EDITORIALE (Manpower)

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EDITORIALE (Manpower)
EDITORIALE
Cari lettori,
è per me un vero piacere avere l’occasione di salutarvi e di inaugurare questo utilissimo
strumento di comunicazione/condivisione che ci accompagnerà durante la realizzazione del
progetto e mi auguro, anche successivamente.
D’altra parte la condivisione è concetto portante del Progetto “K-Competencies”, avere una
visione allargata è ormai una necessità nell’Europa che andiamo a costruire. Costruire … la
sfida è grande ma è proprio il lavoro, l’impegno, le idee, la passione che ognuno di noi mette in
quello che fa tutti i giorni, che delinea le linee di sviluppo della nostra Europa.
Assieme all’obiettivo del progetto “K-Competencies”, coltiviamo un sogno, un’opportunità, una
realtà … creare un mercato del lavoro europeo unico e con pari opportunità, nel quale si possa
indifferentemente lavorare a Roma come a Vilnius, e quindi sentirsi a casa in Europa.
Riuscire a definire un sistema che consenta una valutazione delle competenze di base
fondamentali per un lavoratore europeo, è un risultato estremamente concreto e spendibile, ed
è questa possibilità di contribuire allo sviluppo futuro della nostra società in modo diretto che
rende affascinante partecipare ad un progetto come “K-Competencies”, non dei tecnici che
lavorano attorno ad un tavolo su concetti astratti, ma colleghi, cittadini, vicini di casa, che
costruiscono la società di domani.
Consentitemi infine, di far riferimento al lavoro flessibile che costituisce per Manpower il centro
delle sue attività, ma che è centrale anche nell’ottica dello sviluppo di un mercato del lavoro
europeo. I dati mostrano che è uno dei migliori strumenti per fare esperienze diverse,
sperimentarsi, conoscere e conoscersi, nella ricerca di quella crescita professionale lungo tutto
l’arco della vita che è necessario sia l’obiettivo di noi tutti per contribuire alla visione ribadita
più volte dalla Commissione: diventare la società basata sulla conoscenza più avanzata del
mondo.
Non mi rimane che augurare a tutti noi un buon lavoro e a voi una buona lettura!
Dario Scalella
Direttore Generale
Manpower Formazione
IL PROGETTO LEONARDO DA VINCI K-COMPETENCIES
“New Key Competencies in business for integrating LifeLong Learning within an enlarged
Europe” (IT/04/BF/PP-154061)
sito web: www.ifoa.it/manpower-kcom
Le competenze fondamentali (o key competencies) rappresentano un insieme "multifunzionale"
di conoscenze, capacità ed attitudini che tutti gli individui dovrebbero possedere per il proprio
sviluppo e la realizzazione personale, l'inclusione sociale e l'occupabilità. Esse dovrebbero
essere acquisite al termine dell'istruzione/formazione obbligatoria, e rappresentare la base per
l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita (LifeLong Learning).Le competenze fondamentali si
applicano ad una serie di contesti: dall'istruzione obbligatoria, alla formazione adulti, sino
all'istruzione e formazione di gruppi a rischio di esclusione.
Il progetto K-COMPETENCIES intende promuovere l'accesso e l'integrazione del LifeLong
Learning nell'Europa allargata, tramite la definizione di standard per le nuove competenze
fondamentali e lo sviluppo congiunto di strumenti e percorsi formativi condivisi dai tradizionali
e nuovi membri dell'Unione Europea.
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K-COMPETENCIES ha una durata complessiva di 30 mesi (Ottobre 2004 - Marzo 2007) e si
articola nelle seguenti fasi:
Definizione di standard minimi di Key Competencies nei nuovi e tradizionali membri
dell’Unione Europea
• Analisi comparata degli orientamenti e standard comunitari e nazionali
• Definizione delle aree pertinenti le key competencies
Analisi dei fabbisogni di Key Competencies degli utenti dei sistemi della formazione –
lavoro
• Indagine campione e mappatura dei fabbisogni di competenze degli utenti (bottom-up),
con particolare attenzione ai lavoratori temporanei
• Integrazione e sintesi risultati Fase 1-2
Sviluppo Catalogo Europeo delle Key Competencies
• Progettazione di piani formativi multilingua per il soddisfacimento dei fabbisogni emersi
Sviluppo di un software per la rilevazione dei fabbisogni di key competencies e l’orientamento
ai percorsi formativi
• Progettazione e test del software su un campione di utenti
CD-Rom multilingua del Catalogo Europeo delle key competencies
• Catalogo formativo multilingua ipertestuale realizzato in formato Html, fruibile sia on-line
sia su CD-Rom tramite browser internet
Disseminazione (trasversale Fasi 1-5)
• Sito web dedicato
• Brochure promozionale ed informativa del Progetto
• Newsletter periodica
• Promozione presso i sistemi, le reti e gli utenti di riferimento della formazione-lavoro a
livello locale, nazionale, transnazionale
• Evento finale Europeo
IL PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI
Leonardo da Vinci è il programma d’azione per l’attuazione della politica di formazione
professionale della Comunità europea, a sostegno e integrazione di azioni intraprese dagli Stati
membri. Il programma mira ad avvalersi della cooperazione transnazionale per migliorare la
qualità, promuovere l’innovazione e sostenere la dimensione europea di sistemi e prassi di
formazione professionale. In termini specifici, Leonardo da Vinci persegue tre obiettivi
principali: agevolare l’integrazione professionale, migliorare la qualità della formazione e le
relative possibilità di accesso e promuovere il contributo della formazione all’innovazione. La
dotazione di bilancio complessiva per Leonardo da Vinci ammonta a € 1,15 miliardi per un
periodo di sette anni (2000-2006).
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito:
http://europa.eu.int/comm/education/programmes/leonardo/leonardo_en.html
LA PARTNERSHIP
E’ multi-attore, comprendendo organismi di formazione privati o legati al mondo universitario
ed economico; istituti di istruzione superiore; sindacati ed soggetti datoriali; enti no profit.
E’ transnazionale, includendo sia i tradizionali membri dell’Unione Europea (Italia, Francia,
Germania, Regno Unito), sia i paesi nuovi entrati (Ungheria, Estonia, Lettonia, Lituania), in una
reale dimensione di Europa allargata.
Possiede esperienza e know-how nella gestione di attività transnazionali e sul tema delle
competenze.
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Ente Promotore
MANPOWER FORMAZIONE S.P.A (I)
Coordinatore
IFOA - Istituto Formazione Operatori Aziendali (I)
Parti Sociali
ALAI-CISL Lombardia (I)
NIDIL-CGIL (I)
UIL Milano e Lombardia (I)
Partenariato Transnazionale
Volkshochschule Passau (D)
Tallinn College of Tallinn University of Technology (EE)
Groupe ESCI de l’Ain (F)
Artemisszio Foundation (HU)
Kaunas Business College (LT)
LDDK – Associazione Industriali Lettone (LV)
North West Institute Of Further and Higher Education (UK – Northern Ireland)
LE ATTIVITÀ DELLA FASE 1: STATO DELL’ARTE
La fase 1 aveva come obiettivo la rilevazione della presenza delle competenze chiave nei
sistemi dell’istruzione e della formazione professionale nei Paesi partner del progetto, tale
indagine è stata effettuata utilizzando come base l’elenco di aree di competenza chiave
descritte nel progress report del Novembre 2003 del Gruppo di Lavoro "Basic skills,
entrepreneurship and foreign languages" istituito dalla DG Education and Culture della
Commissione Europea (disponibile nella sezione archivio documenti del sito web di progetto
www.ifoa.it/manpower-kcom):
1. Comunicazione nella lingua madre
2. Comunicazione in lingua straniera
3. Matematica di base
4. Scienza e Tecnologia
5. ICT
6. Imparare ad apprendere
7. Competenze interpersonali, interculturali sociali
8. Competenze civiche
9. Imprenditorialità
10. Identità culturale
La proposta del Gruppo di Lavoro B, come si evince già dalla sua composizione, che raggruppa
rappresentanti dei Ministeri dell’Istruzione, intende fornire linee guida e spunti di riflessione ai
Paesi partner perché rivedano o adattino propri programmi scolastici (e, in una certa misura, di
formazione iniziale) nazionali.
Nel quadro del progetto Leonardo Da Vinci “K- Competencies: new key competencies in
business for Integrating Lifelong Learning within an enlarged Europe”, le competenze chiave
sono invece esaminate nell’ambito della formazione professionale secondaria e continua e non
come obiettivo programmatico ma come indicatore, un parametro a cui rapportare l’esistente:
in particolare le competenze effettivamente sviluppate dagli adulti nel corso della loro
esperienza di vita e, soprattutto professionale, in un’ottica di Lifelong Learning.
L’analisi e la mappatura effettuate nel progetto vanno ad integrare la proposta europea e a
prendere in considerazione i bisogni attuali di giovani e adulti occupati o in cerca di
occupazione.
In vista degli obiettivi sopraccitati le attività di progetto si focalizzeranno su un numero meno
ampio di competenze chiave:
1. Lingua straniera
2. Inglese (per non anglofoni)
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3.
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ICT
Competenze civili e sociali,
Competenze interpersonali e interculturali
Espressione culturale
Imparare ad apprendere
Imprenditorialità
ALTRI PROGETTI INTERNAZIONALI
Acting ACTING - Active ageing
(VS/2004/0372)
Sito web: www.ifoa.it/acting
for
Competencies
Transfer
and
trainING
Il Progetto ACTING, di cui IFOA è promotore, intende sviluppare a sperimentare nuove
modalità di formazione per la riqualificazione dei lavoratori anziani e per il trasferimento delle
loro competenze distintive nell'azienda. Il Progetto si propone inoltre di sensibilizzare gli attori
politici e socio-economici sulle potenzialità professionali dei senior.
Finalità di ACTING è dunque quella di promuovere l'occupabilità e l'adattabilità dei lavoratori
anziani tramite azioni integrate di analisi dei fabbisogni, formazione, trasferimento di
competenze e buone prassi sull'active ageing.
ACTING coinvolge una partnership multiattore, sia pubblica sia privata, composta da 18 tra
enti istituzionali, agenzie per il lavoro e lo sviluppo locali, sindacati, associazioni di categoria,
camere di commercio, aziende, enti di formazione ubicati in 3 Regioni Italiane (Emilia
Romagna, Lombardia, Toscana) e 3 Regioni Europee (Asturias–E, Rhône-Alpes–F, Northern
Ireland–UK).
Il Progetto svilupperà processi, prodotti e risultati concretamente utilizzabili dagli attori nei
propri sistemi di riferimento, nonché innovativi per i contesti e settori economici coinvolti
(tessile ed abbigliamento in Italia, metallurgico in Spagna, materie plastiche e costruzioni in
Francia, tecnologia alimentare in Nord Irlanda), i quali scontano ritardi significativi sul tema
della gestione del cambiamento demografico.
Consulenza e Orientamento: strumenti per le Pari Opportunità nel mercato del lavoro
dell’Europa allargata ” (IT/04/BF/PP-154072)
Sito web: www.ifoa.it/leo-orienta
Il progetto “consulenza e orientamento: Strumenti per le Pari Opportunità nel mercato del
lavoro europeo” intende favorire lo scambio di esperienze e di metodologie in tema di Pari
Opportunità. Il progetto ambisce a proporre, soluzioni e strumenti operativi che possano
essere recepiti e trasferiti nei paesi partners di nuovo ingresso.
Sinteticamente le fasi previste, per lo sviluppo del progetto, sono:
Fase I: Analisi delle politiche orientative/consulenziali utilizzate nei paesi partners coinvolti
dell’Unione Europea e nei paesi di nuovo ingresso partners del progetto
Fase II: Analisi e indagine sul campo delle tipologie di strumenti orientativi/consulenziali
utilizzati nei paesi partners coinvolti dell’Unione Europea, in base all’utenza di riferimento
Fase III: Identificazione di possibili buone prassi trasferibili nei paesi dell’Est e di un prodotto
da sperimentare.
Fase IV : Realizzazione della sperimentazione tramite piattaforma on line, per
operatori/consulenti di orientamento dei paesi dell’Est, alla luce delle buone prassi individuate
Fase V : Disseminazione in itinere e finale del progetto e dei risultati
La proposta progettuale intende favorire lo scambio di esperienze in merito e di metodologie,
favorendo soluzioni e promuovendo strumenti operativi, individuati dalla comparazione tra i
diversi paesi europei coinvolti, e che possano essere recepiti e trasferiti nei paesi partners di
ingresso.
L’obiettivo ultimo è quello di fornire un quadro globale della situazione donna sul lavoro nel
contesto europeo, individuando e valorizzando gli strumenti di consulenza orientativa in grado
di promuovere le competenze di genere e di creare valore aggiunto anche per le aziende e in
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generale per il tessuto socio economico nel quale le donne sono inserite, fornendo soluzioni
rispetto agli strumenti identificati.
Informazioni complete e materiale sviluppato sono disponibili al sito:www.ifoa.it/leo-orienta
FOCUS: IL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE IN ITALIA E
GERMANIA E LE COMPETENZE CHIAVE
Italia
Il sistema della formazione professionale italiano fa capo al Ministero del Lavoro, ma sono le
Regioni ad avere competenza esclusiva in materia. I regolamenti richiesti per la
determinazione degli standard minimi formativi e la spendibilità dei titoli professionali, sia
nell’ambito nazionale che per il transito dai percorsi formativi a quelli scolastici, vengono
stabiliti dal Governo, d’intesa con la Conferenza unificata Stato-Regioni-Città e Autonomie
locali.
Per quanto riguarda gli standard, il sistema italiano si basa su standard di qualifiche anche se,
a partire dal 1998 è iniziata una sperimentazione nazionale, finalizzata alla trasparenza e alla
trasferibilità delle certificazioni, che ha portato alla realizzazione di una serie di standard
nazionali relativi a competenze (suddivise in competenze di base, trasversali e tecnico
professionali). Tali standard concorrono a disegnare figure professionali “nazionali” nel quadro
della formazione tecnica superiore (IFTS), percorsi biennali specialistici, paralleli a quello
universitario, finalizzati alla preparazione di quadri di alta competenza tecnica e professionale.
Le competenze di base sono inoltre descritte in modo da essere facilmente traducibili in unità
formative e risentono molto del loro collegamento con la formazione post secondaria, per
questo motivo si riportano anche gli standard delle competenze di base emersi dall’accordo
Stato-Regioni del 15 gennaio 2004, definiti nel quadro della Riforma del sistema nazionale
dell’Istruzione e della Formazione.
Questi nuovi standard, la cui applicazione sperimentale comincia dal 2005 sono, nello spirito e
nel contenuto, molto più assimilabili alle competenze chiave, in quanto non sono concepiti solo
in riferimento all’occupabilità delle persone ma anche al fine di garantire i pieni diritti di
cittadinanza a partire da un quadro culturale di formazione di base.1
Si ritiene che questi ultimi saranno i nuovi standard di riferimento del sistema italiano di
istruzione e formazione.
Germania
In Germania, Stato federale, la responsabilità dell’istruzione e della formazione è del Länder e
l‘obbligo scolastico termina a 15-16 anni, dopo il nono o il decimo anno di corso (varia a
seconda del Land).
Dopo quattro anni di istruzione primaria (Grundschule) si entra nel Gymnasium con
insegnamenti di tipo generale o nella Realschule come istruzione di base secondaria, che
prepara alla scuola professionale secondaria superiore Altrimenti si frequenta la Hauptschule,
dal quinto al decimo anno, con insegnamenti basici generali e di orientamento professionale,
che preparano il giovane ai percorsi del sistema duale, in cui rimarrà per 2-3 anni, fino ai 1718 (scatta cioè una forma di "obbligo" formativo professionale). Oltre al sistema duale, che può
essere considerato formazione di base, il sistema tedesco prevede percorsi formativi che
preparano quadri professionali intermedi altamente specializzati con capacità gestionali e di
amministrazione delle risorse.
In Germania la formazione professionale e l’istruzione sono strettamente correlate solo
nell’ambito del sistema duale, al di fuori di esso i due sistemi sono separati. La formazione
professionale prevede standard di qualifiche (profili professionali) e non di competenze, per cui
non sono state rilevati standard nazionali corrispondenti alle Key Competencies, eccezion fatta
per quelle comprese nei curricula nazionali del sistema scolastico e per l’imprenditorialità, i cui
contenuti più tecnici sono assimilabili a quelli descritti in alcuni profili business-oriented del
sistema tedesco di formazione.
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