Scrivi ancora una lettera al tuo amico di penna, per raccontargli

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Scrivi ancora una lettera al tuo amico di penna, per raccontargli
Scrivi ancora una lettera al tuo amico di penna, per raccontargli, questa
volta, della tua classe, dei tuoi compagni e di una esperienza scolastica
per te significativa.
Ciao è sempre il tuo amico di penna che ti parla,
come ti va la vita? Io sto molto bene e spero che sia lo stesso per te.
Questa volta ti scrivo per parlarti della mia classe in tutti i sui aspetti,
sia postivi, che negativi. In primo luogo ti devo dire che siamo una classe
molto affiatata e che tra compagni, ci sosteniamo l’un l’altro, affinché
nessuno sia escluso o abbia problemi con professori o altri alunni. Si può
inoltre dire, che abbiamo una specie di regolamento creato con
l’obbiettivo di dare priorità alle esigenze degli altri. Il risultato di questo
sistema è stato evidente già poco tempo dopo l’inizio della prima media, in
quanto abbiamo stretto rapporti duraturi, che si prolungano anche dopo la
scuola. Devi sapere che la nostra classe può contare su una grande varietà
di soggetti: vi sono alunni molto studiosi e altri che non hanno mai aperto
un libro, alcuni molto estroversi che ci fanno morir dalle risate, ed altri
mogi mogi, che stanno sempre in silenzio, alcuni iperattivi ed altri che
sembrano dover crollare, sfiniti, da un momento all’altro. Tutto questo
però è molto positivo, in quanto, ci permette di confrontare i nostri
caratteri e di migliorarli sempre di più imparando dalle qualità degli altri.
Invece secondo le nostre professoresse, siamo una “mandria di
scalmanati”, che non riesce a stare in silenzio un momento e che non
studia abbastanza. Loro ci ripetono sempre che non sono contente di noi,
ma io penso che alcune situazioni poco piacevoli per le nostre insegnanti,
si verifichino in tutte le classi. Per questo certamente cercheremo di
impegnarci, ma spero che le professoresse ci comprendano meglio e siano
un po’ più pazienti.
Nonostante tutto in classe siamo tutti amici e anche dopo la scuola ci
incontriamo per “incursioni” in pizzeria o per partite a pallone, sia in
strada che in campi in regolamentari. Scrivendo queste righe mi viene da
pensare quanto io sia fortunato a frequentare coetanei così particolari.
Inoltre quest’anno è arrivato un nuovo ragazzo da Novara. Egli si chiama
Giampaolo e si è subito integrato alla perfezione diventando un buon
amico per tutti, complice il fatto che è molto bravo a giocare a pallone e
quindi è stato un buon acquisto. Anche con le ragazze, noi maschi, abbiamo
un bel rapporto e nonostante gli interessi siano così differenti, non ci
sono mai litigi e siamo così uniti che molte volte loro vengono a vedere una
delle nostre partite, oppure ci incontriamo alle feste e in pizzeria.
Il nostro così stretto rapporto non si è certo forgiato in un breve
periodo, ma ci sono volute numerosi esperienze soprattutto scolastiche,
non parlo solo di gite, ma anche di progetti portati avanti durante le ore
di lezione, primo fra questi è sicuramente il progetto “classe 2.0”. Infatti
la nostra classe è veramente fortunata a farne parte, insieme ad altre 151
sezioni in tutt’Italia. La scuola ci ha messo a disposizione delle tecnologie
di ultima generazione: computer, e-books, tavolette grafiche ed una
fantastica lavagna multimediale, che è persino touch screen, al fine di
agevolare il nostro studio. Questo progetto ha pregi e difetti, ma questi
ultimi sono veramente limitati. In ogni caso ti parlerò prima dell’aspetto
positivo. Infatti con queste nuove tecnologie, oltre ad essere diventati
dei propri e veri maghi con alcuni programmi, studiare diventa più leggero,
ma soprattutto più divertente, grazie all’introduzione di nuovi sistemi di
insegnamento, quali ad esempio il webquest. Questi ultimi infatti,
introdotti da quest’anno, ci permettono di approfondire ogni singolo
argomento e di produrre allo stesso tempo un lavoro multimediale, tutto
come se fosse un gioco. Inoltre la nostra professoressa di tecnologia ha
creato appositamente per noi , un sito dove inserire tutti i lavori al
computer, come in un portfolio. Ad esempio alla fine dell’anno scorso
abbiamo realizzato una moltitudine di lavori, che appunto sono inseriti in
questo nostro sito “personale”. Se lo vuoi visitare puoi andare su
http//:www.cyberclassebari.altervista.org. Oltre a quest’ultimo abbiamo
anche un blog dove possiamo parlare liberamente tra di noi, commentando
o consigliando le professoresse, sempre al fine di migliorare la nostra
“opera multimediale”.
Già dall’anno scorso, (quando avevamo solo i computer), abbiamo iniziato a
riscontrare i primi successi in campo tecnologico, visto che uno dei tanti
obiettivi, è proprio quello di diventare più bravi degli altri nostri coetanei
nel mondo virtuale e addirittura ci siamo migliorati così tanto, che proprio
l’altro giorno, infatti, la nostra professoressa di lettere ci ha chiesto se
potevamo mostrare alla terza classe del nostro corso, come si usano le
tecnologie. Capisci? Insegnare le tecnologie a ragazzi più grandi di noi,
dobbiamo essere proprio bravi!
Ci sono però anche degli aspetti che mi piacerebbe poter migliorare.
Prima di tutti è sicuramente il fastidio agli occhi che molte volte mi capita
se sto troppo attaccato ad uno schermo durante le ore scolastiche e temo
che possa peggiorare la mia miopia.
Inoltre le tecnologie nonostante ci permettano di alleggerire il
programma scolastico, in un certo senso, però assorbono più tempo,
necessario non solo per accendere, spegnere, prendere e riporre i vari
strumenti, ma anche perché solitamente per ogni argomento produciamo
un lavoro multimediale e quindi, anche se questo tempo in più non va certo
perso, molte volte dobbiamo affannarci per rispettare i programmi.
Ultimo, ma non meno importante è il problema causato dalla disposizione
dei banchi, che deve essere adeguata alle nostre esigenze di spazio e al
contempo deve essere ben strutturata, affinché i computer siano situati
nelle vicinanze delle prese lungo le pareti dell’aula. Tu pensa che all’inizio
di quest’anno abbiamo cambiato la disposizione ben tre volte, prima di
arrivare a quella attuale, che sembra soddisfare i nostri bisogni e quelli
delle professoresse. Infatti le prime disposizioni andavano bene per i
computer, ma favorivano la “chiacchiera”, in quanto parevano i banchi di
un’osteria e quindi il continuo cambiamento di posti, puoi ben capire, ci ha
fatto perdere parecchio tempo. Sicuramente tutto quello che ti ho detto
ti avrà fatto pensare ad un sistema scolastico “delle fiabe”, ma devi
tenere sempre presente che a scuola non giochiamo mica, bensì lavoriamo
e ci impegniamo nello studio.
Anche se questa meravigliosa esperienza, che ci ha permesso di allargare
i nostri orizzonti, mi sta soddisfacendo molto, io avrei un paio di progetti,
che mi piacerebbe realizzare. Prima di tutto, mi piacerebbe poter
imparare come programmare un qualsiasi software, anche dei più banali,
come ad esempio un gioco virtuale. In seguito vorrei che le nostre
professoresse ci insegnassero a creare un nostro sito personale, con
tanto di blog, così da poter comunicare in tutta sicurezza anche di
argomenti extrascolastici. Infine mi piacerebbe anche poter comunicare
con una classe di un altro continente, con il computer, magari attraverso
skype.
Ora però vorrei sapere qualcosa di te, dato che della mia classe ti ho già
raccontato tutto. Come sono i rapporti con i tuoi compagni e con le
ragazze? Anche voi, per caso, siete protagonisti di qualche progetto
particolare? E cosa pensi del mio? Fammi sapere, aspetto impaziente una
tua risposta.