Cavi De Antoni in alluminio

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troppo contenuta nel messaggio sonoro viene limata via; è
come se il segnale subisse una levigatura non forzata, ottenuta
con poco attrito, come quello operato dalle levigatrici che lavorano coadiuvate da un getto d’acqua per evitare eccessivi sfregamenti e, di conseguenza, deleteri surriscaldamenti. Le sorgenti cd alimentate dall’energia elettrica filtrata dal Musical
Box rispondono meglio anche ai picchi dinamici, vero scoglio
musicale da riprodurre. È evidente che le alimentazioni dei lettori non iper costosi non possono fare miracoli nel seguire in
maniera disinvolta le evoluzioni armoniche di pezzi difficili,
ma con l’aiuto di questo filtro la naturalezza torna ad essere, in
gran parte, garantita, soprattutto relativamente a quello che
concerne la riproduzione della macrodinamica. Una menzione particolare la merita il parametro timbrica che, grazie a
questa piccola elettronica, è reso, specialmente in gamma alta,
con un sapore sonico più dolce, con un colore sonico più
ambrato e con una luminosità più attenuata. In conclusione un
buon prodotto, discretamente efficace, anche se dal costo non
economicissimo, sopratutto in ragione della finitura che poco
concede alla ricercatezza estetica. La realizzazione, robusta ma
spartana, prevede due prese Vimar di buona qualità, un interruttore di accensione su due posizioni (una è per la fase), una
vaschetta d’ingresso del cavo di alimentazione sporgente e non
a filo del cabinet; quest’ultimo ha un top in alluminio, mentre
il resto del box è realizzato in materiale plastico trasparente
discretamente robusto che permette di vedere la buona componentistica interna.
Tipo:
Filtro di rete
Numero prese:
due
Rivelatore di fase:
con led blu
Dimensioni(lxhxp):
18,5x5,5x10,5 cm
Peso:
kg 1,72
Prezzo IVA inclusa: 590,00 euro
Prezzo speciale soci Club BLU PRESS: euro 490,00
Costruttore-Distributore: Nadir-Orbis
Tel. 06 22.03.764 - Web: www.nadirorbis.it
di Riccardo Mozzi
Anteprima d’ascolto
Cavi De Antoni in alluminio
Un’anteprima di ascolto relativa a dei cavi molto interessanti; gli ennesimi, oserei dire, se non fosse che i De Antoni possiedono
qualcosa di veramente particolare; oltre al costo, ahimè...
INTRODUZIONE
Difficile per un nuovo Costruttore di cavi poter dire qualcosa di nuovo in questo settore, tante e tali sono le proposte che si sono affacciate sul mercato in questi ultimi anni;
e molte, probabilmente,
non avrebbero avuto
neppure ragione di esistere, stante la quasi
saturazione del mercato
stesso.
Ci sono stati tuttavia
dei costruttori che si
sono straordinariamente distinti sia per un’ottimo
rapporto
qualità/prezzo
(gli
imbattibili
Boomerang, ad esempio), sia
per la qualità sonora
davvero elevata in
assoluto (White Gold,
altro esempio).
Arriva adesso una Il cavo Dotto di segnale RCA.
ennesima proposta italiana in questo settore destinata, almeno parzialmente, a
candidarsi quale riferimento; e come “lasciapassare” il
Costruttore ha voluto affidarsi ad un Distributore ben noto
(Acustica Applicata), che ha sempre mirato maggiormente allo svolgimento di un “servizio” piuttosto che ad una
mera “fornitura” di hardware.
Questo la dovrebbe già dir lunga riguardo alle qualità
musicali intrinseche di
questi cavi che hanno
convinto anche persone che si sono sempre
basate su un approccio
scientifico al miglioramento della riproduzione audio, nella fattispecie al trattamento
dell’acustica di una
sala di ascolto, piuttosto che a miglioramenti fatti spesso di sfumature soggettive ed a
volte discutibili rispetto allo stato dell’arte
esistente.
DESCRIZIONE
“Dove non osano rame,
argento ed oro”: è questa la simpatica frase che si legge nel
depliant esplicativo di questi cavi che, infatti, non sono
costruiti con questi pur nobili materiali, ma con un più
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un panorama completo che potesse mettere ancor più in
“proletario” alluminio. L’ideatore di queste connessioni è
evidenza il carattere sonoro dei cavi De Antoni, e precisaManlio De Antoni che realizza i propri cavi partendo da
mente Crystal Cable, MIT, NBS, Shinpy e, perchè no,
trefoli di alluminio; il “trucco” quindi è rappresentato dalla
dei Boomerang, giusto per aver un riferimento ben conosapiente e paziente manipolazione dell’Artigianosciuto e con i “piedi per terra” per quanto riguarda il listiCostruttore che, in qualche decina di ore di laborioso
no...
intreccio, riesce ad ultimare una connessione. I cavi sono
Un accenno anche al nuovo pre phono Grandinote che ha
quindi limitati “naturalmente” nella loro lunghezza massisostituito il pur eccellente Musical Fidelity, ma con risulma a causa della impossibilità “fisica” di una gestione
tati all’ascolto ancora più interessanti: si tratta di un
manuale, la qual cosa fa assumere agli stessi, oltre ad un
preamplificatore di cui è previsto a breve un aggiornamenvalore aggiunto non più di Artigianato, ma di vera e proto sostanziale che mi è stato promesso in anteprima di
pria Arte, anche un che di unico ed oserei dire mistico, in
ascolto: ve ne riferirò appena possibile.
questo settore dove oramai le leggi di mercato impongono
Il primo cavo preso in esame è stato il modello di potenza
anche ai marchi più antichi e di più ampia tradizione
“Dotto” che mi costringe subito a sprecare superlativi e
(McIntosh e Klipsch, tanto per citarne due...) lo spostamagnificenze: si tratta di un cavo al cui confronto gli altri
mento delle linee di produzione in paesi ove la manodopesembrano “riprodurre” la musica, e non suonarla...: il
ra ha una incidenza più ridotta nel costo globale dell’appasenso di “vividezza” messo in evidenza da questa connesrecchio. No, in questo caso le mani che realizzano praticasione è davvero fantamente questi cavi sono
stico, forse superato
due e solo due, seppur
solamente dal MIT
particolarmente dotate.
MH850 Shotgun Evo,
Vi sono due serie di
un cavo che costava
conduttori: la linea
quanto un autoveicolo,
“Dotto”, dalla tipoloma i cui risultati a congia di costruzione più
fronto con altri cavi
complessa, e la linea
analoghi davano la
“Eolo” che a loro volta
sensazione di avere
si articolano in interfinalmente gli esecutoconnessione (sia bilanri davanti alla poltronciata che non), alimencina di ascolto e non
tazione (due lunghezze
provenienti da un, sepdisponibili) e potenza
pur sofisticato, sistema
(disponibile solamente
di
riproduzione.
per la linea di livello
L’equilibrio timbrico è
più elevato, ovverosia
Il cavo Dotto di potenza, con la connessione per la messa a terra.
virato verso tonalità
la “Dotto”).
chiare, probabilmente
Tutti i cavi, ad ecceziomesse in evidenza da una trasparenza e nitidezza di interne di quelli di alimentazione, sono dotati di un ulteriore
pretazione che non ha uguali, al contrario del MIT che
piccolo filo connesso allo schermo del cavo e da collegare
risultava invece impertubabilmente neutrale, senza appaall’impianto di terra casalingo; posso anticipare che i risulrentemente privilegiare alcuna porzione dello spettro sonotati di questa ulteriore connessione sono stati, nel mio
ro; a questo proposito c’è addirittura chi afferma (parzialsistema, alquanto marginali, con effetto più marcato per
mente a ragione...) che i MIT “vecchi” “suonavano
quanto riguarda la connessione dello schermo del cavo di
meglio” degli equivalenti attuali: indagheremo ancora,
potenza, l’effetto che si percepisce è di un leggero aumenmagari con una bella prova a confronto che coinvolga
to della “pulizia” sonora nel suo insieme.
anche altre tipologie di prodotti, spesso aggiornati nella
ANALISI SONORA
sigla per ineludibili regole di mercato, ma non nel risultaMi è stato recapitato personalmente dal Distributore un
to sonoro all’ascolto... ma questa è una polemica vecchia...
bell’assortimento di connessioni con le quali ho potuto
La trasparenza resa da questo cavo di potenza potrebbe
cablare una buona parte del mio sistema personale, conferessere la causa della già citata tonalità chiara, comune del
mando che la sinergia nell’utilizzo di conduttori della stesresto anche alle altre tipologie dei cavi De Antoni; e non il
sa tipologia non è solamente una bella parola che va di
viceversa che a volte è possibile notare durante l’ascolto di
moda da qualche tempo, ma una realtà ineluttabile, anche
alcune connessioni ove una leggera preponderanza della
se tecnicamente “prevedibile”.
gamma alta “simula” un’aumentata sensazione di nitore e
I cavi sono stati quindi inseriti nell’impianto che sembra
trasparenza del messaggio musicale.
essersi oramai stabilizzato in saletta e che prevede una sorSembra che in questo cavo possa scorrere un contenuto di
gente digitale Proceed, una analogica Scheu-Eminentarmoniche, evidentemente presenti a monte, superiore.
Shelter, pre phono GrandiNote, amplificazione Spectral
Ascoltando generi musicali con segnali minuti (triangoli e
e diffusori Avalon; filtro di rete Harmunia e stanza tratta“campanellini” in genere...) parrebbe che il tintinnio dei
ta con DAAD.
metalli di questi strumenti possa permanere maggiormente
Numerosi i cavi di riferimento utilizzati per far sì di avere
nell’aria, quasi a mettere in evidenza un maggior contenu-
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to di ambienza spaziale; e, naturalmente, l’incisione è sempre quella che si è sempre ascoltata...
Si passa da un “ottimamente riprodotto” ad un “quasi
vero” e tale differenza si nota maggiormente (come del
resto spesso accade) una volta che si toglie il prodotto
“migliore” per ritornare a quello inferiore: subentra allora
in noi audiofili, da inguaribili “scambisti” quali siamo, di
non poter più fare a meno di quanto ascoltato sino ad ora e
allora si cercano le mille scappatoie per poter estorcere al
nostro fornitore sconti e facilitazioni di pagamento, naturalmente cercando di “ripiombargli” il prodotto sino ad
oggi super-amato e che adesso ci appare inascoltabile...
In questo caso è la “nitidezza di riproduzione” il “valore
aggiunto” che ci manca maggiormente quando si torna ad
ascoltare il nostro, seppur eccellente, riferimento.
La messa a fuoco del
soundstage
appare
aumentata, anche gli
esecutori molto “lateralizzati” non appaiono
provenire dall’interno
dei diffusori (la qual
cosa crea solitamente
uno scenario “ad anfiteatro”), ma dietro di
essi, evento che ben
raramente capita di
ascoltare nelle sale di
riproduzione, merito
questo sì dell’impianto, ma, soprattutto, di
un’accurata correzione
acustica ambientale. A
questo proposito insisto sul fatto che,
mediante un tale tipo
di trattamento acusti- I cavi Eolo e Dotto di alimentazione.
co, è possibile una
“rivincita” di impianti di medio livello, ma ben curati
anche da questo punto di vista, rivincita verso impianti
miliardari accozzati illudendosi che scegliendo il meglio di
ogni tipologia di apparecchi si possa ottenere il meglio in
assoluto...
Mentre il cavo di segnale De Antoni offre il meglio di sè
unito al fratello di potenza, parrebbe quest’ultimo essere
più universale e poter suonare al 100% delle sue possibilità anche con altri Marchi di connessioni.
Mi duole quindi affermarlo così categoricamente (a causa
della già citata proliferazione di nuovi campioni in tal
senso), ma parrebbe essere nato un nuovo riferimento, un
sistema di connessione cui ci si deve confrontare per la
ridefinizione dello stato dell’arte nel campo dei cavi di
potenza.
Veniamo ora ai cavi di segnale, liquidando subito il povero modello “Eolo” (povero si fa per dire, visti i quasi 2400
euro necessari per poterci mettere le manine sopra...); è un
cavo davvero ottimo, ma probabilmente (almeno nell’impianto in cui è stato collegato) non ha ragione di esistere di
fronte al fratello Dotto (listino di circa 3800 euro), più
costoso, ma ben più “performante”. Anche quest’ultimo
cavo presenta le già citate doti di nitore e pulizia che sembrano essere superiori rispetto ai riferimenti utilizzati, seppur in modo non così marcato come accaduto con il cavo
di potenza. Il confronto diretto in tempo reale reso possibile dalla doppia uscita del convertitore ha messo in evidenza alcune sfumature non più ricadenti nel soggettivo,
ma ben tangibili e preferibili nella maggior parte dei casi.
È opportuno riferire che tali differenze sono ben evidenti
con certi dischi incisi in modo da contenere tutta una serie
di sfumature che questa connessione apprezza e disamina,
mentre con altre incisioni le differenze rispetto ai riferimenti si fanno meno marcate, in special modo nei confronti del Crystal Cable (modello Ultra) dotato di una chiarezza ed una logica espositiva davvero superlative; da non
confondere, anche in questo caso, con una preponderanza
della gamma alta di frequenza che potrebbe
indurre ad un giudizio
di maggior trasparenza.
Quello che appare
innegabile è, ancora, il
senso di maggior “vividezza” che queste connessioni riescono ad
estrarre dal segnale
musicale che gli scorre
all’interno, vividezza
probabilmente appena
mascherata da altri
cavi.
Sono stati inoltre provati anche i due cavi di
alimentazione (Eolo e
Dotto) cortesemente
prestati dal Costruttore;
ebbene, questi sono
stati i prodotti che
meno hanno messo in
evidenza le doti peculiari e che, come detto, sembrano
essere congenite in questa famiglia di cavi, ossia la vividezza e la trasparenza; si tratta di ottimi cavi, ci mancherebbe, ma il cui prezzo di listino (rispettivamente 2000 e
2800 euro circa) rischia di non metterli così in evidenza
come probabilmente meriterebbero.
CONCLUSIONI
Come scrissi a suo tempo per un’altra famiglia di cavi,
anche questo Costruttore meriterebbe una giusta affermazione commerciale come premio non solo per le ore di
ricerca e di realizzazione pratiche di questi prodotti, ma
anche, com’è del resto giusto, per le innegabili doti di
eccellenza sonora che queste connessioni, in particolare
quella di potenza, hanno messo in luce a confronto con
altri cavi.
Da ascoltare a casa propria; senza farsi sentire dalle
mamme (mogli, figlie ecc...)
Informazioni: Acustica Applicata - Tel. 0583 730322
Fax +39 0583 730914 - Web: www.acusticaapplicata.com
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