2014-11-I-Energie rinnovabili

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2014-11-I-Energie rinnovabili
ALLEANZA ELIANT
European Alliance of Initiatives for Applied Antroposophy
Rue du Trône 194 I 1050 Bruxelles | Belgio
Telefono: 0032 – 2 – 6485971 I Mail: [email protected] I Web: http://www.eliant.eu/
Medicina Integrativa – la medicina creativa del futuro
Cari amici,
Dal 60 al 70% di tutti i pazienti in Europa utilizzano – a conoscenza o all’insaputa del loro medico farmaci di medicina naturale e metodi di trattamento complementare accanto a quelli convenzionali.
Uno studio britannico rileva che i trattamenti di medicina naturale corrispondono molto di più a
quello che i pazienti considerano un trattamento efficace. Essi chiedono una combinazione del
metodo di trattamento convenzionale con quello complementare. Sono entusiasti quando si sentono
attivamente coinvolti nel processo terapeutico. E vogliono discutere con il medico la combinazione
metodologica con la medicina convenzionale – soprattutto in presenza di malattie croniche. Un
procedimento di questo tipo è „integrativo“.
I limiti della medicina moderna e la
nuova concezione di processo
I sistemi sanitari occidentali e la loro
medicina sono indiscutibilmente
necessari e validi quando si tratta di
diagnostica efficiente e terapia
sintomatica – cioè quando si può
eseguire il trattamento precisamente
sul posto dell’evento dannoso. Il
modello biomedico di base, tuttavia,
non consente un’effettiva comprensione del processo, di tutto quanto deve avvenire
congiuntamente sul piano del corpo, dell’anima e dello spirito perché una persona si ammali
seriamente. Né si verifica attraverso tale modello l’orientamento dei sensi, così necessario per i
processi di guarigione. Manca anche la competenza operativa e di comprensione in relazione alla
situazione di malattia. Nella configurazione del procedimento terapeutico vengono di gran lunga
troppo raramente tenuti in considerazione le proprie esperienze nei rapporti con salute e malattia e i
valori a esse connessi. Il fatto che i pazienti vengano informati delle proprie possibilità e attivamente
coinvolti nel processo di guarigione dovrebbe invece far parte degli interessi fondamentali della
medicina e della promozione della salute.
Il futuro è della medicina co-creativa
Un numero elevato di pazienti desidera un trattamento globale-integrativo, orientato personalmente
a se stessi. Essi ne traggono un rafforzamento delle loro competenze nei rapporti con la propria
situazione. Si tratta di "guarigione", non solo di "trattamento". Per di più, la situazione mondiale
attuale, con la sua crescente radicalizzazione, mostra quali effetti problematici esplichi la carenza di
capacità d’integrazione anche nel sociale. Un modo di pensare esclusivo e non integrativo deve prima
o poi portare a deficit – in particolare nel sociale, dove tutto dipende dal successo della reciproca
percezione e dell’interdipendenza. Ciò che conta è che il singolo faccia esperienze di vita positive –
anche nei rapporti con la propria malattia.
Nel 2013 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha proclamato a livello mondiale una
strategia per l’integrazione di metodi tradizionali nella medicina (WHO traditional medicine strategy:
2014-2023). Nel senso di una medicina del futuro incentrata sulla persona si chiede l’inclusione, in
qualunque modo sia possibile, di metodi tradizionali, non convenzionali e complementari.
A tal fine necessitiamo però di un rapporto disinibito e pragmatico tra medicina accademica e
medicina complementare; attualmente tuttavia questo viene ancora troppo sovente reso difficile da
pregiudizi di stampo ideologico da entrambe le parti. Medici e terapeuti, però, hanno obblighi non
nei confronti di un’ideologia, ma nei confronti dei loro pazienti.
ELIANT si impegna a far sì che là dove i pazienti – per quanto in maniera soggettiva – traggono
benefici, i medici non distolgano lo sguardo! Sono i pazienti a dover richiedere, a favore di una tale
medicina co-creativa del futuro, l’integrazione dei vari metodi. Senza un forte impulso da parte della
società civile questo nuovo modo di pensare e di vedere non si affermerà.
La medicina antroposofica lavora coerentemente in questa direzione fin dalle sue origini, nel 1921. I
suoi rappresentanti hanno tutti una formazione convenzionale e sono al contempo votati all’ottica di
osservazione e di trattamento globale nel senso della medicina integrativa.
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