia-Golfo Aranci, ma quasi non fa più notizia in una Sardegna sempre più ostaggio del suo mare. La situazione dei tre porti del nord è da grande depressione. Porto Torres e Olbia hanno perso a gennaio il 20 per cento dei passeggeri rispetto al 2011, l’anno orribile della navigazione. Che è un po’ come essere ultimi dopo la retrocessione in serie B. Golfo Aranci sprofonda in un meno 40 per cento, che sa di porto in default. Il presidente dell’Autorità portuale del nord Sardegna, Paolo Piro, con la solita lucida schiettezza ci mette poco a dare un’idea dello stato di salute dei trasporti. «La situazione non ci dà molte speranze. I dati sono peggiori di quelli del 2011, che è stato un anno molto negativo. Per ora tutti i segnali ci indicano che anche il 2012 sarà pessimo. Le compagnie continuano a tagliare rotte e traghetti. Il numero dei passeggeri è in costante calo. Con queste premesse non c’è spazio per l’ottimismo». E basta fare un rapido calcolo per capire cosa accade. A Olbia ci sono tre compagnie e due linee. La Tirrenia e la Flotta Sarda collegano l’Isola Bianca con Civitavecchia, la Moby mantiene la linea con Livorno. A Golfo Aranci è rimasta solo la Sardinia Ferries che fa rotta per Livorno per quattro giorni alla settimana. A Porto Torres c’è solo la Tirrenia che ogni giorno va a Genova. L’effetto Titanic viene confermato se si contano i passeggeri che ogni giorno sbarcano dai traghetti. La Flotta sarda non supera le 100 persone, la Tirrenia agonizza tra 150 e i 200. Meglio la Moby che arriva fino a 300. Ma sulle banchine dei porti del nord Sardegna si attende il ritorno delle altre compagnie. Snav, Grandi navi veloci, Grimaldi. Per ora hanno confermato che con l’arrivo della primavera riaccenderanno i motori dei loro traghetti. Ma le prenotazioni di tutte le compagnie, aperte a dicembre del 2011, mai così presto, sono da crisi profonda. I numeri fanno già gridare al fallimento della stagione. Sempre meno i paperoni arditi disposti ad arrivare nell’isola con i traghetti. E per cancellare una rotta è sufficiente un comunicato di quattro righe all’ultimo minuto. Come ha fatto la Sardinia Ferries. I privati senza le sovvenzioni di Stato devono cercare di salvare i bilanci. Le navi diventano sempre meno e più piccole. Voci, smentite dalla compagnia di navigazione, sostengono che Moby tratti la vendita anche di un altro traghetto. E nelle nebbie sono scomparsi anche i tre collegamenti promessi dalla Flotta Sarda. Dovevano partire due navi ogni giorno da Porto Torres per Vado Ligure, e una da Cagliari per Civitavecchia. I traghetti sono rimasti del tutto virtuali, in un mercato che implode. Ma anche la domanda interna è vicina al collasso. Il Lazio, cargo merci della Tirrenia messo a disposizione per caricare gli autoarticolati, è fermo da tre giorni in banchina e partirà lunedì. Non ci sono abbastanza camion per riempire la pancia della nave. Sempre più vuota. Per prenotare incertezze e prezzi alle stelle Gli agenti di viaggio: «Su tante linee ancora dubbi e interrogativi» SASSARI. Traghetti anno zero. Il caos non cessa. Anzi. Prezzi alle coppia di «non residenti» con due bambini s’imbarca per Porto Torres con stelle, incertezze sulle linee, concorrenza solo apparente: il regime un’auto di oltre 4 metri nella meno favorevole data di venerdì 3 agosto (in dei trasporti marittimi continua a fare acqua. Tutti si dicono in attesa di coincidenza col grande esodo) e rientra in Liguria il 24, le tariffe schizzano schiarite. Ma all’orizzonte non si vedono sprazzi di luce. E spesso si verso l’alto. Tirrenia: 1.056 euro. Moby: 1.034. Gnv: 1.129. «Ma basta rivelano al buio perfino le prenotazioni per l’estate. spostare qualche giorno, far ruotare le combinazioni e i ticket possono Nel 2011 il calo delle presenze è stato di 1,2 milioni nonostante il variare rendendo compagnie che appaiono più vantaggiose meno pienone sugli aerei. Quest’anno forse andrà peggio. «Chi vuol venire competitive e in vacanza da noi incontra un mare di guai — spiega Paola Manca, viceversa», chiarisce Giancarlo Cubeddu, della Punto Viaggi di Sassari. che a Sassari gestisce l’agenzia Sardinia for you — A iniziare dalle Insomma, mutando l’ordine dei fattori, il prodotto può cambiare ma non di false liberalizzazioni. La Saremar oggi garantisce la sola Olbia- moltissimo. «Evitare i _ne settimana negli spostamenti Civitavecchia 6 giorni su 7, ma non consente di fissare i posti per sta rivelandosi decisivo per risparmiare», dicono però tutti indistintamente. luglio e agosto. Nessuna notizia, poi, sulla Porto Torres-Vado Ligure. Sotto Pasqua, una famiglia Riprenderà o no? Non si sa». «La verità è che la strategia politica formata da 2 adulti e 2 bambini + auto superiore ai 4 metri, sulla Cagliaridella Regione è carente da anni e che gli interrogativi sulla Civitavecchia e ritorno pagherà con la Tirrenia 426 euro. Nella medesima privatizzazione della Tirrenia non sono stati sciolti», dicono in tanti. settimana dal 5 al 10 aprile, per un uguale pacchetto, sulla Genova-Porto Non c’è solo il discorso-vacanze. «Le difficoltà valgono allo stesso Torres la Tirrenia chiede 436 euro. Gnv 477 per i residenti, 641 per i non modo per i sardi: ci si scorda che chi deve spostarsi, magari per residenti. Tino Satta, sempre della Punto Viaggi, osserva: «Può sembrare esigenze sanitarie o di lavoro, è costretto un discorso interessato, ma per le prenotazioni via mare i contatti internet a sobbarcarsi enormi spese per avere la certezza di partire», afferma si rivelano deludenti: solo i professionisti sono in grado di capire dove si Manca. Che la supposta rivalità nascondono certi trucchi e aiutare i clienti». «E i motori di ricerca in Rete tra compagnie sia in larga misura fittizia e penalizzi i passeggeri — non sono mai oggettivi, neutrali — spiega Cubeddu secondo gli analisti — è dimostrato proprio dai prezzi. Per il 2012 si — Basti pensare a come, nel caso dei voli, alcuni siano proprietà di prevede un aumento «contenuto », del 5-7%, comunque in linea company che a loro volta possiedono compagnie riservate agli operatori, i col rincaro-record dello scorso anno. Così, per capire l’entità della quali possono poi rivelarsi diretta espressione dei gruppi a cui fanno stangata, è sufficiente qualche cifra. Ecco le tariffe andata-ritorno per riferimento certe società di trasporti ». «E per chi sceglie i traghetti si «residenti » dal 1º al 13 agosto sulla Genova-Porto Torres. Formula: sommano griglie e gamme di offerta che si rivelano gineprai nei quali solo una Panda e una cabina a 4 letti per adulti. Tirrenia: 697 euro. Moby: personale qualificato riesce a districarsi: a volte le corse sono garantite 719. Gnv: 610. (Olbia-Civitavecchia solo a fronte di una domanda e non sulla base di cadenze periodiche con la Tirrenia costa un po’ meno: 594 euro). Se poi da Genova una sicure», è la sua conclusione. Pagina 12 Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012 «Continuità, gara da bloccare» Il deputato contesta il bando sul trasporto aereo e chiede l'intervento del Governo Pili: i fondi sono aiuti di Stato. La Regione: «Non è così» «Bloccare il bando della continuità aerea perché si tratta di aiuti di Stato e di un regalo alle compagnie». Il deputato del Pdl Mauro Pili ritorna sull'assegnazione dei contributi dopo aver avuto accesso agli atti della gara e chiede «se il Governo abbia avvallato questa procedura». L'ALLARME Se va in porto lo schema pubblicato dalla Giunta «le compagnie hanno tutto da guadagnare», continua Pili. «Secondo il riepilogo dei costi, le compensazioni si aggiungono al margine operativo del 4% mentre l'Ue ammette i contributi solo entro questo margine: quindi le compensazioni sono un aiuto di Stato». Alle compagnie andrà un contributo sulle singole rotte che tiene conto del coefficiente di riempimento degli aerei (in alcuni casi storico in altri presunto) «mentre tutti i biglietti che saranno venduti oltre la soglia di riempimento sono un guadagno ulteriore per le società aeree che si avvantaggeranno anche dal monopolio che sarà garantito a chi si aggiudica la rotta». Dura la replica di Massimo Deiana, esperto di diritto della navigazione e consulente della Regione: «Sarebbe il caso che l'onorevole Pili si mettesse a studiare le carte prima di parlare», dice. «La tariffa unica non copre l'utile d'impresa né il costo del volo. La compensazione, inoltre, scende nel caso in cui i passeggeri superino la soglia di riempimento prevista». Per il deputato sardo, però, «le compensazioni pari a 200 milioni in 4 anni sono soldi dei sardi e non sono necessari perché le compagnie guadagnano abbastanza». Dubbi anche sui tempi della procedura definita «scandalosa: l'assegnazione degli oneri sarebbe dovuta essere bandita solo dopo la conclusione della gara sull'accettazione gratuita delle rotte che scadrà il 12 marzo», prosegue Pili. «Averli fatti in contemporanea è stato un palese invito alle compagnie a disertare la prima gara e aspettare i contributi». Deiana però ribatte che «dal 1994, da quando sono nati gli oneri del servizio pubblico, le due gare vengono bandite in contemporanea». BIGLIETTI Per Pili, poi, la definizione dei costi sarebbe stata fatta con «superficialità, pressapochezza, confusione e persino negligenza: con variabili che oscillano in una maggioranza tra il costo reale e quello da compensare tra il 30% e il 100%». Ad esempio si tiene conto dell'ammortamento come se si trattasse di velivoli nuovi «anche se hanno 17 anni di volo alle spalle». Ma per il tecnico della Regione l'ammortamento è sempre da considerare «sebbene proporzionato agli anni. Se poi l'aereo è molto vecchio la stessa cifra sarebbe prevista per i maggiori costi di manutenzione». Golfo Aranci aspetta le crociere La beffaStop agli studenti sardi voli a un euro per (quasi) tutti L’ACCO R D O O fferta nazionale di Cts e Alitalia per la mobilità dei ragazzi, ma gli isolani fuori: godono già delle tariffe scontate per la continuità territoriale. Comandini: decisione scandalosa Tutti gli studenti viaggiano a un euro con Alitalia. Tutti, tranne quelli sardi. È di pochi giorni fa l’accordo dal sapore di beffa tra la compagnia aerea Alitalia e il Centro turistico studentesco (Cts), che offre la possibilità ai ragazzi possessori della Isic-card (carta internazionale che attesta lo status di studente, patrocinata dall’Un es co ) , di (quasi) tutta Italia, di volare a prezzi stracciati. A partire da un euro per i voli nazionali e quattro euro più tasse per quelli internazionali. Ma l’ac - cordo per gli isolani risulti un bluff: solo loro non potranno usufruire dei prezzi vantaggiosi per i voli nazionali. La causa sembra essere legata al fatto che beneficiano già di tariffe agevolate per la continuità territoriale. «Una discriminazione molto pesante, Alitalia ha marcato in maniera più forte quella che è la distanza che c’è fra la nostra isola e il resto d’Italia», ha detto Marcello Ollano, direttore tecnico del Cts di Cagliari, commentando la scelta di Alitalia, «secondo il vettore noi godiamo di un’agevolazione come la continuità terr-i toriale, è una scelta abbastanza sacrificata per gli studenti sardi. Comunque metterei in discussione tutta ’lintera organizzazione della continuità territoriale, non è quello che i sardi vorrebbero». Il centro turistico studentesco cittadino ha comunque provveduto a far notare la discriminazione al centro nazionale, che ha preso accordi con la compagnia. «Io l’ho fatto presente alla nostra direzione nazionale che c’è a Roma», ha detto Ollano, “«oro hanno preso nota di questo fattore e l’hanno presentato ad Alitalia, ma non sappiamo ancora se questa nostra rimostranza abbia risultati positivi, la Regione dovrebbe far valere il fatto che per noi sardi non è un discorso di diletto ma di efficienza e quindi una discriminazione non deve sussistere». Una tradizione, quella del centro turistico studentesco, che in città dura da trent’anni. « L’ennesima beffa nei confronti dei residenti sardi, beffa con i trasporti marittimi, con la continuità territoriale e aerea che ancora non è stata assegnata e beffa nella compagnia di bandiera nazionale come Alitalia», è il commento di Piero Comandini, assessore provinciale al Turismo, «insostenibile come se esistessero cittadini di serie A e di serie B, e vivere in Sardegna è penalizzante anche nei confronti di una categoria debole come quella degli studenti. Noi», assicura, «intraprenderemo qualsiasi azione di protesta nei confronti di quella che voleva essere una compagnia nazionale, ma probabilmente una compagnia nazionale senza isole, sono sicuro che lo faranno anche altri enti come la Regione». Pagina 13 GOLFO ARANCI. Un’altra estate di passione attende il porto, rimasto orfano del collegamento stagionale con Civitavecchia. La nave della Sardinia Ferries che da maggio a settembre avrebbe dovuto sbarcare turisti e portare una boccata d’ ossigeno all’economia locale, presenza fissa da sedici anni, non ci sarà. Il Comune ha già un’idea per cercare nuove correnti di traffico. Preoccupano le banchine vuote. Il drastico calo dei passeggeri ha costretto la compagnia di navigazione a ridurre le corse per Livorno, scelta già operativa: così, per tre giorni la settimana, nel secondo scalo gallurese, non c’è nessun movimento.. Fino al 31 marzo, la Sardinia Regina farà solo quattro corse: il lunedì, il martedì, il giovedì e il sabato. Sperando nelle festività pasquali e soprattutto nella stagione estiva: la compagnia si è detta, infatti, pronta ad adattare nuovamente le sue strategie ai primi segnali di ripresa del mercato. Nel frattempo, però, l’annuncio della cancellazione del collegamento estivo con Civitavecchia, ha creato non poche preoccupazioni all’Autorità portuale, reduce da un 2011 da dimenticare, con dati sul traffico passeggeri che hanno catapultato i porti del nord Sardegna indietro di dieci anni, e con un 2012 che si prospetta altrettanto difficile. «È un’altra tegola che ci cade sulla testa - commenta il presidente Paolo Piro - rispettiamo la decisione presa dalla compagnia, un’impresa privata che non gode di sovvenzioni pubbliche, anche se questo comporterà problemi non solo di carattere finanziario ma anche lavorativo per chi opera nel porto e di crisi per il paese. Dobbiamo trovare soluzioni per cercare di colmare il vuoto lasciato dalla sospensione della linea». Una mano potrebbe arrivare dal traffico crocieristico. L’Autorità portuale ha fatto ieri un sopralluogo nel porto con un armatore di una primaria compagnia di crociera. Il Comune spinge proprio in questa direzione per portare a Golfo Aranci nuove correnti di traffico e risollevare l’economia. «Dobbiamo cogliere questa occasione per accelerare sul programma che avevamo previsto per il 2013 dice il sindaco Giuseppe Fasolino - all’Autorità portuale chiediamo di anticipare i tempi e far arrivare già da questa estate le quattro, cinque navi da crociera attese per il prossimo anno, frutto del lavoro fatto al Sea Trade di Miami». «In banchina c’è spazio - aggiunge il sindaco - la nave per Livorno parte alle 8 del mattino e ritorna alle 21, riteniamo pertanto che ci siano le condizioni per accogliere subito le navi da crociera». Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012