News Fiavet S_10_08mar - FIAVET

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News Fiavet S_10_08mar - FIAVET
Fiavet Sardegna News
Indice
NEWS ATTUALITA’
Abusivismo e tracciabilità:
Fiavet parla con Gnudi
News Attualità
News Agenzie di Viaggio
News Trasporti
News Esteri
News Statistiche
pag. 1
pag. 6
pag. 7
pag. 8
pag. 8
News Sardegna
News Sardegna Attualità
News Sardegna Trasporti
pag. 8
pag. 8
pag. 11
Fiavet Sardegna
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L’abusivismo e la
revisione di alcune procedure, inclusa quella
sulla tracciabilità, sono le due emergenze
segnalate dalla delegazione Fiavet che ha
incontrato a Roma il ministro del Turismo, Piero
Gnudi. Ha guidato la rappresentanza della
Federazione il nuovo presidente Fortunato
Giovannoni, con lui il presidente d’onore
Giuseppe Cassarà, i vice presidenti Massimo
Caravita
e
Luigi
Maderna.
Giovannoni ha chiesto al ministro una
valutazione tempestiva dei problemi e delle
istanze delle imprese, che rischiano si subire
seri danni economici e operativi. Fiavet ha
chiesto anzitutto un intervento risolutivo, anche
nell’àmbito della lotta all’evasione fiscale, per
tutelare il settore dall’abusivismo ormai
dilagante.
«Nelle stime del nostro Osservatorio
Nazionale – ha detto Giovannoni – le
“organizzazioni parallele” operano oltre il
10% del traffico turistico, con punte oltre il
30% in alcune aree a forte intensità,
generando volumi che non contribuiscono al
Pil e senza fornire alla clientela le giuste
tutele e garanzie di sicurezza. Con il
paradosso che eventuali disservizi, talvolta
vere e proprie truffe, ricadono sull’immagine
della categoria, che invece agisce in un
regolare
contesto
professionale».
Svantaggio
competitivo
Altro tema caldo, il peso dei nuovi oneri e
adempimenti sulle imprese del trade
turistico, come la tracciabilità dei pagamenti.
Misure che, pur ineccepibili, mettono gli
operatori in forte svantaggio competitivo
rispetto ai competitor con sede all’estero.
«Sono sempre più numerosi – ha detto
Giovannoni al ministro – i clienti che
acquistano all’estero servizi e pacchetti di
viaggio, soprattutto nel fondamentale
segmento dei viaggi di nozze, per non
sottostare ai nuovi controlli fiscali. Così gli
agenti di viaggi italiani vengono scavalcati
dai colleghi di altri Paesi europei, e questo è
inaccettabile»
«Troppi meccanismi distorcono il mercato – ha
notato ancora Cassarà – e penalizzano le
imprese italiane. Bisogna lavorare per
armonizzare le condizioni di lavoro nell’area
europea». Tanto più che la Commissione
Europea, proprio in queste settimane, sta
dibattendo la revisione di alcune direttive legate
ai packages turistici e al turismo online.
Altri colloqui con il ministro Gnudi seguiranno,
ha assicurato Giovannoni, per portare avanti
tutti gli impegni. «Noi abbiamo garantito la
piena collaborazione – ci ha detto – perché solo
con l’azione congiunta e condivisa di tutti gli
attori si potrà favorire una vera ripresa del
turismo
in
Italia».
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Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
Lotta all'abusivismo
ed evasione fiscale
nell'incontro Fiavet-Gnudi
Fiavet a Gnudi, agisca contro abusivismo turistico
Le istanze del mondo del turismo e le
problematiche che richiedono un necessario ed
immediato intervento da parte delle istituzioni
nazionali sono state al centro dell’incontro che
una delegazione di Fiavet, Federazione Italiana
Associazioni Imprese Viaggi e Turismo, ha
avuto con il ministro per gli Affari regionali, il
Turismo e lo Sport, Piero Gnudi. In particolare,
la Federazione ha chiesto che, nell’ambito della
lotta all’evasione fiscale, si intervenga con
decisione contro l’abusivismo nel settore
turistico. Secondo le stime dell’Osservatorio
Nazionale Imprese Viaggi e Turismo di Fiavet,
le ‘organizzazioni parallele’ veicolano oltre il
10% del traffico turistico, con punte di oltre il
30% in alcune aree a forte intensità turistica,
generando volumi che non incidono sul Pil
nazionale e fornendo un servizio che non
garantisce le giuste tutele e garanzie di
sicurezza ai clienti. Fiavet ha poi rimarcato
come l’incremento degli oneri e degli
adempimenti a carico delle imprese del
comparto turistico, introdotti con alcuni recenti
provvedimenti legislativi, abbiano determinato
un ulteriore svantaggio competitivo per gli
operatori nazionali a vantaggio delle aziende
con sede all’estero. “Riteniamo siano troppi –
ha spiegato il presidente d’onore di Fiavet,
Giuseppe Cassarà, al Ministro – i meccanismi
distorsivi che penalizzano le imprese italiane
rispetto
ai competitor
europei ed è
fondamentale lavorare per armonizzare le
condizioni di lavoro in ambito europeo”.
“Ringraziamo il ministro Piero Gnudi – ha detto
il presidente di Fiavet Fortunato Giovannoni –
per averci ricevuto e per la disponibilità
dimostrata. Quello di ieri è stato solo un primo
colloquio a cui seguiranno nuovi incontri,
fondamentali per portare avanti gli impegni
annunciati. Noi abbiamo garantito la piena
collaborazione, perché solo con l’azione
congiunta e condivisa di tutti gli attori del
comparto si potrà favorire una reale ripresa del
turismo in Italia”.
Trenitalia sigla intesa triennale
con 5,5 mila agenzie di viaggio
E' stata ratificata ufficialmente questa mattina a Villa Patrizi, sede di
Ferrovie dello Stato, l'intesa triennale che consentirà a Trenitalia di
vendere i propri prodotti in oltre 5 mila 500 agenzie di viaggio in tutta
Italia. L'accordo è stato siglato tra l'amministratore delegato del
gruppo Fs Mauro Moretti, l'a.d. di Trenitalia Vincenzo Soprano, il
direttore della divisione passeggeri nazionale e internazionale di
Lotta all'evasione fiscale e all'abusivismo.
Sono stati questi i temi al centro
dell'attenzione nell'incontro tra la delegazione
della Fiavet e il ministro del Turismo Piero
Gnudi.
Nel corso dell'evento, a cui hanno preso
parte il presidente Fortunato Giovannoni, i
due vice Massimo Caravita e Luigi Maderna
insieme al presidente onorario Giuseppe
Cassarà, sono stati chiesti interventi urgenti a
sostegno della categoria in particolare per
quanto riguarda l'abusivismo da cui passa,
secondo le stime Fiavet, circa il 10% del
traffico
turistico.
Altro tema caldo l'incremento degli oneri per
le agenzie, che stanno mettendo a dura
prova un settore già in difficoltà. "Quello con
il ministro - ha poi sottolineato Giovannoni - è
stato un primo colloquio a cui faranno seguito
nuovi incontri, fondamentali per portare
avanti gli impegni annunciati. Solo con
l'azione congiunta e condivisa di tutto il
comparto si potrà favorire una reale ripresa
del turismo in Italia".
Trenitalia Gianfranco Battisti e i presidenti di Fiavet, Fortunato
Giovannoni, e Assotravel, Andrea Giannetti, e con il vicepresidente di
Assoviaggi, Antonio Alberti. Questa intesa rafforza la collaborazione
fra Trenitalia e le agenzie di viaggio e consentirà ai clienti di fruire di
migliori condizioni commerciali e di procedure di acquisto semplici,
veloci e convenienti.
Accordo Trenitalia-adv: commissioni invariate
L'intesa si è chiusa con una conferma dei regimi
provvigionali
Nessun passo indietro sulle commissioni. La trattativa fra Trenitalia e
le associazioni di categoria della distribuzione si chiude con una
conferma dei regimi provvigionali: un dato che, per il mondo
associativo, rappresenta un risultato positivo. Questo non vuol dire,
tuttavia, che il nuovo contratto non preveda miglioramenti dal punto di
vista
economico
per
i
dettaglianti.
Si chiude così una delle contrattazioni più importanti per la
distribuzione italiana, che negli ultimi tempi (soprattutto grazie all'Alta
velocità) ha visto incrementare il peso della biglietteria ferroviaria nelle
vendite in agenzia. Una trattativa che rende i ticket Fs disponibili "in
una rete di circa 5.500 agenzie di viaggi partner", precisa una nota
Trenitalia.
"Il nuovo accordo con Trenitalia non modifica le condizioni
provvigionali, ma comprende comunque dei miglioramenti a livello
economico". Andrea Giannetti, presidente Assotravel, anticipa così i
contenuti dell'intesa raggiunta tra Fs e le agenzie di viaggi, nata da
una contrattazione della compagnia con Fiavet, Assotravel e
Assoviaggi.
Anche Fiavet, in una nota stampa, parla di "condizioni migliorative
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rispetto a quelle definite dai vecchi dispositivi contrattuali". In
particolare, "l'installazione di Pico, il sistema che sostituirà Sipax Plus,
non avrà costi e la seconda postazione sarà gratuita - aggiunge
Giannetti -; inoltre non ci sarà più bisogno della firma del notaio per
fidejussioni sotto i 100mila euro, con un notevole vantaggio per le
agenzie
di
viaggi
più
piccole".
Sul fronte delle commissioni, le tre associazioni di categoria
sottolineano come l'accordo non preveda ribassi rispetto al
precedente: "Possiamo considerarlo come un successo" precisa
Guerra.
Tra le principali novità anche la durata. Il contratto, infatti, "avrà durata
triennale e non più biennale - precisa Amalio Guerra, presidente
Assoviaggi -, lasciando un più ampio respiro per le parti".
L'intesa con Trenitalia apre inoltre una nuova pagina per
l'intermediazione online. Per la prima volta, infatti, i termini
dell'accordo non saranno applicati solo alle agenzie di viaggi, ma
anche a tutti i soggetti che si occupano di intermediazione, come le
web agency. Le stesse condizioni, dunque, saranno applicate anche
alle Olta.
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
Il contratto Trenitalia-adv
«La trattativa è durata sei mesi, ma ne
è valsa la pena: alla fine abbiamo
accontentato tutti». Dal suo ufficio in
piazza della Croce Rossa, Paolo
Locatelli – responsabile vendite
mercato nazionale e internazionale di
Trenitalia – celebra il taglio di un
traguardo cruciale: la stipula del nuovo
contratto triennale con le adv, in vigore
dal prossimo primo aprile fino al 31
marzo del 2015. Un’opera di
concertazione, che compiace Fiavet,
Assotravel e Assoviaggi, e semplifica la
vita alle oltre 5.500 adv partner in tutta
Italia.
Il primo capitolo riguarda le provvigioni.
«L’impianto di remunerazione resta
stabile e nei massimi punta al rialzo,
con margini di guadagno dal 2 al 6% in
base al prodotto venduto», informa
Locatelli. Nel caso dei nuovi
Frecciarossa L4, suddivisi nei livelli
Executive, Business, Premium e
Standard, chi venderà il primo – ovvero
il più esclusivo – sarà premiato con
commissioni più alte. Le medesime
percentuali saranno applicate anche
alle Olta e ai contratti Web: «Un’azione
di livellamento, che gratifica tutti,
operata
grazie
alla
graduale
introduzione della piattaforma unica
Pico».
Il nuovo sistema di vendite, che presto
sostituirà Sipax, sarà in grado di
dialogare con qualsiasi interfaccia:
«Con Pico – informano in una nota
congiunta Trenitalia e le associazioni di
categoria – sarà possibile scegliere il
posto sulla mappa della carrozza,
utilizzare la funzione Best Price,
prenotare parcheggi, carnet e ingressi
ai Frecciaclub». Con la nuova
piattaforma, arriva pure la rivoluzione
della
carta.
Dal primo aprile 2014 spariranno dalla
circolazione i biglietti filigranati,
sostituiti dai cartonicini bianchi, nel
caso delle biglietterie Trenitalia. Mentre
adv e utenti che prenotano dal web
potranno stampare la prenotazione su
qualsiasi foglio, o limitarsi ad appuntare
sul cellulare il PNR (codice di
prenotazione). «Ogni cambiamento va
operato con cautela – spiega il
responsabile vendite –. Se avessimo
eliminato nell’immediato i biglietti
filigranati, la clientela più tradizionalista
si sarebbe lamentata». Nessun freno,
invece, all’alleggerimento degli oneri a
carico delle agenzie. Il nuovo contratto
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prevede, in primis, l’eliminazione dei
canoni sull’installazione del sistema di
vendita
e
help
desk.
«Piccoli balzelli che pesavano sui
bilanci», ammette Locatelli. In più,
d’ora in avanti non sarà più
necessaria l’autentica notarile del
direttore di banca per le fidejussioni
inferiori a 100mila euro. Un intervento
che farà sorridere il 90% delle adv
Plus.
Il treno nei cataloghi dei t.o.
L’ha fatto Eden Viaggi. E al giù Sud,
Imperatore Travel. Tanto per citarne
due. Muovono gruppi, grandi numeri,
inserendo il treno nei propri cataloghi
per raggiungere villaggi e destinazioni
balneari in Italia. Tutto merito del
nuovo contratto, elaborato e proposto
ai t.o. da Trenitalia, con la
supervisione del responsabile trade
Maurizio Del Santoro. «Se prima
bisognava corteggiarli, adesso sono
gli operatori stessi a cercarci per
stringere accordi. L’Alta velocità fa la
differenza», ammette Serafino Lo
Piano, dirigente vendite nel Centro
Italia.
Il fenomeno non riguarda solo
l’industria nostrana. C’è anche chi,
oltre frontiera, suggerisce ai
viaggatori di saltellare da una città
all’altra a bordo dei convogli del
Gruppo FS. È il caso del t.o. russo
Danko (la sede italiana è a Rimini),
che «in maniera davvero spontanea
ha inserito il treno nel suo catalogo».
Il trasporto su rotaie, ormai
formalizzato dal turismo organizzato,
non riguarda solo l’incoming e i flussi
domestici: «C’è anche chi utilizza il
treno per raggiungere gli aeroporti»,
spiega Lo Piano. Soprattutto quello di
Milano Malpensa, servito da due
coppie di Frecciarossa da/per Napoli,
Roma, Firenze e Bologna. Questa
soluzione è promossa da Sporting
Vacanze, che organizza viaggi
nell’Oceano Indiano. Ma anche da
Veratour, che a pagina 14 del
catalogo Villaggi 2012 propone: “Per
te che parti in treno da Firenze e
Bologna per Milano (Centrale e
Malpensa), il contributo è di 40 euro a
persona”. Per Cinzio Bitetto,
responsabile vendite al Sud, è l’inizio
di una nuova tendenza che «si
consoliderà quest’anno, facendo leva
su tariffe dedicate ai t.o.».
www.trenitalia.com
Agenzie di viaggio on line, c’è da fidarsi?
Di questi tempi concedersi una vacanza ‘fai da te’ sembra quasi
impossibile. Seccature, noie e tanti tanti soldi che vanno via. In
periodo in crisi, conviene prima mettersi da parte un gruzzoletto e
poi preparare le valigie. Ma se ci si mette di mezzo il web ad
ingolosirci,
diventa
tutto
tremendamente
difficile.
La rete si serve di mezzi persuasivi in grado di affascinarci con
foto da sogno e servizi da 1200 carati a prezzi altamente
competitivi. La domanda è una sola: quanto possiamo fidarci
della agenzie on line? Le truffe sono all’ordine del giorno. Facile
che ce ne rifilino qualcuno dall’altra parte del monitor. Certo, a
volte le offerte sembrano praticamente irrinunciabili. In alcune
circostanze gli affari si rivelano tali, ma in altrettante altre il
bidone
è
dietro
l’angolo.
La confusione in proposito è tanta e, quello che pare un azzardo
in piena regola, continua a tentarci, sfidando il nostro coraggio.
Non abbassiamo mai la guardia. Se, da un lato, esistono
testimonianze di gente che giura di essere andata di lusso,
dall’altro questo non giustifica comportamenti avventati da
parte nostra. Informiamoci come meglio si può, prima di affidarci
al primo sconosciuto che ci promette questo mondo e quell’altro.
La Fiavet (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e
Turismo) invita tutti a fare grande attenzione. La risposta alla
nostra domanda è chiara e precisa: “Prima di acquistare sul web,
verificate che sulla pagina del sito di prenotazione esista un call
center reale. Provate a telefonare e a confermare l’offerta, prima
di comperare il volo o il soggiorno“. Se invece i dubbi nascono
dal presunto abusivismo dei un tour operator, il discorso è
leggermente diverso. Qui entra in gioco la fiducia e il rispetto tra
chi consiglia il pacchetto e l’acquirente. Il resto è aria fritta.
"Nessuna deroga alla Bolkestein":
Gnudi gela i balneari
Arriva come una doccia fredda sulle spiagge italiane la
dichiarazione del ministro del Turismo Piero Gnudi sulla
questione della direttiva Bolkestein e della deroga che l'Italia
vorrebbe richiedere per gli stabilimenti balneari.
Il ministro, infatti, a margine di un convegno ha affrontato il
tema sottolineando l'impossibilità di richiedere deroghe alla
direttiva sulla concorrenza. "Fuori dalla direttiva non si può
andare – ha detto Gnudi -. Bisogna trovare delle soluzioni che
siano praticabili e che non penalizzino il settore".
Immediata la reazione del comparto, con le Regioni che si
sono schierate in prima fila a difesa delle imprese del mare. La
Liguria chiede al Governo di trovare una soluzione: “Vogliamo
sapere se il governo Monti – dice l'assessore al Turismo
Angelo Berlangieri - è disposto a considerare in maniera
diversa la disciplina delle concessioni demaniali per gli
stabilimenti balneari, in quanto imprese particolari nel contesto
delle aziende turistiche europee oppure si vuole appiattire
sulla
direttiva
Bolkestein".
Posizione altrettanto netta arriva dalla Sicilia, dove l'assessore
al Territorio Sebastiano Di Betta esprime "rammarico per la
posizione espressa dal ministro. Auspico, almeno, che venga
modificato il decreto legislativo n° 59 del 2010 per il
recepimento della direttiva, affinche' si preveda che la durata
delle concessioni sia almeno di cinque anni, in linea con
quanto previsto dalla normativa fiscale in Italia".
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
Gnudi a Tajani: «Promuovere UE
in Asia e Sudamerica»
Promuovere l’Europa, nella sua interezza, in Asia
e Sudamerica. È la proposta del ministro del
Turismo Piero Gnudi al commissario UE Antonio
Tajani. Bruxelles ha destinato al comparto 130
milioni di euro «che però divisi per 27 Paesi sono
spiccioli», ha ricordato il responsabile italiano del
Turismo nell’audizione alla Commissione Attività
produttive
della
Camera.
Secondo il ministro, l’Italia «sconta un grave
deficit infrastrutturale, da 20 anni nel nostro Paese
le infrastrutture non si fanno e un problema è
anche la nostra compagnia aerea che collega
poche capitali. I cinesi, per esempio, arrivano
soprattutto a Francoforte e a Parigi». Gnudi ha
ricordato gli ultimi dati dell’Accademia nazionale
del turismo cinese: nel 2010 i viaggi dei cinesi
sono stati 54 milioni e nel 2015 saranno 130
milioni. «Il nostro problema – ha affermato – è
intercettare
questi
numeri».
«1,6 milioni di posti di lavoro in più»
Oltre all’azione congiunta a livello europeo, con
una “strategia-Paese” sul turismo «si potranno
creare 1,6 milioni di posti di lavoro in più e
l’apporto del settore al Pil potrà passare
dall’attuale
13%
al
18%».
Il ministro, ascoltato dai deputati della
Commissione Attività produttive, ha anche
ricordato che nel 1950 nel mondo c’erano 25
milioni di persone che facevano viaggi; nel 2011
ha viaggiato un miliardo di persone: «Il comparto,
quindi, è cresciuto di 40 volte negli ultimi 60 anni».
In Italia, però, nell’ultimo biennio è diminuita la
quota di turisti italiani ed è aumentata quella degli
stranieri: «Lo scorso anno – ha fatto sapere Gnudi
– il numero di connazionali è calato del 4,12%,
mentre i flussi provenienti dall’estero sono
cresciuti
del
4,5%».
Tra i tasti dolenti, elencati dal responsabile del
Turismo, c’è l’eccessiva stagionalità, la mancanza
di grandi operatori turistici e catene alberghiere
italiane. Altro guaio, sempre secondo il ministro, è
la formazione universitaria che tocca solo il 17%
degli addetti, contro il 35% dei Paesi competitor
(Francia
e
Spagna
in
primis).
La
scelta
di
Celli
Gnudi ha anche giustificato la scelta Pier Luigi
Celli alla presidenza dell’Enit. «Ha un profilo
trasversale: ha gestito il personale in varie
aziende, ha capacità di interrelazione perché è
stato direttore relazioni esterne di UniCredit.
Infine, è stato direttore generale Rai e quindi ha
capacità di promozione», ha ricordato.
«Una persona con un curriculum di tutto rispetto –
ha concluso il ministro – che potrà dare una mano
a rilanciare l’Agenzia per la promozione turistica».
www.governo.it
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La ricetta del ministro per non disperdere
i 130 mln di fondi dell'Europa
Gnudi: una promozione unitaria
dell'Europa sui nuovi mercati
Expo 2015, Italia.it. Ice, Enit e un'unica
promozione europea. Sono questi alcuni punti
che il ministro del Turismo, Piero Gnudi, ha
toccato nel corso di una audizione alla
Commissione Attività Produttive della Camera.
"L'Expo 2015 sarà una grande occasione, e non
solo per Milano - ha detto - e, se organizzeremo
pacchetti e voli low cost, potremo portarli anche
in
Sicilia".
Il ministro ha anche detto che sta lavorando per
rendere il portale Italia.it sia simile a quelli di
Francia, Inghilterra e Germania "spiegando ai
turisti anche i vari tipi di turismo che il nostro
Paese
offre
e
aiutando
così
la
destagionalizzazione".
Gnudi ha anche parlato di un progetto di legge
per ricostituire l'Ice (Istituto commercio estero),
per mettere un rappresentante dell'Ice nelle
ambasciate e per prevedere, in alcune
ambasciate, anche la presenza di un
funzionario dell'Enit. "L'idea - ha concluso - è di
presentare l'Italia all'estero con un progetto
unitario, una sorta di 'casa Italia'".
Inoltre ha detto di aver suggerito al commissario
Ue Antonio Tajani "di dare vita ad una
promozione dell'intera Europa sui nuovi
mercati, l'Asia e il Sud America innanzitutto. I
130 milioni che l'Europa ha destinato al turismo
diventano spiccioli se suddivisi per 27 paesi".
Gnudi incontra
il ministro della Tunisia:
accordo sul turismo
Un accordo di collaborazione che avrà
come punti di forza la formazione del
personale turistico e lo sviluppo dei
percorsi
del
turismo
culturale.
Questo il risultato dell'incontro, svoltosi
questa mattina, fra il ministro per il
Turismo Piero Gnudi e il suo omologo in
Tunisia, Elyes Fakhfakh. L’impegno preso
dai due maggiori responsabili del comparto
nei due Paesi è di arrivare in tempi rapidi
alla firma di tale accordo che
rappresenterà un ulteriore elemento di
stretta collaborazione tra Italia e Tunisia. Il
ministro Gnudi e il ministro Fakhfakh,
infatti, hanno convenuto sull’importanza
del turismo come elemento di rilancio
economico in Italia e in Tunisia ed anche
in un’ottica di maggiore integrazione
nell’area
euro-mediterranea.
Ciò è particolarmente vero nell’attuale
congiuntura economica e nella fase
importante di evoluzione politica della
Tunisia. Proprio per lanciare la nuova
collaborazione che partirà fra i due Paesi,
il ministro Fakhfakh ha invitato Gnudi a
partecipare, in qualità di relatore, alla
Conferenza internazionale sul turismo che
si svolgerà nell'isola di Gerba il 16 e 17
aprile prossimi.
UE Boccerà la Vendita di Tirrenia
alla Cin, parola di Passera!
Preoccupato quanto fumoso ieri il Ministro trasporti da e per la Sardegna, ai costi che
dello Sviluppo Corrado Passera, a proposito noi Sardi dobbiamo sostenere per
della vendita di Tirrenia alla Cin, nel corso raggiungere la penisola, per non parlare dei
di un'audizione alla commissione Lavori turisti che volessero venire in vacanza nella
Pubblici del Senato. Prima infatti si è detto nostra isola, presumo che noi siamo
preoccupato, perché "chiaramente siamo in considerato nell' "altro". Infine la volontà di
una situazione in cui la soluzione proposta non ripartire da zero (c'era chi parlava di
molto probabilmente non sarà accettata
"piano B", il così detto spezzatino e la
dalla comunità europea" anche se "io su messa a gara delle singole rotte), ma salvare
questo mi sono impegnato direttamente e i il salvabile cercando di trovare "delle
nostri uffici hanno fatto il meglio" però soluzioni che, usando al meglio quanto già
"bisogna prendere atto che la situazione è avviato, permettano di superare quei
diversa" e tale da rendere "di fatto, oggi, non problemi che sono soprattutto legati alla
percorribile la soluzione come inizialmente concentrazione eccessiva. Su altre cose ci
ipotizzata, e questo è un bel problema" sono opinioni meno precise e aspettiamo di
perché "nessuno si nasconde le implicazioni avere dalla Commissione maggiori dettagli".
Didascalia che descrive l'immagine o la foto.
che avrebbe in termini di tempo, Sufficientemente fumoso da lasciarci tutti
occupazione e altro. Se potessimo evitare molto perplessi. Per una volta mi trovo
questa
soluzione
sarebbe
meglio". d'accordo con Mauro Pili quando afferma:
Due fattori preoccupano invece noi sardi, "Da un super-ministro mi aspettavo
neanche un accenno alla situazione dei decisionismo e capacità di risolvere i
problemi".
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
Per Tribunale e Corte di Appello quanto acquistato
con tessera non rientra nel pacchetto
La tassa di soggiorno a Torino
rinviata al 2 aprile
Vacanza rovinata, Alpitour deve risarcire anche per tessera club
D'ora in poi il tour operator dovrà risarcire
anche i disservizi di quanto si acquista
direttamente nel villaggio turistico con la
tessera club. Lo ha stabilito la sentenza
3256 della Cassazione che ha dato
ragione a una coppia milanese con
bambini che aveva acquistato due
settimane di soggiorno in un albergo
strutturato come un villaggio, dopo aver
visionato una brochure che prometteva
una spiaggia attrezzata adatta ai piccoli,
apposita animazione, piscina e campi da
tennis. Tutti servizi che andavano
acquistati in loco. Dopo l'acquisto, la
coppia si rese conto che nulla di quanto
promesso corrispondeva al vero, a partire
dalla spiaggia invasa da barche e reti, non
adatta - ed anzi - pericolosa per i bambini.
Senza successo la coppia si era rivolta al
Tribunale e poi alla Corte di Appello per
ottenere il rimborso da vacanza rovinata.
Secondo i magistrati di merito, quanto
acquistato con la tessera club non faceva
parte del pacchetto. Dunque non era
risarcibile in quanto si trattava di "mere
facilitazioni accessorie al soggiorno, non
automaticamente
valutabili
rispetto
all'alloggio, essendo esclusivamente
destinate al più intenso godimento del
servizio alberghiero offerto nel villaggio".
Inoltre i giudici di Milano rilevavano che la
domanda risarcitoria per inadempimento di
obbligazioni contrattuali era da bocciare
anche perché la coppia non aveva inviato
una
raccomandata
di
lamentela
all'Alpitour.
Ma la Cassazione ha rovesciato tutto
affermando che anche i "servizi aggiuntivi",
rispetto "alla ospitalità e ai tradizionali
accessori", devono essere considerati parte
del pacchetto turistico. A tal fine, afferma la
Suprema Corte, non rileva che "ai fini della
prefissata combinazione e della vendita a un
prezzo forfettario dell'alloggio e degli altri
servizi, la fruizione di tali servizi sia
subordinata all'acquisto presso il villaggio di
una tessera club, né il prezzo della stessa,
quando, come in questo caso, tali altri servizi
siano contenuti nel depliant e l'acquisto della
tessera sia obbligatorio". Quanto alla
raccomandata, la Cassazione spiega che
non è obbligatorio mandarla. E' solo una
"previsione a favore del consumatore". Ora la
Corte di Appello dovrà essere meno
clemente con il tour operator.
Torino rinvia di un mese l'entrata in vigore della
tassa di soggiorno. Inizialmente prevista da oggi, 1°
marzo, l'imposta sarà applicata a partire dal
prossimo
2
aprile.
Lo ha deciso il Consiglio comunale, che aveva già
fissato le tariffe, che oscilleranno tra 1 e 5 euro al
giorno a seconda della tipologia delle strutture
ricettive presenti in città: alberghi, ostello, case per
ferie, affittacamere, bed&breakfast, residence e
alberghi
residenziali.
L'imposta viene applicata per un massimo di 4 giorni
consecutivi.
Ma, allo scopo di non penalizzare il movimento
turistico legato al target famiglie, saranno esclusi dal
provvedimento i minorenni; non dovranno pagare il
contributo anche gli autisti di bus, gli accompagnatori
turistici di gruppi organizzati, le scolaresche.
Questo lo schema tariffario predisposto dalla Città di
Torino per la tassa di soggiorno: 1,30 euro per gli
alberghi a 1 stella; 1,80 euro per i 2 stelle; 2,30 euro
per i 3 stelle 2,30; 3,20 per gli hotel 4 stelle; 4,90 nei
5 stelle; infine 5 euro nei 5 stelle lusso. Nei
bed&breakfast l'imposta varierà tra 1,30 e 3,20 euro.
A settembre stop a Buoni Vacanze per i meno abbienti
Dopo due anni di attività, finisce l’esperienza
dei Buoni Vacanze, uno strumento finalizzato
a favorire l’accesso al turismo delle persone
e delle famiglie meno abbienti e dei
pensionati. “Entro aprile non avremo più
Buoni Vacanze da collocare: sono finiti i fondi
pubblici e questo strumento non verrà più
finanziato”, spiega Benito Perli, presidente di
Fitus, Federazione italiana del turismo
sociale tra i soci dell’Associazione Buoni
Vacaze Italia che, oltre a Fitus Reti del
turismo
sociale,
annovera
anche
Assototurismo-Confesercenti, Confturismo-
Pagina 5
Confcommercio e Federturismo-Confindustria.
La rappresentanza dell’Associazione è
paritetica tra il settore del turismo sociale al
50% ed il settore della rappresentanza delle
imprese turistiche per l’altro 50%. Il
Dipartimento per lo Sviluppo del Turismo della
presidenza del Consiglio dei ministri ha stabilito
che i Buoni Vacanze emessi nel 2012 hanno
validità di utilizzo fino a domenica 9 settembre
2012. Complessivamente, in questi due anni,
sono stati erogati e spesi, per finanziare questo
strumento, 9 milioni come contributo pubblico
per una spesa complessiva che si è aggirata
intorno ai 22-23 milioni di euro e ha coinvolto
25.000 famiglie, ovvero circa 35.000 persone.
Sono stati circa 10.000 gli operatori turistici che
hanno aderito al progetto. I Buoni Vacanze
sono stati usati per il 75% da famiglie, la gran
parte delle quali composte da tre o quattro
persone con un reddito complessivo inferiore ai
20-25.000 euro; 25% sono stati i single. L’età
media dei richiedenti è di 46 anni. In questi due
anni di emissione, ovvero tra il 2010 e il 2011,
la richiesta di Buoni Vacanze è aumentata del
40%.
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
NEWS AGENZIE DI VIAGGIO
Tracciabilità: caos in agenzia
Considerare il saldo e l’acconto di una
prenotazione come pagamenti separati e
accettarli anche in contanti, oppure pretenderne
la
tracciabilità?
A tre mesi dall’entrata in vigore, regna la
confusione nelle adv sull’applicazione del
decreto Monti, che dal 6 dicembre ha
abbassato a 1.000 euro la soglia per l’utilizzo
dei contanti nell’acquisto di pacchetti vacanze,
biglietteria aerea e prenotazioni alberghiere. Al
di sopra del fatidico tetto si deve pagare con
sistemi tracciabili, come carte di credito,
ricaricabili, assegni o bonifici bancari.
Un meccanismo tutto da chiarire
Un duro colpo che aveva causato un’immediata
levata di scudi della distribuzione, senza però
ottenere nulla da Roma. Neanche quei
chiarimenti utili ad applicare al meglio la
normativa. E così, dopo 90 giorni, tutto è
lasciato alla libera interpretazione dei punti
vendita.
“Nessuno ci aiuta - si lamenta Sonia Natali,
cotitolare della Alisei Viaggi a Genova -. Non
c’è chiarezza da operatori, banche e mondo
della comunicazione: manca un’informazione
corretta e precisa, sia verso di noi sia verso i
clienti”. Spesso, in questi mesi, gli agenti hanno
anche dovuto spiegare alle persone i motivi del
provvedimento e cosa comportava, perché
“siamo visti come dei controllori” aggiunge
Natali.
Ci sono poi dei punti vendita che ogniqualvolta
il pacchetto supera i 1.000 euro pretendono
versamenti con carte di credito, bancomat,
bonifici o assegni. “Se la pratica va oltre quella
soglia dev’essere sempre tracciata, non è
possibile fare frazionamenti - è categorica Anna
Esposito, titolare della Madura Viaggi a Napoli . Sia il saldo, sia l’acconto vanno pagati con
sistemi tracciabili”. Condivide il cagliaritano Pino
Meloni, cotitolare della Abu Simbel Viaggi,
mentre non è d’accordo la genovese Natali: “Il
contratto di viaggio prevede un acconto dal
20 al 30 per cento dell’ammontare della
pratica: in molti casi questo non supera i
1.000 euro. Quindi posso incassarlo in
contanti? il decreto Monti non è chiaro su
questo
punto”.
Le
alternative
Una volta fatta la legge, c’è chi subito ha
trovato il sistema per aggirarla: alcune
famiglie propongono agli agenti di aprire
pratiche distinte per uno stesso viaggio. “Ci
chiedono di inserire marito e figlio in una
pratica e moglie e secondo figlio in un’altra spiega Antonella Pirovano, cotitolare della
Viaggimmagine a Milano -. In questo modo
potrebbero stare sotto la soglia dei 1.000
euro e a pagare in contanti”. Un trucco che
non piace a Patrizia Zucchi, cotitolare della
Zucchi Tours a Bolzano: “Non accettiamo
richieste di questo tipo, perché in caso di
annullamento si va incontro a problemi”.
Uno dei dilemmi principali della distribuzione è se considerare saldo e acconto come pagamenti separati
Decreto Monti e tracciabilità In adv regna la confusione
Ancora molti i dubbi degli agenti di viaggi sulle norme per le transazioni in contanti
Considerare il saldo e l'acconto di una
prenotazione come pagamenti separati e accettarli
anche in contanti, oppure pretenderne la tracciabilità?
A tre mesi dall'entrata in vigore, regna la confusione
nelle adv sull'applicazione del decreto Monti, che dal 6
dicembre ha abbassato a 1.000 euro la soglia per
l'utilizzo dei contanti nell'acquisto di pacchetti vacanze,
biglietteria aerea e prenotazioni alberghiere. Al di sopra
del fatidico tetto si deve pagare con sistemi tracciabili,
come carte di credito, ricaricabili, assegni o bonifici
bancari.
Un
meccanismo
tutto
da
chiarire
Un duro colpo che aveva causato un'immediata levata
di scudi della distribuzione, senza però ottenere nulla
da Roma. Neanche quei chiarimenti utili ad applicare al
meglio la normativa. E così, dopo 90 giorni, tutto è
lasciato alla libera interpretazione dei punti vendita.
"Nessuno ci aiuta - si lamenta Sonia Natali, cotitolare
della Alisei Viaggi a Genova -. Non c'è chiarezza da
operatori, banche e mondo della comunicazione:
manca un'informazione corretta e precisa, sia verso di
noi sia verso i clienti". Spesso, in questi mesi, gli agenti
hanno anche dovuto spiegare alle persone i motivi del
provvedimento e cosa comportava, perché "siamo visti
come
dei
controllori"
aggiunge
Natali.
Ci sono poi dei punti vendita che ogniqualvolta il
pacchetto supera i 1.000 euro pretendono versamenti
con carte di credito, bancomat, bonifici o assegni. "Se
la pratica va oltre quella soglia dev'essere sempre
tracciata, non è possibile fare frazionamenti - è
categorica Anna Esposito, titolare della Madura Viaggi
a Napoli -. Sia il saldo, sia l'acconto vanno pagati con
sistemi tracciabili". Condivide il cagliaritano Pino
Meloni, cotitolare della Abu Simbel Viaggi, mentre non
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Decreto Monti per le adv:
il rischio è perdere i clienti
è d'accordo la genovese Natali: "Il contratto di viaggio
prevede un acconto dal 20 al 30 per cento
dell'ammontare della pratica: in molti casi questo non
supera i 1.000 euro. Quindi posso incassarlo in contanti?
il decreto Monti non è chiaro su questo punto".
Una volta fatta la legge, c'è chi subito ha trovato il
sistema per aggirarla: alcune famiglie propongono agli
agenti di aprire pratiche distinte per uno stesso viaggio.
"Ci chiedono di inserire marito e figlio in una pratica e
moglie e secondo figlio in un'altra - spiega Antonella
Pirovano, cotitolare della Viaggimmagine a Milano -. In
questo modo potrebbero stare sotto la soglia dei 1.000
euro e a pagare in contanti". Un trucco che non piace a
Patrizia Zucchi, cotitolare della Zucchi Tours a Bolzano:
"Non accettiamo richieste di questo tipo, perché in caso di
annullamento
si
va
incontro
a
problemi".
I
casi
particolari
sul
territorio
Ci sono poi agenzie che lavorano in quartieri o in realtà
dove è più complicato seguire le direttive del decreto
Monti. "Mi trovo in una zona popolare, dove ancora la
gente viene in adv con la mazzetta di soldi che tiene sotto
la mattonella - racconta Delia Di Iulio, titolare della
Pensamondo Viaggi a Roma -. Se chiedono un pacchetto
da 1.200 euro e non vogliono pagare con bonifico, cosa
faccio? Rifiuto i contanti perdendo un cliente?". Disagi
condivisi anche da Marco Varano, cotitolare della Marvasi
Viaggi a Reggio Calabria, e Adolfo Casini, direttore
tecnico della Sugar Viaggi a Bologna. Quest'ultimo, in
particolare, lavora molto con gruppi di anziani: "Perché si
devono mettere in ulteriore difficoltà le agenzie di viaggi
in un momento di crisi come questo? Tutto viene
comunque tracciato, perché finisce sui nostri conti
correnti".
Se a livello generale il Decreto
Monti in materia di tracciabilità
sta creando non pochi problemi
a tutta la distribuzione, ci sono
poi agenzie che lavorano in
quartieri o in realtà dove è più
complicato seguire le direttive
del
provvedimento.
“Mi trovo in una zona popolare,
dove ancora la gente viene in
adv con la mazzetta di soldi che
tiene sotto la mattonella racconta Delia Di Iulio, titolare
della Pensamondo Viaggi a
Roma -. Se chiedono un
pacchetto da 1.200 euro e non
vogliono pagare con bonifico,
cosa faccio? Rifiuto i contanti
perdendo
un
cliente?”.
Disagi condivisi anche da Marco
Varano, cotitolare della Marvasi
Viaggi a Reggio Calabria, e
Adolfo Casini, direttore tecnico
della Sugar Viaggi a Bologna.
Quest’ultimo, in particolare,
lavora molto con gruppi di
anziani: “Perché si devono
mettere in ulteriore difficoltà le
agenzie di viaggi in un momento
di crisi come questo? Tutto viene
comunque tracciato, perché
finisce sui nostri conti correnti”.
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
La nuova modalità di pagamento dei biglietti annunciata dal vettore ha scatenato la reazione dei dettaglianti
Patto Alitalia-Lottomatica: la protesta delle adv sul web
Dibattito a distanza sul sito ttgitalia.com tra la compagnia aerea e le agenzie di viaggi italiane
Botta e risposta a distanza tra le
agenzie e Alitalia. L'accordo con
Lottomatica, che introduce la
possibilità di pagare i biglietti nelle
ricevitorie, ha scatenato la reazione
delle
agenzie
di
viaggi.
Certo, si tratta sostanzialmente del
pagamento dell'importo del biglietto
e non dell'emissione di un titolo di
viaggio. Ma, visti anche i difficili
rapporti tra la distribuzione e il
settore del trasporto aereo, le
agenzie non sono state propense a
troppi ‘distinguo'. La polemica ha
preso il volo velocemente e il sito
ttgitalia.com è stato teatro, in poche
ore, della protesta degli agenti che
hanno commentato l'annuncio di
Alitalia con toni a volte molto
accesi.
"Ancora una volta scavalcati dalle
compagnie aeree" è stata, in
sostanza, la reazione degli agenti
di viaggi. "Le ricevitorie Lottomatica
non rappresentano un canale
distributivo alternativo alla rete
agenziale" sono state le parole con
cui Marco Sansavini, direttore
vendite, distribuzione e customer
care di Alitalia, ha cercato di
gettare acqua sul fuoco sul sito di
TTG
Italia.
È la forza del web 2.0: le reazioni
delle agenzie sulla pagina
facebook di TTG Italia e sul sito
internet
hanno
aperto
immediatamente la strada per un
dibattito con Alitalia. Che, a
meno di un giorno dall'annuncio,
è intervenuta per spiegare con
maggiori dettagli l'operazione.
L'iniziativa
dell'azienda
Acquisto tramite customer center
o sito web e pagamenti nelle
ricevitorie Lottomatica, con
conseguente invio del biglietto
elettronico all'indirizzo email
comunicato dal cliente. È questo
il meccanismo creato dalla
compagnia aerea per sfruttare la
rete capillare di Lottomatica a
proprio
vantaggio.
Una
possibilità attiva da oggi, primo
marzo, che si unisce all'offerta
‘Evento + Volo': tutti coloro che
acquisteranno un biglietto in un
punto vendita Listicket avranno
uno sconto del 25 per cento sulle
tariffe dei voli Az per raggiungere
il
luogo
dell'evento.
Ma ad accendere l'interesse
delle agenzie è stato soprattutto
l'accordo con Lottomatica, che
ha scatenato la reazione della
distribuzione
italiana.
Le opinioni espresse dalle
agenzie sul sito internet di TTG
Italia sono i più disparati. Si va
da chi, come nella filiale di Lecce
due di Italicaintour, bolla l'ex
compagnia di bandiera come
"indegna", fino a chi sfodera
l'arma dell'ironia, come l'agenzia
Valgrande
Vacanze,
che
suggerisce "di estendere la
vendita anche a fornai, salumieri
e
fruttivendoli".
Maurizio Daliana prova a
ribaltare la situazione con un
sarcastico invito ai colleghi:
"Mettiamoci noi a vendere le
schedine". Vito Topputo si
interroga sul futuro sempre più
incerto
della
distribuzione
tradizionale: "Visto che la gente
ormai cerca di prenotare le
vacanze con i siti dedicati, la
biglietteria è acquistabile altrove
noi cosa dobbiamo fare? Non
siamo alla frutta ma, al
digestivo".
I commenti su ttgitalia.com
Alla Estoril Viaggi riflettono sui
"problemi
causati
dall'incompetenza in materia
delle ricevitorie" e si dicono
pronti ad attendere "al varco i
nuovi
passeggeri
delle
ricevitorie".
C'è chi prova a entrare nel
dettaglio, come Ortobene Viaggi
che si interroga su quali
procedure dovranno adottare le
ricevitorie: "dovranno dotarsi di
un direttore tecnico, di polizza rc
e di fidejussioni?". Massimo
Colloca, invece, si rammarica
domandandosi: "Perché abbiamo
investito
sulla
nostra
professionalità?".
Tra indignazione, ironia e
amarezza, le reazioni del canale
agenziale tracciano una fotografia
di un comparto stanco e affaticato
che non ha più intenzione di essere
messo da parte e che ha sempre
più il solo desiderio che venga
riconosciuta
la
propria
professionalità e la stessa dignità
degli altri attori del settore.
Di fronte al crescere del malumore,
Alitalia decide di intervenire nel
dibattito affidando a TTG Italia la
replica di Sansavini. Il quale, dopo
gli sforzi della compagnia per
avvicinarsi sempre di più al canale
agenziale, coglie l'occasione per
sottolineare l'attenzione di Az nei
confronti delle adv. "Il 75 per cento
delle vendite di Alitalia viene
effettuato dalle agenzie di viaggi e
Alitalia è l'unica compagnia aerea
italiana ad avere stipulato accordi
di full content con i sistemi
distributivi (gds), che consentono
alle agenzie di viaggi la
commercializzazione di tutti i
servizi della compagnia alle stesse
condizioni alle quali vengono
venduti nei canali di vendita diretti
di Alitalia".
NEWS TRASPORTI
Tirrenia: piano correttivo contro la bocciatura dell'Antitrust Ue
Non c'è tregua nella vicenda Tirrenia-Cin.
La vendita del vettore marittimo statale alla
cordata Onorato-Grimaldi-Aponte è ancora
sotto esame a Bruxelles e con il rischio
Pagina 7
sempre più elevato di una bocciatura.
Ipotesi, quest'ultima, sostenuta dal ministro
dello Sviluppo economico, Infrastrutture e
Trasporti, Corrado Passera, che ha sollevato
la
questione.
Il veto all'operazione da parte dell'Antitrust
Ue sarebbe, infatti, sempre più probabile, e il
Ministro sta, per questo, mettendo sul tavolo
nuove e urgenti strategie per affrontare
l'eventualità di un 'no' ufficiale alla cessione
di Tirrenia alla Compagnia Italiana di
Navigazione, che il 25 luglio 2011 aveva firmato
il contratto di acquisizione. La soluzione più
probabile sembrerebbe quella della manovra
correttiva.
Nel corso di un'audizione alla commissione
Lavori pubblici del Senato Passera ha espresso
l'auspicio "che possa essere trovata
dall'acquirente una soluzione condivisa con le
istituzioni europee". I tempi stringono: la
decisione definiva dell'Antitrust europea è
attesa per inizio giugno prossimo.
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
NEWS ESTERI
Albergo Diffuso: la formula italiana approda in Spagna
L’Albergo Diffuso, la formula
di ospitalità, nata in Italia 14
anni fa, fa il suo debutto in
Spagna, nella zona di
Salamanca.
Il sistema di ospitalità diffusa
verrà adottata dalla catena The
Haciendas, che raggruppa
piccoli hotel 5 stelle dislocati
nella zona Nord-Ovest della
provincia, la cui struttura più nota
è l'Hacienda Zorita Wine Hotel &
Spa, antico convento che sorge
lungo
il
fiume
Tormes.
Dal 2009 la società ha portato
avanti una collaborazione con le
amministrazioni
locali
della
provincia di Salamanca per la
ristrutturazione
degli
spazi
disabitati e abbandonati del
paesino con la finalità di destinarli
all’ospitalità turistica. I lavori sono
quasi al termine, e l’apertura del
nuovo albergo è prevista a giugno.
"Le affinità esistenti tra la nuova
struttura spagnola e il modello
italiano di ospitalità dell'Albergo
Diffuso – si legge in una nota hanno consentito a The Haciendas
di ottenere il riconoscimento
rilasciato dall’Adi - Associazione
alberghi
diffusi".
Gli spazi e i servizi che verranno
inclusi nel progetto con il nome di
Hacienda Zorita L’Albergo Diffuso,
sono: Casa de Padua (12 ville e
suite); Enoteca La Alhóndiga; Casa
Abascal (di 10 camere); Antica
caserma della Guardia Civile (30
camere, ville e suite); Giardini per
cocktails.
NEWS SARDEGNA
NEWS SARDEGNA ATTUALITA’
Sardegna, l'Isola che danza attrae i turisti
Cambia il modo di fare vacanza. Gli italiani scelgono i luoghi della
storia e della cultura: città d'arte, musei, siti archeologici. Preferite
regioni che conservano manifestazioni con forti tradizioni locali.
Itinerari culturali e città d’arte, manifestazioni caratteristiche ed eventi
di grande richiamo sono la nuova frontiera del turismo in Sardegna
per allungare la stagionalità. Una tendenza che è stata rilevata da una
indagine commissionata dall’Assessorato al Turismo della regione,
confrontando i dati dell’Ufficio Statistico del Ministero per i Beni e le
Attività culturali, con la soddisfazione delle amministrazioni comunali
interessate delle manifestazioni e della campagna promozionale
dell’Isola che danza. Nel primo semestre 2011 la Sardegna ha visto
crescere del 20,3% la frequentazione di territori di interesse
storico-artistico.
Cosa
piace
ai
visitatori
Fra le motivazioni dichiarate dagli intervistati, ci sono gli eventi
culturali e la ricchezza del patrimonio artistico e monumentale, “un
tesoro identitario che in Sardegna vuol dire antichi palazzi e castelli,
basiliche e chiese, musei e biblioteche, parchi minerari e
archeologici” – spiega Luigi Crisponi, assessore al Turismo - “con
peculiarità attraenti, come i siti nuragici, e manifestazioni come la
sagra di Sant’Efisio a Cagliari, la Cavalcata sarda e i Candelieri a
Sassari, il Redentore a Nuoro, la Sartiglia di Oristano; o come
Pagina 8
NEWS STATISTICHE
In calo movimenti e toccate nave a Palermo,
Catania, Savona, Civitavecchia e Napoli
Incertezza per 5 porti italiani
dopo naufragio Costa Concordia
Saranno soprattutto i porti di
Savona, Palermo, Civitavecchia,
Napoli e Catania a risentire dei
mancati
approdi
di
Costa
Concordia previsti nel 2012: è
quanto emerge dall'indagine "Il
traffico crocieristico in Italia nel
2011" curata dall'Osservatorio
nazionale del turismo e pubblicata
oggi sul sito del Dipartimento per lo
sviluppo e la competitività del
Turismo.
Il doppio fattore della crisi
economica
congiunturale
e
l'incidente della Concordia, finirà
con il determinare una serie di
incertezze per alcuni porti italiani.
Le previsioni per il 2012 parlano di
un -7% di movimenti al porto di
Civitavecchia (dove nel 2011 i
movimenti sono stati pari a
2.577.481). A Palermo, addirittura,
si prevede un -40% di toccate nave
e -40% di movimenti (sono stati
rispettivamente 251 e 567.049).
Fortemente negative anche le
previsioni 2012 per il porto di La
Spezia, dove si prevede un -78% di
toccate nave. Ci sono però anche
porti, come quelli di Trieste e
Brindisi
che
prevedono,
quest'anno, forti aumenti di toccate
nave (rispettivamente +152 e
+286%)
Lo scorso anno il movimento
passeggeri nei porti italiani (inteso
come somma degli imbarchisbarchi e transiti registrati dai porti
crocieristici) ha superato gli 11
milioni, con una variazione
positiva, sull'anno precedente,
pari a quasi il 19%. Negli ultimi
10 anni tutti i porti italiani hanno
registrato aumenti percentuali a
tre cifre. Il traffico si sviluppa
però principalmente in cinque
regioni italiane: Lazio, Liguria,
Veneto Campania e Sicilia, che
per movimento passeggeri
concentrano quasi l'80% del
totale, pur essendo coinvolte,
complessivamente, quasi tutte le
regioni affacciate sul mare con
porti in grado di ospitare navi da
crociera.
La
distribuzione
mensile del traffico, nei primi 15
porti italiani, vede valori molto
contenuti nei mesi di inizio e fine
anno, superando i 6 punti
percentuali solo ad aprile e
novembre, per poi superare il
10% tra maggio e ottobre. Spetta
ad agosto il primato con il
14,69%
del
movimento
passeggeri
complessivo
annuale.
A livello mondiale,
dal 1970 al 2011, sono stati 225
milioni i crocieristi trasportati a
bordo di navi da crociera. Nella
geografia delle crociere il
Mediterraneo è l'area che ha
fatto segnare la crescita più
netta negli ultimi anni ed è quella
che ha maggiormente eroso le
quote di mercato dei Caraibi.
www.ontit.it
Monumenti
aperti,
Dimore
sarde,
Borghi
autentici”.
La
scoperta
delle
città
d'arte
nel
Belpaese
La tendenza dei turisti a scoprire le città d’arte è un fenomeno che
coinvolge un po’ tutte le regioni italiane. I dati (provvisori) disponibili del
Ministero per i Beni e le Attività culturali e rielaborati, evidenziano che nel
primo semestre del 2011 nel Belpaese i visitatori dei luoghi della cultura
statali sono aumentati del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20
milioni di ingressi (+1.751.987). Tra le regioni il Lazio ha registrato un
tasso di variazione di +22,1%, seguito dalla Calabria con +18,5% e dal
Piemonte con +15,3%. I luoghi della cultura statali hanno avuto visto
crescere i visitatori del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni
di ingressi con un incremento di 1.751.987 presenze. Le città d’arte sono
state le mete di vacanza più frequentate, con il 38,6% delle vacanze totali
(+1% sull’anno precedente). Lo stesso aumento visite ai siti archeologici
+1% rispetto al 2010. Le località balneari, pur rappresentando una buona
quota di mercato (31,7%), sono il secondo prodotto turistico dopo le città
d’arte. (08/03/2012)
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
Turismo, la Sardegna a Berlino
cerca un mercato "forte e amico"
CAGLIARI. È iniziata con la
Caravan Motor Touristik di
Stoccarda a metà gennaio, è
proseguita con il workshop di
Monaco a fine febbraio e si rinnova
da domani, mercoledì 7 marzo
(sino a domenica 11), con la
prestigiosa ITB di Berlino, la
campagna
di
promozione
turistica in Germania della
Regione Sardegna. Le offerte di
vacanza nell’isola sono state e
saranno in mostra, nell’arco di due
mesi, in tre delle città più popolose
della Germania, per la Sardegna il
bacino di affluenza più consistente
a livello mondiale. Un mercato
‘forte e amico’ quello tedesco che
nel 2011 ha fatto registrare un
milione e 200mila presenze: “I
tedeschi - spiega l’assessore Luigi
Crisponi - hanno contribuito alla
crescita considerevole del turismo
estero nell’Isola ( 9%), in
controtendenza rispetto a quello
nazionale”. Nuova tappa della
‘campagna tedesca’ è la 46esima
edizione della Borsa internazionale
di Berlino, alla quale partecipano
ogni anno più di diecimila espositori
provenienti da tutto il mondo e
durante la quale si prevedono oltre
170mila visitatori in tutto, tra addetti
del settore e pubblico (media di
quasi 25mila al giorno). Gli
operatori
sardi,
accreditati
dall’assessorato regionale del
Turismo, in rappresentanza di
hotel, catene alberghiere e villaggi
turistici (per circa ventimila posti
letto totali), tour operator, vettori,
società di servizi e di gestione,
esporranno le loro proposte
nell’ampio stand dell’Enit insieme
ad altre otto regioni e altri
espositori istituzionali italiani.
L’ITB di Berlino fornisce spunti
imperdibili, specie sul ‘trade’,
un’occasione unica per aggiornarsi
su quanto il mondo offre in materia
di turismo. La richiesta principale
che proviene dalla Germania è
quella, oltre che del prodotto
marino - balneare, del turismo
naturalistico e attivo: “La Sardegna
Cappellacci e Crisponi: bene modifica tassa su imbarcazioni
"L'importante provvedimento
di Palazzo Madama - spiega
Cappellacci - salva non solo la
stagione turistica, ormai alle
porte, a un settore che vede la
Sardegna al secondo posto in
Italia, dietro la Liguria per il
numero di posti barca, ma
anche le attività dell’indotto
turistico, commerciale e del
piccolo
artigianato,
dal
rimessaggio locale a quello
della
componentistica
e
dell’accessoristica navale e
salvaguardando, così, preziosi
posti
di
lavoro".
CAGLIARI, 1 MARZO 2012 - "Il
sistema turistico sardo e, in
particolare,
un
comparto
strategico come la nautica da
diporto, sulla quale la Giunta ha
investito, fino ad oggi, importanti
risorse, può finalmente tirare un
respiro di sollievo". Così il
presidente della Regione, Ugo
Cappellacci, ha commentato
l'approvazione, oggi al Senato,
del maxiemendamento, nella
parte relativa alle imbarcazioni,
che prevede l’applicazione
dell’imposta non più sullo
stazionamento,
ma
sul
possesso.
"L'importante
provvedimento
di
Palazzo
Madama - prosegue Cappellacci
- salva non solo la stagione
turistica, ormai alle porte, a un
settore che vede la Sardegna al
Pagina 9
secondo posto in Italia, dietro la
Liguria per il numero di posti
barca, ma anche le attività
dell’indotto
turistico,
commerciale e del piccolo
artigianato, dal rimessaggio
locale
a
quello
della
componentistica
e
dell’accessoristica navale e
salvaguardando, così, preziosi
posti di lavoro. Un risultato di
rilievo per la nautica da diporto
che evita la fuga delle
imbarcazioni dai nostri porti,
come già avvenuto in passato,
con l'esperienza della tassa sul
lusso introdotta dalla precedente
Giunta regionale e poi dichiarata
incostituzionale dalla Consulta".
"Con la modifica della tassa di
stazionamento sulle barche - ha
aggiunto l’assessore del Turismo
Luigi Crisponi - in tassa di
possesso si allontana il rischio di
un crollo del turismo nautico nei
porti della Sardegna. Salutiamo
con favore il passaggio
dell’emendamento presentato
dalla relatrice Vicari nell’ambito
del ddl liberalizzazioni, che
restituisce fiducia alla filiera della
nautica da diporto e dei comparti
a essa collegati (cantieristica,
portualità, etc), senza trascurare
il
profilo
della
tutela
dell’occupazione. Cade così
definitivamente il rischio che
armatori
e
appassionati
proseguano nell’esodo iniziato
da dicembre a oggi spostando le
proprie imbarcazioni nei porti
della Corsica, Slovenia, Croazia
e Tunisia. Il provvedimento –
conclude Crisponi - come
concepito inizialmente, aveva
evidenziato forti ripercussioni
economiche
per
l’intero
comparto nautico: a fronte di un
gettito assai incerto, l’imposta
avrebbe rischiato di causare gli
stessi danni causati a suo tempo
dalla tassa sul lusso, con un
danno da decine di milioni di
euro, con l’ulteriore mancato
indotto generato dai superyacht
in transito e con una perdita di
centinaia di posti di lavoro".
La Giunta regionale aveva già
dato mandato agli uffici legali
con delibera approvata il 16
febbraio di ricorrere alla Corte
Costituzionale, per l’articolo 16
(tra gli altri) del decreto legge del
6 dicembre 2011, n. 201,
convertito in legge n. 214 del 22
dicembre (‘Disposizioni urgenti
per la crescita, l’equità e il
consolidamento
dei
conti
pubblici’), quello appunto sulle
‘disposizioni per la tassazione di
imbarcazioni’, ora modificato dal
maxiemendamento.
aggiunge
l’assessore
Crisponi - offre ambiente e
clima ideali per questo tipo di
vacanza, grazie a temperature
e condizioni meteo ottimali
quasi tutto l’anno. Il turista
tedesco, inoltre, è molto
‘affidabile’, si fidelizza con le
località di villeggiatura dove è
stato bene e questo è il caso
della Sardegna. Per l’Isola il
mercato tedesco è un
bacino
che
alimenta
costantemente e in maniera
massiccia le strutture ricettive
e gli operatori del settore, da
aprile sino ad autunno
inoltrato; genera numeri
rilevanti, a sette cifre”.
Cappellacci: 6 milioni di euro
per continuità territoriale merci
"Il tema della continuità territoriale,
in tutte le sue sfaccettature - ha
detto il presidente - rappresenta
una questione strategica per la
nostra Isola, che intendiamo
affrontare con scelte nette,
innovative e di rottura rispetto a un
passato che ha visto fortemente
penalizzati gli interessi della nostra
Isola".
CAGLIARI, 28 FEBBRAIO 2012 "Vogliamo
affrontare
con
provvedimenti
immediati
una
problematica che coinvolge numerose
imprese e che da sempre rappresenta
un limite allo sviluppo della nostra
Isola". Così il presidente della
Regione, Ugo Cappellacci, ha
annunciato lo stanziamento di 6
milioni di euro per la continuità
territoriale
delle
merci.
Il tema della continuità territoriale, in
tutte le sue sfaccettature - ha
aggiunto il presidente - rappresenta
una questione strategica per la nostra
Isola, che intendiamo affrontare con
scelte nette, innovative e di rottura
rispetto a un passato che ha visto
fortemente penalizzati gli interessi
della nostra Isola. L'auspicio - ha
concluso il presidente della Regione è quello di compattare su queste
azioni non solo la politica, ma l'intera
società sarda.
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
Sardegna, in crescita il turismo culturale
Cresce il turismo culturale in
Sardegna. I turisti sono sempre più
orientati verso visite nelle località di
rilievo artistico e storico e sempre
più attratti da manifestazioni
identitarie di grande richiamo e da
itinerari culturali, un successo
agevolato dalla tendenza alla
destagionalizzazione
e
alla
riduzione della durata media del
viaggio. Questo trend è confermato
da
un’elaborazione
dell’assessorato regionale del
Turismo: nel primo semestre 2011
l’Isola ha visto crescere del 20,3%
la frequentazione di territori di
interesse storico – artistico (da 124
mila 921, nello stesso periodo del
2010, a 150 mila 225). La tendenza
verso le città d’arte è dimostrata
anche dagli ultimi dati provvisori del
Mibac, elaborati dall’assessorato
regionale: nel primo semestre
2011, in Italia i visitatori dei luoghi
della cultura statali sono aumentati
del 9,6% rispetto al 2010,
raggiungendo oltre 20 milioni di
ingressi (+1 milione 751 mila 987).
Cagliari, uno "smile" per alberghi
Ecco nuovo logo del mangiare sardo
Per certificare la qualità delle
strutture ricettive arriva un
marchio nuovo: uno 'smile' di
color arancione, circondato dalla
scritta "Chilometri zero". Indica
che in quell'albergo o residence
si mangia esclusivamente sardo.
E' la novità dell'edizione 2012
della Guida all'ospitalità in
Provincia di Cagliari, illustrata
stamani in una conferenza
stampa
a
Cagliari.
Dalle colazioni a base di miele,
yogurt e latte, fino al maialetto;
oppure carciofi, zafferano, mirto o
fil'e ferru e altro ancora. Sono 34 gli
operatori che hanno sposato
questa filosofia del mangiare
locale. "Un'idea che non ha eguali
in Italia e che si inserisce nel
discorso legato alla filiera corta e
alla politica che la nostra
amministrazione porta avanti e che
intende avvicinare le istituzioni agli
imprenditori locali", ha sottolineato
l'assessore provinciale al Turismo,
Piero Comandini, nel presentare la
guida. Realizzata dall'Assessorato
provinciale al Turismo, stampata in
50.000 copie, tradotta in inglese,
Pagina 10
francese, tedesco e spagnolo, avrà
diffusione anche internazionale,
grazie all'Enit, ma anche a due
iniziative di promozione turistica
che la provincia intende realizzare
in Polonia e Germania. Il volume
presenta i suoi 212 alberghi, per un
totale di 24,679 posti letto, che
arrivano a 40 mila se si aggiungono
le altre strutture ricettive. Con un
calo del 6% rispetto all'anno
precedente. Solo gli alberghi hanno
perso 800 posti letto. Il volume
elenca le strutture ricettive divise
per tipologia, dagli alberghi fino agli
ostelli della gioventù, passando per
campeggi,
residence,
affittacamere, case e appartamenti
per vacanze. Con specifiche
indicazioni su prezzi, telefono, fax,
stelle, posto auto, accessibilità per
disabili e altro ancora. Discorso a
parte meritano i 525 bed and
breakfast, che hanno registrato un
piccolo boom: quasi un centinaio in
più rispetto al 2010. "Per questo
settore in forte crescita stiamo
predisponendo una guida specifica
che sarà data alle stampe fra dieci
giorni", conclude Comandini.
Fra le motivazioni alla vacanza
dichiarate
dagli
intervistati,
spiccano la possibilità di assistere
a eventi culturali e di godere della
ricchezza del patrimonio artistico e
monumentale,
«un
tesoro
identitario composto in Sardegna –
spiega l’assessore al turismo
regione Sardegna, Luigi Crisponi da antichi palazzi e castelli,
basiliche e chiese, musei e
biblioteche, parchi minerari e
archeologici, e disseminato in tutto
il territorio, con peculiarità
particolarmente
attraenti».
Sulla base dell’andamento del
mercato,
l’assessorato
regionale del Turismo ha
attivato, anche grazie ai fondi
POR FESR 2007/2013, una
campagna di promozione per
prodotti, per portare allo
stesso alto livello del prodotto
marino – balneare, le altre
risorse isolane trasformandole
in prodotti turistici competitivi,
nel caso specifico il turismo
culturale.
Tre spiagge sarde tra le migliori d'Italia
A sorpresa ai viaggiatori piace Cagliari
Sono tre le spiagge sarde fra
le Top 10 località italiane
premiate
dalla
classifica
Traveller's Choice Beaches
Destination. TripAdvisor, il più
grande sito di recensioni di
viaggio
al
mondo,
ha
annunciato i vincitori 2012.
Prima è la piaggia di San Vito lo
Capo, in Sicilia, seguita al
secondo posto da Villasimius.
Dopo il terzo assegnato a
Otranto (Puglia), si trova
Cagliari. Seguono quindi Vieste
(Puglia), Jesolo Lido (Veneto) e
al settimo Alghero. Chiude il
terzetto Positano (Campania),
Cattolica e Riccione (Emilia
Romagna). Complessivamente
sono state identificate 181
località balneari in 21 aree del
globo - è detto in una nota - ma
nella classifica mondiale non
compare alcuna località italiana.
Mentre, fra le premiate, la
Sardegna si distingue fra le
regioni italiane per il maggior
numero di posizioni conquistate.
Villasimius viene giudicato "un
vero paradiso terrestre", di
Cagliari si citano le "spiagge
belle e suggestive" e Alghero
perché
perfetta
per
il
windsurfing. I vincitori sono
individuati sulla base delle
destinazioni
balneari
più
apprezzate dai viaggiatori di
TripAdvisor.
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
2
NEWS SARDEGNA TRASPORTI
«La Tirrenia favorisce i privati»
Esposto di Pili alla Procura: rotte cancellate senza un perché
Giornata movimentata per il trasporto navale
con un esposto contro le cancellazioni delle servizio pubblico». A questa si aggiunge la Finanziaria 2012, ora al varo del Consiglio, e
linee Tirrenia e nuovi fondi per la continuità cancellazione della Cagliari-Civitavecchia prevede 18 milioni di euro in tre anni (sei milioni
merci. L'ESPOSTO Ieri il deputato del Pdl (che dalle convenzioni è prevista quotidiana dal 2012 al 2014) per le aziende di
Mauro Pili ha denunciato alla Procura di e viene svolta tre volte alla settimana). «È autotrasporto singole o associate che potranno
Cagliari i rappresentanti della compagnia di inaccettabile che il commissario della Tirrenia beneficiare di un contributo fino al 30% delle
navigazione per aver «interrotto arbitrariamente se ne freghi di contratti, leggi e obblighi e spese sostenute per il trasporto marittimo da e
il fondamentale servizio pubblico di continuità gestisca questa compagnia con una per la Sardegna. Le risorse, per cui proprio il
territoriale marittima da e per la Sardegna», ha strafottenza da pirata del mare», ha aggiunto, Psd'Az si era battuto, rientrano nel pacchetto da
detto. E così è scattata la denuncia in virtù degli «tanto più che prende a piene mani soldi 26 milioni di euro che sarà inserito nell'articolo 4
articoli 331 e 340 del codice penale, ovvero dallo Stato, 72 milioni di euro all'anno, e bis della manovra: il 75% sarà destinato a
interruzione di pubblico servizio e pubblica gestisce le rotte da e per la Sardegna con interventi per la promozione del trasporto
con
il
potenziamento
necessità. Pili ha anche chiesto un intervento l'unico obiettivo di cancellare servizi pubblici sostenibile
urgente per evitare il prolungamento che finiscono per avvantaggiare direttamente dell'intermodalità e lo sviluppo del cabotaggio
dell'interruzione. Alla base della decisione la o indirettamente le altre compagnie». Gli marittimo e il 25% a favore dell'autotrasporto
volontà di tutelare «il diritto fondamentale e effetti, secondo Pili, sarebbero già evidenti con l'equiparazione degli abitanti delle isole
inalienabile alla mobilità dei sardi» e segue «la nel calo delle prenotazioni per la stagione minori. Una volta varato, il provvedimento
reiterata soppressione della linea Genova-Olbia 2012 con «un danno insostenibile al già consentirà tempi rapidi per l'erogazione dei
per il quarto anno consecutivo, nonostante precario sistema economico sardo». MERCI contributi: 45 saranno i giorni entro cui gli
l'obbligo al servizio annuale. Un azione che Intanto ieri è stata presentata una bozza di autotrasportatori potranno presentare la
sembra tesa a favorire i privati a scapito del attuazione per la continuità merci da parte domanda e 30 quelli per ottenere i soldi.
del Psd'Az. Lo schema attinge alla
Solinas: «La Flotta sarda studia per questa estate il raddoppio delle corse»
OLBIA. I comignoli con i quattro mori
continueranno a sbuffare lungo il Tirreno. La
Regione porta avanti la sua battaglia dei mari e
traccia la rotta futura della Flotta Sarda.
L’assessore regionale ai Trasporti, Christian
Solinas, non si limita a pianificare la continuità
delle merci, pensa anche a potenziare le rotte.
Certe le linee da Cagliari e Porto Torres. Ma
quella che per molti è un’operazione economica
con le radici piantate su una nuvola, per Solinas
ha avuto risultati inattesi in questi mesi. «La
Flotta Sarda non è nata per fare utili - spiega
l’assessore -. Ma per fronteggiare l’emergenza
causata dall’aumento folle delle tariffe delle
altre compagnie. Oltre il 110 per cento in pochi
mesi. Abbiamo ricreato le condizioni di mercato,
aperto il dialogo con il governo per la continuità
e dato ai sardi l’orgoglio di non essere vittime
delle vessazioni delle compagnie di
navigazione. L’anno scorso abbiamo utilizzato
le navi nel periodo di maggiore traffico e i
risultati alla fine ci hanno dato anche un
piacevole risultato. Abbiamo chiuso i bilanci del
2011 in utile di diverse centinaia di migliaia di
euro. Questo anche grazie a servizi accessori
come la ristorazione, che tra le altre cose ha
permesso di pubblicizzare i prodotti sardi. È
chiaro che la Olbia-Civitavecchia in inverno non
abbia la stessa redditività. Ma garantiamo un
servizio». Solinas spiega anche quanto costa
una nave della Flotta Sarda, più o meno 40mila
Pagina 11
euro al giorno sulla Olbia-Civitavecchia. Per il
noleggio si pagano 15mila euro, il resto lo
fanno il carburante e le altre spese.
L’assessore, di solito molto prudente quando
si parla di denaro, si lascia andare a qualche
numero. «Quella tratta con un traghetto da
800 passeggeri costa alla Regione 7 milioni e
200mila euro per 90 giorni - spiega Solinas -.
Per questo dobbiamo valutare con grande
attenzione quali e quante rotte inserire». Per
ora la compagnia autarchica copre solo la
Olbia-Civitavecchia con due traghetti, Scintu
e Dimonios. Che per la verità non viaggiano
proprio a pieno carico. «Abbiamo cominciato
con 7 semirimorchi - ricorda l’assessore -. In
questo periodo trasportiamo una media di
200 passeggeri e 90 mezzi pesanti. Ma in
base agli studi dei flussi sappiamo che la
rotta nell’arco dei 12 mesi sarà in leggero
utile. È chiaro che non abbiamo creato le
linee per fare cassa, ma per dare la
possibilità ai sardi di non restare isolati».
Solinas anticipa anche le strategie per i mesi
di maggiore affluenza. «Ragioniamo su due
rotte - dice -, una da Cagliari verso
Civitavecchia o Livorno. L’altra da Porto
Torres per Genova o per Livorno.
L’incertezza è data dalla complessità di
alcuni aspetti economici. La scelta è dettata
dal costo del noleggio, dal traffico che
verrebbe garantito e dal servizio che
riusciamo a garantire» Solinas dà anche
tempi tecnici per mettere in mare i due nuovi
traghetti. «Servono al massimo 45 giorni per
attivare le due linee». Ma Solinas pensa anche
a potenziare la Olbia-Civitavecchia. «Valutiamo
il noleggio di una nave da 2mila passeggeri confida -. È tutta una questione di costi. Mi
spiego. Potrebbe essere più economico un
viaggio andata e ritorno con un traghetto più
grande rispetto a quattro corse fatte con le navi
che abbiamo adesso. Cerchiamo di strappare
un buon prezzo per il noleggio». L’assessore
non si sbilancia, ma lavora per strappare il
supertraghetto a un costo di 20mila euro al
giorno. Solo il noleggio si intende. «Ma tutto
potrebbe essere anche inutile - conclude -. Se
si sbloccasse la situazione della Tirrenia e
l’isola avesse un reale servizio pubblico in
continuità la Regione non avrebbe necessità di
portare avanti questa iniziativa». Poi si lascia
per un attimo andare alla fantasia. «Se dessero
a noi i 72 milioni di euro all’anno che lo Stato
garantisce alla Tirrenia rivoluzioneremmo il
sistema dei trasporti». Determinare le rotte è
più o meno come fare uno slalom tra divieti
dell’Unione europea, costi del servizio e
compagnie concorrenti. «L’incertezza è legata a
questi aspetti - conclude -. Noi possiamo dare il
contributo per la continuità delle merci solo se
con la linea portiamo via dalla strada i mezzi
pesanti. Ecco perché la rotta da Cagliari prende
quota».
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
Dopo il disastro del 2011 i porti sardi continuano a perdere passeggeri e navi
Come balene arenate i traghetti restano placidi
in banchina. Motori spenti e un futuro che si
inabissa in un 2012 carico di nuvole nere per il
sistema dei trasporti. Manca la materia prima, i
passeggeri. Come fili i collegamenti che
univano la Sardegna alla penisola si sono
spezzati. Uno dopo l’altro. Ragioni di cassa.
Vuota. I giganti dei mari si scoprono nani, le
grandi sorelle un tempo signore dei trasporti ora
rischiano di colare a picco. La Moby ha venduto
per 75 milioni di euro uno dei suoi gioielli, la
Freedom. Indispensabile dare un po’ di
ossigeno a bilanci in apnea. Il gigante da 2700
passeggeri è finito in Finlandia. La Tirrenia
galleggia senza un futuro e per coprire le tratte
rimette in ammollo anziane signore dei mari
come la Nomentana. Oltre 30 anni di trascinato
servizio. La Flotta Sarda continua a navigare
mezzo vuota, alimentata con i fondi della
Regione. L’ultimo collegamento lo ha affondato
la Sardinia Ferries, che ha tagliato il
Civitavecchia-Golfo Aranci, ma quasi non fa più
notizia in una Sardegna sempre più ostaggio
del suo mare. La situazione dei tre porti del
nord è da grande depressione. Porto Torres e
Olbia hanno perso a gennaio il 20 per cento dei
passeggeri rispetto al 2011, l’anno orribile della
navigazione. Che è un po’ come essere ultimi
dopo la retrocessione in serie B. Golfo Aranci
sprofonda in un meno 40 per cento, che sa di
porto in default. Il presidente dell’Autorità
portuale del nord Sardegna, Paolo Piro, con la
solita lucida schiettezza ci mette poco a dare
un’idea dello stato di salute dei trasporti. «La
situazione non ci dà molte speranze. I dati sono
peggiori di quelli del 2011, che è stato un anno
molto negativo. Per ora tutti i segnali ci indicano
che anche il 2012 sarà pessimo. Le compagnie
continuano a tagliare rotte e traghetti. Il numero
dei passeggeri è in costante calo. Con queste
premesse non c’è spazio per l’ottimismo». E
basta fare un rapido calcolo per capire cosa
accade. A Olbia ci sono tre compagnie e due
linee. La Tirrenia e la Flotta Sarda collegano
l’Isola Bianca con Civitavecchia, la Moby
mantiene la linea con Livorno. A Golfo Aranci è
rimasta solo la Sardinia Ferries che fa rotta per
Livorno per quattro giorni alla settimana. A
Porto Torres c’è solo la Tirrenia che ogni giorno
va a Genova. L’effetto Titanic viene confermato
se si contano i passeggeri che ogni giorno
sbarcano dai traghetti. La Flotta sarda non
supera le 100 persone, la Tirrenia agonizza tra
150 e i 200. Meglio la Moby che arriva fino a
300. Ma sulle banchine dei porti del nord
Sardegna si attende il ritorno delle altre
compagnie. Snav, Grandi navi veloci, Grimaldi.
Per ora hanno confermato che con l’arrivo della
primavera riaccenderanno i motori dei loro
traghetti. Ma le prenotazioni di tutte le compagnie,
aperte a dicembre del 2011, mai così presto, sono
da crisi profonda. I numeri fanno già gridare al
fallimento della stagione. Sempre meno i paperoni
arditi disposti ad arrivare nell’isola con i traghetti.
E per cancellare una rotta è sufficiente un
comunicato di quattro righe all’ultimo minuto.
Come ha fatto la Sardinia Ferries. I privati senza
le sovvenzioni di Stato devono cercare di salvare i
bilanci. Le navi diventano sempre meno e più
piccole. Voci, smentite dalla compagnia di
navigazione, sostengono che Moby tratti la
vendita anche di un altro traghetto. E nelle nebbie
sono scomparsi anche i tre collegamenti promessi
dalla Flotta Sarda. Dovevano partire due navi ogni
giorno da Porto Torres per Vado Ligure, e una da
Cagliari per Civitavecchia. I traghetti sono rimasti
del tutto virtuali, in un mercato che implode. Ma
anche la domanda interna è vicina al collasso. Il
Lazio, cargo merci della Tirrenia messo a
disposizione per caricare gli autoarticolati, è fermo
da tre giorni in banchina e partirà lunedì. Non ci
sono abbastanza camion per riempire la pancia
della nave. Sempre più vuota.
Per prenotare incertezze e prezzi alle stelle
Gli agenti di viaggio: «Su tante linee ancora dubbi e interrogativi»
SASSARI. Traghetti anno zero. Il caos non cessa. Anzi. Prezzi alle coppia di «non residenti» con due bambini s’imbarca per Porto Torres con
stelle, incertezze sulle linee, concorrenza solo apparente: il regime un’auto di oltre 4 metri nella meno favorevole data di venerdì 3 agosto (in
dei trasporti marittimi continua a fare acqua. Tutti si dicono in attesa di coincidenza col grande esodo) e rientra in Liguria il 24, le tariffe schizzano
schiarite. Ma all’orizzonte non si vedono sprazzi di luce. E spesso si verso l’alto. Tirrenia: 1.056 euro. Moby: 1.034. Gnv: 1.129. «Ma basta
rivelano al buio perfino le prenotazioni per l’estate.
spostare qualche giorno, far ruotare le combinazioni e i ticket possono
Nel 2011 il calo delle presenze è stato di 1,2 milioni nonostante il variare rendendo compagnie che appaiono più vantaggiose meno
pienone sugli aerei. Quest’anno forse andrà peggio. «Chi vuol venire competitive e
in vacanza da noi incontra un mare di guai — spiega Paola Manca, viceversa», chiarisce Giancarlo Cubeddu, della Punto Viaggi di Sassari.
che a Sassari gestisce l’agenzia Sardinia for you — A iniziare dalle Insomma, mutando l’ordine dei fattori, il prodotto può cambiare ma non di
false liberalizzazioni. La Saremar oggi garantisce la sola Olbia- moltissimo. «Evitare i _ne settimana negli spostamenti
Civitavecchia 6 giorni su 7, ma non consente di fissare i posti per sta rivelandosi decisivo per risparmiare», dicono però tutti indistintamente.
luglio e agosto. Nessuna notizia, poi, sulla Porto Torres-Vado Ligure. Sotto Pasqua, una famiglia
Riprenderà o no? Non si sa». «La verità è che la strategia politica formata da 2 adulti e 2 bambini + auto superiore ai 4 metri, sulla Cagliaridella Regione è carente da anni e che gli interrogativi sulla Civitavecchia e ritorno pagherà con la Tirrenia 426 euro. Nella medesima
privatizzazione della Tirrenia non sono stati sciolti», dicono in tanti. settimana dal 5 al 10 aprile, per un uguale pacchetto, sulla Genova-Porto
Non c’è solo il discorso-vacanze. «Le difficoltà valgono allo stesso Torres la Tirrenia chiede 436 euro. Gnv 477 per i residenti, 641 per i non
modo per i sardi: ci si scorda che chi deve spostarsi, magari per residenti. Tino Satta, sempre della Punto Viaggi, osserva: «Può sembrare
esigenze sanitarie o di lavoro, è costretto
un discorso interessato, ma per le prenotazioni via mare i contatti internet
a sobbarcarsi enormi spese per avere la certezza di partire», afferma
si rivelano deludenti: solo i professionisti sono in grado di capire dove si
Manca. Che la supposta rivalità
nascondono certi trucchi e aiutare i clienti». «E i motori di ricerca in Rete
tra compagnie sia in larga misura fittizia e penalizzi i passeggeri —
non sono mai oggettivi, neutrali — spiega Cubeddu
secondo gli analisti — è dimostrato proprio dai prezzi. Per il 2012 si
— Basti pensare a come, nel caso dei voli, alcuni siano proprietà di
prevede un aumento «contenuto », del 5-7%, comunque in linea
company che a loro volta possiedono compagnie riservate agli operatori, i
col rincaro-record dello scorso anno. Così, per capire l’entità della quali possono poi rivelarsi diretta espressione dei gruppi a cui fanno
stangata, è sufficiente qualche cifra. Ecco le tariffe andata-ritorno per riferimento certe società di trasporti ». «E per chi sceglie i traghetti si
«residenti » dal 1º al 13 agosto sulla Genova-Porto Torres. Formula: sommano griglie e gamme di offerta che si rivelano gineprai nei quali solo
una Panda e una cabina a 4 letti per adulti. Tirrenia: 697 euro. Moby: personale qualificato riesce a districarsi: a volte le corse sono garantite
719. Gnv: 610. (Olbia-Civitavecchia
solo a fronte di una domanda e non sulla base di cadenze periodiche
con la Tirrenia costa un po’ meno: 594 euro). Se poi da Genova una sicure», è la sua conclusione.
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Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012
«Continuità, gara da bloccare»
Il deputato contesta il bando sul trasporto aereo e chiede l'intervento del
Governo Pili: i fondi sono aiuti di Stato. La Regione: «Non è così»
«Bloccare il bando della continuità aerea perché si tratta di aiuti di Stato
e di un regalo alle compagnie». Il deputato del Pdl Mauro Pili ritorna
sull'assegnazione dei contributi dopo aver avuto accesso agli atti della
gara e chiede «se il Governo abbia avvallato questa procedura».
L'ALLARME Se va in porto lo schema pubblicato dalla Giunta «le
compagnie hanno tutto da guadagnare», continua Pili. «Secondo il
riepilogo dei costi, le compensazioni si aggiungono al margine operativo
del 4% mentre l'Ue ammette i contributi solo entro questo margine:
quindi le compensazioni sono un aiuto di Stato». Alle compagnie andrà
un contributo sulle singole rotte che tiene conto del coefficiente di
riempimento degli aerei (in alcuni casi storico in altri presunto) «mentre
tutti i biglietti che saranno venduti oltre la soglia di riempimento sono un
guadagno ulteriore per le società aeree che si avvantaggeranno anche
dal monopolio che sarà garantito a chi si aggiudica la rotta». Dura la
replica di Massimo Deiana, esperto di diritto della navigazione e
consulente della Regione: «Sarebbe il caso che l'onorevole Pili si
mettesse a studiare le carte prima di parlare», dice. «La tariffa unica non
copre l'utile d'impresa né il costo del volo. La compensazione, inoltre,
scende nel caso in cui i passeggeri superino la soglia di riempimento
prevista». Per il deputato sardo, però, «le compensazioni pari a 200
milioni in 4 anni sono soldi dei sardi e non sono necessari perché le
compagnie guadagnano abbastanza». Dubbi anche sui tempi della
procedura definita «scandalosa: l'assegnazione degli oneri sarebbe
dovuta essere bandita solo dopo la conclusione della gara
sull'accettazione gratuita delle rotte che scadrà il 12 marzo», prosegue
Pili. «Averli fatti in contemporanea è stato un palese invito alle
compagnie a disertare la prima gara e aspettare i contributi». Deiana
però ribatte che «dal 1994, da quando sono nati gli oneri del servizio
pubblico, le due gare vengono bandite in contemporanea». BIGLIETTI
Per Pili, poi, la definizione dei costi sarebbe stata fatta con
«superficialità, pressapochezza, confusione e persino negligenza: con
variabili che oscillano in una maggioranza tra il costo reale e quello da
compensare tra il 30% e il 100%». Ad esempio si tiene conto
dell'ammortamento come se si trattasse di velivoli nuovi «anche se
hanno 17 anni di volo alle spalle». Ma per il tecnico della Regione
l'ammortamento è sempre da considerare «sebbene proporzionato agli
anni. Se poi l'aereo è molto vecchio la stessa cifra sarebbe prevista per i
maggiori costi di manutenzione».
Golfo Aranci aspetta le crociere
La beffaStop agli studenti sardi
voli a un euro per (quasi) tutti
L’ACCO R D O O fferta nazionale di Cts e Alitalia per la mobilità dei ragazzi,
ma gli isolani fuori: godono già delle tariffe scontate per la continuità
territoriale. Comandini: decisione scandalosa
Tutti gli studenti viaggiano a un euro con Alitalia. Tutti, tranne quelli sardi. È di
pochi giorni fa l’accordo dal
sapore di beffa tra la compagnia aerea Alitalia e il Centro turistico studentesco
(Cts), che offre la possibilità ai ragazzi possessori della Isic-card (carta
internazionale che attesta lo status di studente, patrocinata dall’Un es co ) , di
(quasi) tutta Italia, di volare a prezzi stracciati. A partire da un euro per i voli
nazionali e quattro euro più tasse per quelli internazionali. Ma l’ac - cordo per gli
isolani risulti un bluff: solo loro non potranno usufruire dei prezzi vantaggiosi per i
voli nazionali. La causa sembra essere legata al fatto che beneficiano già di tariffe
agevolate per la continuità territoriale. «Una discriminazione molto pesante, Alitalia
ha marcato in maniera più forte quella che è la distanza che c’è fra la nostra isola
e il resto d’Italia», ha detto Marcello Ollano, direttore tecnico del Cts di Cagliari,
commentando la scelta di Alitalia, «secondo il vettore noi godiamo di
un’agevolazione come la continuità terr-i toriale, è una scelta abbastanza
sacrificata per gli studenti sardi. Comunque metterei in discussione tutta ’lintera
organizzazione della continuità territoriale, non è quello che i sardi vorrebbero». Il
centro turistico studentesco cittadino ha comunque provveduto a far notare la
discriminazione al centro nazionale, che ha preso accordi con la compagnia. «Io
l’ho fatto presente alla nostra direzione nazionale che c’è a Roma», ha detto
Ollano, “«oro hanno preso nota di questo fattore e l’hanno presentato ad Alitalia,
ma non sappiamo ancora se questa nostra rimostranza abbia risultati positivi, la
Regione dovrebbe far valere il fatto che per noi sardi non è un discorso di diletto
ma di efficienza
e quindi una discriminazione non deve sussistere». Una tradizione, quella del
centro turistico studentesco, che in città dura da trent’anni. « L’ennesima beffa nei
confronti dei residenti sardi, beffa con i trasporti marittimi, con la continuità
territoriale e aerea che ancora non è stata assegnata e beffa nella compagnia di
bandiera nazionale come Alitalia», è il commento di Piero Comandini, assessore
provinciale al Turismo, «insostenibile come se esistessero cittadini di serie A e di
serie B, e vivere in Sardegna è penalizzante anche nei confronti di una categoria
debole come quella degli studenti. Noi», assicura, «intraprenderemo qualsiasi
azione di protesta nei confronti di quella che voleva essere una compagnia
nazionale, ma probabilmente una compagnia nazionale senza isole, sono sicuro
che lo faranno anche altri enti come la Regione».
Pagina 13
GOLFO ARANCI. Un’altra estate di passione attende il porto,
rimasto orfano del collegamento stagionale con Civitavecchia. La
nave della Sardinia Ferries che da maggio a settembre avrebbe
dovuto sbarcare turisti e portare una boccata d’ ossigeno
all’economia locale, presenza fissa da sedici anni, non ci sarà. Il
Comune ha già un’idea per cercare nuove correnti di traffico.
Preoccupano le banchine vuote. Il drastico calo dei passeggeri
ha costretto la compagnia di navigazione a ridurre le corse per
Livorno, scelta già operativa: così, per tre giorni la settimana, nel
secondo scalo gallurese, non c’è nessun movimento.. Fino al 31
marzo, la Sardinia Regina farà solo quattro corse: il lunedì, il
martedì, il giovedì e il sabato. Sperando nelle festività pasquali e
soprattutto nella stagione estiva: la compagnia si è detta, infatti,
pronta ad adattare nuovamente le sue strategie ai primi segnali
di ripresa del mercato. Nel frattempo, però, l’annuncio della
cancellazione del collegamento estivo con Civitavecchia, ha
creato non poche preoccupazioni all’Autorità portuale, reduce da
un 2011 da dimenticare, con dati sul traffico passeggeri che
hanno catapultato i porti del nord Sardegna indietro di dieci anni,
e con un 2012 che si prospetta altrettanto difficile. «È un’altra
tegola che ci cade sulla testa - commenta il presidente Paolo Piro
- rispettiamo la decisione presa dalla compagnia, un’impresa
privata che non gode di sovvenzioni pubbliche, anche se questo
comporterà problemi non solo di carattere finanziario ma anche
lavorativo per chi opera nel porto e di crisi per il paese.
Dobbiamo trovare soluzioni per cercare di colmare il vuoto
lasciato dalla sospensione della linea». Una mano potrebbe
arrivare dal traffico crocieristico. L’Autorità portuale ha fatto ieri
un sopralluogo nel porto con un armatore di una primaria
compagnia di crociera. Il Comune spinge proprio in questa
direzione per portare a Golfo Aranci nuove correnti di traffico e
risollevare l’economia. «Dobbiamo cogliere questa occasione per
accelerare sul programma che avevamo previsto per il 2013 dice il sindaco Giuseppe Fasolino - all’Autorità portuale
chiediamo di anticipare i tempi e far arrivare già da questa estate
le quattro, cinque navi da crociera attese per il prossimo anno,
frutto del lavoro fatto al Sea Trade di Miami». «In banchina c’è
spazio - aggiunge il sindaco - la nave per Livorno parte alle 8 del
mattino e ritorna alle 21, riteniamo pertanto che ci siano le
condizioni per accogliere subito le navi da crociera».
Fiavet Sardegna News 10/12 - 08 marzo 2012