I benefici della logistica Logistics benefits
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I benefici della logistica Logistics benefits
News 90 I benefici della logistica Logistics benefits Fari puntati su Batimat 99 Lights on Batimat 99 La provocazione del Kursaal The challenge of Kursaal Italcementi Group e Holderbank: joint-venture in Belgio Italcementi Group and Holderbank: joint-venture in Belgium “Progetto Sistema”: il ruolo chiave degli additivi “Progetto Sistema”: the leading role of admixtures I benefici della logistica Logistics benefits E ssroc (Italcementi Group) ha aperto un nuovo terminale di importazione a Cleveland (Ohio). Il nuovo insediamento multimodale sarà utilizzato per fornire ai clienti dell’Ohio il cemento proveniente dall’impianto Essroc di Picton (Ontario) o da impianti esteri. Quest’anno, Essroc aggiungerà un silo da 4.000 tonnellate di cemento destinato al suo terminale per cemento sfuso di Columbus (Ohio). L’espansione porterà ad una capacità di stoccaggio più che raddoppiata rispetto a quella attuale di 3.000 tonnellate. Il terminale di Columbus, costruito nel 1992, è il cuore del sistema logistico di Essroc e rinnova le sue scorte quattro o cinque volte la settimana nei mesi di massima attività delle spedizioni. Nel 1998, è stato il terminale che ha registrato il maggiore volume di distribuzione. La società sta accelerando i tempi per le procedure di autorizzazione di un altro terminale di importazione sulla East Coast e fra breve inizierà la costruzione di un terminale di terra per cemento sfuso, a Indianapolis (Indiana), in un mercato importante per Essroc, a metà strada fra le cementiere di Logansport e Speed. (vedi mappa pagina a fronte) Logistica flessibile Il sistema logistico flessibile è la chiave per soddisfare la sempre crescente domanda da parte dei clienti. Si tratta di una soluzione innovativa per garantire l’approvvigionamento, ottimizzare l’utilizzazione della capacità produttiva e minimizzare i costi legati alla logistica della fornitura. Il mercato cementiero nordamericano è a carattere prevalentemente regionale ed è, pertanto, sensibile alle oscillazioni locali dell’economia e dell’attività edilizia. Tuttavia, date le diversità economiche di ciascuna regione, i cicli di attività, e quindi i cicli del mercato delle costruzioni, presentano caratteristiche locali diverse. Tradizionalmente, i produttori di cemento del Nord America utilizzano i terminali di distribuzione dello sfuso come estensioni del sistema distributivo di un singolo impianto al fine di ridurre i costi di accesso a mercati metropolitani più grandi e situati a maggiore distanza. Tuttavia, nei periodi di maggiore domanda, alcuni produttori possono non avere una capacità produttiva sufficiente per soddisfare i crescenti bisogni dei mercati regionali serviti dai singoli impianti. Quando ciò accade, i produttori regionali riversano il cemento sui mercati locali più redditizi, abbandonando i mercati meno redditizi o riservando loro una fornitura limitata. Viceversa, nei periodi di rallentamento economico, durante i quali l’attività edilizia è in calo e la domanda è bassa, i produttori di cemento non solo si trovano ad avere problemi di eccedenza, ma devono anche, spesso, limitare l’utilizzazione degli impianti. Per questo, molti produttori di cemento incrementano la propria capacità produttiva per soddisfare le esigenze del mercato quando la domanda è forte, mentre passano ad un ritmo produttivo ben al di sotto della loro capacità quando si verifica un forte calo della domanda locale. Nel 1992, Essroc ha valutato la fattibilità di abbandonare la tradizionale pratica industriale cementiera, che isola a livello locale gli impianti di produzione e di distribuzione, in favore di una rete interregionale, ovvero in favore di una rete logistica flessibile. Il sistema è incentrato su tre principali impianti a via secca Picton (Ontario), Speed (Indiana) e Nazareth (Pennsylvania) - con una capacità produttiva totale di 4 milioni di tonnellate. A questi si aggiungono tre impianti a via umida - Bessemer (Pennsylvania), Logansport (Indiana) e Frederick (Maryland) - con una capacità totale di 1,5 milioni di tonnellate - insieme a tre centri di macinazione e tre terminali di importazione attivi. I terminali chiave di distribuzione sono ubicati in modo tale da poter essere riforniti da più di un impianto o terminale di importazione. Ad esempio, il nuovo terminale di Indianapolis può essere rifornito sia da Speed che da Logansport, a seconda delle esigenze dei clienti, delle disponibilità e dei costi. I terminali situati a Columbus e Fairfield (Ohio) possono essere riforniti tanto dagli impianti produttivi di Essroc quanto dal cemento del terminale di importazione di Wilder (Kentucky). Negli Stati Uniti e nel Canada, Essroc gestisce otto terminali di terra per cemento sfuso, con l’esclusione di Indianapolis, nove magazzini di prodotti in sacco, sei terminali marittimi, nonché numerosi magazzini in locazione. Il team di logistica utilizza oltre 250 vagoni ferroviari, l’M/V Roman (la nave da carico più veloce dei Grandi Laghi), camion e chiatte per trasferire il cemento all’interno del sistema. Le importazioni sono la chiave per la stabilità e il rispetto degli impegni assunti I manager di zona di Essroc non frenano lo sviluppo dell’attività quando i picchi di produzione e gli impianti sono giunti a saturazione, ma continuano ad offrire i propri prodotti ben al di là della capacità produttiva. Infatti, per sostenere i clienti nella fase di forte espansione edilizia del 1998, gli impianti di Essroc non solo hanno funzionato al massimo della capacità, ma hanno anche importato un milione di tonnellate supplementari di cemento e di clinker. Nel 1998, il cemento importato a Newport News (Virginia) non solo è stato distribuito ai clienti locali, ma, unito al cemento prodotto da Essroc, è stato anche fornito al terminale di distribuzione di Charlotte (North Carolina). Il particolare terminale di importazione di Wilder (Kentucky) è al centro del mercato del Midwest di Essroc. Il cemento giunge dall’Europa in un punto del delta del Mississippi, al di sopra di New Orleans, da dove inizia un viaggio su chiatta di 15 giorni, risalendo il Mississippi fino al fiume Ohio per raggiungere infine Wilder. 45 chiatte vengono legate insieme a gruppi di 5 per un’area di sette acri. Cosa significa tutto ciò per Essroc e i suoi clienti? E’ strategicamente importante ottimizzare le risorse produttive e distributive in ogni momento dell’anno e mantenere gli impegni con i clienti, indipendentemente dalle situazioni economiche contingenti. Capitalizzando scorte tampone di importazione per contribuire ad accrescere la propria capacità di fornitura nei periodi di maggiore domanda, Essroc può mantenere un pieno ritmo produttivo anche durante i periodi di calo della domanda riducendo le importazioni. Le scorte tampone di importazione contribuiscono inoltre a minimizzare i rischi di mercato associati a programmi di espansione della capacità produttiva a lungo termine assicurando gli sbocchi commerciali prima di incrementare la produzione. Questa strategia conduce ad una riduzione dei rischi in quanto questi vengono ripartiti fra le molteplici economie regionali. L’impegno dei manager di zona di Essroc è di soddisfare al meglio le esigenze dei clienti. Il loro obiettivo è di proporsi come partner leale; per questo, quando i clienti devono scegliere un fornitore, sceglieranno Essroc, anche quando la domanda è bassa. Il sistema di logistica flessibile consente a Essroc di raggiungere gli obiettivi prefissati, continuando nel contempo ad accrescere il proprio valore nel lungo termine. ■ ■ ■ ■ ■ ■ E ssroc (Italcementi Group) opened its new import terminal in Cleveland, Ohio. The new multi-modal deepwater facility will be used to supply Ohio customers with cement from Essroc’s Picton, Ontario, plant, or from foreign suppliers. Essroc will add a 4,000-ton concrete silo and load-out spout to its Columbus, Ohio, bulk terminal this year. The expansion will more than double its current 3000-ton silo storage capacity. The Columbus terminal, built in 1992, is the heart of Essroc’s flexible logistics system and turns over its inventory four or five times a week during the peak months of the shipping season. In 1998, it was Essroc’s highest volume distribution terminal. The company is anticipating final approval for another East Coast import terminal soon. Construction of a new land based bulk cement terminal is about to begin in Indianapolis, Indiana, a strong Essroc market midway between the company’s Logansport and Speed, Indiana, cement plants. (see map below) Flexible logistics Essroc’s flexible logistics system is the key to meeting the everincreasing product demands of its customers. It’s an innovative solution to assure supply, optimize production capacity and minimize logistics supply costs. The North American cement market is a regional business and is, therefore, sensitive to regional swings in economic and construction activity. However, because the economic base of each region is different, the business cycle and hence the construction cycle of each region is different. Traditionally, North American cement producers use bulk distribution terminals as extensions of a single plant’s distribution system to reduce the cost of gaining access to larger more distant metropolitan markets. However, during peak demand periods, some producers may not have enough production capacity to meet the burgeoning needs of each plant’s regional markets. When this occurs, producers will often allocate cement to their most profitable local markets and abandon or limit shipments to their less profitable markets. Conversely, during economic slowdowns when construction activity is waning and product demand is low, cement producers not only have a surplus of cement in a region but must often curtail production, too. Hence, while many cement producers expand their production capacity to meet the needs of the market when demand is strong, they often produce well below full production capacity when regional demand falls. In 1992, Essroc evaluated the feasibility of abandoning the more traditional cement industry practice of regionally isolating production and distribution facilities in favor of an interregional distribution, or flexible logistics network. The system is structured around Essroc’s three core dry-process plants - Picton, Ontario; Speed, Indiana; and Nazareth, Pennsylvania - with a combined production capacity of four million metric tonnes. They are complemented by three wetprocess plants - Bessemer, Pennsylvania; Logansport, Indiana; and Frederick, Maryland - with a combined capacity of 1.5 million metric tonnes, as well as three grinding facilities and three active import terminals. Key distribution terminals are located where they can be sourced by more than one plant or import terminal. For example, the new Indianapolis terminal can be sourced from either Speed or Logansport depending on customer need, availability and cost. Terminals at Columbus and Fairfield, Ohio, can be sourced by Essroc production facilities as well as cement from the import terminal at Wilder, Kentucky. In the United States and Canada, Essroc operates eight bulk land terminals, not including Indianapolis, nine package products warehouses, and six marine terminals, as well as many leased warehouses. The logistics team uses more than 250 rail cars, the M/V Roman (the fastest freighter on the Great Lakes), trucks and barges to move cement throughout the system. Imports are the key to stability and commitment Essroc territory managers don’t stop developing business when production peaks and the plants are sold out. They continue to offer products well beyond production capacity. In fact, to support its customers in the strong construction economy of 1998, Essroc’s plants not only operated at full capacity, but the company imported one million tons of additional cement and clinker, too. In 1998, cement imported at Newport News, Virginia, was not only shipped to customers locally, it also supplemented Essroc produced cement at the company’s Charlotte, North Carolina, distribution terminal. The unusual Wilder, Kentucky, import terminal is in the center of Essroc’s Midwest market. Cement arrives from Europe at a point on the Mississippi River delta above New Orleans where it is transferred to barges before beginning a 15-day trip up the Mississippi River to the Ohio River and eventually to Wilder. As many as 45 barges will be tied together in groups of five across, and will span seven acres. What does it mean for Essroc and its customers? It is strategically important to optimize production and distribution resources at all times and be committed to customers, regardless of economic conditions. By capitalizing on an import buffer to help extend its supply capacity during peak demand periods, Essroc can keep its plants fully utilized during offpeak demand periods by reducing imports. The import buffer also helps Essroc minimize market risks associated with major long-term production capacity expansion programs by securing market outlets ahead of adding production capacity and spreads a much lower level of risk among multiple regional economies. Essroc’s territory managers commit themselves to serving the needs of their customers. Their goal is to develop loyalty so that when customers are faced with a choice of suppliers, they will pick Essroc, even when demand is down. The flexible logistics system allows Essroc to meet its goals while at the same time continuing to grow Essroc’s value in the long term. 91 Fari puntati su Batimat 99 Lights on Batimat 99 92 Nelle immagini, il progetto dello stand di Ciments Calcia al BATIMAT 99 In the pictures some views of Ciments Calcia’s stand project at BATIMAT 99 C iments Calcia (una delle filiali francesi di Italcementi Group) partecipa al salone professionale dei materiali da costruzione, BATIMAT 99, che si svolge dall’8 al 13 novembre 1999 a Parigi. BATIMAT è il primo salone internazionale del settore Costruzioni e Lavori Pubblici, che raggruppa gli industriali di 13 Paesi dell’intera Europa, del Canada e degli Stati Uniti. Il salone ha luogo con frequenza biennale e, nel 1997, ha accolto 573.000 visitatori. Altre cifre hanno evidenziato l’importanza di questo appuntamento: 47 nazioni estere rappresentate, 3.986 fabbricanti e costruttori espositori di cui 2.253 industriali francesi, 300.000 m2 di superficie espositiva, ecc. Le statistiche dei visitatori indicano che si tratta di negozianti e distributori di materiali (15%), architetti (15%), imprese di costruzione (12%), artigiani indipendenti (20%). Nel 1997, inoltre, BATIMAT è stato visitato da 1.789 giornalisti. Nel 1997, anno della creazione della nuova immagine di gruppo, Ciments Calcia aveva scelto questo tema, insistendo sul perimetro di Italcementi Group e sull’organizzazione delle attività industriali in Francia. Quest’anno viene privilegiata l’attività del gruppo nel settore cemento in Francia e l’accento sarà posto sulla gamma dei prodotti e i loro differenti mercati. Tutte le filiali francesi – Ciments Français, Ciments Calcia, Unibéton, GSM, Axim – partecipano quali invitati alla manifestazione con la possibilità di ricevere i loro clienti presso lo stand. La decorazione dello stand da 225 m2 è dedicata in particolare ai sacchi e al packaging: i visitatori hanno la possibilità di assistere giornalmente a dimostrazioni professionali e tecniche. Una conferenza sul calcestruzzo utilizzato per la costruzione della Chiesa del Giubileo è in calendario per venerdì 12 novembre 1999, destinata agli architetti e ai prescrittori. Ciments Calcia attende oltre un migliaio di visitatori, clienti, architetti, costruttori, scultori, ecc. I talcementi Group French subsidiary, Ciments Calcia, will be taking part in BATIMAT 99, a construction materials show for trade professionals, November 8 – 13, 1999 in Paris. The BATIMAT show is held every two years and is put on by industry professionals from 13 countries including Canada, the United States, and many European nations. In 1997, it attracted 573,000 visitors from 47 countries. There were 3,986 manufacturers and builders exhibiting, 2,253 of which were French, in more than 300,000 square meters of show space. Fifteen percent of the visitors at the 1997 show were dealers and distributors of construction materials, 15 percent were architects, 12 percent represented construction companies and 20 percent were self employed artisans. The show also attracted 1,789 journalists. The 1997 show featured the new Italcementi Group corporate image and the different activities in France. This year, Ciments Calcia will emphasize the group’s cement activity in France, its products and its markets. All Italcementi Group companies in France – Ciments Français, Ciments Calcia, Unibéton, GSM and Axim – will be invited to welcome customers at the Group’s 225 square meter booth which will offer a variety of professional and technical demonstrations throughout the show. A special conference on the concrete used in the Jubilee Church will be held Friday, 12 November for architects and specification writers. Ciments Calcia alone is expecting more than a thousand visitors including customers, architects, builders and precasters. La provocazione del Kursaal The challenge of Kursaal S commessa “a rischio” (architettura e ubicazione provocatorie, da molti contestate) e, al tempo stesso, chiave di volta di un ambizioso programma di ristrutturazione di San Sebastian. Il Kursaal sottolinea la volontà dell’orgogliosa città basca di riannodare il filo con un prestigioso passato che l’ha vista accogliere diverse generazioni dei grandi del nostro mondo, pur portando avanti con decisione la sfida della modernità. Questo edificio, inaugurato nel mese di giugno, permetterà a San Sebastian di offrire al mondo degli affari e al flusso del turismo economico quel Palazzo dei Congressi di cui si sentiva chiaramente la mancanza. Realizzato ad alcune centinaia di metri dalla baia de La Concha, nel punto dove sorgeva il vecchio casinò, il complesso è situato fra la foce del fiume Urumea e l’emblematica spiaggia del Gros, un quartiere dotato di una forte personalità culturale e sociale. A un costo globale di 9.000 milioni di pesetas (circa 55 milioni di euro), il progetto futurista dell’architetto navarrese Rafael Moneo si è imposto per l’originalità delle sue forme e l’eccellente arredamento interno, nonché per la sua perfetta integrazione nel piano regolatore della città, voluto dai suoi architetti alla vigilia del Terzo Millennio. La sua ambizione è di accogliere manifestazioni, le più svariate, dai convegni alle fiere, dai festival ai concerti, ecc. Cementos Rezola (Italcementi Group) è orgogliosa della sua partecipazione a questa realizzazione con la fornitura di circa 15.000 tonnellate di 93 Veduta aerea del Kursaal Aerial view of the Kursaal cemento (delle qualità CEM II/A-L 42.5 R e IV/A 32.5 SR) provenienti dagli stabilimenti di Añorga (San Sebastian) e di Arrigorriaga (Bilbao). ■ ■ ■ ■ ■ ■ A “risky” bet (controversial architecture and location that have been criticized in some quarters) and at the same time the cornerstone of an ambitious renovation scheme for San Sebastian. The Kursaal reflects the desire of this proud Basque town to continue with its prestigious past during which it welcomed many generations of the great of our world, while at the same time taking up the challenge of modernity. The building, which was inaugurated last June, will enable San Sebastian to provide business travelers and budget minded tourists the conference center that was so badly needed. Just a few hundred meters from La Concha Bay on the site of the former casino. It is situated between the mouth of the Urumea river and the famous Gros Beach, an area with a strong cultural and social personality. This 9,000 million pesetas (about 55 million euros) futuristic project by the Navarre architect Rafael Moneo was chosen because of the originality of its forms, its excellent indoor design and because it fits in perfectly with that urban architecture specified by the town’s architects at the eve of the third millennium. It is designed to host such widely differing events as conventions, exhibitions, festivals, concerts, etc. Cementos Rezola (Italcementi Group) is proud to be involved by contributing about 15,000 tons of cement (CEM II/A-L 42.5 R and IV/A 32.5 SR) from the Añorga plant (San Sebastian) and the Arrigorriaga plant (Bilbao). Italcementi Group e Holderbank: joint-venture in Belgio Italcementi Group and Holderbank: joint-venture in Belgium Panoramica degli insediamenti di CCB e Obourg Panoramic view of the CCB and Obourg plants 94 L a globalizzazione dei mercati del cemento e dei granulati richiede un sostanziale miglioramento della competitività. Nell’intento di dare una risposta industriale a questo problema, le società CCB (Italcementi Group) e Obourg Granulats (Holderbank) hanno firmato un accordo allo scopo di mettere in comune, nell’ambito di una nuova società, lo sfruttamento dei giacimenti di calcare per una produzione annua di 10 milioni di tonnellate distribuite sui siti della cava del Milieu appartenente a Obourg Granulats e delle due cave di Gaurain-Ramecroix e Barry appartenenti a CCB. Il volume di produzione la renderà quindi la più grande società di estrazione del Belgio. Le attività comuni riguarderanno esclusivamente la preparazione dei giacimenti, il taglio, il caricamento, il trasporto e la frantumazione primaria. I giacimenti resteranno di proprietà di ciascuna società. L’accordo vincolerà le due società fino al 2030. 1. Obiettivi Questa strategia di razionalizzazione e ottimizzazione delle risorse tecniche e umane presenta numerosi vantaggi per i due partner: - un più razionale sfruttamento dei giacimenti con un positivo impatto ambientale (2 cave al posto di 3); - un miglioramento della competitività; - un’ottimizzazione degli investimenti; - una maggiore garanzia di continuità delle attività ‘cemento’ e ‘granulati’. 2. Investimenti A breve termine, cioè nel periodo 1999-2001, sono previsti investimenti per 500600 milioni di franchi belgi. Gli investimenti riguarderanno sostanzialmente il tunnel di collegamento fra le cave e la trasformazione degli impianti di frantumazione e vagliatura primarie. Se i normali tempi di concessione delle necessarie autorizzazioni saranno rispettati, l’inizio delle attività della nuova società è previsto per la primavera del 2002. 3. Dipendenti La nuova società intende utilizzare il personale e le risorse esistenti. In tale ottica, i trasferimenti di personale riguarderanno all’incirca 150 operai e una decina di impiegati. 4. Ambiente Al di là dell’evidente interesse economico e finanziario, il progetto avrà un notevole impatto sull’ambiente. Esso permetterà infatti, a breve termine, di concentrare l’estrazione del calcare in due cave al posto di tre. Nel 2035 la totalità del calcare necessario potrebbe provenire dalla sola cava di Barry. Degna di nota è anche la scelta di trasportare il materiale via tunnel eliminando così eventuali interferenze paesaggistiche, ambientali e acustiche. La condivisione dell’importante know-how delle società madri in tema ambientale costituirà un ulteriore vantaggio per le attività della nuova società. 5. Rapporti con gli abitanti Sono state tenute in alta considerazione le comprensibili preoccupazioni degli abitanti, soprattutto per quanto riguarda il tunnel di collegamento da realizzare fra i siti del Milieu e di Gaurain. Le prime reazioni registrate sono comunque favorevoli al progetto. 6. Mercato CCB e Obourg Granulats manterranno la loro totale indipendenza dal punto di vista commerciale. L’approvvigionamento di prodotti primari presso la nuova società di estrazione non avrà alcuna conseguenza sulle rispettive strategie commerciali dei due azionisti, che restano concorrenti sul mercato dei granulati. 2. Investments In the short term, from 1999 to 2001, 500 to 600 million Belgian Francs will be invested. The main investments will be made in the tunnel linking the quarries and transformation of the primary crusher and first classifying facilities. If the applications are approved within the normal time, the new company should begin operations in the spring of 2002. Quarry 3. Employment The new company will use existing personnel and resources. About 150 blue-collar workers and a dozen white-collar workers will be transferred. Stone conveyor Primary crushing Stock piles T Schema del nuovo processo produttivo Scheme of the new production process Un tunnel fa l’unione Tied together by a tunnel Il progetto consiste nell’apertura di un tunnel dotato di un impianto di trasporto del materiale estratto dalla cava di Obourg Granulats agli impianti di trattamento della CCB, dove il materiale sarà successivamente utilizzato per la produzione di cemento o granulati. Il tunnel, della larghezza e altezza di 4,5 metri, accoglierà un trasportatore della capacità annua di 4/4,5 milioni di tonnellate di materiali già sottoposti a una prima frantumazione nella cava del Milieu (Obourg Granulats). La lunghezza del tunnel sarà di 1.400 metri. The project consists in opening a tunnel equipped with a conveyor that will take the stone quarried from the Obourg Granulats site to the CCB processing facilities, where it will be turned into cement or aggregates. The tunnel will be 4.5 meters high and wide and will accommodate a conveyor that will each year transport 4 to 4.5 million tons of materials that have undergone primary crushing at the Milieu quarry (Obourg Granulats). The tunnel will be 1400 meters long. Planimetria di collegamento tra le due cave General plan of the connection between the two quarries he globalization of the cement and aggregates markets makes these two industries more competitive than ever. In response, CCB (Italcementi Group) and Obourg Granulats (Holderbank) signed a business agreement to combine their quarrying operations into a new company with a 10 million ton annual production capacity to be divided between Obourg Granulats’ Milieu quarry and CCB’s Gaurain-Ramecroix and Barry quarries. The new company will therefore have the largest output of any quarrying company in Belgium. Joint operations will be limited to quarrying, primary crushing, loading and shipping limestone. The quarries will remain the property of each company. The agreement will link the two companies until 2030. 1. Aims of the operation This strategy of rationalizing and optimizing technical and human resources is of considerable advantage to both partners: - more efficient use of their quarries with positive environmental impact (two quarries instead of three); - competitiveness improvement; - investment optimization; - assurance of supply for their own ‘cement’ and ‘aggregates’ activities. 4. Environment In addition to clear economic and financial benefits, the project will also have a considerably positive impact on the environment. In fact, in the short term, quarrying will be limited to two of the three sites. In fact, by 2035, all required stone could be supplied by the Barry quarry alone. The choice of conveying stone through tunnels has to be pointed out too. This will avoid the potential nuisance of noise and dust and impacting the landscape. Pooling the important environmental know-how of the parent companies will also benefit the activities of the new company. 5. Relations with the local residents Concerns of the local residents have been taken into account, especially with regard to the tunnel that is to connect the sites of Milieu and Gaurain. First reactions to the project are favorable. 6. Market CCB and Obourg Granulats will maintain complete commercial independence. The supply of raw materials at the new quarrying company will have no impact on the respective commercial strategies of the parent companies, which will still compete in the aggregates market. 95 “Progetto Sistema”: il ruolo chiave degli additivi “Progetto Sistema”: the leading role of admixtures I 96 I talcementi Group è uno dei primi produttori di additivi a livello europeo e mondiale ed è il principale operatore nel bacino del Mediterraneo. In questo contesto l’obiettivo del gruppo è creare valore attraverso una strategia che prevede globalizzazione, consolidamento e diversificazione. Una strategia importante che ha come punto di riferimento le esigenze del cliente e la sua soddisfazione. Il Progetto Sistema, che riguarda l’offerta combinata di cemento, additivi e servizi tecnici, rappresenta un passo in questa direzione. Questa nuova visione dell’offerta “cemento + additivi + servizi tecnici” fa quindi parte della strategia internazionale di Italcementi e sarà applicata nei Paesi dove operano aziende specializzate nel settore additivi. Un primo significativo passo è stato uniformare il nome delle varie società del gruppo ed in questa logica Italeux, operante sul mercato italiano con una significativa presenza ed una quota di mercato pari a circa il 12%, ha modificato il proprio nome in Axim Italia, affiancandosi alle altre società Axim France ed Axim USA. Tra le varie Axim verrà avviato un programma intenso di scambio di esperienze e di ricerca in modo da mettere in comune, e quindi al servizio dell’utilizzatore finale, brevetti, esperienze, ricerche su nuovi prodotti o processi, nonché una banca dati, aggiornata in tempo reale, contenente migliaia di risultati ottenuti presso i cantieri dei clienti serviti. L’additivo è il quarto componente del calcestruzzo, dopo il cemento, gli inerti e l’acqua, in ordine sequenziale. In ordine di importanza, invece, ai fini delle prestazioni finali del calcestruzzo, l’additivo assume un ruolo determinante assieme al cemento, in quanto crea un valore per il cliente superiore alla somma dei due componenti. Il pacchetto “cemento – additivo – servizio” diventa quindi per il Cliente una integrazione positiva dell’offerta, in quanto la conoscenza diretta di ogni componente permette a Italcementi di formulare la migliore proposta tecnicoeconomica. La miscela viene così ottimizzata in funzione della specifica applicazione costruttiva, garantendo all’utilizzatore finale le prestazioni richieste ed il massimo valore aggiunto. Il Progetto Sistema rappresenta quindi la volontà di Italcementi di perseguire la soddisfazione dei clienti, attraverso l’integrazione globale delle sue strutture, delle sue competenze e dei suoi meccanismi operativi, offrendo, al di là dei prodotti, le migliori soluzioni ai loro problemi. In Italia il Progetto Sistema è stato presentato all’organizzazione commerciale con un incontro svoltosi a Bergamo lo scorso 29 luglio. talcementi Group is one of the leading admixture producers at both the European and world levels and is the main producer in the Mediterranean area. In this context, the aim of the Group is to create value through a strategy that envisages globalization, consolidation and diversification. An important strategy emphasizes customer needs and satisfaction. The “Progetto Sistema” (System Project), which revolves around the combined supply of cement, admixtures and technical services, represents a step in this direction. This new approach of a “cement + admixtures + technical services” package forms part of Italcementi’s international strategy. It will be applied in the countries where firms specializing in admitxtures are operating. A significant first step was to render the name of the various companies of the Group the same. For this reason, Italeux, operating in the Italian market with a significant presence and a market share of approximately 12 percent, has changed its name to Axim Italia to align it with the other companies, Axim France and Axim USA. An intense program of research and experience exchange will be set under way among the various Axim companies to bring together, and hence offer the end user, patents, experience, and research on new products or processes, as well as a technical data base. The latter will be updated in real time and contain thousands of results achieved at Axim customer construction sites. The admixture is the fourth component of concrete, after cement, aggregates and water, in sequential order. However, in order of importance, and for the purposes of the final performance characteristics of concrete, admixtures assume a determining role. Together with the cement, they create a synergistic value for the customer, one which is higher than the mere sum of its various components. For the customer, the “cement + admixture + technical service” package thus becomes an advantageous integration of the supply, in that the direct knowledge of each component enables Italcementi to formulate the very best technical and economic proposal. This way the mix design is optimized for the specific building application, guaranteeing the required performance and maximizing added value to the end user. The “Progetto Sistema” represents the Italcementi’s desire to pursue customer satisfaction through global integration of its resources, expertise and operating mechanisms. It will therefore offer the best solutions to customer problems, in addition to its products. In Italy, the “Progetto Sistema” was presented to the sales organization during a meeting held at Bergamo July 29, 1999. Stoccaggio e distribuzione: due fasi importanti dell’attività di Italcementi Group nel settore additivi Storage and distribution: two important steps of Italcementi Group’s activity in the admixtures sector
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