La gestione delle risorse umane nel pubblico impiego dopo la

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La gestione delle risorse umane nel pubblico impiego dopo la
FORMAZIONE AVANZATA
La gestione delle risorse umane
nel pubblico impiego dopo la riforma della P.A.
(D.L. n.90 del 2014 e Disegno di legge delega S1577)
1. Scenario di riferimento
La formazione del personale svolge un ruolo fondamentale nella trasformazione dei modelli
organizzativi della p.a., sempre più orientati, sulla spinta della continua evoluzione del quadro
normativo, ad un passaggio da modelli di tipo burocratico a modelli di tipo manageriale, dove
la responsabilizzazione sui risultati conseguiti e, dunque, le competenze individuali, giocano un
ruolo fondamentale.
La profonda trasformazione del quadro normativo che regola le modalità di funzionamento
della p.a. richiede che l’intervento formativo si occupi non soltanto di fornire le capacità per
attuare specifici progetti, ma si curi, altresì, di produrre un arricchimento professionale di base
per consentire ai dirigenti di assumere efficacemente il ruolo che i diversi assetti istituzionali,
nonché la evoluzione delle esigenze di intervento e delle risorse disponibili, impongono loro.
A questa filosofia di fondo si ispira il corso su “La gestione delle risorse umane nel pubblico
impiego dopo la riforma della pubblica amministrazione”, che, come noto, ha modificato
radicalmente il quadro normativo di riferimento della p.a..
Semplificazione, trasparenza, prevenzione alla corruzione, riforma della dirigenza pubblica,
ricambio generazionale possono definirsi le “nuove parole d’ordine” con le quali la riforma
della p.a. ha inteso dare risposta alle aspettative di maggiore efficienza ed efficacia dell’azione
amministrativa dei cittadini, bisognosi di servizi di qualità comparabile a quella dei più
importanti paesi europei.
2. Obiettivi didattici
La S.N.A. intende accompagnare, nella sua fase applicativa, questa importante riforma. Di qui
l’esigenza di fornire anzitutto una visione d’insieme delle innovazioni introdotte dal D. L. n.
90 del 2014 e dal disegno di legge delega in via di approvazione.
In particolare, i moduli del corso avranno ad oggetto i principi generali e gli obiettivi della
Riforma della p.a., i nuovi obblighi della p.a. in tema di trasparenza, integrità ed anticorruzione, i poteri e le responsabilità della dirigenza pubblica, la gestione del personale, la
contrattazione collettiva e le prerogative sindacali, la gestione del contenzioso.
Gli obiettivi del corso possono essere così declinati:
- fornire una conoscenza generale del quadro normativo di riferimento, rimandando a
successivi approfondimenti le tematiche di maggiore interesse per ciascun partecipante;
- offrire dei quadri interpretativi, delle indicazioni e delle proposte operative per
un’applicazione della riforma, finalizzati al miglioramento delle organizzazioni, alla crescita
professionale ed alla motivazione dei dipendenti;
- creare uno spazio di confronto con i colleghi di enti diversi volto all’analisi e alla diffusione
delle pratiche in atto.
3. I destinatari
I destinatari dell’iniziativa formativa sono i dirigenti ed i funzionari di amministrazioni
centrali e loro articolazioni periferiche, Enti pubblici non economici.
4. Coordinamento scientifico
Il coordinamento scientifico e la responsabilità dell’attuazione del Corso è affidato al prof.
Michel Martone, professore ordinario di Diritto del lavoro all’università degli studi di Teramo,
nonché docente della S.N.A. per la stessa materia.
5. Il programma di dettaglio
La durata complessiva del progetto è di 36 ore, distribuite in 6 giornate d’aula, di 6 ore
ciascuna, da svolgersi secondo il seguente calendario:
1° giorno
Overview della riforma

La riforma ed i suoi obiettivi

Il D. L. n. 90 del 2014 ed il disegno di legge delega

La pubblica amministrazione e la sfida del ricambio generazionale
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Gli obblighi di semplificazione e trasparenza: un quadro di riferimento

L’agenda per la semplificazione amministrativa: nuove forme di collaborazione per Stato,
Regioni e autonomie locali

Un nuovo linguaggio per l’amministrazione

Le misure nell’ambito della prevenzione alla corruzione

Le
implicazioni sulle condizioni organizzative, i contenuti di lavoro, il ruolo e le
responsabilità del dirigente pubblico.
Tra Pubblico e Privato: conversazione con i protagonisti
2° giorno
La dirigenza: il conferimento di incarichi, i poteri e le responsabilità del dirigente

I criteri per il conferimento di incarichi di funzione dirigenziale.

La trasparenza e l’obbligo della pubblicazione dei posti di funzione che si rendono
disponibili.

Inconferibilità e incompatibilità degli incarichi.

L’accesso “selettivo” alla dirigenza di prima fascia.

L’accesso alla dirigenza di seconda fascia.

Il divieti di incarichi per i soggetti in quiescenza.

Le prospettive di riforma della dirigenza pubblica

L’autonomia della dirigenza nella direzione e nell’organizzazione degli uffici: i poteri

La responsabilità dirigenziale oltre i confini della responsabilità individuale:
 La responsabilità dei risultati raggiunti dai dipendenti;
 Il dovere di vigilanza sul rispetto, da parte dei propri uffici, degli standard quantitativi e
qualitativi fissati dall’amministrazione;
 La mancata individuazione delle eccedenze di personale;
 Il mancato esercizio del potere disciplinare;
 La mancata osservanza delle disposizioni relative alle assenze per malattia dei
dipendenti.
3° giorno
Il procedimento disciplinare e le ipotesi tipizzate di licenziamento

L’esercizio del potere disciplinare ed ampliamento delle competenze dei dirigenti.

Contrastare la scarsa produttività e l’assenteismo per potenziare il livello di efficienza
delle pubbliche amministrazioni. Una nuova tipologia di illeciti:

il licenziamento disciplinare per scarso rendimento;

il licenziamento per falsa attestazione della malattia.

Le altre ipotesi “tipizzate” di licenziamento.

Il rapporto tra procedimento disciplinare e procedimento penale.

La sospensione cautelare del lavoratore.
Orario di lavoro

Orario di lavoro

Orario di servizio e orario di apertura al pubblico.
4° giorno
Il fabbisogno di personale: dotazioni, reclutamento, mobilità e mansioni

La programmazione del fabbisogno di personale e le dotazioni organiche.

Le recenti misure di contenimento della spesa pubblica e il limite del turn over.

Il regime delle assunzioni e il principio del previo esperimento delle procedure di mobilità.

Le nuove disposizioni in materia di mobilità volontaria e obbligatoria.

La pubblicità delle vacanze d’organico e i criteri di scelta.

La mobilità collettiva per eccedenze di personale.

La procedura di informazione e consultazione sindacale.

Il collocamento in disponibilità dei lavoratori eccedenti e i criteri di scelta.

Le conseguenze e economiche e la eventuale risoluzione automatica ex lege del rapporto di
lavoro.

Il licenziamento con preavviso per ingiustificato rifiuto del trasferimento disposto
dall’Amministrazione per riconosciute e motivate esigenze di servizio.

L’utilizzazione professionale del lavoratore: inquadramento professionale.

Le mansioni e lo ius variandi: concetto, limiti e presupposti dopo il D. L. n. 90 del 2014.

Il trattenimento in servizio.

La risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro.
Pari opportunità e benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni

Il principio di pari opportunità nella pubblica amministrazione

Il “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di
chi lavora e contro le discriminazioni”.
5° giorno
La contrattazione collettiva e le prerogative sindacali

I confini della contrattazione collettiva e le materie sottratte all’attività negoziale.

Le competenze della contrattazione nazionale.


I contenuti della contrattazione integrativa.
Il ruolo del dirigente nel processo negoziale: le diverse fasi del negoziato, strategie, stili di
negoziazione, analisi e valutazione della trattativa.

L’individuazione, la costituzione e le modalità di quantificazione delle risorse integrative.

Il blocco della contrattazione collettiva e le sue conseguenze.

Applicabilità del titolo III dello Statuto dei lavoratori al pubblico impiego.

Le novità contenute nel D. L. n. 90 del 2014.

Gli organismi di rappresentanza del personale.

Lo sciopero. Finalità ed ambito di applicazione della legge n. 146/1990 e succ. modd..
6° giorno
Le controversie di lavoro: il contenzioso giudiziale e la risoluzione stragiudiziale

La contrattualizzazione del rapporto di lavoro e il riparto di giurisdizione.

Il rito del lavoro: profili generali e di specialità.

L’Avvocatura di Stato e gli uffici del contenzioso. La rappresentanza in giudizio ex lege.

La repressione della condotta antisindacale.

I procedimenti speciali in materia di lavoro.

I provvedimenti del giudice e la loro esecuzione

La conciliazione e l’arbitrato nel pubblico impiego.

La tutela dei diritti del lavoratore e l’indisponibilità dei diritti: la disciplina delle rinunzie e
le transazioni.

L’accertamento pregiudiziale sulla efficacia, validità ed interpretazione del contratto
collettivo.

L’interpretazione autentica del contratto collettivo.
6. La valutazione
Il livello di competenze acquisite dagli allievi verrà misurato da una prova di valutazione che
riguarderà tutte le questioni affrontate durante il corso e consisterà in un test a risposta
multipla.
7. Regolamento
Svolgimento delle lezioni
I partecipanti sono tenuti a rispettare l’orario delle attività didattiche previsto dal Calendario
del Corso.
La presenza giornaliera verrà rilevata con la firma di entrata e di uscita dei partecipanti.
Tutti i permessi e i ritardi, superiori a 15 minuti, saranno considerati ai fini del calcolo del
monte ore di assenza consentita.
Al fine del rilascio dell’attestato finale le assenze non devono superare il 20% delle ore del
corso.