rassegna stampa fiscale 25.08.15
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Rassegna Fiscale 25.08.2015 Le libere professioni perdono appeal A. Cherchi “Negli Albi si stringono le maglie dell’accesso” In Sole 24 ore del 24.08.2015 www.ilsole24ore.com Negli Albi si stringono le maglie dell’accesso. Gli abilitati sono in calo del 33% nell’arco di 10 anni. Anche gli esami di Stato perdono appeal. La discesa degli iscritti è stata preceduta da un calo dei candidati: nell’ultimo decennio hanno disertato gli esami di Stato 15mila aspiranti (-14%). Discesa in parte mitigata dall’andamento delle selezioni del 2013, che hanno fatto registrare un aumento dei candidati rispetto all’anno precedente: 95mila contro i 93mila del 2012. Nel complesso, dunque, il numero di chi accede all’Albo non sale. È però vero che è possibile solo un confronto parziale, perché il dato sugli avvocati - riferito al 2012 (ultimo dato disponibile) - è incompleto, in quanto ancora privo dei risultati di sei Corti d’appello. Ma la tendenza - in base alla fotografia scattata dall’Ufficio statistica del Miur - sembra quella di una diminuzione generalizzata degli iscritti agli Albi. Ctr Lombardia. L’accertamento non può essere fondato solo sull’automatismo tra costi e introiti aziendali L. Ambrosi “Sponsor salvo senza ricavi extra” In Sole 24 ore del 24.08.2015 www.ilsole24ore.com Reddito d’impresa. La Ctr Lombardia. Sezione staccata di Brescia, con la sentenza 3421/2015, ha precisato che è illegittimo l’accertamento dell’antieconomicità di una sponsorizzazione, se è fondato solo sull’assenza di maggiori ricavi conseguiti in quell’anno. Quella riguardante la pubblicità è una scelta dell’imprenditore cui non può automaticamente conseguire l’indeducibilità del costo. L’Amministrazione Finanziaria controllava i costi sostenuti da una società per spese di pubblicità sulla base dei contratti siglati con un’associazione sportiva dilettantistica locale per la promozione durante gli eventi e le gare. L’Agenzia delle Entrate, a fine controllo, riscontrava una rilevante sproporzione tra la spesa sostenuta per la sponsorizzazione e il possibile ritorno economico, stante la limitata visibilità di un campionato sportivo dilettantistico. Concludeva così per l’antieconomicità della prestazione e la conseguente non inerenza dei costi sostenuti, riprendendoli interamente a tassazione ai fini sia delle imposte dirette sia dell’Iva. Redditometro nel 2014 controlli ridotti “Diminuiti sia gli accertamenti che il gettito fiscale” Fiscal Focus www.fiscal-focus.info La Corte dei Conti nell’ultimo rendiconto generale dello Stato ha evidenziato che nel 2014 l’utilizzo del redditometro è calato di quasi il 50 per cento, con entrate pari a un quarto rispetto a quelle previste. Anche nel 2014 l’attività di contrasto all’evasione fiscale si è caratterizzata per una flessione degli interventi di controllo, a fronte di un aumento dei risultati finanziari conseguiti. I due fenomeni assumono particolare significatività nel caso dell’Agenzia delle Entrate che, con poco più di 650 mila controlli sostanziali complessivi, mostra una flessione di quasi il 9 per cento rispetto al 2013 e del 14 per cento rispetto al 2011 (quando il numero di controlli risultò superiore di 106 mila unità). La distribuzione del numero dei controlli sostanziali ne mette in evidenza l’elevata concentrazione sulle fasce di minore importo: oltre 263 mila (il 44 per cento), hanno dato luogo nel 2014 a un recupero unitario (potenziale) di maggiore imposta non superiore a Informat srl Via Alemanni 1, 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 E-mail: [email protected] 1.549 euro. La distribuzione fra le diverse tipologie di contribuenti mette in luce un incremento numerico degli accertamenti nei confronti dei grandi contribuenti (+4,4 per cento), a fronte di una diminuzione di quelli a carico delle piccole imprese e dei professionisti (-4,4 per cento). La distribuzione degli introiti derivanti dall’attività di accertamento (ordinario) evidenzia, infine, la netta prevalenza (oltre il 70 per cento del totale) di quelli derivanti dall’azione esercitata nei confronti delle persone giuridiche. Borsa, panico nel mondo. Europa peggior crollo dal 2011 “Euro ancora in rialzo” In ANSA www.ansa.it È panico sui mercati. Inizio di settimana nero per i listini asiatici. Pesano i timori sulla tenuta della Cina e un rallentamento economico globale, le turbolenze sulle valute dei Paesi emergenti e le incertezze che aprono le nuove elezioni in Grecia, dopo le dimissioni del premier Tsipras. L'Orso arriva anche sulle borse europee. Il lunedì nero delle Borse mondiali si fa nerissimo: prima dell'avvio di Wall street a Milano l'indice Ftse Mib è arrivato a perdere il 6% con una nuova raffica di sospensioni tra le quali Intesa, Eni e Mps. Cassazione. Scatta la sospensione della licenza con il registratore di cassa inoperoso M. Denaro “Se il registratore è inoperoso scatta la sospensione della licenza” in Fisco Oggi www.fiscooggi.it I giudici della Corte di Cassazione, con la sentenza 16708/2015, hanno stabilito che è legittima l’applicazione della sanzione accessoria della sospensione della licenza per omessa installazione del registratore di cassa comminata nei confronti di un esercizio commerciale che, pur avendo installato l’appropriata apparecchiatura, risultava non averne mai fatto uso. La vicenda origina dal ricorso in Cassazione proposto da una società avverso la sanzione accessoria della sospensione della licenza per quindici giorni comminata a seguito della constatata assenza, da parte di ispettori della Siae, del registratore di cassa presso un bar interno a un cinema multisala, dalla stessa gestito. Nel ricorso in primo grado, la società deduce che il misuratore in realtà era stato installato nel marzo del 2005 e che il giorno della verifica fiscale (8 luglio 2005) era stato inviato presso la ditta installatrice per alcune riparazioni, per poi essere ricollocato in sede il giorno successivo regolarmente funzionante. I giudici di primo grado accolgono il ricorso nella considerazione che il misuratore era stato installato, ancorché fosse in riparazione il giorno del controllo, e che la società aveva regolarmente pagato la sanzione per la mancata predisposizione del registro dei corrispettivi di emergenza. Il successivo appello proposto dall’Amministrazione Finanziaria era invece accolto sulla base della mancata produzione, da parte della società sanzionata, della documentazione probatoria richiesta. In particolare, i giudici di appello avevano ordinato l’esibizione di copia di eventuali scontrini o certificazioni di corrispettivi emessi nell’arco temporale fra l’installazione del registratore di cassa e la data della verifica. Tuttavia, dalla documentazione esibita era emerso il mancato uso del registratore di cassa – a nulla rilevando, in quanto tardiva, la giustificazione addotta dalla società di non essere tenuta ad avvalersi del registratore di cassa secondo la normativa vigente – e che dalla data dell’installazione a quella dell’ispezione non erano stati emessi né scontrini né ricevute fiscali. In Cassazione, la società formula una serie di eccezioni ritenute sostanzialmente inammissibili dalla Corte suprema, in quanto finalizzate a ottenere una rivalutazione del materiale probatorio (notoriamente non consentita in sede di legittimità), che rigetta il ricorso. Nello specifico, i giudici di legittimità ritengono immune da vizi la sentenza di appello che ha dato correttamente rilevanza alla mancata prova dell’uso – dopo la pretesa installazione e fino al giorno dell’ispezione – del registratore di cassa, mancanza che è Informat srl Via Alemanni 1, 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 2 stata ritenuta elemento di riscontro della contestata omessa installazione del misuratore, posto che alla data della verifica era stata accertata, oltre alla mancanza del registratore di cassa, anche la mancata emissione di scontrini e/o ricevute. Fisco. Unimpresa: controlli a senso unico, 90% su micro-piccole imprese e PI “La mappa degli accertamenti nel 2014” in Unimpresa www.unimpresa.it Controlli fiscali a senso unico: oltre il 90% riguarda partite Iva e micro-piccole imprese. Le verifiche tributarie relative alle medie aziende, invece, corrispondono all’8% del totale. Mentre solo l’1,7% degli accertamenti si concentrano sui grandi gruppi. Lo scorso anno sono stati individuati 47 evasori, per lo più grandi gruppi industriali (31), che avrebbero sottratto all’erario quasi 26 milioni di euro ciascuno. Questa la mappa dell’attività dell’Amministrazione Finanziaria realizzata dal Centro studi di Unimpresa, dalla quale emerge un certo “accanimento” sui piccoli con le briglie “fiscali” che appaiono meno strette sui soggetti di maggiori dimensioni. Secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati dell’Agenzia delle Entrate, nel 2014 sono stati effettuati 177.300 accertamenti. Di questi, 160.007 (90,23%) hanno riguardato micro-piccole imprese e partite Iva, cioè artigiani e liberi professionisti. Nel dettaglio, 45.638 verifiche sono state svolte su fasce di maggiore imposta accertata fino a 1.549 euro, 66.457 verifiche fino a 25.823 euro, 38.470 fino a 185.925 euro, 9.279 fino a 5,1 milioni di euro, 156 fino a 25,8 milioni di euro, 7 oltre 25,8 milioni di euro. Quanto alle medie aziende, gli accertamenti sono stati complessivamente 14.211 (8,01%). Nel dettaglio, 2.750 verifiche sono state svolte su fasce di maggiore imposta accertata fino a 1.549 euro, 3.220 verifiche fino a 25.823 euro, 4.851 fino a 185.925 euro, 3.182 fino a 5,1 milioni di euro, 199 fino a 25,8 milioni di euro, 9 oltre 25,8 milioni di euro. Sui grandi gruppi industriali sono stati eseguiti 3.112 controlli (1,75%). Nel dettaglio, 548 verifiche sono state svolte su fasce di maggiore imposta accertata fino a 1.549 euro, 406 verifiche fino a 25.823 euro, 842 fino a 185.925 euro, 1.145 fino a 5,1 milioni di euro, 140 fino a 25,8 milioni di euro, 31 oltre 25,8 milioni di euro. - Riproduzione riservata - Informat srl Via Alemanni 1, 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 3