copione Con_le_spalle_alla_rete_2VERS
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CON LE SPAL L E AL L A Di Andrea Santoro RE T E Personaggi: Samu Salva Tony Sabri Barista un ragazzo di 17 anni un ragazzo di 23 anni un ragazzo di 20 anni una ragazzina di 12 anni una donna di 35 anni Poliziotti 1 poliziotto 2 poliziotto 3 poliziotto Agenti di polizia in tenuta antisommossa ATTO I SCENA 1 – CASA SALVA ATTO II SCENA 1 SCENA 2 SCENA 3 SCENA 4 SCENA 5 – – – – – AUTOGRILL IN PULLMAN CANCELLI CURVA PIAZZALE ATTO III SCENA 1 – GIARDINO SCENA 2 – SOTTO CASA SALVA ATTO I SCENA 1 - CASA SALVA Un soggiorno. A destra una lampada e un divano. A sinistra un mobile con sopra una televisione. Al centro una tavola ancora apparecchiata. Da destra entra Samu, un ragazzo sui 17 anni vestito con jeans alla moda, scarpe da ginnastica firmate e una maglia polo a maniche lunghe blu. Samu si dirige in proscenio, sulla sinistra. Mentre attraversa la stanza butta un occhio alla tavola e sbuffa. Una volta in proscenio tira fuori il cellulare, preme un tasto e aspetta di parlare, guardandosi intorno ogni tanto per controllare di essere solo. SAMU Ciao. Come va? (pausa) Non sono ancora arrivate? Ah. Dove andate allora? Però... (ride) Ma no, non sono geloso! Solo che... Sai, tutta quella gente che balla... Sabato sera... Lo so, cosa credi?! Ah, lascia perdere. (pausa, si guarda intorno) Io? Una gran palla. Siamo arrivati da due ore e già non ne posso più. Sabri non mi molla un attimo, è tutta eccitata, mi avrà chiesto duecento volte se voglio vedere il vestito. È come l'ultima volta... Dice che mi viene a trovare, che usciamo insieme come i fidanzatini. Si, lo so che è piccola, che è normale, eccetera, ma esagera, mi mette in imbarazzo davanti a tutti! I genitori poi... va beh. Me lo sarei risparmiato volentieri questo viaggio. (pausa, enfatico) Si, però tu vai a divertirti stasera, con le amiche! E io che devo stare qui a farmi due palle così... va beh. Ma questa volta ho un piano, eh eh. (preoccupato) Solo che Salva non si è ancora visto. Ci dovevamo mettere d'accordo... (scosta il telefono irritato dalla reazione arrabbiata dall'altra parte, poi replica a voce alta) Senti non ricominciare, capito!? Te l'ho detto, non ho nessuna intenzione di smarron... (si guarda intorno spaventato che qualcuno possa sentirlo, poi riattacca a voce più bassa) ...di smarronarmi alla cresima di quella piattola! (pausa, riprende fiato e ascolta le obiezioni della fidanzata Do... (lei non lo fa parlare) domani parto con Salva e chissenefrega. (altro gracchiare al telefono, reazione irritata di lei) Ma si che è un tipo apposto! E poi non facciamo niente di male, andiamo allo stadio e ci guardiamo la partita. (pausa) Maccheddici! Non è vero, gli hanno dato la condizionale, no... no! Oh insomma cristo, io non ci vado a quella cresima domani e tu non me lo impedirai vabbene!? (altro gracchiare, SAMU cerca di riavvicinare il telefono ma non ci riesce, alla fine parla tutto di fretta tenendo il cellulare distante dall'orecchio e chiudendo la telefonata) Senti, farò attenzione, non ti preoccupare. Ora ti saluto, no non ho tempo, ci sentiamo domani, sennò anzi ci vediamo direttamente lunedì in classe ok? Ciao ciao, ti amo, ciao. Samu spegne il telefono e tira un gran sospiro di sollievo. Da fuoriscena si sente una voce di bambina che lo chiama. SABRI Samu? Samu dove sei? Ti sei nascosto? Dai esci fuori che ti faccio vedere come mi sta bene il vestito! Samu terrorizzato si nasconde dietro il mobile con la tv. Sabri, una ragazzina di dodici anni molto vispa entra da sinistra e lo cerca. Indossa un paio di jeans attillati e una maglietta aderente che lascia l'ombelico scoperto. SABRI Samu? Vieni fuori dai! Che ne dici se andiamo a prenderci un gelato più tardi? Sabri gira per la stanza cercando Samu. Guarda prima dietro al divano, poi si sposta e vede il cugino nascosto dietro al mobile con sopra la tv. SABRI (forte) Va beh, forse sei in bagno. Vado in cameretta allora, ti aspetto li! Sabri fa finta di andarsene e si nasconde dietro al divano. Samu esce piano piano dal suo nascondiglio e tira un sospiro di sollievo. Ma non appena fa qualche passo verso il centro della stanza ecco che Sabri salta fuori e si precipita ad abbracciarlo, facendo prendere a Samu un bello spavento. SABRI Samu, cuginetto mio! Ma cosa mi combini? SAMU (imbarazzato) Eh...!? Come dici? Niente! SABRI Dai vieni a vedere il mio vestito, sapessi come mi sta bene! SAMU (imbarazzato) Più tardi magari, eh... Sabri lo tira per un braccio. Samu si oppone con fatica. SABRI Dai Samu, non farti pregare! SAMU (un po' scocciato) Sabri, su... SABRI (continua a tirarlo per un braccio) Dai! Vieni a vederlo! SAMU Adesso non... SABRI (continua a tirarlo per un braccio) Daiii! SAMU (arrabbiato, scandendo le parole mentre stringe per il braccio la cugina strattonandola a sua volta) Lo capisci-o no-che non-me ne frega-niente-del tuostra-maledetto-vestito!? (si libera della presa bruscamente. Sabri perde l'equilibrio e finisce a gambe all'aria sul divano) Eh!!? Sabri si rialza mogia mogia e si ricompone. SABRI (triste) Allora non voui vederlo? SAMU (deciso) No. Sabri rimane qualche istante immobile, lo sguardo rivolto in basso, poi d'un tratto riafferra Samu per il braccio e ricomincia a tirarlo urlando. SABRI Dai vieni! SAMU Noo! SABRI Vuoi venire!? SAMU Noooo!! SABRI Daaii! SAMU Ti ho detto di no!!! Da sinistra intanto senza essere visto entra Salva, un ragazzo di ventitré anni fratello di Sabri e cugino di Samu. Salva indossa scarpe sfilacciate, pantaloni coi tasconi e una maglia scura scolorita. Porta anche un cappellino nero e la sciarpa della curva da cui non si separa mai. Dal fondo Salva dà un'occhiata alla scena senza fare una piega, quindi si accende una sigaretta. SALVA (con aria scocciata) Oh Sabri, ma è possibile che devi scassare la minchia ad ogni cristo che entra in questa casa? Samu e Sabri si girano verso Salva. SABRI (stizzita) Non sono affari tuoi, quindi sparisci! SALVA (deciso) No, sei tu che devi sparire. Io e tuo cugino dobbiamo parlare. SABRI Non ci penso neanche! SALVA (forte) Invece ci vai e di corsa, se no dico a tua madre quello che hai fatto l'altro giorno in classe e cosa ti ha scritto la maestra sul diario! SABRI (batte i piedi per terra) Cattivo...! Cattivo cattivo cattivo! SALVA (arrabbiato) Te ne vuoi andare!? Devo chiamare mamma, la chiamo? Va bene... (sporgendosi verso le quinte, forte) Paola... SABRI (prima spaventata, poi triste) No no! E va bene me ne vado... Sabri si allontana mogia mogia verso l'uscita di destra. Prima di uscire si ferma un attimo a guardare Samu. Gli fa un cenno con la testa mentre con le labbra articola l'invito "vieni?" senza però emettere alcun suono. Salva esasperato replica. SALVA Te ne vai?! (Sabri esce) Oh!! Che scassaminchia! SAMU (timidamente) Ciao Salva. SALVA (si accorge di Samu) Ciao Samu, tutto bene? Samu e Salva si danno la mano. SAMU Bene, tu? SALVA Bene bene. SAMU (indica con la mano dove è andata Sabri) Grazie per... SALVA Ah lascia stare. È fastidiosa come una zecca. (galvanizzato) Piuttosto sei pronto per domani? SAMU Certo. SALVA Ho ripassato con gli amici del gruppo i cori e le coreografie. Oh devi vedere lo striscione, è uno spettacolo! SAMU Ah bene. A che ora è la sveglia? SALVA Alle sei. Alle sette men'un quarto c'è il ritrovo al pullman e alle sette si parte. SAMU Così presto? Ma dobbiamo solo arrivare a Milano. SALVA E tutto il lavoro della curva dove lo metti? Per noi lo spettacolo inizia molto prima! Dormi che sarà una giornata lunga... e gloriosa! Io pure me ne devo andare a letto che stasera ho un po' esagerato... SAMU Va beh... (preoccupato) SALVA (lo squadra dall'alto in basso) Intanto togliti di dosso tutto quel fighettume. Ti darò una maglietta delle mie, una felpa e un paio di pantaoloni. SAMU (dà un'occhiata ai suoi vestiti, ancora più preoccupato) Cos'hanno i miei vestiti che non va? SALVA (fa qualche passo avanti, verso il pubblico.) Milan-Juve domenica pomeriggio come ai vecchi tempi... un miracolo... ringraziamo i rammolliti della nazionale che giocano mercoledì. Ah dimenticavo... (si volta verso Samu) Dammi venti euro. SAMU Venti euro? SALVA Dieci sono per il viaggio e dieci per materiali e bevande. SAMU Tieni. (rassegnato tira fuori venti euro dal portafoglio e li da a Salva) SALVA (si infila i soldi in tasca) Bene. Va' a dormire. Ci vediamo domani! SAMU (cenno con la testa) Ok. Ah, Salva? Se vedi i miei non dirgli che vengo con te. SALVA (sorride) Ok. A domani. SAMU Ciao. Salva esce da destra. Samu, rimasto solo, dà un'occhiata ai vestiti che indossa, poi fa una smorfia. SAMU (in direzione di dove è uscito Salva) Fighetto a chi? Razza di squotter! Si sente la voce si Sabri fuori scena. SABRI Samu... dove sei? Dai vieni a vedere il mio vestito, sono in cameretta! SAMU (terrorizzato) Oh porc...! Viiia! Si allontana quatto ed esce da destra. Buio. ATTO II SCENA 1 - AUTOGRILL Interno dell'autogrill, mattina presto. Entrata sulla sinistra, bancone a destra, al centro un paio di tavolini. Sul fondo scaffali con varie cibarie. Al bancone del bar una signora sui 40 anni che rimette in ordine. Da fuori si sentono cori e rumori di trombe da stadio. Si sente un vociare avvicinarsi. La barista si sporge dal bancone e vede il gruppo avvicinarsi. BARISTA (si volta verso il retro del locale) Mario, arrivano i tifosi! Corri! (da dietro non giunge risposta. Si volta ancora a cercare il collega) Marioo! (impaurita si sporge dal bancone per osservare il gruppo che si avvicina, poi nervosamente riprende a pulire il bancone) Ecco gli scalmanati! Scendono dai loro pullman e non guardano in faccia nessuno, vengono, prendono... ti mostrano le loro facce da delinquenti, coi loro giubbotti, le loro sciarpe...e noi qui rimettiamo a posto i loro cocci e andiamo avanti! Fino alla prossima volta... Entrano Salva, Samu e Tony, un altro ultrà del gruppo di Salva. La barista si zittisce impaurita. Salva e Tony stanno cantando dei cori. Samu si dirige alla cassa e ordina un cappuccino con brioche, ma la barista resta immobile terrorizzata osservando i compagni che stanno razziando il locale. Allora Samu si volta, si accorge anche lui della situazione e fa per uscire, ma Salva lo blocca appena prima che imbocchi l'uscita. Tony invece si dirige a sua volta dalla barista e comincia a ordinare panini, cappuccini e prendere dal mobiletto del bancone varie brioches. Alcune le infila nelle tasche, una la tiene in mano e comincia a mangiarla. SALVA (cerca di dargli alcuni pacchi di merendine e cracker) Oh, fermo! Prendi questi! SAMU (respinge i pacchi) No grazie! SALVA Che te' frega, sono assicurati. Prendi sta' roba! SAMU (arrabbiato) Mi sembrava di averti dato dei soldi per quelli! SALVA (lo trattiene con una mano) Senti, questi fanno parte di una cazzo di multinazionale e noi invece non c'abbiamo una lira... SAMU (si divincola con una spinta. A Salva cadono alcuni pacchi) Ma falla finita! La barista spaventata fa il cappuccino che Tony le ha chiesto, però è lenta, impacciata allora Tony comincia a perdere la pazienza. TONY (sbattendo la mano sul tavolo, urla) Allora ti muovi!? Ho detto una rustichella e due camogli, vuoi scaldami questi cazzo di panini!? SALVA (si accorge che Tony sta insultando la cassiera. A Samu) Scusa un attimo. SALVA (va da Tony, lo prende bruscamente per la maglietta e gli dà uno schiaffone) Oh, ma dove cazzo credi di essere! TONY (incredulo, porta istintivamente una mano alla guancia colpita) Che cazzo fai? SALVA (indicando la barista) Perché la stai trattando così? Fà il suo lavoro, non ti ha fatto niente. La devi trattare con rispetto! TONY (pentito) Ma ci sta mettendo una vita! SALVA Non me ne frega una cazzo! Vattene va'! TONY Ma devo ancor... SALVA Fuori di qui ho detto! Tony si avvia verso l'uscita. Mentre cammina tira fuori una brioche da una tasca e la addenta nervosamente. Esce. SALVA (alla barista) Lo scusi signora, è un maleducato. BARISTA (arrabbiata, ma sempre timorosa) Per favore andatevene. Salva rimane un attimo a fissare la barista, decide di non replicare, si volta e torna da Samu, dove raccoglie da terra alcuni pacchi di merendine. Quando si rialza il suo sguardo incontra quello di Samu. Salva vorrebbe dire qualcosa anche a lui, ma poi rinuncia ed esce dal locale. Samu rimane solo e fissa la barista, fà per avvicinarsi al bancone. La barista lo guarda. BARISTA Vergognatevi. Anche Samu vorrebbe replicare qualcosa, ma poi rinuncia ed esce dall'autogrill. La barista fissa attraverso la porta i ragazzi tornare al pullman. Buio. SCENA 2 - IN PULLMAN Buio. Rumore di motore, vociare di ragazzi esaltati dall'alcol e dall'euforia della giornata, cori, battute sull'autista, barzellette. Luce. I rumori di sottofondo si abbassano. Due sedili del pullman. Vicino al finestrino Samu con gli occhi chiusi e il viso imbronciato, rimugina sulla scena appena vista. Ad un tratto da dietro sbuca Salva e si siede nel posto vuoto accanto a lui. SALVA Che fai dormi!? SAMU E certo, con questo silenzio! SALVA Non fare quella faccia, canta insieme a noi, goditi lo spettacolo! SAMU Ma quale spettacolo? Siete degli animali! E rivoglio i miei venti euro! SALVA Guarda che noi una settimana si e una no andiamo in trasferta, mica possiamo mettere tutto di tasca nostra! SAMU Esistono i discount, basta organizzarsi! Ma voi preferite mettere paura alla gente... SALVA Ma che è, se pago un pacco di patatine sono bravo e buono e se invece non lo pago divento subito la feccia dell'umanità? E allora quelli che rubano milioni e milioni nelle banche, nella politica e nelle fottutissime pay-tv cosa gli dovrebbero fare, impalarli tutti? SAMU Ma perché nel mondo c'è la corruzione vi sentite autorizzati alle peggio cose!? SALVA Minchia oh come la metti giù dura! Solo perché non abbiamo pagato due stronzate a un cazzo di autogrill! Moralista di merda che sei... Il discorso di Salva viene interrotto da un'ondata di cori che sommerge tutto il pullman e a cui anche lui si unisce. Samu rimane un pò interdetto, poi mentre gli altri cantano a squarciagola scuote la testa rassegnato e chiude nuovamente gli occhi. Buio. SCENA 3 - CANCELLI I cancelli di ingresso allo stadio. Luci basse. Un sottofondo musicale cupo, inquietante. Al centro, Salva - sulla sinistra - davanti a un celerino in assetto antisommossa - sulla destra -. I due si fissano con odio, immobili uno di fronte all'altro a un metro di distanza. In sottofondo si sente la voce dei bagarini. Entra Samu, li vede e si ferma. Resta fermo qualche secondo, fissa Salva e il poliziotto con paura, poi si muove e va dietro a Salva. Salva fa un passo indietro e lascia che Samu gli vada davanti. Il poliziotto perquisisce Samu e poi lo lascia passare. POLIZIOTTO Puoi andare. Samu passa oltre. Salva si avvicina al poliziotto. I due si fissano con odio lunghi istanti. POLIZIOTTO (perquisisce Salva. Si rialza lentamente) Puoi andare. Salva fissa con odio il poliziotto, poi fa una smorfia e passa oltre. Il poliziotto resta fermo e fissa Salva. Prima di uscire Salva si ferma ancora un attimo e fissa il poliziotto, che lo fissa di rimando. D'un tratto i due si fanno un cenno d'intesa, come per dirsi "Ci vediamo dopo...", poi Salva e Samu escono. SCENA 4 - CURVA Samu e Salva si trovano all'interno della curva, vicino alla balconata centrale. Il rumore dei tamburi, dei cori e gli slogan riempie tutto lo stadio. Sotto di loro il grande striscione del gruppo. Tutti e due indossano le sciarpe della squadra. Attorno a loro altri striscioni e stendardi. (Avendo i mezzi sarebbe bello proiettare un video di una curva bianconera per dare l'impressione della folla). SAMU (si contorce per vedere l'azione della squadra. Gol mancato, gesto di stizza) Salva io da qui non vedo niente! È pieno di bandiere, mani alzate, sciarpe... Come si va a seguire il gioco? Spostiamoci un po'. SALVA Il signorino non vede la partita poverino... Ma che credi, che lo spettacolo è lì davanti? Guarda... (gli fa cenno di voltarsi. Samu si volta) ...Ecco il vero spettacolo! SAMU Ma io voglio vedere anche la partita! SALVA Oh hanno dato il segnale, tira su la sciarpa! Tirano su le sciarpe e cantano un coro. Poi le rimettono giù. SALVA Ricorda che sei qui per sostenere la tua squadra! Qualunque sia il risultato! Anzi, più va male e più la devi sostenere! Coro. Partono i tamburi. Battimani. Altro coro, questa volta contro la polizia. Altro battimani. Salva esegue tutta la sequenza con energia e trasporto, Samu più svogliato. SALVA (durante il secondo battimani afferra il gomito di Samu e lo spinge bene in alto) E tieni su queste braccia! La vuoi sostenere la tua squadra si o no!? SAMU (stanco e scocciato, si tocca indolenzito le braccia) Le alzo le braccia, le alzo! Non le sento più a furia di alzarle... SALVA (gli grida in faccia) Dai femminuccia! Forza! (cantando forte) Su le mani al cielo e poi, grida e canta più che puoi! Su le mani al cielo e poi, grida e canta più che puoi! (raccoglie da basso una birra e la porge a Samu) Toh! Bevi che ti ripigli! SAMU (prende la birra e fa una sorsata. Smorfia di disgusto e la ripassa a Salva) Bleah! È calda! SALVA Madonna che fighetta! Ma che ho fatto di male per avercelo fra i piedi!? (prende la birra, fa una lunga sorsata e la rimette a terra.) Salva ridà la birra a Samu che fa qualche passo in avanti. Le luci si abbassano un pò, il rumore dei ramburi sale. SAMU (tono lamentoso) Sono stanco, mi fa male la schiena, mi fanno male le braccia... sono stanco, mi fa male la schiena, mi fanno male le braccia... sono stanco, mi fa male la schiena, mi fanno male le braccia... Il ritmo e il rumore dei tamburi sale ancora, la luce si abbassa. Samu si guarda intorno, spaesato. La frenesia dei tamburi lo investe da tutte le parti, come i canti e i colori della curva. Si gira intorno, prende a sorridere, si tocca la schiena per il dolori ma intanto sorride, sorride. Fa un sorso di birra, poi un altro e un altro ancora, sempre più lunghi. I tamburi hanno un ritmo martellante, tribale quasi. Samu è sempre più contento, non sente più il dolore. D'un tratto, con fare da ubriaco, prende a saltellare e a cantare con voce sconnessa. SAMU Eh eh... Non mollare maii! Non mollare maiii! Eh eh... Si avvicina Salva. I due si guardano. Salva sorride a Samu e fa un cenno di approvazione con la testa. Sono un di fronte all'altro, i tamburi continuano col loro ritmo forsennato. Samu passa la birra a Salva, che beve e la ripassa a Samu. I due ballano, si abbracciano e prendono a slatellare e cantare, poi si prendono per un braccio e ballano in cerchio sempre saltellando. Sempre più forte, sempre più veloce, mentre i tamburi si fanno martellanti... Rumore forte di una bottiglia di vetro che cade per terra e si rompe. Buio. Silenzio assoluto. Trenta secondi di nulla. Riparte, piano, il rumore dei tamburi. Rumore di battimani. Luce. Salva in piedi, batte le mani e intona un coro. Samu è stravaccato sul seggiolino semisvenuto. Salva continua a sbracarsi, alternando corì, coreografie e lunghi sorsi di birra. I canti e il rumore dei tamburi proseguono, aumentano. Salva si volta verso Samu e lo scuote. SALVA Oh, svegliati, ti stai perdendo il meglio! Forza! SAMU (respinge gli strattoni di Salva senza neanche aprire gli occhi, sempre mezzo svenuto) Mm... Lasciami in pace... SALVA (riprende più forte) Sei già stanco!? Alzati! SAMU Lasciami in pace... lasciami... mm... SALVA (lo strattona con più forza) Dai! In piedi! È il tuo dovere!! SAMU (scatta arrabbiato) Lasciami in pace ti ho detto! SALVA E non fare la donnicciola... SAMU (lo interrompe) Ma vaffanculo tu e la partita! Mi sono alzato alle sei, ho sopportato il vostro casino per tutto il viaggio, mi sono sbracciato e sgolato fino adesso e ora non posso neanche starmene un pò seduto?! SALVA (lo guarda con disprezzo) Che pappamolla. Vai, va', vai sul divanuccio di casa tua a farti una pennichella... SAMU (si alza in piedi) Ma che vuoi da me? Che continuo a sfilare come una marionetta? Lasciami in pace, tu e il tuo teatrino! SALVA (lo afferra per la maglietta) Senti ingrato, vedi di portare rispetto per la curva, non me ne frega niente che siamo cugini... SAMU (per nulla impaurito) E dai picchiami! Fammi veder quanto sei macho! Invasato! (Salva esita. Samu di divincola. Si ricompone) Ma che cosa dovete dimostrare?! Si può sapere!? Sempre in cerca di conferme...! Salva si guarda intorno, vede che stanno facendo una sciarpata, allora tira su anche la sua. Samu, mentre il cugino parla, lo osserva, guarda la sciarpa, la faccia dell'amico, poi di nuovo la sciarpa. Alla fine prende la sua e la solleva in alto pure lui. Parlano rivolti al pubblico con le sciarpe in alto, guardandosi. SALVA Non insultare la nostra fede! Almeno noi crediamo in qualcosa e siamo disposti a batterci per questo, non come voi zombie che passate la vita a correre dietro alla grana! Finisce la sciarpata e comincia un battimani. Samu e Salva posano le loro sciarpe e prendono a battere le mani a ritmo coi tamburi. SAMU E beh? Che male c'è a volere fare soldi? Il mondo intero gira intorno ai soldi! Si siedono tutti e due. Inizia la serie delle ole. Si alzano a turno, prima uno e poi l'altro, per diverse volte. Intanto continuano a discutere. SALVA Ma stai zitto tu che il significato della parola "valori" lo devi ancora imparare, sta' zitto va'! Noi conbattiamo per i nostri ideali e ce ne fottiamo di quelli come voi! SAMU E le conseguenze chi le paga? La signora dell'autogrill? I giocatori di colore che si beccano gli insulti? SALVA Che infame! Non conosci la nostra mentalità! SAMU (rimane seduto e prede la ola) Ma stai zitto va'! Si vede lontano un miglio che delle vostre vite non sapete cosa farvene! SALVA Sei patetico, non capirai mai. Noi... Salva sta cercando le parole per esprimere i suoi pensieri, ma viene interrotto dall'altoparlante e dall'improvviso caos che scatta in tutta la curva. VOCE ALTOPARLANTE Attenzione! A causa della caduta di un fumogeno in campo la partita verrà immediatamente sospesa. Si prega il gentile pubblico di accomodarsi ordinatamente verso le uscite. Si levano grida, insulti, cori. Lo stadio viene letteralmente riempito dalle urla dei tifosi inferociti. Samu ha paura ed è disorientato. Salva è infuriato. SALVA Bastardi! Andate affanculo figli di puttana! Pezzi di merda! (indica lontanto) Ecco i celerini che vengono a cercare guai! Arriviamo stronzi! (a Samu) Tu vai verso l'uscita principale, aspettami vicino al porcaro dove abbiamo mangiato stamattina... SAMU Dove vai? (ferma Salva che sta andando via) SALVA Come dove vado? Vado da quelli a mostrargli cosa penso di loro no? Salva esce da destra. Samu lo guarda sconsolato. SAMU Salva... SALVA (si volta un attimo) Ci troviamo lì ti ho detto, vai! Salva esce. Samu rimane fermo, in piedi. Guarda di fronte a sé con aria stralunata e impaurita. Si guarda in giro. I rumori delle cariche e le urla della folla lo stordiscono. Si sforza di guardare davanti a sé, ma il fumo dei gas lacrimogeni ostruisce la visuale. Samu impaurito, pietrificato, con gli occhi spalancati guarda fisso davanti a sé. Buio. SCENA 5 - PIAZZALE Siamo nel mezzo degli scontri davanti allo stadio. Si sentono urla di ragazzi, cariche della polizia, rumori di manganelli sbattuti contro gli scudi protettivi della polizia, colpi di tosse per i lacrimogeni sparati ad altezza uomo. Tutti questi effetti sonori potrebbero essere resi al buio x creare la giusta suggestione nel pubblico. Entrano in scena, tossendo e stropicciandosi gli occhi, Samu da una parte (sinistra) e Tony dall'altra (destra). Si avvicinano al centro del palco. Sempre tossendo Samu mette una mano sulla spalla di Tony. SAMU Hai visto Salva? TONY No, e tu hai visto Mimmo? SAMU No. Quando ce ne andiamo da qui? TONY Non so. I milanisti hanno attaccato, poi sono arrivati i celerini e ci siamo persi. Sto andando a cercare gli altri. SAMU Non si respira, (tossisce) io mi allontano. Chiamatemi quando si riparte. TONY Ok. Tony esce. Samu scuote la testa e tossisce per i lacrimogeni. Si guarda intorno impaurito. Dopo qualche secondo da sinistra entrano due poliziotti con aria minacciosa. 1 POLIZIOTTO E tu? Hai perso i tuoi compagnucci, lurido animale? Samu si volta pieno di paura. Corre verso l'uscita di destra ma da lì sbuca un altro celerino e lo blocca. I tre avanzano piano verso Samu, pietrificato, poi improvvisamente accelerano e lo bloccano. SAMU No, vi prego, vi prego! Non c'entro niente io, vi prego! 2 POLIZIOTTO Si... come no! Uno dei tre celerini colpisce Samu facendolo cadere a terra, poi tutti e tre si preparano a colpirlo di nuovo. Samu si copre la faccia. Improvvisamente sbuca Salva da sinistra e vede la scena. SALVA Bastardi, non c'entra niente lui, prendetevela con me! 3 POLIZIOTTO Adesso veniamo anche da te, eroe! SALVA Dai vediamo! Due dei tre poliziotti si staccano da Samu e vanno da Salva. Quello che arriva prima alza il manganello, ma salva lo blocca e lo spinge via. L'altro gli gira intorno e lo prende in pieno. Salva riesce a voltarsi e gli tira un cazzotto anche se non gli fa nulla perché il poliziotto ha il casco protettivo. Arriva il terzo poliziotto e insieme agli altri due riempiono Salva di manganellate. Samu osserva la scena pietrificato, sbiancato. Da sinistra entra in scena Tony, volando sui tre poliziotti. TONY Bastardi! Colluttazione fra Tony, Salva e i poliziotti. Volano pugni, calci, manganellate. Samu striscia verso il proscenio sulla destra, per mettersi al sicuro, ma per tutto il tempo continua ad osservare la rissa davanti ai suoi occhi. SALVA (a Tony, mentre schiva un manganello e dà un cazzotto) Dov'è Mimmo? TONY (preso per il collo sotto braccio da un celerino) L'hanno beccato i rossoneri! Sono rispuntati all'improvviso! SALVA E lo striscione? Dov'è lo striscione? TONY (addolorato) ...Andato! SALVA (sconvolto) Andato dove!? TONY Preso dai milanisti! SALVA Cosa!!? TONY ...Si!! SALVA (si arrabbia tantissimo diventando un mostro pieno d'ira, urla come un gorilla nella foresta) Noooooo!!!! Schiumante di rabbia, Salva si libera di un poliziotto con un calcio. Lo poliziotto vola (tipo stunt-man) a diversi metri di distanza, svenuto. 1 POLIZIOTTO Ah!!! Salva sferra un forte pugno all'altro poliziotto, che fa la stessa fine. 2 POLIZIOTTO Ah!!! Quindi Salva va a prendere il poliziotto che regge Tony, lo afferra per un braccio, lo fa roteare attorno a sé qualche volta e lo scaglia, mollando la presa, verso l'uscita di destra. 3 POLIZIOTTO (grido prolungato) Ahhh!!! Finita la colluttazione, Salva-indemoniato si volta verso Tony fulminandolo con uno sguardo assassino. SALVA Tu!!! TONY No! (cade in ginocchio prostrato) Salva va da Tony, lo afferra per la maglia e lo tira su in piedi. SALVA (urlando) Ti avevo detto di restare vicino a Mimmo finché finivano gli scontri e di avvertirmi se avevamo problemi. Cinque minuti! Sono stato via solo cinque minuti e tu te lo lasci sfuggire così!!! TONY Scusa Salva, ma gli poliziotti hanno caricato e ci siamo divisi, poi all'improvviso sono arrivati quei rossoneri schifosi e quando ho trovato Mimmo... era tardi... SALVA (scaglia Tony a terra, che vi rimane) Maledetti bastardi! Maledetti!!! Ah! Salva urla di rabbia, ma ben resto il suo urlo diventa un urlo di disperazione. Scoppia in un pianto fragoroso e cade a terra. SALVA No... Maledetti... Bastardi rossoneri... No... Samu, stordito dalla paura e dal pericolo appena scampato, si rialza dall'angolo dove era rimasto immobile fino a un istante prima. Si rende conto di averla scampata per un pelo e di dovere tutto a quel ragazzo che ora si dispera di fronte a lui. Fa per andargli incontro, vorrebbe confortarlo, ma è imbarazzato dal pianto disperato di Salva. SALVA È finita... non ci resta più niente... siamo stati disonorati... SAMU TONY (si avvicina a Tony) Che succede? Gli striscioni rubati finiscono sul muro del disonore e per il gruppo che l'ha perso non c'è futuro, è la peggiore umiliazione. SAMU Ah. merda. TONY Non c'è niente da fare. A meno di non recuperarlo, ma è praticamente impossibile. SALVA Ci siamo fatti fregare come dei bambini! Maldetti... Samu è addolorato per il cugino. Ripensa al pericolo appena scampato e si sente in colpa, responsabile di ciò che è successo. Improvvisamente, illuminato da una qualche rivelazione, si riscuote, va da Salva e lo tira su in piedi. SAMU Forza Salva! Dobbiamo recuperare lo striscione! Salva, in piena crisi, guarda il cugino come se fosse la prima volta che lo vede. Ha un espressione stralunata. Lo fissa qualche istante, poi si riprende. SALVA Non c'è speranza, Samu! Lo capisci!? Nessuna speranza! SAMU (prende Salva per le spalle e lo scuote) Dai Salva, dov'è finito il guerriero che conoscevo!? Reagisci! Io vi aiuterò! SALVA (si libera dalla presa di Samu) Smetti di sognare! Credi che quelli lo mollano facilmente il nostro striscione!? SAMU Allora è così!? Ti stai tirando indietro! (lo spinge) SALVA (lo rispinge) Ehi! Ma che cazzo dici!! SAMU E allora reagisci, cristo! Riprendiamoci questo striscione! SALVA Si, ma come?! Eh, come, sapientone?! Non sappiamo neanche dove sono adesso! TONY Saranno a fare casino per festeggiare il trofeo di guerra. SAMU Sentite: qui siamo a S.Siro no? Beh, qualcuno potrebbe travestirsi da ultrà milanista e andare a fare qualche domanda. SALVA (espressione di disgusto) Dovremmo indossare quelle sciarpe schifose? Beah... E poi a chi andiamo a fare domande, che appena noi due apriamo bocca ci sgamano subito! TONY Giusto. SAMU (riflette un attimo) E va bene, vado io TONY Tu? Ma che dici!? SAMU Posso farcela! SALVA (si avvicina con espressione paterna) Ehi, mi sa che ti sei un po' montato la testa! Guarda che quelli, ammesso che tu riesci a trovarli, prima ti riempiono di sganassoni, poi ti spalmano sulle fette di pane tipo nutella, hai capito? SAMU Ho un asso nella manica! TONY Che cosa? Una squadra di rugby nelle vicinanze che ti deve un grosso favore? SAMU No, meglio! SALVA E TONY (si guardano) Sei il figlio di Ken Shiro? SAMU No, meglio! SALVA E TONY Meglioo? SAMU Si! Dovete sapere che io... fino a un anno fa... SALVA E TONY Tu... SAMU ...ero milanista! SALVA E TONY COSAAA!!? (Attoniti. Poi, con disgusto) SAMU Avete capito bene. SALVA E TONY Vergogna!! Traditore! SAMU Eh... quante scenate! SALVA Perché hai abbandonato la tua squadra!? SAMU Beh, la Juve vinceva di più. TONY Che schifo! TONY È la cosa peggiore che potessi dirci! SAMU SALVA Sentite, lasciamo stare. Quello che conta adesso è che vi posso tornare utile. Allora, che ne dite? (incrocia le braccia) Non lo so... SAMU Posso farcela ragazzi! Davvero! E poi devo farlo. È giusto così. SALVA Ma come pensi di fare? Come li troverai? SAMU Tempo fa ho sentito tramite un compagno di scuola di un famoso bar, ritrovo di tutti i milanisti. Proverò ad andare là e se trovo lo striscione vi chiamo. SALVA È un suicidio. SAMU No, non è un suicidio! Ascolta: dammi la tua sciarpa o qualsiasi altra cosa che rappresenti un trofeo. Glielo offrirò per essere accettato nel gruppo. Salva è ancora dubbioso e non risponde. Tony tira fuori una sciarpa del milan e la dà a Samu. TONY Teni, questa l'abbiamo rubata oggi. Non metterla troppo in mostra però, potrebbero riconoscerla. SALVA E va bene! (Si toglie la sciarpa e la porge a Samu) Tieni. Questa è la cosa più sacra che ho. Me l'ha data un grande ultras all'età di sessantacinque anni, prima di essere portato via da un tumore ai polmoni per tutte le nazionali che aveva fumato nella sua vita. Si chiamava Augusto e tutto quello che so sulla curva me l'ha insegnato lui. Ma ascolta! Se si mette male non fare cazzate, hai capito!? Dattela a gambe. SAMU Si. (si avvia all'uscita. Si ferma e si volta un attimo) Vi farò avere mie notizie. SALVA Appena ci avverti siamo da te. SAMU A dopo allora. TONY Ciao. SALVA Fai attenzione. SAMU Ok. Ciao. SALVA Ciao. Samu fa per andarsene. SALVA Ah, Samu! SAMU Si? SALVA Vieni qua. (Samu si avvicina. Salva gli da' un cazzotto) SAMU Ma che cazzo fai!? SALVA Mica potevi andare così! Devi far vedere che hai lottato per quella! SAMU Potevi avvertirmi almeno! SALVA Non era la stessa cosa. SAMU Si, come no! (si tocca la mandibola dolorante) Vabbè... ciao! SALVA Ciao. TONY Ciao. Samu esce di scena. Tony e Salva lo guardano andare via. Rimasti soli, Tony si avvicina a Salva. SALVA Che ne dici? TONY È spacciato. SALVA Sta' zitto... TONY Finito. SALVA Piantala! TONY È meglio se avverti la famiglia... SALVA La vuoi piantare!? Ce la farà ti dico. (pausa) Ce la farà... (pausa. deglutisce) Spero... TONY Si... forse con un miracolo. SALVA Finiscilaa! (guarda il pubblico, poi Tony, poi di nuovo il pubblico) Dici che è meglio se preghiamo? TONY Può aiutare... SALVA Tu quale conosci? TONY L'Ave Maria. SALVA Va bene. (pausa, guarda ancora Tony, poi il pubblico, pausa) SALVA E TONY (uniscono le mani i preghiera, guardano in alto) Ave Maria piena di grazia... Buio. ATTO III SCENA 1 - GIARDINO Salva e Tony aspettano Samu seduti su una panchina. Accanto alla panchina una pianta. Salva si mangia le unghie nervosamente. Tony ha lo sguardo perso nel vuoto. Ogni tanto Tony guarda l'ora, tirando fuori lentamente il telefonino e poi rimettendolo in tasca altrettanto lentamente. SALVA (smette di mangiarsi le unghie) Che ore sono? TONY Sei e dieci. SALVA (pausa) Non dovevo farlo andare. TONY Eri fuori di te. SALVA Tu dovevi fermarmi! Dovevi impedirmelo! TONY Non potevo. SALVA Perché!? TONY Anche io lo ero. SALVA Non importa! Come si può mandare uno come quello nella tana del nemico da solo? Come!? (riprende a mangiarsi le unghie) TONY Già. Come si può? Salva smette di mangiarsi le unghie. Si alza e comincia a passeggiare nervosamente a destra e a sinistra. SALVA Devo essermi rincoglionito, svalvolato, rimbecillito! (si ferma. Pensa un attimo) Che situazione di merda! (riprende a camminare) TONY (Continua a fissare nel vuoto) Già. Che situazione di merda. (tira fuori il cellulare, controlla l'ora, lo rimette a posto, tutto lentamente) SALVA (si ferma) Che ore sono? TONY (guarda sempre nel vuoto di fronte a sé) Le sei e dodici. SALVA Sei sicuro che ha detto qui? TONY (tira fuori il cellulare e comincia a leggere il testo di un messaggio, abbreviazioni comprese) Sn in bagn. È un casin. Prov a distr e rub strisc. Asp nl giard vic bar che ho indic. S. (normale) Questo è il giardinetto vicino al bar. SALVA (riprende a camminare e a mangiarsi le unghie. Dopo un po' si ferma di scatto) Ma come cazzo ho fatto...!? (guarda Tony che resta immobile con lo sguardo nel vuoto) TONY Eri fuori di te. SALVA E perché non mi hai fermato, cristo! TONY Non potevo. SALVA E perché!? TONY Anche io lo ero. SALVA (riprende a camminare) Ah, porca puttana! Uno pensa di essere ok, di avere esperienza! Poi un giorno arriva il momento delle scelte e... zac! Una stronzata dietro l'altra! TONY (guardo sempre fisso nel vuoto) Zac. Come un bambino di dieci anni. (pausa) Che bel bambino ero io a dieci anni... SALVA (sempre camminando) Pensi che rimarrai lucido. Che farai la scelta giusta! E poi... TONY Zac. SALVA Tutta un'illusione. TONY Zac. Tony tira fuori il cellulare, guarda l'ora, lo rimette in tasca. Salva lo vede, si ferma. SALVA Che ore sono? TONY (guardando sempre fisso di fronte a sé) Le sei e quindici. SALVA (riprende a camminare) Ah non lo so, non lo so. Ero felice. Sono stai begli anni. Ma non dovevo coinvolgere quel ragazzo, non c'entrava niente... Non lo so... TONY SALVA (sempre stralunato) No, non dovevi. (si ferma) Scioglievamo il gruppo, magari ce ne stavamo per un po' lontani dallo stadio. Che c'entrava lui!? TONY (esce dal torpore e guarda Salva più che stupito) Ma che dici Salva! SALVA Ma si! Ma si! Sempre meglio sciogliere il gruppo che avere una vita sulla coscienza! Il gruppo non è tutto in fondo... TONY Salva!? Da sinistra entra Samu trafelato, sporco e scompigliato. Ha lo striscione sotto il braccio, stropicciato, con una parte che strisica per terra. Tony si accorge di lui e spalanca la bocca dallo stupore. Salva, girato dall'altra parte, continua a parlare. Samu non ha con sé la sciarpa di Salva. Vorrebbe parlare subito ma è coplito dalle parole di Salva e aspetta che finisca. SALVA Eh... Salva, Salva! Ci facevamo un po' di vancanza porca troia! Sempre in giro per l'Italia, o l'Europa, carica, scarica, monta, smonta, in macchina in pullman, estate inverno... ci facevamo una pausa dio fà... non senti il bisogno di una pausa!? Tony non sa se essere più stupito dalle parole di Salva o dalla vista di Samu, così sposta lo sguardo dall'uno all'altro restando a bocca aperta. SAMU Se vuoi glielo riporto... Salva si gira e rimane anche lui a bocca aperta. Samu sorride. SALVA Miiinchia!!! Salva corre verso Samu e lo striscione in preda a pura gioia, prima abbraccia Samu, poi prende lo striscione e stringe tra le braccia, ora tuffandoci la testa dentro, ora avvolgendoselo attorno. Anche Tony accorre ad abbracciare Samu e toccare lo striscione. Salva intanto si è seduto per terra, ha lo striscione in mano e si accarezza il viso, tenendolo di lato, assaporandone la morbidezza e il profumo. TONY Ma come hai fatto? SAMU (si guarda indietro) Ehm... Ve lo dico più tardi, adesso è meglio se teliamo. Credo di averli seminati ma incazzati come sono non ci metteranno tanto a trovarci. SALVA (si rialza, va da Samu, gli mette una mano sulla spalla) Sei stato grande, grandissimo... Tony guarda a sinistra, fuori scena, e vede arrivare gli ultras rossoneri. Indica la direzione col dito. TONY Ragazzi... SALVA (a Samu) ...Sei come un fratello, anzi più di un frtello... SAMU Ve lo dovevo. TONY ....Arrivano!!! SAMU (si volta) Oh merda sono già qui! SALVA Tranquillo Samu! Gli altri del gruppo stanno per arrivare! Gli faremo vedere chi siamo! SAMU (mette una mano sulla spalla di Salva) No, Salva ti prego. Questa volta andiamocene. Basta risse. SALVA Ma adesso!? È il momento di vendicarci!? SAMU Ti prego salva, fallo per me. TONY Troppo tardi! Sono dappertutto! SALVA (si guarda intorno) Oh merda... ma quanti cazzo sono!? Ok ragazzi, fino alla fine sempre uniti. I tre si stringono vicini, sempre più stretti. SAMU Ho trovato! (ai milanisti, indicando lontano) Ehi, guarda, c'è Kaka! TONY Ha funzionato? SAMU Temo di no. Che facciamo? SALVA Non c'è scelta... TONY Ma quanti cazzo sono!? Si sentono le sirene della polizia. TONY I celerini! SAMU Evviva! SALVA Li hai chiamati tu? SAMU TONY Si! Guarda, scendono dalle volanti, i milanisti li attaccano! Evviva! (guarda Salva pentito) Cioè, che peccato. SAMU Teliamo raga! SALVA E va bene... filiamocela! Samu e Salva piegano in fretta lo striscione, poi, in un sottofondo crescente di botte, calci, pugni e sirene, escono correndo dalla quinta di destra. Buio. SCENA 2 - SOTTO CASA SALVA Piazzola sotto casa di Salva. Sulla sinistra un portone, al centro una pensilina del pulman. Samu e Salva stanno rientrando dopo il viaggio di ritorno. Entrano in scena da destra. Salva ha sottobraccio lo striscione. Sono stanchi ma sorridono. SAMU (espressione di scazzo) I miei mi faranno due palle così, già lo so. SALVA E che te frega, tu lasciali dire, prima o poi si stancheranno. SAMU Speriamo. SALVA Anche mia mamma ci provava una volta, ma poi ha perso le speranze. (ride) SAMU Speriamo che succeda anche ai miei. SALVA (burlesco) Non so. Sei troppo perfettino, ispiri fiducia. SAMU Vai a cagare. (ridono) SALVA A parte gli scherzi, grazie per quello che hai fatto oggi. SAMU Grazie per avermi difeso. SALVA Già, beh... Comunque un posto nel gruppo te lo sei guadagnato, (indica lo striscione che ha sottobraccio) se ti va. SAMU (sorride) Grazie, ma non è la mia strada. SALVA Come vuoi. Oh, magari ti vengo a trovare una volta o l'altra. SAMU Perché no. SALVA Potrei anche prendermi un weekend di vacanza. È tanto che non mi faccio un giro per i fatti miei. Ci sono delle cose che vorrei fare... SAMU Quali? SALVA (pausa) Mm...delle cose... SAMU Capisco. Beh, vieni quando vuoi. SALVA (si affretta ad aggiungere) Ma la curva non la lascio. Quello è il mio più grande amore. Dall'alto arriva la voce di Sabri. Samu e Salva alzano la testa. SABRI Samu! Ma dove sei finito? Ti sei perso la cresima più bella del mondo! Dai, vieni, ho ancora indosso il vestito, e ci sono anche i confetti! SAMU Oh dio... ecco che ricomincia... SALVA Tranquillo. Ci penso io. (a Sabri) Stai zitta, oca! SABRI Maleducato! SALVA Andiamo dai. SAMU Si. (partono) Ah, Salva? (si fermano) SALVA Si? SAMU Ma tua sorella è sempre stata così? SALVA (pensa un attimo) No... una volta era peggio. SAMU Peggioo!? SALVA Si. SAMU (sconcertato) Pero'... Buio.