Bollettino Interparrocchiale n° 12 del 24 Marzo 2012

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Bollettino Interparrocchiale n° 12 del 24 Marzo 2012
BOLLETTINO INTERPARROCCHIALE N.° 12
Sabato 24 marzo 2012
La Maddalena
SALVIAMO LA DOMENICA
Che senso ha parlare del giorno del Signore? Non è tutto il tempo di Dio? Non è il Signore
presente nella sua Chiesa tutti i giorni fino alla fine del mondo? La liturgia cristiana è
attuazione del mistero pasquale della morte, risurrezione e ascensione del Signore, vertice e
ricapitolazione di tutta la storia della salvezza. Nelle due dimensioni discendente e
ascendente, redime, santifica, riconcilia, rende culto perfetto, adora, loda, benedice e rende
grazie da parte di Cristo, unico mediatore, sommo ed eterno sacerdote che associa a sé la
Chiesa, suo popolo, corpo e sposa. Questo avviene mediante segni sensibili che hanno la
funzione di significare, manifestare e realizzare il mistero che dicono. Sono gesti e strumenti
materiali assunti da Cristo o dalla Chiesa per la loro semplice capacità di significare. Tra
questi c’è anche il tempo: i giorni e le ore legati all’evento salvifico. Questo è il significato della
domenica: un frammento del tempo, che il Primo Testamento lega all’opera creatrice di Dio e
che Cristo ha scelto come giorno della sua resurrezione e il più adatto per le sue apparizioni ai
discepoli. La Chiesa lo ha scelto come suo dono a lui come primizia del giorno in cui sarà tutto
in tutti. È un segno liturgico che realizza l’economia sacramentale, il già e non ancora della
Chiesa. Ridare alla domenica il suo vero senso significa salvare il tempo, ridando al ritmo
settimanale il segno sacramentale della creazione e della redenzione. Negli atti dei circa
cinquanta martiri di Abitine nell’anno 304, destano impressione le risposte date al proconsole
romano di questi martiri della domenica: “Lo abbiamo fatto perché quanto appartiene al
Signore non può essere trascurato.” o, “Senza il giorno del Signore non possiamo vivere”. Ed
anche Ignazio di Antiochia può affermare: “Viviamo secondo la domenica, in cui è sorta la
nostra vita per mezzo di Lui. (…) Come possiamo vivere senza di Lui?” Quanto stridore tra
queste testimonianze e il grigiore e la routine delle nostre messe domenicali! “Esse mostrano
anche che la «crisi della domenica» non è un fenomeno originale ed esclusivo della nostra
generazione. Essa ha inizio dal momento in cui, dall’interiore dovere della domenica («senza
celebrare il giorno del Signore non possiamo vivere») scaturì un precetto canonico esteriore,
un «dovere» formale, che poi, come accade a tutti i doveri che vengono dall’esterno, viene
continuamente ridimensionato, fin quando non rimane che la costrizione di dover partecipare
per una mezz’ora a pratiche rituali sempre più estranee. L’interrogativo se e perché ci si possa
esonerare da tutto ciò diventa in ultimo più importante che domandarsi perché normalmente lo
si debba adempiere; così che alla fine non rimane in merito nessun’altra via che liberarsene, e
senza alcun bisogno di giustificazioni.” “Poiché il significato della domenica ha finito per
sbiadirsi così tanto e s’è ridotto a qualcosa di meramente superficiale ed esteriore, anche fra
noi credenti …” (BXVI). Domenica, giorno del Signore è la denominazione più pregnante
perché racchiude il riferimento alla Pasqua (il mistero indivisibile di passione, morte,
risurrezione e ascensione al cielo e anzi, di tutto il mistero cristiano, dall’incarnazione
all’eschaton definitivo) che è il nucleo di tutta la nostra fede. (continua)
Antonello Tumminello
MAGISTERO
- All' Angelus di Domenica 18 Marzo il Papa ha detto: “Nel nostro itinerario verso la Pasqua,
siamo giunti alla quarta domenica di Quaresima. E’ un cammino con Gesù attraverso il
«deserto», cioè un tempo in cui ascoltare maggiormente la voce di Dio e anche smascherare
le tentazioni che parlano dentro di noi. All’orizzonte di questo deserto si profila la Croce. Gesù
sa che essa è il culmine della sua missione: in effetti, la Croce di Cristo è il vertice dell’amore,
che ci dona la salvezza. Lo dice Lui stesso nel Vangelo di oggi: «Come Mosè innalzò il
serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque
crede in lui abbia la vita eterna». Il riferimento è all’episodio in cui, durante l’esodo dall’Egitto,
gli ebrei furono attaccati da serpenti velenosi, e molti morirono; allora Dio comandò a Mosè di
fare un serpente di bronzo e metterlo sopra un’asta: se uno veniva morso dai serpenti,
guardando il serpente di bronzo, veniva guarito (cfr Nm 21,4-9). Anche Gesù sarà innalzato
sulla Croce, perché chiunque è in pericolo di morte a causa del peccato, rivolgendosi con fede
a Lui, che è morto per noi, sia salvato. «Dio infatti – scrive san Giovanni – non ha mandato il
Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui»
(Gv 3,17). Commenta sant’Agostino: «Il medico, per quanto dipende da lui, viene per guarire il
malato. Se uno non sta alle prescrizioni del medico, si rovina da solo. Il Salvatore è venuto nel
mondo … Se tu non vuoi essere salvato da lui, ti giudicherai da te stesso». Dunque, se infinito
è l’amore misericordioso di Dio, che è arrivato al punto di dare il suo unico Figlio in riscatto
della nostra vita, grande è anche la nostra responsabilità: ciascuno, infatti, deve riconoscere di
essere malato, per poter essere guarito; ciascuno deve confessare il proprio peccato, perché il
perdono di Dio, già donato sulla Croce, possa avere effetto nel suo cuore e nella sua vita.
Scrive ancora sant’Agostino: «Dio condanna i tuoi peccati; e se anche tu li condanni, ti unisci
a Dio … Quando comincia a dispiacerti ciò che hai fatto, allora cominciano le tue opere buone,
perché condanni le tue opere cattive. Le opere buone cominciano con il riconoscimento delle
opere cattive». A volte l’uomo ama più le tenebre che la luce, perché è attaccato ai suoi
peccati. Ma è solo aprendosi alla luce, è solo confessando sinceramente le proprie colpe a
Dio, che si trova la vera pace e la vera gioia. E’ importante allora accostarsi con regolarità al
Sacramento della Penitenza, in particolare in Quaresima, per ricevere il perdono del Signore e
intensificare il nostro cammino di conversione. Cari amici, vi chiedo di pregare per il viaggio
apostolico in Messico e Cuba, che compirò a partire da venerdì prossimo. Affidiamolo
all’intercessione della Beata Vergine Maria, tanto amata e venerata in questi due Paesi che mi
accingo a visitare”.
In un Discorso tenuto nel corso del foro interno promosso dalla Penitenzeria Apostolica il
S.Padre ha detto: “I Sacramenti e l’annuncio della Parola non devono mai essere concepiti
come separati, ma, al contrario, «Gesù afferma che l’annuncio del Regno di Dio è lo scopo
della sua missione; questo annuncio, però, non è solo un “discorso”, ma include, nel
medesimo tempo, il suo stesso agire; i segni, i miracoli che Gesù compie indicano che il
Regno viene come realtà presente e che coincide alla fine con la sua stessa persona, con il
dono di sé. […] Il sacerdote rappresenta Cristo, l’Inviato del Padre, ne continua la missione,
mediante la “parola” e il “sacramento”, in questa totalità di corpo e anima, di segno e parola» .
Proprio questa totalità, che affonda le radici nel mistero stesso dell’Incarnazione, ci suggerisce
che la celebrazione del Sacramento della Riconciliazione è essa stessa annuncio e perciò via
da percorrere per l’opera della nuova evangelizzazione. In che senso allora la Confessione
sacramentale è “via” per la nuova evangelizzazione? Anzitutto perché la nuova
evangelizzazione trae linfa vitale dalla santità dei figli della Chiesa, dal cammino quotidiano di
conversione personale e comunitaria per conformarsi sempre più profondamente a Cristo. E
c’è uno stretto legame tra santità e Sacramento della Riconciliazione, testimoniato da tutti i
Santi della storia. La reale conversione dei cuori, che è aprirsi all’azione trasformante e
rinnovatrice di Dio, è il “motore” di ogni riforma e si traduce in una vera forza evangelizzante.
Nella Confessione il peccatore pentito, per l’azione gratuita della Misericordia divina, viene
giustificato, perdonato e santificato, abbandona l’uomo vecchio per rivestirsi dell’uomo nuovo.
Solo chi si è lasciato profondamente rinnovare dalla Grazia divina, può portare in se stesso, e
quindi annunciare, la novità del Vangelo”.
Notizie della Parrocchia di
Santa Maria Maddalena
Domenica 18 si è celebrata la festa patronale della
Madonna della Misericordia “la Madonnuccia” ad
Ajaccio, città gemellata con La Maddalena. Come è
tradizione una delegazione della nostra Città ha
presenziato alla festa di Ajaccio: l’assessore al turismo
Chicco Tirotto, il consigliere Andrea Columbano, il
vicario urbano don Domenico Degortes, il presidente del
comitato festeggiamenti Giampiero Patanè con la
consigliera Maria Maccini. La sera del 17 alle ore 21,00
nella piazza principale, davanti ad una grande folla e alle
autorità religiose e civili, è stato rinnovato il voto della
città di Ajaccio alla Madonna della Misericordia per aver
preservato la Città dalla peste che già infieriva in tante
città della penisola. Era presente anche il nuovo vescovo
della Corsica Mons. Olivier Germay da poco nominato, già vicario generale di Tolosa e che
sarà consacrato il 14 aprile ad Ajaccio. Ha voluto essere presente alla festa principale della
sua nuova diocesi ed ha rivolto un saluto a tutta la popolazione. Il giorno dopo, domenica si è
celebrata la Messa solenne presieduta dall’Arcivescovo del principato di Monaco Mons.
Bernard Barsi col Vescovo Amministratore della Diocesi – sede vacante - Mons. Jean Defils e
col nuovo Vescovo Mons. Olivier. La sera alle 17,00 c’è stata la
processione alla quale ha partecipato tutta la Città, con le confraternite. Si
sono fatte delle brevi soste di preghiera davanti alla chiesa di San Erasmo,
alla lapide della Misericordia, alla chiesa di S. Rocchellu e alla chiesa di
S. Rocco davanti alla quale la numerosa comunità portoghese di Ajaccio
ha rivolto un saluto alla Madonna cantando in portoghese il canto “il tredici
Maggio”. L’ospitalità da parte del Sindaco e del Comune è stata come
sempre cordialissima, come pure da parte del Vescovo che ha invitato a
pranzo in vescovado con le autorità anche la nostra delegazione.
■Domenica c’è stato pure il ritiro quaresimale
interparrocchiale a Stagnali per i nostri animatori. Lo ha
predicato magistralmente don Luigi Iannone. I
partecipanti erano circa una trentina, dalla nostra parrocchia solo tre o quattro. Una occasione
mancata per tanti nostri catechisti di fanciulli e di adulti, per tanti animatori di gruppi,
associazioni e per tanti fedeli che desideravano prepararsi più intensamente alla Pasqua e
approfondire la loro formazione spirituale e teologica.
■ Martedì c’è stata la presentazione nel salone comunale del libro “Quando parlo col
diavolo”. Era presente l’autore don Gianni Sini, parroco di Nostra Signora de La Salette ad
Olbia, il più noto esorcista della nostra diocesi. Egli ha presentato prima la dottrina della
Chiesa sull’esistenza del diavolo come un essere spirituale ribelle a Dio e che per invidia
spinge l’uomo al male e alla divisione con Dio e tra gli uomini. Ha ricordato passi della
Scrittura che parlano della lotta di Cristo e dei suoi servi con Satana. Poi ha parlato della sua
esperienza di esorcista. Il Diavolo non solo tenta al male, ma in certi casi, esercita una
infestazione che può riguardare anche le case o l’ambiente di lavoro. Alle volte esercita una
possessione diabolica del corpo di una persona, mai del suo libero arbitrio. I casi di
possessione sono molto rari il 2% di quanti si sono rivolti a don Gianni come esorcista.
L’esorcista deve essere un sacerdote di provata virtù e deve essere incaricato dal vescovo.
L’efficacia dell’esorcismo non dipende dalla forza del sacerdote ma dalla potenza di Cristo
che ha vinto le forze del male. L’esorcista si serve di alcuni segni come il crocefisso, la stola e
l’acqua benedetta di cui il demonio ha paura. Su un tavolo del salone comunale erano anche
esposti degli oggetti che i maghi e i praticanti dell’occulto usano nelle loro prestazioni. La
conferenza è stata molto interessante. Tutti sono rimasti ad ascoltare fin oltre le 20,00 e molti
hanno fatto domande ad esempio sulla presenza di possessioni diaboliche in Gallura. Don
Gianni ne ha confermato la presenza, favorita da gruppi che praticano le messe nere, ricorrono
ai maghi e alle sedute spiritiche.
■ Una celebrazione penitenziale per i fanciulli in catechesi si è tenuta giovedì all’Istituto San
Vincenzo.
■ Il comitato classe ‘61 ha donato alla casa Suor Nicoli una cucina col forno.
■ Auguri ai neobattezzati Stefano e Ivan.
■ Condoglianze ai familiari di Egidio Secchi, Francesca Azzena, Liana Federico, Luigi
Giuseppe Quiri, Ciro Mariconda, Tomasina Orecchioni ved. Acciaro, Jacqueline Rodriguès
ved.Arricca, Velia Dattena ved.Arrigo, Antonietta Piras ved.Piras che sono tornati alla Casa
del Padre.
AVVISI
Parrocchia Santa Maria Maddalena
1.
1) Domenica 25 marzo
● Incontro dei cresimandi col Vescovo a Badesi.
●Ritiro convivenza della comunità neocatecumenale di Palau e di La Maddalena a Baja
Sardinia.
● Entra in vigore l’orario legale. La Messa vespertina sarà in parrocchia alle ore 19,00, alla
Sacra Famiglia alle ore 17,30.
1.
2) Lunedì 26 marzo
● Solennità dell’Annunciazione del Signore.
● Al mattino le nostre suore rinnovano i voti.
● La sera al posto dei vespri si canta l’Akathistos, inno in onore di Maria.
● Incontro dei genitori dei fanciulli in catechesi nella chiesa parrocchiale alle ore 17,30.
1.
3) Mercoledì 28 marzo
Stazione quaresimale nella chiesa del Bambino Gesù alle Due Strade alle ore 17,30.
4) Pellegrinaggio parrocchiale nei luoghi di Padre Pio: San Giovanni Rotondo e Pietrelcina,
dal 24 al 29 aprile.
Per informazioni rivolgersi a Paolo Provenzano 340.3596991.
Notizie della Parrocchia
dell’Agonia di N.S.G.C. - Moneta
► Un momento forte della settimana è stato la stazione quaresimale a Stagnali nella chiesa
della Madonna della Pace. È stata preceduta dalla Via Matris, una preghiera tra il rosario e la
via crucis, che aiuta a partecipare con il cuore di Maria, Madre del Signore, alla passione e
morte di Gesù. Una novità che si intona bene con la parrocchia dell’Agonia di N. S. G. C.
molto devota della passione del Signore. Si è letto il Vangelo del cieco nato guarito da Gesù.
Don Domenico ha tenuto l’omelia al posto di don Andrea che era giù di voce. Ha ricordato che
Gesù è la luce del mondo, egli dona la luce della fede agli umili di cuore, ma i superbi che
presumono di vedere, non hanno la luce della fede, sono ciechi. Ha fatto riferimento alla crisi
della vita cristiana che attraversa specialmente il mondo occidentale e che porta tante
persone, inebriate dai progressi della scienza e della tecnica, a perdere il senso del sacro, a
dimenticare Dio creatore e provvidente, a dubitare di Lui, a ritenere di non aver bisogno
dell’unico Salvatore Gesù Cristo poiché l’uomo si salva da solo, a mettere in discussione il
modo di nascere e di morire, di vivere in una famiglia, a riconoscere una legge morale
naturale. C’è bisogno di una nuova evangelizzazione, di far splendere la luce di Cristo, la luce
della fede, c’è bisogno di un nuovo linguaggio ma soprattutto di una testimonianza credibile e
gioiosa anche se vissuta tra le lacrime. Agli uomini e alle donne di oggi non basta annunciare
che Cristo è morto e risorto duemila anni fa, hanno bisogno di testimoni del Risorto, persone
morte al peccato e risorte a vita nuova, morte all’odio e risorte al perdono, morte
all’individualismo e risorte allo spirito di comunione, morte all’egoismo e risorte all’amore.
Questi sono i testimoni credibili al Risorto.
Avvisi Parrocchia
Agonia di N.S.G.C. – Moneta
1. Sabato 24.03 ore 21.00 – veglia di preghiera per le famiglie.
2. Domenica 25.03 torna l’ora legale: cambiano alcune ore delle S. Messe: domenica a
Stagnali ore 18.00; S. Messa feriale ore 18.00.
3. Domenica 25.03 – giornata dei cresimandi a Badesi.
4. Lunedì 26.03 solennità dell’Annunciazione della B. V. Maria - S. Messa alle ore 8.00.
5. Martedì 27.03 – inizia la visita agli ammalati prima di Pasqua.
ore 18.30 – incontro di approfondimento di fede degli adulti.
6. Mercoledì 28.03 ore 17.30 – stazione quaresimale nella chiesa di Bambino Gesù di Praga
(Due Strade)
Ore 18.45 – incontro dei genitori dei bambini di Prima Comunione
7. Giovedì 29.03 ore 16.45 – Ora Getsemanica.
Ore 21.00 – adorazione della Croce dei giovani.
8.Venerdì 30.03 ore 17.00 - Via Crucis.
9. Domenica 1.04 – domenica delle Palme – ore 10.00 solenne benedizione delle palme nel
giardino dell’Oasi Serena, processione e Santa Messa solenne.
Ore 21.00 – chiesa di S. M. Maddalena musical “Il Risorto” del gruppo teatrale dell’Oratorio di
San Domenico Savio.
Avvisi -Parrocchia
Madonna della Medaglia Miracolosa
1. Martedì 27 marzo
S.Messa all’Istituto San Vincenzo in onore della Madonna della Medaglia Miracolosa alle ore
18,30.