Factory Girl - Scuola di Musical
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Factory Girl - Scuola di Musical
Factory Girl Scritto da Administrator Il film è ispirato alla biografia di Edie Sedgwick, musa di Andy Warhol. Una giovane ragazza dal carattere creativo e esuberante, studentessa alla scuola d’arte di Cambridge, decide di lasciare il Massachusetts per tentare fortuna a New York, lasciando la famiglia e gli amici, tra cui l’amico fidato Syd, segretamente innamorato di lei, a cui è molto affezionata. Una volta arrivata nella grande mela, comincia a lavorare come modella, fino a che non conosce Andy Warhol, che si innamora a prima vista di lei e ne fa la sua musa, prima nella fotografia, poi nei film. La fa entrare alla Factory. È un’ambiente assurdo e trasgressivo dove Warhol non gira nient’altro che brevi stralci di vita reale. Edie si sente subito a casa. I film fanno successo e diventa una vera e propria diva, un’icona di stile della pop art. Il suo rapporto con Wharhol e il suo nuovo stile di vita, incrinano il rapporto con i genitori, da sempre difficile. Progressivamente si inserisce in un ambiente di alcool, droga e trasgressione, al punto da rimanerne imprigionata e non poterne più uscire. Nel frattempo conosce Billy Quinn, un cantante rock che conduce una vita simile alla sua. Ma Billy vive una vita concreta, lavora per guadagnare, è lontano dall’atmosfera surreale della Factory, dove gli attori non sono nemmeno pagati, e la vede come uno sfruttamento, perciò mette in guardia Edie. Il contrasto tra questi e Andy Warhol porta Edie ad abbandonare il cinema. A causa dell’immagine troppo trasgressiva e volgare che si è creata, nonostante le conoscenze non trova più lavori né come modella né come attrice, e nonostante i guadagni e il patrimonio familiare va in bancarotta. Si lascia completamente andare a droga e alcool, in uno stato penoso, fino a che il suo amico del college non arriva a salvarla e la porta in un centro di recupero. Commento É un film biografico, che racconta una storia triste, che non lascia molte speranze. Mi ha comunicato un forte senso di angoscia, il che vuol dire probabilmente è riuscito nell’intento. Vedere una giovane vita che perde si perde fino all'autodistruzione è davvero inquietante: mi tocca particolarmente volendo io lavorare in questo settore. C’è una linea sottile tra arte e follia, tra trasgressione e distruzione, e tanti la oltrepassano inconsciamente. Sienna Miller è convincente nella parte della protagonista, a cui tra l’altro somiglia moltissimo fisicamente, 1/2 Factory Girl Scritto da Administrator anche se non mi emoziona particolarmente, la trovo un po’ fredda, ma dopotutto l’atteggiamento ironico e distaccato fa parte del suo personaggio, e stessa cosa vale per Andy Warhol, interpretato da Guy Pearce, che appare sempre sospeso in una dimensione parallela, in quel mondo surreale, a cui cerca di dare vita nella Factory. Mi ha colpito molto la scena in cui, per ottenere un’emozione vera dall’attrice, Edie viene umiliata: il regista (Warhol) la interroga sul suo passato svelando sul set gli abusi del padre e dei fratelli durante l’infanzia, mentre nel frattempo un altro attore la bacia e la prende con violenza. Un scena in cui si confonde vita vera e privata con la finzione: in questa confusione la persona di Edie è completamente manipolata. La figura del cantante rock di cui Edie si innamora trae probabilmente spunto da Bob Dylan, col quale Edie Sedgwick ebbe rapporti professionali dopo essersi allontanata da Andy Warhol, e forse anche una relazione sentimentale, che Dylan ha però sempre smentito. Il cantante ha criticato molto questa pellicola, dalla quale emergerebbe, secondo lui, sotto una luce negativa. Dopo essere uscita dall’alcolismo, Edie Sedgwick si è spostata con un paziente del reparto psichiatrico conosciuto in clinica, per poi ricadere nella dipendenza pochi anni dopo. Fu trovata dal marito morta di overdose il 16 novembre 1971 , a soli 28 anni. Nazione: USA Anno: 2006 Regia: George Hickenlooper Interpreti: Sienna Miller, Guy Pearce, Hyden Christensen 2/2