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[REGOLAMENTO CENTRO DIURNO DISABILI] Centro Riabilitativo V. Vojta
INDICE GENERALE
1. PREMESSA
2. MODALITA’ OPERATIVE GENERALI
3.
2.1.
Criteri e procedura di ammissione…………………………….…………pag. 3
2.2.
Documentazione richiesta per l’inserimento……………………..……...pag. 4
2.3.
Criteri e procedura di dimissione……………………………….……….pag. 5
2.4.
Partecipazione dell’utente al costo del servizio…………………..……...pag. 5
ORGANIZZAZIONE INTERNA
3.1.
Orario e calendario del centro diurno……………………………………pag. 6
3.2.
Attività svolte all’interno del centro…………………………….……….pag. 6
3.3.
Giornata tipo…………………………………………………….……….pag. 8
3.4.
Figure professionali…………………………………………….………..pag. 9
3.5.
Il progetto riabilitativo………………………………………………..….pag. 9
3.6.
Rapporti con i familiari/tutori/amministratori di sostegno degli utenti….pag. 10
3.7.
Somministrazione dei pasti………………………………………………pag. 11
3.8.
Servizio di trasporto………………………….…………………………..pag. 12
3.9.
Gestione dei farmaci……………………………………………………..pag. 12
3.10.
Attività integrative……………………………………………………….pag. 13
3.11.
Presenze………………………………………………………………….pag. 14
3.12.
Assenze…………………………………………………………………..pag. 14
4. STRESS E BURNOUT
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Unità di Riabilitazione Semiresidenziale
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[REGOLAMENTO CENTRO DIURNO DISABILI] Centro Riabilitativo V. Vojta
Il seguente documento può essere consultato su supporto cartaceo presso l’ingresso dell’Unità di
Riabilitazione Semiresidenziale (URSR) e presso l’accettazione del centro; inoltre è possibile
prendere visione del documento sul sito web aziendale e scaricarne i contenuti.
1. PREMESSA
Il presente regolamento pone le norme essenziali per il corretto, efficace ed efficiente funzionamento
del Centro Semiresidenziale di Riabilitazione “Vaclav Vojta” per persone con disabilità.
Il Settore Semiresidenziale è rivolto a bambini, adolescenti ed adulti con disabilità intellettiva e
disturbi comportamentali dovuti, ad esempio, a malattie genetiche e/o secondarie a sofferenza pre e
peripartum e/o legate a disturbi pervasivi dello sviluppo.
Il centro è specializzato in progetti riabilitativi multidisciplinari che consentono agli utenti, con
diverse capacità di apprendimento, di migliorare le capacità relazionali, la propria autonomia
personale, il comportamento, le abilità manuali, le capacità attentive, l’autostima, etc.
L’equipe riabilitativa ha l’obiettivo di promuovere ed organizzare svariate attività che vengono scelte
per ogni singolo utente in base alle capacità dello stesso ed agli obiettivi che si intende raggiungere;
pertanto viene elaborato un progetto personalizzato che tiene conto dei bisogni, delle aspettative, delle
menomazioni, disabilità e, soprattutto, delle abilità residue e recuperabili dell’assistito nonché delle
aspettative e delle priorità del suo ambito familiare.
2. MODALITA’ OPERATIVE GENERALI
2.1.
CRITERI E PROCEDURA DI AMMISSIONE
 Per l’ammissione all’interno dell’Unità di Riabilitazione Semiresidenziale è necessario che l’utente
venga dapprima inserito nella Lista d’Attesa. Tale procedura può essere effettuata sia direttamente
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presso il centro dal familiare/tutore/amministratore di sostegno dell’utente che tramite il sito web
aziendale.
 La Segreteria o l’Assistente Sociale del centro accolgono le richieste di inserimento nella Lista
d’Attesa in ordine di arrivo.
 Il Medico Responsabile, in accordo con l’Assistente Sociale e seguendo le indicazioni fornite dalla
Direzione Sanitaria ed Amministrativa, seleziona gli utenti in base alla patologia ed alla data di nascita
rispondenti al target del Settore Semi-Residenziale (bambini, adolescenti e giovani adulti con
disabilità intellettiva grave, medio-grave, media e lieve con innesto di patologia psichiatrica) ed al
domicilio (dando la precedenza alla ASL RM/C di appartenenza).
 La Segreteria o l’Assistente Sociale effettuano un primo colloquio telefonico con la famiglia durante il
quale vengono richieste alcune informazioni quali la diagnosi e l’ASL di appartenenza e fissano
altresì un appuntamento per un incontro con il Medico Responsabile.
 Durante tale incontro il Medico valuta l’idoneità dell’Utente per l’eventuale inserimento in un progetto
riabilitativo presso questo Centro in base alle risorse rilevate durante il colloquio, alla documentazione
esibita, alla visita diretta, alla disponibilità dei posti ed alla composizione dei gruppi. L’Assistente
Sociale ha il compito di raccogliere le informazioni che riguardano la sfera sociale dell’utente e del
nucleo familiare.
 Una volta deciso l’inserimento dell’utente questi seguirà un percorso di inserimento di due settimane.
Durante tale periodo l’utente frequenterà il centro dove verranno effettuate le diverse osservazioni e
valutazioni da parte delle figure professionali che compongono l’equipe quali il Medico, il
Fisioterapista, l’Infermiere, il Logopedista, l’Educatore Professionale, ecc.
 Successivamente alla stesura del progetto riabilitativo ed all’apertura dello stesso viene convocato il
familiare di riferimento o il tutore o l’amministratore di sostegno (dell’utente in carico) il quale prende
visione, accetta e firma la cartella riabilitativa registrando anche le aspettative dell’utenza all’inizio
dell’intervento.
2.2.
DOCUMENTAZIONE RICHIESTA PER L’INSERIMENTO
Al momento dell’accettazione presso il Centro l’utente deve risultare in possesso della
documentazione completa, così come da elenco fornito alla famiglia dalla segreteria del centro.
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I documenti necessari per l’inserimento all’interno del centro semiresidenziale sono i seguenti:
-
Certificato di residenza
-
Stato di famiglia
-
Fotocopia del documento di riconoscimento dell’utente
-
Codice fiscale dell’utente
-
Fotocopia del riconoscimento d’invalidità
-
Elenco dei recapiti telefonici dei familiari
-
Fotocopia della legge 104/92
-
Fotocopia della nomina del tutore/amministratore di sostegno (per coloro che sono sottoposti a
tutela)
-
Consenso al trattamento dei dati personali (L. 675/96)
-
Certificato medico per inizio trattamento riabilitativo redatto dal Medico di famiglia o da un
medico del settore pubblico che dovrà esplicitare la diagnosi e la richiesta di trattamento
riabilitativo in regime semiresidenziale secondo dicitura indicata su apposito modulo rilasciato
dalla segreteria. Tale certificato deve essere consegnato, presso la segreteria, prima dell’inizio
di ogni progetto riabilitativo.
2.3.
CRITERI E PROCEDURE DI DIMISSIONE
La dimissione dell’Utente, prima della fine del progetto, può avvenire per una o più delle seguenti
ragioni:
-
su istanza dell’interessato o di altro soggetto avente titolo quale, per esempio, il tutore o
l’amministratore di sostegno
-
su decisione dell’equipe riabilitativa
-
per assenze ripetute, prolungate e/o ingiustificate
-
per cessazione della causa che ne ha costituito titolo
-
saranno dimessi gli Utenti che, nel periodo di prova ovvero nel successivo definitivo
accoglimento, avranno dimostrato effettiva difficoltà e/o gravi problematiche di inserimento
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-
verranno altresì dimessi quegli Utenti che, inseriti in via definitiva, manifestino un’alterazione
o deterioramento del comportamento dovuti al peggioramento della condizione psicofisica e
tali da risultare incompatibili con l’inserimento nel Centro.
-
se accolti in Casa Famiglia od in altro centro
La dimissione dell’utente prevede l’elaborazione di una relazione che verrà rilasciata ai familiari i
quali, a loro volta, dovranno consegnarla al medico curante. Una copia dovrà essere allegata in
cartella.
PARTECIPAZIONE DELL’UTENTE AL COSTO DEL SERVIZIO
2.4.
La Regione Lazio ha emanato i Decreti U0095/2009 e U0051/2010 – “Concorso finanziario della
Regione agli oneri sostenuti dai Comuni per la partecipazione alla spesa per le attività riabilitative
erogate in modalità di mantenimento – regime semiresidenziale”.
La compartecipazione dell’utente e/o del Comune decorre dal 1° luglio 2010. Si applica a tutti i
soggetti in carico presso le strutture residenziali e semiresidenziali con progetti in modalità di
mantenimento.
Hanno diritto alla compartecipazione alla spesa da parte del Comune le persone con un reddito
I.S.E.E. non superiore a € 13.000,00 annui.
Il Comune tenuto alla contribuzione della spesa è il Comune di residenza prima dell’inizio delle
attività riabilitative erogate in modalità di mantenimento in regime semiresidenziale.
Il Comune deve essere preventivamente informato da parte dell’utente al fine dell’assunzione degli
obblighi connessi all’eventuale integrazione economica (art. 6, c.4, L. 328/2000).
Per richiedere la compartecipazione del comune per le prestazioni riabilitative erogate in regime
semiresidenziale i familiari dell’utente devono portare al municipio di residenza i seguenti documenti:
-
Modello OBIS M (rilasciato dall’INPS)
-
ISEE standard del nucleo familiare (rilasciato dal CAF)
-
Copia del codice fiscale dell’utente e del tutore/ amministratore di sostegno
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-
Carta d’identità dell’utente e del tutore/ amministratore di sostegno
-
Decreto di nomina del tutore o dell’amministratore di sostegno
-
Recapito telefonico utile
-
Progetto della struttura inviato all’ASP
-
Dichiarazione della struttura contenente data di inizio e fine progetto, regime ed impegno
riabilitativo
3. ORGANIZZAZIONE INTERNA
3.1.
ORARIO E CALENDARIO DEL CENTRO DIURNO
Il centro è aperto dodici mesi l’anno, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 15.12.
ATTIVITA’ SVOLTE ALL’INTERNO DEL CENTRO
3.2.
Le prestazioni erogate dal Centro Semiresidenziale sono di carattere riabilitativo e vengono assicurate
dal personale specializzato ed ausiliario.
L’organizzazione interna del centro prevede che l’attività riabilitativa sia svolta sia all’interno della
classe di appartenenza dell’utente che in specifici laboratori quali:

LABORATORIO ATTIVITA’ COGNITIVE

LABORATORIO BAR (gestione di un “Punto Ristoro” all’interno del centro)

LABORATORIO DI CUCINA

LABORATORIO DI BRICOLAGE E CERAMICA (utilizzo “artistico” di materiali vari quali
carta, legno, stoffa, creta e cera)

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LABORATORIO DI TESSITURA
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
LABORATORIO TEATRALE (con produzione di cortometraggi)

LABORATORIO CINEFORUM

LABORATORIO DI MUSICA E STRUMENTI MUSICALI

LABORATORIO ARTISTICO (grafico-pittorico)

LABORATORIO PER LA CURA DEL CORPO

LABORATORIO GIOCHI E MOVIMENTO (attività motoria di base ed educazione al
movimento anche con l’utilizzo di ausili quali quadripodi e tutori)

LABORATORIO PER LA STIMOLAZIONE PLURISENSORIALE

LABORATORIO DI ERBORISTERIA

LABORATORIO DI GIARDINAGGIO/ORTO

LABORATORIO RADIO/GIORNALE “VOJTA”

LABORATORIO DI ORIENTAMENTO SUL TERRITORIO

LOGOPEDIA

TERAPIA OCCUPAZIONALE

FISIOTERAPIA
Il progetto riabilitativo prevede inoltre:

Attività informatica

Gite ed uscite didattiche

Spettacoli sia all’interno che all’esterno del centro

Realizzazione di feste: Carnevale, Natale, feste di compleanno
Tali attività sono finalizzate a raggiungere i seguenti obiettivi:
- recupero e sostegno delle abilità scolastiche di base
- mantenimento/miglioramento del livello culturale
- miglioramento della capacità d’iniziativa e dei tempi attentivi
- favorire l’espressione dei vissuti personali
- potenziare la capacità di lavorare in gruppo
- mantenimento/miglioramento dell’autonomia personale
- rieducazione all’orientamento temporo-spaziale
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- favorire la socializzazione e l’interazione con gli altri
- miglioramento della manualità
- favorire i linguaggi non-verbali nella loro molteplicità di forme
- offrire la possibilità agli utenti di acquisire e/o potenziare ulteriori mezzi di comunicazione al fine di
esprimere al meglio la propria creatività
3.3.
GIORNATA TIPO
La giornata tipo al centro si struttura nel seguente modo:
-
Il singolo utente viene accompagnato al centro dal proprio domicilio usufruendo di 3 possibili
modalità di trasporto: o con il mezzo del centro o con il mezzo del comune o con mezzo
proprio (la scelta è a discrezione dei familiari od in relazione alle disponibilità dell’ente
erogatore).
-
Al momento dell’arrivo al centro il singolo utente viene accompagnato nella classe di
appartenenza dove si svolge l’accoglienza.
-
Inizio delle attività stabilite nel progetto riabilitativo del singolo utente.
-
Pranzo in due turni al fine di consentire il proseguimento delle attività di un turno durante la
pausa pranzo dell’altro.
-
Igiene post-prandiale.
-
Termine delle attività.
-
Uscita dal centro e rientro al proprio domicilio.
3.4.
FIGURE PROFESSIONALI
L’equipe riabilitativa che opera all’interno del centro diurno si compone delle seguenti figure
professionali:
-
URSR
Medico responsabile dell’URSR
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-
Medici del diurno
-
Pedagogista
-
Psicologa
-
Assistente sociale
-
Educatore professionale
-
Terapista occupazionale
-
Logopedista
-
Fisioterapista
-
Infermiera
-
Operatori socio-sanitari
Tali figure hanno qualifiche e formazione adeguata e sono presenti nel numero previsto dagli standard
indicati dalla normativa regionale di riferimento e dagli accordi convenzionali.
Ciascuna figura professionale interviene nel progetto con la responsabilità relativa al proprio ambito di
applicazione e nel rispetto dei contenuti del progetto formulato dall’equipe.
3.5.
IL PROGETTO RIABILITATIVO
Per ciascun utente presente nella struttura è compilata una Cartella Clinica Riabilitativa.
Il medico responsabile raccoglie l’anamnesi e visita l’utente.
Nella stesura della cartella clinica riabilitativa il medico responsabile si avvale:
-
della versione italiana dell’ ICD9-CM per la codifica della diagnosi
-
dell’apposita check list dell’ ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento della
Disabilità e della Salute introdotto dal 2003 dall’ASP della Regione Lazio) per valutare e
definire i diversi tipi di disabilità (cognitiva, neurologica, psichiatrica e sociale), individuare
punti critici e di forza nonché le abilità da sviluppare e quelle da recuperare ed inoltre per
valutare i fattori familiari, personali, ambientali e contestuali.
Per descrivere e meglio monitorare le disabilità oggetto dell’intervento ci si avvale di:
-
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valutazioni e colloqui clinici
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-
somministrazione di apposite scale di valutazione (Barthel, SVAMA, SPSMQ, EDSS,
Vineland, WAIS, WISH-R, Prove di valutazione della comprensione linguistica, etc.)
Gli elementi emersi nelle singole valutazioni sono condivisi tra tutti i componenti dell’equipe in
apposite riunioni e, sulla base della diagnosi medica e della valutazione pluridisciplinare, l'equipe
riabilitativa guidata dal medico responsabile avrà il compito di :

elaborare il progetto riabilitativo individuale

individuare il programma riabilitativo settimanale

definire, nelle linee generali, gli obiettivi a breve, medio e lungo termine

programmare le azioni e determinare le condizioni necessarie al raggiungimento degli
obiettivi

comunicare e condividere il progetto con le famiglie, la proposta riabilitativa e le successive
modifiche

verificare periodicamente la validità degli interventi programmati e valutare i risultati ottenuti

modificare le azioni e gli interventi ove la verifica di cui al punto precedente ne evidenzi la
necessità

programmare eventuali visite specialistiche da effettuare all’interno del centro (visita
otorinolaringoiatrica, visita cardiologica e visita fisiatrica).
Il programma riabilitativo si articola attraverso interventi giornalieri in un programma settimanale che
viene presentato all’utente e ai familiari per essere approvato e sottoscritto registrando anche le
aspettative degli stessi all’inizio dell’intervento. Il lavoro viene attuato sempre in equipe, tra le diverse
figure e le diverse professionalità.
3.6.
RAPPORTI
CON LE FAMIGLIE/TUTORI/AMMINISTRATORI DI SOSTEGNO
DEGLI UTENTI
Per una buona relazione con la struttura è necessario che gli utenti ed i familiari/tutore/amministratore
di sostegno osservino le modalità di comportamento disciplinate dal presente regolamento. Il Direttore
Sanitario, così come le altre figure professionali facenti parte dell’equipe riabilitativa, saranno a
disposizione degli utenti e dei familiari/tutore/amministratore di sostegno per eventuali chiarificazioni
in merito riguardanti le linee di condotta educative e riabilitative.
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Gli utenti e i familiari/tutore/amministratore di sostegno dovranno provvedere direttamente, nel caso
in cui il Centro faccia richiesta di visite specialistiche, ai controlli sanitari od alle terapie specifiche
presso strutture sanitarie esterne.
E’ prevista la possibilità di incontri e colloqui con i familiari e/o tutore e/o amministratore di sostegno
finalizzati alla condivisione del progetto individualizzato (counseling). La durata prevista di ogni
counseling è di 60 minuti che possono essere spesi n un unico incontro o più incontri la cui durata
complessiva sia comunque non inferiore a 60 minuti. Il counseling può avvenire sia telefonicamente
che personalmente presso la struttura.
Al fine di non creare disguidi nello svolgimento delle attività programmate dal Centro gli
appuntamenti con i familiari/tutore/amministratore di sostegno verranno presi o direttamente dalle
figure professionali interessate o dalla Segreteria.
Per qualsiasi comunicazione riguardante l’organizzazione e la permanenza presso il Centro o altre
esigenze specifiche gli utenti ed i familiari/tutore/amministratore di sostegno faranno riferimento
all’Assistente Sociale o alla segreteria o al medico responsabile del centro semiresidenziale.
Per qualsiasi comunicazione riguardante l’aspetto clinico gli utenti ed i familiari/tutore/amministratore
di sostegno faranno riferimento al Medico Specialista che segue direttamente l’utente stesso.
Nel caso in cui il medico responsabile del progetto ritenga opportuna, per l’utente, una visita
specialistica da effettuare all’interno del centro (visita cardiologica, otorinolaringoiatrica o fisiatrica)
il medico stesso o l’infermiera (su indicazione del medico) prenoterà e comunicherà telefonicamente
ai familiari/tutore/amministratore di sostegno l’appuntamento (giorno ed ora) invitandoli ad essere
presenti.
Il Centro organizza, durante l’anno, delle feste che prevedono la presenza degli utenti e dei loro
familiari/tutore/amministratore di sostegno; questi ultimi verranno convocati tramite invito scritto. Tali
incontri vengono organizzati con lo scopo di permettere ai familiari/tutore/amministratore di sostegno
di partecipare per un giorno alla vita quotidiana del centro.
Il Centro Semiresidenziale assicura la tutela degli utenti e dei loro familiari/tutore/amministratore di
sostegno che intendono presentare un reclamo, una proposta, un’osservazione, un elogio relativamente
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ai servizi od alle prestazioni sanitarie erogate. A tale scopo sono state istituite delle specifiche
procedure di gestione per rilevare e rispondere rapidamente alle situazioni di disagio e di
insoddisfazione. Per esercitare questo diritto è possibile:
-
utilizzare i moduli di segnalazione già prestampati e disponibili presso il centro ed imbucarli
nelle apposite cassette collocate all’interno della struttura
-
3.7.
rivolgersi al medico responsabile del centro semiresidenziale previo appuntamento
SOMMINISTRAZIONE DEI PASTI
Il centro diurno garantisce il servizio mensa. Gli operatori provvedono alla somministrazione del pasto
e garantiscono l’assistenza durante lo stesso.
La preparazione e la distribuzione dei pasti avvengono nella cucina interna al centro nel rispetto delle
normative previste nel piano di autocontrollo alimentare dell’H.A.C.C.P. (D. Lgs 155/97).
L’attenta applicazione di tale procedura consente di controllare ogni fase di lavorazione e
somministrazione dei pasti e di avere il monitoraggio costante dell’intero processo di cucina.
Il centro garantisce una dieta personalizzata in caso di patologia (es. celiachia, ipercolesterolemia,
diabete, etc).
Le diete legate a particolari esigenze patologiche vengono erogate a seguito della presentazione al
centro, da parte dei genitori, di idonea certificazione medica.
La scelta del menù viene preventivamente visionata dal Direttore Sanitario.
Ogni successiva variazione deve essere prescritta dal medico curante o dallo specialista che ha in
carico l’utente.
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3.8.
SERVIZIO DI TRASPORTO
Il trasporto degli utenti, sia dal proprio domicilio al centro che dal centro al proprio domicilio, può
avvenire attraverso 3 modalità:
-
Con mezzo proprio
-
Con pulmino erogato dal centro
-
Con pulmino erogato da aziende o enti esterni (Comune, ASL, privati, etc)
Il trasporto è organizzato rispettando gli orari di funzionamento della struttura.
3.9.
GESTIONE DEI FARMACI

La struttura è dotata di un carrello chiuso a chiave per il deposito e conservazione dei
medicinali da somministrare al bisogno, dei presidi medico-chirurgici, del materiale di
medicazione e degli altri materiali di competenza.

Ogni medico e l’infermiera dell’ URSR sono in possesso di una chiave del carrello dei
medicinali.

I farmaci vanno custoditi sempre nella confezione originale dove sono riportati il numero di
lotto e la scadenza; per lo stesso motivo non devono essere tagliati i blister delle compresse.

Il controllo della disponibilità e delle scadenze dei farmaci viene effettuato dall’infermiera
seguendo una periodicità mensile secondo un apposito calendario (il primo lunedì del mese).

Per ciò che riguarda i farmaci somministrati al bisogno è prevista una procedura di scarico
degli stessi su apposito “REGISTRO SCARICO FARMACI” nel quale l’infermiera dovrà
annotare il nome e cognome dell’utente per il quale è stato utilizzato il farmaco in questione, il
nome e la posologia del farmaco e la data di somministrazione dello stesso.

L’infermiera ha il compito di visionare ed aggiornare periodicamente il “REGISTRO
CARICO DEI FARMACI”; qualora, in base alla giacenza farmaci, emerga la necessità di
ordinare un farmaco mancante o presente in un quantitativo insufficiente , sarà compito
dell’infermiera comunicare tale esigenza al medico incaricato il quale provvederà a sua volta
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a richiedere, tramite apposito modulo, i farmaci in questione. Il modulo dovrà essere
consegnato all’Amministrazione che provvederà ad acquistare prontamente i farmaci.

L’approvvigionamento dei farmaci viene effettuato in base alla procedura “P06Gestione fornitori ed approvvigionamento”.

Gli utenti che assumono una terapia giornaliera e che hanno necessità di prenderla durante
l’orario della frequenza al centro portano quotidianamente da casa la terapia da
assumere contestualmente alla prescrizione del medico curante.

La preparazione e la distribuzione dei farmaci che devono essere somministrati
quotidianamente agli utenti del centro viene fatta a cura dell’infermiere professionale
e, qualora fosse impossibilitato, dal medico presente al centro.

I farmaci scaduti vanno scaricati in un registro situato all’interno dell’armadietto; tale
procedura viene svolta dall’infermiera.

Il Centro è provvisto di:
un apposito contenitore per “RIFIUTI SPECIALI” nel quale dovranno essere
-
gettati tutti i materiali di tipo medico-chirurgico utilizzati all’interno della
medicheria
-
un apposito “CONTENITORE AGHI” nel quale dovranno essere gettati gli
aghi delle siringhe utilizzati all’interno della medicheria

I prodotti farmaceutici scaduti, alterati, revocati o difettosi, se non immediatamente
eliminabili, devono essere separati dai prodotti in corso di validità, racchiusi in un
contenitore recante la dicitura “FARMACI SCADUTI DA SMALTIRE” per essere
successivamente inseriti in un contenitore per “RIFIUTI SPECIALI”.
3.10.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Ogni Centro diurno, oltre ad essere in rapporto di collaborazione con l’azienda Asl del proprio
territorio, contribuendo anch’esso all’integrazione dei diversi servizi socio-sanitari e sociali, è inserito
in realtà comunitarie di parrocchia, quartiere e comune. È parte di questi contesti, intervenendo
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attivamente alla costruzione di quelle relazioni che promuovono l’inclusione della persona disabile,
nel pieno diritto alla cittadinanza.
Il Centro diurno favorisce una cultura dell’accettazione e del rispetto nel tessuto sociale del territorio
di appartenenza ed attiva forme di partecipazione alle opportunità offerte dal territorio.
Il centro si avvale dei propri pulmini per permettere ai diversi gruppi di disabili di muoversi,
conoscere, incontrare e partecipare alle varie iniziative esterne (teatro, mostre, aziende agricole, etc).
Il centro dovrà promuovere interventi, in ambito territoriale, quali ad esempio:
-
incontri periodici per sensibilizzare la comunità locale sulle specifiche problematiche della
disabilità
-
inserimento dei disabili in iniziative culturali sportive e di tempo libero sul territorio
-
mostre od altri tipi di manifestazione (proiezione di cortometraggi girati all’interno del centro,
esposizione di oggetti realizzati dagli utenti, etc) per far conoscere le attività che vengono
svolte all’interno del centro
-
organizzazione di visite guidate sul territorio e nei dintorni per ampliare l’esperienza e
confrontarsi con altre realtà
-
uscite, a piccoli gruppi, con l’obiettivo di educare gli utenti coinvolti alla fruizione di strutture
e servizi presenti sul territorio (teatro, musei, spettacoli, Bioparco, Fattorie Sociali, etc)
-
partecipazione ad iniziative come quella del “Dopo di Noi”
-
accoglienza di associazioni di volontariato tra le quali quella di S. Egidio
-
l’uso della piscina del centro da parte di alunni della Scuola “Livio Tempesta” per favorire
l’interazione degli utenti con i propri coetanei
-
rapporti con le relative ASL di appartenenza degli utenti; tramite tali contatti l’Assistente
Sociale del Centro mantiene una rete di relazioni volte a garantire un ulteriore supporto
all’utente ed al relativo nucleo familiare per garantire una migliore qualità di vita degli stessi..
3.11.
PRESENZE
Per il settore Semiresidenziale le presenze vengono segnate dal personale preposto e comunicate alla
Segreteria Amministrativa ed all’Amministrazione.
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3.12.
ASSENZE
Assenze superiori a 7 (sette) giorni consecutivi devono essere giustificate da certificato medico da
consegnare in Segreteria contestualmente ed obbligatoriamente al rientro presso il Centro, recante la
diagnosi e la prognosi. Ll’omessa esibizione del certificato medico implica una mancata
remunerazione ed eventuale sospensione del progetto riabilitativo. Un nuovo progetto potrà essere
eventualmente aperto a seconda della disponibilità di posti nel Settore di appartenenza.
La domenica o il giorno festivo, se compresi nel periodo di assenza, devono essere conteggiati nella
certificazione medica (ad esempio un’ assenza dal mercoledì al mercoledì successivo compreso è
conteggiata pari a giorni 8 (otto)).
Si sottolinea infine l’obbligo di comunicare al Medico Responsabile ed alla Direzione Sanitaria di
questo Centro qualsiasi tipo di ricovero ospedaliero, compreso il day-hospital, consegnando in
Segreteria una copia del foglio di ricovero, entro e non oltre le 48 ore dallo stesso. Parimenti il foglio
di dimissioni dovrà essere consegnato con le stesse modalità.
4. STRESS E BURNOUT
Il termine burnout configura una condizione di stress lavorativo ed è considerato una sindrome per
l’insieme dei sintomi che lo contraddistinguono. Viene inoltre riscontrato, con una certa frequenza, tra
gli operatori che lavorano a stretto contatto con situazioni di sofferenza.
La sindrome del burnout rappresenta la risultante di uno squilibrio tra le richieste professionali e la
capacità individuale di affrontarle; è quindi una condizione che esprime una sollecitazione emozionale
di frustrazione e demoralizzazione, con difese inadeguate e comportamenti mal adattativi.
Per prevenire concretamente il disagio relativo allo stress e burnout ed assicurare la tutela ed il
benessere psico-fisico degli operatori è necessario migliorare la struttura socio-organizzativa
adottando degli strumenti adeguati. A tale scopo sono state istituite delle specifiche procedure di
URSR
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[REGOLAMENTO CENTRO DIURNO DISABILI] Centro Riabilitativo V. Vojta
gestione per rilevare e rispondere rapidamente alle situazioni di disagio e di insoddisfazione, tra le
quali:
-
il medico competente esegue una valutazione del rischio stress-lavoro correlato ed, in base ai
risultati, ne monitora periodicamente il livello confermando il rischio rilevato o riportando
l’evoluzione dello stesso attraverso colloqui con gli operatori
-
modificare la routine di lavoro: riuscire a modificare la metodologia di lavoro senza
modificare l’attività professionale può ridurre la sensazione di essere fossilizzato, inerme,
impotente, elementi che poi si traducono in frustrazione ed ansia; l’operatore potrà avere, in
tal modo, un maggior senso di autonomia e libertà (ad esempio attraverso la rotazione dei
lavoratori nei diversi laboratori e l’apertura di nuovi laboratori)
-
garantire la crescita professionale e personale attraverso momenti di pausa ovvero un breve
intervallo da inserire nel contatto con gli utenti. Deve essere una pausa in cui la persona può
rallentare il ritmo lavorativo. Le pause ufficiali dal lavoro rappresentano uno procedura
standard nella maggior parte dei luoghi di lavoro.
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corsi di aggiornamento, workshop e seminari
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incontri con gli operatori a cadenza pluriannuale ed al di fuori dell’orario di servizio. Tali
incontri rappresentano degli spazi di discussione relativi a casi difficili e/o problemi
interpersonali con altri colleghi dello staff o di staff diversi. Gli obiettivi da perseguire sono lo
scambio reciproco, il sostegno e l’assenza totale della dimensione giudicante
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utilizzare i moduli di segnalazione già prestampati e disponibili presso il centro ed imbucarli
nelle apposite cassette (chiuse a chiave) collocate all’interno della struttura.
Direttore Sanitario
Dott. Stefania Cruciani
Responsabile URSR
Dott. Domenico Serranò
Centro di Riabilitazione “Vaclav Vojta”
Società Cooperativa
Via Salvatore Pincherle, 186 – 00146 Roma
Tel. 065413733 r.a – Fax 0692913559
Email: [email protected]
URSR
Unità di Riabilitazione Semiresidenziale
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[REGOLAMENTO CENTRO DIURNO DISABILI] Centro Riabilitativo V. Vojta
URSR
Unità di Riabilitazione Semiresidenziale
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