PROGETTO TOGO: Costruzione di un Centro di Riabilitazione per

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PROGETTO TOGO: Costruzione di un Centro di Riabilitazione per
PROGETTO TOGO:
Costruzione di un Centro di Riabilitazione per bambini disabili
e avvio attività di fisioterapia, formazione ed inclusione sociale
a FIATA’ (Regione di ANEHO) in TOGO
L’idea di questo progetto nasce dal pluriennale sostegno dell’Associazione
Aloe alla Missione di Fiatà nella Regione marittima di Anèho in Togo. Da oltre
sette anni infatti alcuni volontari dell’associazione si recano ogni anno nella
missione di Fiatà per condividere la vita della missione e per curare la
realizzazione di microprogetti di sviluppo. Grazie a questa presenza,
l’associazione Aloe può contare su una conoscenza diretta delle condizioni
socio-sanitarie e delle necessità del territorio. Tra le tante problematiche
risulta evidente un numero molto alto di bambini con problemi di disabilità,
causate principalmente da traumi da parto, malnutrizione, meningite,
poliomielite, malaria celebrale, e dai vari traumi e lesioni non curate.
Il progetto consiste in un intervento rivolto ai bambini disabili, alle mamme in attesa ed alle donne in
generale che abitano nella Regione di Anèho e riguarda: la costruzione di un Centro di Riabilitazione
adiacente al dispensario nella Missione di Fiatà, lo svolgimento di attività di fisioterapia, di formazione
socio-sanitaria alle mamme finalizzata a ridurre i nuovi casi di disabilita’, la sensibilizzazione
all’inclusione sociale presso le scuole, le famiglie ed in tutta la comunità locale.
Nel territorio della Regione di Anèho – che ha una superficie di 2.715 kmq. ed una popolazione di
circa 590.000 abitanti – ci sono circa 1600 bambini e ragazzi portatori di handicap; la maggioranza di
loro non riceve assistenza sanitaria, trattamenti riabilitativi e non ha la possibilità di andare a scuola.
Nella Missione di Fiatà sono presenti dal 1985 le suore della
Congregazione di S. Gaetano che, tra le varie attività di sostegno
alla popolazione, si occupano anche di bambini disabili. Attualmente
seguono, 150 casi di bambini ed adolescenti (età da 0 a 18 anni)
affiancate da un fisioterapista locale, con il supporto degli infermieri
del dispensario, ma per l’impianto di apparecchi ortopedici e per le
rieducazioni e fisioterapie si devono recare in un centro attrezzato
dello Stato del Benin, a circa 150 km di distanza, con grandi disagi
per il viaggio ed alti costi di visto alla frontiera.
Il progetto si ispira al principio della riabilitazione e dell’inclusione
sociale su base comunitaria, in ottemperanza alla Convenzione di
New York sui diritti delle persone con disabilità; inoltre cerca di dare
un contributo all’attuazione degli Obiettivi del Millennio, in particolare
agli obiettivi 4 e 5: “Riduzione della mortalità infantile” e
“Miglioramento della salute materna”.
Obiettivo generale
In linea con queste finalità, l’obiettivo generale, che il progetto mira
a conseguire, riguarda il miglioramento delle condizioni socio___________________________________________________________________________
Via Graziani 71 - 63023 FERMO; tel. 347-0603932
e-mail: [email protected] ; sito web: www.aloemission.org
Conto corrente postale n° 14847636; codice fiscale 90026190448
Banca: CARIFERMO IBAN IT30 H 06150 69660 CC0170031546
sanitarie ed educative dei bambini disabili ed il
miglioramento della salute delle mamme in attesa e
delle donne del territorio della Regione di Aného al
fine della riduzione di nuovi casi di disabilità. La
popolazione di questa regione e dei villaggi vicini si
trova in condizione di grave indigenza economica e di
totale carenza di assistenza sanitaria. La povertà e la
mancanza di risorse impedisce il ricorso alle, seppur
poco efficienti, strutture sanitarie presenti nello Stato
le cui prestazioni sono tutte a pagamento. In seguito a
questa condizione di precarietà si registra un numero
molto alto di bambini disabili, che subiscono dei traumi
durante il parto effettuato nei villaggi , che sono vittime di malattie quali poliomielite, malaria,
meningite, eccG e che riportano lesioni e traumi che non vengono adeguatamente curati. Le varie
attività previste nel progetto mirano al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini disabili,
compresa l’inclusione e l’accettazione delle famiglie, della scuola e dell’intera comunità ed al
miglioramento delle condizioni di salute delle mamme in attesa e delle donne in generale, al fine di
ridurre il numero di nuovi casi di disabilità e ridurre la mortalità infantile e materna
Obiettivi specifici
Nell’arco dei due anni di realizzazione del progetto, e in riferimento all’obiettivo generale sopra
delineato, gli obiettivi specifici perseguiti saranno i seguenti:
1) Costruzione di un Centro di Riabilitazione; con palestra e locali per attività fisioterapiche nei
quali, sarà possibile attuare interventi tempestivi per la cura ed il recupero dalle disabilità.
2) Realizzazione di un programma di fisioterapia da attuarsi sia presso il centro di riabilitazione
che a livello domiciliare per un potenziamento delle capacità motorie dei bambini disabili, che con
l’applicazione di supporti ortopedici ed opportuni trattamenti fisioterapici possono essere recuperati
ad una normalità di vita.
3) Svolgimento di corsi di formazione socio-sanitaria rivolti alle mamme in attesa ed alle donne in
generale; per un miglioramento della salute materno-infantile e per la prevenzione di nuovi casi di
disabilità: molti casi di malformazioni infatti sono dovute a disinformazione sulle più elementari
norme igienico-sanitarie e comportamentali, incuranza per le vaccinazioni e per la salute materna.
4) Promozione dell’inclusione scolastica e familiare dei bambini e degli adolescenti disabili: il
bambino africano portatore di handicap è in genere relegato ai margini della società e vittima di
forti pregiudizi e discriminazioni; favorirne l’accoglienza e responsabilizzare tutta la collettività
significa offrire una opportunità di crescita culturale e di sviluppo sociale.
5) Creazione di una piccola opportunità di sviluppo economico: con l’attività artigianale di
costruzione di presidi ortopedici, che oltre a rispondere ad un bisogno diretto può costituire una
piccola fonte di proventi, e permette di avviare al lavoro alcuni ragazzi disabili e giovani locali.
6) Sensibilizzazione del territorio regionale marchigiano facendo conoscere alla popolazione
l’importanza degli interventi della Regione Marche nei Paesi in via di sviluppo finalizzati alla
solidarietà e alla cooperazione tra i popoli.
Beneficiari del progetto
Il presente progetto intende concentrare la propria attenzione sui bambini ed adolescenti portatori di
handicap, e sulle loro famiglie, dell’intero territorio: in primo luogo del villaggio di Fiatà dove ci sono
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già 150 bambini e ragazzi registrati e seguiti dalle suore della Missione, insieme alle loro mamme e
famiglie per un numero di circa 850 persone; poi degli altri 21 villaggi del distretto di Anfoin, con
70.000 abitanti circa, nel cui territorio si situa la Missione. Tuttavia anche i bambini disabili dell’intera
regione e diocesi di Anèho, che comprende circa 590.000 abitanti, potranno beneficiare in futuro del
Centro di Riabilitazione stesso. In questo territorio infatti sono circa 1.600 i bambini portatori di
handicap presenti e la maggior parte di loro non riceve alcun tipo di assistenza, nè ha la possibilità di
accedere a servizi sanitari e scolastici. Beneficeranno inoltre dell’intervento i fisioterapisti e gli
educatori che lavoreranno nel centro; i giovani che apprenderanno le tecniche per l’attività di
costruzione di protesi e supporti ortopedici; i muratori che realizzeranno la costruzione e tutti coloro
che prenderanno parte alle attività che verranno svolte nel centro. L’intervento in definitiva costituirà
per tutto il territorio della regione di Anèho una buona opportunità di sviluppo e di crescita di una
coscienza sociale aperta ed inclusiva.
Costi del progetto
Il progetto prevede una spesa complessiva di 140.510,00 ed è stato presentato alla Regione Marche il
31/05/2011 a seguito del Bando regionale per la presentazione di proposte di Progetti Territoriali di
solidarietà internazionale e cooperazione allo sviluppo per il triennio 2010-2012. Risultato 4° nella
graduatoria, la Regione Marche lo ha approvato con decreto 0707996 del 18/11/2011 e parzialmente
finanziato con un contributo di € 61.791,00 (44% circa).
L’Associazione Aloe, insieme ai suoi partners sia in Togo che in Italia, si è impegnata per il
restante 56% del costo, di cui 36 % (circa 50.000,00 €) in denaro e 20% (circa 28.000,00 €) in
valorizzazioni (lavoro volontario, attrezzature donate, ecc.).
APPELLO ALLA COLLABORAZIONE
Ringraziamo la Regione Marche per il significativo riconoscimento e contributo, ma per poter
realizzare questo importante Progetto abbiamo bisogno di tanta collaborazione. Per la nostra
Associazione si tratta di una grande sfida e una grande responsabilità, ma che vogliamo raccogliere
con il pensiero rivolto ai 1.600 bambini disabili a cui vogliamo dare una speranza di miglioramento di
vita, a tutte le mamme e le donne che il Centro riuscirà a raggiungere perché possano essere messe
in grado di evitare situazioni dannose per la salute dei loro bambini, ai giovani locali che con la
realizzazione del laboratorio artigianale avranno una possibilità di sviluppo economico.
Ci rivolgiamo pertanto a quanti, privati cittadini, ditte o istituzioni, possono e vogliono darci
una mano con un contributo finanziario per la realizzazione di questo Progetto.
Aloe è una Onlus e pertanto le donazioni fatte ad essa godono dei benefici fiscali previsti per le
Onlus.
Ci rivolgiamo anche a centri di riabilitazione e di fisioterapia o a quanti trattano materiali e
strumentazione legati a queste attività perché ci facciamo dono di attrezzature che siano
ancora utilizzabili a questo scopo e che magari vengono da loro dismesse per rinnovo
dotazioni.
Per l’Associazione ALOE Onlus
Franco Pignotti
Direttore Progetti
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