Il Mercato delle biciclette di “medio livello” (dai 250 ai 500 eur) sta

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Il Mercato delle biciclette di “medio livello” (dai 250 ai 500 eur) sta
Il Mercato delle biciclette di “medio livello” (dai 250 ai 500 eur) sta crescendo.
Attualmente, i principali importatori considerati ‘grandi’ sono 27 e rappresentano i più
importanti brand internazionali di cui molti in esclusi, monopolizzando il mercato e
conseguentemente anche la relativa crescita.
Circa 18 hanno sede a Kiev mentre gli altri sono distribuiti nelle principali città
(Dnepropetrovsk, Odessa, etc.).
Gli stessi, importano e distribuiscono, anche pezzi di ricambio, abbigliamento, accessori.
Ultimamente, alcuni rivenditori regionali che prima si rifornivano da questi, cominciano ad
andare all’estero per comprare direttamente ed avere condizioni miglior
Questi ‘grandi’ importatori vendono mediamente dalle 4.000 alle 6.000 biciclette all’anno.
Uno di questi ‘Giant’ supera abbondantemente questo numero.
Pertanto, si può ipotizzare un volume di affari annuo del settore ‘biciclette di medio livello’
sia di circa 40 mln. di Euro di cui il 90% si riferisce a MTB e per il restante 10% a biciclette
da strada e da citta..
Per quanto riguarda il segmento ‘super-economico’ (80-150 Euro), il numero di biciclette
vendute si attesta a circa 300-400 mila unità; esclusivamente di produzione cinese, sono
vendute soprattutto nelle piccole città e nei villaggi ma anche nei mercati rionali di Kharkov
e Odessa.
In modo particolare, il mercato regionale di Kharkov, oltre ad essere enorme, è molto
conosciuto ed attira migliaia di visitatori da centinaia di chilometri di distanza.
Il mercato delle biciclette “costose’ (superiori a 500 Euro) risente del ‘fenomeno’ delle
biciclette rubate e delle biciclette usate.
Questo ‘fenomeno’ è particolarmente grave, in quanto sembra siano coinvolti anche
rivenditori europei che denunciano i ‘furti’ subiti, riscuotono il premio assicurativo e poi
rivendono i prodotti a prezzi altamente concorrenziali.
Comunque, si può ipotizzare, per questo segmento, un volume di affari minimo annuo di
circa 7 mln. di Euro per circa 14.000 pezzi.
Il comparto pezzi di ricambio e accessori (escluso abbigliamento), è suddiviso tra i
prodotti ‘costosi’ riferiti a ‘marche note’ e quelli ‘super-economici’ di fabbricazione cinese e
venduti nei numerosi mercati rionali.
Inutile dire che il segmento prevalente del comparto è quello dei prodotto ‘super-economici’.
Comunque, si suppone che il volume di affari annuo del segmento ‘marche note’ sia di circa
10-12 mln.
Si può pertanto supporre che il volume d’affari annuo, dei comparti ‘biciclette’ e ‘pezzi di
ricambi e accessori’ dei segmenti ‘costosi – marche note’ e ‘super-economici’ si attesti oltre i
110 mln.
Se si pensa che il mercato Europeo ha un volume di affari annuo di 20 Mrd, le prospettive
nei prossimi anni, per chi inizia ora, dovrebbero essere senz’altro positive.
Non è stato incluso l’abbigliamento, in quanto ha una forte correlazione con altri comparti
sportivi, e outdoor.
Attualmente, gli operatori locali cercano di contenere i prezzi delle biciclette del segmento
‘costose’ assemblando varie parti tra di loro; ad esempio, ‘forcella’ e ‘telaio’ di segmento
‘costoso’ (Cinelli)e ruote di segmento ‘medio’ .
Per quel che riguarda la tendenza del mercato, prima della crisi del 2008, il settore era in
forte crescita su tutti i segmenti. Da allora il segmento ‘costoso’ si è stabilizzato mentre gli
altri hanno avuto un incremento costante di circa il 15% annuo.
Anche se attualmente il segmento ‘super-economico’ è quello che attualizza più unità
vendute per anno è senz’altro di supporto ad infondere nella gente l’interesse sempre
maggiore per il settore , comparare i prodotti, apprezzarne la qualità e giustificare
conseguentemente il maggior prezzo.
La presenza dei marchi Italiani è molto debole, sia perché il livello di prezzo è medio-alto
ma anche perché non è mai stata fatta alcuna operazione di valorizzazione e presentazione
delle nostre produzioni.