per gli

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per gli
#42
marzo 2017
Insurance Review N°42 - marzo 2017 - mensile - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD
Strategie e innovazione per
il settore assicurativo
LA SFIDA DEL CYBER CRIME
16
ATTUALITÀ
Dalla sicurezza
stradale alla
protezione
28
scenario
Pensioni: in Europa
esiste un progetto?
54 OSSERVATORIO
60 &TECNOLOGIA
SERVIZI
Solvency II: i risultati
a un anno
dall’applicazione
della direttiva
Auto: il business
dei big data
Alleati per la Previdenza
Pensione INPS?
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Potrò
mantenere
il tenore di vita
di oggi?
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INPS
In pensione?
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#42 // marzo 2017
EDITORIALE
BOLLA
03 LA
DELLE
INFORMAZIONI
ATTUALITÀ
16
DALLA SICUREZZA
STRADALE ALLA
PROTEZIONE
PIÙ
20 ALLIANZ,
GRANDI SI PUò
24 UN’ALLEANZA
PER LA
PREVIDENZA
SCENARIO
28
PENSIONI: IN
EUROPA ESISTE
UN PROGETTO?
SCORE
30 CREDIT
AL SERVIZIO
DELLE
COMPAGNIE
MERCATO
& COMPAGNIE
32
LA SFIDA
DEL CYBER CRIME
36
ARRIVA LA DATA
GOVERNANCE
38
SE
L’ASSICURAZIONE
È A RISCHIO
CRIME E
40 CYBER
IMPRESE: AVANTI
PIANO
ESPERIENZE
IL COMMENTO
52
62
OSSERVATORIO
SOLVENCY II
I RISULTATI
A UN ANNO
DALL’APPLICAZIONE
DELLA DIRETTIVA
54
MARKETING
& PRODOTTI
58
42 LEPERMINACCE
I PIÙ PICCOLI
FATTORE
43 ILUMANO,
TRA
ERRORI E DOLO
44
UN GIOCO
A GUARDIE
E LADRI
47
L’IMPATTO
PER IL SETTORE
ASSICURATIVO
SINERGIE
CHE FANNO
CRESCERE
IL SESTO POTERE
TECNOLOGIA
& SERVIZI
IL BUSINESS
60 AUTO:
DEI BIG DATA
UN’OCCASIONE
DA NON PERDERE,
O IN CUI SI PUÒ
PERDERE?
RUBRICHE
04 BREVI
10
PERITI
QUESTIONE
DI INFRANGIBILITÀ
11
NORMATIVA
IL GIUDIZIO NELLE
RESPONSABILITÀ
DEGLI
AMMINISTRATORI
12
SOCIAL NETWORK
RETI SOCIALI,
I NUOVI CRM
DI AGENZIA
14
AZIENDE
LA SCELTA
VINCENTE DEL
RISK MANAGER
IN AZIENDA
INSURANCE REVIEW, MARZO 2017 1
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EDITORIALE
LA BOLLA DELLE INFORMAZIONI
Per molto tempo, chi ha continuato ad apprezzare la carta (oltre che il web) come strumento per scrivere, leggere,
informarsi e comunicare con il mondo, è stato quasi deriso e indicato come persona retrograda. Da contrapporre ai
molti che, passando velocemente all’utilizzo della tecnologia, avevano fatto del digital la bandiera dell’evoluzione e
del cambiamento positivo.
Lo strumento cartaceo è diventato, progressivamente, il simbolo di una realtà superata e nostalgica, da abbandonare
in nome della velocità di accesso alle informazioni e con l’obiettivo di seguire le esigenze di un mondo dinamico, in
continua evoluzione.
Ma oggi, forse, stiamo assistendo a un’inversione di tendenza.
Anche se i vantaggi di questo processo sono sotto gli occhi di tutti: il web e la digitalizzazione hanno introdotto (in
modo non ancora sufficiente) la possibilità di selezionare e utilizzare le informazioni che vogliamo, di personalizzare
le nostre scelte e di automatizzare processi, nella vita quotidiana e professionale, altrimenti laboriosi, inefficienti e
quindi costosi.
Oggi però iniziamo a comprendere che a questi vantaggi si aggiungono, purtroppo, troppe distorsioni nascoste,
insidie e minacce potenzialmente devastanti a livello sociale, economico e politico.
In una recente intervista, il filosofo Luciano Floridi dell’Oxford Internet Institute ha evidenziato il pericolo di un
individualismo estremo, potenziato proprio dalla possibilità di interagire soltanto con chi e con ciò che ci piace. Il
mondo del singolo rischierebbe così di diventare una grande bolla, una nicchia protetta, una “stanza degli specchi”.
Siamo di fronte a un vero e proprio paradosso: il web, che fin dalla sua nascita ha promesso libertà e democrazia,
finirebbe per imprigionare l’uomo allontanandolo dalla capacità di confrontarsi con il diverso, con l’altro,
impedendogli di ricercare con senso critico nuove fonti di vita e traguardi forse insospettabili.
In questo caso, del resto, le insidie non sono nemmeno troppo nascoste. Impossibile, credo, non condividere l’ironia
con cui Maurizio Crozza ci presenta il personaggio Napalm51, chiuso nella sua nicchia e democraticamente libero di
esprimere al mondo intero la pochezza delle sue opinioni. Tralasciando poi il popolo dei “Webeti”, come li definisce
Enrico Mentana, come non preoccuparsi soprattutto per il popolo dei cyber criminali e dei rischi che minacciano
individui, aziende, economie e governi?
Queste preoccupazioni ci indicano che, fortunatamente, è probabilmente in atto una presa di coscienza che, puntando
a mantenere i vantaggi della digitalizzazione, si traduce in un campanello di allarme e invoca il ricorso a una
maggiore saggezza. Una consapevolezza latente che parte, banalmente, dalla definizione di “informazione”.
Secondo il filosofo Floridi, l’informazione contiene sia la domanda sia la risposta; l’incertezza è la domanda, ma
senza la risposta; l’ignoranza è non avere nemmeno la domanda.
In una realtà che si sta impoverendo a causa di modalità errate nell’utilizzare o sfruttare le informazioni, serve
allora stimolare il bisogno di comprendere, porsi domande, dare risposte. Per chi fa il mio mestiere, l’obbligo è
fare almeno le domande giuste, fornire approfondimenti (soprattutto sulla carta), favorire il confronto tra opinioni
diverse. Al settore assicurativo, per il ruolo economico e sociale che ricopre, spetta un compito molto sfidante: dare
risposte alle incertezze. Proprio per questo, partire dalle informazioni significa governare non solo un processo
digitale, ma un valore che, necessariamente, deve tradursi in una risposta fatta di sicurezza per i cittadini (del
mondo fisico e, oggi, anche di quello virtuale).
Maria Rosa Alaggio
[email protected]
INSURANCE REVIEW, MARZO 2017 3
BREVI
BANKITALIA RILANCIA LA POLIZZA
NAT-CAT
La proposta arriva da Luigi Federico Signorini,
vice presidente dell’istituto
Anche alla luce dei recenti terremoti che hanno investito il nostro Paese, Bankitalia ha rilanciato il dibattito sulle assicurazioni per le calamità naturali. La
proposta è arrivata da Luigi Federico Signorini, vice
presidente dell’istituto, che ha sottolineato l’utilità di
polizze NatCat durante la presentazione del Rapporto del dialogo italiano sulla finanza sostenibile. “Uno
dei modi per contenere i rischi sarebbe quello di promuovere l’assicurazione per proteggere famiglie e imprese, e fornire incentivi per ridurre i rischi naturali”,
ha commentato Signorini, aggiungendo che “un simile
schema richiederebbe qualche forma d’interazione tra
settore pubblico e privato”. Tra il 2009 e il 2011, si
sono contati circa 80 eventi all’anno, che hanno coinvolto 2,3 milioni di persone e provocato danni economici per 2,7 miliardi di euro. Il 15,2% della popolazione, così come il 18,3% delle attività economiche, è
esposto al rischio di alluvioni. Ania sottolinea invece
che, per quanto un terzo della popolazione viva in aree
sismiche, meno dell’1% delle abitazioni è coperto da
un’assicurazione contro il rischio di terremoto.
IVASS, NUOVO SEGRETARIO
GENERALE
Si tratta di Stefano De Polis, che sostituisce Corrado
Baldinelli
© Romolo Tavani – Fotolia.com
Stefano De Polis è il nuovo segretario generale dell’Ivass. Già capo dell’unità di risoluzione e gestione delle
crisi in Banca d’Italia, autore di articoli e studi sulla
corporate governance e sulla gestione dei rischi degli
intermediari finanziari, ha lavorato a lungo nell’area
della supervisione bancaria. È stato inoltre membro
del Supervision and implementation group del Comitato di Basilea, dove ha presieduto il Pillar 2 working
group. Sostituisce Corrado Baldinelli, chiamato a ricoprire un nuovo e importante incarico all’interno di
Bankitalia.
4 INSURANCE REVIEW, MARZO 2017
AXA OLTRE I 100 MILIARDI DI EURO
Nel 2016, il gruppo francese arriva per la prima volta
in tripla cifra
Risultati molto positivi, e anche la gioia di un piccolo
record: nel 2016, per la prima volta nella sua storia, i
ricavi del gruppo Axa hanno sfondato il muro dei 100
miliardi di euro, attestandosi a quota 100,2 miliardi e
segnando un incremento del 2% rispetto al 2015. Crescono anche utile netto e utile operativo, che si fermano rispettivamente a 5,8 miliardi (+2%) e 5,7 miliardi
(+3%). A un anno dal lancio del piano industriale Ambition 2020, il group ceo Thomas Buberl ha confermato che la società è sulla buona strada per raggiungere
gli obiettivi che si è prefissata. La raccolta nel ramo
vita ammonta a oltre 60 miliardi di euro, in crescita
del 2% dai 59 miliardi del 2015, con l’utile operativo
che segue la tendenza al rialzo e si ferma a 3,5 miliardi. Bene anche il ramo danni, dove, anche a causa
di un aumento medio del 2,7% dei prezzi, la raccolta
ha raggiunto i 35,6 miliardi di euro (+3%). Cala invece
il coefficiente di solvibilità per Solvency II, che perde
otto punti rispetto al 2015 e si attesta ora al 197%: la
contrazione è in parte dovuta alla decisione del cda di
proporre un dividendo di 1,16 euro per azione, con
un incremento del 5% rispetto allo scorso anno e un
payout ratio del 48%.
RAMO VITA, RACCOLTA IN CALO
Nel 2016, il segmento si è fermato a 103 miliardi di euro
Secondo i dati di Ania, nel 2016 la raccolta nel ramo
vita si è attestata a circa 103 miliardi di euro, in contrazione del 10% rispetto a quanto registrato nel 2016.
Il dato sconta, in particolare, la contrazione del ramo
III, che perde circa nove miliardi rispetto all’anno precedente (-28%). Più contenuto il calo nel ramo I, che
perde oltre due miliardi (-3%) ma aumenta la propria
incidenza sul totale dei premi raccolti, passando dal
68% del 2015 all’attuale 74%. In controtendenza, invece, il ramo VI, quello relativo ai fondi pensione, che
segna un rialzo del 3,9%. Per quanto riguarda la distribuzione, il calo maggiore si riscontra in Poste e ban-
Mario Greco, group ceo di Zurich
che, segmento che pure si attesta circa il 70% della
raccolta: il comparto si ferma a 60,1 miliardi di euro,
segnando una contrazione dell’11,9%.
Giovanni Di Benedetto, presidente di Itas. Contestualmente, Patrick Cohen, ad di Axa Italia, è entrato a far
parte del comitato esecutivo.
ZURICH, UTILE NETTO A 3,2 MILIARDI
DI DOLLARI
Il dato del 2016 si ferma a 527 milioni di euro
Per il group ceo, Mario Greco, gli obiettivi di lungo
termine sono realistici e raggiungibili
Per il gruppo Zurich, il 2016 è stato un anno positivo:
l’utile netto si attesta a 3,2 miliardi dollari, in crescita del 75% rispetto all’anno precedente, mentre l’utile
operativo segna un +55% arrivando a 4,5 miliardi. Risultati resi possibili dal miglioramento della redditività
nel ramo danni e dalla crescita costante del comparto
vita. Mario Greco, group ceo, ha pertanto confermato
tutti gli obiettivi per il 2019, giudicandoli “realistici e
raggiungibili”: bopat Roe superiore al 12%, risparmi
netti per 1,5 miliardi di dollari e liquidità per 9,5 miliardi. La strada, tuttavia, resta ancora lunga: “i risultati al 2019 non sono facili da raggiungere, ma sono
fiducioso”, ha osservato. Rispondendo a una domanda
sulle possibili ripercussioni dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, Greco ha precisato che
Zurich opera nel mercato statunitense con una società
americana, chiamata Farmers, e non può pertanto essere considerato “un gruppo straniero negli Usa”.
GIRO DI POLTRONE IN ANIA
Klaus-Peter Roehler alla vice presidenza, Patrick Cohen
entra nel comitato esecutivo
Nuove nomine negli organi direttivi di Ania. Il consiglio dell’associazione ha nominato alla vice presidenza
Klaus-Peter Roehler, ceo di Allianz Italia, che prende
il posto di Anthony Bradshaw. Nella nuova posizione, Roehler affiancherà la presidente, Maria Bianca
Farina, insieme a Philippe Donnet, ceo di Generali, e
CALA L’UTILE NETTO DI UNIPOLSAI
Il bilancio preconsuntivo consolidato per il 2016, approvato dal cda, registra un calo nell’utile netto di UnipolSai: dopo i 738 milioni di euro del 2015, il dato si
ferma ora a 527 milioni. La flessione è motivata soprattutto dalle consistenti plusvalenze registrate nel
2015, derivanti dal riposizionamento dell’asset allocation del portafoglio titoli. In calo anche la raccolta
diretta assicurativa che, al lordo delle cessioni di riassicurazione, si attesta a circa 12,5 miliardi di euro e
perde il 10,6% rispetto a quanto raccolto nel 2015. Nel
settore motor, dove la compagnia conferma la leadership europea nelle black box, si registra una flessione
nella raccolta premi (-4%) e un incremento di 120 mila
polizze sul 2015. Migliora il comparto danni non auto,
che segna un +1,8% rispetto all’anno precedente. Nel
corso della presentazione alla stampa, Carlo Cimbri,
ad del gruppo Unipol, ha affermato che “sulla base delle tendenze di gennaio dell’Rc auto, il mercato assicurativo non è in equilibrio tecnico. Dal nostro punto di
osservazione, a gennaio non stiamo osservando quelle
inversioni di tendenza che un andamento tecnico negativo consiglierebbe quanto ai prezzi al dettaglio”.
NESSUN RISCHIO BAIL-IN PER I FONDI
PENSIONE
Assofondipensione assicura che le liquidità sono
depositate in “istituti bancari di comprovata solidità”
Possibili, ma poco probabili. Assofondipensione
smentisce le preoccupazioni sul rischio bail-in per le
somme liquide dei fondi pensione depositate tempora-
INSURANCE REVIEW, MARZO 2017 5
© Robert Kneschke – Fotolia.com
BREVI
neamente presso gli istituti di credito. “Questa liquidità
– si legge in una nota dell’associazione – rappresenta
una quota minimale del patrimonio dei fondi pensione,
tale da non pregiudicare le posizioni dei singoli lavoratori”. Inoltre, continua la nota, i fondi selezionano
allo scopo soltanto “istituti bancari di comprovata solidità”. L’allarme, partito proprio da Assifondipensione,
era stato raccolto da Covip e Bankitalia, che hanno
evidenziato “l’esigenza di un intervento normativo volto a introdurre un meccanismo di protezione idoneo a
porre al riparo dagli effetti del bail-in anche tali disponibilità, essendo convincimento condiviso da entrambe le Autorità che tale vuoto non possa essere colmato
con interventi di tipo amministrativo”.
DIEGO PALANO ENTRA IN FACILE.IT
L’ex ceo di Dalani.it sarà responsabile dell’area
assicurativa
Diego Palano è il nuovo responsabile della area assicurativa di Facile.it. Sostituisce nel ruolo Mauro Giacobbe, oggi amministratore delegato del comparatore.
Dopo aver conseguito due lauree con lode in ingegneria all’università La Sapienza di Roma, e un master
in ingegneria della produzione industriale al Mit di
Boston, Palano si è lanciato nel mercato del web partecipando alla creazione e alla gestione, come ceo, del
portale Dalani.it. Palano ha un passato come consulente aziendale per Boston Consulting Group, dove si
è occupato, fra gli altri, del settore finanziario, farmaceutico, energetico e delle telecomunicazioni. La nomina si inserisce all’interno di una più ampia strategia
di crescita del portale, che nel 2016 ha festeggiato i
cinque anni di attività, e che punta al potenziamento
di tutte le sue business unit nel 2017.
6 INSURANCE REVIEW, MARZO 2017
IVASS, ECCO LA CLASSIFICA
DEI RECLAMI
Generali guida la graduatoria per il primo semestre
del 2016
Ivass ha pubblicato la classifica dei reclami ricevuti
per il primo semestre del 2016. A guidare la graduatoria è Generali Italia, con 10.339 reclami, seguita da
UnipolSai e Allianz Italia, ferme rispettivamente a
8.419 e 4.804. Il rapporto fra numero di reclami e premi raccolti, caso curioso, è praticamente identico per
le prime tre compagnie: 1,64 per Generali e UnipolSai,
1,65 per Allianz. Sotto al podio si piazza Genialloyd
(2.885), che precede Alleanza Assicurazioni (2.822),
Direct Line (2.029) e Vittoria (2.017). Admiral, gruppo che elenca fra le sue compagnie anche ConTe, è
la prima impresa straniera, ferma all’ottavo posto con
1.789 reclami. Chiudono la top 10 Genertel (1.668)
e Rbm Salute (1.641). Nei primi sei mesi del 2016,
le imprese italiane hanno ricevuto complessivamente
56.287 reclami, in diminuzione dello 0,5% rispetto allo
stesso periodo del 2015, mentre il dato per le imprese
straniere si ferma a 8.068. Il 45% di tutti i reclami è
relativo all’Rc auto.
INTESA SANPAOLO VITA, UN 2016
IN POSITIVO
Cala la nuova produzione ma aumenta il risultato netto
consolidato
In un contesto di mercato non facile, si conferma il
buon momento di Intesa Sanpaolo Vita e Fideuram
Vita. Per quanto, secondo i risultati consolidati e aggregati, approvati al 31 dicembre 2016, la nuova produzione vita abbia segnato un calo del 13,1%, il risultato netto consolidato passa dai 658,7 milioni di euro
del 2015 agli attuali 691 milioni di euro, facendo segnare un +4,9%. Numeri che sarebbero ancora più in
aumento se si escludesse dal computo la plusvalenza
generata dalla cessione di un immobile e di una quota
della compagnia vita cinese Union Life: in questo caso,
la crescita sarebbe del 9,7%. In aumento anche le riserve tecniche, che salgono dell’1,2% e si attestano ora
a oltre 86 milioni di euro. Cresce, infine, il patrimonio
netto che, grazie a un aumento dello 0,03%, raggiunge
ora 5.242 milioni di euro.
UN’ASSICURAZIONE PER ROBOT?
Arriva la proposta del Parlamento Europeo
per regolamentare le responsabilità
Con una risoluzione approvata a larga maggioranza
(396 voti a favore, 123 contrari e 85 astenuti), il Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione Ue di mobilitarsi urgentemente per la redazione di un progetto
di legge che possa contribuire a dirimere le questioni
legate alla responsabilità delle driverless car e, più in
generale, dei robot.
Obiettivo del testo è quello di introdurre un sistema di
assicurazione obbligatoria per i robot, oltre che definire uno specifico status giuridico atto a stabilire di chi
sia la responsabilità in caso di danni.
La risoluzione chiede inoltre di monitorare con sempre
maggior attenzione le potenziali conseguenze dell’automazione del mercato del lavoro, al fine di contribuire
al raggiungimento di due diversi traguardi: elaborare
una strategia per mantenere le conquiste dello Stato
sociale e, in seconda battuta, creare un’agenzia europea per la robotica e l’intelligenza artificiale. L’embrionale fase di dibattito sulla materia sembra definitivamente archiviata. Ma se il Parlamento Europeo si
limita a dipanare la matassa della responsabilità dei
robot, c’è chi si spinge oltre: Bill Gates, fondatore e patron di Microsoft, ha recentemente avanzato la proposta di un regime fiscale a carico dei robot che svolgono
mansioni umane.
AL VIA IL PORTALE
“CURA I TUOI SOLDI”
Iniziativa della Fondazione per l’educazione finanziaria
Sbarca on line il portale Cura i tuoi soldi, ultima iniziativa della Fondazione per l’educazione finanziaria,
realizzata in collaborazione con alcune associazioni
dei consumatori, e con Adeimf (Associazione docenti di economia degli intermediari finanziari) e Global
Thinking Foundation. Obiettivo del progetto, si legge
in una nota, è quello di avvicinare “i cittadini ai temi
della gestione consapevole del denaro e del risparmio grazie a contenuti di facile consultazione e a un
linguaggio semplice e diretto”. All’interno del portale, raggiungibile all’indirizzo www.curaituoisoldi.it,
è possibile trovare suggerimenti utili per la gestione
dei propri risparmi: il tutto è suddiviso per fasce di
età, in modo tale da facilitare la ricerca e la fruizione
dei diversi contenuti. Nella sezione dedicata ai giovani,
per esempio, grande spazio è dedicato al tema della
pianificazione previdenziale, con informazioni puntuali e materiale divulgativo sui prodotti a disposizione.
Un’intera sezione è invece dedicata alle vittime di usura e al problema dell’indebitamento.
FONDI PENSIONE, ASSET IN CRESCITA
Nei 22 mercati principali, il patrimonio complessivo
arriva a quota 36,4 mila miliardi di dollari
Secondo la nuova edizione del Global pension assets
study di Willis Towers Watson, nel 2016 il patrimonio
INSURANCE REVIEW, MARZO 2017 7
BREVI
dei fondi pensione istituzionali dei 22 principali mercati globali ha raggiunto quota 36,4 mila miliardi di
dollari: il dato, che rappresenta il 62% del Pil di questi
Paesi, risulta in crescita del 4,3% rispetto al 2015. Lo
studio evidenzia come, negli ultimi cinque anni, le attività siano aumentate a una media annua del 3,8%. Il
tasso di crescita più elevato si è registrato in Cina, con
un sorprendente 20,3%, mentre il Giappone si pone
come fanalino di coda (5,4%). In Italia, il patrimonio
accumulato dalle forme pensionistiche complementari
si è attestato alla fine del terzo trimestre 2016 a circa
146,5 miliardi, 4,5% in più rispetto a fine 2015. Le risorse dei fondi negoziali ammontano a 45,2 miliardi,
mentre i fondi pensione preesistenti dispongono di un
patrimonio di 55,3 miliardi.
FARO DELL’IVASS SULLE POLIZZE
DORMIENTI
L’istituto avvia un’indagine, auspicando modifiche
legislative in materia
© somchaij – Fotolia.com
Dopo un confronto preliminare con le associazioni
dei consumatori e le compagnie assicurative, Ivass ha
avviato un’indagine sulle cosiddette polizze vita dormienti, ossia polizze che giacciano presso le imprese e
non liquidate ai beneficiari. Ivass ricorda come i diritti
delle polizze vita scadano per prescrizione dopo dieci
anni: raggiunto tale termine, le somme sono devolute
al Fondo rapporti dormienti della Consap.
“È importante invece assicurare che le somme frutto
del risparmio e delle scelte previdenziali dei cittadini
finiscano nelle mani dei beneficiari”, ha ammonito l’istituto. L’indagine avviata punta a rilevare l’ampiezza
del fenomeno, e le strategie adottate dalle compagnie
per accertare il decesso dell’assicurato e rintracciare
i familiari. Ricordando come il servizio Ricerca coperture assicurative vita di Ania costituisca l’unico
strumento utile per verificare se un congiunto deceduto abbia sottoscritto una polizza, Ivass auspica l’introduzione di modifiche normative. “Un primo passo
8 INSURANCE REVIEW, MARZO 2017
da compiere – spiega l’istituto – sarebbe prevedere
che le imprese di assicurazione abbiano accesso alla
istituenda Anagrafe nazionale della popolazione residente (Anpr) e siano tenute a consultarla almeno una
volta l’anno per verificare i decessi degli assicurati e
attivarsi verso i beneficiari”.
CUSTOMER SATISFACTION, PREMIATA
GENERTEL
Otto sigilli d’oro per i servizi offerti nel settore Rc auto
Per il secondo anno consecutivo, l’Istituto tedesco
qualità e finanza ha premiato Genertel per la qualità del servizio alla clientela. La compagnia diretta di
Generali si è aggiudicata otto sigilli d’oro nell’area customer satisfaction dell’Rc auto. Come specificato nel
Rapporto sulle polizze Rc auto, la perfomance di Genertel è stata giudicata ottima in diversi settori, distinguendosi fra i player assicurativi presi in esame. “Genertel – spiega la compagnia in una nota – si impegna
costantemente a innovare le modalità di contatto con
i clienti, ponendo particolare attenzione ai comportamenti e alle necessità delle persone, introducendo soluzioni smart e semplici, come il nuovo servizio live
chat, molto apprezzato, e con un indice di soddisfazione pari a 4,6 su 5”.
INIZIA L’AVVENTURA DI ANDIA
Paolo Aicardi, presidente della nuova associazione dei
dirigenti delle compagnie, ricevuto a Montecitorio
Paolo Aicardi, presidente della neonata Andia (Associazione nazionale dei dirigenti delle imprese assicuratrici), è stato ricevuto a Montecitorio dall’onorevole
Maurizio Bernando, presidente della commissione Finanza della Camera dei deputati. In questa occasione,
Aicardi ha chiarito il sostegno dell’associazione all’iniziativa di legge sull’educazione finanziaria e sulla trasparenza nella distribuzione dei prodotti assicurativi
e finanziari: Bernardo, sull’altro fronte, ha espresso
apprezzamento per la nascita dell’associazione, vista
come elemento capace di colmare un vuoto di rappresentanza in un settore strategico nel nostro Paese. L’incontro di Roma si inserisce in un più ampio percorso di
accreditamento che Andia, nata come spin-off di Fidia
lo scorso gennaio, sta conducendo presso istituzioni,
Authority, enti bilaterali, aziende e altre associazioni di
categoria. Andia diventa così la prima realtà associativa in Italia per numero di componenti. Obiettivo della
nuova associazione, commenta Aicardi, “sarà quello di
proporsi come un interlocutore serio, attento, affidabile e professionale”.
ALLIANZ, L’AGENTE AL CENTRO
In occasione della convention annuale, la compagnia
ribadisce il ruolo strategico degli intermediari
“Voi agenti siete il pilastro della nostra strategia”. Con
queste parole Klaus-Peter Roehler, ceo di Allianz Italia, ha accolto gli intermediari che hanno partecipato all’Allianz Identity 2017, la convention di Milano
che la compagnia ha voluto dedicare alla propria rete
agenziale. Allianz ha ribadito la centralità degli intermediari all’interno della propria strategia, tutta focalizzata sullo sviluppo del ramo vita e del ramo danni
non auto. “Avete la certezza – ha continuato Roehler
– che Allianz è al vostro fianco per cogliere tutte le
opportunità del futuro e per sostenere la crescita in
tutti i segmenti di business”. La convention ha fornito anche la cornice ideale per presentare AllianzNow,
una nuova app dedicata ad agenti e clienti che punta a
rendere più agevole la condivisione di informazioni, a
semplificare le procedure per la gestione del sinistro e,
di conseguenza, a migliorare la customer satisfaction.
La novità, si legge in una nota diffusa dalla compagnia,
“si candida a essere un vero e proprio game changer
per il settore in un’ottica di connected insurance”.
ASSITECA ACQUISISCE
CDM INSURANCE BROKERS
Operazione da 1,5 milioni di euro per il 100%
del capitale azionario
Tante altre news
su Insurancetrade.it
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Sul portale www.insurancetrade.it è possibile trovare numerose altre news riguardanti il mercato,
le compagnie, la distribuzione, la normativa e tutte le novità legate al settore assicurativo. Le notizie della sezione Brevi sono inoltre approfondite
on line sul sito. Collegati con smartphone o tablet
per accedere alla homepage, dalla quale puoi navigare liberamente.
Nel mese di febbraio i contenuti più visti sul sito
sono stati: l’agenda del convegno di Insurance
Connect, Innovazione: dalla forma ai contenuti;
la news Ivass, la classifica dei reclami del primo
semestre 2016; l’approfondimento dell’avvocato
Maurizio Hazan, Sinistri Rc auto: nuovo drastico
intervento di Ivass; la notizia UnipolSai, utile (in
calo) a 527 milioni di euro e l’articolo Aviva Italia
riorganizza il business danni e vita.
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Nel mese di febbraio i contenuti più cliccati sulla
pagina Facebook di Insurance Review sono stati:
l’articolo Senza l’auto, il resto non si vende; l’editoriale Superare l'ignoranza economica; l’approfondimento La normativa per gli enti pensionistici.
I contenuti di Insurance Review più visualizzati
su Linkedin sono stati: l’articolo Una scatola nera
da riempire; la news La comunicazione “commerciale”; l’articolo Innovare con score e big data.
Alla fine di febbraio, a poche settimane di distanza
dall’annuncio di un accordo preliminare, Assiteca ha
acquisito il 100% del capitale azionario di Cdm Insurance Brokers. Finalizzata al termine di una positiva due diligence, l’operazione ha un costo stimato in
1,5 milioni di euro, che sarà corrisposto in tre diverse
tranche nei prossimi trenta mesi. La cifra potrà essere
soggetta a un meccanismo di aggiustamento ma, assicura il broker in una nota, “non potrà in ogni caso
essere superiore a euro 1.500.000”. L’accordo si inserisce all’interno di una più ampia strategia di crescita
di Assiteca attraverso linee esterne, volta al rafforzamento delle competenze, della presenza sul territorio
nazionale e dell’offerta in settori specialistici.
INSURANCE REVIEW, MARZO 2017 9
PERITI
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“Siamo tutti frangibili, chi più,
chi meno”. È una delle frasi
finali del famoso film di Paolo
Genovese, “Perfetti sconosciuti”, con la quale l’attore
Marco Giallini, con amaro
realismo, conclude che tutti,
nessuno escluso, hanno qualcosa da nascondere di cui
vergognarsi: bugie, sotterfugi,
doppie relazioni, tradimenti.
Se non lo avete ancora
visto, non perdetevelo.
Estremamente piacevole e scorrevole, a tratti
molto divertente, sfruttando una sorta di superficialità apparente, il
film cattura l’attenzione
e, attraverso una serie
di colpi di scena, coinvolge lo spettatore nello
psicodramma di gruppo
dei protagonisti, sette
amici che si ritrovano
a cena, scavando nella
vita di ciascuno e mettendo a nudo umanità
vecchie e nuove, segreti,
debolezze,
contraddizioni, falsità, scorrettezze.
Intanto il regista fa riflettere sulle insidie che
si celano in uno smartphone, che definisce la
scatola nera della nostra
vita, e su quanto stia catalizzando sempre più
10 INSURANCE REVIEW, MARZO 2017
ogni forma di rapporto
tra le persone e con il
mondo che ci circonda,
inaridendo e spesso annullando, di fatto, ogni
tipo di relazione. In più
di un’occasione mi è
capitato recentemente
di essere al ristorante
e di notare due giovani
fidanzati a un tavolo accanto, tutti e due intenti
nel leggere e digitare a
lungo sul proprio cellulare… E la chiamano evoluzione.
A parte queste e altre
possibili considerazioni sull’uso/abuso degli
strumenti
tecnologici
di oggi, il messaggio di
fondo del film mi ha richiamato alla mente alcuni passaggi del Codice del socio Aipai.
Non mi riferisco ovviamente alla sfera privata,
dove ognuno fortunatamente ha la libertà di
agire come più ritiene
opportuno ma, come
stabilito dal Codice Aipai, il perito nello svolgimento della propria attività professionale deve:
“osservare scrupolosamente le norme… di un
retto comportamento…
e si impegna a compie-
GIBILITÀ
di Giuse
ppe Deg
radi
consigliere di
Aipai
re coscienziosamente il
suo mandato con onestà, obiettività, indipendenza,
sollecitudine,
competenza e dignità”.
Deve inoltre “…attenersi
a una chiara condotta
morale e osservare una
irreprensibile correttezza professionale” e “improntare i rapporti verso
i suoi contraddittori… a
lealtà, correttezza e reciproco rispetto”.
Altro che frangibilità; mi
verrebbe da dire proprio
tutt’altro.
L’integrità del perito
Il film si conclude con
una sorta di sliding doors ancora più amaro,
perché vuol far tirare un
sospiro di finto sollievo,
nell’illusione che nessuno venga mai a conoscenza dei nostri segreti
ma, anche se potrò sembrare un po’ partigiano,
ho proprio pensato che
per un perito questo
non può e non deve
accadere. Se un perito
pensasse di operare avvalendosi di sotterfugi,
scorrettezze, disonestà,
attraverso cadute di sti-
le o mancanze di rispetto nei confronti degli
interlocutori che di volta
in volta incontra, violerebbe le norme fondamentali che regolano lo
svolgimento della nostra
professione e che, fin
dal lontano 1968, i soci
fondatori di Aipai hanno
voluto inserire a coronamento dello statuto
e del regolamento della
nostra associazione.
Mi permetto quindi di
dissentire con l’interessante affermazione a effetto di Giallini. Non tutti
sono frangibili; almeno i
periti, nello svolgimento
della loro attività professionale, possono essere
considerati (quantomeno nelle intenzioni e con
le eventuali eccezioni
che confermano la regola) persone tutte d’un
pezzo e adeguatamente
infrangibili.
E se un professionista
riesce a incarnare questi
ideali nella propria attività lavorativa, mi viene
da pensare che anche
nella sfera privata non
possa agire in modo
molto diverso.
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Sono vari i criteri adottati per
accertare e liquidare il danno
arrecato da atti di mala gestio
commessi dall’organo amministrativo, quando essi hanno
condotto a una situazione di
dissesto della società.
I due principali sono costituiti dal criterio della differenza tra attivo
e passivo della società
fallita e dal criterio della differenza dei netti
patrimoniali
(quando
si contesti agli amministratori di aver illecitamente consentito il proseguimento dell’attività
aziendale).
A partire dal 2011 si
era venuto creando un
contrasto tra pronunce
giurisprudenziali,
laddove veniva ammesso
l’utilizzo del primo criterio nel caso in cui la
irregolare tenuta o il
mancato rinvenimento
delle scritture contabili
non consentiva al curatore di indicare specificatamente il singolo
atto illegittimo e il nesso
di causalità tra esso e il
danno verificatosi.
Con la sentenza 9100
del 2015, la Suprema
Corte è intervenuta sul
tema a Sezioni Unite,
chiarendo innanzitutto
che dall’inadempimento
delle obbligazioni degli
amministratori stabilite
dalla legge e dallo statuto della società non
necessariamente deriva
un danno, e che quindi
deve sempre essere accertato il nesso di causalità tra lo specifico
inadempimento contestato e il danno arrecato.
Ciò posto, è chiaro che
un danno di tale portata da provocare in via
univoca il dissesto e la
sottoposizione della società al fallimento, e che
dunque giustifichi una
quantificazione in termini di deficit, potrebbe
derivare solamente da
una grave e costante
violazione del dovere di
diligenza degli amministratori in carica, circostanza che nella prassi
è difficilmente riscontrabile.
Nell’ipotesi di mancanza
o irregolare tenuta delle
scritture contabili, per
esemplificare, si è anche
sottolineato che l’inadempimento dell’amministratore non è necessariamente produttivo
di un danno patrimo-
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di Laura O Manganelli,
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e tributario C
niale. Le passività che in
esso dovrebbero essere
riportate non sono necessariamente
provocate dalla mancanza del
documento contabile, il
quale potrebbe al massimo essere d’aiuto nel
ricostruire perdite già
subite.
Peraltro, la quantificazione del danno non
può, in conformità con i
principi dell’ordinamento, mai essere effettuata su basi sanzionatorie
ma deve conformarsi al
principio indennitario.
Una deroga a tali assunti non è giustificabile
nemmeno dall’impossibilità per il curatore di
quantificare il danno in
altro modo.
Il criterio differenziale
del deficit non è
automatico
In sintesi, la Suprema
Corte esclude la possibilità di liquidare tout
court il danno facendo
riferimento alla differenza tra l’attivo e il passivo della società, pur in
caso di irregolare tenuta delle scritture contabili. Tuttavia, in tale ipotesi, il curatore sarebbe
abilitato a chiedere una
pronuncia in via equitativa, ricorrendone tutti i
presupposti, e il giudice
sarebbe tenuto ad indicare le ragioni in base
alle quali non sia stato
possibile l’accertamento
in maniera più puntuale e specifica, per poi
quantificare il danno in
termini di deficit.
La Suprema Corte, con
sentenza 8802 del 2016,
ha confermato la legittimità del ricorso a una
valutazione equitativa
del danno basata sul
criterio differenziale tra
attivo e passivo, spingendosi ad ammettere
che la quantificazione
del danno possa essere
effettuata sulla base di
valutazioni prognostiche in ordine al probabile esito positivo delle
insinuazioni tardive e
delle opposizioni allo
stato passivo.
Dunque, la giurisprudenza di legittimità
limita ed esclude la
possibilità di applicare
automaticamente il criterio differenziale del
deficit, dovendosi sempre e comunque valutare la effettiva incidenza
del
comportamento
sulla perdita subita dalla società e limitando
l’utilizzo di criteri equitativi ai casi in cui non
sia possibile fornire una
prova specifica del danno.
INSURANCE REVIEW, MARZO 2017 11
SOCIAL NETWORK
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Le sfide che l’agente
deve vincere sono molteplici: il cliente vive
oggi una relazione sociale diversa, più digitale, e così la pretende
anche dagli agenti di
assicurazione. Gli strumenti digitali, inoltre,
daranno agli intermediari occasioni di relazione che, per quantità
e qualità, erano finora
inesplorate.
12 INSURANCE REVIEW, MARZO 2017
Pubblicità
e pubblicazione
La sfida è importante e
vanno capite alcune dinamiche: una su tutte,
quella dei costi.
Quando parliamo di
costi nel mondo dei social network, occorre
distinguere le spese di
advertising da quelle di
pura gestione dei canali: a seconda di come
l’intermediario decide
di approcciare questo
mondo, possiamo ricavare dati tra loro eterogenei. A titolo esemplificativo, potrei dire che
sia l’assunzione di un
social media manager
sia l’esternalizzazione di
tali attività costerebbero molto di più rispetto
alla conversione di una
risorsa interna che vi si
dedichi anche solo parzialmente. Non dobbiamo dare per scontato
che la pubblicità costi
più della pubblicazione
e del saper pubblicare.
Occorre fare quello che
gli agenti italiani sanno
fare molto bene, ovvero
organizzarsi e pianificare. Sono convinto che,
nel rispetto della libertà
© madpixblue – Fotolia.com
Ogni giorno ci interroghiamo
sulla figura dell’agente di
oggi e di domani, pensando,
inevitabilmente, a cosa ne
sarà o quanta ne rimarrà di
quella famosa redditività di
agenzia, quando la contrazione dei prezzi nel motor si
sarà esaurita e il passaggio di
clientela da un canale all’altro
sarà completato.
Per quanto importante e vitale sia questa dinamica, oggi
esiste un tema altrettanto importante che nel tempo sarà
un punto fermo della nostra
redditività: sto parlando di digitalizzazione e uso dei social
network.
I social network saranno (alcuni lo sono già)
i nuovi Crm di agenzia.
Oggi, ad esempio, ci
aiutano a selezionare
non solo il nostro target
ma anche quello che
prima non riuscivamo a
raggiungere se non con
un’organizzazione fisica
importante: si tratta di
una grande opportunità
in diversi ambiti.
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Vitellozz
di Fabrizioe Aviva ad Ascoli Piceno
nz
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agente A
della commiss
e componente agap
network del M
imprenditoriale, in determinati casi sia auspicabile la riconversione
di alcune voci di spesa
pubblicitaria in advertising sui social network,
in quanto di gran lunga
meno costosa e più efficace di tante altre forme, spesso obsolete e
non sempre condivise.
Creare un piano
editoriale
Gli agenti sono chiamati
a un cambio di passo e
ad arricchirsi di nuove
competenze che porta-