LA PUGLIA DEI POLACCHI DAL`44 AL

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LA PUGLIA DEI POLACCHI DAL`44 AL
LA PUGLIA DEI POLACCHI DAL’44 AL ’46: UNA SORIA IN BIANCO E NERO
Si inaugura martedì 2 novembre la mostra fotografica giunta alla sua IV edizione.
di Stefania Castellano
Si inaugura martedì 2 novembre alle h. 17 presso le sale del Palazzo Monacelle a Casamassima, la
IV edizione della mostra fotografica “La Puglia dei polacchi dal 1944 al 1946…una storia in
bianco e nero”, patrocinata dall’Ambasciata Polacca, dalla Regione Puglia e dal Comune di
Casamassima. Attraverso documenti inediti, fotografie originali giunte da ogni dove, oggetti
d’epoca provenienti da donazioni e collezioni private e dal museo di Montecassino, si
ripercorreranno le vicende dei militari polacchi non solo a Casamassima, ma in tutta la nostra
Regione. La mostra, infatti, si propone di riportare alla luce una storia fino a cinque anni fa
tramandata solo oralmente dalle generazioni più anziane e che rischiava di scomparire se non si
fosse provveduto a raccogliere le testimonianze dei protagonisti. Una storia intessuta di amicizia,
stima e grande umanità tra i soldati della Polonia sfiniti dalla fame, dal freddo e dalla prigionia nei
campi di lavoro della Siberia, e i civili pugliesi che offrirono loro accoglienza in cambio di lavoro e
sostentamento. Le numerose cittadinanze onorarie conferite dalle amministrazioni locali pugliesi a
diversi militari, confermano questo rapporto di sincera convivenza.
Le nostre generazioni passate devono la loro vita proprio all’intervento dei medici polacchi che
operarono con professionalità e passione negli ospedali da loro fondati. Esempio di umanità e
dedizione alla missione di medico, è il dr. Maks Tanzer, all’epoca giovane medico polacco, divenuto
in seguito cittadino di Casamassima per i suoi numerosi interventi a favore dei civili bisognosi che
ancora oggi lo ricordano con affetto. Casamassima fu uno dei tanti paesi che ospitarono i militari
polacchi, tanto che la Puglia fu definita “la piccola Polonia”, in quanto scelta come sede ideale
dall’alto comando polacco per costruirvi scuole di ogni ordine e grado, basi militari e ospedaliere.
Molte sono le cittadine che hanno vissuto la presenza polacca e diverse le testimonianze raccolte dai
curatori della mostra Gianluca Vernole, Zaneta Nawzote, Stefania Castellano, che confermano la
convivenza pacifica tra i due popoli. Novità di questa edizione, i documenti inerenti un’operazione
anglo-polacca svoltasi nella Polonia occupata che ebbe come base di partenza l’aeroporto di
Brindisi, con lo scopo di recuperare parti della V-2 e relativi documenti, trasferire questi in Puglia
per poi inviarli in Gran Bretagna. Sparsi per Casamassima, come per tutta la Puglia, vi sono edifici
spesso abbandonati dall’incuria delle nuove generazioni e danneggiati dallo scorrere del tempo che,
nonostante tutto, documentano le pagine di quella storia che merita di essere raccontata.
L’unica testimonianza ufficiale che rimane ai nostri giorni è il cimitero militare polacco che sorge
alle porte di Casamassima lungo la SS 100 in direzione Bari, e ospita soldati di religione cattolica,
ortodossa, ebrea e mussulmana arruolati nel 2° Corpo Polacco e morti nell’allora ospedale militare
di Casamassima e in altri luoghi della nostra Regione. Per questo alla cerimonia religiosa cattolica
presso il cimitero in programma martedì alle h.11, seguirà quella ortodossa per commemorare i
defunti alla presenza dei rappresentanti delle religioni ortodossa ed ebraica, di personalità politiche
e militari, ospiti anche del convegno che inaugurerà l’apertura della mostra nel pomeriggio.
L’esposizione sarà visitabile dal 2 al 7 novembre dalle 10 alle 12, dalle 18 alle 20.