copione Con_le_spalle_alla_rete_2VERS

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copione Con_le_spalle_alla_rete_2VERS
CON LE
SPAL L E
AL L A
Di
Andrea Santoro
RE T E
Personaggi:
Samu
Salva
Tony
Sabri
Barista
un ragazzo di 17 anni
un ragazzo di 23 anni
un ragazzo di 20 anni
una ragazzina di 12 anni
una donna di 35 anni
Poliziotti
1 poliziotto
2 poliziotto
3 poliziotto
Agenti di polizia in tenuta antisommossa
ATTO I
SCENA 1 – CASA SALVA
ATTO II
SCENA 1
SCENA 2
SCENA 3
SCENA 4
SCENA 5
–
–
–
–
–
AUTOGRILL
IN PULLMAN
CANCELLI
CURVA
PIAZZALE
ATTO III
SCENA 1 – GIARDINO
SCENA 2 – SOTTO CASA SALVA
ATTO I
SCENA 1 - CASA SALVA
Un soggiorno. A destra una lampada e un divano. A
sinistra un mobile con sopra una televisione. Al
centro una tavola ancora apparecchiata. Da destra
entra Samu, un ragazzo sui 17 anni vestito con
jeans alla moda, scarpe da ginnastica firmate e
una maglia polo a maniche lunghe blu. Samu si
dirige in proscenio, sulla sinistra. Mentre
attraversa la stanza butta un occhio alla tavola e
sbuffa. Una volta in proscenio tira fuori il
cellulare, preme un tasto e aspetta di parlare,
guardandosi intorno ogni tanto per controllare di
essere solo.
SAMU
Ciao. Come va? (pausa) Non sono ancora arrivate? Ah.
Dove andate allora? Però... (ride) Ma no, non sono
geloso! Solo che... Sai, tutta quella gente che
balla... Sabato sera... Lo so, cosa credi?! Ah, lascia
perdere. (pausa, si guarda intorno) Io? Una gran palla.
Siamo arrivati da due ore e già non ne posso più. Sabri
non mi molla un attimo, è tutta eccitata, mi avrà
chiesto duecento volte se voglio vedere il vestito. È
come l'ultima volta... Dice che mi viene a trovare, che
usciamo insieme come i fidanzatini. Si, lo so che è
piccola, che è normale, eccetera, ma esagera, mi mette
in imbarazzo davanti a tutti! I genitori poi... va beh.
Me lo sarei risparmiato volentieri questo viaggio.
(pausa, enfatico) Si, però tu vai a divertirti stasera,
con le amiche! E io che devo stare qui a farmi due
palle così... va beh. Ma questa volta ho un piano, eh
eh. (preoccupato) Solo che Salva non si è ancora visto.
Ci dovevamo mettere d'accordo... (scosta il telefono
irritato dalla reazione arrabbiata dall'altra parte,
poi replica a voce alta) Senti non ricominciare,
capito!? Te l'ho detto, non ho nessuna intenzione di
smarron... (si guarda intorno spaventato che qualcuno
possa sentirlo, poi riattacca a voce più bassa) ...di
smarronarmi alla cresima di quella piattola! (pausa,
riprende fiato e ascolta le obiezioni della fidanzata
Do... (lei non lo fa parlare) domani parto con Salva e
chissenefrega. (altro gracchiare al telefono, reazione
irritata di lei) Ma si che è un tipo apposto! E poi non
facciamo niente di male, andiamo allo stadio e ci
guardiamo la partita. (pausa) Maccheddici! Non è vero,
gli hanno dato la condizionale, no... no! Oh insomma
cristo, io non ci vado a quella cresima domani e tu non
me lo impedirai vabbene!? (altro gracchiare, SAMU cerca
di riavvicinare il telefono ma non ci riesce, alla fine
parla tutto di fretta tenendo il cellulare distante
dall'orecchio e chiudendo la telefonata) Senti, farò
attenzione, non ti preoccupare. Ora ti saluto, no non
ho tempo, ci sentiamo domani, sennò anzi ci vediamo
direttamente lunedì in classe ok? Ciao ciao, ti amo,
ciao.
Samu spegne il telefono e tira un gran sospiro di
sollievo. Da fuoriscena si sente una voce di
bambina che lo chiama.
SABRI
Samu? Samu dove sei? Ti sei nascosto? Dai esci fuori
che ti faccio vedere come mi sta bene il vestito!
Samu terrorizzato si nasconde dietro il mobile con
la tv. Sabri, una ragazzina di dodici anni molto
vispa entra da sinistra e lo cerca. Indossa un
paio di jeans attillati e una maglietta aderente
che lascia l'ombelico scoperto.
SABRI
Samu? Vieni fuori dai! Che ne dici se andiamo a
prenderci un gelato più tardi?
Sabri gira per la stanza cercando Samu. Guarda
prima dietro al divano, poi si sposta e vede il
cugino nascosto dietro al mobile con sopra la tv.
SABRI
(forte)
Va beh, forse sei in bagno. Vado in cameretta allora,
ti aspetto li!
Sabri fa finta di andarsene e si nasconde dietro
al divano. Samu esce piano piano dal suo
nascondiglio e tira un sospiro di sollievo. Ma non
appena fa qualche passo verso il centro della
stanza ecco che Sabri salta fuori e si precipita
ad abbracciarlo, facendo prendere a Samu un bello
spavento.
SABRI
Samu, cuginetto mio! Ma cosa mi combini?
SAMU
(imbarazzato)
Eh...!? Come dici? Niente!
SABRI
Dai vieni a vedere il mio vestito, sapessi come mi sta
bene!
SAMU
(imbarazzato)
Più tardi magari, eh...
Sabri lo tira per un braccio. Samu si oppone con
fatica.
SABRI
Dai Samu, non farti pregare!
SAMU
(un po' scocciato)
Sabri, su...
SABRI
(continua a tirarlo per un braccio)
Dai! Vieni a vederlo!
SAMU
Adesso non...
SABRI
(continua a tirarlo per un braccio)
Daiii!
SAMU
(arrabbiato, scandendo le parole mentre
stringe per il braccio la cugina
strattonandola a sua volta)
Lo capisci-o no-che non-me ne frega-niente-del tuostra-maledetto-vestito!?
(si libera della presa bruscamente.
Sabri perde l'equilibrio e finisce a
gambe all'aria sul divano)
Eh!!?
Sabri si rialza mogia mogia e si ricompone.
SABRI
(triste)
Allora non voui vederlo?
SAMU
(deciso)
No.
Sabri rimane qualche istante immobile, lo sguardo
rivolto in basso, poi d'un tratto riafferra Samu
per il braccio e ricomincia a tirarlo urlando.
SABRI
Dai vieni!
SAMU
Noo!
SABRI
Vuoi venire!?
SAMU
Noooo!!
SABRI
Daaii!
SAMU
Ti ho detto di no!!!
Da sinistra intanto senza essere visto entra
Salva, un ragazzo di ventitré anni fratello di
Sabri e cugino di Samu. Salva indossa scarpe
sfilacciate, pantaloni coi tasconi e una maglia
scura scolorita. Porta anche un cappellino nero e
la sciarpa della curva da cui non si separa mai.
Dal fondo Salva dà un'occhiata alla scena senza
fare una piega, quindi si accende una sigaretta.
SALVA
(con aria scocciata)
Oh Sabri, ma è possibile che devi scassare la minchia
ad ogni cristo che entra in questa casa?
Samu e Sabri si girano verso Salva.
SABRI
(stizzita)
Non sono affari tuoi, quindi sparisci!
SALVA
(deciso)
No, sei tu che devi sparire. Io e tuo cugino dobbiamo
parlare.
SABRI
Non ci penso neanche!
SALVA
(forte)
Invece ci vai e di corsa, se no dico a tua madre quello
che hai fatto l'altro giorno in classe e cosa ti ha
scritto la maestra sul diario!
SABRI
(batte i piedi per terra)
Cattivo...! Cattivo cattivo cattivo!
SALVA
(arrabbiato)
Te ne vuoi andare!? Devo chiamare mamma, la chiamo? Va
bene...
(sporgendosi verso le quinte, forte)
Paola...
SABRI
(prima spaventata, poi triste)
No no! E va bene me ne vado...
Sabri si allontana mogia mogia verso l'uscita di
destra. Prima di uscire si ferma un attimo a
guardare Samu. Gli fa un cenno con la testa mentre
con le labbra articola l'invito "vieni?" senza
però emettere alcun suono. Salva esasperato
replica.
SALVA
Te ne vai?!
(Sabri esce)
Oh!! Che scassaminchia!
SAMU
(timidamente)
Ciao Salva.
SALVA
(si accorge di Samu)
Ciao Samu, tutto bene?
Samu e Salva si danno la mano.
SAMU
Bene, tu?
SALVA
Bene bene.
SAMU
(indica con la mano dove è andata Sabri)
Grazie per...
SALVA
Ah lascia stare. È fastidiosa come una zecca.
(galvanizzato)
Piuttosto sei pronto per domani?
SAMU
Certo.
SALVA
Ho ripassato con gli amici del gruppo i cori e le
coreografie. Oh devi vedere lo striscione, è uno
spettacolo!
SAMU
Ah bene. A che ora è la sveglia?
SALVA
Alle sei. Alle sette men'un quarto c'è il ritrovo al
pullman e alle sette si parte.
SAMU
Così presto? Ma dobbiamo solo arrivare a Milano.
SALVA
E tutto il lavoro della curva dove lo metti? Per noi lo
spettacolo inizia molto prima! Dormi che sarà una
giornata lunga... e gloriosa! Io pure me ne devo andare
a letto che stasera ho un po' esagerato...
SAMU
Va beh...
(preoccupato)
SALVA
(lo squadra dall'alto in basso)
Intanto togliti di dosso tutto quel fighettume. Ti darò
una maglietta delle mie, una felpa e un paio di
pantaoloni.
SAMU
(dà un'occhiata ai suoi vestiti, ancora
più preoccupato)
Cos'hanno i miei vestiti che non va?
SALVA
(fa qualche passo avanti, verso il
pubblico.)
Milan-Juve domenica pomeriggio come ai vecchi tempi...
un miracolo... ringraziamo i rammolliti della nazionale
che giocano mercoledì. Ah dimenticavo...
(si volta verso Samu)
Dammi venti euro.
SAMU
Venti euro?
SALVA
Dieci sono per il viaggio e dieci per materiali e
bevande.
SAMU
Tieni.
(rassegnato tira fuori venti euro dal
portafoglio e li da a Salva)
SALVA
(si infila i soldi in tasca)
Bene. Va' a dormire. Ci vediamo domani!
SAMU
(cenno con la testa)
Ok. Ah, Salva? Se vedi i miei non dirgli che vengo con
te.
SALVA
(sorride)
Ok. A domani.
SAMU
Ciao.
Salva esce da destra. Samu, rimasto solo, dà
un'occhiata ai vestiti che indossa, poi fa una
smorfia.
SAMU
(in direzione di dove è uscito Salva)
Fighetto a chi? Razza di squotter!
Si sente la voce si Sabri fuori scena.
SABRI
Samu... dove sei? Dai vieni a vedere il mio vestito,
sono in cameretta!
SAMU
(terrorizzato)
Oh porc...! Viiia!
Si allontana quatto ed esce da destra. Buio.
ATTO II
SCENA 1 - AUTOGRILL
Interno dell'autogrill, mattina presto. Entrata
sulla sinistra, bancone a destra, al centro un
paio di tavolini. Sul fondo scaffali con varie
cibarie. Al bancone del bar una signora sui 40
anni che rimette in ordine. Da fuori si sentono
cori e rumori di trombe da stadio. Si sente un
vociare avvicinarsi. La barista si sporge dal
bancone e vede il gruppo avvicinarsi.
BARISTA
(si volta verso il retro del locale)
Mario, arrivano i tifosi! Corri!
(da dietro non giunge risposta. Si volta
ancora a cercare il collega)
Marioo!
(impaurita si sporge dal bancone per
osservare il gruppo che si avvicina, poi
nervosamente riprende a pulire il
bancone)
Ecco gli scalmanati! Scendono dai loro pullman e non
guardano in faccia nessuno, vengono, prendono... ti
mostrano le loro facce da delinquenti, coi loro
giubbotti, le loro sciarpe...e noi qui rimettiamo a
posto i loro cocci e andiamo avanti! Fino alla prossima
volta...
Entrano Salva, Samu e Tony, un altro ultrà del
gruppo di Salva. La barista si zittisce impaurita.
Salva e Tony stanno cantando dei cori. Samu si
dirige alla cassa e ordina un cappuccino con
brioche, ma la barista resta immobile terrorizzata
osservando i compagni che stanno razziando il
locale. Allora Samu si volta, si accorge anche lui
della situazione e fa per uscire, ma Salva lo
blocca appena prima che imbocchi l'uscita. Tony
invece si dirige a sua volta dalla barista e
comincia a ordinare panini, cappuccini e prendere
dal mobiletto del bancone varie brioches. Alcune
le infila nelle tasche, una la tiene in mano e
comincia a mangiarla.
SALVA
(cerca di dargli alcuni pacchi di
merendine e cracker)
Oh, fermo! Prendi questi!
SAMU
(respinge i pacchi)
No grazie!
SALVA
Che te' frega, sono assicurati. Prendi sta' roba!
SAMU
(arrabbiato)
Mi sembrava di averti dato dei soldi per quelli!
SALVA
(lo trattiene con una mano)
Senti, questi fanno parte di una cazzo di
multinazionale e noi invece non c'abbiamo una lira...
SAMU
(si divincola con una spinta. A Salva
cadono alcuni pacchi)
Ma falla finita!
La barista spaventata fa il cappuccino che Tony le
ha chiesto, però è lenta, impacciata allora Tony
comincia a perdere la pazienza.
TONY
(sbattendo la mano sul tavolo, urla)
Allora ti muovi!? Ho detto una rustichella e due
camogli, vuoi scaldami questi cazzo di panini!?
SALVA
(si accorge che Tony sta insultando la
cassiera. A Samu)
Scusa un attimo.
SALVA
(va da Tony, lo prende bruscamente per
la maglietta e gli dà uno schiaffone)
Oh, ma dove cazzo credi di essere!
TONY
(incredulo, porta istintivamente una
mano alla guancia colpita)
Che cazzo fai?
SALVA
(indicando la barista)
Perché la stai trattando così? Fà il suo lavoro, non ti
ha fatto niente. La devi trattare con rispetto!
TONY
(pentito)
Ma ci sta mettendo una vita!
SALVA
Non me ne frega una cazzo! Vattene va'!
TONY
Ma devo ancor...
SALVA
Fuori di qui ho detto!
Tony si avvia verso l'uscita. Mentre cammina tira
fuori una brioche da una tasca e la addenta
nervosamente. Esce.
SALVA
(alla barista)
Lo scusi signora, è un maleducato.
BARISTA
(arrabbiata, ma sempre timorosa)
Per favore andatevene.
Salva rimane un attimo a fissare la barista,
decide di non replicare, si volta e torna da Samu,
dove raccoglie da terra alcuni pacchi di
merendine. Quando si rialza il suo sguardo
incontra quello di Samu. Salva vorrebbe dire
qualcosa anche a lui, ma poi rinuncia ed esce dal
locale. Samu rimane solo e fissa la barista, fà
per avvicinarsi al bancone. La barista lo guarda.
BARISTA
Vergognatevi.
Anche Samu vorrebbe replicare qualcosa, ma poi
rinuncia ed esce dall'autogrill. La barista fissa
attraverso la porta i ragazzi tornare al pullman.
Buio.
SCENA 2 - IN PULLMAN
Buio. Rumore di motore, vociare di ragazzi
esaltati dall'alcol e dall'euforia della giornata,
cori, battute sull'autista, barzellette. Luce. I
rumori di sottofondo si abbassano. Due sedili del
pullman. Vicino al finestrino Samu con gli occhi
chiusi e il viso imbronciato, rimugina sulla scena
appena vista. Ad un tratto da dietro sbuca Salva e
si siede nel posto vuoto accanto a lui.
SALVA
Che fai dormi!?
SAMU
E certo, con questo silenzio!
SALVA
Non fare quella faccia, canta insieme a noi, goditi lo
spettacolo!
SAMU
Ma quale spettacolo? Siete degli animali! E rivoglio i
miei venti euro!
SALVA
Guarda che noi una settimana si e una no andiamo in
trasferta, mica possiamo mettere tutto di tasca nostra!
SAMU
Esistono i discount, basta organizzarsi! Ma voi
preferite mettere paura alla gente...
SALVA
Ma che è, se pago un pacco di patatine sono bravo e
buono e se invece non lo pago divento subito la feccia
dell'umanità? E allora quelli che rubano milioni e
milioni nelle banche, nella politica e nelle
fottutissime pay-tv cosa gli dovrebbero fare, impalarli
tutti?
SAMU
Ma perché nel mondo c'è la corruzione vi sentite
autorizzati alle peggio cose!?
SALVA
Minchia oh come la metti giù dura! Solo perché non
abbiamo pagato due stronzate a un cazzo di autogrill!
Moralista di merda che sei...
Il discorso di Salva viene interrotto da un'ondata
di cori che sommerge tutto il pullman e a cui
anche lui si unisce. Samu rimane un pò interdetto,
poi mentre gli altri cantano a squarciagola scuote
la testa rassegnato e chiude nuovamente gli occhi.
Buio.
SCENA 3 - CANCELLI
I cancelli di ingresso allo stadio. Luci basse. Un
sottofondo musicale cupo, inquietante. Al centro,
Salva - sulla sinistra - davanti a un celerino in
assetto antisommossa - sulla destra -. I due si
fissano con odio, immobili uno di fronte all'altro
a un metro di distanza. In sottofondo si sente la
voce dei bagarini. Entra Samu, li vede e si ferma.
Resta fermo qualche secondo, fissa Salva e il
poliziotto con paura, poi si muove e va dietro a
Salva. Salva fa un passo indietro e lascia che
Samu gli vada davanti. Il poliziotto perquisisce
Samu e poi lo lascia passare.
POLIZIOTTO
Puoi andare.
Samu passa oltre. Salva si avvicina al poliziotto.
I due si fissano con odio lunghi istanti.
POLIZIOTTO
(perquisisce Salva. Si rialza
lentamente)
Puoi andare.
Salva fissa con odio il poliziotto, poi fa una
smorfia e passa oltre. Il poliziotto resta fermo e
fissa Salva. Prima di uscire Salva si ferma ancora
un attimo e fissa il poliziotto, che lo fissa di
rimando. D'un tratto i due si fanno un cenno
d'intesa, come per dirsi "Ci vediamo dopo...", poi
Salva e Samu escono.
SCENA 4 - CURVA
Samu e Salva si trovano all'interno della curva,
vicino alla balconata centrale. Il rumore dei
tamburi, dei cori e gli slogan riempie tutto lo
stadio. Sotto di loro il grande striscione del
gruppo. Tutti e due indossano le sciarpe della
squadra. Attorno a loro altri striscioni e
stendardi. (Avendo i mezzi sarebbe bello
proiettare un video di una curva bianconera per
dare l'impressione della folla).
SAMU
(si contorce per vedere l'azione della
squadra. Gol mancato, gesto di stizza)
Salva io da qui non vedo niente! È pieno di bandiere,
mani alzate, sciarpe... Come si va a seguire il gioco?
Spostiamoci un po'.
SALVA
Il signorino non vede la partita poverino... Ma che
credi, che lo spettacolo è lì davanti? Guarda...
(gli fa cenno di voltarsi. Samu si
volta)
...Ecco il vero spettacolo!
SAMU
Ma io voglio vedere anche la partita!
SALVA
Oh hanno dato il segnale, tira su la sciarpa!
Tirano su le sciarpe e cantano un coro. Poi le
rimettono giù.
SALVA
Ricorda che sei qui per sostenere la tua squadra!
Qualunque sia il risultato! Anzi, più va male e più la
devi sostenere!
Coro. Partono i tamburi. Battimani. Altro coro,
questa volta contro la polizia. Altro battimani.
Salva esegue tutta la sequenza con energia e
trasporto, Samu più svogliato.
SALVA
(durante il secondo battimani afferra il
gomito di Samu e lo spinge bene in alto)
E tieni su queste braccia! La vuoi sostenere la tua
squadra si o no!?
SAMU
(stanco e scocciato, si tocca
indolenzito le braccia)
Le alzo le braccia, le alzo! Non le sento più a furia
di alzarle...
SALVA
(gli grida in faccia)
Dai femminuccia! Forza!
(cantando forte)
Su le mani al cielo e poi, grida e canta più che puoi!
Su le mani al cielo e poi, grida e canta più che puoi!
(raccoglie da basso una birra e la porge
a Samu)
Toh! Bevi che ti ripigli!
SAMU
(prende la birra e fa una sorsata.
Smorfia di disgusto e la ripassa a
Salva)
Bleah! È calda!
SALVA
Madonna che fighetta! Ma che ho fatto di male per
avercelo fra i piedi!?
(prende la birra, fa una lunga sorsata e
la rimette a terra.)
Salva ridà la birra a Samu che fa qualche passo in
avanti. Le luci si abbassano un pò, il rumore dei
ramburi sale.
SAMU
(tono lamentoso)
Sono stanco, mi fa male la schiena, mi fanno male le
braccia... sono stanco, mi fa male la schiena, mi fanno
male le braccia... sono stanco, mi fa male la schiena,
mi fanno male le braccia...
Il ritmo e il rumore dei tamburi sale ancora, la
luce si abbassa. Samu si guarda intorno, spaesato.
La frenesia dei tamburi lo investe da tutte le
parti, come i canti e i colori della curva. Si
gira intorno, prende a sorridere, si tocca la
schiena per il dolori ma intanto sorride, sorride.
Fa un sorso di birra, poi un altro e un altro
ancora, sempre più lunghi. I tamburi hanno un
ritmo martellante, tribale quasi. Samu è sempre
più contento, non sente più il dolore. D'un
tratto, con fare da ubriaco, prende a saltellare e
a cantare con voce sconnessa.
SAMU
Eh eh... Non mollare maii! Non mollare maiii! Eh eh...
Si avvicina Salva. I due si guardano. Salva
sorride a Samu e fa un cenno di approvazione con
la testa. Sono un di fronte all'altro, i tamburi
continuano col loro ritmo forsennato. Samu passa
la birra a Salva, che beve e la ripassa a Samu. I
due ballano, si abbracciano e prendono a
slatellare e cantare, poi si prendono per un
braccio e ballano in cerchio sempre saltellando.
Sempre più forte, sempre più veloce, mentre i
tamburi si fanno martellanti...
Rumore forte di una bottiglia di vetro che cade
per terra e si rompe.
Buio. Silenzio assoluto. Trenta secondi di nulla.
Riparte, piano, il rumore dei tamburi. Rumore di
battimani. Luce. Salva in piedi, batte le mani e
intona un coro. Samu è stravaccato sul seggiolino
semisvenuto. Salva continua a sbracarsi,
alternando corì, coreografie e lunghi sorsi di
birra. I canti e il rumore dei tamburi proseguono,
aumentano. Salva si volta verso Samu e lo scuote.
SALVA
Oh, svegliati, ti stai perdendo il meglio! Forza!
SAMU
(respinge gli strattoni di Salva senza
neanche aprire gli occhi, sempre mezzo
svenuto)
Mm... Lasciami in pace...
SALVA
(riprende più forte)
Sei già stanco!? Alzati!
SAMU
Lasciami in pace... lasciami... mm...
SALVA
(lo strattona con più forza)
Dai! In piedi! È il tuo dovere!!
SAMU
(scatta arrabbiato)
Lasciami in pace ti ho detto!
SALVA
E non fare la donnicciola...
SAMU
(lo interrompe)
Ma vaffanculo tu e la partita! Mi sono alzato alle sei,
ho sopportato il vostro casino per tutto il viaggio, mi
sono sbracciato e sgolato fino adesso e ora non posso
neanche starmene un pò seduto?!
SALVA
(lo guarda con disprezzo)
Che pappamolla. Vai, va', vai sul divanuccio di casa
tua a farti una pennichella...
SAMU
(si alza in piedi)
Ma che vuoi da me? Che continuo a sfilare come una
marionetta? Lasciami in pace, tu e il tuo teatrino!
SALVA
(lo afferra per la maglietta)
Senti ingrato, vedi di portare rispetto per la curva,
non me ne frega niente che siamo cugini...
SAMU
(per nulla impaurito)
E dai picchiami! Fammi veder quanto sei macho!
Invasato!
(Salva esita. Samu di divincola. Si
ricompone)
Ma che cosa dovete dimostrare?! Si può sapere!? Sempre
in cerca di conferme...!
Salva si guarda intorno, vede che stanno facendo
una sciarpata, allora tira su anche la sua. Samu,
mentre il cugino parla, lo osserva, guarda la
sciarpa, la faccia dell'amico, poi di nuovo la
sciarpa. Alla fine prende la sua e la solleva in
alto pure lui. Parlano rivolti al pubblico con le
sciarpe in alto, guardandosi.
SALVA
Non insultare la nostra fede! Almeno noi crediamo in
qualcosa e siamo disposti a batterci per questo, non
come voi zombie che passate la vita a correre dietro
alla grana!
Finisce la sciarpata e comincia un battimani. Samu
e Salva posano le loro sciarpe e prendono a
battere le mani a ritmo coi tamburi.
SAMU
E beh? Che male c'è a volere fare soldi? Il mondo
intero gira intorno ai soldi!
Si siedono tutti e due. Inizia la serie delle ole.
Si alzano a turno, prima uno e poi l'altro, per
diverse volte. Intanto continuano a discutere.
SALVA
Ma stai zitto tu che il significato della parola
"valori" lo devi ancora imparare, sta' zitto va'! Noi
conbattiamo per i nostri ideali e ce ne fottiamo di
quelli come voi!
SAMU
E le conseguenze chi le paga? La signora
dell'autogrill? I giocatori di colore che si beccano
gli insulti?
SALVA
Che infame! Non conosci la nostra mentalità!
SAMU
(rimane seduto e prede la ola)
Ma stai zitto va'! Si vede lontano un miglio che delle
vostre vite non sapete cosa farvene!
SALVA
Sei patetico, non capirai mai. Noi...
Salva sta cercando le parole per esprimere i suoi
pensieri, ma viene interrotto dall'altoparlante e
dall'improvviso caos che scatta in tutta la curva.
VOCE ALTOPARLANTE
Attenzione! A causa della caduta di un fumogeno in
campo la partita verrà immediatamente sospesa. Si prega
il gentile pubblico di accomodarsi ordinatamente verso
le uscite.
Si levano grida, insulti, cori. Lo stadio viene
letteralmente riempito dalle urla dei tifosi
inferociti. Samu ha paura ed è disorientato. Salva
è infuriato.
SALVA
Bastardi! Andate affanculo figli di puttana! Pezzi di
merda!
(indica lontanto)
Ecco i celerini che vengono a cercare guai! Arriviamo
stronzi!
(a Samu)
Tu vai verso l'uscita principale, aspettami vicino al
porcaro dove abbiamo mangiato stamattina...
SAMU
Dove vai?
(ferma Salva che sta andando via)
SALVA
Come dove vado? Vado da quelli a mostrargli cosa penso
di loro no?
Salva esce da destra. Samu lo guarda sconsolato.
SAMU
Salva...
SALVA
(si volta un attimo)
Ci troviamo lì ti ho detto, vai!
Salva esce. Samu rimane fermo, in piedi. Guarda di
fronte a sé con aria stralunata e impaurita. Si
guarda in giro. I rumori delle cariche e le urla
della folla lo stordiscono. Si sforza di guardare
davanti a sé, ma il fumo dei gas lacrimogeni
ostruisce la visuale. Samu impaurito,
pietrificato, con gli occhi spalancati guarda
fisso davanti a sé. Buio.
SCENA 5 - PIAZZALE
Siamo nel mezzo degli scontri davanti allo stadio.
Si sentono urla di ragazzi, cariche della polizia,
rumori di manganelli sbattuti contro gli scudi
protettivi della polizia, colpi di tosse per i
lacrimogeni sparati ad altezza uomo. Tutti questi
effetti sonori potrebbero essere resi al buio x
creare la giusta suggestione nel pubblico.
Entrano in scena, tossendo e stropicciandosi gli
occhi, Samu da una parte (sinistra) e Tony
dall'altra (destra). Si avvicinano al centro del
palco. Sempre tossendo Samu mette una mano sulla
spalla di Tony.
SAMU
Hai visto Salva?
TONY
No, e tu hai visto Mimmo?
SAMU
No. Quando ce ne andiamo da qui?
TONY
Non so. I milanisti hanno attaccato, poi sono arrivati
i celerini e ci siamo persi. Sto andando a cercare gli
altri.
SAMU
Non si respira, (tossisce) io mi allontano. Chiamatemi
quando si riparte.
TONY
Ok.
Tony esce. Samu scuote la testa e tossisce per i
lacrimogeni. Si guarda intorno impaurito. Dopo
qualche secondo da sinistra entrano due poliziotti
con aria minacciosa.
1 POLIZIOTTO
E tu? Hai perso i tuoi compagnucci, lurido animale?
Samu si volta pieno di paura. Corre verso l'uscita
di destra ma da lì sbuca un altro celerino e lo
blocca. I tre avanzano piano verso Samu,
pietrificato, poi improvvisamente accelerano e lo
bloccano.
SAMU
No, vi prego, vi prego! Non c'entro niente io, vi
prego!
2 POLIZIOTTO
Si... come no!
Uno dei tre celerini colpisce Samu facendolo
cadere a terra, poi tutti e tre si preparano a
colpirlo di nuovo. Samu si copre la faccia.
Improvvisamente sbuca Salva da sinistra e vede la
scena.
SALVA
Bastardi, non c'entra niente lui, prendetevela con me!
3 POLIZIOTTO
Adesso veniamo anche da te, eroe!
SALVA
Dai vediamo!
Due dei tre poliziotti si staccano da Samu e vanno
da Salva. Quello che arriva prima alza il
manganello, ma salva lo blocca e lo spinge via.
L'altro gli gira intorno e lo prende in pieno.
Salva riesce a voltarsi e gli tira un cazzotto
anche se non gli fa nulla perché il poliziotto ha
il casco protettivo. Arriva il terzo poliziotto e
insieme agli altri due riempiono Salva di
manganellate. Samu osserva la scena pietrificato,
sbiancato. Da sinistra entra in scena Tony,
volando sui tre poliziotti.
TONY
Bastardi!
Colluttazione fra Tony, Salva e i poliziotti.
Volano pugni, calci, manganellate. Samu striscia
verso il proscenio sulla destra, per mettersi al
sicuro, ma per tutto il tempo continua ad
osservare la rissa davanti ai suoi occhi.
SALVA
(a Tony, mentre schiva un manganello e
dà un cazzotto)
Dov'è Mimmo?
TONY
(preso per il collo sotto braccio da un
celerino)
L'hanno beccato i rossoneri! Sono rispuntati
all'improvviso!
SALVA
E lo striscione? Dov'è lo striscione?
TONY
(addolorato)
...Andato!
SALVA
(sconvolto)
Andato dove!?
TONY
Preso dai milanisti!
SALVA
Cosa!!?
TONY
...Si!!
SALVA
(si arrabbia tantissimo diventando un
mostro pieno d'ira, urla come un gorilla
nella foresta)
Noooooo!!!!
Schiumante di rabbia, Salva si libera di un
poliziotto con un calcio. Lo poliziotto vola (tipo
stunt-man) a diversi metri di distanza, svenuto.
1 POLIZIOTTO
Ah!!!
Salva sferra un forte pugno all'altro poliziotto,
che fa la stessa fine.
2 POLIZIOTTO
Ah!!!
Quindi Salva va a prendere il poliziotto che regge
Tony, lo afferra per un braccio, lo fa roteare
attorno a sé qualche volta e lo scaglia, mollando
la presa, verso l'uscita di destra.
3 POLIZIOTTO
(grido prolungato)
Ahhh!!!
Finita la colluttazione, Salva-indemoniato si
volta verso Tony fulminandolo con uno sguardo
assassino.
SALVA
Tu!!!
TONY
No!
(cade in ginocchio prostrato)
Salva va da Tony, lo afferra per la maglia e lo
tira su in piedi.
SALVA
(urlando)
Ti avevo detto di restare vicino a Mimmo finché
finivano gli scontri e di avvertirmi se avevamo
problemi. Cinque minuti! Sono stato via solo cinque
minuti e tu te lo lasci sfuggire così!!!
TONY
Scusa Salva, ma gli poliziotti hanno caricato e ci
siamo divisi, poi all'improvviso sono arrivati quei
rossoneri schifosi e quando ho trovato Mimmo... era
tardi...
SALVA
(scaglia Tony a terra, che vi rimane)
Maledetti bastardi! Maledetti!!! Ah!
Salva urla di rabbia, ma ben resto il suo urlo
diventa un urlo di disperazione. Scoppia in un
pianto fragoroso e cade a terra.
SALVA
No... Maledetti... Bastardi rossoneri... No...
Samu, stordito dalla paura e dal pericolo appena
scampato, si rialza dall'angolo dove era rimasto
immobile fino a un istante prima. Si rende conto
di averla scampata per un pelo e di dovere tutto a
quel ragazzo che ora si dispera di fronte a lui.
Fa per andargli incontro, vorrebbe confortarlo, ma
è imbarazzato dal pianto disperato di Salva.
SALVA
È finita... non ci resta più niente... siamo stati
disonorati...
SAMU
TONY
(si avvicina a Tony)
Che succede?
Gli striscioni rubati finiscono sul muro del disonore e
per il gruppo che l'ha perso non c'è futuro, è la
peggiore umiliazione.
SAMU
Ah. merda.
TONY
Non c'è niente da fare. A meno di non recuperarlo, ma è
praticamente impossibile.
SALVA
Ci siamo fatti fregare come dei bambini! Maldetti...
Samu è addolorato per il cugino. Ripensa al
pericolo appena scampato e si sente in colpa,
responsabile di ciò che è successo.
Improvvisamente, illuminato da una qualche
rivelazione, si riscuote, va da Salva e lo tira su
in piedi.
SAMU
Forza Salva! Dobbiamo recuperare lo striscione!
Salva, in piena crisi, guarda il cugino come se
fosse la prima volta che lo vede. Ha un
espressione stralunata. Lo fissa qualche istante,
poi si riprende.
SALVA
Non c'è speranza, Samu! Lo capisci!? Nessuna speranza!
SAMU
(prende Salva per le spalle e lo scuote)
Dai Salva, dov'è finito il guerriero che conoscevo!?
Reagisci! Io vi aiuterò!
SALVA
(si libera dalla presa di Samu)
Smetti di sognare! Credi che quelli lo mollano
facilmente il nostro striscione!?
SAMU
Allora è così!? Ti stai tirando indietro!
(lo spinge)
SALVA
(lo rispinge)
Ehi! Ma che cazzo dici!!
SAMU
E allora reagisci, cristo! Riprendiamoci questo
striscione!
SALVA
Si, ma come?! Eh, come, sapientone?! Non sappiamo
neanche dove sono adesso!
TONY
Saranno a fare casino per festeggiare il trofeo di
guerra.
SAMU
Sentite: qui siamo a S.Siro no? Beh, qualcuno potrebbe
travestirsi da ultrà milanista e andare a fare qualche
domanda.
SALVA
(espressione di disgusto)
Dovremmo indossare quelle sciarpe schifose? Beah... E
poi a chi andiamo a fare domande, che appena noi due
apriamo bocca ci sgamano subito!
TONY
Giusto.
SAMU
(riflette un attimo)
E va bene, vado io
TONY
Tu? Ma che dici!?
SAMU
Posso farcela!
SALVA
(si avvicina con espressione paterna)
Ehi, mi sa che ti sei un po' montato la testa! Guarda
che quelli, ammesso che tu riesci a trovarli, prima ti
riempiono di sganassoni, poi ti spalmano sulle fette di
pane tipo nutella, hai capito?
SAMU
Ho un asso nella manica!
TONY
Che cosa? Una squadra di rugby nelle vicinanze che ti
deve un grosso favore?
SAMU
No, meglio!
SALVA E TONY
(si guardano)
Sei il figlio di Ken Shiro?
SAMU
No, meglio!
SALVA E TONY
Meglioo?
SAMU
Si! Dovete sapere che io... fino a un anno fa...
SALVA E TONY
Tu...
SAMU
...ero milanista!
SALVA E TONY
COSAAA!!?
(Attoniti. Poi, con disgusto)
SAMU
Avete capito bene.
SALVA E TONY
Vergogna!! Traditore!
SAMU
Eh... quante scenate!
SALVA
Perché hai abbandonato la tua squadra!?
SAMU
Beh, la Juve vinceva di più.
TONY
Che schifo!
TONY
È la cosa peggiore che potessi dirci!
SAMU
SALVA
Sentite, lasciamo stare. Quello che conta adesso è che
vi posso tornare utile. Allora, che ne dite?
(incrocia le braccia)
Non lo so...
SAMU
Posso farcela ragazzi! Davvero! E poi devo farlo. È
giusto così.
SALVA
Ma come pensi di fare? Come li troverai?
SAMU
Tempo fa ho sentito tramite un compagno di scuola di un
famoso bar, ritrovo di tutti i milanisti. Proverò ad
andare là e se trovo lo striscione vi chiamo.
SALVA
È un suicidio.
SAMU
No, non è un suicidio! Ascolta: dammi la tua sciarpa o
qualsiasi altra cosa che rappresenti un trofeo. Glielo
offrirò per essere accettato nel gruppo.
Salva è ancora dubbioso e non risponde. Tony tira
fuori una sciarpa del milan e la dà a Samu.
TONY
Teni, questa l'abbiamo rubata oggi. Non metterla troppo
in mostra però, potrebbero riconoscerla.
SALVA
E va bene!
(Si toglie la sciarpa e la porge a Samu)
Tieni. Questa è la cosa più sacra che ho. Me l'ha data
un grande ultras all'età di sessantacinque anni, prima
di essere portato via da un tumore ai polmoni per tutte
le nazionali che aveva fumato nella sua vita. Si
chiamava Augusto e tutto quello che so sulla curva me
l'ha insegnato lui. Ma ascolta! Se si mette male non
fare cazzate, hai capito!? Dattela a gambe.
SAMU
Si.
(si avvia all'uscita. Si ferma e si
volta un attimo)
Vi farò avere mie notizie.
SALVA
Appena ci avverti siamo da te.
SAMU
A dopo allora.
TONY
Ciao.
SALVA
Fai attenzione.
SAMU
Ok. Ciao.
SALVA
Ciao.
Samu fa per andarsene.
SALVA
Ah, Samu!
SAMU
Si?
SALVA
Vieni qua.
(Samu si avvicina. Salva gli da' un
cazzotto)
SAMU
Ma che cazzo fai!?
SALVA
Mica potevi andare così! Devi far vedere che hai
lottato per quella!
SAMU
Potevi avvertirmi almeno!
SALVA
Non era la stessa cosa.
SAMU
Si, come no!
(si tocca la mandibola dolorante)
Vabbè... ciao!
SALVA
Ciao.
TONY
Ciao.
Samu esce di scena. Tony e Salva lo guardano
andare via. Rimasti soli, Tony si avvicina a
Salva.
SALVA
Che ne dici?
TONY
È spacciato.
SALVA
Sta' zitto...
TONY
Finito.
SALVA
Piantala!
TONY
È meglio se avverti la famiglia...
SALVA
La vuoi piantare!? Ce la farà ti dico.
(pausa)
Ce la farà...
(pausa. deglutisce)
Spero...
TONY
Si... forse con un miracolo.
SALVA
Finiscilaa!
(guarda il pubblico, poi Tony, poi di
nuovo il pubblico)
Dici che è meglio se preghiamo?
TONY
Può aiutare...
SALVA
Tu quale conosci?
TONY
L'Ave Maria.
SALVA
Va bene.
(pausa, guarda ancora Tony, poi il
pubblico, pausa)
SALVA E TONY
(uniscono le mani i preghiera, guardano
in alto)
Ave Maria piena di grazia...
Buio.
ATTO III
SCENA 1 - GIARDINO
Salva e Tony aspettano Samu seduti su una
panchina. Accanto alla panchina una pianta. Salva
si mangia le unghie nervosamente. Tony ha lo
sguardo perso nel vuoto. Ogni tanto Tony guarda
l'ora, tirando fuori lentamente il telefonino e
poi rimettendolo in tasca altrettanto lentamente.
SALVA
(smette di mangiarsi le unghie)
Che ore sono?
TONY
Sei e dieci.
SALVA
(pausa)
Non dovevo farlo andare.
TONY
Eri fuori di te.
SALVA
Tu dovevi fermarmi! Dovevi impedirmelo!
TONY
Non potevo.
SALVA
Perché!?
TONY
Anche io lo ero.
SALVA
Non importa! Come si può mandare uno come quello nella
tana del nemico da solo? Come!?
(riprende a mangiarsi le unghie)
TONY
Già. Come si può?
Salva smette di mangiarsi le unghie. Si alza e
comincia a passeggiare nervosamente a destra e a
sinistra.
SALVA
Devo essermi rincoglionito, svalvolato, rimbecillito!
(si ferma. Pensa un attimo)
Che situazione di merda!
(riprende a camminare)
TONY
(Continua a fissare nel vuoto)
Già. Che situazione di merda.
(tira fuori il cellulare, controlla
l'ora, lo rimette a posto, tutto
lentamente)
SALVA
(si ferma)
Che ore sono?
TONY
(guarda sempre nel vuoto di fronte a sé)
Le sei e dodici.
SALVA
Sei sicuro che ha detto qui?
TONY
(tira fuori il cellulare e comincia a
leggere il testo di un messaggio,
abbreviazioni comprese)
Sn in bagn. È un casin. Prov a distr e rub strisc. Asp
nl giard vic bar che ho indic. S.
(normale)
Questo è il giardinetto vicino al bar.
SALVA
(riprende a camminare e a mangiarsi le
unghie. Dopo un po' si ferma di scatto)
Ma come cazzo ho fatto...!?
(guarda Tony che resta immobile con lo
sguardo nel vuoto)
TONY
Eri fuori di te.
SALVA
E perché non mi hai fermato, cristo!
TONY
Non potevo.
SALVA
E perché!?
TONY
Anche io lo ero.
SALVA
(riprende a camminare)
Ah, porca puttana! Uno pensa di essere ok, di avere
esperienza! Poi un giorno arriva il momento delle
scelte e... zac! Una stronzata dietro l'altra!
TONY
(guardo sempre fisso nel vuoto)
Zac. Come un bambino di dieci anni.
(pausa)
Che bel bambino ero io a dieci anni...
SALVA
(sempre camminando)
Pensi che rimarrai lucido. Che farai la scelta giusta!
E poi...
TONY
Zac.
SALVA
Tutta un'illusione.
TONY
Zac.
Tony tira fuori il cellulare, guarda l'ora, lo
rimette in tasca. Salva lo vede, si ferma.
SALVA
Che ore sono?
TONY
(guardando sempre fisso di fronte a sé)
Le sei e quindici.
SALVA
(riprende a camminare)
Ah non lo so, non lo so. Ero felice. Sono stai begli
anni. Ma non dovevo coinvolgere quel ragazzo, non
c'entrava niente... Non lo so...
TONY
SALVA
(sempre stralunato)
No, non dovevi.
(si ferma)
Scioglievamo il gruppo, magari ce ne stavamo per un po'
lontani dallo stadio. Che c'entrava lui!?
TONY
(esce dal torpore e guarda Salva più che
stupito)
Ma che dici Salva!
SALVA
Ma si! Ma si! Sempre meglio sciogliere il gruppo che
avere una vita sulla coscienza! Il gruppo non è tutto
in fondo...
TONY
Salva!?
Da sinistra entra Samu trafelato, sporco e
scompigliato. Ha lo striscione sotto il braccio,
stropicciato, con una parte che strisica per
terra. Tony si accorge di lui e spalanca la bocca
dallo stupore. Salva, girato dall'altra parte,
continua a parlare. Samu non ha con sé la sciarpa
di Salva. Vorrebbe parlare subito ma è coplito
dalle parole di Salva e aspetta che finisca.
SALVA
Eh... Salva, Salva! Ci facevamo un po' di vancanza
porca troia! Sempre in giro per l'Italia, o l'Europa,
carica, scarica, monta, smonta, in macchina in pullman,
estate inverno... ci facevamo una pausa dio fà... non
senti il bisogno di una pausa!?
Tony non sa se essere più stupito dalle parole di
Salva o dalla vista di Samu, così sposta lo
sguardo dall'uno all'altro restando a bocca
aperta.
SAMU
Se vuoi glielo riporto...
Salva si gira e rimane anche lui a bocca aperta.
Samu sorride.
SALVA
Miiinchia!!!
Salva corre verso Samu e lo striscione in preda a
pura gioia, prima abbraccia Samu, poi prende lo
striscione e stringe tra le braccia, ora
tuffandoci la testa dentro, ora avvolgendoselo
attorno. Anche Tony accorre ad abbracciare Samu e
toccare lo striscione. Salva intanto si è seduto
per terra, ha lo striscione in mano e si accarezza
il viso, tenendolo di lato, assaporandone la
morbidezza e il profumo.
TONY
Ma come hai fatto?
SAMU
(si guarda indietro)
Ehm... Ve lo dico più tardi, adesso è meglio se
teliamo. Credo di averli seminati ma incazzati come
sono non ci metteranno tanto a trovarci.
SALVA
(si rialza, va da Samu, gli mette una
mano sulla spalla)
Sei stato grande, grandissimo...
Tony guarda a sinistra, fuori scena, e vede
arrivare gli ultras rossoneri. Indica la direzione
col dito.
TONY
Ragazzi...
SALVA
(a Samu)
...Sei come un fratello, anzi più di un frtello...
SAMU
Ve lo dovevo.
TONY
....Arrivano!!!
SAMU
(si volta)
Oh merda sono già qui!
SALVA
Tranquillo Samu! Gli altri del gruppo stanno per
arrivare! Gli faremo vedere chi siamo!
SAMU
(mette una mano sulla spalla di Salva)
No, Salva ti prego. Questa volta andiamocene. Basta
risse.
SALVA
Ma adesso!? È il momento di vendicarci!?
SAMU
Ti prego salva, fallo per me.
TONY
Troppo tardi! Sono dappertutto!
SALVA
(si guarda intorno)
Oh merda... ma quanti cazzo sono!? Ok ragazzi, fino
alla fine sempre uniti.
I tre si stringono vicini, sempre più stretti.
SAMU
Ho trovato!
(ai milanisti, indicando lontano)
Ehi, guarda, c'è Kaka!
TONY
Ha funzionato?
SAMU
Temo di no. Che facciamo?
SALVA
Non c'è scelta...
TONY
Ma quanti cazzo sono!?
Si sentono le sirene della polizia.
TONY
I celerini!
SAMU
Evviva!
SALVA
Li hai chiamati tu?
SAMU
TONY
Si! Guarda, scendono dalle volanti, i milanisti li
attaccano!
Evviva!
(guarda Salva pentito)
Cioè, che peccato.
SAMU
Teliamo raga!
SALVA
E va bene... filiamocela!
Samu e Salva piegano in fretta lo striscione, poi,
in un sottofondo crescente di botte, calci, pugni
e sirene, escono correndo dalla quinta di destra.
Buio.
SCENA 2 - SOTTO CASA SALVA
Piazzola sotto casa di Salva. Sulla sinistra un
portone, al centro una pensilina del pulman. Samu
e Salva stanno rientrando dopo il viaggio di
ritorno. Entrano in scena da destra. Salva ha
sottobraccio lo striscione. Sono stanchi ma
sorridono.
SAMU
(espressione di scazzo)
I miei mi faranno due palle così, già lo so.
SALVA
E che te frega, tu lasciali dire, prima o poi si
stancheranno.
SAMU
Speriamo.
SALVA
Anche mia mamma ci provava una volta, ma poi ha perso
le speranze.
(ride)
SAMU
Speriamo che succeda anche ai miei.
SALVA
(burlesco)
Non so. Sei troppo perfettino, ispiri fiducia.
SAMU
Vai a cagare.
(ridono)
SALVA
A parte gli scherzi, grazie per quello che hai fatto
oggi.
SAMU
Grazie per avermi difeso.
SALVA
Già, beh... Comunque un posto nel gruppo te lo sei
guadagnato,
(indica lo striscione che ha
sottobraccio)
se ti va.
SAMU
(sorride)
Grazie, ma non è la mia strada.
SALVA
Come vuoi. Oh, magari ti vengo a trovare una volta o
l'altra.
SAMU
Perché no.
SALVA
Potrei anche prendermi un weekend di vacanza. È tanto
che non mi faccio un giro per i fatti miei. Ci sono
delle cose che vorrei fare...
SAMU
Quali?
SALVA
(pausa)
Mm...delle cose...
SAMU
Capisco. Beh, vieni quando vuoi.
SALVA
(si affretta ad aggiungere)
Ma la curva non la lascio. Quello è il mio più grande
amore.
Dall'alto arriva la voce di Sabri. Samu e Salva
alzano la testa.
SABRI
Samu! Ma dove sei finito? Ti sei perso la cresima più
bella del mondo! Dai, vieni, ho ancora indosso il
vestito, e ci sono anche i confetti!
SAMU
Oh dio... ecco che ricomincia...
SALVA
Tranquillo. Ci penso io.
(a Sabri)
Stai zitta, oca!
SABRI
Maleducato!
SALVA
Andiamo dai.
SAMU
Si.
(partono)
Ah, Salva?
(si fermano)
SALVA
Si?
SAMU
Ma tua sorella è sempre stata così?
SALVA
(pensa un attimo)
No... una volta era peggio.
SAMU
Peggioo!?
SALVA
Si.
SAMU
(sconcertato)
Pero'...
Buio.