federazione confsal-unsa debutta "cultura crea" il programma di aiuti

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federazione confsal-unsa debutta "cultura crea" il programma di aiuti
FEDERAZIONE CONFSAL-UNSA
COORDINAMENTO NAZIONALE BENI CULTURALI
c/o Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Via del Collegio Romano, 27 - 00186 Roma
Tel. 06.67232889 - Tel./Fax 0667232348 – Fax Tiscali 1786070337
[email protected] – www.unsabeniculturali.it
DEBUTTA "CULTURA CREA" IL PROGRAMMA DI
AIUTI DEL MIBACT PER LE IMPRESE CULTURALI
Dalle
ore
12.00
del
15
settembre
2016,
attraverso
il
sito
web
www.culturacreativa.beniculturali.it. si potranno presentare le domande per il bando
previsto dal decreto ministeriale dell'11 maggio 2016; le agevolazioni sono concesse
con procedimento a sportello, quindi fino ad esaurimento delle risorse stanziate.
I soggetti interessati potranno prepararsi anche attraverso gli incontri sul territorio
organizzati dal soggetto gestore Invitalia, che ha appena pubblicato la modulistica per la
presentazione delle domande.
L'istruttoria si concluderà entro 60 giorni dalla presentazione della domanda, mentre
entro 60 giorni dalla comunicazione di ammissione agli aiuti le agevolazioni saranno
concesse alle imprese selezionate sulla base di un contratto di finanziamento
appositamente stipulato tra Invitalia e il soggetto beneficiario.
Un finanziamento complessivo di 107 milioni di euro, che potrà salire a 114 milioni, a
sostegno di neo imprese e team di persone fisiche, PMI, imprese sociali e onlus attive
nelle industrie creativa, culturale e turistica nelle Regioni del Mezzogiorno destinatarie
del PON Cultura 2014-2020 cioè Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.
Tre le linee d’intervento: • Nuove Imprese dell’industria culturale, con una dotazione
finanziaria di 41,7 milioni di euro, • Imprese dell’industria culturale e turistica, con
risorse per 37,8 milioni di euro, • Terzo settore nell’industria culturale, a valere su
risorse per 27,4 milioni di euro.
La prima linea di intervento è dedicata a due tipologie di beneficiari: le imprese
dell’industria culturale, comprese le cooperative, costituite da non più di 36 mesi; le
persone fisiche che vogliono costituire un’impresa. Gli investimenti, di importo non
superiore a 400mila euro, possono riguardare la creazione o l’introduzione di innovazioni
di processo, di prodotto o servizio, organizzative, di mercato. Le spese ammissibili alle
agevolazioni comprendono: • macchinari, impianti, attrezzature, arredi e mezzi mobili,
purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione, • beni immateriali ad
utilità pluriennale, quali programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché
certificazioni, know how e conoscenze tecniche, anche non brevettate. Nel limite del 20%
dell'importo sono ammissibili anche le spese di gestione per: • personale interno
qualificato; • servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione; •
consulenze esterne specialistiche prestate da Università e Centri di ricerca pubblici o da
imprese e persone fisiche dotate di documentate competenze in materia. Due le forme di
aiuto previste: • un finanziamento agevolato a tasso zero pari al 40% delle spese
ammissibili della durata massima di otto anni di ammortamento, oltre ad un
preammortamento di un anno per il periodo di realizzazione dell’intervento; • un
contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibili.
La seconda linea di intervento riguarda le imprese che sono costituite in forma
societaria da almeno 36 mesi, incluse le cooperative, con programmi di investimento nei
settori dell’industria culturale, turistica, creativa, dello spettacolo e dei prodotti tipici
locali. I programmi di investimento, potranno arrivare all'importo di 500mila euro e
riguarderanno: a) fruizione turistica e culturale; b) promozione e comunicazione per la
valorizzazione; c) recupero e valorizzazione di produzioni locali di beni e servizi. Le spese
ammissibili ed il contributo corrispondono a quelli della prima linea.
La terza linea d’intervento riguarda il Terzo settore: imprese sociali, comprese le
cooperative, e Onlus. I programmi di investimento, non possono superare i 400a euro, e
possono riguardare: a) gestione degli attrattori; b) fruizione degli attrattori; c) attività di
animazione e partecipazione culturale. Le spese di gestione non sono ammesse per
questa linea d’azione. Escluse anche le agevolazioni in forma di finanziamenti, mentre i
contributi a fondo perduto coprono l’80% delle spese ammissibili e possono salire al 90%
per imprese femminili, giovanili e in possesso del rating di legalità.