Turismo culturale Bio vacanze - Centro Fisioterapico Mannarini

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Turismo culturale Bio vacanze - Centro Fisioterapico Mannarini
BIODANZA
Sistema Rolando Toro
TURISMO CULTURALE -- BIOVACANZE
MAMMA
ж AFRICAж
Le Radici della Vita
Viaggio culturale attraverso le tradizioni, il folklore, la spiritualità
Africana
TOGO – BENIN
Dal 1 settembre al 17 settembre 2009
BIODANZA E SCIAMANESIMO
Viaggio in Togo
Destinazione:
( KPALIME /ANEHO/ BASSAR/ TOGO )
(OUIDAH / BENIN ) ( AFRICA )
REPUBBLICA TOGOLESE
SUPERFICIE: 56.600 kmq
POPOLAZIONE: 5.300.000 abitanti
CAPITALE: LOME’ 676.400 abitanti
LINGUA: èwé e mina al sud, kotokoli e kabye
al nord
MONETA:
La moneta è il Franco CFA che ha un cambio
fisso con l'euro: 1 euro = 655,96 FCFA.
ORDINAMENTO DELLO STATO: Repubblica
Presidenziale ( dittatoriale )
FESTA NAZIONALE: 27 aprile
POPOLI: 99% africani ( 40 gruppi etnici, i
principali sono gli éwé, mina, kotokoli e kabye
), 1% europei e siriano-libanese.
RELIGIONE: 51% animista, 29% cristiana e 20% islamica.
Il Togo tira il suo nome di Togo, dal Togodo (dietro la riva ), attuale Togoville. la località
fra cui il capo tradizionale M' Lapa III firmò il 4 luglio 1884 con l' emissario tedesco, il
dott. G. Nachtigal, il trattato di protettorato tedesco. Questo trattato fu firmato a Baguida,
località situata a 13 chilometri di Lomé. Nel 1914, il Togo, nelle sue frontiere, si estendeva
su 90.500 kmq. In seguito alla prima guerra mondiale, il paese fu diviso in due territori: il
Togo occidentale, con 33.900 kmq, diretto dalla Gran Bretagna; il Togo orientale di una
superficie di 56.600 km 2, messo sotto mandato francese. Solo la parte orientale
costituisce l' attuale repubblica togolese. Indipendente dal 27 aprile 1960 dopo i periodi di
amministrazione tedesca quindi francese, il Togo è il solo paese al mondo la cui capitale,
Lomé si situa su una frontiera.
Il Togo è affacciato sul golfo di Guinea tra Ghana a ovest, Benin a est e confinato a nord
con il Burkina Faso.
La sensazione d’impatto che avrà chi sceglie di visitare il Togo è quella di confrontarsi con
un mosaico di culture diverse: tale disomogeneità, o forse è il caso di definirla
semplicemente varietà etnica e culturale si riflette anche nelle piccole cose della
quotidianità. Così al nord ci sono villaggi di capanne con mattoni cotti al sole e tetti di
paglia, costruite dalle popolazioni che emigrarono dalla savana dell’Africa occidentale,
mentre a sud è più forte l’influenza europea e così cambiano non solo le costruzioni ma
anche il modo di vivere e l’abbigliamento.
In tutta la regione del litorale del Benin e del Togo, il wudù è la religione tramandata dagli
antenati ed è praticata con fervore. Questa esperienza religiosa è molto più ricca e
complessa dei cliché diffusi in Europa, secondo i quali il wudù non sarebbe altro che una
bassa forma di magia nera. Si tratta invece di una religione che da senso e ordine alla vita
di milioni di persone, qui è altrove nel mondo.
Appunti del viaggio:
Il viaggio rappresenta per il movimento biodanzante, l’opportunità di scoprire culture
tradizionali, immergersi nella spiritualità africana e risvegliare quell’antica saggezza
primordiale che è dentro di noi, comunicare con il nostro sciamano interiore che pone al di
sopra d'ogni cosa la difesa della Vita come valore assoluto ed è da questo principio che
parte il nostro viaggio sciamanico.
Essere sciamani oggi significa diventare consapevoli di possedere il Potere e soprattutto
trovare la forza, la libertà interiore, l'equilibrio e l'umiltà per utilizzarlo al servizio della Terra
e dell'Umanità. La forma più deflagrante di Potere che esista è l'Amore, ma pochi lo
sanno.
Lo Sciamano che abita in ognuno di noi ha bisogno d'essere risvegliato per difendere la
nostra coscienza e la nostra vita quotidiana dal sonno e dall' egoismo.
L’amore, l'Audacia, la Mancanza di Dubbio, la Fede, la Libertà, la Compassione, la Forza,
l'Ironia, la Visione sono alcune tra le energie archetipiche che lo sciamano coltiva...
Molti di noi sanno già in cuor loro d'essere sulla Via sciamanica. Altri sentono il bisogno si
ridestarsi ad una visione sacra dell'esistenza e giungere alla consapevolezza della
missione a loro assegnata in questa vita..
Itinerario del viaggio:
KPALIME’:
E’ una località situata al sud-ovest del Togo,con una popolazione di 106.432 abitanti, è ha
un ora 30 minuti di strada da Lomè e si trova in un ambiente naturale e incontaminato di
bellezza. Siamo nel cuore della regione del caffè è del cacao. La zona che circonda la città
è lussureggiante e fertile, circondata da colline e boschi, valli profonde e piccoli villaggi
contadini. Il paesaggio resta sempre verde anche durante la stagione secca.
Nonostante lo sviluppo agricolo intenso, la regione di Kpalimé conserva sempre alcune
delle foreste più graziose del Togo.
La regione è anche ricca di cascate naturali dove gli ospiti potranno rinfrescarsi e bagnarsi
circondati da una vegetazione lussureggiante. Fra le numerose cascate della regione
citiamo quelle di Tomegbe, Wome, Kpime o anche quella d' Akrowa à Badou.
Seguiremo una traccia attraverso un paesaggio di valli selvagge, camminando nella
misteriosa penombra della foresta in una natura gigantesca e primaria. Scopriremo le
proprietà delle piante conosciute dai cacciatori indigeni. Le popolazioni locali, attraverso le
conoscenze tramandate da padre in figlio, hanno saputo trasformare la foresta da
presenza ostile ed impenetrabile in una realtà ricca di vita che sa proteggere e nutrire.
Verranno fatti bagni di purificazione nella cascate con piante spirituali; dopo la
purificazione, ci sarà una vera e propria iniziazione sciamanica.
ANEHO:
E' una località situata a sud-est del Togo a 50 Km da Lomè, ed è stata la prima capitale
coloniale del Togo. E' una città situata a bordo del mare e bagnata anche da diversi fiumi
del paese.
La popolazione è prevalentemente animista, infatti nel corso di tutto l'anno si svolgono
diverse cerimonie tradizionali, tra cui la festa feticcio " EPE-EKPE’ ", durante la quale un
feticcio, che rappresenta la divinita’, prevede lo svolgersi dell' anno in arrivo.
Una vecchia tradizione fa risalire il popolo Guen (Guin) all’ Egitto faraonico. Gli elementi
neri animisti sarebbero emigrati verso il sud, passando per il Sudan ed il Niger, per
arrivare a Accra (Ghana).
Vi fondarono un grande e potente regno nel III secolo, ma nel 1600, per fuggire al lungo
conflitto che oppone Guen ai clan Ashanti Baoulé, una parte dei principi del regno lascia
Accra in piena notte, creando allora il potente regno di Glidji, che si estendeva da
Agbodrafo passando per Aného, Zowla, Agoué e Péda, fino a Porto-Novo (Benin attuale).
Epé-Ekpé che prende il nome dalla presa della pietra incoronata, è il punto culminante
della festa dell’ Epkessosso è allo stesso tempo una filosofia cosmologica ed un
espressione attuale dell'identità collettiva del popolo Guen.
Di questa filosofia derivano i principi costitutivi dell'uomo, la coppia suprema dei Dei,
Mawu (il femminile, l'oriente, la luna) e Lissah (il maschile, l'occidente, il sole).
Un insistenza più grande è accordata agli dei, allo stesso tempo forze ed esseri, che
mantengono la tradizione e l'ordine cosmico. L'insegnamento filosofico di Ekpé si
riassume alla pratica della solidarietà.
Per farsi aprire le porte del futuro e beneficiare dell’abbondanza degli Dei, il popolo Guen
si dà appuntamento ogni anno, nella seconda quindicina del mese di settembre, per
celebrare il loro nuovo anno.
È segnato dalla presa della pietra incoronata che si svolge giovedì dell'ultima zona della
1° luna dell'anno. Questa cerimonia, in onore della Dea Mama Kolé, ha luogo a Glidji
Kpodji, al vertice della scogliera della terra di sbarra che predomina la laguna.
Al centro, si trova il terminale incoronato, seggio della dea, dove si svolgono le preghiere
e riti. Hounon il grande sacerdote, trasmesso da un gruppo di giovani iniziati, lancia i
festeggiamenti.
Ma tutto ciò si prepara molto prima dell'inizio delle cerimonie di Epé-Ekpé, precisamente
verso la metà giugno, quando i grandi sacerdoti tradizionali delle tre divinità principali del
popolo Guen; Ata-Kpessu, Mama Kolè, Gniblin Adasu , si riuniscono a porte chiuse, con
il grande sacerdote di Togbe Lakpan, per una cerimonia chiamata Nma Dumo (la semina
del granoturco). Questa cerimonia ha luogo fin dalla comparsa della nuova luna, nel mese
di giugno, per fissare il calendario di Epé-Ekpé .
E’ previsto un incontro con il capo spirituale del popolo Guen.
BASSAR:
I Basari sono una popolazione proveniente dal nord che si sono stabilizzati nella regione
nord –est del Togo. Nonostante il tempo passato, hanno conservato le tradizioni dei loro
antenati, come legame simbolico con la terra delle loro origini. I villaggi sono circondati da
coltivazioni di cotone, legname ed arachidi. I Bassar hanno sviluppato e conservato
tecniche tradizionali di produzione del ferro.
Conoscenze empiriche di geologia e convinzioni magiche si mescolano in questa forma
arcaica di siderurgia, diventando quasi un'esperienza d'alchimia. Durante la visita si è
accolti dai capi tradizionali.
All’ interno della loro sala di consiglio, una grande capanna con un alto tetto conico, nel
corso dell’incontro vengono spiegate le varie modalità di giudizio praticate nell’esercizio
del loro ruolo
Nel mese di settembre di ogni anno viene celebrata la festa del legname, occasione in cui
si balla T’bol, la danza del fuoco.
Nel centro del villaggio, si predispone un grande fuoco illumina i presenti, che iniziano le
danze al ritmo incalzante dei tam--tam. Alcuni danzatori in stato di trance si lanciano nelle
braci, le prendono nelle mani, se ne cospargono il corpo e le introducono nella bocca,
senza riportare alcuna ustione.
OUIDAH ( Benin )
Il Benin è tristemente famoso per essere stato il punto d' ancoraggio delle barche negriere,
con destinazione finale, le colonie lontane dei Caraibi.
La spiaggia di Djègbadji era l'ultima tappa per gli schiavi, l'ultima visione dell' Africa, che
portarono con loro dall’ altra fine dell' oceano. Nella repubblica del Benin, nella città di
Ouidah, l' Unesco vi ha stabilito nel 1992 un monumento allla memoria, “ allo scopo d'
impedire che l' amnesia storica possa installarsi ed il silenzio di uccidere una
seconda volta”.
In questo posto decine di milioni di schiavi con il loro sangue e con il loro sudore hanno
arricchito gli iniziatori ed i mittenti del commercio triangolare del legno di ebano.
Battezzato la porta del non ritorno, questo posto della memoria simbolizza da sola la
tragedia del commercio triangolare. Luogo riempito d' emozioni, questa visita prevede da
parte nostra di impedire che questa memoria storica possa essere dimenticata.
Ouidah è considerata una delle capitali del wudù africano. In questa città, dall’ antico
porto del traffico negriero, dall'architettura afro-portoghese decadente, coabitano uno di
fronte all'altro il tempio dei Pitoni e la cattedrale cattolica.
……..La lentezza dei personaggi inondati dal sole... il battito lontano delle
onde sulla spiaggia... il ritmo dei tamburi rappresentano l'eco mormorante di
colonne di schiavi imbarcati su queste spiagge. Un'atmosfera al di fuori del
tempo……
A Ouidah visiteremo il Tempio dei Pitoni, luogo dove questi serpenti sono venerati come
wudù protettori della città ; il forte portoghese, trasformato in museo sulla tratta degli
schiavi ; la via del non-ritorno, percorsa dai prigionieri prima di essere imbarcati in
direzione del nuovo mondo.
SISTEMAZIONE LOGISTICA
Trattandosi di un viaggio legato alla spiritualità ed eventi tradizionali, abbiamo scelto di
alloggiare in alberghi 2 o 3 stelle e/o in un palazzo tradizionale, tutti insieme per vivere
l’esperienza diretta di una famiglia spirituale. E’ altresì fondamentale portare con noi una
tenda per la possibilità di campeggiare nella foresta sul luogo dell’iniziazione.
QUOTA A PERSONA:
1900 € così suddivise:
→€ 300 entro il 30 aprile 2009 ;
→€ 300 entro il 30 maggio 2009;
→€ 400 entro il 30 giugno 2009 ;
→€ 900 entro il 15 agosto 2009.
I versamenti dovranno essere versati sul conto corrente bancario intestato a:
Roberto Mannarini Piazza Siena n.1 - 73100 Lecce
Banca Monte dei Paschi di Siena fil. Di Lecce
CAB 1030/ ABI 16000 c/c 602311.25
IBAN IT43IT4310103016000000060231125
Nel caso dell’impossibilità del viaggio per il non raggiungimento del numero
minimo dei partecipanti, le quote versate saranno rimborsate
immediatamente.
LA QUOTA COMPRENDE :
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Visti di ingresso Togo / Benin
Voli intercontinentali effettuati con la Air France o Royal Air Maroc.
Noleggio pulmino con autista per gli spostamenti interni è per recarsi dall’aeroporto
è verso l’aeroporto.
Tutti i servizi, alloggio, pensione completa dalla prima colazione del 2° giorno alla
prima colazione del giorno 17.
Rito di purificazione e iniziazione sciamanica.
Rituali di Biodanza insieme alla popolazione locale togolese.
Visite guidate a Kpalimè, Goudevè, Dzanipe, Aklowa-Badou, Aneho, Bassan,
Ohuida ( Benin ) e incontri con i capi spirituali dei villaggi.
Festa tradizionale africana con il gruppo locale NYATEPE’
LA QUOTA NON COMPRENDE :
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La cena del 1° giorno, i pasti del giorno 17.
Le bevande ad esclusione dell’acqua.
Eventuali ulteriori tasse aeroportuali e assicurazione di viaggio.
Assicurazione sanitaria
GUIDE
Il viaggio sarà guidato dall’inizio alla fine da CALIXTE’ HOUNTONDJI, tradizionalista,
danzatore e coreografo Togolese, che ha una profonda conoscenza delle culture, dei
luoghi e delle popolazioni, conosce la lingua Italiana, coadiuvato da altre guide e
collaboratori locali di lingua francese.
VACCINAZIONI
Obbligatorie: Febbre Gialla e Meningite che vanno fatte almeno un mese prima della
partenza. Profilassi antimalarica.
Consigliate: Epatite, Tifo, Antitetanica (per ulteriori informazioni, rivolgersi all’Ufficio
d’Igiene della propria città )
DOCUMENTI
E' necessario un passaporto valido e non in scadenza nei 3 mesi successivi dopo la
partenza.
Per l’organizzazione e l’ottenimento dei visti, è necessario prenotarsi 5 mesi prima dalla
data della partenza.
PROGRAMMA
( dal 1° al 17 di settembre 2009 )
Il programma così redatto potrà subire delle variazioni in virtù delle profonde
connessioni con la spiritualità locale, con i rituali che andremo a vivere e con la
ricchezza e la potenza ancestrale dell’ambiente circostante. Vi preghiamo pertanto
di lasciarvi fluire con ciò che potranno essere gli eventi che caratterizzeranno il
viaggio.
I SETTIMANA:
KPALIME’:
1° giorno: accoglienza e sistemazione nelle camere singole o doppie.
2° giorno: colazione. Visita al capo del luogo, ( villaggio Goudeve ). Escursione nel
villaggio a piedi. Pranzo. Riposo, tempo libero. Cena. Dopo cena sessione di Biodanza.
3° giorno: colazione. Spostamento in pulmino. Visita del luogo del rito e preparazione
all’iniziazione. Pranzo. Escursione nel villaggio ( Dzanipe ).Rientro. Cena. Biodanza.
4° giorno: digiuno, con possibilità di mangiare solo frutta. Meditazione nella foresta vicino
le cascate, rituale d’iniziazione con bagno di purificazione, ( villaggio Dzanipe ). Rientro
( spostamento in pulmino ).
5° giorno: rito di iniziazione sciamanica a digiuno, ( villaggio Dzanipe ). Pranzo. Silenzio
fino al rientro in sede. Cena. ( spostamento in pulmino ).
6° giorno: colazione. Spostamento verso un altro villaggio vicino. Visita alle cascate di
Aklowa Badou. Pranzo al sacco. Rientro. Cena. Biodanza.
7° giorno: colazione. Mattinata libera con integrazione culturale con il popolo locale di
Goudeve. Pranzo. Sessione di Biodanza, seguito da musiche e danze tradizionali. Cena.
II SETTIMANA
8° giorno: colazione. Partenza per Aneho. Pranzo al sacco durante il viaggio. Arrivo e
sistemazione nelle camere. Cena.
9, 10, 11° giorno : visite al capo di Aneho e Glidzi. Partecipazione alla grande festa rituale
del popolo Guen, e visita a Ouidah ( Benin ) alla Via degli schiavi e al tempio dei Pitoni. Il
programma di questi tre giorni si deciderà secondo l’andamento degli eventi a Aneho e
Glidzi.
12° giorno: colazione, partenza per Bassar, pranzo durante il viaggio, arrivo e
sistemazione nelle camere. Cena. Biodanza.
13° giorno: colazione. Incontro con il capo Bassari. Visita al vecchio fornaio. Pranzo.
Spettacolo con i danzatori del fuoco. Partenza per Kpalimè.
14° e 15° giorno: colazione. Visita del villaggio. Pranzo. In serata, sessione di Biodanza
insieme agli abitanti di Kpalimè. Successivamente festa tradizionale africana con il Gruppo
Nyatepe del Togo.
16° giorno: colazione,visita al centro e al mercato artigianale di Kpalimè. Pranzo.
Pomeriggio libero a disposizione per eventuali acquisti di souvenir locali. Cena.
17° giorno: colazione. Rientro in Italia.
Per info: 0039 388 174 35 74 / 347 778 6270
E-mail: [email protected] / [email protected]
I conduttori :
HOUNTONDJI KOKOU A. CALIXTE’
Danzatore coreografo, marionettista, tradizionalista.
È stato iniziato alla spiritualità sciamanica nei conventi wudù, dove ha imparato diverse
danze e ritmi rituali tradizionali del ovest dell’africa.
La sua formazione artistica e culturale è stata sostenuta da diversi gruppi di professionisti
in Togo dal 1990 al 1998.
Direttore artistico del gruppo culturale di danza tradizionali KOTOKO del Togo nel 19992000.
Dal 2000 è fondatore in Togo, del gruppo culturale di danze tradizionali africane
NYATEPE’ e del centro sociale delle arti e culture, dove dal 2003 trasmette ai giovani i
valori della cultura africana. .
Riconosciuto come Danzatore coreografo tradizionale, dalla direzione delle arte degli
spettacoli del Ministero della culture del Togo nel 2003.
Nel 2005, con il suo gruppo, ha portato in scena gli spettacoli e i corsi in alcune città
Italiane ( Pesaro, Milano, Como, Alberga, Lecco, Lecce, ecc. )
Dall’ ottobre 2007, conduce corsi e stage di formazione in Italia e all’estero, come
sciamano, danzatore tradizionale africano, coreografo e come percussionista .
ROBERTO MANNARINI
Laureato in fisioterapia ad indirizzo psicosomatico, musicoterapista e insegnante didatta di
Biodanza.
Incomincia il suo percorso evolutivo in ambito sportivo (ciclismo, cross-training, biathlon
atletico), ottenendo numerosi e prestigiosi successi e riconoscimenti, sia in campo
regionale, che nazionale.
Nel 2001 l’incontro con la Biodanza, ridisegna i suoi orizzonti professionali e nel 2003
inizia la scuola per insegnanti di Biodanza Rolando Toro di Napoli, sotto l’insegnamento di
Flavio Boffetti, allievo di Rolando Toro.
Da circa 20 anni è socio a Lecce di un avviato centro di terapia fisica, riabilitativa e
benessere olistico. Specializzato in Rieducazione Posturale Globale, Drenaggio Linfatico
Manuale e Massaggio Olistico, da alcuni anni collabora con il suo fratello spirituale Calixtè,
per la salvaguardia e contro lo sfruttamento delle popolazioni indigene dell’Africa.
Si occupa di tecniche che mirano ad aiutare le persone a raggiungere il loro più alto
potenziale, la loro luce originaria e a migliorare la qualità della propria esistenza