I benefici della logistica Logistics benefits

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I benefici della logistica Logistics benefits
News
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I benefici della logistica
Logistics benefits
Fari puntati su Batimat 99
Lights on Batimat 99
La provocazione del Kursaal
The challenge of Kursaal
Italcementi Group
e Holderbank:
joint-venture in Belgio
Italcementi Group
and Holderbank:
joint-venture in Belgium
“Progetto Sistema”:
il ruolo chiave degli additivi
“Progetto Sistema”:
the leading role of admixtures
I benefici della logistica
Logistics benefits
E
ssroc (Italcementi Group) ha
aperto un nuovo terminale di
importazione a Cleveland (Ohio).
Il nuovo insediamento
multimodale sarà utilizzato per
fornire ai clienti dell’Ohio il
cemento proveniente
dall’impianto Essroc di Picton
(Ontario) o da impianti esteri.
Quest’anno, Essroc aggiungerà
un silo da 4.000 tonnellate di
cemento destinato al suo
terminale per cemento sfuso di
Columbus (Ohio). L’espansione
porterà ad una capacità di
stoccaggio più che raddoppiata
rispetto a quella attuale di 3.000
tonnellate.
Il terminale di Columbus,
costruito nel 1992, è il cuore del
sistema logistico di Essroc e
rinnova le sue scorte quattro o
cinque volte la settimana nei
mesi di massima attività delle
spedizioni. Nel 1998, è stato il
terminale che ha registrato il
maggiore volume di
distribuzione.
La società sta accelerando i
tempi per le procedure di
autorizzazione di un altro
terminale di importazione sulla
East Coast e fra breve inizierà la
costruzione di un terminale di
terra per cemento sfuso, a
Indianapolis (Indiana), in un
mercato importante per Essroc, a
metà strada fra le cementiere di
Logansport e Speed.
(vedi mappa pagina a fronte)
Logistica flessibile
Il sistema logistico flessibile è la
chiave per soddisfare la sempre
crescente domanda da parte dei
clienti. Si tratta di una soluzione
innovativa per garantire
l’approvvigionamento,
ottimizzare l’utilizzazione della
capacità produttiva e
minimizzare i costi legati alla
logistica della fornitura.
Il mercato cementiero
nordamericano è a carattere
prevalentemente regionale ed è,
pertanto, sensibile alle
oscillazioni locali dell’economia e
dell’attività edilizia. Tuttavia, date
le diversità economiche di
ciascuna regione, i cicli di attività,
e quindi i cicli del mercato delle
costruzioni, presentano
caratteristiche locali diverse.
Tradizionalmente, i produttori di
cemento del Nord America
utilizzano i terminali di
distribuzione dello sfuso come
estensioni del sistema distributivo
di un singolo impianto al fine di
ridurre i costi di accesso a
mercati metropolitani più grandi
e situati a maggiore distanza.
Tuttavia, nei periodi di maggiore
domanda, alcuni produttori
possono non avere una capacità
produttiva sufficiente per
soddisfare i crescenti bisogni dei
mercati regionali serviti dai
singoli impianti. Quando ciò
accade, i produttori regionali
riversano il cemento sui mercati
locali più redditizi,
abbandonando i mercati meno
redditizi o riservando loro una
fornitura limitata.
Viceversa, nei periodi di
rallentamento economico,
durante i quali l’attività edilizia è
in calo e la domanda è bassa, i
produttori di cemento non solo si
trovano ad avere problemi di
eccedenza, ma devono anche,
spesso, limitare l’utilizzazione
degli impianti.
Per questo, molti produttori di
cemento incrementano la
propria capacità produttiva per
soddisfare le esigenze del
mercato quando la domanda è
forte, mentre passano ad un
ritmo produttivo ben al di sotto
della loro capacità quando si
verifica un forte calo della
domanda locale.
Nel 1992, Essroc ha valutato la
fattibilità di abbandonare la
tradizionale pratica industriale
cementiera, che isola a livello
locale gli impianti di produzione
e di distribuzione, in favore di
una rete interregionale, ovvero in
favore di una rete logistica
flessibile.
Il sistema è incentrato su tre
principali impianti a via secca Picton (Ontario), Speed (Indiana)
e Nazareth (Pennsylvania) - con
una capacità produttiva totale di
4 milioni di tonnellate. A questi si
aggiungono tre impianti a via
umida - Bessemer (Pennsylvania),
Logansport (Indiana) e Frederick
(Maryland) - con una capacità
totale di 1,5 milioni di tonnellate
- insieme a tre centri di
macinazione e tre terminali di
importazione attivi.
I terminali chiave di distribuzione
sono ubicati in modo tale da
poter essere riforniti da più di un
impianto o terminale di
importazione. Ad esempio, il
nuovo terminale di Indianapolis
può essere rifornito sia da Speed
che da Logansport, a seconda
delle esigenze dei clienti, delle
disponibilità e dei costi.
I terminali situati a Columbus e
Fairfield (Ohio) possono essere
riforniti tanto dagli impianti
produttivi di Essroc quanto dal
cemento del terminale di
importazione di Wilder
(Kentucky).
Negli Stati Uniti e nel Canada,
Essroc gestisce otto terminali di
terra per cemento sfuso, con
l’esclusione di Indianapolis, nove
magazzini di prodotti in sacco,
sei terminali marittimi, nonché
numerosi magazzini in locazione.
Il team di logistica utilizza oltre
250 vagoni ferroviari, l’M/V
Roman (la nave da carico più
veloce dei Grandi Laghi), camion
e chiatte per trasferire il cemento
all’interno del sistema.
Le importazioni sono
la chiave per la stabilità
e il rispetto degli impegni
assunti
I manager di zona di Essroc non
frenano lo sviluppo dell’attività
quando i picchi di produzione e
gli impianti sono giunti a
saturazione, ma continuano ad
offrire i propri prodotti ben al di
là della capacità produttiva.
Infatti, per sostenere i clienti
nella fase di forte espansione
edilizia del 1998, gli impianti di
Essroc non solo hanno
funzionato al massimo della
capacità, ma hanno anche
importato un milione di
tonnellate supplementari di
cemento e di clinker.
Nel 1998, il cemento importato a
Newport News (Virginia) non
solo è stato distribuito ai clienti
locali, ma, unito al cemento
prodotto da Essroc, è stato
anche fornito al terminale di
distribuzione di Charlotte (North
Carolina).
Il particolare terminale di
importazione di Wilder
(Kentucky) è al centro del
mercato del Midwest di Essroc. Il
cemento giunge dall’Europa in
un punto del delta del
Mississippi, al di sopra di New
Orleans, da dove inizia un
viaggio su chiatta di 15 giorni,
risalendo il Mississippi fino al
fiume Ohio per raggiungere
infine Wilder.
45 chiatte vengono legate
insieme a gruppi di 5 per un’area
di sette acri.
Cosa significa tutto ciò per
Essroc e i suoi clienti?
E’ strategicamente importante
ottimizzare le risorse produttive e
distributive in ogni momento
dell’anno e mantenere gli
impegni con i clienti,
indipendentemente dalle
situazioni economiche
contingenti.
Capitalizzando scorte tampone
di importazione per contribuire
ad accrescere la propria capacità
di fornitura nei periodi di
maggiore domanda, Essroc può
mantenere un pieno ritmo
produttivo anche durante i
periodi di calo della domanda
riducendo le importazioni. Le
scorte tampone di importazione
contribuiscono inoltre a
minimizzare i rischi di mercato
associati a programmi di
espansione della capacità
produttiva a lungo termine
assicurando gli sbocchi
commerciali prima di
incrementare la produzione.
Questa strategia conduce ad una
riduzione dei rischi in quanto
questi vengono ripartiti fra le
molteplici economie regionali.
L’impegno dei manager di zona
di Essroc è di soddisfare al
meglio le esigenze dei clienti. Il
loro obiettivo è di proporsi come
partner leale; per questo,
quando i clienti devono scegliere
un fornitore, sceglieranno Essroc,
anche quando la domanda è
bassa.
Il sistema di logistica flessibile
consente a Essroc di raggiungere
gli obiettivi prefissati,
continuando nel contempo ad
accrescere il proprio valore nel
lungo termine.
■ ■ ■ ■ ■ ■
E
ssroc (Italcementi Group)
opened its new import
terminal in Cleveland, Ohio.
The new multi-modal deepwater
facility will be used to supply
Ohio customers with cement
from Essroc’s Picton, Ontario,
plant, or from foreign suppliers.
Essroc will add a 4,000-ton
concrete silo and load-out spout
to its Columbus, Ohio, bulk
terminal this year. The
expansion will more than double
its current 3000-ton silo storage
capacity.
The Columbus terminal, built in
1992, is the heart of Essroc’s
flexible logistics system and turns
over its inventory four or five
times a week during the peak
months of the shipping season.
In 1998, it was Essroc’s highest
volume distribution terminal.
The company is anticipating final
approval for another East Coast
import terminal soon.
Construction of a new land
based bulk cement terminal is
about to begin in Indianapolis,
Indiana, a strong Essroc market
midway between the company’s
Logansport and Speed, Indiana,
cement plants.
(see map below)
Flexible logistics
Essroc’s flexible logistics system is
the key to meeting the everincreasing product demands of
its customers. It’s an innovative
solution to assure supply,
optimize production capacity
and minimize logistics supply
costs.
The North American cement
market is a regional business and
is, therefore, sensitive to regional
swings in economic and
construction activity. However,
because the economic base of
each region is different, the
business cycle and hence the
construction cycle of each region
is different.
Traditionally, North American
cement producers use bulk
distribution terminals as
extensions of a single plant’s
distribution system to reduce the
cost of gaining access to larger
more distant metropolitan
markets. However, during peak
demand periods, some
producers may not have enough
production capacity to meet the
burgeoning needs of each
plant’s regional markets. When
this occurs, producers will often
allocate cement to their most
profitable local markets and
abandon or limit shipments to
their less profitable markets.
Conversely, during economic
slowdowns when construction
activity is waning and product
demand is low, cement
producers not only have a
surplus of cement in a region
but must often curtail
production, too.
Hence, while many cement
producers expand their
production capacity to meet the
needs of the market when
demand is strong, they often
produce well below full
production capacity when
regional demand falls.
In 1992, Essroc evaluated the
feasibility of abandoning the
more traditional cement industry
practice of regionally isolating
production and distribution
facilities in favor of an interregional distribution, or flexible
logistics network.
The system is structured around
Essroc’s three core dry-process
plants - Picton, Ontario; Speed,
Indiana; and Nazareth,
Pennsylvania - with a combined
production capacity of four
million metric tonnes. They are
complemented by three wetprocess plants - Bessemer,
Pennsylvania; Logansport,
Indiana; and Frederick, Maryland
- with a combined capacity of
1.5 million metric tonnes, as well
as three grinding facilities and
three active import terminals.
Key distribution terminals are
located where they can be
sourced by more than one plant
or import terminal. For example,
the new Indianapolis terminal
can be sourced from either
Speed or Logansport depending
on customer need, availability
and cost.
Terminals at Columbus and
Fairfield, Ohio, can be sourced by
Essroc production facilities as
well as cement from the import
terminal at Wilder, Kentucky.
In the United States and Canada,
Essroc operates eight bulk land
terminals, not including
Indianapolis, nine package
products warehouses, and six
marine terminals, as well as
many leased warehouses.
The logistics team uses more
than 250 rail cars, the M/V
Roman (the fastest freighter on
the Great Lakes), trucks and
barges to move cement
throughout the system.
Imports are the key to
stability and commitment
Essroc territory managers don’t
stop developing business when
production peaks and the plants
are sold out. They continue to
offer products well beyond
production capacity.
In fact, to support its customers
in the strong construction
economy of 1998, Essroc’s
plants not only operated at full
capacity, but the company
imported one million tons of
additional cement and clinker,
too.
In 1998, cement imported at
Newport News, Virginia, was not
only shipped to customers
locally, it also supplemented
Essroc produced cement at the
company’s Charlotte, North
Carolina, distribution terminal.
The unusual Wilder, Kentucky,
import terminal is in the center
of Essroc’s Midwest market.
Cement arrives from Europe at a
point on the Mississippi River
delta above New Orleans where
it is transferred to barges before
beginning a 15-day trip up the
Mississippi River to the Ohio
River and eventually to Wilder.
As many as 45 barges will be
tied together in groups of five
across, and will span seven acres.
What does it mean for Essroc
and its customers?
It is strategically important to
optimize production and
distribution resources at all times
and be committed to customers,
regardless of economic
conditions.
By capitalizing on an import
buffer to help extend its supply
capacity during peak demand
periods, Essroc can keep its
plants fully utilized during offpeak demand periods by
reducing imports. The import
buffer also helps Essroc minimize
market risks associated with
major long-term production
capacity expansion programs by
securing market outlets ahead of
adding production capacity and
spreads a much lower level of
risk among multiple regional
economies.
Essroc’s territory managers
commit themselves to serving
the needs of their customers.
Their goal is to develop loyalty so
that when customers are faced
with a choice of suppliers, they
will pick Essroc, even when
demand is down.
The flexible logistics system
allows Essroc to meet its goals
while at the same time
continuing to grow Essroc’s
value in the long term.
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Fari puntati su Batimat 99
Lights on Batimat 99
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Nelle immagini, il progetto
dello stand di Ciments
Calcia al BATIMAT 99
In the pictures some views
of Ciments Calcia’s stand
project at BATIMAT 99
C
iments Calcia (una delle
filiali francesi di
Italcementi Group) partecipa
al salone professionale dei
materiali da costruzione,
BATIMAT 99, che si svolge
dall’8 al 13 novembre 1999 a
Parigi. BATIMAT è il primo
salone internazionale del
settore Costruzioni e Lavori
Pubblici, che raggruppa gli
industriali di 13 Paesi
dell’intera Europa, del
Canada e degli Stati Uniti.
Il salone ha luogo con
frequenza biennale e, nel
1997, ha accolto 573.000
visitatori. Altre cifre hanno
evidenziato l’importanza di
questo appuntamento: 47
nazioni estere rappresentate,
3.986 fabbricanti e
costruttori espositori di cui
2.253 industriali francesi,
300.000 m2 di superficie
espositiva, ecc.
Le statistiche dei visitatori
indicano che si tratta di
negozianti e distributori di
materiali (15%), architetti
(15%), imprese di
costruzione (12%), artigiani
indipendenti (20%). Nel
1997, inoltre, BATIMAT è
stato visitato da 1.789
giornalisti.
Nel 1997, anno della
creazione della nuova
immagine di gruppo, Ciments
Calcia aveva scelto questo
tema, insistendo sul
perimetro di Italcementi
Group e sull’organizzazione
delle attività industriali in
Francia. Quest’anno viene
privilegiata l’attività del gruppo
nel settore cemento in Francia
e l’accento sarà posto sulla
gamma dei prodotti e i loro
differenti mercati.
Tutte le filiali francesi –
Ciments Français, Ciments
Calcia, Unibéton, GSM, Axim
– partecipano quali invitati alla
manifestazione con la
possibilità di ricevere i loro
clienti presso lo stand.
La decorazione dello stand da
225 m2 è dedicata in
particolare ai sacchi e al
packaging: i visitatori hanno la
possibilità di assistere
giornalmente a dimostrazioni
professionali e tecniche.
Una conferenza sul
calcestruzzo utilizzato per la
costruzione della Chiesa del
Giubileo è in calendario per
venerdì 12 novembre 1999,
destinata agli architetti e ai
prescrittori. Ciments Calcia
attende oltre un migliaio di
visitatori, clienti, architetti,
costruttori, scultori, ecc.
I
talcementi Group French
subsidiary, Ciments Calcia, will
be taking part in BATIMAT 99,
a construction materials show
for trade professionals,
November 8 – 13, 1999 in
Paris.
The BATIMAT show is held
every two years and is put on
by industry professionals from
13 countries including Canada,
the United States, and many
European nations.
In 1997, it attracted 573,000
visitors from 47 countries.
There were 3,986
manufacturers and builders
exhibiting, 2,253 of which
were French, in more than
300,000 square meters of
show space.
Fifteen percent of the visitors
at the 1997 show were dealers
and distributors of
construction materials, 15
percent were architects, 12
percent represented
construction companies and
20 percent were self employed
artisans. The show also
attracted 1,789 journalists.
The 1997 show featured the
new Italcementi Group
corporate image and the
different activities in France.
This year, Ciments Calcia will
emphasize the group’s cement
activity in France, its products
and its markets.
All Italcementi Group
companies in France – Ciments
Français, Ciments Calcia,
Unibéton, GSM and Axim –
will be invited to welcome
customers at the Group’s 225
square meter booth which will
offer a variety of professional
and technical demonstrations
throughout the show. A
special conference on the
concrete used in the Jubilee
Church will be held Friday, 12
November for architects and
specification writers.
Ciments Calcia alone is
expecting more than a
thousand visitors including
customers, architects, builders
and precasters.
La provocazione del Kursaal
The challenge of Kursaal
S
commessa “a rischio”
(architettura e ubicazione
provocatorie, da molti
contestate) e, al tempo
stesso, chiave di volta di un
ambizioso programma di
ristrutturazione di San
Sebastian. Il Kursaal
sottolinea la volontà
dell’orgogliosa città basca di
riannodare il filo con un
prestigioso passato che l’ha
vista accogliere diverse
generazioni dei grandi del
nostro mondo, pur portando
avanti con decisione la sfida
della modernità. Questo
edificio, inaugurato nel mese
di giugno, permetterà a San
Sebastian di offrire al mondo
degli affari e al flusso del
turismo economico quel
Palazzo dei Congressi di cui si
sentiva chiaramente la
mancanza.
Realizzato ad alcune
centinaia di metri dalla baia
de La Concha, nel punto
dove sorgeva il vecchio
casinò, il complesso è situato
fra la foce del fiume Urumea
e l’emblematica spiaggia del
Gros, un quartiere dotato di
una forte personalità
culturale e sociale.
A un costo globale di 9.000
milioni di pesetas (circa 55
milioni di euro), il progetto
futurista dell’architetto
navarrese Rafael Moneo si è
imposto per l’originalità delle
sue forme e l’eccellente
arredamento interno, nonché
per la sua perfetta
integrazione nel piano
regolatore della città, voluto
dai suoi architetti alla vigilia
del Terzo Millennio. La sua
ambizione è di accogliere
manifestazioni, le più
svariate, dai convegni alle
fiere, dai festival ai concerti,
ecc.
Cementos Rezola (Italcementi
Group) è orgogliosa della sua
partecipazione a questa
realizzazione con la fornitura
di circa 15.000 tonnellate di
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Veduta aerea del Kursaal
Aerial view of the Kursaal
cemento (delle qualità CEM
II/A-L 42.5 R e IV/A 32.5 SR)
provenienti dagli stabilimenti
di Añorga (San Sebastian) e
di Arrigorriaga (Bilbao).
■ ■ ■ ■ ■ ■
A
“risky” bet (controversial
architecture and location
that have been criticized in
some quarters) and at the
same time the cornerstone of
an ambitious renovation
scheme for San Sebastian. The
Kursaal reflects the desire of
this proud Basque town to
continue with its prestigious
past during which it welcomed
many generations of the great
of our world, while at the
same time taking up the
challenge of modernity. The
building, which was
inaugurated last June, will
enable San Sebastian to
provide business travelers and
budget minded tourists the
conference center that was so
badly needed.
Just a few hundred meters
from La Concha Bay on the
site of the former casino. It is
situated between the mouth
of the Urumea river and the
famous Gros Beach, an area
with a strong cultural and
social personality.
This 9,000 million pesetas
(about 55 million euros)
futuristic project by the
Navarre architect Rafael
Moneo was chosen because of
the originality of its forms, its
excellent indoor design and
because it fits in perfectly with
that urban architecture
specified by the town’s
architects at the eve of the
third millennium. It is designed
to host such widely differing
events as conventions,
exhibitions, festivals, concerts,
etc.
Cementos Rezola (Italcementi
Group) is proud to be involved
by contributing about 15,000
tons of cement (CEM II/A-L
42.5 R and IV/A 32.5 SR) from
the Añorga plant (San
Sebastian) and the
Arrigorriaga plant (Bilbao).
Italcementi Group e Holderbank:
joint-venture in Belgio
Italcementi Group and Holderbank:
joint-venture in Belgium
Panoramica degli insediamenti
di CCB e Obourg
Panoramic view
of the CCB and Obourg plants
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L
a globalizzazione dei
mercati del cemento e dei
granulati richiede un
sostanziale miglioramento
della competitività.
Nell’intento di dare una
risposta industriale a questo
problema, le società CCB
(Italcementi Group) e Obourg
Granulats (Holderbank) hanno
firmato un accordo allo scopo
di mettere in comune,
nell’ambito di una nuova
società, lo sfruttamento dei
giacimenti di calcare per una
produzione annua di 10
milioni di tonnellate distribuite
sui siti della cava del Milieu
appartenente a Obourg
Granulats e delle due cave di
Gaurain-Ramecroix e Barry
appartenenti a CCB.
Il volume di produzione la
renderà quindi la più grande
società di estrazione del
Belgio.
Le attività comuni
riguarderanno esclusivamente
la preparazione dei giacimenti,
il taglio, il caricamento, il
trasporto e la frantumazione
primaria. I giacimenti
resteranno di proprietà di
ciascuna società. L’accordo
vincolerà le due società fino al
2030.
1. Obiettivi
Questa strategia di
razionalizzazione e
ottimizzazione delle risorse
tecniche e umane presenta
numerosi vantaggi per i due
partner:
- un più razionale
sfruttamento dei giacimenti
con un positivo impatto
ambientale (2 cave al posto
di 3);
- un miglioramento della
competitività;
- un’ottimizzazione degli
investimenti;
- una maggiore garanzia di
continuità delle attività
‘cemento’ e ‘granulati’.
2. Investimenti
A breve termine, cioè nel
periodo 1999-2001, sono
previsti investimenti per 500600 milioni di franchi belgi.
Gli investimenti riguarderanno
sostanzialmente il tunnel di
collegamento fra le cave e la
trasformazione degli impianti
di frantumazione e vagliatura
primarie. Se i normali tempi di
concessione delle necessarie
autorizzazioni saranno
rispettati, l’inizio delle attività
della nuova società è previsto
per la primavera del 2002.
3. Dipendenti
La nuova società intende
utilizzare il personale e le
risorse esistenti. In tale ottica,
i trasferimenti di personale
riguarderanno all’incirca 150
operai e una decina di
impiegati.
4. Ambiente
Al di là dell’evidente interesse
economico e finanziario, il
progetto avrà un notevole
impatto sull’ambiente. Esso
permetterà infatti, a breve
termine, di concentrare
l’estrazione del calcare in due
cave al posto di tre. Nel 2035
la totalità del calcare
necessario potrebbe provenire
dalla sola cava di Barry. Degna
di nota è anche la scelta di
trasportare il materiale via
tunnel eliminando così
eventuali interferenze
paesaggistiche, ambientali e
acustiche. La condivisione
dell’importante know-how
delle società madri in tema
ambientale costituirà un
ulteriore vantaggio per le
attività della nuova società.
5. Rapporti
con gli abitanti
Sono state tenute in alta
considerazione le
comprensibili preoccupazioni
degli abitanti, soprattutto per
quanto riguarda il tunnel di
collegamento da realizzare fra
i siti del Milieu e di Gaurain.
Le prime reazioni registrate
sono comunque favorevoli al
progetto.
6. Mercato
CCB e Obourg Granulats
manterranno la loro totale
indipendenza dal punto di
vista commerciale.
L’approvvigionamento di
prodotti primari presso la
nuova società di estrazione
non avrà alcuna conseguenza
sulle rispettive strategie
commerciali dei due azionisti,
che restano concorrenti sul
mercato dei granulati.
2. Investments
In the short term, from 1999
to 2001, 500 to 600 million
Belgian Francs will be
invested.
The main investments will be
made in the tunnel linking the
quarries and transformation
of the primary crusher and
first classifying facilities. If the
applications are approved
within the normal time, the
new company should begin
operations in the spring of
2002.
Quarry
3. Employment
The new company will use
existing personnel and
resources.
About 150 blue-collar workers
and a dozen white-collar
workers will be transferred.
Stone conveyor
Primary crushing
Stock piles
T
Schema del nuovo processo produttivo
Scheme of the new production process
Un tunnel fa l’unione
Tied together by a tunnel
Il progetto consiste
nell’apertura di un tunnel
dotato di un impianto di
trasporto del materiale estratto
dalla cava di Obourg Granulats
agli impianti di trattamento
della CCB, dove il materiale
sarà successivamente utilizzato
per la produzione di cemento o
granulati. Il tunnel, della
larghezza e altezza di 4,5
metri, accoglierà un
trasportatore della capacità
annua di 4/4,5 milioni di
tonnellate di materiali già
sottoposti a una prima
frantumazione nella cava del
Milieu (Obourg Granulats). La
lunghezza del tunnel sarà di
1.400 metri.
The project consists in
opening a tunnel equipped
with a conveyor that will
take the stone quarried
from the Obourg Granulats
site to the CCB processing
facilities, where it will be
turned into cement or
aggregates.
The tunnel will be 4.5
meters high and wide and
will accommodate a
conveyor that will each year
transport 4 to 4.5 million
tons of materials that have
undergone primary
crushing at the Milieu
quarry (Obourg Granulats).
The tunnel will be 1400
meters long.
Planimetria di collegamento
tra le due cave
General plan of the connection
between the two quarries
he globalization of the
cement and aggregates
markets makes these two
industries more competitive
than ever.
In response, CCB
(Italcementi Group) and
Obourg Granulats
(Holderbank) signed a
business agreement to
combine their quarrying
operations into a new
company with a 10 million
ton annual production
capacity to be divided
between Obourg Granulats’
Milieu quarry and CCB’s
Gaurain-Ramecroix and
Barry quarries.
The new company will
therefore have the largest
output of any quarrying
company in Belgium.
Joint operations will be
limited to quarrying, primary
crushing, loading and
shipping limestone.
The quarries will remain the
property of each company.
The agreement will link the
two companies until 2030.
1. Aims of the operation
This strategy of
rationalizing and
optimizing technical and
human resources is of
considerable advantage to
both partners:
- more efficient use of their
quarries with positive
environmental impact (two
quarries instead of three);
- competitiveness improvement;
- investment optimization;
- assurance of supply for
their own ‘cement’ and
‘aggregates’ activities.
4. Environment
In addition to clear economic
and financial benefits, the
project will also have a
considerably positive impact
on the environment. In fact, in
the short term, quarrying will
be limited to two of the three
sites. In fact, by 2035, all
required stone could be
supplied by the Barry quarry
alone. The choice of
conveying stone through
tunnels has to be pointed out
too. This will avoid the
potential nuisance of noise
and dust and impacting the
landscape. Pooling the
important environmental
know-how of the parent
companies will also benefit
the activities of the new
company.
5. Relations with
the local residents
Concerns of the local
residents have been taken
into account, especially with
regard to the tunnel that is to
connect the sites of Milieu
and Gaurain. First reactions to
the project are favorable.
6. Market
CCB and Obourg Granulats
will maintain complete
commercial independence.
The supply of raw materials at
the new quarrying company
will have no impact on the
respective commercial
strategies of the parent
companies, which will still
compete in the aggregates
market.
95
“Progetto Sistema”: il ruolo chiave degli additivi
“Progetto Sistema”: the leading role of admixtures
I
96
I
talcementi Group è uno dei
primi produttori di additivi a
livello europeo e mondiale ed
è il principale operatore nel
bacino del Mediterraneo. In
questo contesto l’obiettivo del
gruppo è creare valore
attraverso una strategia che
prevede globalizzazione,
consolidamento e
diversificazione.
Una strategia importante che
ha come punto di riferimento
le esigenze del cliente e la sua
soddisfazione. Il Progetto
Sistema, che riguarda l’offerta
combinata di cemento, additivi
e servizi tecnici, rappresenta
un passo in questa direzione.
Questa nuova visione
dell’offerta “cemento +
additivi + servizi tecnici” fa
quindi parte della strategia
internazionale di Italcementi e
sarà applicata nei Paesi dove
operano aziende specializzate
nel settore additivi.
Un primo significativo passo è
stato uniformare il nome delle
varie società del gruppo ed in
questa logica Italeux,
operante sul mercato italiano
con una significativa presenza
ed una quota di mercato pari
a circa il 12%, ha modificato il
proprio nome in Axim Italia,
affiancandosi alle altre società
Axim France ed Axim USA.
Tra le varie Axim verrà avviato
un programma intenso di
scambio di esperienze e di
ricerca in modo da mettere in
comune, e quindi al servizio
dell’utilizzatore finale,
brevetti, esperienze, ricerche
su nuovi prodotti o processi,
nonché una banca dati,
aggiornata in tempo reale,
contenente migliaia di risultati
ottenuti presso i cantieri dei
clienti serviti.
L’additivo è il quarto
componente del calcestruzzo,
dopo il cemento, gli inerti e
l’acqua, in ordine sequenziale.
In ordine di importanza,
invece, ai fini delle prestazioni
finali del calcestruzzo,
l’additivo assume un ruolo
determinante assieme al
cemento, in quanto crea un
valore per il cliente superiore
alla somma dei due
componenti.
Il pacchetto “cemento –
additivo – servizio” diventa
quindi per il Cliente una
integrazione positiva
dell’offerta, in quanto la
conoscenza diretta di ogni
componente permette a
Italcementi di formulare la
migliore proposta tecnicoeconomica.
La miscela viene così
ottimizzata in funzione della
specifica applicazione
costruttiva, garantendo
all’utilizzatore finale le
prestazioni richieste ed il
massimo valore aggiunto.
Il Progetto Sistema
rappresenta quindi la volontà
di Italcementi di perseguire la
soddisfazione dei clienti,
attraverso l’integrazione
globale delle sue strutture,
delle sue competenze e dei
suoi meccanismi operativi,
offrendo, al di là dei prodotti,
le migliori soluzioni ai loro
problemi.
In Italia il Progetto Sistema è
stato presentato
all’organizzazione
commerciale con un incontro
svoltosi a Bergamo lo scorso
29 luglio.
talcementi Group is one of
the leading admixture
producers at both the
European and world levels
and is the main producer in
the Mediterranean area. In
this context, the aim of the
Group is to create value
through a strategy that
envisages globalization,
consolidation and
diversification.
An important strategy
emphasizes customer needs
and satisfaction. The
“Progetto Sistema” (System
Project), which revolves
around the combined supply
of cement, admixtures and
technical services, represents a
step in this direction.
This new approach of a
“cement + admixtures +
technical services” package
forms part of Italcementi’s
international strategy. It will
be applied in the countries
where firms specializing in
admitxtures are operating.
A significant first step was to
render the name of the
various companies of the
Group the same. For this
reason, Italeux, operating in
the Italian market with a
significant presence and a
market share of approximately
12 percent, has changed its
name to Axim Italia to align it
with the other companies,
Axim France and Axim USA.
An intense program of
research and experience
exchange will be set under
way among the various Axim
companies to bring together,
and hence offer the end user,
patents, experience, and
research on new products or
processes, as well as a
technical data base. The latter
will be updated in real time
and contain thousands of
results achieved at Axim
customer construction sites.
The admixture is the fourth
component of concrete, after
cement, aggregates and
water, in sequential order.
However, in order of
importance, and for the
purposes of the final
performance characteristics of
concrete, admixtures assume
a determining role. Together
with the cement, they create
a synergistic value for the
customer, one which is higher
than the mere sum of its
various components.
For the customer, the
“cement + admixture +
technical service” package
thus becomes an
advantageous integration of
the supply, in that the direct
knowledge of each
component enables
Italcementi to formulate the
very best technical and
economic proposal.
This way the mix design is
optimized for the specific
building application,
guaranteeing the required
performance and maximizing
added value to the end user.
The “Progetto Sistema”
represents the Italcementi’s
desire to pursue customer
satisfaction through global
integration of its resources,
expertise and operating
mechanisms. It will therefore
offer the best solutions to
customer problems, in
addition to its products.
In Italy, the “Progetto
Sistema” was presented to
the sales organization during
a meeting held at Bergamo
July 29, 1999.
Stoccaggio e
distribuzione:
due fasi importanti
dell’attività
di Italcementi Group
nel settore additivi
Storage and
distribution: two
important steps of
Italcementi Group’s
activity in the
admixtures sector