Met - Lezione 07 eser
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Met - Lezione 07 eser
Esercitazioni di Metodologia dott.ssa Gabriella Agrusti Il ciclo di incontri 1. Impostazione di un archivio di da9 2. Pulizia dei da9 3. Calcolo delle frequenze 4. Difficoltà e discrimina9vità 5. Misure di tendenza centrale e di dispersione 6. Cen9li, pun9 z e pun9 T 7. Distribuzione pentenaria e punteggi soglia 8. Rappresentazione grafica 9. Alcuni test (chi quadrato, phi, T-‐Test) 10. Correlazione (Pearson, Spearman) L’incontro di oggi • • • • • Descrivere l’andamento di una prova Minimo, massimo e gamma Media, mediana e moda Deviazione standard Curve e loro interpretazione Interpretazioni a confronto • Riccardo ha raggiunto il punteggio più alto della sua classe. • Nessun altro bambino di quinta elementare nel distreWo ha un punteggio medio più basso nell’area lessicale. • Il punteggio di Sara, 77, è ben al sopra della media della sua classe, 58. Norm-‐referenced • Erica sa nominare correWamente le capitali di 47 sta9 • Jody ha raggiunto 3 degli obie\vi di scienze. • Ka9e ha raggiunto il punteggio massimo teorico. Criterion-‐referenced Ebel R.L. Frisbie D.A., Essential of Educational Measurement, 1965, p.38 Due approcci diversi assegnazione di punteggi su base norma9va (norm-‐referenced).. ..oppure sulla base di criteri prestabiliti (criterion-referenced) Minimo, massimo e gamma • Ogni prova ha un punteggio grezzo minimo e un massimo teorico ed effe)vo • La gamma (range) di punteggio è max-‐min +1 • La gamma rappresenta la più semplice misura di dispersione Media (aritme9ca) • • • • La media è la misura di tendenza centrale che consente l’equipartizione dei punteggi tra tutti gli studenti partecipanti alla prova. La media aritmetica corrisponde alla sommatoria di tutti i punteggi fratto il numero degli studenti partecipanti alla prova. Funziona solo con variabili continue e non con quelle nominali (no: genere, luogo di nascita, opinioni,..) Risente dei valori estremi. Mediana • In statistica è definita l’unità centrale, ovvero quella che divide il collettivo in due parti di uguale numerosità. • Corrisponde alla misura che occupa la posizione centrale se si ordinano tutte le misure dalla più bassa alla più alta. • Se il numero dei punteggi è dispari, sarà uguale al valore centrale una volta ordinati i punteggi. Se il numero dei punteggi è pari, sarà uguale alla semisomma dei due valori centrali (ovvero la somma dei due valori centrali diviso due). • Può essere utilizzata in caso di variabili ordinali. • Non risente dei valori estremi. Moda • In sta9s9ca è la modalità della distribuzione che si presenta con la frequenza assoluta maggiore. • Riferita all’analisi dei punteggi, corrisponde al punteggio che appare più frequentemente nel gruppo di studen9 soWopos9 alla prova. • Se ci sono due punteggi modali (distribuzione bimodale) siamo di fronte a una situazione disomogenea, con due gruppi dis9n9 di studen9. • Può essere u9lizzata per le variabili nominali. ..e per tradurre i numeri in parole ? min = 10 max = 30 media = 18,7 mediana = 16 moda = 15 Come si leggono le misure • (media) se dividessimo in par9 uguali tra gli studen9 tu\ i punteggi oWenu9, ogni studente avrebbe 18,7 • (mediana) metà degli studen9 ha un punteggio almeno pari a 16 • (moda) il punteggio raggiunto dal numero più consistente di studen9 nel gruppo è 15 Rapporto tra media e mediana media e mediana coincidono la curva che rappresenta la distribuzione dei punteggi è normale ossia è la distribuzione - statisticamente parlando più frequente Rapporto tra media e mediana la mediana è maggiore della media la curva è negaBvamente schiacciata ossia ci sono punteggi mediamente buoni o eccellen9 con picchi al di sopra della media con una percentuale ridoWa di studen9 con risulta9 chiaramente nega9vi (questo è ciò che sarebbe auspicabile al termine di un intervento forma9vo) Rapporto tra media e mediana la mediana è minore della media la curva è posiBvamente schiacciata ci sono pochi allievi con un punteggio eccellente e la metà degli studen9 ha un punteggio inferiore alla media. (questo è il risultato di un intervento dida\co non efficace e quindi da rivedere) Deviazione standard • è lo “scarto quadra9co medio” e si indica con σ (sigma) oppure con s • è uguale alla radice quadrata della varianza ossia della media del quadrato degli scar9 di tu\ punteggi dalla media punteggio scarto scarto al quadrato 5 2 4 4 1 1 3 0 0 2 -‐1 1 1 -‐2 4 Somma = 15 Somma = 0 Somma 10 Media = 3 s=√(10/5)=√2=1.41 Deviazione standard • ConceWualmente (e non sta9s9camente), la deviazione standard indica, in media, quanto sono “lontani” i punteggi di una distribuzione dalla loro media. • Non si traWa semplicemente della “lontananza” dalla media, perché la somma delle deviazioni è sempre 0 (e per questo si eleva a potenza e poi si fa la radice). • Aiuta ad interpretare le misure di tendenza centrale, indicando quanto esse siano sintesi fedele della distribuzione cui fanno riferimento • 10/12% della media – riferimento per interpretarla Con Excel • Funzioni sta9s9che: Min, max, media, moda, mediana, dev.st.pop • Potenza e radice