Quando il gioco si fa serious
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Quando il gioco si fa serious
24-09-2015 Data OGGISCIENZA.WORDPRESS.COM (WEB) Pagina 1 / 2 Foglio Il progetto HOME RICERCA ATTUALITÀ APPROFONDIMENTO MULTIMEDIA Autori EVENTI Archivio Utilizzo dei nostri materiali IL PARCO DELLE BUFALE Home » ATTUALITÀ » CRONACA » Quando il gioco si fa serious Quando il gioco si fa serious WHAAAT? Politica dei Cookie Login Rss LA VOCE DEL MASTER Cerca Per ricercare, scrivi e premi invio Una gara europea per sviluppare videogiochi educational: è JamToday, e quest'anno punta su stili di vita e alimentazione Pubblicati su 24 settembre 2015 da Valentina Murelli in CRONACA // 0 Commenti I più popolari Sentenza finale per la frode su vaccini e autismo 361 Commenti Lotta di classe contro la Boiron 135 Commenti Carta canta? 113 Commenti Metodo Stamina: non è ancora finita 111 Commenti Il Nobel e la memoria dell’acqua 109 Commenti Articoli recenti Quando il gioco si fa serious 0 Commenti La scuola italiana è pronta per la rivoluzione digitale? 0 Commenti Una serata da ricercatori: laboratori in piazza 0 Commenti 10 siti utili per insegnare e imparare le scienze 3 Commenti CRONACA – C’è Hansel nella gabbia, con la strega che cerca di farlo ingrassare gettandogli cibo a più non posso. Da fuori, Gretel può spostare la gabbia in modo che parte del cibo caschi fuori e Hansel non mangi né troppo (o troppo male), né troppo poco. Si chiama, RNA non codificanti: da spazzatura a bersaglio terapeutico 1 Commento appunto, Gretel, ed è un gioco per cellulare che il 20 settembre scorso ha vinto l’edizione torinese di JamToday, un progetto europeo dedicato allo sviluppo collaborativo, dal basso e è stato a Milano, dove ha vinto Cook for Life, ancora un gioco per cellulare in cui l’obiettivo è mantenere livelli adeguati di alcune proprietà di un avatar (salute, umore, concentrazione, Articoli in foto 128530 in un tempo limitato, di un prototipo di videogioco educativo. L’altro appuntamento italiano durante un’intera settimana. Tutti molto giovani i partecipanti, per lo più studenti universitari o dell’ultimo anno delle superiori, che si sono messi alla prova in una specie di hackathon del videogioco . Codice abbonamento: fame), attraverso una scelta equilibrata degli alimenti nei vari momenti del giorno e 24-09-2015 Data OGGISCIENZA.WORDPRESS.COM (WEB) Pagina 2 / 2 Foglio “Le parole chiave dell’iniziativa e, in generale, del progetto europeo, sono due: Seriuos Game Tag e Game Jam” spiega Matteo Uggeri della Fondazione Politecnico di Milano, partner di JamToday, e organizzatore dell’evento milanese. “Il primo fa riferimento a tutti quei videogiochi pensati perché l’utente, usandoli, non solo si diverta (il che rimane imprescindibile), ma impari anche qualcosa”. Non è una novità: sono ormai molti i giochi che vanno in questa direzione, utilizzabili a scuola, nell’ambito di campagne di educazione pubblica o nella formazione professionale. Che si tratti di aiutare a capire come si può combattere il virus Ebola o come si lavora sulla Stazione spaziale internazionale, oppure a sviluppare competenze, dal decision making (anche se un po’ tutti i videogiochi lo mettono alla prova) alle abilità relazionali, come in Façade, gioco interattivo in cui ci si ritrova a cena con una coppia di amici che a un certo punto cominciano a litigare furiosamente. acqua alimentazione astronomia cancro AMBIENTE animali biodiversità cambiamenti climatici cervello clima CRONACA DNA energia eventi evoluzione fisica fusione fredda futuro genetica IL CORRIERE DELLA SERRA IL PARCO DELLE BUFALE inquinamento LA VOCE DEL MASTER LIBRI matematica medicina NASA neuroscienze “Le Game Jam, invece, sono gare per lo sviluppo di un videogioco (o almeno di un prototipo paleontologia podcast POLITICA psicologia ricerca quasi definitivo). Può partecipare chiunque, più o meno esperto, e c’è un tempo limitato, in riscaldamento globale genere un weekend, ma si può arrivare a una settimana” racconta Uggeri. “L’evento clou del settore è la Global Game Jam, che si svolge in tutto il mondo (ovunque ci sia qualcuno che SALUTE spazio ULISSE ne organizzi un’edizione locale), di solito a fine gennaio. Ebbene, Jam Today mette insieme le due cose, diventando una gara europea per sviluppare un videogioco educativo o didattico“. Il tema di quest’anno era Healthier Life Style. In più, a Milano il patrocinio di Expo ha contribuito a dirottare la gara verso l’ambito cibo, comunque tra i più gettonati anche a Torino. E così, venerdì, sabato e domenica giovani e agguerriti sviluppatori o aspiranti tali si sono messi al lavoro, per creare videogiochi educational su dieta e alimentazione. “È una sfida impegnativa” commenta Uggeri. “Ci vuole l’idea sul tema, ma bisogna anche programmare, sviluppare gli aspetti grafici, pensare alla musica, alla sceneggiatura. Senza dimenticare che servono competenze generali, come lavorare in gruppo, saper gestire le proprie energie, sviluppare una visione a lungo termine del progetto”. Per i ragazzi, specie i più giovani, l’esperienza è entusiasmante, anche perché sono in genere accompagnati nel loro percorso da guru del settore, sviluppatori, grafici, designer, imprenditori. C’è chi in queste giornate capisce che cosa vuole fare “da grande” e chi riesce a farle fruttare come trampolino di lancio per la propria carriera (è successo a uno dei vincitori dell’edizione torinese di JamToday 2014, che oggi lavora in una grossa company di videogiochi nel Regno Unito). “È un po’ più difficile valutare le ricadute sul territorio o in ambito scolastico, che pure è uno di quelli che ci interessa di più” afferma Eleonora Pantò, esperta di tecnologie applicate all’educazione e responsabile dei progetti didattici di Csp Torino, tra gli organizzatori di JamToday. “I videogiochi a scuola possono essere effettivamente utili, ma sono ancora una piccola minoranza gli insegnanti che ne fanno uso: spesso c’è indifferenza o diffidenza nei loro confronti. Iniziative di questo tipo possono aiutare a farne conoscere le potenzialità”. Le gare, comunque, non finiscono qui: ora i vincitori delle edizioni italiane concorrono per il titolo europeo. L’appuntamento conclusivo è a Barcellona a fine novembre, per la JamToday Fair. Leggi anche: Un altro italiano nei premi IgNobel Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia. Credit Immagine: cortesia Matteo uggeri / Jam Today Milano Condividi su: Caricamento... educazione game jam videogame videogioco infoteinment Jam Today scuola serious game Codice abbonamento: 128530 Altro