Buon lavoro nella Svizzera digitale

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Buon lavoro nella Svizzera digitale
08 febbraio 2017 |
ICT/Telecom
Buon lavoro nella Svizzera digitale
syndicom, il sindacato del settore ICT, giovedì ha presentato le sue richieste per una trasformazione digitale di
successo della Svizzera. Per syndicom gli elementi centrali sono il rafforzamento del partenariato sociale,
ulteriori investimenti nella formazione e nel perfezionamento professionale come anche l’estensione della
protezione dati e la partecipazione dei dipendenti. Queste rivendicazioni a primavera confluiranno nelle
trattative con Swisscom sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro, a cui sono assoggettati ben 15‘000
dipendenti Swisscom.
Come reazione al rapporto sulla digitalizzazione pubblicato di recente dal Consiglio federale, il sindacato ICT syndicom
giovedì ha presentato il suo manifesto per una Svizzera digitale con responsabilità sociale. «Nel dibattito politico bisogna
tenere assolutamente conto anche della prospettiva dei lavoratori», di questo è convinto Giorgio Pardini, responsabile
del settore ICT di syndicom. Egli continua affermando che i segnali sono positivi: «La Confederazione ci sta
coinvolgendo per elaborare il secondo rapporto sulla digitalizzazione e Swisscom istituirà un gruppo di lavoro con i
partner sociali per affrontare insieme le tematiche della digitalizzazione».
syndicom ritiene puro allarmismo la diffusione di scenari su professioni morenti. «Noi presumiamo che si tratterà di un
processo di lunga durata, dove la fluttuazione naturale e l’adeguamento dei profili professionali attutiranno in gran parte
le conseguenze negative per i dipendenti», ha spiegato Pardini. Invece syndicom non ha nessuna comprensione per la
richiesta di datori di lavoro con un imprinting ideologico di non distinguere più tra dipendenti e lavoratori autonomi. «Il
contratto di lavoro è una conquista della modernità, che offre ai dipendenti una sicurezza materiale e sociale, molte
libertà e un’alta qualità di vita», ha commentato Pardini.
La soluzione sta nella formazione
Su un punto syndicom e il Consiglio federale sono pienamente d’accordo: per superare bene le sfide del mercato del
lavoro bisogna puntare sulla formazione e sul suo adattamento alle competenze necessarie in futuro. Questo vale sia
per la scuola elementare, per la formazione professionale e per l’istruzione superiore, come anche per la formazione e
l’aggiornamento nelle aziende. Il dipendente Swisscom Pascal Bassu ha illustrato che un sondaggio condotto di recente
da syndicom mette in evidenza quello che lui vive anche nella sua quotidianità: «La formazione e il perfezionamento
professionali presso Swisscom sono buoni, ma c’è ancora del potenziale di miglioramento.» Ecco perché syndicom
chiede a Swisscom che venga inserito nel contratto collettivo di lavoro un diritto imprescrittibile al perfezionamento.
Anche la tutela della salute richiede adeguamenti all’era digitale, dal momento che i mezzi moderni di lavoro e di
comunicazione consentono uno sconfinamento spaziale e temporale del lavoro. Per questo syndicom chiede che il
contratto di lavoro contenga il diritto alla non-reperibilità, affinché tutti i lavoratori abbiano un tempo di riposo sufficiente
per staccare la spina. Stesso valore della tutela della salute per syndicom lo ricoprono anche la partecipazione aziendale
e la protezione dati. Infatti solo le aziende che non fanno dei propri dipendenti persone trasparenti e che invece li
coinvolgono nel processo decisionale supereranno la trasformazione digitale in maniera veloce e con successo.
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Interventi di Giorgio Pardini e Pascal Bassu
Manifesto
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Opuscolo
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