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Poste Italiane SpA - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c.1 - DICB Trento. Virginia Gambino Editore Srl - Viale Monte Ceneri 60 - 20155 Milano N. 45 | NOVEMBRE 2013 TENDENZE E ATTUALITÀ DELLA DISTRIBUZIONE EDILE ENERGIA Il futuro si legge nella bolletta: Friburgo esempio da seguire INSERTO SPECIALE Costruzioni ai raggi x con la classifica esclusiva delle prime 1.000 aziende ANALISI CRESME Bellicini: il 2014 dell’edilizia può riservare buone sorprese VELUX CON DESIGN E MATERIALI TECH FINESTRE APERTE SULL’INNOVAZIONE casa L’architetto ristruttura vecchio e nuovo con le resine 6,5 5 Vendere di più si può con EXPRESSHOP SERIE FLY Nuovi packaging Nuove Il tuo soluzioni L’EVOLUZIONE NEL SISTEMA DI venditore di DRENAGGIO vendita aggiunto PLASTIC FLY Sistema di drenaggio in ABS Soluzioni su misura Tanti tipi di offerte Gridiron amplia la sua già estesa gamma di sistemi di drenaggio. 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Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. 0247761275 [email protected] - [email protected] Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino [email protected] Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Umberto Anitori, Federico Della Puppa, Gaia De Lorenzi, Stefano Lavori, Carlo Lorenzini, Ludovico Lucchi, Federico Mombarone, Veronica Monaco, Stefano Moriggi, Santina Muscarà, Francesca Negri, Brunella Orsini, Arianna Pace, Fabrizia Trombetti (fotografa), Laura Verdi, Enrico Votton Progetto grafico e impaginazione Graphic Design and Page layout Fabio Monauni C&G Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di Foreign partners per la Germania e i Paesi di lingua tedesca bauSTOFF Partner, per la Russia ToBuild Supporto Tecnico / Technical Support VANTAGGI • Elevata elasticità, resistenza agli urti, minore sensibilità agli sbalzi termici, assenza di fenomeni di rotture fragili. • Additivato con master di colorazione che dà una elevata resistenza ai raggi U.V. • Il comportamento in opera della struttura e degli elementi a cassero durante il getto sono stati oggetto di campagna di prove e simulazioni numeriche da parte della facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia. Luca Berardo Massimo Bussola Claudio Cammi Stefano Colombino Giovanni Pietro Grazioli Gianni Guidoccio Franco Nessi Claudio Troni Cristian Zanni CasaOikos BigMat Cammi Gruppo Uniedil Centredil CRE Eternedile Gruppo Made Gruppo Edilcom Ufficio commerciale - Vendita spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising spaces Viale Monte Ceneri 60 - Milano Tel. 0247761275 - cell. 3401761951 [email protected] Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo € 48,00 - Estero annuo € 70,00 Copia singola € 5,00 Per abbonarsi è sufficiente fare richiesta a [email protected] Spedizione in contrassegno Stampa / Printing Pigierre srl Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro riproduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati, e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. La Casa Editrice non si assume responsabilità per i casi di eventuali errori contenuti negli articoli pubblicati o di errori in cui fosse incorsa nella loro riproduzione sulla rivista. Tiratura del presente numero: n. 10.000 copie Periodicità / Frequency of publication : mensile - 10 numeri/anno Poste Italiane Spa - Sped. In a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c. 1 - DCB Milano Registrazione / Registration: N. 406 del 25-06-2008 del Tribunale Civile e Penale di Milano Gutta Italia S.r.l. Tel. +39 035 499 19 11 - Fax +39 035 499 19 19 [email protected] - www.gutta.com Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, informiamo che i dati personali vengono utilizzati esclusivamente per l’invio delle pubblicazioni edite da Virginia Gambino Editore Srl. Telefonando o scrivendo alla redazione è possibile esercitare tutti i diritti previsti dall’articolo 7 del D. Lgs. 196/2003. editoriale www.youtradeweb.com Italia palude per le costruzioni «D oing business in Italy 2013» è uno studio della Banca Mondiale che mette a fuoco pregi e difetti del nostro sistema economico. Spiega, insomma, perché nella classifica generale che comprende 189 Paesi l’Italia sia posizionata solo al 65mo posto tra i luoghi in cui è più semplice fare impresa, preceduta dalle isole Fiji e Samoa. Il cuore del problema in Italia, spiegano gli economisti della Banca Mondiale è che deve tornare a una più vivace crescita economica (pietoso eufemismo, dato che da anni il Pil va a marcia indietro). «In un momento di crisi la crescita non può arrivare da un insostenibile espansione della spesa pubblica», aggiungono gli analisti. Vi è, infatti, una comune opinione che la crescita debba invece giungere da un incremento della produttività. Per arrivarci, aggiungono gli esperti della Banca Mondiale, bisogna aumentare l’efficienza e la competitività, consentire una maggiore concorrenza per prodotti e servizi, incoraggiare le piccole e medie imprese che investono di più sull’innovazione, spingere per un’ulteriore liberalizzazione l’economia, rimettere mano alla riforma del mercato del lavoro e creare e un sistema fiscale flessibile e semplice, che sia trasparente ed efficiente. Insomma, il mondo dei sogni. Anche perché l’Italia è addirittura un incubo per quanto riguarda il settore delle costruzioni che, come si legge nella Classifica delle prime mille imprese del settore pubblicata su questo numero di YouTrade, attraversa un pessimo momento. E questo anche per responsabilità della politica: secondo il ranking di «Doing business», infatti, per quanto riguarda la facilità di ottenere permessi per costruire l’Italia è ancora più in basso rispetto al rating generale, cioè in 119ma posizione. Spiegano gli autori dell’inchiesta: a Cagliari per costruire un negozio ci vogliono 11 passaggi, a Napoli, dove tre diverse amministrazioni sono coinvolte nell’esecuzione dei collegamenti idrici e fognari, si sale a 15 step. E occorrono circa cinque mesi per completare il processo di autorizzazioni a Milano, ma più di dieci a Catanzaro e Palermo. In queste due città per il solo permesso di costruzione dal Comune ci vogliono sei mesi, mentre solo 30 giorni a Milano. Dove, però, occorrono in media 151 giorni per avere il via libera per costruire un magazzino. Né sta meglio Torino, dove l’applicazione di un contratto comporta 41 procedure e una media di 855 giorni. Insomma, le difficoltà delle costruzioni sono lo specchio dei mali dell’Italia. Distribuite delle copie di «Doing business» in Parlamento. novembre 2013 - youtrade - 5 l’econauta di Federico Mombarone Giornalista A ridatece l’Imu C ’è solo una cosa peggiore di una tassa: due tasse. Con Tares (imposta sui rifiuti) e Tasi (nuova tassa sui servizi) che diventano Trise rischiamo di rimpiangere l’odiata Imu che, tra l’altro, non è ancora stata definitivamente abolita da un punto di vista legislativo. L’Imu, acronimo di Imposta Municipale Propria (e non si capisce perché non sia stata chiamata Imp), è stata a suo tempo accolta dagli italiani come una grandinata dopo l’alluvione: una mazzata sul portafoglio già provato dalla crisi. Per chi non lo ricordasse, l’imposta è stata introdotta dal Governo Berlusconi IV con il decreto legislativo n. 23 del 14 marzo 2011. Con il precipitare della crisi, il governo Monti a caccia di fondi e soprattutto di credibilità sui mercati internazionali ha poi esteso il balzello alla prima casa: di fatto, è stata reintrodotta l’Ici, seppure con diversi parametri, in particolare con i moltiplicatori delle rendite catastali. Che sia stata una piacevole iniziativa non lo sostiene neppure l’ex premier e senatore a vita. Ma l’Imu, cioè lo sforzo fiscale degli italiani, ha contribuito a evitare che l’Italia andasse in default, un’eventualità che avrebbe impoverito tutto il Paese del 30-40% (secondo i calcoli di Jp Morgan), ben peggio che pagare la tassa fondiaria, che peraltro esiste in tutti i Paesi. Insomma, l’Imu è stata come l’amarissimo che fa benissimo. Anche perché il Fiscal Compact, cioè il patto sottoscritto anche dall’Italia in sede europea, impone il rispetto dei parametri finanziari di bilancio, puntellati in buona parte proprio dalle entrate dell’Imu. Può non piacere, insomma, ma prima di abolire l’Imu bisogna trovare come sostituire il gettito fiscale con minori spese o maggiori entrate. Il governo Letta, però, si è impegnato ad abolire l’Imu a prescindere. Il perché è da cercare nelle spericolate azioni di marketing della politica. Sta di fatto che dopo aver sospeso il pagamento della prima rata per i proprietari di prime case, l’esecutivo ha fatto propria l’idea di mettere una pietra tombale anche sulla seconda rata e su quelle a venire. Il problema è come far quadrare il bilancio. Ed ecco che l’Imu è sostituita dalla Trise, imposta sui servizi. Che riserva una sgradevole sorpresa: secondo l’Ance, comporterà un aumento fino al 72% sull’abitazione principale. Insomma, dopo il danno anche la beffa: non solo bisogna ricominciare da capo con calcoli astrusi, contestazioni del Fisco in agguato, caos interpretativo. Ma l’abolizione dell’Imu rischia di tramutarsi in una stangata aggiuntiva sulla prima casa. Il marketing politico potrà sbandierare una vittoria, ma per i proprietari di casa è una sconfitta. È un libro Virginia Gambino Editore S.r.l. un valido e pratico supporto per un’ottimale gestione del condominio 168 pag ine a soli euro 9 ,00 acquistalo sul sito www.curcuegenovese.it lo riceverai comodamente a casa tua! 6 - youtrade - novembre 2013 l’avvocato di Ludovico Lucchi del Foro di Milano e-mail [email protected] La riforma del Codice Civile favorisce le ristrutturazioni L a riforma del codice civile in materia di condominio favorisce le ristrutturazioni e il riutilizzo di vani una volta destinati a servizi comuni. In primis l’articolo 1117 allarga notevolmente il campo delle parti comuni e le elenca tutte ben specificatamente il che comporta che l’amministratore è tenuto a mantenerle efficienti anche se è un solo condomino a richiederlo. Il nuovo articolo 1118 consente il distacco unilaterale dall’impianto di riscaldamento centralizzato, a condizione però che tale intervento non crei discapito agli altri condomini. Inoltre, consente di modificare le destinazioni d’uso delle parti comuni con una maggioranza dei quattro quinti non più della totalità, aprendo la porta alla reale possibilità di utilizzazione e quindi di riqualificazione di una miriade di vani condominiali (lavatoi, stenditoi, locali cassoni, carbonaie eccetera), attualmente abbandonati. La nuova versione dell’art.1120 consente . con la maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno la metà del valore millesimale di approvare tutte quelle innovazioni volte “ a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti “o realizzate “per eliminare le barriere architettoniche, per il contenimento del consumo energetico degli edifici e per realizzare parcheggi destinati a servizio delle unità immobiliari o dell’edificio, nonché per la produzione di energia mediante l’utilizzo di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale di godimento del lastrico solare o di altra idonea superperfice comune” o infine per “l’installazione di impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, e i relativi collegamenti fino alla diramazione per le singole utenze, ad esclusione degli impianti che non comportano modifiche in grado di alterare la destinazione della cosa comune e di impedire agli altri condomini di farne uso secondo il loro diritto.” ,in definitiva una reale semplificazione delle approvazioni di molti interventi di ammodernamento degli immobili esistenti. Ed infine tra le incombenze dell’amministratore l’art 1135 prevede che lo stesso debba provvedere a “alle opere di manutenzione straordinaria e alle innovazioni, costituendo obbligatoriamente un fondo speciale di importo pari all’ammontare dei lavori”. Si deve considerare anche le facilitazioni previste per interventi eseguiti da singoli condomini su parti comuni di uso esclusivo (es: installazione di impianti fotovoltaici su lastrici solari di uso esclusivo). In conclusione si può tranquillamente affermare che la riforma del codice del condominio apre un campo di interventi di manutenzione e di riqualificazione che dovrebbe convincere tutti gli attori del mercato dell’edilizia a strutturarsi in tal senso. Ora la tua gru interagisce con un tocco. Fassi è la prima azienda del settore del sollevamento ad abbinare l’uso intelligente di gru articolate con l’impiego di smartphone di ultima generazione. 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Dopo l’illusoria e appena percettibile crescita del mercato delle rivendite edili di un anno fa, per il 2013 i dati non sono molto confortanti e 2 o 3 punti percentuali di flessione li dobbiamo aspettare. Le previsioni dell’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) rese pubbliche all’inizio di ottobre 2013 indicano un’ulteriore decrescita degli investimenti in nuove costruzioni del 14,3%, rispetto al 2012. Negli ultimi sette anni, la richiesta di permessi di costruire ha fatto registrare un clamoroso -70%. I prezzi delle abitazioni calano, più in provincia che nelle grandi città, mentre i dati dell’Agenzia delle entrate, sempre secondo l’elaborazione dell’Ance, dimostrano che nel secondo trimestre 2013 c’è stata una flessione del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2012, ed è andata meglio rispetto ai dati del primo trimestre, quando il mercato immobiliare residenziale ha fatto registrare -14,2% rispetto allo stesso periodo del 2012. E nel 2012, se non ricordo male, eravamo già fortemente preoccupati. L’unico dato confortante riguarda il mercato della ristrutturazione, che negli ultimi sei anni è cresciuto del 17,2% (+3,2% nel 2013). La selezione, dicevo all’inizio. Il fatto è sia fisiologico (diminuisce il lavoro), sia tecnico (inadeguatezza dei protagonisti). Distributori, imprese edili, ma anche qualche produttore, non sono più in grado di accontentare modelli di domanda che il cambiamento ha profondamente trasformato. Attendiamo quindi l’analisi congiunturale del Cresme del 8 - youtrade - novembre 2013 21 novembre, ma credo che avremo più o meno una conferma di questi dati. Sembra che una seppur lieve ripresa nel prossimo anno ci sarà, ma non per tutti, e soprattutto non in tutti i settori, oltre che non nell’intero territorio. Sono altresì convinto che le opportunità non ci verranno a cercare, ma che sono disposte a farsi trovare, e sarà in quel momento che gli operatori capiranno se sono in grado o meno di offrire ciò che sarà loro richiesto. Il problema, quindi, è tentare di intercettare e soddisfare la nuova domanda di qualità. La complessità per molti distributori sarà addirittura quella di definire, di comprendere, le caratteristiche del nuovo mercato. Qui potremmo aprire un dibattito interminabile. Perché negli ultimi anni, invece di crescere tecnicamente siamo tornati indietro, presi da mille problemi che nulla avevano a che vedere con la competenza e la professionalità che oggi è richiesta. A volte penso che il nostro mercato si stia spaccando, forse anche perché quello della distribuzione edile è un settore senza unità, che non ha ancora capito l’importanza di stare il più possibile insieme. Se fanno fatica i gruppi, figuriamoci un indipendente, ma paradossalmente certe strutture indipendenti, magari anche multipoint, avranno migliori opportunità dei gruppi. Singoli o gruppi: determinanti saranno le scelte di campo: se ne stanno parlando tutti, un motivo ci sarà. Solo qualche spunto di riflessione: non credo che un distributore possa ancora lavorare con produttori che non abbiano una precisa strategia commerciale. Non credo che un produttore abbia ancora risorse per lavorare con tutti, vada come vada. Non è più una questione di numeri, è un fatto di affidabilità. Non cresceranno i fatturati, e in certi casi anche mantenerli sarà un successo, ma forse una presenza attiva e feconda nel territorio ci sarà, ed è un valore immenso. Una presenza che insieme qualifica ed esclude, che è il risultato di un’attenta selezione dei fornitori e dei clienti. La distribuzione deve imparare a premiare i produttori che la rispettano. I produttori devono decidersi a riconoscere ai partner veri della distribuzione quella serietà e trasparenza che merita tutte le attenzioni del caso, tecniche e commerciali. Mi vien da dire solo una cosa: ragazzi, sceglietevi. E il mercato vi sceglierà. chiacchiere di condominio di Umberto Anitori Ex segretario nazionale ANACI La scoperta dell’acqua fredda Piccole, ma fondamentali idee, per evitare che il problema idrico diventi un’emergenza nazionale. Partendo dal condominio O gni estate si ripropone il «problema acqua»: non è mai abbastanza, se ne perde troppa a causa delle condutture inefficienti. Questo dovrebbe portare a un risparmio dei consumi, a un uso più oculato di questa risorsa. Niente di tutto questo, tutti continuiamo ad utilizzare gli stessi quantitativi di acqua sperperandone una enorme quantità: il 60%. Come se questo non bastasse, la popolazione del nostro pianeta continua ad aumentare e di conseguenza aumenta il fabbisogno di acqua per uso alimentare ed igienico. E anche se l’Europa e l’Italia in particolare, sono particolarmente ricche di acqua, senza un adeguato piano di sviluppo urbanisticoambientale si va depauperando questo patrimonio. Una delle cause è l’aumento delle superfici cementificate o asfaltate, che non consente di mantenere costante il livello delle riserve di acqua del sottosuolo: anche se la quantità di acqua meteorica è la stessa, quella che riesce a raggiungere i giacimenti nel sottosuolo diminuisce ogni anno. In Italia la superficie con destinazione agro-alimentare è scesa dai 30 milioni di ettari del dopoguerra ai 19 milioni del 2000, con un decremento annuo che supera i 167mila ettari. Tutto ciò comporta che in occasione delle precipitazioni l’acqua piovana raggiunge il mare in brevissimo tempo, causando spesso inondazioni e frane, mentre prima penetrava nel terreno e andava ad alimentare le falde sotterranee. Un studio della Bocconi ha verificato come la metà della superficie della pianura padana sia cementificata: facile comprendere il dissesto idrogeologico che ne deriva. In Italia ancora non è diffusa la coscienza del problema. A Roma un cittadino consuma mediamente 293 litri di acqua al giorno, contro i 180 di un abitante di Zurigo, i 129 di chi sta a Berlino ed i 127 dei cittadini di Bruxelles. Uno spreco facilitato dal fatto che l’acqua costa ancora poco. La prova? A Forlì, dove si paga 1,29 euro al metro cubo, il consumo pro-capite giornaliero è di 130 litri. A Lecco, dove «l’oro blu» costa 49 centesimi, il consumo giornaliero è di 226 litri (i dati sono riferiti al 2003, ma difficilmente è cambiato qualcosa). Morale: bisogna correre ai ripari in tempi stetti per evitare di precipitare nell’emergenza, magari all’improvviso. Gli interventi possono essere indirizzati in tre direzioni: miglioramento della rete di distribuzione delle acque, riduzione dei consumi, utilizzazione dello stesso liquido per più servizi. Per il primo tipo di interventi le pubbliche amministrazioni devono programmare investimenti sulle reti di distribuzione e per contenere i consumi saranno costrette ad alzare costo dell’acqua. Di qui la necessità per i privati di muoversi nelle altre due direzioni: risparmio e riutilizzo. È verosimile pensare che i rubinetti delle case in futuro saranno dotati di fotocellula per impedire lo spreco dell’acqua. Credo però che un grosso risparmio possa essere ottenuto con il riutilizzo: in questo con impianti condominiali che consentano di raccogliere l’acqua utilizzata per lavarsi, filtrarla ed immetterla in una conduttura che alimenti magari gli scarichi dei bagni e una rete per innaffiare i vasi o i giardini. Oppure per lavare le scale o le auto: usi che non necessitano di acqua potabile. Sarà quindi indispensabile che i progettisti e le aziende che realizzano impianti idrici adeguino le abitazioni ad un uso più oculato della «ricchezza acqua». La separazione delle acque chiare da quelle putride, spesso esistente soltanto sulla carta, potrebbe essere utile per consentire una seconda utilizzazione, come una raccolta della pioggia in serbatoi obbligatori in ogni costruzione. Nel condominio va sviluppata questa doppia missione di educazione e realizzazione del risparmio di risorse. Il difficile compito di guidare uno stabile non può essere lasciato a un volonteroso improvvisatore. C’è bisogno di un professionista debitamente preparato sulla gestione delle risorse che garantisca che vengano rispettate le regole di convivenza a tutela degli interessi civici, ambientali ed anche economici dei condomini. Meglio sarebbe, poi, se le acque chiare eccedenti da ogni condominio potessero essere incanalate in una rete comunale per essere utilizzate per innaffiamento dei giardini o per il lavaggio delle strade o, addirittura, convogliate negli impianti di raffreddamento e di lì riutilizzate per altri servizi di pubblica utilità, quali in un prossimo futuro l’utilizzazione di auto alimentate ad idrogeno, quindi ad acqua. Queste appena espresse sono soltanto modeste idee che hanno origine dalle riflessioni di chi ha esercitato la professione di amministratore di condominio per quasi quaranta anni in una città bellissima ma urbanisticamente disordinata come Roma. novembre 2013 - youtrade - 9 scritto Il futuro è nella bolletta 12 Recupero dell’edilizia. Maggiori affari nel settore immobiliare. Ma occupazione ancora al palo. Il prossimo anno sarà migliore di quello che sta per essere archiviato. A una condizione… novembre 2013 N. 45 IL FUTURO È SCRITTO NELLA BOLLETTA........................................................ 12 il modello free di friburgo........................................................................ 16 Vi convegno nazionale youtrade............................................................. 22 IL PROBLEMA NON è LA CADUTA, MA L’ATTERRAGGIO.......................... 26 COME GESTIRE LA NUOVA ERA DEL CAMALEONTE.................................. 28 BISOGNA INVESTIRE PER RINASCERE............................................................. 30 LE REGOLE D’ORO PER LA NUOVA PROFESSIONE.................................... 36 IL CONSUMATORE SI è CONSUMATO............................................................... 38 TRA GLI SCAFFALI GIRA IL FANTASMA IKEA................................................... 42 Quartieri autosufficienti, case costruite secondo il rispetto dell’ambiente, standard energetici allo stato dell’arte. Benvenuti nella metropoli che ha fatto della sostenibilità un credo. Che funziona 16 PICCOLO, BELLO E SOPRATTUTTO VERO........................................................ 44 velux con design e materiali tech finestre aperte sull’innovazione........................................................... 48 Qui ci vuole un salto di qualità................................................................ 52 IL 95% DELLE CASE è DA ROTTAMARE........................................................... 56 RASSEGNA SPECIALE RIQUALIFICAZIONE..................................................... 58 CHI HA VINTO LA BATTAGLIA – MADE EXPO VS SAIE............................... 72 Il modello free CI VUOLE LA POLITICA DEL MATTONE.............................................................. 74 FATE L’AMORE, NON LA GUERRA........................................................................ 76 Interviste al made expo................................................................................... 78 UN ARCOBALENO CI SALVERà.............................................................................. 96 di Friburgo LA SCIENZA COME COSA PUBBLICA................................................................. 98 L’ABITAZIONE VALE DI PIù SE è IN ORDINE............................................... 100 TUTTO IN UN ATRIUM............................................................................................. 102 DA 50 ANNI CON LA QUALITà............................................................................ 106 ANCHE IL COPPO SI ADEGUA AI TEMPI........................................................ 108 YOUTRADE CASA..................................................................................................... 111 INTERNATIONAL......................................................................................................... 120 NEWS DALLA RETE.................................................................................................. 121 zapping........................................................................................................................ 122 hi tech.......................................................................................................................... 124 appuntamento con il domani le parole e i fatti del VI Convegno Nazionale youtrade WROOM.......................................................................................................................... 125 ON THE ROAD............................................................................................................. 126 QUESTIONI DI GOLA................................................................................................ 127 youbook...................................................................................................................... 128 10 - youtrade - novembre 2013 22 velux Con design e materiali tech finestre aperte sull’innovazione La scienza come cosa pubblica 100 48 SPECIALE RIQUALIFICAZIONE Qui ci vuole un salto di qualità 52 made expo vs saie Chi ha vinto la battaglia 72 Tutto in un Atrium 102 Prodotti e accessori per l’abitazione. Una nuova sede di design in Piemonte. Ma anche iniziative culturali e per la scuola. Casa Oikos cresce e rilancia casa Parte con questo numero il nuovo inserto Youtrade Casa a cura di Laura Verdi 111 novembre 2013 - youtrade - 11 scritto scritto Il futuro è nella bolletta Secondo Nomisma la domanda dell’energia aumenterà del 23%. I prezzi resteranno alti. E l’impatto ambientale sarà pesante. Così l’industria delle costruzioni si trova davanti a una nuova sfida. Che ha molte chance di Stefano Lavori C’ è un documento che riassume il prossimo futuro del mondo. Strategie diplomatiche, trend dell’economia, altalena delle monete: a leggere bene quelle poche righe si può anche capire che cosa è bene fare per un’azienda. E non è un papello segreto intercettato dalla Nsa: anzi, tutti hanno avuto modo di leggere quel pezzo di carta prima o poi, ma spesso senza rifletterci. Invece, una bolletta della luce (o del gas) può dire molto. Perché è sull’energia che si gioca il destino geopolitico nei prossimi decenni, oltre che una fetta consistente di attività economiche, come l’edilizia. L’energia e la sua gestione, l’utilizzo migliore, più efficiente e sostenibile, non sono noiosi slogan che si ripetono come un mantra nei convegni. Sono un’esigenza 12 - youtrade - novembre 2013 da affrontare subito. Basta leggere le previsioni: secondo gli analisti di Nomisma, per esempio, la domanda di energia nel mondo per i prossimi 17 anni crescerà con un incremento per il 2030 di circa il 23%. I consumi mondiali lieviteranno fino a 17,1 miliardi di Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) contro gli attuali 13,9 miliardi. L’energia resterà, insomma, il bene più ricercato. E saranno guai: «La richiesta continuerà a essere soddisfatta principalmente dai combustibili fossili, che attualmente rappresentano quasi l’80%, ma che anche nel 2030 arriveranno a circa il 75%, ipotizzando una crescita sostenuta delle altre fonti non tradizionali», è la previsione del presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. Nonostante gli sforzi, quindi, non saranno le rinnovabili a farla da padrone: a salire sarà soprattutto il consumo di carbone (1,4 miliardi di Tep, più di un terzo della crescita totale), alla faccia delle politiche ambientali per contrastarne l’utilizzo. Risultato: secondo le analisi dell’Agenzia internazionale dell’energia, entro il 2030 il livello di emissioni di gas a effetto serra aumenterà di circa il 7% rispetto ai livelli del 2010. Non solo: la Cina incrementerà le sue emissioni di Co2 del 40% rispetto al 2010, anche se è previsto un calo di quelle dei Paesi Ue e degli Usa, rispettivamente dell’8 e del 2%. Peggio ancora, arrivati al 2030 le cose potrebbero peggiorare ancora. Secondo Nomisma Energia, sarà ancora il carbone a produrre gran parte dell’elettricità, coprendo circa un terzo della domanda mondiale, che salirà a un tasso medio del 2,4%. Seguirà la richiesta di gas e idrogeno, mentre gli incentivi sosterranno ancora le nuove rinnovabili, che però si fermeranno al 13% per cento. Certezze incerte Qualcuno obietta, però, che tutte queste previsioni grigie non tengono conto di quella che nei mesi scorsi è stata salutata come una rivoluzione: l’estrazione di shale oil e shale gas. Si tratta di una tecnologia utilizzata negli Usa (forse sarà implementata anche in Gran Bretagna) che permette l’estrazione di petrolio e metano dalla frantumazione delle rocce a chilometri di profondità. Una tecnologia discussa per l’impatto disastroso sull’ambiente ma che, secondo i sostenitori, sarebbe in grado di rendere gli Usa autosufficienti, con una conseguente abbondanza di petrolio per il resto del mondo. Eppure, sembra che lo shale oil dall’eccezionale aumento di 1 milione di barili al giorno nel 2011 La produzione di shale oil dall’eccezionale aumento di 1 milione di barili al giorno nel 2011 e 2012, scenderà già nel 2015 alla metà e nel 2018 a +0,16% e nel 2012, scenderà già nel 2015 alla metà e nel 2018 a un magro +0,16%. Non sorprende, quindi, che il colosso russo Gazprom abbia liquidato lo shale gas come «una bolla che presto esploderà», mentre il segretario generale dell’Opec Abdallah El Badri abbia ribadito di non vedere alcun rischio dallo shale oil americano, che pure ha ridotto l’import di greggio novembre 2013 - youtrade - 13 Il futuro è scritto nella bolletta degli Usa. «Questo petrolio ha un alto costo di produzione e viene messo fuori mercato se il prezzo del barile scende a 60-70 dollari», ha avvertito l’emiro. Dubbi petroliferi Ci sono poi altre cattive notizie. La prima è che non si sa esattamente a quanto ammontino le riserve di petrolio. I più pronosticano una disponibilità del greggio per i prossimi 40 anni. Ma poi? Inoltre, pochi sanno che gran parte della materia prima (gas e petrolio) estratta dai pozzi non viene utilizzata. Si butta via. Secondo le stime della Banca Mondiale, ogni anno il gas da flaring e venting (cioè il rilascio di materiali gassosi incombusti in atmosfera, finalizzato spesso a garantire le condizioni di sicurezza nelle varie lavorazioni e processi di trattamento) è pari a circa 150 milioni di metri cubi, equivalente al 30% dei consumi di gas naturale annui della Ue. Una risorsa gettata al vento, è il caso di dirlo, e che non ritornerà più. Spazzatura elettrica Di certo, in ogni caso, il risparmio di energia sarà uno dei punti cruciali per la vita dei cittadini e per le imprese. Tra la necessità di rendere meno energivore le case e la prospettiva di una crescita della domanda di elettricità in un mondo con sempre meno risorse, le rinnovabili resteranno un punto fermo. Fotovoltaico, eolico e biomasse rimarranno una nicchia, ma sempre più importante. E la ricerca di alternative non si fermerà: nelle scorse settimane, per esempio, un colosso dell’energia come la Erg ha annunciato che sta studiando l’ingresso nella waste energy, una definizione elegante per indicare la produzione di Eurosuggerimenti Tra le tante spese inutili della Unione Europea, ce n’è una che può essere interessante: il sito www.takeyourenergyback.eu. L’obiettivo è raggiungere una riduzione del 40% dei consumi degli edifici in Europa e il portale offre esempi di best practice e di casi concreti di efficientamento, oltre a dati e informazioni utili sulle varie tipologie di intervento possibili in ambito urbano. 14 - youtrade - novembre 2013 Consumo mondiale di petrolio (2011) 89,075 migliaia di barili/giorno Crescita del consumo mondiale di petrolio (1995-2011) 18,900 migliaia di barili/giorno -3,000 -1,500 0 1,500 3,000 4,500 6,000 7,500 9,000 10,500 4% Africa 4% Russia and Central Asia 9% Middle East 10% Latin America 18% Europe 24% North America 31% Asia - Pacific 1995-2000 elettricità dalla spazzatura, risorsa che in Italia non manca. «I rifiuti devono essere considerati alla stregua di fonti rinnovabili», ha confermato il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando. La sola attuazione della normativa Ue in materia, secondo il comitato tecnico ambiente di Confindustria, potrebbe aumentare i ricavi del settore della gestione dei rifiuti, creando più di 400mila posti di lavoro in Europa da qui al 2020, di cui 60mila solo in Italia. 2000-2005 2005-2011 Chissà se il nostro futuro dipenderà dalla raccolta differenziata. Chi ci guadagna Per fortuna, ci sono anche buone prospettive. Di sicuro, lo sono per le aziende che puntano sul risparmio energetico. Il futuro si rivelerà positivo, infatti, per chi saprà fornire prodotti e servizi adeguati, e questo soprattutto nel settore dell’edilizia. La necessità di contenere i consumi, insomma, non sarà solo spinta da erratici bonus governativi, ma da un’esigenza sempre più pressante. Davanti a chi saprà proporre soluzioni adeguate c’è un’autostrada, ma lo spazio bisognerà saperselo conquistare:le famiglie italiane, per esempio, sono ancora poco informate sulle tecnologie, gli incentivi e le modalità per ridurre i consumi. Secondo i dati dell’Osservatorio sull’efficienza energetica 2013, il 30% dei cittadini pensa di non avere abbastanza informazioni in tema di risparmio ed Il futuro è scritto nella bolletta efficienza. Produttori e commercianti, inoltre, devono sapere che più della metà degli italiani ritiene che le indicazioni in materia siano difficili da Secondo i dati dell’Osservatorio sull’efficienza energetica 2013, il 30% dei cittadini pensa di non avere abbastanza informazioni in tema di risparmio ed efficienza reperire e di ardua comprensione: c’è bisogno di un’opera di divulgazione. Non sorprende, infatti, che solo il 12% preveda di effettuare un qualsiasi intervento di efficientamento entro i prossimi 12 mesi. Nel sondaggio dell’Osservatorio, presentato nel settembre scorso, il 65% delle famiglie italiane ha dichiarato di avere a disposizione per l’efficientamento meno di 5mila euro, il 21% potrebbe investire tra i 5 e i 15mila euro, mentre solo l’1% potrebbe salire a 15mila euro. Non è molto, insomma, anche se a conti fatti il mercato dell’efficienza energetica domestica ha un valore complessivo di 10,2 miliardi di euro. Convincere gli italiani che risparmiare energia è un ottimo investimento darebbe nuovo impulso all’edilizia energetica italiana e permetterebbe di migliorare notevolmente le prestazioni e l’efficienza del patrimonio immobiliare esistente, con benefici per la collettività e per l’ambiente. «L’efficienza energetica è un tema più complesso rispetto a quello dello sviluppo delle fonti rinnovabili, dove il Paese è a buon punto», ha commentato Marco Pezzaglia, del Comitato scientifico di Smart Energy Expo. «I consumi energetici si sono già ridotti per la crisi ma, al di là del dato congiunturale, l’Italia ha fatto sforzi rilevanti sulla strada dell’efficienza energetica dotandosi anche di regole e procedure avanzate per il raggiungimento degli obiettivi del pacchetto clima energia 20-20-20. L’appuntamento più importante ora è il recepimento entro giugno 2014 della direttiva europea 2012/27 sull’efficienza energetica, che dà una griglia più razionale rispetto agli obiettivi stabiliti dalle precedenti direttive». La direttiva in questione è quella che interviene su due fattori cruciali della filiera energetica, ossia la fornitura dell’energia e l’efficienza nell’utilizzo dell’energia. Un mercato da 10,2 miliardi L’Osservatorio, insomma, indica che aziende e istituzioni hanno molto lavoro da fare. Eppure la prospettiva di risparmiare sulle bollette rappresenta una forte spinta: il 54% degli italiani (soprattutto nella fascia di 2554enni) è convinto di poter tagliare almeno il 20% dei costi, anche oltre il 40%. Praticamente tutti (dal 90 al 98%) sono inoltre convinti che rendere la casa più efficiente sia utile per evitare gli sprechi, ottenere performance termiche migliori e per il bene delle generazioni future. L’ostacolo, oltre alla scarsa informazione, è ovviamente la insufficiente disponibilità economica. Cane a sei zampe senza giacca Ci vogliono ambienti meno energivori, d’accordo. Ma anche norme di comportamento diverse. Un esempio è stata nei mesi scorsi l’iniziativa «Eni si toglie la cravatta», alla settima edizione: il gruppo energetico ha invitato i propri dipendenti ad adottare in estate un abbigliamento più leggero e informale nei mesi estivi, così da ridurre i consumi legati alla climatizzazione dell’aria. Si è arrivati così a risparmiare 229 tonnellate di emissione di CO2 nell’atmosfera, pari ai consumi elettrici per uso domestico di quasi 1.700 persone in 79 giorni. novembre 2013 - youtrade - 15 Quartieri autosufficienti, case costruite secondo il rispetto dell’ambiente, standard energetici allo stato dell’arte. Benvenuti nella metropoli che ha fatto della sostenibilità un credo. Che funziona Il modello free di Friburgo di Federico Della Puppa L’ inizio degli anni Settanta sarà ricordato per molti motivi. Il primo, quello più eclatante e famoso, riguarda lo shock petrolifero e l’avvio della stagione delle «domeniche ecologiche». La crisi energetica del 1973 pose tutte le economie occidentali di fronte alla eccessiva dipendenza dal petrolio, aggravata dall’instabilità politica del Medioriente. In Europa si avviarono politiche di risparmio energetico che in Italia furono applicate vietando l’utilizzo delle automobili di domenica, 16 - youtrade - novembre 2013 riducendo l’illuminazione pubblica e le ore di funzionamento degli impianti di riscaldamento. Fu uno shock che ebbe riflessi economici e sociali, nei comportamenti degli italiani. Ma quel periodo vide anche la pubblicazione del primo rapporto sui limiti della crescita, quel Limits to Growth pubblicato dal Club di Roma nel 1972, il primo vero rapporto sulla sostenibilità dell’economia. Ed è proprio in quel periodo che avvenne l’accelerazione da parte di molti governi europei, in particolare Francia, Germania e Gran Bretagna, verso la produzione di energia elettrica da centrali nucleari. E fu anche in quel periodo che nacquero in molti Paesi i primi movimenti ecologisti. Il più importante e il più significativo nacque a Friburgo, anzi per la precisione a Wyhl, un piccolo comune di 3mila abitanti nel land del BadenWürttemberg, nei pressi di Friburgo. In un luogo dominato dalla Foresta Nera e dai vigneti dell’Upper Rhine, al confine con la Francia, il governo provinciale del Baden-Württemberg individuò il sito dove costruire una grande centrale nucleare. Ma il governo non considerò l’impatto di questa decisione sulla popolazione locale e iniziarono una serie di dimostrazioni popolari, che coinvolsero la totalità degli abitanti dell’area, in primo luogo i giovani, presto supportati dai produttori di vino. Un’intera provincia iniziò una lunga e dura battaglia fatta di dimostrazioni e di proteste, che sfociarono nell’occupazione del sito sul quale doveva sorgere la centrale. Per due anni gli abitanti vissero in tende e in strutture temporanee per bloccare l’iniziativa. Nel frattempo gli studenti dell’Università di Friburgo costituirono la Volkshochschule Wyhler Wald, scuola popolare nella quale i cittadini studiavano e discutevano di materie come l’energia nucleare, solare e di efficienza. Le proteste e la capacità organizzativa degli studenti e degli abitanti di Friburgo e dei suoi dintorni divennero ben presto popolari in Germania e persino l’allora Cancelliere Helmut Schmidt dovette riconoscere l’esistenza di un problema nucleare, come emergeva dai rapporti dell’Ökoinstitut di Friburgo. Fu in quel periodo che nacque il movimento dei Verdi tedeschi, che ben presto divenne uno dei principali partiti in Germania e riferimento per l’avvio di politiche di sostenibilità anche nel resto d’Europa. La centrale nucleare non fu costruita e le battaglie dei friburghesi sfociarono in una rivoluzione sostenibile, solare e pacifica che portò la città nel 1978 a realizzare a Freiburg-Tiegnen la prima casa solare da parte della Freiburger Stadtbau GmbH, società che gestiva l’edilizia popolare. In base alle norme di quel tempo, fu realizzata una casa solare per 12 famiglie, con un forte isolamento termico e due collettori, con tubi a sottovuoto, uno a sostegno dell’impianto di riscaldamento, l’altro per la produzione di acqua calda sanitaria. Pochi anni dopo, nel 1981, novembre 2013 - youtrade - 17 fu fondato l’Istituto Fraunhofer per l’Energia Solare (Ise), al quale si sono aggiunti altri istituti di ricerca, oggi organizzati nel Forschungsverbund Sonnenenergie (Fvs), un consorzio per l’energia solare. Oggi Friburgo e tutto il Baden-Württemberg è governato dai Verdi e quegli impianti costruiti nel 1978 sono tutt’oggi in funzione e rappresentano la capacità degli abitanti di una città di modificare le scelte politiche, errate, in termini di produzione e consumi energetici e soprattutto di costruire politiche di sviluppo sostenibile dal basso, ovvero con la partecipazione di tutti i cittadini. Friburgo anche in questo campo è sempre stata all’avanguardia. Un altro esempio della sua lungimiranza e della capacità di governo di questi processi (perfino dei partiti conservatori dell’epoca) 18 - youtrade - novembre 2013 è quando nel 1992, tre anni dopo la caduta del muro di Berlino, i francesi abbandonarono la caserma di Vauban, ultimo presidio di sicurezza post bellico. L’edificio fu acquistato dal Comune e per il piano di intervento fu istituito il Forum Vauban, dove i cittadini potevano discutere e indicare le priorità per la trasformazione dell’area, che doveva diventare un quartiere residenziale. Il Comune offrì dieci dei vecchi fabbricati militari alle organizzazioni degli studenti, che li hanno ristrutturati ecologicamente e trasformati in alloggi per 600 ragazzi. In base alle indicazioni del Forum Vauban, che nel 1999 ricevette un finanziamento europeo tramite il progetto Life, il Consiglio comunale decise la demolizione degli edifici di minore pregio, mantenendo solo la mensa della caserma per destinarla a centro civico. Tutti i lotti, liberati dalle demolizioni, furono offerti a privati e a gruppi locali che costruirono alloggi secondo elevati criteri di efficienza energetica. All’epoca Friburgo già aveva un regolamento edilizio che imponeva per i nuovi edifici standard energetici più elevati di quelli della normativa nazionale. La progettazione partecipata portò alla realizzazione di un quartiere interamente sostenibile per circa 5mila abitanti nel quale, non solo tutte le abitazioni sono state costruite secondo il modello della casa passiva tedesca, ma nel quale la circolazione all’interno del quartiere è solo pedonale: le auto sono tenute in due parcheggi nelle aree più esterne del quartiere. Inoltre, la presenza del tram che passa proprio nel centro del quartiere, e che in pochi minuti collega Vauban con il centro di Friburgo, e l’avvio di forti e condivise politiche di car sharing da parte della popolazione, ha ridotto moltissimo la necessità dell’uso di mezzi privati. «Una delle particolarità dell’area», racconta l’architetto Meinhard Hansen, «è che sia l’urbanista coordinatore del progetto, sia i diversi architetti che hanno progettato gli edifici che oggi costituiscono questo quartiere simbolo della sostenibilità, vivono all’interno dell’abitato». E proprio a casa di Meinhard Hansen abbiamo potuto verificare come il consumo energetico pari a zero, la qualità e la salubrità dell’aria, l’elevata insonorizzazione acustica e l’isolamento termico, garantiscano performance di rilievo, ma soprattutto un’ottima qualità della vita. Vauban oggi, a oltre vent’anni dalla sua realizzazione, è un esempio mondiale di come si può realizzare un quartiere sostenibile, nel quale la qualità della vita è tangibile per qualsiasi visitatore. Infatti, è uno dei quartieri più studiati e visitati, per le diverse soluzioni scelte, sia riguardo l’organizzazione dello spazio pubblico, che dei servizi, che delle soluzioni per il recupero delle acque meteoriche o della produzione di energia da fonti rinnovabili. E anche per le soluzioni costruttive che hanno puntato tutto su case passive all’avanguardia, già oggi a zero energia e che grazie ai sistemi di ventilazione meccanica controllata, garantiscono un elevato confort abitativo e una ottima salubrità. A Friburgo è nato, inoltre, il Solar Info Center, un centro d’informazione privato, al quale tutti i cittadini possono rivolgersi per avere informazioni e proposte riguardanti la trasformazione sostenibile delle loro abitazioni o per nuovi progetti edilizi in accordo con le stringenti regole del Comune. Più di recente, l’architetto Rolf Disch ha realizzato Am Schlierberg, un quartiere che produce più energia di quella che consuma, dimostrando che non solo è possibile costruire sostenibile, ma che si può anche novembre 2013 - youtrade - 19 rendere ancora più efficiente energeticamente. Le falde dei tetti, esposte verso sud, sono interamente ricoperte da pannelli fotovoltaici che producono energia elettrica. Le case sono «centrali energetiche» che forniscono energia senza inquinare e per i proprietari rappresentano anche una fonte di guadagno. Gli edifici sono realizzati con un isolamento termico molto efficiente e impianti di ventilazione che consentono di riscaldare l’aria fredda invernale con quella calda dell’aria esausta. Rispetto alle case tradizionali, richiedono solo un decimo dell’energia per il loro riscaldamento, a cui contribuisce anche il sole che in inverno penetra dalle finestre esposte a sud, mentre in estate il tetto e i balconi ombreggiano le finestre mantenendo le temperature in un intervallo adeguato. Il quartiere, come quello di Vauban, dista in bicicletta solo 10 minuti dal centro città e tutta Friburgo è dotata di una fitta rete di piste ciclabili. Il centro è interamente pedonalizzato e all’interno ci si muove a piedi, in bicicletta o in tram. «La città oggi è un modello di sostenibilità perché tutti vogliono vivere in un agglomerato sostenibile e tutti, dai tecnici dagli architetti e fino alle imprese di costruzione, utilizzano materiali e sistemi in grado La città oggi è un modello di sostenibilità perché tutti vogliono vivere in un agglomerato sostenibile: tutti, dai tecnici agli architetti, fino alle imprese di dare alla sostenibilità una forte concretezza», commenta Meinhard Hansen, che è anche presidente dell’Ordine degli architetti di Friburgo. E in questo senso l’impegno sulla sostenibilità non è solo una volontà dei privati, delle famiglie e dei cittadini friburghesi, ma soprattutto delle amministrazioni che hanno promosso azioni di ottimizzazione dei servizi pubblici al fine di favorire la mobilità sostenibile, altro fiore all’occhiello della città. La stazione centrale dei treni, infatti, è diventata 20 - youtrade - novembre 2013 il nodo di scambio della mobilità cittadina, con l’intersezione delle linee ferroviarie con quelle tramviarie e con la realizzazione di una grande deposito per le biciclette, oltre che di alcuni (pochi) «parcheggi scambiatori» per auto. Le aree pedonali, estese in tutto il centro cittadino e in molte parti della metropoli, hanno trasformato Friburgo in una città a misura d’uomo e, soprattutto, di bambino. Questi risultati si devono anche alla forte opera di formazione che le associazioni locali degli artigiani hanno avviato da decenni. In Germania per diventare imprenditori e operai edili bisogna studiare almeno tre anni in una scuola di formazione certificata, come la Gewerbe Akademie der Handwerkskammer, ovvero un’accademia realizzata dalla Camera di Commercio di Friburgo per la formazione di tutte le professionalità legate al mondo artigiano e in particolare quelli dell’impiantistica e delle costruzioni. La misura della professionalità con la quale a Friburgo operano per promuovere la sostenibilità è data proprio dall’impegno delle associazioni camerali e professionali nell’aggiornamento continuo e nello scambio fruttuoso che tali istituzioni hanno saputo mettere a frutto sia con i produttori di materiali, sia con i diversi soggetti della filiera. Così, mentre visitiamo l’Accademia incrociamo giovani tedeschi alle prese con la realizzazione e smontaggio di un muro a secco, tecnici che verificano impianti e strumenti di controllo, ma anche idraulici adulti che passano una giornata di aggiornamento sulle nuove caldaie appena uscite sul mercato, per essere pronti a installarle. Per favorire gli interventi sull’edilizia esistente il Comune eroga incentivi aggiuntivi a quelli federali per coloro che coibentano, installano finestre a triplo vetro e realizzano altri interventi di risparmio energetico. Alcune banche hanno deciso di predisporre prestiti facilitati e standard per queste tipologie di intervento. Queste politiche sono evidenti, per esempio, nelle ristrutturazioni degli edifici di residenzialità pubblica, dove gli investimenti in risparmio energetico consentono non solo di migliorare il comfort, ridurre le spese, ma anche di riqualificare porzioni di città. Friburgo, in tutti i suoi aspetti, testimonia come una città costruisca la sua sostenibilità dalle fondamenta, ovvero dalla cultura dei cittadini e delle future generazioni, così come quella di chi opera nei diversi settori. Friburgo insegna che la sostenibilità non si inventa, ma si pratica con intelligenza e volontà. Una lezione che dobbiamo apprendere e che traccia la strada per il futuro anche delle nostre città. 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Insomma, mai come in questo momento è necessario ricorrere a metereologi dell’economia per capire come sarà il tempo domani. Con questo obiettivo YouTrade ha chiamato a raccolta, anche quest’anno, esperti e addetti ai lavori, per guardare attraverso la nebbia che avvolge il destino del settore. Le conclusioni di questa articolata riflessione le trovate in queste pagine. A partire dalla necessità di rivedere alcuni modelli di business, ormai non più al passo con i tempi. E dalla sorpresa che, forse, possiamo guardare al 2014 come a un anno che segmerà un turnaround, una svolta verso un nuovo modo di fare impresa, più sensibile alle esigenze del mercato e in sintonia con la necessità di edifici meno energivori main SPONSOR SPONSOR Buffet lunch offerto da: DISTRIBUZIONE L AT E R I Z I VINI offertI da: s. r. l. SISTEMI ANTICADUTA - LINEE VITA con il patrocinio: Costruzioni Installazione e Impianti VI Convegno Nazionale youtrade riconversione bergamo martedì 24 settembre 2013 martedì 24 settembre 2013 VI Convegno Nazionale youtrade martedì 24 settembre 2013 VI Convegno Nazionale youtrade bergamo riconversione VI Convegno Nazionale youtrade Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio Le aziende non possono più improvvisare. Perché la crisi costringe tutti a prendere decisioni rapide. E, soprattutto, a scegliere una modalità attiva e flessibile «Q uesta è la storia di un uomo che cade da un palazzo di 50 piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all’altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio». Parte dall’incipit del film di Veronica Monaco La necessità di un cambiamento… …tra percezione e rappresentazione Valutare e prevedere • non è questione di intuito ma di razionalità • Riconversione come processo razionale di scelta strategica della direzione • se si deve cadere, bisogna scegliere come • Riconversione come passaggio dall’agire ESTOTE PARATI secondo la percezione allo scegliere in rapporto alla rappresentazione • possiamo usare il paracadute, subendo passivamente la caduta… • Dall’intuito alla razionalità per non sbagliare le risposte ma senza esagerare stando attenti ai dettagli senza perdere di vista l’insieme Diventare resilienti Resilienza Resilienza è governo della conoscenza Resilienza è la possibilità di anticipare i cambiamenti • in ingegneria la resilienza è la capacità di un materiale di resistere a urti improvvisi senza spezzarsi • in informatica è la capacità di un sistema di adattarsi alle condizioni d'uso e di resistere all'usura in modo da garantire la disponibilità dei servizi erogati • in ecologia e biologia la resilienza è la capacità di un • È definibile come una somma di abilità, capacità, adattamento attivo e flessibilità necessaria per adottare nuovi comportamenti una volta che si è appurato che i precedenti non funzionano • Sinonimi di resilienza sono: elasticità, mobilità, flessibilità, in una parola “adattamento” ecosistema, inclusi quelli umani come le città, o di un organismo di ripristinare l'omeostasi, ovvero l’equilibrio • in psicologia, la resilienza viene vista come la capacità dell'uomo di affrontare le avversità della vita, di superarle e di uscirne rinforzato e addirittura trasformato positivamente 26 - youtrade - novembre 2013 • capacità di ascolto: informarsi, apprendere, incrementare il patrimonio informativo • dinamismo imprenditoriale: rinnovo in&out • flessibilità: adattamento, elasticità, capacità di riconvertirsi • visione: avere ampi orizzonti, superare le barriere materiali e immateriali • innovazione e sviluppo: investire in innovazione di prodotto, di processo, di approccio al mercato VI Convegno Nazionale youtrade La haine-L’odio di Mathieu Kassovitz, Federico Della Puppa. L’esperto, docente di economia all’Università IUAV di Venezia, è intervenuto al VI Convegno Nazionale di YouTrade, per raccontare le difficoltà del settore delle costruzioni negli ultimi anni. Non tutte le imprese si sono attrezzate per affrontare il crollo scaturito da una delle peggiori crisi economiche mai registrate, assicurandosi così un atterraggio morbido e, per quanto possibile, indolore. Perché anche saper scegliere come cadere è fondamentale: per evitare di trovarsi di fronte a un capitombolo: «Si può usare un paracadute (modalità un po’ passiva), oppure una tuta alare, che ci permette di scegliere in maniera attiva la direzione verso cui andare», ironizza Della Puppa . «Non è più tempo di decisioni irrazionali e improvvisate. Le imprese devono essere preparate …oppure la tuta alare decidendo noi dove andare a gestire attivamente il contesto che si è creato e il cambiamento che esso comporta, stando attente ai dettagli senza perdere di vista l’insieme, facendosi le domande giuste e sfruttando il proprio bagaglio di conoscenze». L’informazione diventa quindi la chiave di volta del processo di riconversione. «Per le aziende è scoccata l’ora della riconversione. È necessario cambiare pelle e affrontare strategicamente le trasformazioni in atto, ponendosi le domande giuste e assumendo un atteggiamento resiliente. Essere resilienti significa essere flessibili, adattabili, in grado di cambiare i propri comportamenti e le proprie modalità operative non solo per adeguarsi in maniera coerente e consapevole al mondo che cambia, ma anche per anticipare i mutamenti», continua l’esperto. «Servono capacità di ascolto, di apprendimento, dinamismo Federico Della Puppa imprenditoriale, flessibilità, capacità di visione, investimenti in innovazione e sviluppo. Per fare tutto questo, l’informazione è il punto centrale. Senza le aziende sono perse». Deve essere una scelta consapevole Farsi le giuste domande • scelta come elemento razionale • essere preparati • presupporre cosa succederà IMPARARE A FARSI LE GIUSTE DOMANDE • agire per affrontare il cambiamento • con gli strumenti giusti proviamo a farci alcune giuste domande Cambiare pelle aiutiamo a farsi alcune giuste domande • Cambiare pelle, cambiare testa, • in che case abitiamo? • in che imprese operiamo? • quanto spendiamo per farle funzionare? • che valore hanno sul mercato? • come possiamo incrementare questo valore? • come possiamo renderle più efficienti? • come possiamo essere più efficaci sul mercato? cambiare aspetto: se il mondo si trasforma, bisogna adattarsi come camaleonti • quanto spendiamo per farle funzionare? • che valore hanno sul mercato? • come possiamo incrementare questo valore? • come possiamo ridurre la spesa di funzionamento RICONVERSIONE: DIVENTARE RESILIENTI • La selezione darwiniana delle imprese è il dato che ha caratterizzato il primo decennio del secolo e le spese manutentive? • Adesso è arrivato il momento di abbandonare le strade senza uscita: per le aziende è scoccata l’ora della riconversione • come possiamo rendere più salubri le nostre case? Riconvertirsi attraverso la resilienza • seguire un approccio maieutico, traendo valore dall’innovazione e dalla capacità di adattamento, puntando sull’informazione e utilizzando gli strumenti giusti L’informazione è l’elemento strategico per fare le scelte adattative coerenti Ovviamente gestendola consapevolmente ;) Grazie per l’attenzione! Federico Della Puppa Economia e Gestione di Imprese Università IUAV di Venezia THEOR MA sas [email protected] novembre 2013 - youtrade - 27 VI Convegno Nazionale youtrade Come gestire la nuova era del camaleonte Quanto sono permeabili le aziende al cambiamento e all’innovazione? E quali sono gli elementi strategici su cui basare la trasformazione, in un mercato sempre più interconnesso? Le costruzioni e l’età della pietra i Croods: sopravvivere come unica strategia… di Veronica Monaco L e novità non avanzano, sono già un passo avanti a noi: dobbiamo inseguirle, coglierle e trovare nuovi equilibri. Sono due le scelte che ci si pongono davanti: sopravvivere o vivere, due atteggiamenti diversi che implicano rispettivamente il trionfo della paura o della curiosità. Ma le aziende, quanto sono permeabili al cambiamento e all’innovazione? E quali sono gli elementi strategici su cui devono basare il loro cambiamento? Federico della Puppa, docente di economia presso l’Università IUAV di Venezia, ha risposto nel suo secondo intervento al VI Convegno Nazionale di YouTrade. «Il settore delle costruzioni deve ricominciare come se fosse di fronte a un nuovo inizio. Affrontare le nuove situazioni con gli schemi del passato, infatti, può essere molto pericoloso», puntualizza il docente. «Certo, si può rimanere ancorati ai propri modelli, ma in questo caso 28 - youtrade - novembre 2013 …e trovarsi spiazzati da un nuovo mondo Il nuovo mondo chiede di adattarsi alle novità • i vecchi strumenti non bastano più e non servono ad affrontare il nuovo • il nuovo non avanza, è già avanti e a noi tocca inseguirlo • dobbiamo affrontare la nuova era trovando nuovi equilibri, riconvertendoci ai nuovi mercati, adattandoci con nuovi modelli operativi e nuove strategie l’impresa non diventerà mai veicolo di innovazione di fronte a un mercato sempre più complesso, relazionale, globalizzato e interconnesso». È cominciata a livello mondiale una conversazione vigorosa. Attraverso Internet, le persone stanno scoprendo e inventando nuovi modi di condividere le conoscenze pertinenti con incredibile rapidità. Come diretta conseguenza, i mercati stanno diventando più intelligenti e più velocemente della maggior parte delle aziende. Da questa frase emblematica, tratta da The Cluetrain Manifesto del 1995, prende spunto Della Puppa per proseguire la sua riflessione sulla nuova era del mercato. «Ormai siamo dentro un grande universo sociale che influenza le stesse modalità operative delle aziende e dei loro business. Viviamo in un’epoca mediata dalle relazioni. Per questo la filiera, fatta di rapporti tra imprese e persone, assume, oggi più che mai, un’importanza fondamentale: possiamo recuperare competitività solo se siamo in grado di ottimizzare questi rapporti e gestire in maniera sinergica la produzione, le informazioni, la concorrenza, il mercato. Non ce n’è più per tutti, la filiera lunga non è più efficace. Le VI Convegno Nazionale youtrade Il cambiamento è un pericolo? di fronte al cambiamento: Il problema delle sindromi Il problema delle sindromi • siamo sicuri di non • siamo sicuri di non • e siamo sicuri che essa Not In My Back Yard ! Not In My Back Yard ! Build Absolutely Nothing Anywhere Near Anything avere un po’ di sindrome NIMBY nelle nostre imprese? avere un po’ di sindrome NIMBY nelle nostre imprese? non si possa trasformare nella sua variante BANANA? • paura • curiosità Come recuperare competitività Parafrasiamo Albert Einstein “La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre” ottimizzare i processi esterni ottimizzare i processi interni imprese devono imparare a scegliersi e a creare valore aggiunto». Una sfida da affrontare, tenendo a mente anche un altro elemento chiave: la normativa europea sull’efficientamento e la riqualificazione energica. «La prossima programmazione europea 2014-2020 prevede che tutti gli edifici Proviamo a traslare questa frase sul nostro ragionamento e rendiamola un po’ più articolata: in tempi di crisi l’impresa è il paracadute o la tuta alare che funziona se si apre alla filiera, alle partnership e alle relazioni 4 punti sui quali aprire il paracadute o la tuta alare pubblici di nuova costruzione entro il 2018 e tutte le nuove costruzioni private entro il 2020 siano costruite a energia quasi zero. Il mercato è pronto ad accogliere questa sfida dell’efficientamento, ma manca una programmazione seria ed efficace che agevoli gli investimenti delle famiglie: basti pensare agli incentivi prorogati con una scadenza di soli sei mesi, un tempo irrisorio per l’edilizia», riusssume Della Puppa. Insomma, dobbiamo diventare attori di quella che il sociologo Zygmunt Bauman chiamava modernità liquida. «Essere liquidi significa superare le rigidità che implica il sistema, adattandoci alla modernità e utilizzando gli strumenti che ci offre. E in questo frangente, la crisi è una condizione essenziale per l’innovazione. Ma per fare, dobbiamo disimparare: disimparare i vecchi schemi, i vecchi modelli di comportamento, i vecchi automatismi». Non è facile ma, conclude l’esperto, come diceva Groucho Marx «Ricordare il passato serve per il futuro, così non ripeterai gli stessi errori: ne inventerai di nuovi». Resilienza è la possibilità di anticipare i cambiamenti • capacità di ascolto: informarsi, apprendere, incrementare il patrimonio informativo • dinamismo imprenditoriale: rinnovo in&out • flessibilità: adattamento, elasticità, capacità di riconvertirsi • visione: avere ampi orizzonti, superare le barriere materiali e immateriali • innovazione e sviluppo: investire in innovazione di prodotto, di processo, di approccio al mercato Certo, non è facile… Ma per fare questo possiamo farci aiutare dal passato “Guardare al passato serve per il futuro, così non ripeteremo gli stessi errori: semplicemente ne inventeremo di nuovi” (Groucho Marx) novembre 2013 - youtrade - 29 VI Convegno Nazionale youtrade Bisogna investire per rinascere I segnali di ripresa ci sono, ma si deve saperli individuare. Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme, spiega, dati alla mano, che cosa succederà nei prossimi mesi. E perché le aziende possono trarre vantaggio da tre parole chiave per il futuro: organizzazione, ricerca e innovazione di Santina Muscarà B eep Beep scappa e Wile E. Coyote lo insegue. Molte sono le strategie per catturare il canarino tra le gole della Monument Valley. Ma anche quelle a prima vista vincenti risultano errate e il povero coyote finisce sempre per cadere da qualche precipizio, magari schiacciato da qualche grosso masso o vittima di una trappola ideata dal suo stesso ingegno. Poi l’inseguimento ricomincia fino alla prossima caduta. I personaggi della Warner Bros descrivono perfettamente questi anni di crisi economica, fatta di strapiombi e tentativi di risalita «ma forse questa volta siamo arrivati alla fine della caduta. Riusciremo a rialzarci?», si interroga Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme. «È necessario capire che cosa sta succedendo e dove sarà la ripresa. Il 2013 è stato un anno molto duro. Nel 2012 il mercato edile ha perso il 30% degli investimenti e quest’anno scenderemo a -35%. Le nuove costruzioni residenziali registrano -51%, il non residenziale -40%, le opere pubbliche -30%. Nel 2012 le nuove abitazioni erano a -55% e producevamo 350mila nuove residenze all’anno, mentre il prossimo anno scenderemo a 130mila. Il mercato immobiliare si è ridotto del 50%: dalla compravendita di 1 milione di alloggi all’anno, oggi si arriva a 500mila, la metà». Ma a che 30 - youtrade - novembre 2013 cosa corrispondono i 500mila alloggi che si rogitano e le 130mila abitazioni che si costruiscono? È fondamentale capire che succede nel sistema dell’offerta: «Quando arriva una crisi come questa la selezione è inevitabile e coloro che hanno commesso errori escono dal mercato riequilibrando, così, il sistema di domanda e offerta», continua l’esperto. «Ma, nel nostro caso, con i i cosiddetti concordati bianchi e con situazioni in cui i bilanci sono solidi economicamente, ma i crediti per lavori eseguiti non sono saldati, la selezione non avviene come dovrebbe e la crisi non è efficace come lo è stata in altri periodi». Resta il fatto che i numeri di chi esce dal mercato sono comunque importanti. E i bilanci 2012? Come ogni anno il Cresme analizza 200 aziende di distribuzione edile. Risultato: il Lorenzo Bellicini VI Convegno Nazionale youtrade 2012 è stato peggiore del 2009 con una perdita di 0,6% per quanto riguarda i bilanci e con un crollo del margine operativo lordo del 3,8% del fatturato. «I distributori hanno perso l’11% del fatturato rispetto al 2011. È andata un po’ meglio al settore dell’idrotermosanitario che perde solo il 5,5% e dimostra come sia la ristrutturazione a tenere in piedi le costruzioni. Il materiale elettrico registra -10%, testimoniando il crollo del mondo del fotovoltaico, che aveva avuto un impatto forte sul settore, crescendo del 25% nel 2010 e del 4,4% nel 2011», analizza Bellicini. Non vi è dubbio che la situazione sia difficile e la prima metà del 2013 è quasi peggiore del 2012, novembre 2013 - youtrade - 31 VI Convegno Nazionale youtrade anche se in questa seconda parte le cose sembrano prendere una direzione leggermente diversa, almeno per i settori coinvolti nella ristrutturazione. In realtà non è possibile parlare di una sola crisi, ma di due crisi che hanno colpito gli ultimi anni: «Dalla 32 - youtrade - novembre 2013 prima eravamo usciti nel 2011 e poi siamo entrati nella seconda con quasi la totalità, l’82%, delle imprese con perdita di fatturato», sostiene il direttore del Cresme. La valutazione si sposta sul mercato immobiliare: dal 1996 al 2012 compravendite e prezzi hanno retto bene e chiunque acquistasse ne traeva un guadagno sicuro, ma in passato si è arrivati da rogitare in un anno il 3,5% dello stock abitativo del nostro Paese fino all’l’1,3% di oggi. La caduta è stata forte e il mercato è cambiato. «È mutata VI Convegno Nazionale youtrade anche per la politica fiscale, con l’Imu per prima e seconda casa. Da queste tasse sono entrati 24 miliardi di euro, di cui solo 4 dalla prima casa. È stata l’Imu sulla seconda casa ad apportare un profondo cambiamento del mercato immobiliare, perché in Italia abbiamo 5,5 milioni di abitazioni secondarie da mantenere, includendo anche altri oneri, come la tassa rifiuti e i costi di gestione e manutenzione. Non a caso, è adesso che si è creato il vero mercato degli affitti e chi opera nel nuovo deve fare i conti con questo eccesso di offerta derivante dal patrimonio esistente. Con la conseguente diminuzione dei prezzi, scesi di almeno il 30%, e il blocco degli acquisti, perché in questa situazione gli italiani preferiscono risparmiare piuttosto che comprare», puntualizza l’esperto, secondo cui le previsioni novembre 2013 - youtrade - 33 VI Convegno Nazionale youtrade vedono un secondo semestre 2013 ancora negativo ma con qualche piccolo segnale positivo che porterà alla crescita nel 2015. Parte trainante sarà il settore delle costruzioni. Importante avere in mente che una volta fuori dal tunnel nulla sarà come prima. La riconfigurazione interroga su vari piani: sociale, territoriale, tipologico e imprenditoriale. Da qualche anno si stanno facendo strada i driver che stanno cambiando il settore delle costruzioni; basti pensare al crescente processo di innovazione tecnologica, all’introduzione di nuovi strumenti come il Building information modeling (Bim), all’integrazione di servizi e costruzioni, all’abbattimento dei costi di esercizio che condizionano sempre più gli acquisti. «I temi dell’energy technology e della sostenibilità ambientale non sono chiacchiere, ma sono il business dei prossimi anni», chiarisce Bellicini. «Il territorio è la più grande infrastruttura 34 - youtrade - novembre 2013 del Paese. In Italia operano sette delle dieci top società di ingegneria ambientale americana e il loro fatturato cresce, incurante della crisi. Il mercato edile dei prossimi anni punterà su energia e impianti. La chiave vincente sarà l’integrazione tra impiantistica e costruzioni. Poi, c’è il mondo della riqualificazione e rigenerazione urbana, fatto di ristrutturazioni, piani di sicurezza degli edifici, incentivi fiscali che, pur non compensando la crisi del settore, contribuiscono alla ripresa. Bisogna ripensare alle costruzioni e a come funzionano diversamente oggi rispetto al passato. Organizzazione, ricerca e innovazione sono i parametri fondamentali che in un processo di competizione internazionale assegnano ai Paesi avanzati la capacità di innovare e di offrire al mercato prodotti di qualità sia come sistema Paese, sia come sistema industriale. Infine, non possiamo più permetterci un indice di produttività basso. Dobbiamo ridisegnare il modello. Si potrebbe approfittare della crisi per ripensare al modello delle costruzioni, come ha fatto l’Inghilterra alla fine degli anni Novanta». L’obiettivo resta sempre lo stesso: fare in modo che la crisi diventi occasione per cambiare, prima di tutto attraverso azioni concrete come una migliore progettazione grazie al Bim, l’unione degli attori della filiera, la riflessione sulla distribuzione di materiali edili, che oggi sono venduti attraverso moltissimi canali. «Dobbiamo riallargare la domanda, specializzarla, ma per farlo bisogna avere conoscenza di quel che succede. I segnali di ripresa ci sono e sarà una ripresa tipologica e territoriale. Il primo consiglio che darei a un’azienda? Fare un’analisi di marketing territoriale per scoprire quali sono i segmenti e i territori vincenti», conclude Bellicini. Insomma, il messaggio per le aziende è: investire per rinascere. VI Convegno Nazionale youtrade Le regole d’oro per la nuova professione La ripresa cambierà le regole del gioco. Perché la crisi della distribuzione è anche quella di un modello di offerta di ROBERTO ANGHINONI M i è stato chiesto di tirare le fila del discorso, dei tanti discorsi che sono emersi anche dal lavoro del Tavolo tecnico. Propongo, quindi, un rapido lavoro di sintesi che spero possa in qualche modo definire un concetto, quasi una strategia, che negli ultimi anni si sta facendo sempre più pressante e a mio avviso convincente. Si tratta, alla fine, di un semplice slogan che ho rubato al Tavolo tecnico. Ma, prima di mostrarvelo, vi spiego perché l’ho adottato e perché, secondo me, è così importante. Al Tavolo tecnico, ma anche nelle interviste che abbiamo ascoltato al Convegno di YouTrade ho raccolto ed evidenziato alcuni concetti fra i tanti davvero interessanti che sono emersi nella discussione. Il problema delle rivendite è il confronto quotidiano con il passato. Il messaggio racchiuso in questa frase è molto chiaro: il passato è passato, cerchiamo di guardare avanti, senza lasciarci condizionare da ciò che è stato, senza continuare a rimpiangere i bei tempi che furono, cosa che ormai tutti sappiamo non si ripeterà. Il nostro sforzo deve essere quello di riposizionare le nostre attese con una attenta valutazione del presente e delle opportunità che il mercato ci riserva per il futuro. La generazione di rivenditori che è ancora saldamente al comando delle 36 - youtrade - novembre 2013 proprie aziende, ha prodotto una mancanza di immagine enorme nei confronti del nostro stesso settore. Queste persone non sapranno reagire al nuovo mercato. Questo pensiero, molto forte, merita una riflessione altrettanto decisa. Questa tesi sostiene che siamo stati sempre così legati agli aspetti commerciali, sempre così preoccupati di accontentare il cliente senza mai offrirgli una consulenza tecnica che probabilmente non abbiamo mai avuto, che oggi i nostri magazzini non sono affatto presi in considerazione dai professionisti dell’edilizia moderna. Di più: che per questo motivo certe rivendite scompariranno dal mercato. Vendere significa accontentare il cliente. Questo l’abbiamo sempre fatto, ma quel tipo di cliente sta scomparendo e, purtroppo, anche quel tipo di rivenditore. Credo, quindi, che dobbiamo rivedere anche il significato della parola «accontentare». Il nuovo cliente, lo abbiamo visto, è un professionista, e un professionista si accontenta solo se gli offri le soluzioni professionali che si aspetta. Badate bene, non i prodotti, ma le soluzioni tecniche. Se ne deduce che la vendita sarà sempre più la conseguenza di una corretta ed efficace azione di consulenza tecnica. La crisi ha evidenziato il valore del rapporto umano. Gli agenti dei produttori devono lavorare sul campo, Roberto Anghinoni a fianco del loro cliente. Di questo sono sempre stato e sempre sarò convinto: il nostro è il mercato degli esempi pratici. Ma anche qui dobbiamo cercare di cambiare un po’ la natura di questo rapporto. Non ha senso che il rivenditore chiami il produttore per risolvere un problema tecnico e si disinteressi della faccenda, come se la cosa non lo riguardasse. Non è così che si cresce. Non è così che si diventa professionali. Il nuovo cliente che mi vede chiamare il fornitore ogni cinque minuti per avere informazioni tecniche, si domanda perché non è andato direttamente dal produttore, invece di perdere tempo con me. Tuttavia, e per fortuna, esistono già diverse aziende produttrici che questa strada la stanno percorrendo con successo, coinvolgendo i rivenditori di buona volontà, che ci sono e che, guarda caso, anche di questi tempi lavorano. E infatti, pur fra mille difficoltà, i risultati arrivano. Abbiamo aumentato la gamma VI Convegno Nazionale youtrade strategie e proposte concrete per Vendere IL PROFESSIONISTA “RICONVERTIRSI” significa COMPRA accontentare il cliente DAL PROFESSIONISTA ROBERTO ANGHINONI sillabario srl www.sillabariopress.it della nostra offerta per mettere a disposizione dei nostri clienti la massima scelta. Questo è un commento difficile, perché entriamo in una sorta di campo minato che si chiama Grande distribuzione organizzata. I più arditi non la definiscono più semplicemente Organizzata, ma Specializzata. Un manager di quel settore ci ha confidato che, a suo parere, i rivenditori edili commetterebbero un grande errore a mettersi in concorrenza con la Gdo. Certamente, per molti distributori avere a fianco del proprio magazzino un punto vendita della Gdo potrebbe di primo acchito essere un problema. Ma non per i prezzi, come molti rivenditori sostengono, ma perché loro sono organizzati veramente. Hanno l’accoglienza e la varietà di proposta commerciale di un supermercato, una gestione della logistica fortemente informatizzata, sanno comunicare sia all’interno che all’esterno e lo fanno in modo moderno ed efficace, poi magari possono proporre anche qualche buon prezzo, per lo più «civetta», ma non sono scelti per quello. Per anni, io per primo in qualche articolo, abbiamo raccomandato al rivenditore edile di ampliare la gamma della sua offerta. Dopo questa crisi, e in piena fase di cambiamento, personalmente ho cambiato opinione. Intendiamoci, la varietà dell’offerta è importante, ma la specializzazione è determinante. Voglio dire: per investire in una nuova attività, io oggi sceglierei la specializzazione. Il futuro della distribuzione edile dipenderà dalle scelte che si faranno. (Soprattutto, se si faranno). Questo è un tema che meriterebbe un convegno a sé: perché dovremo imparare a declinare il verbo scegliere in tutti i tempi possibili e immaginabili. Il concetto di scelta è davvero fondamentale. La prima domanda che mi farei è questa: che cosa voglio scegliere di essere? C’è poi una versione più realistica della stessa www.sillabariopress.it domanda: che cosa posso scegliere di essere? Per rispondere a questa domanda ho fatto alcune considerazioni alquanto elementari: con la semplice vendita dei prodotti non si margina più. Quindi, non si cresce più. Come distributore devo dimenticare il vecchio concetto di volumi di vendita e concentrarmi su quello di qualità della vendita. Il concetto è più vecchio di me, ma non è così popolare come dovrebbe. Per offrire qualità è necessario fornire consulenza tecnica avanzata. Ma non ci può essere competenza tecnica senza formazione. La formazione tecnica porta alla specializzazione, ciò di cui oggi i clienti hanno realmente bisogno. Per compiere il grande passo, la riconversione, io devo iniziare a scegliere sia i miei fornitori, sia i miei clienti. E lo posso fare solo quando ho risposto alla domanda iniziale: che cosa voglio (o posso) scegliere di essere? Per concludere, torniamo alla scoperta dello slogan cui accennavo all’inizio. Perché io una cosa l’ho capita, forse una sola nella vita, ma, secondo me abbiamo unicamente una possibilità, ed è quella di modificare radicalmente il significato che tanto amiamo della nostra professione, quello di comprare e vendere materiali edili. Il cambiamento ci impone di passare da strutture di distribuzione a luoghi di consulenza tecnica. I nostri magazzini devono diventare punti di informazione, anche di formazione, e solo alla fine di questo processo potremo proporci come partner commerciali. I clienti devono venire da noi perché li sappiamo consigliare, perché sappiamo rispondere alle loro domande, perché li aiutiamo a lavorare bene, e non perché da noi risparmiano. Perché, oggi più che mai, il valore che sapremo dare alla nostra professionalità sarà sempre maggiore del valore intrinseco di un prodotto o di un sistema. In sostanza, «il professionista compra www.sillabariopress.it dal professionista». In fondo, tutti avvertono la necessità di migliorare il loro modo di operare sul mercato e tutti stanno cercando interlocutori che la pensino allo stesso modo. Sono cose che sappiamo, è nella natura umana cercare di migliorarsi. La differenza è che oggi per sopravvivere queste cose non basta conoscerle, le dobbiamo mettere in pratica. Il nuovo mercato, il nuovo modo di costruire, prevede la conoscenza e l’utilizzo di nuovi materiali, si parla di comfort abitativo, dobbiamo conoscere le leggi dell’acustica e della termica, le energie alternative, i materiali sostenibili, le nuove tecniche costruttive, saper distinguere e consigliare i materiali performanti e anche sapere che per dieci anni si parlerà praticamente solo di ristrutturazione, del recupero dei centri storici delle città piccole e grandi. In realtà, nessuno di questi temi è una vera novità, ma il problema, il nodo centrale di tutto il discorso, è che ben pochi professionisti che operano in questi campi hanno come punto di riferimento la tradizionale rivendita di materiali edili. Questi sono i mercati da conquistare, Questi sono i clienti da catturare Il nostro dovere di imprenditori è quello di rimetterci in gioco su questi nuovi presupposti, per non dover più sentirci dire che siamo un inutile e costoso passaggio in più, che non abbiamo un’immagine adeguata. E l’unico strumento certo per raggiungere questi obiettivi, e ripartire, è la formazione. Quindi penso che il messaggio che ci sta lanciando il mercato sia chiaro: il settore della distribuzione edile, per sopravvivere deve necessariamente diventare un settore di professionisti veri, e vorrei anche aggiungere finalmente orgogliosi di esserlo. E credo anche che questo sforzo ci aiuterà, e in qualche modo ci obbligherà, a diventare imprenditori migliori. novembre 2013 - youtrade - 37 Il consumatore si è consumato La crisi ha modificato il comportamento di chi fa acquisti. E le imprese ora fanno i conti con la maggiore prudenza nello shopping degli italiani. Siamo alla fine di un modello? di Carlo Lorenzini I n cinque anni i consumi sono crollati del 5%. Tra il 2007 ed il 2012 la crisi ha diminuito in modo consistente i consumi reali, al netto dell’inflazione, delle famiglie italiane. Secondo una recente ricerca della Cgia di Mestre si tratta, in termini assoluti, di una contrazione della spesa stimata in 44,5 miliardi di euro, pari a quattro manovre del Governo. Secondo la Cgia, i beni che hanno subìto la riduzione più pesante sono stati il settore automotive, carburanti e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico (-19,2% pari a -22,7 miliardi di spesa), abbigliamento e calzature (-13,9% pari a -9,6 miliardi), bevande e tabacco (-10,1% pari a -2,3 miliardi), alimentari e bevande non alcoliche (-9,6%, pari a -12,4 miliardi ). Anche i consumi per mobili, elettrodomestici e manutenzione della casa, una voce che interessa indirettamente il comparto edile, ha avuto una contrazione significativa, pari a -8,4%, per 5,4 miliardi di spesa in meno. Dove gli italiani hanno speso di più o hanno orientato, per scelta o necessità, la spesa? Sulle uscite per la casa, le bollette di luce, acqua e gas (che sono cresciute del +3,9%), sulle spese sanitarie (+3,8%), le comunicazioni (+3,1%) e la cultura (+3%). In pratica, non sono crollati solo i consumi, ma anche l’immagine del consumatore, così come lo abbiamo conosciuto nel passato. Il profilo di chi spende oggi evidenzia un nuovo stile di vita. È un consumatore che acquista meno auto nuove e utilizza di più quelle in circolazione, che rimangono 38 - youtrade - novembre 2013 Fonte: Censis sempre più in garage e per le quali si interviene di più con la manutenzione. La spesa per scarpe, vestiti e cibo si è ridotta, mentre aumentano i costi di gestione delle abitazioni. E questo è un altro elemento non secondario: se la gestione delle case diventa più onerosa, sistemi di intervento di risparmio energetico che consentono di risparmiare sulla bolletta possono essere nel mirino delle famiglie, grazie anche agli ecobonus. Tuttavia, l’incertezza e l’attendismo sono i nuovi parametri con i quali confrontarsi. È un consumatore attento per necessità, più che per scelta. E l’aumento dell’Iva certo non favorisce questa situazione. Per certi versi si potrebbe parlare del «crollo del consumatore», più che di quello dei consumi, perché questi ultimi sono solo la cartina di tornasole. È la figura del consumatore che è cambiata, che si muove con più attenzione, verifica le spese e decide di orientare le scelte verso azioni di maggiore consapevolezza. YouTrade nel convegno del 2012 si è occupata di consumatore responsabile. In anticipo sui tempi. Ma i segnali c’erano e i dati elaborati dalla Cgia di Mestre confermano, in sostanza, quello che dal punto di vista sociologico è già stato rilevato. Altre ricerche e indagini portano alle stesse conclusioni in altri Il primo gruppo italiano per il risanamento energetico IL RISANAMENTO ENERGETICO È “BETTER LIVING” perché: 1 Migliora il confort 2 Fa risparmiare 3 Contribuisce a ridurre l’inquinamento ambientale Caldo d’inverno, fresco d’estate, aria più pulita, isolati dal rumore Minore consumo di energia e quindi minori costi Minor consumo di energia quindi minori quantità di CO2 emesse nell’ambiente Diffondere la cultura del better living significa rispondere al bisogno dell’utenza finale di vivere con un maggior confort, risparmiando e con un occhio anche all’ambiente. www.isholnet.it TV MI TO VR TV PD PR GE LU AR 7 aziende 10 punti di distribuzione dislocati nel centro-nord Italia 40 mezzi per il trasporto e la movimentazione dei materiali, sistema informativo centralizzato 50 addetti alle vendite 43.000 mq di superficie Fonte: Censis settori. Secondo una ricerca promossa da Granarolo alcuni mesi fa, gli italiani hanno messo in campo strategie di sopravvivenza, al punto da dare più importanza al prezzo (80%) che alla qualità (50%) nel settore alimentare. Ma il fatto più interessante è che si preoccupano, in maniera sempre più crescente, di ridurre gli sprechi: il 90% degli intervistati dichiara un maggior impegno proprio e dei propri familiari nel ridurre il superfluo, soprattutto acquistando meno prodotti. Allo stesso tempo è in atto «un ritorno a casa»: si pranza di più in famiglia (64%) e meno al bar (67%) o al ristorante (66%) o in mensa (42%), e si preferiscono i prodotti scontati o in in promozione (60%) recuperando cibi e ricette tradizionali (29%). Infine, il rapporto Eurispes 2013 ha fotografato un paese che vive «rintanato nel presente», alla giornata, con una condizione cronica d’insoddisfazione e di sfiducia, oltre che un pericoloso allontanamento dalle istituzioni. È una visione fosca e pessimista quella del rapporto Eurispes 2013. Il disagio economico delle famiglie si è aggravato (indica questa condizione il 70% degli italiani) e si fa ricorso ai propri risparmi per far fronte alla crisi. La perdita del potere d’acquisto è una realtà per sette italiani su dieci e per far fronte alle difficoltà economiche, in maniera più diffusa rispetto alle precedenti rilevazioni dell’Eurispes, si taglia su tutte le voci di spesa e si modifica 40 - youtrade - novembre 2013 la quotidianità. Sono fenomeni che cambiano profondamente le abitudini e la vita quotidiana. È un cambiamento congiunturale dettato dalla crisi, ma che potrebbe avere conseguenze profonde nella capacità di investire in futuro, se e quando la ripresa economica dovesse materializzarsi. E in questo senso, un elemento interessante che emerge dal quadro a tinte fosche di Eurispes è che se gli intervistati fossero al Governo oltre ad aumentare le pensioni minime (89,1% degli intervistati), Fonte: Censis attuerebbero nuove politiche di sostegno alle imprese (87,7%), incrementerebbero gli investimenti in ricerca e sviluppo (87,4%), cambierebbero la legge elettorale e introdurrebbero meccanismi di redistribuzione della ricchezza (85,3%), favorirebbero il rientro dei capitali dall’estero (84,4%). E, ancora, introdurrebbero maggiori tutele per i lavoratori (83,5%), modificherebbero i meccanismi di accesso al credito (81,5%), aumenterebbero la pressione fiscale sul sistema bancario (62,4%), introdurrebbero il patrimoniale (61,3%), mentre solo un terzo del campione perseguirebbe sulla linea del rigore imposta da Monti (32,4%). Oltre che consumatori attenti gli italiani sono dunque anche informati. Infine, considerando che il 57% dei navigatori abituali su Internet è iscritto ad almeno un gruppo d’acquisto e il 29,6% ha fatto anche concretamente shopping attraverso uno di questi gruppi, emerge anche un profilo di consumatore consapevole, delle proprie scelte, delle proprie opportunità e della necessità di ridurre i passaggi tra produzione e consumo. Dunque indecisione e incertezza rallentano e modificano la spesa dei consumatori, sempre più responsabili e consapevoli. Sono nuove categorie ormai consolidate con le quali confrontarsi. E stante la condizione economica generale forse dovremo farlo ancora a lungo. Tra gli scaffali gira il fantasma Ikea La grande distribuzione specializzata cresce nella vendita di materiali edili (e dintorni). Così i negozi tradizionali devono specializzarsi. E diventare grandi con le aggregazioni di Federico Della Puppa L a distribuzione dei materiali edili in Italia conta 8mila rivendite, con un giro d’affari di circa 20 miliardi. A queste, vanno aggiunte le 3mila della distribuzione idrotermosanitaria, che muovono circa 13 miliardi di compravendite e altre 4mila di materiale elettrico, per circa 8 miliardi. In totale le rivendite sono 15mila, con un fatturato complessivo di circa 41 miliardi. Insomma, una media «trilussiana» di 2,7 milioni di giro d’affari per punto vendita. La dimensione media delle attività è un elemento importante, perché evidenzia la concentrazione del sistema. Si passa dai 4,3 milioni medi per negozio nel settore della distribuzione idrotermosanitaria ai 2,5 della rivendita edile. Il dato medio è ovviamente un dato molto grezzo, ma evidenzia già due elementi: il primo riguarda il fatto che in alcuni settori la concentrazione dei soggetti e la dimensione aziendale è un processo avviato da tempo, che ha portato a costruire un sistema più efficiente ed efficace di quello di un tempo. Il secondo, riguarda il fatto che una dimensione media di ricavi per punto vendita di queste dimensioni è appetibile per soggetti organizzati e in grado di intervenire con maggiore efficienza in marketing e posizionamento, sia territoriale che di gamma e prezzi. Il settore delle costruzioni è un sistema molto particolare, nel quale la legge non scritta della presenza di strategie di basso profilo («pochi, maledetti e subito») è uno dei fattori che ne condizionano la crescita e la 42 - youtrade - novembre 2013 professionalità. L’estrema competizione sui prezzi, con ribassi eccessivi, sia dal punto di vista dell’offerta che della domanda, pone gli interlocutori della filiera su piani che non sono qualitativi, se non in alcuni segmenti. Inoltre, la presenza di strategie deboli dal punto di vista territoriale, la necessità per molti rivenditori di fare da veri e propri finanziatori ai clienti con difficoltà di pagamento e problemi nel recupero dei crediti, comporta rischi ed esposizioni che non consentono di pianificare adeguatamente le attività. Se a questo si associa la mancanza di conoscenza sulle effettive potenzialità di mercato e la storica scarsa propensione alla collaborazione territoriale e alla costruzione di reti di offerta, ne emerge un quadro difficile e con molti punti sui quali agire. Per questo le rivendite edili devono rivedere l’organizzazione aziendale e la struttura di offerta, individuando le ottimizzazioni utili a costruire una migliore capacità di azione sul mercato orientata alla soddisfazione del cliente, rivedendo i processi aziendali e ricostruendo la propria filiera mediante partnership strategico-produttive. La strategia coerente è quella di passare da una focalizzazione sui costi a una sui prezzi, passando da una logica di gruppi di acquisto a una di gruppi di vendita. La prima è una filiera che si organizza andando a scontare a monte le proprie remuneratività, cercando negli sconti dei fornitori e nei premi di budget la competitività. La seconda è, invece, una logica di orientamento al mercato, in cui il prezzo è vincente se si ottimizza la filiera a monte e la partnership è strategica. È un cambiamento di mentalità non semplice, al quale si aggiunge un fattore non secondario come la disintermediazione. La crisi ha portato nel mercato dei prodotti di consumo il protagonismo del cliente nella scelta e la concentrazione dell’offerta in strutture in grado di accudire e supportare il cliente, bypassando le vecchie filiere lunghe. In pratica, grazie anche allo sviluppo dell’e-commerce e di internet, si sono eliminati alcuni intermediari. Questa disintermediazione è presente oggi anche in alcuni segmenti della distribuzione edile, dove le grandi catene della distribuzione organizzata sono in grado sopperire alla domanda, fornendo non solo prodotti, ma prezzi adeguati, tempi immediati di consegna e soprattutto spazi di scelta e tempistiche di apertura legate ai tempi del commercio su vasta scala. È inevitabile che in questa situazione la competizione tra grandi strutture e distribuzione edile tradizionale tenda a sovrapporsi sia in termini La signora Maria o il signor Mario non sono più gli unici interlocutori della grande distribuzione, ma lo sono sempre più le imprese di costruzioni, i piccoli artigiani di offerta che di target. La signora Maria o il signor Mario non sono più gli unici interlocutori della grande distribuzione, ma lo sono sempre più le imprese di costruzioni, i piccoli artigiani e i tanti che agiscono nel mercato e che sono disposti ad acquistare prodotti che la grande distribuzione organizzata e specializzata (Gds) è in grado di fornire a un prezzo competitivo. La Gds sta rafforzando l’offerta in termini di nuovi punti vendita, e dunque con presenze territoriali studiate e mirate. Ma anche in termini di materiali edili, a partire dalle famiglie sulle quali è sempre stata presente, dalla ferramenta all’utensileria e il colore. L’apertura nella Gds di segmenti competitivi anche nei pavimenti e rivestimenti, nell’arredo bagno e nei sanitari, evidenzia un percorso-scontro con la distribuzione edilizia tradizionale inevitabile. Ma con una differenza: nella Gds i prezzi sono esposti, sono uguali per tutti e sono pronto cassa. E in questo settore la gestione del magazzino, degli ordini, dei rapporti con i fornitori in termini moderni è strategica ed essenziale. Se a queste dinamiche si associa la crisi del mercato delle nuove costruzioni, dunque della cantieristica, e la crescita del recupero, è evidente che in uno scenario nel quale la ristrutturazione e la manutenzione della casa sono i settori di riferimento, in termini di vendite e di business è il cliente privato che deve sempre più essere protagonista delle scelte. È lui che prende la decisione di intervenire sulla propria abitazione e di acquistare un prodotto piuttosto che un altro. In pratica, se si procede verso una «ikeizzazione» della distribuzione edile non ci sarà in futuro più molto spazio per la costruzione di prezzi finali al cliente che non siano trasparenti. E la Gds, in più, ha la forza di poter fornire non solo cataloghi stile Ikea, ma anche essere presente con superfici di vendita accoglienti, organizzate, con ampia disponibilità di merce e con orari comodi 7 giorni su 7. Le piccole imprese artigiane, che costellano il settore, sono uno dei riferimenti specifici per la Gds. Non lo sono le grandi imprese e i progettisti. Per ora. Ma l’evoluzione è dietro l’angolo e la battaglia in futuro sarà lì. Quelle attuali sono solo delle prove. Come deve muoversi la distribuzione edile, ma anche quella elettrica ed idrotermosanitaria, rispetto a queste dinamiche? L’organizzazione della Gds, le strutture, la capacità finanziaria, i sistemi informatici e logistici sono difficilmente aggredibili sul loro stesso terreno. È evidente che provare a copiare in piccolo la Gds è un errore da evitare. Invece, il primo passo è l’individuazione specifica del target di riferimento. E i punti di forza oggi possono essere molti, dalla Il punto chiave è la dimensione media dei punti vendita e la frammentazione: 15mila punti vendita sono due per ogni comune, compresi quelli con 50 abitanti focalizzazione sull’offerta legata alle caratteristiche storiche e tradizionali del territorio, alle nuove e nuovissime tecnologie, alle nicchie di mercato specializzate e ad alto valore aggiunto, a tutti gli interventi e i servizi per i quali è necessario avere non solo la filiera dei prodotti, ma anche quella dei servizi, dai progettisti ai consulenti tecnici. Un punto chiave è la dimensione media dei punti vendita e la frammentazione: 15mila punti vendita sono due per ogni comune, compresi quelli con 50 abitanti. Troppi per un sistema che deve riorganizzarsi e rivedere le proprie strategie. In questo momento la Gds si sta muovendo in modo molto veloce e molto efficace. Ma spazio per azioni nella distribuzione tradizionale ce n’è molto. Quello che serve è un salto di qualità, nella gestione e dell’offerta, nell’accoglienza e nella capacità di essere catalizzatori, ovvero produttori di vero valore per le imprese e i diversi target di clientela. Servizi specializzati ad altro valore aggiunto destinati al propri target. È uno degli elementi sui quali la Gds ancora non è presente. Ma se e quando deciderà di entrare anche in questo mercato, lo farà con i mezzi e le dotazioni di chi ha un approccio basato su standard, parametri e modelli di gestione industriali e non artigianali o improvvisati. È prevedibile che ciò accada. È possibile iniziare da ora a trasformare le aziende di distribuzione edile in strutture moderne, nella gestione e nell’offerta, investendo su specializzazione, formazione del personale, qualificazione delle strutture di vendita e servizi sempre più in linea con le esigenze del cliente. Che bisogna conoscere a fondo, con adeguate indagini di mercato. Formazione e informazione sono le due chiavi per iniziare la battaglia. Per ora sono solo prove e c’è tempo di farlo. Domani chissà. novembre 2013 - youtrade - 43 Piccolo, bello e soprattutto vero I grandi centri commerciali non fanno parte della nostra tradizione urbana. Per questo bisogna sviluppare un nuovo approccio per riqualificare i centri storici. A partire dalla rete dei negozi di Federico Della Puppa S e guardiamo alla geografia storica delle nostre città, a come si sono sviluppate nel corso dei secoli e, soprattutto, a come si sono organizzate al loro interno per assolvere alle proprie funzioni, è evidente come il centro delle città sia il luogo in cui il commercio assume un ruolo determinante per lo sviluppo e il successo stesso della comunità. Il centro è il luogo di attrazione principale, sia in senso residenziale che produttivo, di scambi commerciali e servizi. Questa funzione, da alcuni decenni in Italia, prima ancora in Europa, e soprattutto negli Stati Uniti, ha iniziato a essere svolta da aree e strutture specializzate poste al di fuori Detroit 44 - youtrade - novembre 2013 delle metropoli. Come se si potesse svolgere in modo più adeguato una funzione così vitale per lo sviluppo e la crescita economica delle città, associata alla capacità di attrazione verso nuovi cittadini e nuove categorie sociali. Ma se nell’organizzazione del territorio statunitense la creazione di grandi parchi commerciali in alcuni casi ha avuto un senso, per la specializzazione stessa delle aree residenziali, piuttosto che di quelle produttive, senza dimenticare la grande disponibilità di spazi, in altri ha prodotto dei danni evidenti, al punto che vi sono città che oggi scontano problemi, ai quali guardare al fine di evitare errori simili. Molti agglomerati, anche di grandi dimensioni, negli Stati Uniti oggi sono delle vere e proprie ghost town, città fantasma. I fantasmi di Detroit Uno dei casi più eclatanti è quello di Detroit, dove le tensioni sociali, razziali e produttive dagli anni Sessanta hanno prodotto un progressivo allontanamento volontario delle classi più agiate e borghesi dal centro verso l’hinterland, in aree nelle quali la qualità della vita era migliore dal punto di vista residenziale. Lo svuotamento e la perdita delle funzioni principali del centro città, dal commercio ai servizi, ha trasformato alcune zone downtown di Detroit in zone dove oggi si acquistano abitazioni (spesso abbandonate da anni e fatiscenti) per 300 euro o poco più. Il problema è che quelle case in realtà valgono ancora meno, zero, perché sono collocate in luoghi dove la vita sociale non esiste e, se esiste, è diventata il territorio degli spacciatori di crack. Uno scenario apocalittico, che si è generato per molti motivi: indica che, in assenza di specifiche politiche di integrazione sociale e di valorizzazione dei luoghi, le città nel tempo possono subire trasformazioni che poi è difficile recuperare. In Europa, e soprattutto in Italia, la diversa organizzazione territoriale ha molto spesso permesso di contenere le trasformazioni eccessivamente specializzate di ampie aree, a parte quelle industriali e produttive. Certo, è del tutto evidente che la concentrazione di funzioni permette ottimizzazioni e risparmi Caprotti: «Ma io non riesco a costruire» La grande distribuzione non si amalgama bene con le città? Può darsi. Ma intanto si lamenta di non riuscire a realizzare quello che ha in programma. Come spiega il proprietario di Esselunga, Bernardo Caprotti, in questa lettera spedita l’11 settembre scorso al Corriere della Sera. «Per realizzare un punto vendita occorrono mediamente da otto a quattordici anni. Ma per Legnano ventiquattro; mentre a Firenze forse apriremo l’anno prossimo un Esselunga di là d’Arno, una iniziativa partita nel 1970! Così, ultimamente, abbiamo cancellato ogni nuovo progetto. Ecco, caro direttore, la pallida risposta di un’azienda che di problemi ne ha troppi, che si avventura ogni giorno in una giungla di norme, regole, controlli, ingiunzioni, termini, divieti che cambiano continuamente col cambiare delle leggi, dei funzionari, dei potenti. Uno slalom gigante con le porte che vengono spostate mentre scendi. Un’azienda affondata nelle sabbie mobili italiane. Oberata da un esiziale carico fiscale atto solo a sostenere tutto ciò che nel paese è sovvenzionato». «Esselunga è una piccola azienda, piccolissima nel suo settore, è solo una multiprovinciale, non ha un centesimo di attività fuori dai confini nazionali. Ove Luxottica, coi suoi centri di produzione in Cina, i suoi 6.000 negozi sparsi nel mondo è un gigante vicino al quale noi non possiamo stare. Del pari Armani, che è un genio a livello mondiale, con investimenti grandiosi anche fuori dal suo campo d’origine. Noi dunque siamo un’azienda di qui, una multiprovinciale che neppure riesce ad insediarsi a Genova o a Modena, per non dire di Roma ove io poco, ma i nostri urbanisti si sono recati forse 2.000 volte in dodici anni nel tentativo di superare ostacoli di ogni genere, per incontrare adesso il niet del nuovo sindaco del quale si può dire soltanto che è un po’ opinionated». Bernardo Caprotti sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta. Tuttavia lo sviluppo armonico di un territorio e di una città deve contemplare un bilanciamento adeguato tra le nuove funzioni che modelli di organizzazione del commercio e dei servizi propongono, con la struttura stessa delle città, la loro storia, cultura e socialità. il tessuto commerciale e residenziale. Lo sviluppo dei grandi centri commerciali suburbani, spesso con accerchiamenti che hanno più il senso di un attacco che di una politica di servizio, ha depauperato i comuni, che con fatica oggi cercano di recuperare la loro funzione originaria di luoghi della socialità. I centri commerciali sono pertanto diventati, nell’interpretazione del sociologo francese Marc Augé, dei «non luoghi» e come tali non possono rappresentare un modello di sviluppo adeguato a valorizzare il nostro territorio. Ma sembra che, dopo lo sviluppo incontrollato degli anni passati, che ha trasformato il territorio in un «bancomat» per i comuni, sempre più in deficit di bilancio, e in tempi di diffusione dell’e-commerce, oggi le città finalmente si interrogano e promuovono azioni di rivitalizzazione commerciale dei centri cittadini. Commercio a misura d’uomo È il concetto di «centro commerciale naturale», ovvero di luoghi centrali nei quali da sempre la funzione del commercio è stata svolta da un ricco e fitto pulviscolo bottegaio, fatto di esercizi autonomi a conduzione familiare. L’Italia è stata a lungo la nazione europea del piccolo commercio, ma la diffusione dei grandi magazzini negli anni Sessanta (che erano localizzati nei centri delle città) e poi dei supermercati, ipermercati e centri commerciali, fino alla recente nascita di quartieri dedicati allo shopping ispirati ai mall statunitensi, ha modificato strutturalmente il piccolo retail. Ma le notizie recenti, relative alla perdita di quote da parte dei colossi francesi della grande distribuzione in favore di marchi nazionali come Selex, Esselunga o Bolzano Disordine e profitti In Europa, nella maggior parte delle città europee, lo sviluppo urbano ha sempre contemplato un bilanciamento in linea di massima adeguato al mantenimento nei centri delle città delle funzioni pregiate del commercio e dei servizi, con una gestione per lo più attenta del territorio, dello sviluppo urbano e del consumo di suolo. Molto diverso è ciò che è accaduto in Italia. Lo sprawl (crescita disordinata) urbano, la diffusione territoriale dello sviluppo, che ha occupato e consumato il territorio oltre ogni limite, ha garantito ai grandi investitori immobiliari extraprofitti, ma ha anche svuotato in moti casi di contenuti aree centrali delle nostre città, impoverendo novembre 2013 - youtrade - 45 grado di promuovere la rivitalizzazione del centro e l’ottimizzazione delle funzioni cittadine, è un’altra intuizione alla quale guardare come esempio positivo. Vicenza Coop, evidenziano un ritorno a punti vendita più piccoli, più vicini ai centri cittadini e attenti alle produzioni locali. La crisi ha certamente favorito questa lenta trasformazione, che oggi va rafforzata con politiche attente alla riqualificazione urbana, per riportare al centro lo sviluppo e rivitalizzare le città partendo dalla fitta rete del commercio di vicinanza, che svolge non solo funzioni economiche, ma anche sociali. Con il progressivo invecchiamento della popolazione, la possibilità di avere vicino a casa i servizi del commercio è una delle condizioni per promuovere una residenzialità attiva. I modelli e gli esempi di successo ci sono, sono molti e sono da seguire perché ben strutturati. Alcune città hanno iniziato molti anni fa a promuovere azioni in tal senso. Bolzano è una delle città alle quali ispirarsi, per individuare che cosa fare e come. Ma anche Reggio Emilia, Parma o Vicenza sono altri esempi importanti, nei quali la scelta di destinare alla rivitalizzazione dei centri cittadini una figura specializzata, quella del city manager, ovvero di un facilitatore in Siena 46 - youtrade - novembre 2013 Ricetta di Parma Parma, per esempio, ha promosso tali politiche fin dal 2006, arrivando a costituire un consorzio per la gestione del centro cittadino (GeCc, Gestione Centro Città Parma), al 60% dal Comune di Parma e il restante 40%, suddiviso in quote uguali, dalle locali Camera di commercio industria e artigianato, Ascom, Confesercenti e Consorzio Parma Centro. È un organo di coordinamento che ha l’obiettivo di reperire risorse e proporre iniziative per mettere in campo una politica di valorizzazione del commercio. Poi, vi è la estesa rete dei centri commerciali naturali della Toscana, 89 città che hanno promosso la valorizzazione del centro storico dal punto di vista commerciale, con una riqualificazione attenta e con la strutturazione di 21 reti di centri. Perché le reti, i network, non sono solo quelle immateriali, ma sono anche quelle tangibili, fatte di proposte di qualità inserite armonicamente nel territorio. Anche nelle aree del Sud ci sono esempi interessanti, alcuni dei quali orientati a utilizzare i fondi strutturali per riqualificare gli spazi pubblici e avviare politiche di miglioramento dell’offerta commerciale e, dunque, dell’attrattività dei centri. Le scelte giuste Il punto chiave è innestare tali politiche su sistemi di gestione della mobilità e dell’accessibilità ai centri che devono permettere una fruizione sostenibile, ma inclusiva. Parcheggi sotterranei collegati direttamente al centro come a Bolzano, sviluppo di nuove modalità di trasporto pubblico come a Vicenza, reti di piste ciclabili e bike sharing, arredo urbano e pedonalizzazione, investimenti pubblici e privati come a Parma, reti di centri commerciali naturali come in Toscana, come a Cecina o a Siena. Gli esempi di qualità sono molti e dimostrano che se si opera con lungimiranza e se la politica fa le scelte giuste, partecipate con le categorie economiche, i risultati ci sono. E forse nel paese delle cento città, degli 8.100 comuni, del 22mila nuclei abitati, rivitalizzare quanto «TRA FINZIONE E REALTÀ» Molti centri commerciali finiscono per essere una simulazione, definita a misura di automobile, dei centri storici delle città. Parola di Carlo Ezechieli, docente di architettura del paesaggio presso il Politecnico di Milano. «Il tema dell’identità dei centri commerciali rispetto al centro della città è complesso. La forma di una città dipende ampiamente dalle modalità di spostamento al suo interno. Da questo punto di vista la motorizzazione ha inciso molto pesantemente sulla struttura delle città e sul modo di abitarle. Negli ultimi 20-30 anni la mobilità veicolare privata ha permesso di disperdere le abitazioni sul territorio e di dare origine ad una situazione dove il tessuto commerciale tradizionale diventa improponibile. In un contesto di questo tipo il centro commerciale é la risposta ideale: é pensato per essere raggiunto in automobile, si arriva in un parcheggio enorme ma, una volta in cima ad una scala mobile, o scesi da un ascensore, lo scenario cambia completamente. Ci si ritrova in una dimensione del tutto pedonale e paradossalmente storica e urbana, con tanto di lampioni e panchine, se non addirittura i nomi delle strade». Questo modello ha però dei limiti che emergono con particolare evidenza di fronte all’attenzione sempre maggiore verso concetti come “identità”, “località” e “qualità” e, aggiunge Ezechieli: «i centri storici sono i luoghi dove l’identità ha avuto origine, dove si é evoluta e dove si é sedimentata. Nonostante ogni possibile alterazione in chiave turistico-commerciale, restano comunque luoghi di riferimento fondamentali». Luoghi che ora più che mai possono e devono essere rivalutati. ci arriva dal passato è meglio che costruire nuovi finti centri storici a uso e consumo di modelli che non fanno parte della nostra storia e che devono esserci e rimanere estranei. Perché il nostro futuro è nelle città, nella loro riqualificazione e nel loro sviluppo. È lì che dobbiamo tornare. E questa volta non serve andare tanto lontano per trovare modelli vincenti. Usiamoli e diffondiamoli. È tempo di farlo. velux Con design e materiali tech finestre aperte sull’innovazione di Veronica Monaco Nasce la nuova generazione di finestre per tetti, caratterizzata da materiali innovativi e design all’avanguardia, per elevate prestazioni energetiche e un maggior comfort abitativo. Adatte sia nelle nuove costruzioni che negli interventi di ristrutturazione F rutto di anni di ricerca e sperimentazioni, Velux si presenta al mercato con una novità che rivoluziona l’offerta commerciale dell’azienda: una nuova generazione di finestre per tetti, presentata in anteprima al Made expo di Milano. «Con questa nuova linea abbiamo voluto ancora una volta confermare la nostra attenzione verso l’innovazione continua, leitmotiv dell’azienda da oltre 70 anni, e fornire un prodotto che rispondesse maggiormente alle richieste del 48 - youtrade - novembre 2013 mercato in termini di performance», spiega Massimo Buccilli, amministratore delegato di Velux Italia. «Le innovazioni inserite in questa nuova generazione di finestre sono moltissime, e comprendono prestazioni di risparmio energetico più elevate, un design interno ed esterno completamente rivisitato, la riduzione dei profili del telaio per una maggiore ampiezza della superficie vetrata, un sistema di imballaggio e di posa che facilita l’installazioni da parte degli operatori». CHE COSA C’È DI NUOVO La nuova generazione di finestre Velux si caratterizza per l’utilizzo di materiali innovativi ad alte prestazioni, che permettono di ridurre lo spessore del telaio e incrementare del 10% la superficie vetrata, assicurando anche un maggior isolamento attraverso la tecnologia brevettata ThermoTechnology. Velux inserisce infatti, in nove zone differenti del battente della finestra, pannelli sagomati in EPS e legno speciale termotrattato TMT, in grado di isolare il 24% in più del legno tradizionale. La parte esterna è inoltre rivestita con un materiale fonoassorbente che permette di isolare anche acusticamente gli ambienti, riducendo i rumori da pioggia fino a 48 dB. Cinque le tipologie di vetrata disponibili, tutte stratificate e basso emissive con trasmittanza fino a 0,7 W/m2K, in modo da adattarsi alle differenti esigenze dei clienti (tra i modelli proposti, sono disponibili anche versioni con trattamento autopulente e anti rugiada) e isolamento acustico fino a 42 dB. La superficie vetrata ampliata garantisce inoltre una maggiore luminosità degli ambienti, aumentando così il benessere delle persone e favorendo novembre 2013 - youtrade - 49 GRUPPO VELUX – I NUMERI 2,2 miliardi di euro di fatturato 12.000 dipendenti 40 filiali nel mondo 11 stabilimenti produttivi la riduzione dei consumi elettrici, assicurando inoltre un guadagno solare più elevato nei mesi invernali. Ma le novità non finiscono qui. Velux ha ripensato anche al design delle proprie finestre, riadattandole al gusto estetico moderno grazie a linee semplici ed essenziali che si adattano a qualsiasi contesto architettonico e di arredamento. Il telaio è reso più sottile e la barra di manovra e ventilazione più ergonomica, con icone che indicano fino a tre possibili posizioni di apertura. Anche il design esterno si arricchisce di nuovi accorgimenti per una migliore integrazione nel tetto e un minor impatto estetico: tutto ciò è reso possibile da un profilo inferiore arrotondato, profili laterali a incastro senza viti e rivestimenti esterni più sottili. La nuova generazione di finestre Velux è anche hi-tech, grazie a sistemi di programmazione e comando a distanza sempre più evoluti come il Control pad touch screen. Dotato di funzionalità avanzate, ma di semplice utilizzo, il Control pad touch screen offre all’utente la possibilità di scegliere fino a otto programmi per il controllo della finestra per tetto, da qualsiasi punto della casa. Tra le opzioni, di grande interesse quelle che consentono la chiusura automatizzata in caso di pioggia o quelle che permettono la ventilazione anche a finestra chiusa. Velux ha pensato anche agli installatori, rendendo la 50 - youtrade - novembre 2013 posa della sua nuova linea di finestre più semplice e veloce, grazie a prodotti studiati ad hoc che minimizzano il rischio di sbagliare o improvvisare, come la cornice isolante BDX per la predisposizione del foro finestra, il collare impermeabilizzante BFX e la barriera al vapore BBX per una maggiore tenuta all’aria, che evita anche la formazione di condense interne. IL MERCATO CHE CAMBIA «Non è più tempo di guadagni facili», continua Buccilli. «Mentre negli anni Novanta e primi anni del 2000, bastava immettere il prodotto sul mercato per riscontrare subito buoni margini, oggi è necessario essere flessibili e investire in sistemi integrati. Certo, in questi ultimi anni il settore ha toccato il fondo, ma le nostre previsioni per il futuro sono positive. Il mercato è entrato in una fase di ripresa, ma ha delle caratteristiche molto diverse dal passato. Il mercato sarà sempre più dinamico e costruito sulla competenza, legato ai temi della ristrutturazione e del recupero edilizio, mentre la parte legata alle nuove costruzioni sarà sempre più marginale». Di fronte a un mercato che cambia, anche il rapporto tra produzione e distribuzione deve cambiare. «Il rapporto tra produttore e rivenditore deve conoscere una nuova stagione, improntata alla partnership», aggiunge l’amministratore delegato di Velux Italia. «Credo che il produttore debba valutare le competenze del rivenditore e trovare delle sinergie che riconoscano la professionalità, non per forza con condizioni commerciali più vantaggiose, ma anche aiutandolo a posizionarsi in un mercato sempre più complesso e trasversale. Il rivenditore deve imparare a fidarsi del produttore e aumentare il suo livello di specializzazione e di managerialità in termini di gestione efficiente del punto vendita». E aggiunge: «Volendo comportarsi come un produttore, non avendone le caratteristiche e la massa critica, i distibutori hanno commesso un grosso sbaglio. Credo che i rivenditori debbano uscire da questo inganno e puntare invece sulle proprie competenze, sviluppando settori come il fai-da-te, lavorando in vista di una migliore efficienza gestionale, implementando nel punto vendita adeguate sale mostra e intercettando il mercato del web che sarà sempre più importante per il nostro settore». speciale riqualificazione Qui ci vuole un salto di qualità Squinzi ne è convinto: la ripresa camminerà sulle gambe della riqualificazione. Perché il 45% delle case italiane ha standard obsoleti. E le norme di legge sono sempre più stringenti di Veronica Monaco P arlare di riqualificazione edilizia è discutere del futuro. Non solo per il settore delle costruzioni. Basta un’occhiata ai dati presentati nell’articolo sul patrimonio abitativo italiano, pubblicato a pagina 56, per comprendere la portata di un fenomeno che apre nuove prospettive di azione e investimento per tutto il Paese. Ne è convinto anche il patron di Mapei, e oggi presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: «Sono convinto, come immaginato da più parti, che la ripresa sarà selettiva, nel senso che il recupero (manutenzione), le abitazioni di qualità e tecnologicamente avanzate nelle grandi città (fascia alta), gli impianti per le 52 - youtrade - novembre 2013 Giorgio Squinzi energie rinnovabili saranno trainanti», ha detto. Ma che cosa si intende esattamente per riqualificazione edilizia? «Significa principalmente ripristinare o, quantomeno, migliorare le condizioni di fruibilità e abitabilità di un edificio, generalmente operando sul miglioramento delle prestazioni strutturali e funzionali dello stesso», spiega Luca Beligni, responsabile assistenza tecnica e marketing Laterlite. «Con l’evolversi delle normative, lo sviluppo di nuovi materiali e tecnologie, e l’incremento delle esigenze della committenza, al concetto di riqualificazione edilizia si è aggiunto anche quello di riqualificazione energetica e del comfort abitativo». E non solo. Come puntualizza Fiorella Rodio, responsabile grandi progetti di Mapei. «Una politica attenta a questo argomento non può prescindere dal considerare il tema della riqualificazione anche dal punto di vista urbanistico. Non si può, infatti, ignorare il contesto nel quale l’edificio è inserito». Luca Beligni Discussione calda Quello della riqualificazione urbana è un tema caldo nell’agenda pubblica del nostro Paese, tanto che negli ultimi anni sono stati avviati, anche a fronte di una revisione della normativa regionale, numerosi progetti in tal senso. Per esempio, la riqualificazione dell’area ex Innocenti Maserati di Milano, il Green Village di Roma, e l’area portuale di Napoli est su cui la Commissione Europea ha sbloccato 106 milioni e 900 mila euro del Fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013. Ma quando può essere necessario riqualificare un edificio, tutto o in parte? Miglioramento del comfort abitativo e riduzione dei consumi sono i principali obiettivi di un intervento di riqualificazione, ma spesso si tratta di una questione novembre 2013 - youtrade - 53 speciale riqualificazione Fiorella Rodio Victor Vasilev Pietro Ferri di sicurezza. «La prima emergenza è l’adeguamento sismico degli edifici, anche rispetto alla nuova normativa che ha ridisegnato la mappa di rischio del nostro territorio», precisa Rodio. «Va ricordato che oltre il 55% del patrimonio edilizio italiano ha più di 50 anni, quindi leggerezza e stabilità devono rappresentare due pilastri operativi per qualsiasi intervento di riqualificazione», aggiunge il responsabile marketing di Laterlite. «Avere una struttura stabile significa avere un edificio molto più sicuro, soprattutto nelle zone d’Italia dove ci si deve confrontare con problematiche sismiche». Considerata l’età media degli edifici del nostro Paese, un’altra tipologia di intervento su cui porre la giusta attenzione quando si parla di riqualificazione è quella del ripristino degli stabili in cemento armato. Non basta rimuovere il materiale degradato e sostituirlo (spesso sono utilizzati anche prodotti non idonei), ma è necessario seguire un preciso modus operandi per non incorrere in gravi errori di valutazione e intervento. Non si può però parlare di vera riqualificazione senza parlare di isolamento. «In passato le murature degli edifici erano costruite a diretto contatto con l’esterno, senza alcun tipo di isolamento che riparasse gli ambienti interni dal caldo o dal freddo», chiarisce Pietro Ferri, titolare della Ferri Nardi di Castel Rozzone, in provincia di Bergamo. «L’altra grande problematica riguarda i serramenti, spesso sprovvisti di guarnizioni e dotati di vetri molto sottili. Ora è però possibile sostituirli con prodotti ad alto tasso di innovazione, con vetri isolati multistrato in grado di riparare dal freddo e dal caldo, ma anche di proteggere acusticamente dai rumori provenienti dall’esterno». Least but not last, l’impiantistica. «Oggi il prezzo dell’energia è diventato incisivo nella gestione di un edificio. I combustibili costano troppo e la maggior parte delle case, costruite secondo i parametri della vecchia edilizia, sono davvero troppo energivore. Tuttavia, i produttori sono in continuo aggiornamento per trovare soluzioni innovative, capaci di creare un maggior comfort all’interno degli ambienti. Ci vengono inoltre in aiuto tecnologie quali il solare termico, il fotovoltaico, il geotermico», continua Ferri. «Sicuramente, alla base di tutto c’è la riqualificazione delle strutture E adesso euroconvertitevi La direttiva Ue 27/2012 ha segnato un vero punto di svolta per l’edilizia. È con questa direttiva, infatti, che l’Unione Europea ha definito in modo specifico le politiche edilizie del futuro per tutti i Paesi, concentrando l’attenzione su obiettivi specifici legati al risparmio energetico e al recupero. La direttiva parte dall’assunto che l’Unione Europea si trova di fronte a sfide senza precedenti determinate da una forte dipendenza dalle importazioni di energia, dalla scarsità di risorse, nonché dalla necessità di limitare i cambiamenti climatici e di superare la crisi economica. L’efficienza energetica costituisce un valido strumenti per affrontare tali sfide e il recupero edilizio è la conseguenza di questa idea: secondo la direttiva è necessario aumentare il tasso delle ristrutturazioni di immobili, perché il parco immobiliare esistente rappresenta il settore individuale con le maggiori potenzialità di risparmio energetico. A tale scopo vengono fissate norme che gli Stati membri devono recepire e seguire. Ogni Stato membro entro il 30 aprile 2014, e successivamente ogni tre anni, deve presentare un piano d’azione nazionale per l’efficienza. Una delle grosse innovazioni della direttiva è, all’articolo 5, che definisce il ruolo «esemplare degli edifici degli enti pubblici». Ogni Stato membro, infatti, deve garantire che «dal 1° gennaio 2014 il 3 % della superficie coperta utile totale degli edifici riscaldati e/o raffreddati di proprietà del proprio governo centrale e da esso occupati sia ristrutturata ogni anno per rispettare almeno i requisiti minimi di prestazione energetica che esso ha stabilito in applicazione dell’articolo 4 della direttiva 2010/31/UE». La direttiva, inoltre, individua modalità attuative e strumenti finanziari a supporto di tali politiche, agevolando l’istituzione di meccanismi di finanziamento e di regimi di supporto tecnico. Per approfondimenti e il dettaglio del contenuto della direttiva si rimanda al seguente link: http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2012:315:0001:0056:IT:PDF 54 - youtrade - novembre 2013 Tutto ha un prezzo Ma quanto costa un intervento di riqualificazione e in quanto tempo è possibile ammortizzare le spese? Non di rado le imprese forniscono costi basati su stime al metro quadro, ma possono considerarsi cifre affidabili? «Le variabili sono notevoli da caso a caso», precisa Vasilev. «È difficile stimare a priori la portata dell’investimento e in quanto Quando l’anonimo rinasce Una costruzione anni Novanta trasformata da Victor Vasilev Geometria, materia, luce, linee pulite e decise e cura dei dettagli. Questi i capisaldi dell’intervento di ristrutturazione dell’architetto Victor Vasilev su una costruzione piuttosto anonima degli anni ‘90, ad Avenza Carrara, in provincia di Massa Carrara. A partire dai desideri del committente, Vasilev ha realizzato un ambiente semplice e minimal, dotato di tutti i comfort moderni. «I committenti spesso vivono nel timore di trovarsi in qualche modo costretti a rinunciare al loro modo di vivere per poter entrare nel tempio dell’architettura domestica», afferma l’architetto Vasilev. «Io credo che la riuscita del progetto stia proprio nella capacità di trovare soluzioni funzionali ed estetiche a tutte le esigenze e che, soprattutto, possano durare nel tempo». La casa è distribuita su tre livelli. Al piano terra si apre la zona giorno, in cui convivono gli ambienti del soggiorno, della sala da pranzo e della cucina, rivestiti con materiali quali travertino classico, teak e marmo nero. Una serie di gradoni in pietra naturale, portano al primo piano, dove si trova la zona notte che presenta un sapiente uso delle quinte murarie per garantire l’intimità funzionale delle differenti zone della camera padronale del bagno e della cabina armadio. Il piano interrato, infine, è dedicato al relax: qui si trovano la zona audio e video e uno spazio riservato al benessere con mini piscina inserita nel pavimento, hammam e doppia doccia. tempo è possibile ammortizzarlo. Si rischia veramente di fornire agli utenti cifre non veritiere. Bisogna affrontare il caso specifico con un professionista di fiducia. A partire dal commercialista, che può far luce sulla parte relativa alla fiscalità e agli incentivi in vigore». Attualmente, con il decreto legge 63/2013, il governo ha prorogato gli incentivi per gli interventi di riqualificazione edilizia ed energetica, pari rispettivamente al 36% (50% per i lavori effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013) e al 65% della spesa sostenuta. «Il concetto di beneficio fiscale è noto a tutti, ma più complesso è conoscere le modalità burocratiche e le percentuali di detrazione, anche perché cambiano frequentemente» continua Beligni. «Per quanti riguarda il discorso energetico, c’è stata molta promozione. Poi, ovviamente, per procedere materialmente è necessario però affidarsi a dei professionisti». Incentivi che, secondo Rodio, vanno nella giusta direzione. Anche se «le persone oggi hanno scarsa possibilità di spesa. La riqualificazione sta dando un impulso al settore e può essere un volano per l’economia del nostro Paese, ma per molte famiglie in questo momento non è la priorità», nota la manager. novembre 2013 - youtrade - 55 speciale riqualificazione dal punto di vista statico o da quello del confort termico e acustico», aggiunge Beligni. «Dal punto di vista statico, un’idea può essere il cambiamento di destinazione d’uso di un edificio, con la conseguente necessità di incrementarne la portata utile. Dal punto di vista energetico, un punto di partenza può essere l’incremento dell’efficienza energetica di un condominio su pilotis attraverso l’isolamento delle pareti e l’eliminazione dei ponti termici. Per l’isolamento acustico, in particolare, esistono soluzioni sottopavimento molto efficaci. Oggi, per esempio, è possibile realizzare in pochi millimetri di spessore un isolamento acustico a elevate prestazioni, per una migliore vivibilità degli spazi e una maggiore libertà azione, senza il timore di disturbare i vicini». Secondo i dati presentati da REbuild 2013, nel nostro Paese sarebbero 4,5 milioni gli edifici da riqualificare. «L’Italia più di altri necessita di interventi di riqualificazione», dichiara l’architetto bulgaro, ma milanese di adozione, Victor Vasilev. «Sono molti gli italiani che ereditano immobili o comprano edifici esistenti, ma spesso devono essere adeguati alle normative vigenti, in particolar modo per l’impiantistica elettrica e idraulica. Parlando di riqualificazione, ci si trova spesso a operare nei centri storici dove gli edifici sono soggetti a vincoli architettonici e paesaggistici. Questo accresce le difficoltà dei professionisti: a fronte dei numerosi prodotti innovativi presenti sul mercato, non sempre si può procedere con la loro applicazione. Non si può semplicemente mettere mano al patrimonio esistente, ma bisogna procedere con cautela, per non correre il rischio di rovinare per sempre edifici storici che sono vere e proprie opere d’arte». speciale riqualificazione Il 95% delle case è da rottamare Le statistiche sono impietose: la stragrande maggioranza delle abitazioni è obsoleta. Per questo la riqualificazione sarà il leitmotiv dei prossimi anni di Federico Della Puppa I l censimento Istat nel 2011 ha contato 29 milioni di abitazioni, 2 milioni in più di quelle del 2001, delle quali 24 milioni occupate da residenti e distribuite in 11,7 milioni di edifici residenziali. Complessivamente secondo la rilevazione ci sono 14,2 milioni di edifici, circa 3 milioni in più di quelli del 2001. Dunque, negli ultimi dieci anni si è costruito molto, troppo, in rapporto alla domanda, e si è costruito per lo più con standard qualitativi ed energetici non all’altezza delle necessità. L’affermazione del risparmio energetico è solo storia recente ed è ancora legata più allo sfruttamento degli incentivi che a un vero cambiamento paradigmatico del mercato. Recenti analisi evidenziano che nelle aree più urbanizzate d’Italia, come in Lombardia, gli edifici certificati 56 - youtrade - novembre 2013 in classe energetica B, A o A+ sono poco meno di 60mila su un totale di oltre 1 milione. In pratica, appena il 6% degli edifici rispetta i migliori standard energetici. Solo in Lombardia, dunque, si può intervenire sul 94% del patrimonio: sono 940 mila edifici da riqualificare energeticamente. Se ipotizziamo che a livello nazionale il 5% delle case sia efficiente energeticamente, significa che ci sono 13,4 milioni di edifici da riqualificare. Di questi, se escludiamo gli edifici storici (ma si potrebbe intervenire anche su quelli) e consideriamo solo quelli costruiti tra il 1946 e il 1971, si giunge ad almeno il 35% del patrimonio complessivo, valore che sale al 52% se si considerano solo le città. In pratica, gli agglomerati urbani sono stati edificati per oltre la metà nell’arco di 25 anni, con disegni urbanistici poveri, qualità architettoniche discutibili e materiali costruttivi di scarsa qualità. Basti pensare che, secondo l’Istat, almeno il 20% degli edifici italiani è in condizioni di conservazione mediocri se non pessime. In termini di alloggi si tratta di oltre 2 milioni di famiglie, il 10% della popolazione, che vive in alloggi e in edifici edificati tra il 1946 e il 1971 in mediocri o pessime condizioni di conservazione. E molti di questi alloggi sono inseriti all’interno di quartieri di edilizia residenziale pubblica, i quali un tempo erano periferia della città con i caratteri propri dei quartieri popolari, mentre oggi sono spesso al centro di nuove dinamiche residenziali. Non solo. Le principali città italiane negli ultimi 15 anni sono state attraversate da processi di diminuzione della popolazione, in alcuni casi con dinamiche rilevanti. Ma questo movimento, per alcune grandi città, si è arrestato negli ultimi quattro anni, grazie soprattutto a consistenti quote di immigrazione dall’estero. Tuttavia il processo di spostamento della popolazione dalle grandi città ai comuni di media e piccola dimensione delle prime e soprattutto seconde cinture urbane ormai è un elemento strutturale del sistema insediativo. Ma in ogni caso nelle 14 città cosiddette metropolitane vive il 20% delle famiglie, un quinto della popolazione. Dunque, il 95% degli italiani vive in case energeticamente non efficienti e almeno un quinto in case vecchie di oltre 40 anni e almeno il 10% in ambienti mediocri o in pessime condizioni di conservazione. C’è ancora qualche dubbio su quale sarà il mercato del futuro? speciale riqualificazione Rassegna a cura di VERONICA MONACO 3 1 2 De Faveri ha ideato il Cassonetto Salva Caldo, un cassonetto monoblocco costruito con materiale isolante di spessore 50 mm, con lambda di 0.035 w/mk, progettato per risolvere il problema della dispersione termica e degli spifferi d’aria dal cassonetto contenente il rullo delle persiane avvolgibili. Il Cassonetto Salva Caldo non necessita di opere murarie ed è particolarmente adatto a interventi di riqualificazione energetica del patrimonio esistente. Il sistema brevettato di ventilazione AERcoppo di AERtetto, grazie alla sua semplicità di messa in opera è ideale in interventi di ripasso e rifacimento coperture, in centri storici e/o vincolati in quanto consente il recupero dei coppi antichi, seguendo e adattandosi all’irregolarità del piano di falda. AERcoppo garantisce la ventilazione e il fissaggio a secco secondo le direttive della norma UNI 9460:2008, senza forare la membrana impermeabilizzante. Di limitato ingombro, permette inoltre un rapido sollevamento in quota, senza intralciare i lavori in copertura. 4 La linea di blocchi alleggeriti Perlitech si arricchisce con le soluzioni Perlitech Termoacustico e Perlitech Portante. Questo sistema di costruzione, a base di perlite espansa e cemento, nasce dalla collaborazione tra Perlite Italiana ed M.V.B. e si adatta a ogni esigenza costruttiva, permettendo di soddisfare i molteplici requisiti progettuali e di cantiere. Orientati al risparmio energetico, i blocchi Perlitech sono composti da materiali selezionati e biocompatibili, sono leggeri e garantiscono vantaggi nella posa e un elevato comfort abitativo. Per la riqualificazione sismica degli edifici esistenti interviene il nuovo sistema Halfen HSU (Halfen Seismic Upgrade). Raccomandato sia con pannelli di tamponamento orizzontali che con pannelli verticali, il sistema migliora il collegamento tra i pannelli di tamponamento ed i relativi pilastri. Al contempo, evita di irrigidire la struttura consentendo ai pannelli di muoversi, senza modificare lo schema statico originario e le frequenze proprie della struttura. 5 one rsonalizzazi ergetico, pe a en nd io fo rm si i pa cu ris principi su i Flessibilità, ti no en er so ff o di itativ attro e comfort ab in grado di offrire qu r la pe e ch s, an u a Rubner H legno adatte come gli interventi struttive in soluzioni co e di edifici preesistenti, lumetrico. on to vo curo), riqualificazi ampliamen naturale e si vazione o di di sopraele ità del legno (leggero, mpi rapidi di al te rantiscono Oltre alle qu uente ner Haus ga con conseg i sistemi Rub e lavorazione a secco, a posa in oper impatto del cantiere. ll’ de ne io riduz 6 I comandi in radiofrequenza per l’automazione e il comando delle luci Vimar rappresentano una soluzione per estendere l’impianto a tutte quelle aree in cui non è conveniente o non è possibile intervenire con opere murarie. I dispositivi – disponibili per le serie civili Eikon Evo, Eikon, Arké e Plana e facilmente installabili su legno, vetro o muro – utilizzano l’energia prodotta dalla pressione dei tasti. Non è quindi necessario sostituire e smaltire le batterie, rispettando così l’ambiente e ottenendo risparmio energetico. 58 - youtrade - novembre 2013 7 8 Con BauderTOP Se lect, Bauder ha sviluppato un’innova tiv vapore in grado di svo a membrana freno lgere la sua funzione indipendentemente dalle temperature esterne e dalle cond izioni atmosferiche. La membrana di ris anamento BauderT OP Select possiede inf atti un valore SD (ci oè la resistenza al pass aggio del vapore) regolabile, che cons en di proteggere il mater te al posatore iale isolante e la struttura in legno da ll’umidità e dalla formazione di cond ensa. I giunti di dilatazione Rivit sono utili per unire due lamiere garantendo maggiore resistenza ai bruschi movimenti dei materiali causati dagli sbalzi di temperatura. Le congiunzioni, invisibili e piatte, non ostacolano il flusso dell’acqua. Facilmente montabili mediante saldatura, brasatura o rivettatura, i giunti Rivit si adattano a qualsiasi condizione mediante semplice piegatura. Disponibili in lamiera zincata, alluminio, inox, rame, zinco titanio. Il pannello Isolmant IsolGypsum GP rappresenta una soluzione “green” per il risanamento acustico dei divisori verticali. Composto da una lastra di gesso rivestito dello spessore di 12,5 mm accoppiata a un pannello di IsolFIBTEC MBI (realizzato in fibra di poliestere 100% riciclata, di spessore 20 mm, a elevata densità), IsolGypsum combina elevate prestazioni fonoisolanti e un alto grado di sostenibilità. Sicuro e facile da utilizzare, Isolmant IsolGypsum GP contribuisce a conseguire i crediti per la certificazione ambientale di un edificio secondo i protocolli LEED o ITACA. 12 10 Il sistema Mapeplan TM di Polyglass è costituito dal manto impermeabile in poliolefine flessibile TPO/FPO, ideale per sistemi di manutenzione e rifacimento di coperture esistenti. Posato tramite fissaggio meccanico sopra la preesistente impermeabilizzazione, sia essa di natura sintetica o bituminosa, Mapeplan TM è in grado di assorbire i movimenti e le dilatazioni del supporto con estrema flessibilità senza danneggiarsi. Inoltre la sua armatura interna in rete di poliestere ad alta resistenza meccanica garantisce un elevato carico di rottura. 13 11 Wavin AS è un sistema di scarico fonoassorbente realizzato in Astolan, innovativo materiale plastico rinforzato con minerali, che assicura ai tubi e ai raccordi robustezza e proprietà di insonorizzazione in modo da soddisfare ampiamente i requisiti del DPCM 5/12/97 (6 dB(A) 2.0 l/s). In-Hybrid è l’innovativa proposta di Riello per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria per le utenze domestiche. Il sistema integra molteplici tecnologie che permettono di sfruttare più vettori energetici (sole, aria, elettricità e gas), sia contemporaneamente sia alternativamente, garantendo in ogni condizione di carico il migliore mix energetico. Il sistema è costituito da unità da incasso – equipaggiabile con caldaia condensazione, bollitore inox doppio serpentino di capacità 150 litri e modulo di distribuzione idraulica specifico per una o due zone miscelate, e solare – e pompa di calore inverter monoblocco ad alto rendimento. Prodotto e distribuito da Dakota Group, il pozzetto Seventy è realizzato in copolimero, materiale che garantisce un’ottima resistenza ai carichi assiali, agli urti e una forte resistenza ai raggi U.V. Il pozzetto Seventy possiede inoltre un’elevata resistenza al gelo e alla cristallizzazione, che di fatto rende il prodotto indeformabile. Il pozzetto è disponibile in numerose misure. 14 KF500 è la finestra di Internorm con l’innovativa ed esclusiva ferramenta I-TEC che assicura elevato isolamento termico ed acustico. Se dotata dell’aerazione I-TEC, KF500 consente di ricambiare l’aria a battente chiuso, quasi senza disperdere calore (recuperato all’86%) ed assicurando aria fresca e filtrata ( a richiesta anche dal polline). Il vetro triplo di serie applicato con tecnologia Fix-O-Round consente ottime performance termoacustiche, elevata stabilità e funzionamento ineccepibile nel tempo. KF 500 viene proposta in PVC e, a richiesta, con rivestimento esterno in alluminio. Il prodotto ha ricevuto il premio “Plus X Award” come “Miglior prodotto dell’anno 2013” nella sua categoria. novembre 2013 - youtrade - 59 speciale riqualificazione 9 speciale riqualificazione 15 16 La membrana vegetale Derbipure di Derbigum è una soluzione cool roof che non prevede l’utilizzo di bitume. Il coating bianco superiore garantisce una riflettività pari all’81% dei raggi solari, offrendo il raffrescamento passivo dell’interno dell’immobile. Rinforzata con un’armatura composita e impregnata con un coating acrilico garantito dalla tecnologia easyclean, Derbipure assicura la totale tenuta impermeabile della superficie e consente di riutilizzare senza alcun rischio l’acqua piovana, che può essere riimmessa in natura o essere riciclata per scopi sanitari. Derbipure è certificato Cradle to Cradle livello Silver ed è accettato da ANAB per la bioedilizia. 18 o o monoblocc r è un bagn zionalizzare a e W th a B a ra Stone o che, oltre mpi chiavi in man ruttivi e ottimizzare i te e, tiv st et co ric si e es ur oc tt i pr di stru izzato e zioni di gran per realizza biente bagno personal gn. Di si am de un le e bi fr ria of va r utilizza nnotato dalla altamente co zione, Stone BathWea ateriale en m facile manut Italiana realizzate in o, e n to S e antibatteric te en lastre rb so te as en an am te pi en sico e am completam l tempo, atos l colore e design. ne le bi ra te inal bile ne personalizza 21 60 - youtrade - novembre 2013 ThermoFrame è la guarnizione perimetrale di Hörmann per portoni da garage. Grazie a questa soluzione, il telaio portone viene separato termicamente dalla muratura, interrompendo la dispersione del calore che avviene solitamente attraverso il telaio in acciaio. Thermoframe consente un miglioramento della coibentazione termica dell’intero portone del 12,5% (il valore si riferisce ad un portone LPU da 2000x2000 mm). 17 Spyrogrip di Pontarolo Engineering è un pannello isolante in EPS stampato e non tagliato, con denti di aggancio che assicurano la complanarità dell’isolamento nel tempo e un solido ancoraggio al supporto murario. I vari pannelli montati a secco costituiscono una lastra unica e solidale, scongiurando problemi di disaccoppiamento, asperità e scalini, e velocizzando in modo significativo la posa. Inoltre, la presenza delle gole nel lato interno dei pannelli permette l’ancoraggio meccanico del collante, evitando così in alcuni casi ai posatori l’utilizzo dei tasselli. 19 I sistemi in legno X-lam di Wood Beton consentono di sopraelevare edifici esistenti mediante strutture portanti leggere, a secco, totalmente industrializzate, energeticamente performanti ed ecocompatibili. La tecnologia X-lam si basa sull’utilizzo di elementi piani portanti in legno massiccio a strati incrociati che assumono, in base alle condizioni di carico, funzione di piastre e/o lastre. L’applicazione dell’eventuale isolamento esterno a cappotto può essere effettuata in stabilimento. Il nuovo sistema radiante a secco Dry Alu Floor di Emmeti si contraddistingue per la modalità di posa che lo rende particolarmente indicato per le installazioni in cui sono richiesti spessori minimi, o in tutti quei casi che necessitano di un peso ridotto sui solai o velocità di messa a regime dell’impianto. Con Dry Alu Floor l’energia termica viene distribuita in maniera omogenea all’interno degli ambienti, per un notevole risparmio energetico e un benessere completo. 20 Designo R8 è l’innovativa finestra per tetti di Roto Frank che, oltre alle elevate caratteristiche tecniche e qualitative, presenta l’innovativo cordolo isolante WD in grado di permettere l’isolamento termico da caldo e freddo (fino a UW 0,80W/m2K), una distribuzione ideale della temperatura delle superfici interne e l’eliminazione dell’effetto condensa. 22 Ceramic di Naici è una finitura da applicare su superfici già impermeabilizzate con Cemenguaina, alle quali si vuole conferire una maggiore resistenza all’abrasione, un’elevata pedonabilità, ma soprattutto un raffinato effetto estetico. Con soli tre millimetri di spessore si riesce ad applicare Ceramic anche dove non si hanno a disposizione quote rilevanti e dove l’unica alternativa sarebbe quella di disfare il pavimento esistente. Oltre alle sei colorazioni standard (corallo, mughetto, granito, acquamarina, terracotta, e carrara), è possibile combinare le cariche quarzifere colorate in altre numerose combinazioni possibili. Ci sono altri modi per stare al fresco! 23 Ruregold è la nuova linea di rinforzi strutturali Ruredil ad altissime prestazioni per il rinforzo strutturale di supporti in muratura e calcestruzzo armato. Costituita da una rete in fibre di PBO, disponibile in diversi formati, e da una matrice inorganica stabilizzata appositamente formulata, Ruregold non utilizza resine epossidiche ma un legante idraulico compatibile con il supporto su cui è applicato, sotto il profilo chimico, fisico e meccanico. WINGUM PLUS H20 REFLEX Protegge l’uomo e difende l’ambiente 24 Wingum Plus H2O Reflex di Winkler è una membrana liquida elastomerica impermeabilizzante a base acqua, di colore bianco, formulata con speciali additivi e cariche che gli conferiscono un’alta riflettività solare per salvaguardare e proteggere nel tempo la tenuta di coperture e membrane impermeabili. Wingum Plus H2O Reflex offre anche un’eccellente resistenza al ristagno d’acqua. Utilizzabile su calcestruzzo, cemento, fibrocemento, pannelli isolanti e manti bituminosi. WINGUM PLUS H20 REFLEX è un impermeabilizzante liquido elastomerico bianco riflettente a base acquosa, di grande durabilità e resistenza. Ideale per coperture fortemente irraggiate, per pannelli isolanti o per la manutenzione di vecchi manti bituminosi. Basato sull’esclusiva tecnologia WINKLERSAFE, per la formulazione di prodotti all’acqua a basso impatto ambientale ed alla costante ricerca dei laboratori WINKLER, nasce WINGUM PLUS H2O REFLEX, il massimo della resistenza all’irraggiamento solare e dell’evoluzione tecnologica negli impermeabilizzanti liquidi per grandi superfici. Evita brutte sorprese, scegli Winkler! CERTIFICATO ETAG 005 RESISTENTE AL RISTAGNO PUO’ ABBATTERE FINO AL 50% LA TEMPERATURA ASSORBITA MIGLIORA L’EFFICIENZA DEI PANNELLI FOTOVOLTAICI FACILISSIMA APPLICAZIONE winklerchimica.com speciale riqualificazione 25 Per conformare le prestazioni energetiche dell’involucro edilizio agli adeguamenti normativi in costante evoluzione, spesso è sufficiente integrare i serramenti con schermature adeguate. Suncover propone l’impiego di tende interne a rullo con tessuto Duroscreen, ordito con una trama in grado di far filtrare nella stanza la luce naturale e abbattere l’entrata del calore. La tenda presenta valori termici con un fattore di schermatura pari a 0,05. 26 EasyWand di Alubel è un pannello metallico coibentato con isolamento in poliuretano ad alta densità, ideale per creare e rivestire facciate e pareti perimetrali in maniera pratica e veloce. Easy Wand migliora allo stesso tempo il comfort abitativo, creando pareti coibentate e ventilate, ed eliminando così il problema dell’umidità. Il Sistema Cappotto FassaTherm di Fassa Bortolo è un ciclo completo di prodotti ideale per l’isolamento sicuro e continuo delle pareti verticali, evitando la formazione di muffe e pareti. Fa parte di questa offerta Base System, formato da due prodotti complementari: la lastra per zoccolatura baseTherm e l’adesivo rasante impermeabilizzante bicomponente baseColl. 29 28 I blocchi Poroton Plan rettificati a setti sottili permettono di realizzare murature perimetrali monostrato con un elevato isolamento termico dell’involucro edilizio, anche senza predisporre un cappotto isolante esterno. In una parte con spessore complessivo di 43 cm circa, i valori di trasmittanza termica arrivano a U = 0,293 W/m²K, con sfasamento S superiore alle 22 ore e attenuazione fa = 0,024. Il sistema VB di Rothoblaas coniuga efficienza e rapidità per interventi di rinforzo strutturale dei solai collaboranti. Caratterizzato da un connettore forgiato in un unico pezzo con diametro di 7,5 mm, il sistema VB permette la posa in opera senza preforo, anche in travi con sezioni piccole. Questo sistema garantisce una posa rapida senza la produzione di trucioli e senza dover interrompere il tavolato, escludendo l’impiego di resine. e ing di Ston Micro-topp l è un sistema a Internation polimerico e bicomponent oneo alla realizzazione id , io tiz en m ce he a architettonic mm) ed di rasature -3 (2 spessore bassissimo a. Ideale per ricoprire, zz elevata dure tinare superfici ris verticali, rifinire o rip terne anche interne ed es perfici in ceramiche su comprese le nato. Molteplici ella o gres porc lorazione consentono co tecniche di fetti unici. ef re ne te di ot 30 62 - youtrade - novembre 2013 27 31 Il monoblocco termoisolante PreSystem Avvolgibile di Alpac è un sistema di controtelaio coibentato con avvolgibile integrato, in grado di garantire un elevato isolamento termico e acustico sui quattro lati del foro, tenuta all’aria e all’acqua e regolazione del livello di permeabilità all’umidità, evitando la formazione di condensa e muffe. Idoneo a qualsiasi serramento, il sistema viene realizzato su misura in base alle caratteristiche specifiche del progetto e alla soluzione muraria esistente. 32 Isoray Performa è la lastra detensionata ad alte prestazioni di isolamento termico di L’Isolante. Adatta per applicazioni verticali, Isoray Performa garantisce massima stabilità dimensionale, perfetta planarità ed incollaggio sicuro. L’utilizzo di un’unica materia garantisce il rispetto dei valori di isolamento termico su tutto lo spessore della lastra e l’assenza di lavorazioni sulla superficie assicura massima omogeneità nella rasatura del cappotto, annullando il rischio di infiltrazioni di rasante. 34 Ultima novità Naturalia-Bau è muffaway - “sistema naturale antimuffa”. Due le soluzioni proposte: muffaway-Box, per un pronto intervento al problema della muffa visibile sulle pareti, e muffaway - sistema antimuffa, in grado di intervenire in modo definitivo, semplice ed efficace sulla causa del problema, come ponti termici, umidità di risalita, ambienti chiusi e poco areati, cucine e bagni con elevata umidità. 35 o di üco è in grad luminio Sch ttonici più vari, al in a tr es ite La fin contesti arch ristrutturazione adattarsi ai rventi di te in i gl i Eleganza tt ideale per tu lificazione energetica. caso dei ua l riq ne e di e er vati anch es pr termico no to so e stile di isolamen tra AWS o ad gr n co fines sistemi o, come la a Passiva. ente elevat particolarm 112.IC, certificata Cas 36 Prodotto da Project for Building, DamParquet è un materassino altamente performante, ideale per il risanamento acustico di solai esistenti, dove prevista una finitura in legno o similare. Il materassino è in gomma rigenerata termolegata con un polimero a basso modulo elastico, e viene applicato a secco oppure incollato sotto pavimentazioni in legno, al fine di ridurre la trasmissione dei rumori impattivi e di calpestio. 37 Il pannello minerale in idrati di silicato di calcio Multipor di Xella permette un intervento efficace di isolamento termico dell’involucro dal lato interno senza la realizzazione di contropareti (basta una semplice rasatura armata). Grazie alle proprietà intrinseche di traspirabilità del materiale, Multipor non necessita neanche di barriere al vapore (previa idonea verifica secondo EN 15026). La posa risulta rapida e semplice. novembre 2013 - youtrade - 63 speciale riqualificazione 33 Zeromax è l’impianto radiante a zero spessore di Eurotherm, adatto a interventi di ristrutturazione o nella posa a secco in case prefabbricate. Il sistema si basa sulla posa della tubazione all’interno di guide fresate direttamente nello strato di supporto. Al cliente non rimane che scegliere il rivestimento con la finitura più idonea alle sue esigenze. Il ridotto spessore del sistema Zeromax garantisce tempi rapidissimi di riscaldamento e raffrescamento della superficie. speciale riqualificazione 39 38 per one Bticino ll è la soluzi ure domotiche a tw a Fl e recchiat My Hom e delle appa residenziale. te l’integrazion en bi am ll’ ne oposte: tipo ed elettriche ticola in tre diverse pr montante o ar tip si L’offerta elettrico e la ce tipo quadro is o, nt lin ra ra ga nt ce e Flatwall om ambienti, i H gl y M n co o. di pian ne estetica muro (solo io az gr te in nza dal massima inima sporge bili e alle grazie alla m elli di finitura vernicia nn to. pa za iz ai 2 cm), inio anod rali in allum te la i ic rn co 41 Il nuovo sistema radiante fonoassorbente a soffitto di Rehau è idoneo per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici, grazie all’elevata potenza di raffrescamento (fino a 75 W/m²), alle proprietà fonoassorbenti (αw fino a 0,80) e all’alto grado di copertura. Disponibile in tre misure, il sistema è composto da due pannelli forati in cartongesso accoppiati, con retro interamente rivestito con tessuto-non-tessuto fonoassorbente, e tubo Rautherm S in PEXa. Fibrotek è un pannello prefabbricato termoisolante ideato da Fibrotubi, in grado di integrare in un unico prodotto più strati utili a dar vita a un vero e proprio pacchetto tetto, raggiungendo elevati valori di trasmittanza. Con un corpo isolante in poliuretano espanso rigido ad alta densità, Fibrotek è adatto in interventi di riqualificazione di vecchi tetti e nella realizzazione di nuove coperture. Utilizzabile sia con coppi, tegole marsigliesi, tegole portoghesi che con le coperture Fibrotubi, lastra Coppo e Tek 28. 42 TecTem, distribuito in esclusiva da Tophaus, è un sistema di isolamento interno naturale con protezione antimuffa. Grazie alla possibilità di regolare l’umidità (assorbe la condensa, rilasciandola in un momento successivo) ed al valore pH =10, il pannello isolante minerale è idoneo all’isolamento di edifici con facciate storiche tutelate, isolamento interno di facciate in clinker e restauro di appartamenti all’interno di palazzi. 44 40 Unoblack di Imper è una pasta monocomponente, di colore nero, elasto-bituminosa in dispersione acquosa additivata con quarzi selezionati, specifica per eseguire impermeabilizzazioni sotto protezione, prima dell’incollaggio di piastrelle ceramizzate o pietre naturali (bagni, docce, cucine, terrazzi, ecc) o prima della realizzazione di intonaci. 43 Cavatorta rende superfluo l’impiego di distanziatori con Pavitec Professional: questo prodotto semplifica infatti l’allineamento e il posizionamento dei pannelli durante il montaggio, grazie alla particolare geometria del supporto, caratterizzata dalla presenza di cinque pieghe longitudinali. I fili della rete, in acciaio ad elevata resistenza (700-800 N/ mm2), presentano una superficie dotata di nervature che impediscono lo scorrimento reciproco fra acciaio e cemento. Tettofacile di Polimeni è un sistema brevettato che si pone in alternativa alle tipologie costruttive tradizionali per realizzare ristrutturazioni, sopraelevazioni ed ampliamenti. Leggero e resistente, Tettofacile è caratterizzato da una struttura a secco in acciaio ad elevate prestazioni, con sistemi di aggancio antisismico, e un innovativo sistema di ventilazione naturale. 64 - youtrade - novembre 2013 speciale riqualificazione 45 46 Per tutti gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione edilizia in cui si voglia apportare delle migliorie a intonaci e rivestimenti murari, Vaga propone FIBROmalta, la malta da intonaco e muratura fibrorinforzata, collaudata e certificata resistente al fuoco REI 180. Le microfibre contenute nella sua formulazione garantiscono l’assenza di eventuali fessurazioni da ritiro in fase di asciugatura. Applicabile a macchina o a mano, presenta una tissotropia ideale sulla parete. Monotech è la membrana liquida monocomponente di CVR per l’impermeabilizzazione e la protezione di supporti verticali ed orizzontali. A base di resine poliuretaniche elastiche igroindurenti a spiccato comportamento idrofobico, addizionate con particolari filler minerali, Monotech presenta una elevata resistenza agli agenti atmosferici, ai prodotti chimici, ai raggi UV, alle sollecitazioni meccaniche ed agli stress termici. 47 La linea modulare Eurosole Gambale di Gambale Tegole permette l’integrazione architettonica di impianti fotovoltaici e solare termico su coperture realizzate con CoppoPortoghese e Doppio Coppo. Il sistema non prevede l’installazione di strutture di fissaggio, fori sul tetto, tagli alle tegole o staffe di fissaggio sul solaio, con conseguente eliminazione di opere di lattonerie. Eurosole Gambale consente inoltre di mantenere un’adeguata ventilazione dei pannelli, evitando il loro surriscaldamento. 48 estre con gamma di fin 0,58 W/ a un e fr of 2 Fakro fino a 1,3 W/m K dalla finestra termico da to e nt nu ie te fic ot ef o co binamento quest’ultim m2 K, valore rfomance FTT U8 in ab Nel caso pe o. m te er al ad V-AT Th nti FTT, il raccordo EH all’apposito stre super-termoisola to in un ca dalle fine era è collo essore lo vetrocam sp doppio o trip con profili in legno di termici ’anta ponti i un o n im co in io m la al te per ridurre lla finestra. maggiorato, entare l’isolamento de m au ed 51 49 USB Protector Gold 330 e Silver 230 di Riwega sono membrane di nuova generazione, che utilizzano una nuova composizione di materie prime per garantire traspirazione e lunga durata di ogni tipo copertura. Lo strato superiore e quello inferiore sono composti da speciali tessuti in poliestere, in grado di migliorare le prestazioni di tenuta meccanica e di resistenza alle alte temperature e ai raggi UV, proteggendo il film monolitico elastico di poliuretano. Il tutto viene accoppiato e saldato attraverso un innovativo sistema produttivo ad espansione molecolare. Weber Saint-Gobain presenta il nuovo weber.san calce, intonaco macroporoso protettivo a base di calce idraulica naturale, contro l’umidità di risalita e il degrado da efflorescenze saline. Indicato per centri storici, chiese, edifici di interesse storico e ovunque sia richiesto un restauro conservativo, in grado di contrastare e prevenire efficacemente macchie di umido, rigonfiamenti, erosioni e distacchi. 50 Calibel è una controparete per l’isolamento termico e acustico di pareti dall’interno, costituita da un pannello in isolante minerale G3 touch di Isover Saint-Gobain, idrorepellente, incollato ad una lastra di gesso rivestito. Prodotto in Italia con almeno l’80% di vetro riciclato e con una resina termoindurente di nuova generazione, che associa componenti organici e vegetali, Calibel minimizza le emissioni nell’aria di sostanze inquinanti come formaldeide e altri VOC. Disponibile nella versione con barriera al vapore Calibel CBV G3 touch o nella versione base Calibel SBV G3 touch. novembre 2013 - youtrade - 65 speciale riqualificazione 53 52 Il serramento Cottage Purefin di Tonini è in grado di purificare gli ambienti interni e ridurre lo smog esterno, eliminando anche i cattivi odori presenti negli ambienti. Sia il vetro che il profilo sono trattati con una soluzione nanometrica di Biossido di Titanio di terza generazione a base d’acqua che, attraverso un fenomeno di fotocatalisi, innesca un’azione ossidante e disgregante. Composto dall’adesivo Porotherm DryFix extra e dalle soluzioni rettificate Porotherm BIO PLAN, il sistema Porotherm DryFix di Wienerberger è in grado di eliminare i ponti termici, garantire la massima pulizia in cantiere rispetto all›uso tradizionale della malta e accelerare le operazioni di posa. Il sistema è particolarmente adatto alle opere di ristrutturazione per la realizzazione di murature di tamponamento. Funziona anche alle basse temperature (fino a -5°). 54 55 GAIA Maxi è l’unità monoblocco di Clivet, che integra, in un’unica unità, solare termico, pompa di calore e caldaia a condensazione per il riscaldamento, il raffreddamento e la produzione di acqua calda sanitaria, adatta anche nei casi in cui vincoli architettonici o logistici impongano compromessi riguardo agli interventi sull’involucro edilizio ed agli impianti con radiatori. Per far fronte ai problemi legati all’impermeabilizzazione, Torggler propone la guaina polimero-cementizia elastica Antol Flexistar, certificata secondo D.M. 174 alla compatibilità per il contatto con acqua potabile. Il prodotto possiede un’ottima capacità di sormonto sulle fessurazioni, è impermeabile all’acqua anche in pressione e resistente ai cicli di gelo e disgelo. Applicabile con estrema facilità a rullo, pennello e spatola. 66 - youtrade - novembre 2013 Gras Calce propone la linea CLS, una gamma completa di calcestruzzi per il recupero del patrimonio esistente e per i nuovi edifici. La linea comprende il calcestruzzo strutturale leggero a base di vetro espanso con conducibilità termica migliorata, perfetto per il recupero di solai in legno e per sopraelevazioni, e il calcestruzzo autocompattante a ritiro compensato, ideale per casseri a geometria complessa e per superfici a vista. Per tutti i manufatti da scasserare in tempi ridotti, invece, c’è Betonrapid, il betoncino a rapido indurimento. Tra le innovazioni anche BetonPiù, il calcestruzzo strutturale con aggregati di riciclo e CLS fibrato, strutturale e additivato con fibre in polipropilene. 57 Over-foil Multistrato 19 è l’isolante termoriflettente di Over-All, utilizzato in contropareti e controsoffitti per un isolamento ad alte prestazioni a spessori molto contenuti. Con una resistenza termica certificata in intercapedine fino a 3,00 m²K/W, equivalente a circa 11 centimetri di coibente tradizionale, Overfoil Multistrato 19 è utilizzato in abbinamento a sistemi a secco in cartongesso o similari e permette di sfruttare l’intercapedine creata dalla struttura delle lastre riducendo di oltre 7 cm gli spessori necessari per riqualificazioni a norma. 56 speciale riqualificazione 59 58 Coppo del Borgo è la nuova tegola minerale di Wierer disegnata per riprodurre l’estetica di un tetto realizzato con coppi in laterizio. Ideale per nuove realizzazioni, ristrutturazione di immobili di pregio e interventi architettonici per il recupero di edifici situati nei centri storici. La possibilità di mescolare i colori fiammati consente inoltre di ottenere un suggestivo effetto mélange creando coperture uniche e personalizzate. anti in zione di isol ova genera grado di isolare nu la è y rg Xene ow, in estruso di D alla media degli altri polistirene tto pe ris ù lastre pi in . Le nuove fino al 20% sul mercato a a cellule chiuse ti en es pr ti prodot struttur tengono la nferisce al Xenergy man re Styrofoam, che co ee last compression tipica delle levata resistenza alla e. al on estazi ’e prodotto un rabilità e continuità pr du , ità id m l’u al 61 Nato dalla ricerca Sicilferro, AirCrab permette la formazione di un vespaio iso-areato ad altezza variabile con un passo multiplo di 5 cm. Composto totalmente in Eps, AirCrab permette una perfetta coibentazione e il mantenimento costante della temperatura sia degli impianti che degli ambienti interni. 60 UnikoCap di CAP Arreghini è una pittura acrilica ad alte prestazioni a base di Hydropliolite, in grado di fornire performance di adesione e resistenza superiori alle normali emulsioni all’acqua, avvicinandosi a quelle dei solventi. Applicabile su supporti di diversa natura senza necessità di primer o fondi, UnikoCap funge da fondo e finitura e risulta ideale per la riqualificazione esterna degli edifici dei centri storici. 62 Cemix San è un intonaco deumidificante macroporoso della linea ùniko di Gesteco, in grado di restituire salubrità agli ambienti umidi prevenendo la formazione di condense e muffe. La sua azione deumidificante si attiva attraverso un’elevata permeabilità al vapore ed è particolarmente indicata per il recupero di edifici storici come case antiche, cascinali e chiese. 63 CentroStorico è la nuova gamma di sistemi Laterlite per ristrutturare il patrimonio storico-architettonico attraverso soluzioni tecniche e operative leggere, a base di argilla espansa Leca, resistenti, isolanti, ecobiocompatibili e facili da utilizzare. La gamma comprende “Calcestruzzo CentroStorico”, “Massetto CentroStorico”, “Sottofondo CentroStorico” “Livellina CentroStorico”. A queste quattro soluzioni principali si aggiungono alcuni prodotti complementari, quali primer, lattice e materassini acustici. novembre 2013 - youtrade - 67 speciale riqualificazione 64 Röfix presenta due nuovi sistemi per l’isolamento termico degli edifici: Sismacalce e Renopor. SismaCalce integra il rinforzo armato della muratura insieme con l’isolamento termico integrale, consentendo in un’unica soluzione il miglioramento delle prestazioni antisismiche e di efficienza energetica dell’edificio. Basato su pannelli in silicato di calcio, il Sistema Renopor è specifico per gli interni ed è indicato per pareti umide e muffe e per il risanamento di edifici storici. 65 Studiato per migliorare l’ermeticità di elementi di raccordo, spigoli e discontinuità del tetto, Delta-Liquixx di Dörken è compatibile con legno, materiali a base di legno, metalli e materiali in plastica. La sua resistenza meccanica si rinforza grazie all’abbinamento con lo speciale geotessuto Delta-Liquixx GT 15. Adatto per rinforzare i punti critici del tetto e per assicurare il rispetto dei valori di ermeticità obbligatori ai sensi dei regolamenti termici. 66 Industrie Cotto Possagno propone il pacchetto Tiepolo della linea Soluzione Tetto, composto da isolamento termico EPS100 in Neopor accoppiato a un OSB da 12 mm, in grado di resistere alle sollecitazioni meccaniche derivanti da vibrazioni e scosse sismiche anche di forte intensità. I pannelli di coibente sono ancorati meccanicamente al solaio con tasselli ad espansione ad alta tenuta, e i listelli metallici porta tegole sono a loro volta ancorati parte al pannello ligneo in OSB e parte direttamente al solaio portante. La copertura in cotto è avvitata tramite viti autofilettanti in acciaio ai listelli metallici. 67 to ffrescamen amento e ra ntrop non ld ca ris di o di Ove Il sistema floor a secc tendo di radiante Co del massetto, consen li 3,5 so sa di po re spesso richiede la le sia a pianto dallo bi im na bi un Ab re . za to realiz rivestimen entizio il m o ce es o pr tt m cm co con masse a si o zzabile ili cc ut se è elementi a nte, Cofloor a secco stema in si l de se galleggia ento ba di 25 mm e rete. L’elem o spessore oacustico anche a pa un ha o ns pa rm polistirolo es ione di isolamento te rtatubo in funz melle po la e ol svolge una . ng si se 0,5 mm to per le e di suppor acciaio spes 68 Finstral Top 72 in PVC è un sistema con i vetri isolanti basso emissivi in grado di garantire un elevato isolamento termo-acustico. Il sistema è caratterizzato da guarnizione mediana e giunto aperto di alta qualità, che dona al serramento durata, funzionalità ed eleganza. Finstral Top 72 è stato scelto anche dalla Sovraintendenza di Taranto per il restauro della Villa Pantaleo di Contrada Cimino. PRIMA Parete esistente controparete Interna 70 DOPO 69 Termit è l’intonaco per il restauro degli edifici con problemi di umidità, nato dalla ricerca di Ambrosio Edilizia. Prodotto a base naturale eco-compatibile, Termit possiede una struttura a macropori che aumenta e velocizza la traspirazione della muratura, in modo da consentire lo smaltimento dell’umidità dovuta a risalita capillare o a infiltrazione meteorica. Ideale per il risanamento di vecchie murature umide, sia interne che esterne e di ambienti interrati. 68 - youtrade - novembre 2013 Parete esistente cappotto esterno Per l’isolamento a cappotto esterno e il recupero termoacustico dell’involucro, i pannelli Celenit conferiscono al sistema elevata durabilità e resistenza meccanica. Inoltre viene migliorato il comportamento in regime estivo con elevate performance in termini di inerzia termica e riduzione del surriscaldamento. In caso di riqualificazione con applicazione di isolamento interno, i pannelli possono essere posati direttamente a parete in maniera continua senza l’ausilio di sottostrutture, offrendo all’interno una superficie idonea all’applicazione dell’intonaco o agevolmente rifinibile con lastre in cartongesso applicate successivamente con colla. 71 Fischer FZP-G è la novità di Fischer per il fissaggio meccanico a foro non passante di involucri e strutture in vetro. Questo innovativo tassello, è in grado di garantire sicurezza e riduzione delle dimensioni strutturali, e si caratterizza per un design dalla pulizia formale assoluta che quasi scompare rispetto alla struttura vera e propria. Disponibile per vetro monolitico (spessori da 6, 8, 10, 12, sino a 19 mm) e per vetro stratificato (spessori da 10/8 mm e 10/10mm). 72 I sistemi Iglù e Atlantis di Daliform Group sono basati su casseri a perdere in polipropilene riciclato al 100%. Nati inizialmente per creare vespai e intercapedini areate, nel tempo hanno trovato impiego anche nel recupero e raccolta delle acque piovane, piste ciclabili e serre, applicazioni antiradici, tetti e giardini pensili, geotermia e recupero del calore. 73 a comporta zione edilizi locali La riqualifica pero ad abitazione di etti, cu ot tt re il so spesso interrati, tri usi (sem e necessità di al ad iti ib ad nt a n consegue depositi) co . ATH offre un sistem to mo en su n co o tt riscaldam o d e mento a ri elettrico, ch di riscalda pletamente m si co es pl co m ti e energ sive o co e opere inva a è disponibile in non richied em st si Il o ri. silia rosso lontan impianti au ione all’infra sato a az di ra a versione sere po to, e può es e a pavimen assetto cementizio. m secco o con 75 Cercol propone una gamma completa di prodotti per il ripristino e il rinforzo delle strutture in calcestruzzo: F.28 Profer (passivante monocomponente a base di cemento e polimeri speciali), F.76 Tixo (malta cementizia a basso modulo elastico, a ritiro controllato e scivolamento verticale nullo), F.76 Tixo Rapid (malta cementizia a basso modulo elastico, rapida essiccazione, a ritiro controllato e scivolamento verticale nullo), F.76 Finitura (rasante a basso modulo elastico per regolarizzazioni di sottofondi per spessori compresi fra 2 e 10 mm). 76 Il sistema di riscaldamento/ raffrescamento radiante a pavimento Loex Home X17 garantisce risparmio energetico e maggiore comfort abitativo con costi di installazione e gestione ridotti rispetto ai sistemi tradizionali. 74 Gli innovativi sistemi impermeabilizzanti Monostrato Dermabit FF (Flame Free) di Casali, con membrane bitumepolimero applicabili senza l’impiego di fiamma, offrono una soluzione concreta per la riqualificazione edilizia. Supportati dal programma S.T.A. (Servizio Tecnico di Assistenza) e garantiti fino a 20 anni, questi sistemi progettati per posa in aderenza totale, in semiindipendenza o a secco, sono ideali anche nella realizzazione delle opere di rifacimento più complesse. 77 Con Evergreen di Waler, il cappotto vecchio non finisce in discarica, ma si riutilizza in nuovi processi tecnologici, con un forte impatto positivo per l’ambiente. Certificato Cradle to Cradle, il cappotto riciclabile Evergreen è la soluzione per chi vuole realizzare edifici ben isolati e, al tempo stesso, perfettamente riciclabili nella loro copertura esterna. novembre 2013 - youtrade - 69 speciale riqualificazione 78 Oltre alla sicurezza, la porta blindata Serie Confort di Torterolo garantisce massimo risparmio energetico, raggiungendo valori di trasmittanza termica pari a U = 0,9 W/m2K. La Serie Confort offre protezione anche contro il freddo, il caldo e i rumori grazie all’isolamento posto tra la struttura metallica ed il raffinato pannello di rivestimento esterno. Livello di abbattimento acustico pari a Rw 43 dB. 80 imi che li spazi min sign, dedicata ag de o zi al e pa ar as ci lv scala sa nza rinun ntanot è la siasi piccolo spazio se di gradini alternati che Fo i d ia g a al M stema petto sfruttare qu azie a un si ù estesa ris permette di sicurezza, gr e su una superficie pi te con suppor ti la al e ità realizza re il pied alla comod di appoggia ini sono in Magia sono permettono ino classico. Le scale io ghisa, mentre i grad ciliegio. o grig o tinta ad un grad lore bianco tinta chiara rniciato di co multistrato di betulla ve o ai ci ac d’ 79 Salvaterrazza di Fila protegge e consolida le superfici delle terrazze: la sua formula penetra nelle fessure e nelle lesioni superficiali (da 0,5 µm a 1 mm) e agisce come idrorepellente e consolidante sui materiali assorbenti come cotto, clinker, gres, cemento, pietra naturale e agglomerati. Salvaterrazza non crea alcun film superficiale e lascia traspirare il materiale, facendo evaporare l’umidità sottostante. Prima di applicare Salvaterrazza, si consiglia di lavare bene la superficie con il detergente sgrassante Fila PS/87. 82 70 - youtrade - novembre 2013 Le pompe elettriche a pistone Zeus, Dragon e Thor di Larius sono in grado di spruzzare prodotti viscosi come le guaine elastiche monocomponenti a base acqua e sono indicati per l’iniezione delle resine per contrastare le infiltrazioni dovute all’acqua. Le pompe garantiscono efficienza nell’aspirazione e applicazione di prodotti densi e viscosi, garantendo tempi di essicazione ridotti per il minor apporto di liquidi diluenti al prodotto e un minor numero di applicazioni. Wilo-Yonos Maxo è la nuova pompa ad alta efficienza a regolazione elettronica di Wilo, adatta a tutti gli impianti di riscaldamento e condizionamento residenziali e commerciali. Grazie all’accesso frontale e alla spina Wilo, il collegamento elettrico risulta rapido e agevole. Wilo-Yonos Maxo è inoltre dotata di un pratico indicatore LED per comunicare la prevalenza nominale impostata. 81 83 Il nuovo tassello in nylon autoperforante leggero VLP di Vorpa è stato progettato per l’uso specifico su murature rivestite con pannelli isolanti rigidi con spessore a partire da 60mm. Realizzato in nylon resistente agli agenti atmosferici e verniciabile, il nuovo tassello VPL permette fissaggi pratici, sicuri e veloci con semplice inserto torx T40 nella versione VPL60 e con vite TE M8x30 nella versione VPL95 senza pre-perforazione. Impedisce il ponte termico ed evita inutili sprechi di calore. 86 Ecap è l’innovativo pannello termoisolante prefinito di Edilteco nato per l’isolamento termico di soffitti e pareti. Ecap è prerasato, con rete in fibra di vetro già allettata e con sormonti, predisposto per l’applicazione dei tasselli di fissaggio. La linea Ecap si compone di Ecap L, pannello in polistirene espanso sinterizzato (λ 0,035W/mK), Ecap GT additivato con grafite (λ 0,031 W/mk), e la novità Ecap Stif in Stiferite class SK (λ 0,026-0,028 W/mk). 84 Resistenti, leggeri e flessibili, i sistemi per coperture in alluminio Prefa sono adatti per interventi di ristrutturazione di elevato valore tecnico, prestazionale ed estetico. Gli elementi in alluminio pre verniciato vengono prodotti in nastro ed in una seconda fase forgiati in forma di tegole, scandole o scaglie a seconda del risultato estetico e delle peculiarità costruttive richieste. 87 85 PosaClima Renova di Roverplastik è un sistema non “invasivo” per la riqualificazione energetica del foro-finestra. Grazie alla sua posa semplice e rapida, Renova non comporta la sostituzione del cassonetto, evitando di intervenire sulla muratura. In questo modo si possono ridurre costi, tempi e disagi per il cliente. I sistemi da sottocopertura Onduline permettono di realizzare manti di copertura traspiranti, isolati, ventilati e impermeabilizzati. Le lastre da sottocopertura, realizzate a base di fibre organiche bitumate, resinate e colorate nella massa, sono ideali per la ristrutturazione di edifici storici.Le nuove lastre Polivalenti di Onduline, inoltre, possono essere applicate indifferentemente come lastre sottotegola, sovrapponendo e fissando direttamente sulla lastra la listellatura in legno o Pvc, oppure come lastre sottocoppo, adagiando i coppi direttamente nelle parti piane delle lastre. novembre 2013 - youtrade - 71 made expo vs saie Chi ha vinto la battaglia Chiuse le due manifestazioni rivali, è il momento dei bilanci. Sono diminuiti i visitatori, ma forse è andata meglio del previsto. E il prossimo match sarà nel 2015 di Brunella Orsini 72 - youtrade - novembre 2013 e T erminate le due fiere dell’edilizia Saie di Bologna e Made Expo a Milano, anche quest’anno tornate a darsi battaglia a pochi giorni di distanza l’una dall’altra, è tempo di bilanci. Entrambi gli enti fieristici parlano di un’edizione 2013 positiva, nonostante lo stillicidio di visitatori ed espositori e le perplessità che serpeggiano tra gli operatori su questa difficile convivenza. Chi ha vinto la guerra a distanza? Vediamo i numeri: 211.105 presenze, di cui 35.619 dall’estero, è il risultato del Made expo di Milano, contro le 231.729 presenze del 2012 (di cui 31.235 dall’estero). Un calo che fa il paio con quello delle aziende espositrici, numero top secret fino a qualche giorno prima dell’apertura. Secondo quanto comunicato dall’ente fieristico, sono state 1.432 le aziende italiane e internazionali che hanno presentato i loro prodotti al Made Expo, un centinaio in meno rispetto a quelle dello scorso anno. Tra i partecipanti, hanno ottenuto un discreto successo gli spazi dedicati alle Smart City e alla sostenibilità ed efficienza energetica, e la nuova area dedicata alle ceramiche Made4Ceramics. Con l’edizione del 2013, Made Expo lascia la scena fieristica, si prende un anno sabbatico per ripresentarsi nel 2015, in concomitanza con il grande evento Expo 2015, che catapulterà Milano al centro dell’attenzione mondiale. Passando dal capoluogo lombardo a Bologna, la 49esima edizione del Saie si è chiusa con un totale di 84.370 presenze. Dopo l’edizione sottotono dello scorso anno (75.000 visitatori), il recupero di ottobre fa ben sperare Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere: «È un bilancio veramente positivo al di là delle nostre previsioni, una nuova formula vincente. Abbiamo vinto la sfida di creare un nuovo Saie e una piattaforma fieristica per il mondo delle costruzioni». L’entusiasmo, però, stride con molte opinioni raccolte da YouTrade tra i visitatori e gli espositori presenti, che parlano di una fiera che ha ormai perso lo smalto degli anni d’oro. La nuova formula messa a punto a partire da quest’anno ha riunito in un’unica grande piattaforma il Saie con altri tre Saloni: Smart City Exhibition, organizzato assieme a Forum PA, Ambiente Lavoro, dedicato alla salute e alla sicurezza, e Expo Tunnel, rivolto alle tecnologie per il sottosuolo. Nei giorni della manifestazione è stato anche organizzato il forum Better Building and Smart Cities, un momento di confronto e riflessione sui temi della rigenerazione, dell’efficienza energetica, della riqualificazione degli edifici e delle città intelligenti. Saie è già pronto a rilanciare l’edizione 2014, che cadrà in concomitanza con il suo cinquantesimo anniversario e con quello dell’inaugurazione dell’Autostrada del Sole. novembre 2013 - youfocus youtrade - 73 made expo vs saie Ci vuole la politica del mattone Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, lancia un grido d’allarme: la litigiosità dei partiti rischia di uccidere la ripresa. E spiega la sua ricetta: senza un ritorno all’edilizia, l’Italia non riparte di Veronica Monaco «D ateci un Paese normale e vi faremo vedere che cosa noi imprenditori siamo capaci di fare». Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, dal palco del Made Expo, il salone dell’edilizia di Milano, ha esortato la politica a una maggiore stabilità e attenzione al bene del Paese. In una giornata convulsa, gravata nel giorno del suo intervento dalla tensione sul voto di fiducia al governo Letta, il presidente degli industriali non si è lasciato sfuggire l’occasione per sferrare un nuovo affondo alle litigiosità della politica: «Mancando la stabilità, rischiamo di far perdere un altro punto di Pil al Paese, nonostante le previsioni di miglioramento che, secondo le nostre stime, prevedono una crescita dello 0,6% per il 2014», ha scandito il presidente degli industriali. Eppure, sostiene Squinzi, non c’è bisogno di ricette astruse: «Abbiamo bisogno di stabilità e di semplificazioni per programmare l’attività e fare investimenti, in modo che gli italiani ritrovino la fiducia. Con un calo del 9% del Pil dal 2007 e con oltre 3 milioni di disoccupati, l’Italia non può certo permettersi di essere di nuovo bloccata da una crisi di governo». Senza giri di parole, Squinzi ha riportato al centro del dibattito le priorità da mettere in campo per far ripartire il motore dell’Italia: il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, la semplificazione normativa e il cuneo fiscale sul lavoro. Con un debito di circa 100 miliardi di euro, la pubblica amministrazione è nei fatti un cappio per le imprese, 74 - youtrade - novembre 2013 che finora sono riuscite a riscuotere solo il 7% di quanto effettivamente spetta loro, con il conseguente blocco degli investimenti e dei pagamenti verso i fornitori. «Uno Stato che non paga è uno Stato incivile», si è sfogato il presidente degli industriali, che ha messo in primo piano anche la defiscalizzazione sul costo del lavoro («il nostro cuneo fiscale di oltre il 53% è il più alto d’Europa e tra i maggiori al mondo) e la necessità di «una riforma istituzionale del titolo quinto della Costituzione», che regola i rapporti tra Regioni, Provincie e Comuni. Da non dimenticare, infine, la proroga degli incentivi, visti da Squinzi come una boccata d’ossigeno per le aziende delle costruzioni. «Finora il Governo ha fatto dei passi molto timidi, ma noi continueremo a tenere alta la pressione. Senza edilizia la crescita non ci sarà. La recessione del Paese è dovuta proprio al fatto che l’edilizia non riparte, al contrario di quanto sta invece accadendo negli Stati Uniti. L’edilizia deve essere la base della ripresa italiana». Squinzi incassa gli applausi e le ore scorrono. Poco prima della chiusura della conferenza di inaugurazione del Made Expo, arriva la buona notizia: il Senato ha confermato la fiducia al Governo Letta. «È una notizia positiva, però nello stesso tempo mi chiedo perché siamo arrivati a questo punto, mettendo in fibrillazione i mercati, creando instabilità politica e confusione nella testa degli italiani», commenta Squinzi. D’altra parte, lui lo ha appena spiegato: è proprio questo il problema dell’Italia. www.cscedilizia.com SICUREZZA IN PRONTA CONSEGNA - SISTEMI LINEA VITA INDEFORMABILE - PARAPETTI PROVVISORI - PARAPETTI PERMANENTI - ATTREZZATURE DA CANTIERE MADE IN ITALY PRODOTTI DI QUALITÀ CERTIFICATA Da ben 30 anni CSC produce sicurezza per cantieri in quota. 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Così YouTrade ha deciso di raccogliere le sensazioni di espositori e visitatori al termine di Saie e Made Expo 2013, due manifestazioni impegnate da qualche anno in un duello a distanza per diventare il punto di riferimento fieristico dell’edilizia nazionale e internazionale. A scapito, sostengono gli operatori, di pubblico e aziende. Una battaglia che, per Adriana Spazzoli, direttore marketing operativo e comunicazione del colosso Mapei, non ha alcun senso. «Credo che il Made Expo e il Saie non siano confrontabili. Mentre l’esposizione alla fiera di Milano risponde più efficacemente alle esigenze dei progettisti e dei professionisti interessati alle finiture e ai prodotti per l’edilizia leggera, il Saie rimane un punto di riferimento per le grandi opere infrastrutturali e l’edilizia pesante. Ognuna di queste manifestazioni deve continuare a lavorare per individuare, anche in una situazione di crisi come quella attuale, la giusta ricetta per attrarre espositori e visitatori». La dualità viene evidenziata anche da Luca Beligni, responsabile assistenza tecnica e marketing di Laterlite, azienda specializzata nella produzione di soluzioni per sottofondi, alleggerimenti e isolamenti in argilla espansa Leca. Il manager sottolinea però anche una grave lacuna: «Manca in Italia una fiera dell’edilizia che accolga più da vicino le esigenze del settore dell’edilizia pesante. Made Expo ha lavorato bene, ma è ancora troppo sbilanciata a favore della progettazione, rimanendo di fatto una fiera di finiture. Il Saie, invece, si è piuttosto ridotto in termini di dimensione e di presenze sia di espositori che di visitatori, perdendo il ruolo di manifestazione di riferimento in Italia per l’edilizia pesante. Perciò quest’anno abbiamo deciso di non partecipare a Bologna, e non sappiamo se nel 2014 daremo la nostra adesione, anche se Made Expo non ci sarà. Ci auguriamo che fra due anni Milano riesca a recepire anche le esigenze delle aziende di edilizia pesante, coinvolgendo maggiormente le imprese e i posatori, anche con convegni e seminari dedicati ai nuovi sistemi costruttivi, ai consolidamenti e alle ristrutturazioni. Bisogna creare attesa non solo per i professionisti interessati alle finiture, ma anche per quelli coinvolti nella realizzazione dello scheletro dell’edificio». Una nota critica la esprime anche Sabatino Faraone, ad dell’impresa omonima, che ha partecipato al Made Expo nel salone dedicato all’involucro e ai serramenti: «Qualche anno fa questo padiglione era molto più grande. La fiera si è ridotta della metà, con un grave danno per l’immagine della manifestazione, che sembra attirare sempre meno espositori e visitatori. La crisi dell’edilizia si fa sentire e la mia paura più grande consiste nel fatto che Milano possa perdere d’interesse anche per quei clienti e quelle delegazioni straniere che ancora fanno investimenti in Italia». Soddisfatta invece della propria partecipazione al Saie è Italcementi: «È stata l’occasione per confrontarci con i protagonisti del mercato sul futuro del cemento, materiale che ha grande tradizione e che negli anni più recenti è riuscito a dare risposte nuove al settore su vari fronti, quali l’isolamento termico e acustico, la resistenza al fuoco e alle sollecitazioni meccaniche, la durabilità nel tempo e la sostenibilità», afferma Stefano Roncan, direttore commerciale del gruppo. Soddisfazione anche per Mapei, presente sia a Milano che a Bologna: «Non sono molte le aziende che possono giustificare la propria partecipazione a entrambe le fiere che, dal mio punto di vista, rimangono differenti e incomparabili. Il Saie quest’anno ha fatto un salto di qualità, trasformandosi da una semplice esposizione di prodotti a luogo di confronto e discussione su argomenti tecnici. Questo ci ha portato a decidere di rinnovare anche per il prossimo anno la partecipazione a Bologna». Non poche perplessità serpeggiano invece tra i visitatori, scettici sulla coesistenza, e a date così ravvicinate, di due fiere a carattere internazionale dedicate all’edilizia. «Abbiamo visitato Milano, ma abbiamo avuto consorziati anche a Bologna», puntualizza Gianni Guidoccio, responsabile del coordinamento di Cre, il Consorzio Rivenditori Edili con sede a Trento. «C’è stato un calo di visitatori ed espositori in entrambe le fiere, molti stand erano vuoti. La causa di questa defezione può essere ricercata sicuramente nella difficile congiuntura economica che sta attraversando il Paese, ma anche nella coesistenza di due esposizioni concentrate nello stesso periodo. Una circostanza insensata. Rischia di ostacolare sia le aziende, che non riescono a sostenere i costi di partecipazione, sia i visitatori, costretti a scegliere tra l’una o l’altra manifestazione». La soluzione? «Una fiera biennale generalista, che sappia giocarsi bene le sue carte, diventando un polo attrattivo internazionale per il settore delle costruzioni. Magari affiancata di anno in anno da manifestazioni più specializzate e iniziative territoriali come convegni, seminari e corsi di formazione», risponde Guidoccio. Per ora, di certo si sa solo che il Made Expo nel 2014 non ci sarà. La sua assenza dal calendario fieristico spianerà la strada al Saie, in procinto di festeggiare il suo cinquantesimo anniversario? E nel 2015, le due fiere torneranno a darsi battaglia o troveranno un’intesa? Per ora la guerra continua. Valori VERI che durano nel tempo!.. Il futuro degli isolanti anticalpestìo è diventato presente.. Band Feltro antivibrante e anticalpestio di ultima generazione Valori VERI che durano nel tempo.. Tutti i dati tecnici dichiarati, sono valori che “du- Frame rano nel tempo”. Troppo spesso infatti, si trovano sul mercato prodotti con caratteristiche tecniche di elevato profilo, ma che una volta messi in opera e sottoposti al carico permanente del massetto, si schiacciano e perdono le loro funzioni. Tape è testato per mantenere inalterate per proprie caratteristiche nel tempo: per questo offre la garanzia totale del risultato! Perché per noi, contano i fatti. segui novità e aggiornamenti su facebook/3therm Cut I-39040 Montagna (BZ) | Via del Bersaglio 7 Tel. 0471 801 900 | Fax 0471 801 907 www.3therm.it | [email protected] Le novità al Made Expo Adriana Spazzoli Direttore Marketing operativo & Comunicazione Mapei Dario Mantovanelli Responsabile Marketing Wienerberger Il laterizio diventa tech Una carta anti-terremoto Tante le novità Mapei, che ribadiscono l’impegno dell’azienda nella ricerca e sviluppo di soluzioni certificate ed ecosostenibili, in grado di rispettare gli standard internazionali più severi. Tra questi la prima «carta da parati» antisismica e decorativa, la Mapewrap EQ System, e presentata al Made expo di Milano. «Si tratta di una fibra di rinforzo passivo degli edifici, brevettata da Mapei, che permette di aumentare il tempo di evacuazione degli edifici in caso di eventi sismici», spiega Adriana Spazzoli, direttore marketing operativo e comunicazione di Mapei. «È facilmente applicabile sia indoor che in esterno: questa specie di carta da parati rappresenta un’efficace soluzione per la salvaguardia delle vite umana, soprattutto in ambienti in cui le vie di fuga sono più lente, come scuole o ospedali. Il sistema può essere anche decorato nella versione EQ Dekor, in modo da offrire la possibilità di creare pavimenti e rivestimenti che, oltre alla funzione antisismica, ne svolgono anche una estetica». Tra le novità, c’è una nuova linea di colori per le finiture murali e prodotti sigillanti sempre più performanti, che si affiancano all’ampia gamma di prodotti Mapei per l’edilizia civile e industriale. «Il settore delle costruzioni sconta la mancanza di prospettive e di certezze, non solo nel nostro Paese, ma in tutta la vecchia Europa. Ovviamente, ci sono Paesi in cui il mercato va meglio che in altri, ma in generale ritengo che le usurate politiche di crescita vadano riviste. All’estero la situazione è invece un po’ più versatile, e ci sono Paesi in cui l’edilizia è in ripresa o in forte crescita». 78 - youtrade - novembre 2013 Per la prima volta al Made Expo, Wienerberger ha presentato le sue soluzioni innovative in laterizio, per la realizzazione di edifici ad energia quasi zero. «Wienerberger propone al mercato due novità: un ampliamento della gamma dei laterizi rettificati con lana di roccia Poroterm Plana+, con soluzioni in grado di raggiungere una trasmittanza pari a 0,13 W/ m2K, e il completamento della gamma Porotherm BIO», spiega Dario Mantovanelli, responsabile marketing dell’azienda. Contemporaneamente Wienerberger ha sviluppato e4, un sistema di progettazione integrata che utilizza il laterizio come elemento centrale per la realizzazione di edifici altamente prestazionali e eco-sostenibili. «Il 2013 si conferma ad oggi come un anno anomalo. Per capire come andrà il 2014 saranno cruciali gli ultimi mesi di quest’anno. Nella speranza di assistere ad un’inversione di tendenza rispetto ai segnali attuali». Le novità al Made Expo Roberto Brovazzo Direttore generale Schüco Italia Nuove finestre sull’Italia Per Schüco, Made Expo è stata l’occasione per presentare al mercato italiano SimplySmart, un sistema in grado di ottimizzare in modo significativo la funzionalità e la semplicità costruttiva di finestre e facciate in alluminio. «Si tratta di un processo produttivo rivoluzionario, che consente di costruire il prodotto in maniera automatizzata e con meno componenti. Attraverso un processo industriale standardizzato, il serramento esce dalla fabbrica con la sicurezza di poter garantire al tecnico, all’architetto e al cliente finale un prodotto perfettamente in linea con le caratteristiche definite in fase di progettazione», afferma il direttore generale di Schüco Italia, Roberto Brovazzo. SimplySmart, inoltre, dota il serramento di nuove funzionalità, come l’esclusiva apertura a 180 gradi totalmente a scomparsa, per ante fino a 250 kg. Tra le novità, anche la nuova guarnizione a giunto aperto, che rende superfluo l’angolo vulcanizzato e il relativo incollaggio, riducendo così i tempi di installazione, e la nuova apparecchiatura per montaggio semplice a click con autoposizionante per il recupero delle tolleranze, che consente di realizzare integrazioni e trasformazioni ad anta già installata. «La casa madre Schüco, in Germania, investe il 3,5% del fatturato complessivo in ricerca e sviluppo, circa 65 milioni di euro all’anno, per avere prodotti sempre innovativi e all’avanguardia. Il mercato delle costruzioni in Italia, e di conseguenza quello dei serramenti, nel 2013 è sceso di qualche punto percentuale rispetto al 2012, anche se il segmento della riqualificazione e del rinnovo edilizio sta trainando il settore. Rispetto all’anno scorso, Schüco è invece cresciuta del 5%, anche se siamo lontani dai numeri degli anni passati. Purtroppo, attualmente, il mercato non vede ancora quella sicurezza, né a livello macroeconomico né normativo, che possa far ripartire il motore economico del Paese». Bruno Pernpruner Direttore Fakro Italia Tecnologia per guardare il cielo «La novità su cui abbiamo voluto puntare per il Made Expo 2013 è la gamma di finestre per tetti piatti di Fakro, che si distingue dai modelli attualmente presenti sul mercato per il design più ricercato, in grado di adattarsi alle diverse esigenze di stile di architetti e committenti», afferma Bruno Pernpruner, direttore di Fakro Italia. Dotata di vetrocamera con vetro interno antieffrazione di classe P2A, la finestra per tetti piatti garantisce la ventilazione degli ambienti e ottimi parametri termoisolanti, grazie anche alla possibilità di installare il vetrocamera super-termoisolante U8 (Ug =0,3W/m2K). «Utilizzata principalmente nell’edilizia industriale, la finestra per tetti con il classico oblò di plastica, dal punto di vista tecnico non rispondeva alle esigenze di un edificio ad uso abitativo. Con le nostre finestre garantiamo, invece, sicurezza, resistenza agli agenti atmosferici, maggiore quantità di luce naturale grazie alla forma dei profili appositamente progettati. Oltre a un design ricercato, garantiamo elevato isolamento e massima personalizzazione, in quanto ogni finestra può essere realizzata su misura». L’edizione 2013 di Made Expo ha rappresentato per l’azienda polacca un’occasione importante per confermare la propria presenza sul mercato italiano. «Il progetto Fakro Italia nasceva in un momento in cui la crisi non si era ancora manifestata in maniera così evidente. Nel 2011 avevamo come obiettivo il raddoppio del fatturato: anche se più lentamente rispetto alle aspettative iniziali, non siamo lontani da raggiungere questo traguardo. Riteniamo di poterci riuscire nel 2014, continuando a scommettere sui nostri punti di forza che sono l’innovazione di prodotto e la formazione». novembre 2013 - youtrade - 79 Le novità al Made Expo Giuseppe Gianolio Amministratore delegato di VASS Technology Tetto chiavi in mano Mauro Tricotti Project Sales Manager di Rockwool Italia Aria buona in facciata Specializzata nelle tecnologie per la lana di roccia, Rockwool realizza sistemi e soluzioni per l’efficienza energetica, acustica e la protezione incendio degli edifici. A Milano, la multinazionale ha presentato la nuova campagna di comunicazione «Rifatevi la facciata», dedicata alle soluzioni di isolamento a cappotto e pareti ventilate. «Pensare alla facciata come occasione per riqualificare un edificio è il messaggio su cui vogliamo puntare al Made Expo, dove proponiamo tutte le nostre soluzioni a base di isolanti in lana di roccia, dal classico cappotto ai rivestimenti per facciate ventilate», spiega Mauro Tricotti, project sales manager di Rockwool Italia. Proprio alla facciata ventilata è dedicata anche la nuova pubblicazione di Rockwool, realizzata in Presentata al Made Expo la partnership esclusiva per il mercato italiano tra VASS Technology e BigMat, per la distribuzione di sistemi di copertura modulare per tetti in legno. Scomposto in moduli pre-assemblati in azienda, il tetto BigMat VASS offre, in tempi minimi garantiti, una copertura di alta qualità, ed è completo di funzionalità integrate, dalle finestre all’impianto di illuminazione. «Si tratta di una novità assoluta», spiega Giuseppe Gianolio, ad di VASS Technology, «che d’ora in poi presentiamo in maniera strutturata nelle rivendite BigMat. Tramite questa partnership, infatti, offriamo ai clienti la possibilità di ricevere in tutti i punti vendita BigMat un servizio chiavi in mano, dalla progettazione all’installazione del tetto, con il vantaggio di un interlocutore unico e di un rivenditore di supporto in prossimità del cantiere». Spostando l’assemblaggio dei moduli dal cantiere alla fabbrica, il metodo VASS garantisce una qualità costante al prodotto dal punto di vista termico, estetico e prestazionale, evitando eventuali errori di posa e imprevisti in cantiere. Il tetto BigMat VASS combina l’isolamento in fibra di legno ed EPS, e offre performance d’isolamento acustico superiori alla norma, con un potere fonoisolante di 42 dB. Oltre ad essere ventilato, il tetto è perfettamente sigillato, in modo da evitare la formazione di muffe e di ponti termici. «Un altro aspetto innovativo di questa tecnologia», aggiunge Gianolio, «è la possibilità di integrare, già in fase di produzione, nella copertura impianti, linee vita, finestre da tetto (con il nostro partner Velux), antenne, Wi-Fi. È chiaro che per vendere un prodotto altamente tecnologico come il tetto modulare VASS, bisogna essere preparati. Per questo abbiamo scelto BigMat, consapevoli che il gruppo è impegnato da anni nella ricerca di soluzioni adatte alle nuove esigenze del mercato e molto attento alla formazione», continua Gianolio. «L’andamento di BigMat nel 2013 rispecchia i trend del mercato afferma Massimo Bussola, direttore marketing e comunicazione di BigMat Italia -. Per recuperare i margini persi nel settore delle nuove costruzioni, abbiamo deciso di puntare sulla ristrutturazione e la manutenzione degli edifici. Per il 2014 continueremo su questa strada: siamo un gruppo di ottimisti e guardiamo avanti con tenacia e volontà. Il fatto di avere realizzato un’iniziativa come questa e averla presentata al Made Expo di Milano ne è appunto una testimonianza». collaborazione con il Dipartimento Abc del Politecnico di Milano, e presentata ufficialmente al Made Expo. Il manuale 80 - youtrade - novembre 2013 analizza le principali tematiche tecniche di questa soluzione costruttiva, tra cui il comfort termoigrometrico, l’isolamento acustico e la protezione antincendio. «Il Politecnico di Milano ha sviluppato i contenuti tecnici di questa pubblicazione, mentre Rockwool ha supportato attivamente la ricerca, con la progettazione delle configurazioni più performanti dei materiali a seconda dei diversi campi di impiego: edificio di nuova costruzione di tipo convenzionale, riqualificazione architettonica e prestazionale di un edificio anni ’70 e uno edificio di nuova costruzione in legno». Tramezze per quattro Piero Faraone Amministratore delegato IMA-Faraone Gradini verso la sicurezza Prodotti sempre più sicuri e in linea con le nuove e sempre più stringenti normative: questa la mission di ImaFaraone, che al Made Expo di Milano ha presentato i nuovi modelli di scale e scale automatiche della linea Elevah. «A settembre 2013 è stata pubblicata una nuova norma europea che impone l’omologazione della scala anche contro il ribaltamento laterale. In Francia, Germania, Inghilterra la norma è già obbligatoria in tutti i cantieri, e ci auguriamo che a breve sia vigente Tante le novità per Laterlite, che si presenta al Made Expo di Milano con nuove soluzioni per il verde pensile e per edifici ad alte prestazioni, e una nuova anima digitale, che si concretizza con la nascita di un nuovo sito web e con la presenza su social network e Youtube. «Per quanto riguarda le soluzioni per le coperture a verde, Laterlite presenta due nuovi prodotti a base di argilla espansa: LecaGreen, da utilizzare come substrato colturale leggero, e LecaDrain, specificatamente studiata per la realizzazione dello strato drenante», spiega Gian Domenico Giovannini, ad di Laterlite. «Per quanto riguarda, invece, le soluzioni più strettamente connesse all’edilizia, la nostra azienda ha messo a punto diverse novità. Tra queste il nuovo elemento Lecablocco Tramezza Lecalite T8x28x55 semipieno, che amplia la gamma di elementi per tramezzature con un formato ancora più leggero (59 kg/m2), ideale anche per interventi di ristrutturazione. Grazie alle caratteristiche prestazionali e all’innovativo sistema di posa, da oggi anche a secco, le tramezze possono essere utilizzate in quattro sistemi applicativi diversi in base alle esigenze specifiche». Si arricchisce, inoltre, la famiglia Bioclima Zero di Laterlite: nasce infatti Bioclima Zero18p, il nuovo blocco per murature ad alte prestazioni, idoneo alla realizzazione di pareti perimetrali esterne e verso ambienti non riscaldati (portanti o di tamponamento), costituito da una parte interna in calcestruzzo di argilla espansa Leca di 24,5 cm, un pannello isolante in polistirene espanso con grafite di 13,5 cm e una parte esterna a protezione del pannello isolante di 6 cm. «Sul fronte dell’isolamento termico, Laterlite lancia anche Termo Bag, contenitori in polipropilene cuciti a moduli flessibili e riempiti con argilla espansa Leca TermoPiù, da fissare alle strutture murarie perimetrali per garantire l’isolamento controterra dell’edificio. Una soluzione innovativa e funzionale che, alle prestazioni termiche, unisce elevate proprietà drenanti, tali da garantire anche la protezione delle impermeabilizzazioni», conclude Giovannini. anche in Italia», spiega Piero Faraone, ad di Ima-Faraone. «La nostra azienda è già pronta a rispondere con un modello di scala dotata di piattaforma di lavoro sicura, che permette all’operatore di lavorare in sicurezza a 360°. Questa scala può essere utilizzata anche nei luoghi più angusti e con altezze fino a un massimo di 5 metri». Altra novità è Scala System, un prodotto unico nel suo genere, che permette di comporre la scala con una serie di elementi modulari, in base alle esigenze specifiche di cantiere. «Scala System presenta anche un innovativo sistema di sicurezza con barriera antintrusione, brevettato dalla nostra azienda», aggiunge Faraone, «che impedisce l’accesso dell’operatore sulla scala qualora essa non sia perfettamente posizionata a terra». novembre 2013 - youtrade - 81 Le novità al Made Expo Gian Domenico Giovannini Amministratore delegato Laterlite Le novità al Made Expo Laura De Robertis Marketing Assistant Dierre Un trasponder aspetta a casa Giovanni Spagnol Direttore commerciale Naici Successo sotto i piedi «A Made Expo, Naici presenta la nuova guaina monocomponente Guaina+», spiega Giovanni Spagnol, direttore commerciale Naici. «Questo prodotto, per raggiungere le sue caratteristiche ottimali, necessita dell’aggiunta del tradizionale cemento 32,5 o 42,5. La novità consiste nel fatto che questa operazione non viene fatta direttamente dall’azienda, ma dall’operatore in cantiere. Guaina+ inoltre è pedonabile, resistente al ristagno dell’acqua e pavimentabile». Di grande successo anche la galleria di pavimenti in resina che Naici ha esposto in fiera a Milano: «Il pubblico ha dimostrato di apprezzare moltissimo questo prodotto, che rappresenta non solo un elemento alternativo di finitura, ma anche un elemento di interior design in grado di sposarsi con qualsiasi tipologia di arredamento. Queste pavimentazioni sono uniche e non replicabili: una caratteristica in più per dare alla propria casa un ulteriore tocco di personalizzazione e atmosfera». 82 - youtrade - novembre 2013 Nuove porte hi-tech e soluzioni per l’efficienza energetica al Made Expo 2013 per Dierre. «Le novità principali dell’azienda riguardano i settori dell’efficienza energetica e della domotica», spiega Laura De Robertis, marketing assistant di Dierre. «Abbiamo lanciato la nuova porta di sicurezza Synergy Out, caratterizzata da cinque diverse caratteristiche di protezione in un unico monoblocco: antieffrazione in Classe 3, tenuta all’aria in Classe 4 e tenuta all’acqua in Classe 8°, ma anche insonorizzazione e isolamento termico secondo i più recenti standard CasaClima, con trasmittanza termica (Uf) di 1.1 W/(m2 K)». Creata per essere collocata a contatto diretto con l’ambiente esterno in ville e case unifamiliari, questa porta completa la gamma della linea Synergy, composta anche dal modello Synergy In, destinata invece ai condomini. «Per quanto riguarda l’aspetto tecnologico, Dierre è impegnata da tempo nella ricerca di soluzioni innovative e all’avanguardia, come la porta con serratura elettronica Elettra, disponibile sul mercato dal ’98. Quest’anno abbiamo lanciato Hibry, porta blindata che unisce l’affidabilità delle tradizionali serrature meccaniche alla comodità di un’apertura automatica con chiave elettronica, al costo di una normale porta di sicurezza. La speciale chiave Easy Key integra, infatti, nello stesso oggetto un apriporta tradizionale e un trasmettitore automatico (transponder), come di fatto avviene già per le automobili». Sul lato interno, Hibry presenta un display touch screen, che permette l’apertura con un semplice tocco, oltre a regolare i parametri della porta e la gestione delle chiavi elettroniche (fino a 250, anche in formato carta di credito (Key Card) e Key Control). Sabatino Faraone Presidente Faraone Balcone pronto Innovazione e design caratterizzano la novità assoluta per il 2013 di Faraone. «Ninfa Balcone è un balcone prefabbricato in vetro pronto per la posa in opera», chiarisce Sabatino Faraone, presidente dell’omonima azienda. «Questo prodotto è adatto sia nelle nuove costruzioni che in interventi di ristrutturazione, in quanto si applica con delle viti al solaio esistente. Ninfa Balcone risponde ai parametri antisismici e risolve anche il problema dei ponti termici, in quanto nei punti di attacco è dotata di una guarnizione rigida di 2 cm di spessore, completamente isolante. Il pavimento può essere realizzato con qualsiasi materiale, dal vetro antiscivolo al marmo, dalla ceramica al legno». lʼimpermeabilizzazione ® su misura per la tua casa CEMENGUAINA, leader tra i prodotti impermeabilizzanti è una guaina liquida bicomponente da miscelare al momento dellʼuso. Disponibile in diverse colorazioni è applicabile effettivamente a rullo, su superfice asciutta o umida. Opportunamente armata, permette di impermeabilizzare, con soli due millimetri di spessore, qualsiasi spazio di abitazioni ed immobili in genere. CEMENGUAINA può essere lasciata stabilmente “a vista” perché ad elevata pedonabilità e garantisce una totale resistenza allʼacqua e allʼaggressione dei raggi solari. Si applica con estrema semplicità, sia a basse temperature che nelle calde giornate estive, su qualsiasi supporto edile e su vecchi manti bituminosi evitando quindi onerosi smantellamenti e permettendo, se desiderato, di incollare direttamente una nuova pavimentazione, con enorme risparmio di tempo e di denaro, e tutela dellʼambiente. CEMENGUAINA è disponibile in: grigio scuro, grigio chiaro, verde e rosso ed in confezioni da 20, 10 e 5 chilogrammi. Claudia Fiorentini fotografata da Martino Cusano © Maggiori info e scheda tecnica su www.naici.it o inquadrando il QR CODE sottostante Le novità al Made Expo Marco Bevilacqua Direttore tecnico BLM Domus Chi è passivo è più attivo Di passivo mediterraneo se ne parla ancora poco in Italia. Ma c’è chi come BLM Domus, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di case passive con struttura portante in legno, ha deciso di puntare proprio su questo sistema, per adattarsi meglio al clima del Belpaese. «Il nostro clima è diverso da quello tedesco ed è necessario dare maggiore importanza al raffrescamento estivo, oltre che alla protezione dal freddo invernale. In Italia ci sono pochi esempi di case che utilizzano il passivo mediterraneo, tra cui quella realizzata da BLM Domus a Bollate. Si tratta di una villetta di tre piani con struttura in legno in abete lamellare, progettata per sfruttare al massimo tutti gli apporti gratuiti di calore, grazie a un elevato isolamento dell’involucro, un sistema di ventilazione meccanica e l’installazione di serramenti ad alto rendimento. La casa è inoltre dotata di un impianto a pompa di calore aria-acqua, impianto fotovoltaico da 6 kWp, isolamento termo-acustico con cappotto in fibra di legno e dissipatori acustici contro i rumori da calpestio. «La richiesta di case in legno sul mercato sta crescendo in maniera significativa. In Italia attualmente gli edifici con struttura in legno rappresentano il 6% del costruito. In paesi quali Germania, Austria, Stati Uniti, Canada , Giappone e molti altri, dove questa tecnologia è conosciuta ed utilizzata da tempo, il 70% dei fabbricati residenziali con altezza massima di tre piani ha struttura in legno. Ciò ci permette di pensare e sperare nella possibilità di conquistare sempre più ampie fasce di mercato e quindi essere ottimisti per il futuro». 84 - youtrade - novembre 2013 Herbert Kristler Amministratore delegato Hella Italia Una Gran Luce nel futuro «Due novità al Made Expo. La prima è TLR37 Gran Luce, un profilo innovativo che permette il preciso dosaggio della luce filtrante e il controllo della ventilazione degli ambienti, grazie alla combinazione di un profilo a doppia parete in alluminio e un profilo estruso in plastica PMMA con parte a diffusore». La seconda novità presentata da Hella si chiama TravFrame: si tratta di un unico sistema monoblocco coibentato che integra al suo interno finestra, avvolgibile, frangisole e zanzariera, un singolo sistema che agevola anche le operazioni di montaggio del serramento. «Sono convinto che il mercato premi la qualità e la sostenibilità ambientale e che i consumatori non vogliano rinunciare a ciò che aumenti la loro qualità di vita. Questi sono i nostri obiettivi oggi e per il futuro». Le novità al Made Expo Gianluca Gargaglia Direttore commerciale Listone Giordano Il legno non passa di moda Cristiano Gatto Responsabile tecnico Aertetto L’arte della tegola Al Made Expo di Milano AERtetto ha presentato un’evoluzione di AERcoppo, il sistema di tetto ventilato, ora disponibile anche per tegole portoghesi. AERtegola utilizza un innovativo piedino di rialzo brevettato, realizzato in polipropilene copolimero, che crea una lama d’aria a sezione costante per la realizzazione di un manto ventilato completamente a secco, grazie anche ad una griglia iniziale in acciaio e al colmo ventilato AERcolmo. “Per la realizzazione delle coperture, tanti progettisti oggi scelgono i vantaggi offerti dalla ventilazione e traspirabilità fondamentale permette di smaltire il vapore acqueo evitando condense tra i materiali e non intaccandone le prestazioni e durata. Purtroppo lo scetticismo delle maestranze nella posa di questi nuovi sistemi non sempre aiuta ad un perfezionamento delle tecniche costruttive attuali: per questo motivo, ci stiamo attrezzando anche nell’organizzazione di corsi di formazione per la corretta installazione dei nostri prodotti, già di semplice utilizzo”. AERtetto ha inoltre siglato un’importante partnership con la multinazionale Dupont, che mette a disposizione del sistema AERtetto la gamma di membrane traspiranti Dupont Tyvek. Il parquet torna di moda con soluzioni sempre più semplici ed essenziali. A testimoniarlo la nuova collezione Classica di Listone Giordano, che interpreta il rovere in tre nuove tonalità di colore tra il grigio e il tortora (Lino, Cashmere e Creta). «Oltre alle nuove colorazioni, abbiamo diversificato l’offerta dei formati disponibili e ideato un nuovo tipo di finitura praticamente invisibile, che crea l’illusione del legno grezzo (Invisible Touch). Inoltre, nell’ambito della collezione Atelier, l’azienda ha presentato al Made Expo la nuova colorazione Bianco assoluto, che combina questa finitura innovativa alla bellezza della piallatura eseguita a mano propria di questa collezione». Il legno dal pavimento si sposta anche in parete con la linea dalla geometria contemporanea Slide-Floor, disegnata da Daniele Lago. «Il mercato apprezza i prodotti di qualità che tendono verso una maggiore naturalezza ed eco-sostenibilità. Listone Giordano si sta impegnando su questo fronte, con importanti risultati, anche se notiamo la differenza tra il mercato italiano e quello estero. Anche in una situazione difficile come quella attuale, riusciamo a mantenere le quote di mercato conquistate sul fronte interno, dove realizziamo il 60% del nostro fatturato. Coltiviamo inoltre con grande attenzione la nostra presenza a livello internazionale, soprattutto nei mercati asiatici, negli Stati Uniti e in Canada, e in MedioOriente». novembre 2013 - youtrade - 85 Le novità al Made Expo Daniele Predari Vicepresidente Glass6Group Specchio delle mie brame Con 14 vetrerie presenti su tutto il territorio nazionale, Glass6group rappresenta una case history di successo delle potenzialità di una rete d’impresa. «Sfruttando la forza del gruppo e usando tutte le sinergie possibili, siamo strutturati per rispondere in maniera competitiva ed efficiente alle esigenze dei clienti, compensandoci nella produzione e limando i costi». Oltre a offrire un’ampia gamma di vetrate a isolamento termico e acustico, Glass6group produce anche prodotti innovativi, frutto dell’attività di ricerca e sviluppo dell’azienda. «Tra le ultime novità, Glass6group presenta delle vetrate isolanti elettrocromiche che, grazie a un rivestimento di nanostrutture inserito nel vetro stratificato, consentono di regolare l’intensità luminosa e il relativo fattore solare, semplicemente attraverso l’attivazione di un comando elettrico. Un’altra novità interessante è il vetro vedo-non- vedo che, attraverso un film a cristalli liquidi, modifica le sue caratteristiche di trasparenza e opacità, sempre utilizzando un impulso elettrico». Futuristico e di grande impatto, è il vetro interattivo, brevettato Glass6group e presentato al Made Expo: in poche parole uno specchio, con il quale è possibile interagire come se fosse un computer o uno schermo tv, e che presenta funzionalità quali il riconoscimento del volto o degli oggetti. «Sono prodotti di nicchia che però rappresentano il futuro del mercato, non solo in termini di maggiore accessibilità, ma anche di selezione qualitativa. È infatti necessario trovare soluzioni innovative e made in Italy spendibili sui mercati esteri, che attualmente rappresentano l’unica prospettiva per le aziende in attesa di una ripresa del fronte italiano». essere realizzate anche in cemento per applicazioni in facciate esterne, o con aggiunta di un rivestimento idrorepellente per garantire la posa anche in ambienti umidi». Oltre alle texture prodotte da catalogo (alcune riproducono la realtà, come nel caso di Bamboo, Deserto, Tenda, Capitonné e Trapuntino, altre propongono geometrie astratte, come Caos, Tagli e Millerighe), 3D Surface lavora Simona Arrighetti Export Manager 3D Surface La parete che decora Le pareti si trasformano in elementi decorativi, grazie ai pannelli tridimensionali in malta fibroceramizzata di 3D Surface. Due le novità presentate in fiera al Made Expo: Treccia e Arabesque. Treccia si compone di infiniti tasselli che vanno a ricreare un soffice intreccio murale ispirato alle trecce fatta a maglia. Arabesque, invece, è la prima parete traforata della collezione ed è caratterizzata da geometrie poliedriche, ideali per partizioni interne o quinte scenografiche. «La tendenza è cercare nuovi stili che possano essere applicati a parete e dare un tocco in più al design e all’arredamento degli ambienti. I nostri pannelli possono essere applicati sulle pareti, sulle porte e sui soffitti, e rifiniti con i colori che più si desidera. Le texture dei pannelli possono 86 - youtrade - novembre 2013 anche su prodotti customizzati. «Essendo un prodotto nuovo, anche se di nicchia, abbiamo molto richieste da parte sia di contractor che di progettisti, che vedono in questo prodotto un’alternativa al marmo, alla ceramica e anche al legno». Aria per la salute Rivestimenti ad alto tasso di innovazione Del Conca Fast, l’innovativo sistema brevettato per la posa a secco di pavimenti in ceramica per interni, dopo il successo di Monte Napoleone Fast, si arricchisce di due nuove collezioni: Forma dall’effetto cemento e Saloon effetto legno, entrambi nel nuovo formato 20x80 cm. «Del Conca Fast permette di realizzare in modo rapido e pulito, senza l’uso di colla e stucco, un pavimento in ceramica senza fughe, ideale per rapide ristrutturazioni. Con Del Conca Fast cambiare il look di una stanza è facilissimo: basta solo spostare i mobili da una parte all’altra della camera, con un evidente vantaggio sia economico che di tempo». Il sistema di posa a secco Del Conca Fast garantisce la stabilità del pavimento grazie a speciali inserti brevettati che una volta inseriti nelle fessure delle piastrelle non ne escono». Interessante anche la proposta di pavimentazioni spessorate per esterni della gamma Due di Del Conca: si tratta di piastrelle in ceramica di 2 cm di spessore, che possono essere posate in modo tradizionale ma anche a secco su sabbia, ghiaia ed erba senza collanti e stucchi in modo rapido e pulito, oppure sopraelevate grazie ai supporti in polipropilene di altezza variabile. Inoltre, grazie ad un importante accordo siglato con Milo Manara, Del Conca ha potuto realizzare una suggestiva linea di rivestimenti in ceramica che ha per protagoniste le seducenti eroine dei fumetti del disegnatore italiano. «Non dobbiamo nascondere che il mercato nazionale ha subito flessioni significative. Tuttavia la creazione di nuovi prodotti, che suscitino l’interesse dell’utente finale o che offrano soluzioni tecnologiche innovative, permette alle aziende di essere ancora fortemente competitive, nonostante la crisi». Cresce l’attenzione di progettisti e rivenditori verso soluzioni alternative di involucro architettonico, come le facciate ventilate. «Non è una tecnologia nuova, ma in Italia non è ancora pienamente diffusa. La facciata ventilata permette di risolvere sia i problemi di condensa da umidità che quelli di tensione della parete, grazie alla creazione, tra il rivestimento e la parete, di un’intercapedine che permette all’aria di circolare in maniera naturale. Si tratta di un settore in forte espansione che rappresenterà un mercato di sicuro interesse per il futuro nelle costruzioni». Specializzata nella produzione di lastre per facciate ventilate in fibrocemento, Edilit (società del gruppo Etex) propone prodotti ondulati e piani, in un’ampia possibilità di colori e formati. Tra questi Cedral, la lastra piana silicocalcarea fibrorinforzata per rivestimenti di facciata, ora disponibile in due tipi di finiture: classica, con struttura improntata con venature in simil-legno di cedro, e liscia, con superficie leggermente venata. Le lastre, disponibili in un unico formato e spessore e in 35 diverse colorazioni, sono pratiche e facili da posare, anche su superfici curve. novembre 2013 - youtrade - 87 Le novità al Made Expo Stefano Zanchetta Responsabile commerciale Edilit Roberto Riveriti Key Account Manager Del Conca Le novità al Made Expo spetto all’andamento del mercato, anche se bisogna fare dei distinguo tra l’Italia, l’Europa e i paesi extraeuropei. Sul mercato nazionale i livelli rimangono infatti invariati rispetto agli scorsi anni, mentre in Europa la situazione cambia notevolmente a seconda delle aree geografiche. In Asia e Medio Oriente, al contrario, esistono opportunità molto interessanti di sviluppo, soprattutto con progetti contract». Francesco Del Negro Direttore vendite Italia Secco Sistemi Una finestra per 160 Secco Sistemi, specializzata nella produzione di sistemi per facciate e serramenti in acciaio e ottone, amplia la sua offerta con nuove soluzioni e combinazioni materiche. «Abbiamo arricchito la gamma del nostro prodotto più famoso, l’infisso OS2, con oltre 160 possibili combinazioni tra profili, fermavetri e materiali. L’infisso a linee sottili OS2 (47 mm per il nodo laterale e 62 mm per quello centrale) è ispirato al ferro finestra di inizio Novecento e presenta una nuova versione in acciaio inox, che si aggiunge a quelle in ottone, acciaio corten e zincato. Inoltre, sono disponibili differenti versioni bimetalliche e un’ampia varietà di prospetti architettonici. A questo si aggiunge una nuova soluzione per il giunto del taglio termico a doppia guarnizione che offre al serramento elevate prestazioni di isolamento termico e acustico». Al Made Expo Secco Sistemi ha presentato anche EBE 85, l’alzante scorrevole con vista frontale ridotta e motorizzazione integrata, e EBE Style, un infisso dalle linee eleganti in ottone, caratterizzato da modanature simmetriche del profilo esterno dell’anta e del fermavetro. «Non è un periodo semplice, ma il sentiment per il prossimo anno è positivo. L’azienda ha sempre prodotti nuovi e sta allargando la sua presenza anche all’estero, soprattutto in mercati come la Germania, l’Inghilterra, la Francia, gli Stati Uniti e ultimamente la Cina». 88 - youtrade - novembre 2013 Filippo Santambrogio Responsabile marketing Tre P & Tre Più Porte per archistar Le porte di design sono il core business di TreP&TrePiù, azienda italiana che vanta prestigiose collaborazioni con importanti architetti di fama internazionale, come Cini Boeri, Antonio Citterio e Daniel Libeskind. Proprio quest’ultimo ha firmato iDea2, novità assoluta dell’azienda presentata al Made Expo di Milano. «iDea2 è una porta innovativa dall’elevato impatto estetico che rappresenta un’evoluzione della classica porta filo-muro. Caratterizzata da un falso telaio a scomparsa esclusivo che elimina la vista di stipiti e coprifili (brevettato da TRE-Più) , la porta sembra sospesa rispetto alla parete. Inoltre la finitura in poliestere lucido brillante le dona un affascinante effetto specchio». iDea2 utilizza materiali di qualità, come il legno proveniente da foreste certificate e sostenibili. «Il mercato del serramento è sempre più attento all’eco-sostenibilità e all’impatto ambientale dei prodotti. Le porte TreP&TrePiù rispondono alle più stringenti caratteristiche normative, spesso anticipandole. Siamo ottimisti ri- La natura alle pareti «Al Made Expo abbiamo presentato la linea Domus Dynamic Design, una serie di rivestimenti tridimensionali per parete realizzati in fibre di bambù bagassa e canna di zucchero, 100% naturali. Questi rivestimenti sono semplici da montare, fonoassorbenti, oltre che personalizzabili in maniera pressoché infinita». Bagattini ha inoltre presentato Slim Superlight Stone, una gamma di lastre di grande formato in ardesia, caratterizzate da spessori molto bassi e stonalizzazioni naturali, utilizzabili sia in esterno che in ambienti interni. Per l’esterno, Bagattini ha inoltre realizzato una nuova linea di piastre in cemento dal design brevettato, tutte pretattate antimacchia (Newage Structure). «Fortunatamente stiamo soffrendo poco la crisi, perché siamo ben posizionati sul mercato grazie alla collaborazione di partner leali e affidabili. La chiave del successo è l’innovazione e la ricerca continua di nuovi prodotti e soluzioni che incontrino le esigenze estetiche e tecniche del mercato. Vogliamo continuare a crescere e non escludiamo di espanderci all’estero». Pasquale D’Andria Responsabile tecnico e marketing Ursa Italia La lana fa silenzio L’isolamento prende vita dal legno con Ursa, che al Made Expo ha presentato i pannelli in lana di legno mineralizzata della linea Woodlith per l’isolamento termoacustico in edilizia. Si tratta di una famiglia di pannelli isolanti legati con cemento Portland, con alta resistenza alla compressione, disponibili per applicazione in copertura e in pareti perimetrali. I pannelli sono disponibili in versione standard o sandwich, con interposto uno strato in lana minerale. «Ursa va nella direzione di soluzioni sempre più integrate per la progettazione di involucri efficienti, presentando non il singolo prodotto ma dei sistemi. Attualmente abbiamo sei pacchetti pensati per specifiche applicazioni in facciate ventilate da esterno, pareti e contropareti a secco, coperture inclinate, coperture inclinate ventilate e coperture piane. Ai prodotti standard dell’azienda integriamo gli isolanti in lana minerale e polistirene estruso, e i teli sintetici e bituminosi per un maggior controllo igrometrico e dell’impermeabilità». «Il nostro obiettivo è quello di agevolare il lavoro dei progettisti, offrendo in un unico sistema, prodotti con funzionalità diverse. Attualmente il mercato delle costruzioni è trainato dalla ristrutturazione. Speriamo che gli incentivi governativi si focalizzino anche sull’edilizia pubblica, in modo da dare maggiore slancio al mercato, incrociando le dita per un 2015 di rilancio». Uno stilista per i muri La parete si veste di motivi di grande fascino con la nuova collezione di rivestimenti murali proposta al Made expo da Gavazzi. «La nuova collezione Parkour è costituita da otto soluzioni grafiche al quarzo su fibra di vetro e tre soluzioni su TNT (tessuto non tessuto). Si applica sul muro da decorare con collanti specifici e si tinteggia con prodotti acrilici in grado di dare alla parete effetti particolari di colore che giocano tono su tono sugli effetti chiaro-scuri». Parkour, come la disciplina sportiva da cui prende il nome, è in grado di adattarsi e valorizzare l’ambiente circostante in cui si colloca e per questo è ideale sia per ambienti residenziali, dando un tocco di eleganza o personalizzazione ad ambienti particolari della casa, sia per quelli contract che esigono libertà di ispirazione e forza espressiva. Parkour è una soluzione ecologica e antibatterica, pratica nell’uso, rapida nella posa e duratura nel tempo. Gavazzi ha presentato a Made expo anche una seconda novità: Anti-Crak HD della Owens Corning con cui l’azienda ha recentemente firmato un accordo per la distribuzione esclusiva in Italia. Si tratta di fili tagliati di vetro AR (Alcali Resistenti), impiegati per il rinforzo di malte cementizie e calcestruzzi per pavimenti industriali e civili, intonaci e massetti autolivellanti. Anti-Crak HD previene la fessurazione da ritiro plastico e migliora la performance durante il mescolamento, riducendo drasticamente la formazione d’aria ed ottenendo un’ottima lavorabilità della miscela. «L’eccellenza industriale della Gavazzi Tessuti Tecnici è testimoniata dal suo elevato grado di internazionalizzazione. Con una quota di export pari a circa il 50% del fatturato e una copertura di tutti i principali mercati esteri, la società può essere senza dubbio considerata oggi una delle aziende più importanti del settore, non solo in Italia». novembre 2013 - youtrade - 89 Le novità al Made Expo Marialuisa Ravasio Responsabile Tecnico Commerciale Rivestimenti murali Gavatex-Parkour Marco Torielli Direttore commerciale Bagattini Le novità al Made Expo VALERIO PAVAN Sales Manager Pavan Obiettivo performance Marica Pasqualini Area Manager Comet Group Ponteggio verso il futuro Nata circa 50 anni fa come azienda di carpenteria metallica e di produzione di trabattelli, Comet Group ha ampliato la propria offerta commerciale con ponteggi in alluminio e con la linea High Protection per una maggiore sicurezza sulle coperture, composta da parapetti e scale con gabbia. «Quest’anno abbiamo presentato al Made Expo due nuovi prodotti della linea High Protection: le passerelle Skywalk con parapetto, fermapiede e manto antiscivolo, e le nuove scale a scavalco SkyRise». «I nostri prodotti vanno verso una maggiore facilità di installazione e una maggiore sicurezza degli operatori che li utilizzano. Il settore è abbastanza attivo, anche se non è possibile fare previsioni a lungo termine. Noi però siamo positivi». 90 - youtrade - novembre 2013 Luca Marino Tecnico commerciale Layher Connessi in tutte le direzioni Maggiore leggerezza e funzionalità per il nuovo sistema di ponteggio multidirezionale Layher Allround. «Il multidirezionale sta prendendo sempre più piede in Italia sia nel settore industriale che in quello edile. Grazie al nodo di connessione Allround, privo di collegamenti a bullone, il ponteggio permette di collegare in un unico piano fino a otto elementi con angolazioni diverse. La testa con connessione a cuneo e il montante sono collegati in maniera da trasferire al centro le sollecitazioni della struttura, alleggerendo i carichi e il peso dei singoli componenti. Questo sistema di ponteggio è anche molto veloce da montare, consentendo così di ridurre i tempi di cantiere». Layher è presente in 32 paesi nel mondo: «La crisi si fa sentire in modo diverso da paese a paese, ma riusciamo a compensare le differenti realtà». «La ricerca dei materiali sempre più performanti e adatti ai vari tipi di lavorazione, e soprattutto alle nuove applicazioni nei decorativi e nella posa, sono gli obiettivi principali della nostra azienda. Siamo sempre molto attenti al comfort dei professionisti, curando nei minimi dettagli l’ergonomia dell’impugnatura dei nostri attrezzi». Attiva fin dal 1858, l’azienda Pavan con il marchio “Ancora” è una realtà storica consolidata e specializzata nella produzione completamente made in Italy dei propri attrezzi. Una caratteristica che porta l’azienda ad essere conosciuta in tutto il mondo. Le novità al Made Expo DEBORAH BIZZOTTO Marketing director Bizzotto Diamo nuova vita agli alberi caduti «Bizzotto è un’azienda a conduzione famigliare che vanta 40 anni di storia. Tutte le nostre collezioni coinvolgono a 360 gradi il settore residenziale, contract e alberghiero. Proponiamo complementi d’arredo dal gusto classico, ma anche contemporaneo. L’ecosostenibilità ricopre un ruolo importante, come nella collezione Sidney, dove proponiamo l’uso di materiali nel pieno rispetto della natura. Le porte di questa collezione, infatti, sono ricavate da tavole di radica, legno pregiatissimo, che non proviene da disboscamenti, ma da cause naturali come frane e smottamenti. La collezione Diamond, invece, interpreta i gusti più contemporanei esaltando l’unicità delle forme geometriche: proprio come in un diamante modularità e alternanza di vetro e superfici creano un contrasto affascinante di opposti. Grazie alla creatività del designer Tiziano Bizzotto ogni oggetto di design è unico e, unito alla tradizione artigianale del Made in Italy, rende le nostre collezioni molto apprezzate dal mercato estero, oltre che da quello italiano». STEFANO MENEGUZZI Responsabile area Nord-Est Internorm Italia Serramenti hi-tech per il comfort Installare la piscina rivaluta la casa «Da una ricerca di mercato abbiamo appurato che le piscine che daranno origine a un mercato futuro interessante sono quelle in vetro resina perché offrono un rapporto qualità-prezzo inavvicinabile a qualunque materiale, sono di veloce installazione e garantite nel tempo senza alcun tipo di manutenzione, in quanto la manutenzione è automatizzata. È per questo che negli ultimi anni ci siamo concentrati su questo tipo di offerta, rivolgendoci a utilizzatori finali, rivenditori e agenti. Proponiamo una piscina al prezzo di un’utilitaria, con la differenza che la piscina, in un momento di crisi dell’edilizia, rivaluta la casa. Il mercato del benessere è in controtendenza con l’economia in generale e continua a mantenere quote interessanti». di santina muscarà «In questo momento Internorm registra circa un 20% in più sul fatturato rispetto all’anno scorso grazie all’inserimento di nuovi prodotti e nuove azioni di mercato rivolte al risparmio energetico, che in Italia sta crescendo. Il cliente finale, al quale stiamo dando molta attenzione, non vuole spendere soldi, ma vuole investirli. La nostra gamma, che abbiamo ampliato su tutta Europa, unisce il fattore estetico, molto importante nel nostro Paese, alle prestazioni termiche e acustiche. Le novità comprendono le linee di serramenti in legno e alluminio in versione XL, quindi grandi campi vetrati con forme particolari che garantiscono il comfort abitativo». SERGIO GUTTERO Direttore commerciale CMP novembre 2013 - youtrade - 91 Le novità al Made Expo GIULIO BARBIERI Presidente e fondatore società Giulio Barbieri Un piccolo container che dà energia «Dal 1990 abbiamo iniziato a produrre coperture come gazebo, pergole, tunnel estensibili e simili, affermandoci in pochi anni in molti mercati e partecipando a manifestazioni di respiro mondiale. Successivamente, con l’arrivo della crisi economica abbiamo deciso di entrare nel mercato delle rinnovabili proponendo soluzioni concrete. Ora il nostro prodotto di punta è rappresentato dalle isole innovative Power Island, piccoli container che possono essere collegate a impianti fotovoltaici o eolici, ottenendo un vero e proprio generatore di corrente ecologico al 100%. Nonostante la nostra sia una realtà piccola, costituita da circa 60 dipendenti, principalmente donne, ci siamo contraddistinti per il design dei nostri prodotti, oltre che per aver scelto la strada vincente della green economy conquistando il mercato nazionale e internazionale». MASSIMILIANO PALUMBO Brand manager Essenza e direttore commerciale Giesse Il vetro è più solido quando è di qualità «La tendenza dettata dagli architetti richiede specchiature sempre più grandi e livelli di comfort conferiti dal serramento all’abitazione declinati principalmente su tre elementi prestazionali di base: acustica, termica e luminosità. Il vetro è il materiale per eccellenza che racchiude, oltre a quelle elencate, tutta una serie di caratteristiche che lo identificano come il prodotto più moderno e tecnologicamente avanzato per rispondere alle necessità dell’architettura e dell’edilizia moderne. L’attuale congiuntura economica ha un impatto fortemente negativo ed Essenza non è esente dal subire queste dinamiche, ma l’esclusività della nostra gamma, che si colloca nella fascia alta del mercato, meno soggetta alla contrazione dei consumi, ci offre la concreta possibilità di crescita in termini di fatturato». 92 - youtrade - novembre 2013 ROBERTO GARBUGLIO Direttore operativo Icmq Sostenibilità verticale con la certificazione «Quest’anno festeggiamo 25 anni di Icmq, che opera nell’ambito delle certificazioni obbligatorie e volontarie, in particolare del settore delle costruzioni, con l’obiettivo di mettere in rilievo le scelte dei produttori e le prestazioni dei prodotti». Per esempio, Icmq Eco e Make It Sustainable certificano le caratteristiche di sostenibilità di prodotto e di processo fornendo, da una parte, una certificazione e, dall’altra, uno strumento di marketing. Make It Sustainable, infatti, è un servizio marketing oriented che valorizza il made in Italy e specifici aspetti di un’organizzazione e non è legato solo al mondo dell’edilizia. La particolarità è che le aziende, ad esempio, ci mostrano il loro percorso produttivo per la realizzazione di uno specifico prodotto e noi individuiamo e valorizziamo le scelte di sostenibilità che l’azienda ha adottato nel proprio operare, senza richiedere procedure o azioni aggiuntive. Operiamo anche in ambito culturale divulgando il messaggio di sostenibilità verticale, valorizzando le idee e le attività delle organizzazioni e verificando la coerenza tra ciò che si dichiara e ciò che si realizza nel concreto». GIUSEPPE BENCIVENGA Responsabile sviluppo mercato italiano Oknoplast CIRO LIGUORI Responsabile relazioni esterne Istituto Italiano dei Plastici Siamo eleganti nella sicurezza «Nel settore dei serramenti le tendenze riguardano senza dubbio il risparmio energetico, che Oknoplast coniuga a un’estetica curata nei dettagli e molto apprezzata dal mercato italiano, da sempre molto esigente a estetica e design. In quest’ottica abbiamo presentato il nuovo Winergetic Premium Passive con Aerogel, la finestra in Pvc che utilizza la tecnologia spaziale sviluppata dalla Nasa per coibentare gli shuttle e le tute degli astronauti. Aerogel, assicura un isolamento termico esemplare al serramento, che presenta peraltro al suo interno, una struttura in acciaio per garantirne una lunga durata nel tempo. Anche i valori di trasmittanza termica e antieffrazione della gamma di porte Aluhaus con struttura portante in alluminio, sono ai vertici del settore e l’utilizzo di vetro e acciaio gli conferiscono un aspetto elegante e di arredo. Nonostante la situazione del mercato non sia rosea, prevediamo per quest’anno una crescita di circa un 30% di fatturato». Maggiore interesse verso la certificazione ambientale di prodotto GIOVANNI DI TURSI Direttore commerciale Barrisol Il telo a specchio è un’idea d’oro «Con il nostro soffitto teso esistiamo da 45 anni. In Italia siamo indirizzati maggiormente sull’arredo dei negozi e ci differenziamo per l’uso di diversi materiali di tendenza traslucidi, acustici, laccati, satinati, in tessuto, retro-stampati. Il mercato italiano ci permette di sviluppare la creatività architettonica attraverso designer e architetti di fama mondiale e attualmente è in aumento del 10%. La novità è Barrisol Mirror, il telo a specchio disponibile nelle finiture in oro o argento, concepito per essere fissato su teli autoportant e che può prendere la forma di cerchi, triangoli, quadrati o altro. I nostri prodotti sono leggeri e sicuri e pensiamo che il mercato privato possa svilupparsi ulteriormente, considerando la facilità di montaggio dell’applicazione e l’aspetto funzionale e decorativo». «Noi siamo un organismo di certificazione ed effettuiamo controlli in ambito volontario e cogente. Eroghiamo servizi certificativi ed ispettivi estesi e integrati sui prodotti e sui sistemi di gestione aziendale della qualità, ambiente, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. Inoltre, abbiamo sviluppato un laboratorio prove per caratterizzazioni meccaniche e prestazionali con riferimento ai settori delle materie plastiche, della gomma, con particolare riguardo ai prodotti da costruzione. Per quanto riguarda il mercato attuale, l’edilizia risente della crisi e l’assenza di grandi opere comporta un calo dei consumi dei materiali. Una tendenza più vivace, però, vede crescere l’interesse verso la certificazione ambientale di prodotto, ad esempio quella dei prodotti realizzati con materiali da riciclo, quindi maggiormente compatibili alle esigenze ambientali». novembre 2013 - youtrade - 93 Le novità al Made Expo ILARIA FERRERO Direttore operativo FerreroLegno Porte aperte alla competenza MARTINA STAMPFL e MAURO PIUBELLI Assistente marketing e area manager vendite Italia Rubner Holzbau Quanto è moderno utilizzare il legno «Tra i nostri ultimi progetti ci sono la torre panoramica realizzata in Austria, e l’Autogrill Villoresi Est a Lainate, costruiti interamente in legno. La tendenza è quella di utilizzare il legno per la realizzazione di strutture a più piani, sfruttando gli innumerevoli vantaggi del materiale, tra cui la velocità di applicazione in cantiere (in quanto prefabbricato) le caratteristiche antisismiche e termiche, nonché il fatto che sia naturale e abbia un aspetto caldo e accogliente. Soprattutto negli ultimi anni, gli architetti lavorano volentieri con questo materiale e ultimamente stiamo notando una lieve crescita di richieste nonostante le problematiche del mercato, legate a situazioni contingenti di mancanza di liquidità da parte delle imprese». 94 - youtrade - novembre 2013 «Abbiamo presentato due importanti novità di gamma come Exit Zero, la nostra prima porta rasomuro e Scenario, un sistema completo di scorrevoli in vetro, abbinabili anche a pannelli fissi. I nostri punti di forza sono la competenza, la qualità italiana, la cura minuziosa, la maestria artigianale, il design ricercato, la continua ricerca in tecnologia e materiali e l’affidabilità totale di prodotto e servizio. Innovare costantemente è oggi più che mai prioritario per competere nel mercato globale. Pur in un contesto economico di recessione, abbiamo continuato a operare in un’ottica espansiva con una serie di investimenti a livello tecnologico e organizzativo, e per il futuro intendiamo consolidare ulteriormente il nostro brand sia in Italia che nel contesto internazionale». FRANCO DANIELE Amministratore delegato Tecnostrutture Garanzia nel tempo a prova di sisma «Tecnostrutture propone un processo di vera industrializzazione del cantiere. L’obiettivo è dare la possibilità al progettista di esprimersi realizzando ciò che ha pensato e ciò che il committente ha richiesto. Alla base c’è l’attenzione alla sicurezza sismica. Vogliamo portare un nuovo approccio al metodo costruttivo, meno improvvisazione in cantiere e maggior sicurezza. Sintesi di questo processo è Nps System, composto da elementi strutturali autoportanti integrati a costituire un sistema costruttivo sismoresistente unico. La nostra mission è l’attenzione verso chi usufruirà l’opera, fornendo garanzia di durabilità e costi e tempi certi di realizzazione. L’estetica delle strutture è un elemento importante, anche perché il mascheramento comporta un costo. Il pilastro Ptc Nps, in calcestruzzo centrifugato con finiture cromate, consente una riduzione della sezione, benefici di spazio e maggiore portanza rispetto alle strutture tradizionali. Nonostante la crisi c’è curiosità verso i nuovi progetti, sia in Italia che all’estero». 2014 KLIMAHOUSE 23 - 26 gennaio 2014 | Bolzano VISITE GUIDATE A CaseClima Convegno specializzato COSTRUIRE CON INTELLIGENZA Fiera internazionale per l’efficienza energetica ed il risanamento in edilizia gio-dom: 9.00-18.00 Forum L’APPUNTAMENTO PER LA FORMAZIONE Klimahouse City Parcours Laboratorio DAL VIVO lars.it Online Ticket -30% www.klimahouse.it Un arcobaleno ci salverà Periferie grigie. Intere zone da riqualificare. E cittadini da coinvolgere. Un summit di esperti a Piacenza suggerisce una soluzione: cominciare a usare l’arma del colore per migliorare la qualità della vita di Carlo Lorenzini L a riqualificazione dei centri storici, delle periferie e delle zone dismesse, è una funzione non solo patrimoniale ed economica, ma soprattutto un fattore sociale al quale il connubio pubblico-privato, se facilitato e guidato, può funzionare positivamente e diventare da fattore 96 - youtrade - novembre 2013 straordinario a strumento ordinario di intervento. Può creare sviluppo e inclusione sociale. In questo ambito non solo le modalità di intervento, partecipativo e coordinato, ma l’uso stesso dei materiali e soprattutto del colore possono essere elementi innovativi di intervento. Se ne è parlato al convegno “Riqualificazione urbana” organizzato nell’ambito di Eurocoat 2013 a Piacenza, in collaborazione con Aitiva, Associazione italiana tecnici industrie vernici e affini e il Dipartimento di scienze per l’architettura della scuola politecnica dell’Università di Genova. Il convegno, coordinato da Raffaella Fagnoni e Paolo Sala, ha visto in apertura un intervento di Olga Bottaro, delegata Aitiva al Consiglio Internazionale Uatcm e coordinatrice dell’evento, nel quale è stato sottolineato come i fattori sui quali oggi le imprese devono puntare per rimanere competitive sul mercato siano tre: innovazione, specializzazione e formazione. Senza uno di questi elementi non è possibile, secondo Bottaro, promuovere nuove modalità e opportunità di intervento nel settore delle costruzioni. Diventare partner Tra i fattori dell’innovazione il partenariato pubblico-privato è uno di quelli più rilevanti e interessanti, per le prospettive che apre sia per le imprese che per le amministrazioni, che per i tecnici e i soggetti che possono fornire a queste pratiche consulenze e supporto specialistico. Un intervento di apertura che ha tracciato il calendario dei lavori della giornata che ha visto susseguirsi vari ed interessanti interventi, primo fra i quali quello di Maria Benedetta Spadolini, che ha presentato un Il quartiere di Cornigliano, a Genova ha usufruito di finanziamenti europei per riqualificare l’area anche utilizzando la cromia caso concreto di utilizzazione del colore nella riqualificazione urbana e di sostegno di un progetto da parte di investimenti privati. Secondo la docente, il colore è un fattore di percezione e, quindi, di qualità degli spazi urbani. In assenza di linee guida europee, il colore comunque può diventare protagonista nella riqualificazione urbana, soprattutto se utilizzato in contesti partecipati e aperti all’innovazione nell’uso. Come nel caso del quartiere di Cornigliano a Genova, che ha usufruito di finanziamenti europei. Raffaella Fagnoni, docente di architettura a Genova, ha puntualizzato alcuni elementi non secondari nell’uso del colore in città. Per esempio, il fatto che l’ambiente di sfondo è una «rappresentazione nella quale i protagonisti sono i cittadini» e che «la qualità urbana si percepisce più quando si perde che quando si ha». Secondo la studiosa, il percorso di definizione degli interventi deve essere fatto sia rispetto alle categorie sociali deboli, gli anziani e i bambini, ma soprattutto le azioni vanno studiate con i cittadini e non per i cittadini. Si può collaborare Un approccio concentrato sui temi dell’architettura del Novecento, della cultura del prodotto in relazione alla patologia del degrado e alla metodologia del restauro è stato l’intervento di Rita Fabbri, docente del Laboratorio TekneHub dell’Università di Ferrara. La sua relazione ha illustrato una serie di analisi in collaborazione con l’azienda di vernici Ard-F.lli Raccanello. Un altro caso analizzato nel corso del convegno è stata la modalità e scelta degli interventi al complesso Duca degli Abruzzi di Bari, realizzato da Mapei, mentre Stefano Rossi, ricercatore in Scienza e tecnologia dei materiali all’Università di Trento, ha riportato indicazioni sull’importanza della finitura delle superfici come fattore estetico. Interessante, invece, l’esperienza presentata dall’Università di Genova, in collaborazione con il colorificio Tassani, per un progetto partecipato relativo a un intervento sul cosiddetto Biscione, un complesso di edilizia pubblica della città della Lanterna. Il coinvolgimento degli stessi cittadini residenti nel complesso ha dimostrato come ci sia in Italia una propensione alla partecipazione costruttiva di soluzioni e modalità di intervento. E come il privato possa supportare azioni di carattere sociale. Infine, Federico Della Puppa, dello Iuav di Venezia, ha analizzato i nuovi modelli di partnership per lo sviluppo delle città, che si basano su una focalizzazione delle modalità di rigenerazione urbana associata all’innovazione, non solo di prodotto ma di processo, ovvero della governance dei progetti. Le amministrazioni pubbliche devono innovare le proprie azioni costruendo occasioni nelle quali i privati, le imprese, gli stakeholders e i residenti Della Puppa ha sottolineato come le amministrazioni pubbliche devono innovare le proprie azioni costruendo occasioni nelle quali i privati, le imprese, gli stakeholders e i residenti, siano coinvolti nella costruzione di progetti di rigenerazione urbana secondo quanto indicato dall’Europa e, in particolare, dai documenti della futura programmazione 2014-2020, che metterà a disposizione oltre 100 miliardi in Italia per lo sviluppo e il recupero sociale e patrimoniale delle città e dei territori. novembre 2013 - youtrade - 97 La scienza come cosa pubblica di stefano moriggi Il successo del festival genovese dedicato alle discipline non umanistiche ha fatto storcere la bocca a qualcuno. Eppure è il simbolo di una nuova idea di cittadinanza I n autunno fioriscono i festival culturali. E in particolare, sempre più rigogliosi, sbocciano e crescono quelli dedicati alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica. Sembra un paradosso, ma è così: le materie e Festival della scienza di Genova 98 - youtrade - novembre 2013 le discipline che più impensieriscono gli studenti tra i banchi di scuola, e che sempre meno figurano tra le scelte delle future matricole, ritrovano un insperato appeal quando, valicando i santuari didattici, fanno bella mostra di sé occupando piazze, teatri e molti altri luoghi non convenzionali. I numeri che i comitati organizzativi e i direttori scientifici possono vantare sono davvero rilevanti: si è appena chiusa la decima edizione Scienzartambiente - Pordenone Richard Feynman del Festival della Scienza di Genova e i 371 eventi spalmati su 12 giorni e distribuiti in 85 differenti location, da Palazzo Ducale al Porto Antico, hanno registrato il tutto esaurito. Un esercito di 421 relatori e un manipolo di 532 animatori sono stati i protagonisti di incontri, mostre, dibattiti e laboratori per grandi e piccoli che, nel complesso, hanno visto sfilare, incuriositi ed entusiasti, più di 250mila partecipanti. Non meno rilevanti sono i dati resi noti da Scienzartambiente, storico appuntamento con la didattica della scienza che, da ormai 17 anni a questa parte, con i suoi tipici ombrelli rossi e con un ricco programma di incontri, seminari e laboratori innesca un turbinio di attività formative e sperimentali all’interno delle storiche mura dell’ex convento di San Francesco a Pordenone. I dati dell’iniziativa friulana sono più contenuti, ma non meno significativi: in cinque giorni più di 3mila studenti e oltre 10mila adulti, docenti compresi, hanno deciso di prendere parte al «mondopiccolo» della ricerca per relazionarsi e confrontarsi con studiosi e professionisti di fama internazionale, avendo così l’opportunità di sporcarsi le mani con i metodi e le nuove frontiere della scienza e della tecnologia. Ogni anno, però, a fronte di tali successi, c’è sempre qualche osservatore schifiltoso che, dal pulpito del suo eburneo osservatorio, cerca di liquidare tali fenomeni di massa parlando di spettacolarizzazione della scienza o della banalizzazione dei suoi contenuti. Ma se questo tipo di saccenti detrattori, invece di parlare a vanvera, si degnasse di confondersi tra il pubblico di queste iniziative, potrebbe intuire, ben al di là di una semplice e giocosa curiosità, l’urgente e sana richiesta di informazione che proviene dalla società civile. Che, peraltro, non è riducibile alla necessità di saperne di più di chimica o di biologia, piuttosto che di astrofisica o di matematica. Ma sconfina nel piacere di «esplorare» la scienza, misurandosi direttamente con le sue regole, il suo linguaggio. E, soprattutto, sperimentando il suo modo di procedere, rigoroso e creativo, ragionando per tentativi ed errori, tra ipotesi audaci e severe confutazioni. Nel 1963, Richard Feynman iniziò una conferenza domandando alla platea della Washington University: «È un’epoca scientifica la nostra?» E senza indugio rispose: «No, non lo è». Non si trattava di una vuota provocazione; il celebre fisico statunitense cercava piuttosto di spiegare che la scienza non è riducibile alla somma algebrica dei suoi successi e dei suoi fallimenti. Ma c’è ben di più. La scienza è cultura nel senso più concreto del termine: è un modo di pensare critico e analitico che pretende e fornisce argomentazioni. È uno stile di vita che fa del dubbio uno strumento di indagine e del confronto la matrice della tolleranza e del rispetto delle idee altrui. La nostra epoca potrebbe dirsi davvero scientifica, continuava Feynman, se questo approccio alla conoscenza, ma più in generale ai problemi individuali e collettivi, fosse un patrimonio pubblico e condiviso. Cosa che purtroppo non era allora, nel 1963; e non è ancora oggi, specie in Italia, sul finire del 2013. I festival della scienza, da questo punto di vista, costituiscono pertanto delle vere e proprie oasi in un deserto in cui troppi dotti ed eruditi continuano a (fingere di) non capire che la cultura scientifica è una palestra per formare non solo buoni ricercatori, ma anche cittadini consapevoli. Scienzartambiente - Pordenone Gli ombrelli rossi di Scienzartambiente novembre 2013 - youtrade - 99 L’abitazione vale di più se è in ordine Gruppo E punta sulla valorizzazione della casa in chiave gestionale di Gaia De Lorenzi S ostenibilità economica, sociale e ambientale. È la filosofia che sta alla base di Gruppo E, società specializzata nella vendita al dettaglio e all’ingrosso di materiali per edilizia, con cinque punti vendita tra Roma e il Lazio, con specifica denominazione a marchio registrato. «Una valida risposta alle criticità emerse dall’attuale crisi è rappresentata da un modello di valorizzazione dell’immobile in chiave gestionale che, mediante interventi 100 - youtrade - novembre 2013 di ristrutturazione ordinaria, possa contribuire trasformarlo da voce di costo a risorsa capace di generare valore economico e sociale», spiega Massimo Innocenzi, titolare di Gruppo E. «Dalla nostra esperienza, perché creino valore reddituale, gli interventi che si effettuano su un edificio devono essere riconosciuti dal mercato nella loro utilità e convenienza ed essere traslati sul valore di compravendita o di locazione. In questo senso, le operazioni di rinnovo proposte dal nostro gruppo devono presentare caratteristiche di sostenibilità economica, ambientale e sociale», aggiunge Innocenzi. «Per quanto riguarda la sostenibilità economica, riteniamo fondamentale che l’immobile garantisca un rapporto ottimale tra i costi e i ricavi generati, oltre ad aderire alla normativa in vigore a livello energetico e favorire un ritorno in termini di risparmio fiscale. La sostenibilità economica deve anche declinarsi nella strutturazione di interventi delle banche volti a finanziare le ristrutturazione delle abitazione dei privati a tassi contenuti. Passando alla sostenibilità ambientale, riteniamo che l’edilizia debba orientarsi verso un minor consumo energetico ed una riduzione dell’impatto sull’ambiente circostante. Infine, la sostenibilità sociale per il Gruppo E deve avere come obiettivo l’incremento della qualità abitativa/ lavorativa di coloro che usufruiscono degli spazi». Esempio lampante di Dalla malta alla piastrella Dalla prima posa alle finiture, Gruppo E mette a disposizione del cliente una gamma aggiornata e completa dei prodotti di oltre 700 aziende del settore, su un’area espositiva complessiva di 36.000 mq, dislocati su tre showroom e due punti vendita, in cui è possibile ricevere assistenza e consulenza personalizzata. Gruppo E è specializzato nella vendita di materiale edili, ceramiche per pavimenti e rivestimenti, parquet, piastrelle, marmi, serramenti, sanitari e rubinetterie, arredo bagno, cucine, ferramenta e termo-idraulica. Il gruppo si compone di cinque punti vendita: Edilflaminio, Ediltirrena, Eurmagliana, Edilceramiche, Torreinpietra. Da oltre trent’anni sul mercato, Gruppo E attualmente può contare su un fatturato annuo complessivo di circa 40 milioni di euro e un centinaio di collaboratori, comprensivi anche di una rete commerciale esterna. Ogni punto vendita del gruppo, inoltre, grazie ad un’efficiente organizzazione logistica riesce a garantire consegne rapide e accurate. questa filosofia è lo EurSKY Tower, a cui Gruppo E ha partecipato in qualità di fornitore. Recentemente costruita a Roma, l’EurSKY Tower è un progetto edilizio innovativo che si è aggiudicato il premio Real Estate Award-Smart Green Building 2010 come miglior edificio tecnologico ed ecosostenibile. L’edificio di 28 piani, realizzato in cemento armato rivestito di granito, è infatti dotato di pannelli fotovoltaici, sistema di raccolta differenziata pneumatica dei rifiuti ai piani, serre bioclimatiche in tutti gli appartamenti per la produzione di caldo, freddo ed energia elettrica, un avanzato sistema di domotica, riscaldamento a pavimento, ventilazione assistita, impianto di microfiltrazione dell’acqua. novembre 2013 - youtrade - 101 Tutto in un Atrium Prodotti e accessori per l’abitazione. Una nuova sede di design in Piemonte. Ma anche iniziative culturali e per la scuola. Casa Oikos cresce e rilancia di Arianna Pace P iastrelle, sanitari, arredo bagno, parquet, articoli dedicati all’arredamento. Casa Oikos è un distributore di materiali e componenti per la casa presente con filiali in provincia di Cuneo, Torino, Alessandria e, oltre i confini nazionali, in Francia. «La realtà nasce negli anni Quaranta come unità produttiva di piastrelle e graniti», racconta Luca Berardo, titolare della rivendita, «ma a differenza di altre aziende, quando quel mercato è venuto meno, ha 102 - youtrade - novembre 2013 esteso l’attività ad altri settori dedicati all’abitazione, intuendo da subito che il mondo della distribuzione avrebbe riunito progettazione e prodotti di diverso tipo, dalle porte ai mobili, dalla domotica alla luce, dalle immagini agli apparecchi audiovisivi, ai tendaggi». L’azienda, inoltre, non si limita alla semplice rivendita, ma è anche un motore di iniziative che vanno dal mondo della progettazione alla cultura e alla scuola: «Con lo Ied di Torino stiamo organizzando, insieme ai partner delle nostre divisioni, i master in graphic design, retail design e interior design. Ci piace guardare in tante direzioni e stringere collaborazioni su diversi canali», continua l’imprenditore. Lo scorso settembre, per esempio, è stato inaugurato Atrium, spazio dedicato all’arredo della filiale di None, nato da un progetto portato avanti dagli studenti di comunicazione e di design dello Ied. Abbiamo creato quattro squadre di studenti che si sono sfi date sul tema della casa e il gruppo vincente ha dato vita ad Atrium», racconta Berardo. Atrium è il nome dell’edificio, ma anche un contenitore di dieci aziende che operano novembre 2013 - youtrade - 103 Design+Qualità+Semplicità= Ribes ® nell’universo della casa. È in corso, inoltre, la creazione di un portale internet e lo sviluppo di un piano di comunicazione del progetto e dei suoi partner. L’inaugurazione di Atrium è stata una festa per Casa Oikos, che nell’occasione ha reso omaggio all’ingresso nel gruppo di Incasso Store, che distribuisce elettrodomestici, prima all’ingrosso e ora anche al dettaglio, di Lordflex, che distribuisce materassi, e di Roto, che produce e commercializza porte e fi nestre. «Tre nuove aree, più il contenitore Atrium: i motivi per festeggiare non sono mancati», aggiunge Berardo, che ricorda quanto i momenti di incontro tra amici, sostenitori, clienti, fornitori e partner siano preziosi per confrontarsi e fare valutazioni sul proprio operato per migliorarlo costantemente. «A None organizziamo almeno due eventi all’anno e nelle altre fi liali sono previste altre iniziative». Preparazione e competenze diverse hanno permesso a Casa Oikos di presentarsi al meglio al mercato. «L’augurio per il futuro? Continuare su questa linea di sviluppo e portare avanti i tanti progetti in programma, ancor meglio se in concomitanza con una situazione economica più positiva di quella che stiamo vivendo», conclude Berardo. Ribes ® tecnologicamente unica! 104 - youtrade - novembre 2013 UNO SPAZIO PER AVVICINARSI AL MERCATO «Uno spazio al servizio del mercato». È così che Stefano Sapucci, direttore commerciale di Roto Finestre per Tetti Italia ha definito la presenza di Roto all’interno della struttura multifunzionale di None. Non si fa vendita, quindi, ma si offrono servizi di informazione e formazione ai rivenditori e ai loro clienti: «Per esempio, abbiamo dedicato agli installatori la prima attività organizzata nel nuovo spazio», racconta Sapucci. «Abbiamo installato un tetto-scuola e riunito una decina di partecipanti interessati a una formazione tecnica». Lo spazio piemontese è per Roto un’occasione per estendersi all’area Ovest dell’Italia, in quanto la sede aziendale è a Venezia «e il rivenditore, il progettista o più in generale il cliente, può avere difficoltà a spostarsi. Così ci siamo avvicinati noi». Oggi Roto, dopo quasi due anni nel mercato italiano, è un player importante nel mondo delle finestre per tetti, con un taglio tecnico medio alto. Senza dubbio l’inaugurazione di Atrium, con quasi 700 ospiti, è stata un’ulteriore vetrina. La nuova recinzione modulare di Grigliati Baldassar Ribes ® è una recinzione realizzata con la tecnologia della elettrofusione e penetrazione totale senza materiale d’apporto, fondendo robusti piatti spessore 4 mm con tondi diametro 12 mm modellati a forgiatura. I tondi sono caratterizzati da un’elegante finitura sferoconica che rende il pannello di recinzione estremamente raffinato e allo stesso tempo compatto. non ci credi? Leggi il codice QR con il tuo smartphone e guarda come è facile montarla! Horizon Free Multisar ...non solo recinzioni La garanzia di un’esperienza che dura da oltre 30 anni Grigliati Baldassar è un’azienda veneta specializzata nella produzione di grigliati orizzontali, recinzioni, cancelli, gradini, scale, complementi per le costruzioni edili e prodotti di supporto agli impianti fotovoltaici. L’esperienza trentennale, la qualità delle materie prime e la cura nelle lavorazioni permettono di offrire prodotti di qualità, completamente Made in Italy. Grigliati Baldassar srl via E. Maiorana 13 - 31025 S. Lucia di Piave TV - Italy tel +39 0438 450850 - fax +39 0438 450811 [email protected] - www.grigliatibaldassar.com Seguici su: 50 Da 50 anni con la qualità informazione pubblicitaria Fischer Italia festeggia il compleanno e la crescita ottenuta grazie alle caratteristiche dei suoi tasselli. E ora allarga l’obiettivo all’energy saving Italia ». Un successo reso grande grazie alle caratteristiche dei prodotti: nonostante i tentativi di imitazione provenienti dal Medio Oriente e oggi sempre di più dall’Asia, copie sì ma troppo diverse dove il tassello fischer si differenzia per la qualità di progettazione e realizzazione. fischer Italia è seconda in Europa, dopo la casa madre tedesca. Il tassello in nylon S M ilioni di tasselli venduti in cinquant’anni. Ed è proprio 50 il numero delle candeline sulle quali Fischer ha potuto soffiare quest’anno organizzando, per l’occasione, una grande festa presso la sede padovana all’inizio di settembre. È dal 1963, infatti, che la consociata italiana del gruppo è a Padova. E negli anni è cresciuta, raggiungendo più di 300 dipendenti e oltre 6mila clienti tra rivendite, grossisti, grande distribuzione e industrie. «In un momento storico in cui in Italia il fissaggio praticamente non esisteva», racconta Massimo Fioraso, direttore marketing della consociata italiana, «l’arrivo del Gruppo fischer nel nostro paese ha reso possibile la nascita di fischer Massimo Fioraso 106 - youtrade - novembre 2013 Fischer Italia: 1963 - 2013 0 è stato introdotto nel mercato nel 1968, seguito, negli anni successivi, da fischer SLM dedicato ai professionisti e dal tassello SX, sono solo i nomi dei prodotti più noti. continua Fioraso. «Il ramo produttivo più innovativo, invece, è rappresentato dai sistemi per impiantistica e dagli ancoranti chimici. Recentemente abbiamo ampliato il settore dell’involucro, del fotovoltaico e solare termico, che stanno andando molto bene». La rivendita è sempre stato il canale di vendita preferenziale per fischer Italia: «È consolidato e ci permette di instaurare relazioni di lungo periodo. Per far in modo che un’offerta specializzata come la nostra sia veicolata al meglio, creiamo collaborazioni selettive con alcuni rivenditori disposti a investire con noi», spiega Fioraso, specificando che il 90% del fatturato è comunque realizzato dalle rivendite seguite non da agenti commerciali ma da venditori che in fischer sono costantemente formati e totalmente dedicati ai clienti. Ricerca di prodotti rispondenti a politiche relative all’energy saving e alla ricerca di prodotti alternativi e meno inquinanti sono tra gli orientamenti aziendali. Ci stiamo organizzando in maniera sempre più flessibile, imparando dai mercati esteri, come quello giapponese, sempre all’avanguardia. Il prossimo obiettivo è il potenziamento in Italia e all’estero delle infrastrutture tecnologiche, in modo da agevolare i clienti anche sulle consegne, che potranno avvenire nell’arco di 24 ore soltanto», conclude l’ing. Fioraso. Parallelamente il potenziamento del Servizio Engineering, quindi della progettazione di veri e propri sistemi. Come cinquant’anni fa, fischer rimane proiettata verso il futuro. novembre 2013 - youtrade - 107 Anche il coppo si adegua ai tempi La Fornace Vardanega Isidoro punta sull’innovazione del prodotto più tradizionale, il laterizio di copertura. Perché, spiega l’amministratore dell’azienda, solo chi fa ricerca può continuare a competere di enrico votton H a appena lanciato una tegola, Italica, che punta a rivoluzionare il mondo delle coperture: si posa facilmente per sovrapposizione anziché per incastro ed esteticamente assomiglia a un coppo. La Fornace Vardanega Isidoro, azienda di laterizi di Possagno (Treviso), continua a rinnovare la sua offerta, alla vigilia del suo sessantesimo compleanno (è stata fondata nel 1954). «La nostra è un’azienda dedicata al mercato delle costruzioni e nello specifico a quello delle coperture in laterizio», premette Luca Giusti, amministratore delegato dell’azienda. Che cosa è, oggi, Fornace Laterizi Vardanega Isidoro? La produzione dell’azienda è rivolta alla realizzazione di tutte le tipologie di coppi che attualmente sono richiesti dal mercato nazionale per forma e caratteristiche qualitative di resistenza e cromia. A oggi la Fornace Vardanega Isidoro vanta un background ricco di informazioni, raccolto in più di cinquant’anni di operatività sul mercato edilizio nazionale, utili oggi a contestualizzare la sua mission coniugando la tradizione del prodotto con le esigenze odierne del mercato: qualità, risultato e, soprattutto, facilità di posa. Da alcuni anni abbiamo concentrato le energie nella ricerca di soluzioni esclusive e performanti riguardo la valorizzazione dei nostri articoli, in modo da rendere il loro impiego alla portata di tutti. Questo concetto ci ha permesso di valorizzare i nostri prodotti anche in campo 108 - youtrade - novembre 2013 internazionale, cercando di soddisfare la ricerca del made in Italy attraverso la riproduzione dei caratteristici paesaggi italiani identificabili dalle tipiche coperture in coppi. Ed è stato difficile internazionalizzare la vostra produzione? Abbiamo valutato quali potessero essere le difficoltà maggiori nel riprodurre gli stessi ambienti e conseguentemente abbiamo lavorato in quella direzione. Ovviamente utilizzare i coppi, per la loro morfologia, richiede una certa lavorazione, che necessità più tempo rispetto all’utilizzo di una qualsiasi tegola. Da questi presupposti è nato il Bicoppo, per rendere più facile la posa e dare immediatamente i vantaggi di ventilazione e qualitativi senza l’ausilio di ulteriori interventi. Questo ci ha dato l’opportunità di esportare conoscenza e cultura del prodotto e, in virtù di quanto detto, non abbiamo mai smesso di perseguire questo obiettivo. La strada non è stata facile in ragione del fatto che gli scenari politici non erano e non sono rosei anche in altri Paesi, ma la perseveranza ci ha permesso di raccogliere quanto possibile, anche oltre confine, polverizzando i contatti. Che cosa significa «portare una costante innovazione» a uno dei prodotti più tradizionali come il coppo? Significa essere perennemente coinvolti nella ricerca di soluzioni e dinamiche capaci di fornire qualità e caratteristiche tecniche elevate senza implicare la posa o richiedere professionalità specifiche per l’impiego del prodotto. Ovviamente, tutto con l’attenzione di mantenere vivo il nostro business, cercando di contestualizzarlo con quanto il mercato chiede. Non basta, secondo noi, cercare il prodotto giusto, ma bisogna trovare l’articolo che riesca a trasmettere il concetto o la soluzione più idonea a quanto si vuole utilizzare in quel contesto. Questo significa per noi «portare una costante innovazione» e incuriosire i nostri interlocutori sempre più attenti alla qualità dei prodotti. Quanto conta l’investimento in ricerca? Luca Giusti Sai cosa c’è di nuovo? Condominio Tutto quello che avreste voluto sapere sul condominio e non avete mai osato chiedere. Quanto la sopravvivenza di un’azienda, se consideriamo che il mercato è in eterno e costante cambiamento, la ricerca rappresenta l’unico antidoto che permette di rincorrere le esigenze manifestate dalla domanda che continuamente avanza. La ricerca è lo stimolo giusto per rimanere competitivi e attuali. Esserci, in questo mercato, vuol dire essere in grado di esprimere il cambiamento attraverso l’innovazione. Basta considerare, per esempio, il modo di comunicare, che attualmente utilizza canali diversi da quelli impiegati sino a pochi anni fa. I precursori di queste trasformazioni sono quasi sempre premiati, a loro si riconosce il primato ed il merito attraverso il ruolo di leader di prodotto. Ebbene, tutto ciò evidenzia che il cambiamento, attraverso l’innovazione, esiste ed è importante viverlo e non subirlo. Ogni cambiamento di rotta esige una chiara strategia, e questo è possibile solamente attraverso un monitoraggio costante e un confronto continuo È difficile per un’azienda come la vostra adattarsi velocemente al cambiamento del mercato? E come? La nostra dimensione, contestualizzata all’azienda tipica nazionale, fa parte di quelle realtà medio/piccole che costituiscono lo zoccolo duro della filiera manifatturiera italiana. Proprio in virtù della loro dimensione, sono più adattabili ed elastiche, pronte a modificare il loro assetti in base alle esigenze che emergono dal mercato. Ovviamente, ogni cambiamento di rotta esige una chiara strategia, e questo è possibile solamente attraverso un monitoraggio costante e un confronto continuo del management aziendale. Il lavoro di gruppo permette di condividere gli obiettivi attraverso la consapevolezza ed il contributo di tutti. La meta deve essere stabilita, tangibile e soprattutto raggiungibile. Tutto, comunque, dipende da un’attenta lettura del mercato e dalla capacità di decidere. Come è cambiato il mercato dall›inizio 110 - youtrade - novembre 2013 della crisi ad oggi? Se la domanda si riferisce esplicitamente al mercato dell’edilizia, penso che la risposta oramai sia chiara a tutti, in particolare agli addetti ai lavori: ci stiamo confrontando con un mercato che attualmente ci trova costretti a fare i conti con una capacità produttiva sovradimensionata rispetto alla domanda. Questo perché usciamo da un periodo in cui siamo stati falsamente inebriati da una richiesta irrefrenabile, al punto che non era un problema la quantità venduta e, purtroppo, neppure la qualità. Certamente parliamo di anni in cui la realtà era deviata da un’economia virtuale che adesso però inesorabilmente ha presentato il conto evidenziando una situazione, precedentemente sommersa, che ci trova quotidianamente coinvolti. Anche muoversi dai propri ambiti è pericoloso, poiché non esiste una vera salvaguardia del credito, anzi, si evidenzia il rischio di incappare in spiacevoli situazioni con un rimando di soluzioni che, come certe operazioni matematiche, tendono all’infinito. La domanda, quindi, passa attraverso nuovi canali che privilegiano la qualità e l’innovazione che rendono esclusiva la propria casa. Si è avviata seriamente la cultura del recupero energetico e anche i bonus statali contribuiscono alla valorizzazione degli edifici. Tutto questo ovviamente non è più freneticamente indirizzato allo sviluppo, ma perseguito con una moderata domanda. Le aziende devono quindi cercare il proprio ambito attraverso dinamiche rivolta all’efficienza profusa dai prodotti che, qualitativamente testati, generano opportunità progettuali esclusive di cui i progettisti hanno quotidiano bisogno. Noi, per esempio, in questo periodo abbiamo deciso di lanciare sul mercato un prodotto naturale esclusivo realizzato per estrusione, la tegola Italica. Ci siamo indirizzati a coloro che cercano una soluzione estetica ispirata ai coppi, con le caratteristiche qualitative dei prodotti in cemento, ma realizzato in argilla, con alte prestazioni di resistenza al gelo e disgelo, prediligendo la facilità della posa e l’impiego del prodotto alle più svariate esigenze. Questo è quanto il mercato ha bisogno di ricevere: nuovi segnali che riaccenda l’entusiasmo e ridiano la voglia di lavorare in qualità e con il fine della salvaguardia dell’ambiente. Quali sono le vostre previsioni sul mercato per i prossimi 24 mesi? Mi permetto di rispondere utilizzando un gergo marinaresco: navighiamo a vista. Questo perché il mercato è soggetto a se stesso e le dinamiche che lo investono quotidianamente sono labili. Siamo soggetti a una stabilità molto precaria, ci aggrappiamo quotidianamente a tutto ciò che può trasmetterci sicurezza, ma non abbiamo molti appigli. Gli auspici sono tanti e fanno parte del bagaglio di ogni buon navigatore, si è detto ormai da tempo della necessità di interventi strutturali sul patrimonio edilizio nazionale, come pure delle difficoltà finanziarie di cui siamo soggetti, non voglio fare l’economista poiché esiste già chi, più autorevole di me, lo sta già facendo. Voglio però esprimere alcune riflessioni in merito riguardo queste previsioni: penso che dietro ogni azienda ci sia la volontà di rimettersi in gioco, rinunciando a qualcosa, come sicuramente ha già fatto, per il bene comune e di tutti coloro che operano in essa. Adesso comunque è il momento di muoversi ma non è possibile farlo se i presupposti per partire non arrivano da chi ha la capacità di sbloccare questa situazione. Risulta difficile, ora, dire dove saremo tra 24 mesi. Si può però esprimere un desiderio, che sicuramente accomuna tanti miei colleghi, e che si può riassumere nella voglia di ritrovarsi al più presto a vivere quella quotidianità che nasce esclusivamente dal lavoro. casa nuova edificazione Sulle colline bolognesi Progetto di Mara Caselli recupero La casa della memoria Progetto di Monica Pennesi Parte con questo numero il nuovo inserto YouTrade Casa a cura di Laura Verdi novembre 2013 - youtradecasa - 111 D alle piastrelle ceramiche al grès porcellanato, dal mosaico ai grandi formati, passando dal legno al vetro alla pietra, proponendo le ultime novità nel settore del decor e delle finiture d’interni: questo è YouTrade Casa, una novità editoriale con proposte non solo estetiche, ma anche di ordine pratico, con un occhio ai costi e alle modalità di applicazione. In ogni numero saranno proposte due case history che spazieranno dal nuovo al recupero, soluzioni sempre al top nel settore residenziale ma non solo. In questo primo numero focus sulle resine, un prodotto che segna l’innovazione del mondo edile, nato nel settore industriale, ereditato dal commerciale per proposte sempre più Gli indirizzi: Architetto Mara Caselli CASELLI ARREDAMENTI s.r.l. Via Nazionale, 2/A Villaggio Europa Lizzano in Belvedere | BO tel. 0534 53113 Architetto Monica Pennesi via Portella, 4 62023 - Esanatoglia | MC tel. 0733 1870839 Resine Naici www.naici.it tel. 06 9819416 Prodotti utilizzati Sulle colline bolognesi Decorcem NairetanP-Level La casa della memoria Decoperla Decoresina Nairetan200hp Resincera laura verdi fashion e ora entrato prepotentemente anche nel residenziale per le sue caratteristiche indiscusse. Questo mese siamo sulle colline bolognesi, con un villino di nuova edificazione in cui è stata data massima attenzione ai volumi puri enfatizzati dal non colore per eccellenza: il bianco. Nell’entroterra marchigiano, invece, un recupero storico è «contemporaneizzato» dalla tecnologia dei nuovi materiali. architetto libero professionista, milanese di nascita e per vocazione, esperta di ristrutturazioni e finiture d’interni. n. 01 nuova edificazione Sulle colline bolognesi Soluzioni continue e assenza di giunti a pavimento, spazi armonici e dilatati in colori non colore per un villino su tre livelli. E volumi in primo piano grazie alle resine tono su tono 5 6 3 4 1 Progetto di Mara Caselli U 2 1. Anche i sanitari sospesi, in uno dei bagni del primo piano, oltre alle resine a terra, facilitano le operazioni di pulizia. n villino di nuova costruzione su tre piani, con ampie metrature, è stato trattato con grande attenzione per le finiture e i dettagli, giocando con un contrasto di materiali tra il legno, il ferro, il sasso e le resine che rivestono tutti i pavimenti dell’edificio, e porzioni delle pareti. Una sensazione di armonia e pulizia formale è data proprio «Le resine, materiali plastici e di grande impatto, in un contesto in cui volevo creare situazioni forti e di contrasto, dall’estetica contemporanea» 7 2. Solo una quinta separa la sala da bagno dalla camera da letto matrimoniale. 3. Le sfumature sono avorio, nella grande sala da bagno dell’ultimo piano, in cui le uniche note di colore sono quelle verde acceso delle porte in vetro. 4. 5. 6. La zona living al primo piano: volumi puri sottolineati da colori e materiali. Particolare la parete in sasso scalpellinato e il camino in ferro color antracite. La doppia altezza del living è segnata dal soppalco anche questo in ferro antracite. 7. Una delle zone pranzo al piano terra. La grande sala, posta a un differente livello, è collegata in quota da gradini king size, trattati con resina grigia come il pavimento novembre 2013 - youtradecasa - 113 8 9 dalla soluzione di continuità delle resine a pavimento, posate senza giunti, grazie alla stesura di una rete apposita che assorbe le incidentali dilatazioni del massetto. A piano terra trova spazio una zona di accoglienza e ricevimento ospiti, con un camino sulla parete che delimita la scala di collegamento tra i piani. Splendida la scelta dei colori: tonalità differenti di grigio che segnano la zona di passaggio virtuale, individuata dal controsoffitto ribassato e dalla scala in nicchia. Sempre nella zona taverna, una grande sala da pranzo, posta a un differente livello, viene portata in quota da gradini dimensione king size, che diventano anche piani di appoggio per sculture e oggetti di arredo. Al primo piano trovano posto la zona giorno e living, con due camere da letto e due bagni. Particolare il living: un ampio spazio a doppia altezza, caratterizzato da colori Pianta piano primo chiari e dal tetto in legno dalle tonalità miele con l’orditura a vista. I colori e la scelta dei materiali, alternati sapientemente, evidenziano i volumi puri degli interni, in cui anche gli arredi si integrano alla perfezione. La cucina, bianca anch’essa 10 Un camino, vicino alla zona sedute, riscalda l’ambiente. È in ferro color antracite e sembra bucare il pavimento, così come è inserito nella resina avorio tagliata a cerchio ed evidenziata da un profilo in pietra. (camino Filofocus di Focus). Pianta soppalco 11 114 - youtradecasa - novembre 2013 12 I costi variano molto a seconda del tipo di applicazione e in funzione del trattamento, che deve essere eseguito sul sottofondo e anche dal tipo di finitura finale. Possiamo dare comunque un range di costi del prodotto in opera che vanno da 80 a 130 euro per finiture lucide e prodotti autolivellanti. come parte dell’arredo, ha un’isola centrale: la scelta della resina a terra facilita tutte le operazioni di pulizia. Per la zona lavoro della cucina si è scelto di utilizzare a parete uno stucco metallizzato color glicine, unico elemento colorato in uno spazio totalmente candido. Nel grande soggiorno un camino, molto minimal, cattura lo sguardo. È in ferro, color antracite, come il soppalco open space in cui c’è la camera matrimoniale con le cabine armadio e il grande bagno collegato alla camera senza soluzione di continuità. Le tonalità delle resine qui sono più calde, con una sfumatura avorio, per creare atmosfere soft. 8. La cucina: un ambiente caratterizzato dal bianco delle resine a pavimento e dai blocchi squadrati con isola centrale. A parete, nella zona lavoro, uno stucco metallizzato color glicine. 9. La sala da pranzo del primo piano. Un grande tavolo centrale e arredi che si integrano perfettamente con i volumi architettonici. Unico stacco, le nicchie rosso fuoco. 10.Lavori in corso: pareti e pavimenti al rustico con la parete in sasso scalpellinata a mano. 11. 12. Particolare della taverna, giocata sui toni del grigio che si sposa anche con il camino di design. La scala e il controsoffitto sono trattati con toni più scuri per evidenziare lo spazio virtuale del passaggio. Pianta piano terra come si applica Quanto costa? Prima dell’applicazione della resina devono essere valutate attentamente le condizioni del supporto, in base alle quali si deciderà poi il ciclo applicativo. L’umidità deve essere misurata a priori con un igrometro al carburo. Al di sotto di una certa percentuale di umidità, il prodotto si applica senza accorgimenti particolari; al di sopra del 3,5% si consiglia di posare dopo avere preventivamente realizzato una barriera a vapore. È fondamentale la preparazione del supporto che viene eseguita, prima di tutto, con un procedimento di irruvidimento con una macchina apposita, per garantire una maggiore grip della resina. Successivamente si posa una rete in fibra di vetro, che viene annegata in un primer e posata a rullo e che assorbe eventuali micro tensioni del prodotto, una volta posato. Nel caso di umidità superiore al 3,5%, deve essere realizzata una barriera al vapore che viene posata a spatola insieme alla rete. Subito dopo la posa della rete, si procede con una rasatura con resina epossidica trasparente. A questo punto il supporto è pronto per l’applicazione dello strato superficiale. Nel caso dell’applicazione di un prodotto a base acqua, con effetto materico, sulla superficie così trattata deve essere applicato a rifiuto dello spolvero al quarzo per garantire una migliore adesione della resina. Volendo invece applicare un prodotto autolivellante, non è necessario aumentare l’adesione del supporto. Per ottenere soluzioni finali perlacee, sfumature, colorazioni e decori particolari, in sovrapposizione si applicano prodotti specifici per riprodurre l’effetto desiderato. novembre 2013 - youtradecasa - 115 recupero La casa della memoria Effetti liquidi, colori pieni o sfumature perla con le resine nella ristrutturazione di un edificio storico: sperimentazioni alla ricerca della finitura perfetta La scala di accesso, in granito nero, impreziosita da segna passo a luce LED 3 5 4 1 Progetto di Monica Pennesi U 2 na casa del Sedicesimo secolo, a Esanatoglia, un paesino dell’entroterra marchigiano, rimaneggiata negli anni Cinquanta con il risultato finale ai piani alti di una tipica distribuzione post guerra, con corridoio e stanze di piccola dimensione a pianta regolare, è stata restaurata dall’architetto Pennesi, «marchigiana di fondo», come ama definirsi e orgogliosa di esserlo. Un intervento, questo, che ha ripercorso la storia della famiglia del committente, mantenendo la tradizione, fondendola con il percorso privato 5 Pianta piano terra 116 - youtradecasa - novembre 2013 «In ogni ambiente abbiamo voluto recuperare la tradizione di famiglia, attualizzandola con tecnologie e materiali contemporanei. La resina perché flessibile come finitura, colorazione ed effetti decorativi» i più +Grandi effetti estetici +Molto resistente e durevole +Si stende in soluzione continua. L’assenza di fughe permette una pulizia facile +Idrorepellente: è ideale per bagni e cucine +Ottimo conduttore di calore: perfetta per pavimenti radianti +Può essere applicata in sovrapposizione a superfici esistenti, evitando lavori di demolizione di pavimenti e rivestimenti con camera da letto e sala da bagno. Sono le storie personali del padrone di casa, qui, a influenzare gli spazi, con murales, oggetti, libri, toni di colore accesi, come il rosso, il colore preferito. Nell’intervento sono state utilizzate le resine in tutta la loro declinazione, scelte proprio per questo loro carattere molto flessibile. Sono state infatti applicate con effetto trasparente, oppure a tinta piatta come sulla parete rossa di accesso alla taverna, a effetto perlaceo come nel bagno del primo piano, o colore alluminio per evidenziare soffitti e decorazioni in gesso: un iter sperimentale che ha portato a soluzioni differenti per ogni ambiente. Sono 6 La camera da letto dell’ultimo piano, con il murales che riproduce lo skyline del borgo natale del proprietario. Lampade “Abajourd’hui” small e large di Flos. del discendente, un imprenditore nel campo del restauro con cantieri a Cuba, Città del Messico e Mitteleuropa. Una sorta di «casa della memoria», quindi, in cui si sono recuperati tutti gli arredi, restaurandoli e mantenendo le forme decorative originarie, come le cornici delle porte e delle finestre, anche se rivisitate nei colori e nei materiali. Lo stabile, su tre piani, mantiene al piano terra la sua funzione originaria, di cantina e dispensa, integrandola con quella di taverna. Le murature, in pietra calcarea, sono state portate al vivo mettendo a nudo i conci per un risultato finale rustico che contrasta con uno spettacolare effetto liquido dei pavimenti. Questo effetto è stato ottenuto grazie alla stesura di una resina trasparente su macrotessere in travertino e ripropone una finitura bagnata tipica dei seminterrati del paese. Il primo piano non modifica la sua destinazione originaria, mantenendo la zona living, la cucina e una camera da letto. Mentre l’ultimo piano si trasforma completamente perdendo quelle superfetazioni acquisite nel corso degli anni e si ripropone come un grande open space, per zona living-studio, state utilizzate anche per rivestire elementi di arredo, come il top di alcuni bagni, una libreria e anche una cucina in muratura. Particolarmente indicate per realizzare nicchie, rivestono il vano di contenimento della scala che porta all’ultimo piano, «bucata» in più punti per alleggerire l’impatto. 1. Sfumature perla per il bagno del primo piano, in un gioco di contrasti con il lavabo scuro e i mobili in legno wengè (lavabo Lilac di GSG). 2. Colori accesi rosso fuoco, con resina a tinta piatta, al piano terra e pietra calcarea alle pareti che sembra voler uscire dal locale taverna per trasformarsi in stipite della porta. 7 3. 4. Splendido effetto bagnato per i locali del piano terra, realizzati con una resina trasparente detta di “inglobamento”, che ingloba in questo caso macrotessere in travertino. 5. Forme morbide per il muro/parapetto che maschera la scala che porta all’ultimo piano: bucato da nicchie, diventa spazio attrezzato. 6. Una parete in mosaico rossa, il colore preferito del proprietario, segna lo spazio dei sanitari. Pianta piano primo Pianta piano secondo 7. Il soffitto di ingresso della camera padronale, sui toni del blu e luci LED che riproducono il cielo stellato. novembre 2013 - youtradecasa - 117 2. Per la progettazione di superfici di sicura resa estetica e funzionale, anche la porta fa la sua parte. La linea Syntesis Collection di Eclisse include soluzioni scorrevoli a scomparsa prive di cornici esterne e con punti luce (Syntesis Line scorrevole e Syntesis Luce), soluzioni per porte battenti filo muro (Syntesis Line battente) e un innovativo profilo battiscopa rasomuro (Battiscopa Syntesis). 2 1 1. Cabina doccia e radiatore in un unico elemento. Questo è Monolite, la nuova soluzione di Brandoni per lo spazio-bagno: un termoarredo di design in alluminio, composto da corpo scaldante, soffione, monocomando, doccetta a mano e deviatore. Monolite è adattabile a bagni già esistenti ed è disponibile con piatti doccia vetri temperati e rubinetteria di varie misure. Può essere realizzato in molteplici versioni di colore ed è personalizzabile con vari accessori, dalla barra portasciugamani al gancio appendi-accappatoio. La colonna radiante è disponibile nella versione da 500 mm o da 400 mm di larghezza. 5 3 5. Per pavimentazione flottanti, Pircher propone una nuova gamma di pavimenti in laminato per interno, in 37 pregiate nuancès, dalle tonalità più delicate a quelle più decise. Sette le collezioni della nuova linea (Sabbia, Fiore, Onda, Foglia, Panorama, Altalux e Dolomiti), disponibili con doghe in varie lunghezze e formati, e spessori da 6 a 10 mm. Il sistema di aggancio brevettato Megaloc assicura una posa semplice, veloce e precisa, senza l’utilizzo di colla. La gamma si completa con battiscopa, profili e cinque materassini di sottofondo. 4 4. Non sono lastre, non sono superfici piatte. Sono i nuovi Dot-to-Dot di Tagina, elementi ceramici per la composizione di facciate ventilate o coperture architettoniche di varia natura. Grazie a una innovativa tecnologia di formatura ad alta pressione del grès ceramico ingelivo ad alta resistenza, i moduli Dot-toDot si caratterizzano per forma e tridimensionalità. Da usare come veri e propri «pixel ceramici». 7 7. Bauwerk Parquet porta a terra il vintage con la nuova collezione di pavimenti realizzata insieme alla designer d’interni Virginia Maissen. In Vintage Edition, nessun listello è uguale all’altro. Grazie ai colori, alle strutture e ai diversi tipi di posa in opera, questa collezione offre possibilità di progettazione quasi infinite e di grande effetto. 118 - youtradecasa - novembre 2013 3.Le finiture murali della Venezia dell’XI secolo rivivono nella collezione di Artwork di Ceramiche Refin. Le ampie spatolature e le variazioni cromatiche dello stucco veneziano e del marmorino vengono inoltre enfatizzate dai grandi formati (in tre varianti da 75x150cm, 75x75cm, 37,5x75cm). Artwork è disponibile in sei diversi colori da pavimento e da rivestimento, e nella variante strutturata a spessore 2 cm, ideale per applicazioni in esterno. 6. La terracotta è l’anima delle piastrelle della collezione Acustico 12 di Viva Ceramica. Un materiale tradizionale reinterpretato attraverso l’utilizzo di superfici estremamente materiche e stonalizzazioni (passaggio di gradazioni cromatiche visibili e non armonizzabili) accentuate. Adatta alla pavimentazione e al rivestimento di ambienti interni, è disponibile in cinque differenti tonalità (white, sand, cotto, brown, grey) e otto differenti formati. Della collezione fanno parte anche Acustico 60 e 30, dove la superficie viene arricchita da un’effetto pennellata estremamente decorativo, e i mosaici. 6 8 9. Stile chiaro e lineare per la nuova collezione Legato di Villeroy & Boch. I bordi smussati su tre lati del top conferiscono leggerezza al mobile sottolavabo, effetto ulteriormente sottolineato dall’illuminazione a Led disponibile su richiesta. Diverse le possibilità di personalizzazione grazie ai modelli e alle misure disponibili, declinate in sei differenti finiture (Glossy White, Glossy Grey, Bianco Opaco, Terra Opaco, Rovere Grafite e la nuova essenza Olmo). Legato è combinabile con i lavabi da appoggio delle collezioni Loop & Friends, My Nature, Memento, Aveo New Generation e la nuova serie Architectura. 8. Nasce la collezione di mobili Globo di Stone Ceramica, che completa la linea di lavabi e sanitari già esistente. Gli elementi Stone sono prodotti in quattro nuove finiture di laminati - Smoke, Salice, Betulla e Desert - e sono adatti ai lavabi 100x48, 85x48 e 70x48. 9 11.Un morbido invito al riposo e alla comodità. Nata dalla creatività della designer francese Sophie Larger, la chaise longue Bruco di Presotto Italia ricorda le forme e le rotondità tipiche dell’insetto in movimento. La poltroncina con struttura cromata è reclinabile in varie posizioni ed è disponibile nei colori rosso, bianco o nero. Rivestita in tessuto elasticizzato lycra. 10 11 10.Ispirazioni alla Lucio Fontana per i nuovi lavabi della serie Strappo di antoniolupi. Disegnati da Domenico De Palo, questi lavabi a muro sono realizzati in Corian, incassati e rifiniti all’esterno come la parete. 13.Tradizione ingegneristica, design e buona cucina. Questi i valori su cui si fonda Bertazzoni, azienda storica produttrice da oltre 130 anni di elettrodomestici per la cottura e simbolo del made in Italy nel mondo. I due marchi Bertazzoni e Bertazzoni La Germania offrono gamme complete di prodotti quali cucine freestanding, piani, forni e cappe. Caratterizzati da performance di eccellenza e un’estetica di alto profilo (classica, moderna o rustica), gli elettrodomestici Bertazzoni si adattano ai diversi ambienti cucina, diventando dei veri e propri oggetti di arredamento e design. 12.Il fuoco è capace di sprigionare intense emozioni. Anche nelle case moderne è possibile lasciarsi incantare dalla bellezza di un camino acceso, declinato in chiave contemporanea. Estremamente suggestive le proposte made in Italy di Vanixa, che ricreano l’effetto empatico e luminoso delle fiamme e delle braci, senza alcun pericolo e con estrema facilità di gestione. 12 14 13 14.I termoarredi Vulcano di Fiora oltrepassano i confini del bagno, offrendo un calore avvolgente e silenzioso a tutti gli ambienti della casa. Ampia la gamma di colori (Bianco, Antracite, Champagne, Crema, Grigio, Nero, Rame, Viola) e texture (Semi, Fili e Rose). È inoltre disponibile il modello con portasciugamani piatto singolo o doppio. novembre 2013 - youtradecasa - 119 permesso maggior libertà nel disegno di linee sinuose dell’interno e concorrono a rendere più delicata la diffusione dell’illuminazione. REINTERPRETAZIONI VERTICALI IL CANDORE DEL QATAR Trasmette serenità e tranquillità l’architettura del nuovo centro culturale Harbin, inserendosi con delicatezza nell’ambiente circostante reso caratteristico dalla presenza di un fiume. Le acque di questa strada fluviale rimangono congelate per molti mesi dell’anno rendendo ancora più caratteristico l’intero complesso, il cui concept si ispira completamente alla scenografia naturale. L’edificio, che si sviluppa con tre corpi di fabbrica, s’imposta su una struttura in acciaio e si conclude con una copertura in pannellature in alluminio di colore bianco puro. Il centro, realizzato dallo studio cinese Mad Architetcs, aprirà i battenti con l’inizio del 2014 dando vita a luminosi spazi museali e congressuali. La gestione della luce sia essa naturale sia artificiale si dimostra studiata nei minimi dettagli realizzando un’euritmia costante per tutto l’anno. Una struttura reticolare in acciaio impostata sulle fondamenta è integrata ai tre edifici e ha permesso la realizzazione di tre enormi lucernari. Questi permettono alla luce naturale di inondare gli spazi interri e di preservare l’impressione di intimità rappresentata dall’aspetto esteriore del complesso. Una caratteristica che si rafforza anche grazie all’uso nelle pareti esterne di pietra bianca e di cemento a vista. Gli interni realizzano quest’intimità esteriore con l’uso di pannelli in legno chiaro, che hanno 120 - youtrade - novembre 2013 La creatività talvolta non si riscontra nella creazione di nuove forme quanto nella modalità con la quale uno stile tradizionale viene realizzato. Questo è ciò che è accaduto nel caso della nuova torre di Doha, la Burj Doha Skyscraper, di proprietà di Sheikh Saud bin Muhammad Al Thani data in gestione al gruppo Hamad Bin Saoud Group. L’architetto francese Jean Nouvel ha realizzato questo grattacielo di oltre 238 metri partendo da uno spunto tradizionale, ovvero gli intrecci decorativi delle finestre arabe. Questo spunto grafico è stato però tradotto in realtà attraverso l’uso di un particolare lattice posto all’esterno delle ampie vetrate dei 110 mila mq quadrati dell’edificio. Una novità non solo prettamente estetica, ma che considera anche le caratteristiche dell’ambiente che ospita questo nuovo grattacielo. L’azione del sole congiunta alla forza del vento ricco di materiale sabbioso che perennemente cozza contro gli edifici di Doha causa un precoce invecchiamento del vetro. La struttura in lattice oltre a donare un tocco distintivo al grattacielo consente anche di ridurre esponenzialmente l’erosione quotidiana causata dagli elementi atmosferici. Tra la struttura in lattice e le vetrature corre un camminamento che agevola le azioni di manutenzione del fabbricato. Un grattacielo a prova sismica grazie ad una struttura portante in calcestruzzo armato con forma ad X, sulla quale si impostano tutte le connessioni del sistema facciata. Per bloccare le spinte della stessa facciata sugli elementi di ancoraggio sono stati predisposti particolari travi ad anello. La guglia finale presenta un sistema di illuminazione autonomo mentre per i restanti 44 piani sono stati realizzati 82 corpi illuminanti all’interno della passerella tra le due facciate. PRIMATO ITALIANO Il presente europeo dell’edilizia parla di prestazioni energetiche e comfort abitativo e lo standard Passivhaus è la strategia costruttiva per ottenere questi obiettivi. L’Italia è in ritardo rispetto agli altri Stati europei ma si può vantare di un primato. In Italia infatti è stato costruito il secondo hotel al mondo, il primo in Europa, con certificato Passivhaus. Un primato che spetta al nuovo Ecohotel Bonapace di Torbole (Trento) prima struttura ricettiva italiana a rispettare i rigidi canoni prestazionali dettati dallo standard. L’Ecohotel, realizzato dallo studio Armalab di Pergine Valsugana (Trento), può vantare ulteriori attestati ovvero le pre-certificazioni ClimaHotel Gold e Arca Platinum. La ClimaHotel Gold valuta la sostenibilità della struttura in fatto di ecologia, economia e aspetti socio-culturali della progettazione architettonica, nella costruzione e nella gestione della struttura da parte dei titolari. La certificazione Arca garantisce invece la sicurezza statica, sismica e in condizioni di incendio, l’efficienza energetica, il comfort e la sostenibilità degli edifici in legno. L’Ecohotel, che punta alla classificazione Arca-Platinum, è infatti una struttura realizzata con sistema portante in X-lam, che sfrutta l’azione di una pompa di calore per la gestione della climatizzazione e del lavoro di una centrale termica con impianto di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore ad alta efficienza e l’impianto solare termico. Un esempio di made in Italy che dimostra come l’Italia, pur essendo partita in ritardo nell’uso dello standard Passivhaus (in Germania sono già circa 7mila gli edifici certificati, in Austria 4mila, in Francia 3.500 mentre per l’Italia non arriviamo ai cento) sia ora riuscita a ottenere un primato utile al divenire un volano, anche promozionale, per l’uso di tale sistema costruttivo soprattutto in vista delle scadenze della Direttiva Europea 20/20/20. news dalla rete IL POTERE DI UN CLICK www.somfytahoma.com da record. Prodotti ideali per l’arredo nautico e civile, per l’edilizia strutturale per pavimenti pregiati per l’outdoor. Tutto nel pieno rispetto dell’ambiente, essendo la materia prima proveniente da foreste certificate. L’app racconta tutto ciò con un linguaggio fresco e ricco di immagini del singolo prodotto ma anche delle sue possibili applicazioni. Le schede tecniche sono complete e, abbinate ai tutorial video e alle condivisioni social, rendono questa finestra applicativa formativa, dinamica e interattiva. L’applicazione è disponibile sia per dispositivi iOs (iPhone e iPad) sia per Android. SCANNER DI ULTIMA GENERAZIONE www.faro.com apertura e chiusura della casa in base alle differenti situazioni climatiche e meteorologiche. La configurazione è semplice e intuitiva. Il software consente di controllare e gestire tutti i dispositivi suddividendoli per tipologia, dislocazione e singolarmente. La completa libertà nella configurazione permette di nominare univocamente i motori e di posizionarli all’interno di ogni stanza, stessa modalità per i sensori, e gli scenari. LA APP DEL LEGNO www.bellottispa.com Presentato all’ultimo Made Expo, TaHoma, il sistema di domotica realizzato da Somfy Italia. Si tratta di un’innovativa soluzione per rendere più libera la gestione della casa, in particolare di guidare le applicazioni automatizzate come tapparelle, tende da sole, cancelli, porte da garage, porte d’ingresso, allarmi, tende interne e luci. La tecnologia sfrutta un tablet touch screen in grado di comunicare tramite la tecnologia wireless con tutte le applicazioni della casa. Il software TaHoma permette inoltre di calendarizzare qualsiasi azione, adeguandola alla reale vita dell’abitazione. Entrando nello specifico, quattro sono i menù accessibili dalla home: la mia casa, per la gestione degli ambienti; i miei scenari, per creare a attivare differenti scenari; la mia settimana, per programmare la gestione degli ambienti in base allo stile di vita; i miei sensori, per programmare le reazioni dei sistemi di Una delle realtà più affermate nel mondo del legno approda nel mondo delle app. Da alcune settimane i curiosi possono finalmente navigare con i loro smartphone all’interno del vasto catalogo della realtà comasca. Un servizio utile agli acquirenti ma anche a tutti coloro, rivenditori compresi, interessati ad avere a portata di mano tutte le informazioni sulle innovazioni e le tecnologie per la lavorazione del legno. L’utilizzo di multistrati compensati speciali assemblati con materiali innovativi e tecnologici come gomme, sughero, schiume e carte rende i prodotti di altissima qualità e dalle prestazioni d’isolamento termico e acustico La tecnologia non evolve solo con lo sviluppo di nuove strumentazioni; talvolta bastano pochi accorgimenti per migliorare esponenzialmente un prodotto. Cam2 ha infatti annunciato il suo nuovo scanner Focus3D, X 330, e il rilascio di Scene WebShare Cloud. Focus3D X 330 permette la scansione a 360 gradi di oggetti fino a 330 metri di distanza e grazie al ricevitore gps integrato riesce ad elaborare con fedeltà assoluta le singole scansioni. Un ingombro minimo, la presenza di un laser di Classe 1 eye safe, l’uso di uno schermo touch screen, una scheda sd e una batteria della durata di oltre quattro ore permettono allo strumento di rispondere alle esigenze di qualsiasi professionista addetto alle rilevazioni. I dati raccolti trovano vari utilizzi: ricostruzione incidenti, l’architettura, l’ingegneria, la produzione industriale e molto altro ancora. Con Scene webShare Cloud le informazioni vengono salvate in modalità cloud e quindi rese disponibili velocemente anche ai diversi partner del progetto. Un servizio cloud che supporta i dispositivi mobile con interfaccia ottimizzata. novembre 2013 - youtrade - 121 ZAPPING Nuovi protettivi Fila per i pavimenti in gres Da oggi, il protettivo FilaPD15 è adatto per applicazioni sia su gres lappato, che su gres naturale strutturato posato all’interno e all’esterno. Sviluppato con la tecnologia Fila Micrometrics Technology, FilaPD15 protegge le superfici dallo sporco di calpestio e traffico intenso, creando una protezione duratura dalle macchie di natura acquosa e oleosa, senza creare pellicole o ingiallire. Fila ha messo a punto anche FilaMP90 Eco Plus, un nuovo protettivo antimacchia solvent free, per gres porcellanato levigato e pietre naturali con finitura lucida, patinata, spazzolata e levigata fine. La formulazione a base d’acqua permette di ridurre i tempi di applicazione dell’80% rispetto alle soluzioni a base solvente. Il prodotto contribuisce ad ottenere crediti Leed secondo il protocollo americano e italiano ed ha ottenuto la certificazione Gev- Emicose EC1Plus. Rurefish, la nuova linea finiture di Ruredil a base acrilica e silossanica Nasce la nuova linea di finiture Rurefish di Ruredil, composta da cinque prodotti suddivisi in due gamme di prodotti a base acrilica ad elevata idrorepellenza e silossanica ad alta traspirabilità, e un fissativo coprente al quarzo (Rurefinish QFIX). Rurefinish Acril è composta da Rurefinish Acril Pittura, Rurefinish Acril Q_Pittura e Rurefinish Acrtil Tonachino, mentre Rurefinish Silossan comprende Rurefinish Silossan Tonachino e Rurefinish Silossan Pittura. La linea Rurefinish, disponibile in circa 500 tinte a seconda del tipo di prodotto, è indicata per la finitura delle facciate ed è compatibile con i sistemi a cappotto termico. 122 - youtrade - novembre 2013 Vivere open air in tutti i mesi dell’anno con Opera di Pratic Pratic presenta la nuova pergola bioclimatica Opera di Pratic, una struttura autoportante composta da lamelle frangisole in alluminio, con apertura regolabile in base all’intensità della luce desiderata dall’utente. Opera è inoltre progettata per creare al suo interno temperatura e condizioni climatiche di massimo comfort, che permettONO di vivere open air in tutti i mesi dell’anno. Le lamelle possono ruotare fino a 140 gradi, per creare una costante ventilazione e impedire il surriscaldamento delle porte e delle vetrate. Il profilo orizzontale di Opera accoglie al suo interno la tenda verticale, garantendo la chiusura completa e protezione lungo tutto il perimetro della pergola, in soli 23 cm. In caso di pioggia, le lamelle si chiudono e l’acqua viene convogliata da gronde perimetrali e pluviali integrate nella struttura. Opera è adatta sia per il residenziale che per il contract. Scale in acciaio Smart Realizzate su misura e caratterizzate da strutture versatili, che ben si adattano ai diversi contesti in cui sono inserite, le scale in acciaio Smart sono proposte in differenti forme (dalla chiocciola, alla retta, all’elicoidale) e finiture: i cosciali, disponibili in acciaio inox o in acciaio verniciato in vari colori della gamma RAL, possono essere abbinati a pedate in cristallo o in varie essenze del legno, dai toni più tradizionali a quelli più attuali, come il grigio antracite. Versatili e robuste, le scale per interni Smart possono essere arricchite da parapetti in acciaio, acciaio inox o cristallo, o da luci a LED. Wincolla, il nuovo stucco epossidico «zero difetti» di Winkler Wincolla è il nuovo stucco epossidico bicomponente, di Winkler, specifico per le riprese di getto, la regolarizzazione, la riparazione strutturale di superfici quali calcestruzzo, marmo, materiali lapidei pietre naturali, legno, laterizi, fibrocemento. Versatile e di semplice utilizzo, Wincolla non contiene solventi ed è in grado di offrire, grazie alla qualità delle resine epossidiche impiegate, massima resistenza all’umidità e agli agenti chimici. L’elevato potere adesivo di questo prodotto consente un’applicazione efficace su superfici orizzontali, verticali, a soffitto, e anche per colata, assicurando un collegamento strutturale«zero difetti». Roto Frank Italia partner CasaClima L’impegno di Roto Frank nella produzione di soluzioni tecnologiche per il tetto dalle avanzate prestazioni termiche, è stato recentemente avvalorato dalla certificazione di Partner Agenzia CasaClima. Dopo un severo percorso di valutazione, Roto Frank ha conseguito questo importante riconoscimento che l’Agenzia CasaClima attribuisce solo alle aziende che si distinguono per l’impegno e la competenza tecnica nello sviluppo di soluzioni di tipo sostenibile e responsabile, capaci di trasformare in realtà l’idea di CasaClima di «abitare in luoghi sani e rispettosi dell’ambiente». ThermoKappa di Danesi scelto a Rimini per la sua efficienza nell’isolamento termico L’innovativo Blocco ThermoKappa di Danesi è stato scelto per la realizzazione di un complesso residenziale e commerciale, a Rimini, nella nuova frazione Corpolò (nello specifico si è optato per il blocco ThermoKappa 24, con uno spessore di 38 centimetri). L’edificio, a elevate prestazioni termiche ed energetiche, non ha richiesto l’applicazione di un sistema di isolamento a cappotto o di termointonaco. Realizzati in laterizio porizzato a elevato contenuto tecnologico, i blocchi ThermoKappa di Danesi presentano una caratteristica geometria a fori con inserti in Neopor di Basf, che sporgono dalla faccia superiore del blocco di 8 mm, permettendo un incastro a secco in grado di annullare i ponti termici e ridurre del 50% i quantitativi di malta per la posa. Intonacate tradizionalmente, le pareti realizzate con i blocchi ThermoKappa, raggiungono trasmittanze termiche di 0,24 e 0,30 W/m2K. Brianza Plastica per il Premio Compasso Volante 2013 Anche quest’anno Brianza Plastica ha sponsorizzato il prestigioso Premio Compasso Volante, dedicato alle future generazioni di progettisti, nato nel 1998 dalla collaborazione tra la Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura del Politecnico di Milano e altre università europee e asiatiche. Il tema progettuale del Premio 2013, assegnato all’inizio di ottobre, ha riguardato un intervento di recupero edilizio, settore a cui Brianza Plastica dedica particolare attenzione. L’area di lavoro proposta è stata il cantiere navale in un villaggio di pescatori dell’isola di Coloane a Macau, abbandonato negli anni ’90. Agli studenti è stato chiesto di progettare un complesso intervento architettonico, intitolato HiddenCities: cultura e scienza tra l’Est e l’Ovest, per la creazione di uno spazio polifunzionale composto da hotel, uffici, atelier, spazi espositivi, caffè, ristoranti e una piazza per le performance artistiche e sportive. La Giuria del Premio Compasso Volante 2013, composta da José Luis de Sales Marques (Institute of European Studies of Macau), Salvator John Liotta (Kengo Kuma Lab - University of Tokyo), Hashimoto Shinobu (Hashimoto consulting arctect) e Enrico Zara (Arup Italia), ha assegnato il primo premio a Pierpaolo Avanzi, Enrico Mainetti e Matteo Pedrana del Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco,«per la qualità del progetto e la coerenza con le richieste del bando, in particolare è stato apprezzato il richiamo alla cultura locale sia nell’evocazione delle tradizioni che del rispetto dell’architettura tipica del luogo». novembre 2013 - youtrade - 123 hi DIFFUSORE PORTATILE CON BLUETOOTH E NFC Finalmente uno speaker, elegante funzionale e in grado di dialogare con tutti i più svariati sistemi voice, si tratta di Mobile Speakerphone P710e. Il lato superiore presenta una parte a scorrimento nella quale è possibile inserire tablet o smartphone e, una volta attivata la connessione wireless, permette di ascoltare musica, conversazioni o film in altissima qualità. I computer possono essere collegati anche tramite un semplice cavo USB: l’utilizzo non richiede l’installazione di driver, risultando immediatamente pronto all’uso, una volta inserito il cavo. Logitech ha inoltre dotato il suo prodotto di un microfono integrato, garantendo una qualità, durante le chiamate in viva-voce, di estrema nitidezza e qualità. Sono supportate anche le videoconferenze, compatibili con Skype, Cisco, Microsoft Lync e Facetime di Apple. Le prestazioni della batteria permettono di utilizzare P710e fino a 15 ore con una carica. Un accessorio indispensabile disponibile al prezzo di 169,99 dollari. AUDIO SENZA CONFINI Il suo design minimalista lo premia anche come semplice elemento d’arredamento ma la sua funzione lo rende uno degli oggetti più appetibili del mercato Audio. Essence III è il nuovo interessante convertitore digitale analogico (Dac) con interfaccia Usb in grado di sfruttare la più recente tecnologia di riproduzione Dsd (direct stream digital). Eliminare l’effetto jitter e ricreare il suono in tutta la sua purezza dimenticando qualsiasi interferenza è un’altra delle possibili opzioni, il tutto grazie alle regolazioni clock e all’interfaccia Usb asincrona. Il volume può essere regolato da telecomando pilotando con attenuatori a passi che consentono una regolazione fedele al desiderio del livello sonoro. Il dispositivo è alimentato da un trasformatore toroidale che genera una corrente precisa e costante, riducendo al minimo qualsiasi contaminazione da rumore. I canali destro e sinistro fanno uso di sorgenti di alimentazione differenti, minimizzando le interferenze dovute alla diafonia. Oltre a fornire la funzione di Dac, Essence III funge anche da amplificatore per cuffie, supportando modelli da 600 ohm con un singolo jack da 6,3 mm oppure un set bilanciato con due connettori mini-XLR. Le connessioni disponibili includono ingressi digitali, tramite Usb, Toslink, Aes/Ebu o cavi coassiali, oppure tramite la connessione Aux. Sono inoltre disponibili uscite stereo Rca sbilanciate e Xlr bilanciate. 124 - youtrade - novembre 2013 CATALOGHI IN STILE 2.0 STESSO DIVERTIMENTO A PREZZI DI STOCK Per tutti gli appassionati di sport estremi desiderosi di raccontare le proprie avventure senza spendere eccessivamente approda sul mercato un prodotto che darà del filo da torcere all’ormai affermata GoPro. Si tratta di Hi-Speed Hd Camera della Pyle. Questo nuovo tecnologico compagno d’avventura è in grado di registrare fino a 120 fotogrammi al secondo, numero ideale per la post produzione e la creazione di slow motion. La risoluzione è ottimale e garantisce fino a 1080 p sempre che non si voglia lavorare con riprese rallentate, in quel caso si è limitati al Vga. Il sensore utilizzato è un Cmos da 12 megapixel, mentre il display, posto sul retro, è un’unità da 2,5” dotata di touch screen. Zoom digitale 4x e il Wi-Fi integrato permettono di lavorare anche in remoto e completano le specifiche. L’autonomia della batteria non permette uscite lunghe, riducendo a sole 2 ore il possibile utilizzo. Vista la sua declinazione sportiva, la telecamera presenta diversi accessori in dotazione per il montaggio su variegati supporti (biciclette, caschi o altre attrezzature sportive) oltre ad una custodia impermeabile e il cavo usb per la ricarica anche in auto. Il prezzo inoltre è accattivante con i soli 80 euro di listino. Una nuova accattivante tecnologia e a pensarla di nuovo uno dei colossi mondiali del mercato legato all’arredamento, Ikea. Questo nuovo catalogo disponibile dal 25 agosto non è più solo cartaceo ma sfrutta la realtà aumentata per permettere all’acquirente di scegliere l’arredamento più adatto ad ogni singolo ambiente della casa. Si potranno quindi gettare carta, matite e metri e al loro posto basterà utilizzare qualsiasi smartphone o tablet, con processori sia Android sia iOs. Una volta selezionato l’oggetto a catalogo desiderato, tramite la scansione del codice identificativo, il sistema inviterà a posizionare il catalogo cartaceo nel punto nel quale si vorrà posizionare l’elemento d’arredo. L’applicazione installata visualizzerà il mobile o l’accessorio, in 3D, usando il catalogo come riferimento per prendere le misure e mostrare l’oggetto, inserito nella realtà, nelle proporzioni e nelle misure adeguate rispetto alla stanza. E sempre con la scansione di codici sarà possibile visualizzare contenuti digitali extra tra cui video, la storia dei prodotti e ambientazioni a 360 gradi. Un’idea che sicuramente avrà presto nuovi proseliti. m o o r w MODULARITà IN STILE FRANCESE In un’ottica votata al risparmio per generare prestazioni sempre più performanti, riduzione di costi e di investimento iniziale, Peugeot punta alla modularità e la nuova 308 sfrutta appieno la piattaforma Emp2 (efficient modular platform). Questa nuova sigla sintetizza l’efficacia del ripensamento generale delle vetture del marchio francese, un ripensamento che coinvolge le dimensioni, pesi e materiali delle vetture di nuove generazioni. La Peugeot 308 è quindi di qualche centimetro più corta della versione precedente e nella scocca sfrutta materiali innovativi, questi fattori si traducono in L’ECO VETTURA SECONDO NISSAN Un’auto completante autonoma, in grado di condurre a destinazione senza alcun pericolo ma anche senza alcun intervento diretto, i passeggeri in essa ospitati. Questa è la sfida di Nissan e questo è l’obiettivo che la casa automobilistica ha deciso di raggiungere entro il 2020. Una macchina intelligente con 11 sensori integrati per muoversi in tutta sicurezza nel traffico una riduzione della massa di ben 140 kg rispetto ai modelli passati. Questa dieta comporta benefici a livello di consumi. Le motorizzazioni finora disponibili sono un 3 cilindri benzina di 1,2 litri con 82 Cv e i turbo a iniezione diretta di benzina di 1,6 litri con 125 e 155 Cv. Rientra invece nella serie e-Hdi il turbodiesel di 1,6 litri da 96 e 115 Cv, una motorizzazione che oltre allo Start&Stop consente di convertire l’energia cinetica in energia elettrica. La guida è fluida e supportata da un cambio a sei marce e da ruote a bassa resistenza al rotolamento che agevolano l’aumento di velocità senza dimostrare però un carattere troppo esuberante. Finora la serie è venduta solamente nella versione a cinque porte e presto sarà affiancata dalla tipologia station wagon. Gli interni proseguono la nuova via Peugeot fatta di minimalismo, e linee razionali. Al centro della plancia trova spazio il computer di bordo touche screen da 9 pollici. Migliorata anche la postazione di guida grazie all’impostazione base leggermente rialzata rispetto agli standard precedenti che obbligano ad una posizione eretta più comoda. cittadino. Quindi l’automobilista può già pregustare l’addio a pedali e alle faticose manovre di parcheggio. Tutto ciò, almeno stando alle parole degli esperti di Nissan, con un costo esiguo. Il nuovo modello si chiama Leaf Autonomous Driving e già il suo prototipo ha dimostrato di sapersi muovere agevolmente su strade urbane, extraurbane e nelle fasi di parcheggio. Il sistema di funzionamento e di controllo si basa sul lavoro contemporaneo di oltre undici sensori disposti a 360 gradi sulla vettura, sistemi completamente integrati nella carrozzeria. Sensori che permettono al veicolo di gestire in sicurezza qualsiasi tragitto impostato tramite il navigatore integrato. All’automobilista non resta che distrarsi navigando in Internet oppure, se ancora non saranno scomparsi, leggersi in tranquillità un quotidiano. I NUOVI ANNI ‘70 SECONDO YAMAHA Yamaha sceglie la via del ringiovanimento però in versione avvinta. La nuova XV950 strizza l’occhio al maturo appassionato alla ricerca di nostalgici ricordi ma anche al giovane incuriosito dall’incontro di più generazioni. Si guarda ad uno stile fine anni ‘70 lo si fa rivivere nel design della scocca che però non dimentica il fatto di essere ormai entrati nel pieno del XXI secolo. A dominare è il colore nero con alcuni richiami timbrici che guardano al bianco al grigio e al verde. Interessante la ripresa della circolarità dei fanali e nelle forme della strumentazione che però presenta una comunicazione completamente digitale e ricca di luci al led. Ottima soluzione estetica ma dalla lettura molto difficile. Il motore è un bi-cilindro raffreddato ad aria con il filtro dell’aria, una novità, posizionato sulla destra. La distribuzione dell’iniezione e del nuovo scarico si posiziona in maniera differente rispetto a modelli precedenti ma garantisce un miglior spunto sia a bassi sia a medi regimi. Il telaio, una struttura monoblocco, ben si integra nel design complessivo, si tratta di una doppia culla in acciaio. A caratterizzare il look della due ruote sono la forcella da 41 mm e il doppio ammortizzatore posteriore, con un’escursione di 70 mm. La versione R presenta la lettera verde sulla carrozzeria, si caratterizza per gli ammortizzatori con serbatoio separato e regolazione del precarico. La sella bassa, e le pedane piuttosto centrali rendono la guida fluida e comoda anche a chi non è solito guidare modelli custom. Ottimale anche la frenata le cui prestazioni sono surrogate da un impianto a dischi a margherita dello stesso diametro sia in anteriore sia posteriore. novembre 2013 - youtrade - 125 on the road ospitalità dall’xi secolo La Riserva di Fizzano, oltre ad essere uno dei vini di punta dell’azienda vitivinicola Rocca delle Macie, è anche un Relais di grande eleganza immerso nelle colline tra i vigneti del Chianti Classico. A gestirlo con competenza è Daniela Maccaferri. Il relais ha subito un importante restauro negli anni ‘90 per mano degli architetti Fabio Zingarelli e Lucia Peretti, l’intervento ha donato un nuovo splendore che esalta il suo essere un borgo medievale di lontana memoria, sorto nell’XI secolo. La struttura ospita una serie di appartamenti che dalle dimensioni tipiche di un bilocale HOTEL A QUATTRO ZAMPE Uno dei più strani e bizzarri hotel al mondo si trova a Cottonwood, negli Stati Uniti. Il Dog Bark Park Inn è un bed and breakfast incastonato nel più grande cane beagle della terra. Un hotel insolito, composto da due strutture che riprendono stilizzandolo le linee sinuose del corpo del cane. La struttura ospita due camere da letto collegate fra loro e pensate per quattro persone. Non manca alcuna comodità. In quella che rappresenta la pancia del beagle sono situate la camera da letto, un bagno e una piccola zona cucina. Alla testa spetta il compito di ospitare un’accogliente camera loft con un delicato angolo lettura che s’imposta proprio all’interno del muso dell’animale. L’interno non poteva deludere le aspettative e quindi è giocato completamente sul tema dei quattrozampe. Souvenir in legno, opere d’arte, arredamenti che richiamano al fedele animale. L’hotel sorge all’interno del vasto Inn park arricchito da un negozio di souvenir ricco di cani in legno e da altri oggetti che hanno ispirato l’architettura della struttura progettata dallo stesso proprietario. Nel parco trova spazio anche una scultura in acciaio a forma di pesce e completamente rossa, un modo per rimarcare e ricordare l’importanza dei pesci anadromi presenti nelle acque della zona. Una caffettiera gigante e altre stravaganti sculture rendono indimenticabile il B&B e la zona. Alla struttura mancano telefono e televisione ma questo può convincere gli ospiti ad apprezzare maggiormente la natura circostante con un’uscita a cavallo per scoprire le tracce della cultura indiana o per visitare la gola di Hells Canyon, la più profonda del Nord America. Dog bark park inn 2421 U.S. 95 Bus Cottonwood, ID 83522, Stati Uniti www.dogbarkparkinn.com EFFERVESCENZA CREATIVA arrivano fino al trilocale Superior Plus, un appartamento composto da due camere, due bagni, cucina-soggiorno e ampio giardino privato. Il ristorante è ospitato in uno degli edifici del Relais e propone una cucina basata sulla tradizione e la trasformazione delle materie prime del territorio, con l’offerta di alcune particolarità come l’olio d’oliva prodotto nella riserva o le verdure e il vino frutto dei ricchi vigneti del luogo. A soli tre chilometri dal Relais sorge l’agriturismo il Torrione nel quale è possibile soggiornare in uno dei quattro appartamenti in esso ospitati. A partire da 135 euro. Riserva di Fizzano, Relais di Rocca delle Macie località Fizzano, 53011 Castellina In Chianti Siena – 0577 7371 www.riservadifizzano.com 126 - youtrade - novembre 2013 Nello scegliere un alloggio per un viaggio si possono considerare differenti variabili: posizione, prezzo, attrazioni e servizi. In genere si vagliano una serie di comodità che possano rendere migliore la permanenza in una città. Scegliere Berlino oggi può essere un modo per provare qualcosa di diverso pernottando al Propeller island city center. L’offerta della capitale tedesca passerà in secondo piano rispetto alle 27 stravaganti stanze ospitate nella struttura berlinese. Materassi sospesi sul soffitto, letti-bare, letti rotanti, letti incassati nel pavimento o attorniati da una moltitudine di specchi deformanti. Una proposta variegata e surreale di stanze pensata come un insieme di microcosmi a sé stanti. La stanza più intrigante ospita un letto sospeso raggiungibile solo da moderni tarzan ovvero arrampicandosi su pali in legno o su corde sospese. L’ambiente più ammiccante, e maggiormente richiesto, è la camera diamante, dove un caleidoscopio di specchi riflette l’interno da ogni singola angolazione, regalando una sorta di picassiana narrazione. Indimenticabile potrebbe essere un’esperienza nella camerata. La stanza si sviluppa come una miniera, i letti sono posizionati ad infilata e attorniati da un’illuminazione e da segnaletiche in stile caveau. Da incubo la stanza completamente rivestita da cuscini in pelle, insonorizzata per donare all’ospite un’esperienza, non sempre piacevole, di completo isolamento. A partire da 79 euro. PROPELLER ISLAND CITY LODGE Albrecht Achilles Str. 58 10709 Berlin, Germany t. +49 - (0)30 - 891 90 16 propeller-island.de Questioni di gola CONFETTO GOURMET Il Gambero Rosso nel 2012 ha premiato questa realtà come miglior produttrice nazionale di confetti alla mandorla. Un successo frutto di profonde radici che risalgono al 1894. L’azienda Mucci Giovanni nasce infatti 120 anni fa per rinnovare il bonbon e rafforzare la sua simbologia e il suo prestigio. Sono le materie prime, attentamente selezionate, a rendere questo piccolo confetto un vero e proprio alimento gourmet: solo mandorle di Avola e di Torritto, pistacchio verde di Bronte DOP, le nocciole Piemonte Igp e il raro cacao Criollo. Ingredienti ai quali bisogna aggiungere la maestrie e la passione di molte generazioni che hanno prediletto la lavorazione lenta - in pieno stile Slow Food - l’assenza di glutine e la declinazione alla naturalezza. Un confetto quasi come un gioiello da ammirare per le attente sfumature cromatiche di ogni singolo bonbon, che raggiungono vette di lusso con le cromie alimentari della foglia d’oro o dell’argento. La gamma spazia tra numerose specialità, dai confetti tradizionali ai Tenerelli Meucci - confetti dal cuore tenero -, dai Monnalisa – bianchi con mandorle e farciture particolari - ai dragées - praline tartufate senza zucchero –. Sapori da PREMIO NOVITÀ PER LE MORETTE Una nuova casa per una delle realtà più dinamiche della zona di produzione della Lugana Doc. L’azienda Agricola Le Morette, di Peschiera del Garda (Verona), ha infatti da poco inaugurato una nuova cantina, autosufficiente e perfettamente inserita nel contesto paesaggistico di San Benedetto di Lugana. Una nuova dimora quindi per l’invecchiamento della grappa Lugana Benedictus, uno dei prodotti di punta della realtà veneta. Un prodotto complesso e strutturato rispetto alla grappa giovane, ottenuto dalle vinacce di Trebbiano di Lugana, distillate in piccole botti di rame. Affinata per due anni in piccole botti di rovere francese riesce a maturare in tutta la sua forza visiva e olfattiva. Di colore ambrato e dal profumo intenso, si ricorda per l’aroma ampio e alcuni timbri di frutta matura mescolati alla fragranza data dalla tostatura in legno. Cinque grappoli per Tullum Rosso I Cinque Grappoli 2014 della guida Migliori vini e ristoranti d’Italia Bibenda vanno al Tullum Rosso Riserva 2009, un Montepulciano in purezza non filtrato affinato 12 mesi in barriques ed oltre 24 mesi in bottiglia. Viene così premiato un vino rosso di grande personalità che, per le caratteristiche dei terreni e l’età dei vigneti, ha un’ampia complessità olfattiva, che si esprime sia in note fruttate sia in eleganti toni speziati. Il vigneto selezionato per la produzione del Tullum Rosso Riserva 2009 è particolarmente vocato alla produzione del Montepulciano d’Abruzzo, per l’età, l’esposizione, le escursioni termiche e la composizione del suolo, mentre la scelta dei grappoli, Montepulciano 100%, avviene già ad inizio invaiatura, ricercando in ogni fase l’equilibrio vegeto produttivo del vigneto. In cantina tutte le fasi tecniche di vinificazione sono tese al rispetto della materia prima ed all’esaltazione delle caratteristiche di questo vino di grande equilibrio che riesce a coniugare in sé forza, eleganza e carattere. VINO DA COCCARDA Un vino premiato e apprezzato, il Seligo rosso delle cantine Settesoli. Già vincitore dell’oscar Guida del bere bene low cost del Gambero Rosso, dei due bicchieri della guida ai Vini 2012, ora il Seligo Rosso doc Sicilia è stato insignito con la medaglia d’argento al prestigioso gran Premio Internazionale Mundus vini 2013. Il nome Seligo deriva dal latino seligere, che significa scegliere, selezionare. È un blend di uve di vitigni pregiati, uno autoctono ed uno internazionale, al 50%. Caldo, con un buon corpo ed una buona struttura, è l’elegante risultato del connubio tra i profumi intensi di marasca tipici del Nero d’Avola ed i freschi sentori di frutti rossi del Syrah. Il suo colore è rosso rubino cupo con riflessi tendenti al violaceo. Il profumo è piuttosto intenso e fine con sentori fruttati dolci e maturi di ciliegia, prugna e fragola. andando per ristoranti COOK THE MOUNTAIN Premiata la filosofia del nuovo percorso culinario dello chef Norbert Niederkofler. Cook the mountain, la ricerca della materia prima nel territorio, una scelta apprezzata con l’ammissione del ristorante st Hubertus dell’hotel Rosa Alpina di San Cassiano alla prestigiosa associazione Les grandes table du Monde, un collettivo di ristoranti dei quattro continenti vocati all’alta cucina del quale fanno parte 171 ristoranti dei quali solo 16 italiani. Niente più foie gras o preziosi pescati del Mediterraneo e dell’Atlantico, ma semplicemente salmerino locale, burro di capra, agnelli delle valli altoatesine, cucinati e avvolti da profumi nuovi di bosco e da aromi riscoperti e naturali. Una collaborazione che coinvolge il tessuto locale con le sinergie locali tra il ristorante e alcuni particolari, non necessariamente grandi, produttori altoatesini. I valori dell’associazione sono quelli di promuovere l’arte di vivere e l’alta gastronomia, declinando il tutto a tre elementi fondamentali: ingredienti eccellenti, ristoranti eleganti e servizio impeccabile. St. Hubertus Strada Micura de Rue 20, 39030 San Cassiano Dolomite Tel. 0471.849500 www.rosalpina.it novembre 2013 - youtrade - 127 youbook È ancora sostenibile la sostenibilità? State of the world 2013 a cura di Gianfranco Bologna Edizioni Ambiente 2013; pp. 462 26 euro Trasformare la società in una società sostenibile è ancora possibile? A chiederselo, in questo volume edito dal Worldwatch Institute, sono scienziati, esperti di politica ed economia e opinion leader di fama mondiale. Il libro vuole fare il punto sul tema per riscoprire la vera essenza della sostenibilità, al di là delle etichette pubblicitarie. Lo State of the World 2013 è diviso in tre sezioni: «La misurazione della sostenibilità» (ovvero i metodi per monitorare il progresso globale verso una vita sostenibile), «Raggiungere la vera sostenibilità» (politiche e prospettive per una società realmente sostenibile) e «Aprire in caso di emergenza» (se e come prepararsi a un dirompente cambiamento ambientale globale). L’edizione italiana è curata dal direttore scientifico del WWF Italia Gianfranco Bologna, che dichiara: «Servono cambiamenti politici, tecnologici, culturali, enormemente più grandi di quelli che abbiamo visto finora ed enormemente più urgenti, perché la sostenibilità è ancora possibile, ma solo con una nuova cultura e una nuova economia, e dobbiamo realizzarle adesso». Per chi: l’opinione di autorevoli esperti per fare luce sullo stato attuale 128 - youtrade - novembre 2013 del Pianeta e sulle strade che è ancora possibile intraprendere per fare del nostro mondo, un mondo sostenibile. Dieci miliardi sono troppi Il mondo dei nostri figli di Stephen Emmot traduzione di B. Amato Feltrinelli Collana Serie Bianca 2013; pp. 208 16 euro Tra pochi decenni il Pianeta arriverà a contare 10 miliardi di abitanti. Una cifra preoccupante, che impone una riflessione sul modello di sviluppo finora intrapreso, il quale non appare più lungamente sostenibile. Lo scienziato Stephen Emmott si interroga sulle conseguenze dei nostri comportamenti sull’ecosistema globale, dando vita a un testo di forte ispirazione, che ha calcato anche le scene teatrali londinesi. Lasciando da parte il fatalismo o l’ottimismo basato sull’idea che la tecnologia in qualche modo ci salverà, Emmot fa spazio alla paura. «I think we’re fucked» penso che siamo fottuti, conclude lo scienziato. Insomma, secondo Emmot, se vogliamo salvare il mondo, dobbiamo cambiare rotta e dobbiamo farlo in fretta. Per chi: dedicato a chi non si fa spaventare dai numeri e vuole approfondire le conseguenze del sovrappopolamento globale. l’obiettore della crescita ha troppa nostalgia di Serge Latouche traduzione di S. Salpietro Jaka Book 2013; pp. 144 12 euro Il guru della decrescita felice torna a parlare di downshifting e lo fa a partire dalla sua esperienza. Con un andamento quasi autobiografico, Serge Latouche porta alla scoperta di un altro modello di società, capace di rispettare gli altri esseri viventi e l’ambiente. Come un vero obiettore, Latouche contesta lo schema di sviluppo basato sulla crescita a tutti i costi, attraverso il racconto (opinabile) di episodi e incontri di chi ha scelto una soluzione alternativa. Dagli indios latinoamericani all’autarchia italiana tra le due guerre (non proprio un modello da imitare), dai precursori della decrescita alla mercificazione dei viaggi alle Seychelles, dall’Africa alla Cina, fino ai dibattiti e alle esperienze attualmente in corso in Europa. Prefazione di Patrick Piro. Per chi: piace chi crede nella necessità di un modello alternativo, che ponga le sue basi in una riconversione basata sulla decrescita. Sperando, con Latouche, che questa decrescita sia anche felice. L’azienda centrata sull’ascolto del cliente Ripensare strategie e organizzazione a cura di Valerio Pancaldi Franco Angeli- collana Management Tools 2013; pp. 176 20 euro La crisi e la globalizzazione hanno aumentato le sfide delle imprese, obbligate anche a gestire i nuovi modelli di comportamento dei clienti, sempre più informati e attenti, non solo al rapporto qualità-prezzo dei prodotti, ma anche all’etica e alla reputazione dell’azienda stessa. Per costruire un’organizzazione che sia veramente customer oriented, è necessario che tutta la struttura aziendale sia coinvolta nell’ascolto attivo dei clienti, attraverso la mappatura e la gestione delle informazioni generate in qualsiasi punto di possibile contatto. Nella prima parte, il libro introduce ed esplora il concetto di ascolto integrato e individua i percorsi strategici per l’attivazione di modelli di ascolto attivo. Nella seconda parte sono invece esaminati gli utilizzi e le più aggiornate applicazioni della metodologia del mystery shopper, anche attraverso testimonianze e case history significative. Per chi: per quelli che amano le sfide: è un volume ricco di spunti interessanti per traghettare la propria azienda nell’epoca del consumatore sempre informato. LEVER PLAN SERIE FLY L’EVOLUZIONE NEL SISTEMA DI DRENAGGIO PLASTIC FLY Sistema di drenaggio in ABS Gridiron amplia la sua già estesa gamma di sistemi di drenaggio. Con l’introduzione della nuova serie Plastic Fly in plastica riciclata particolarmente leggera rispetto al calcestruzzo, il drenaggio delle acque può contare su nuove opportunità e soluzioni altamente competitive. La raccolta, il convogliamento o lo scarico di acque meteoriche o indotte, si arricchisce di nuove soluzioni innovative, particolarmente flessibili e performanti nelle più svariate situazioni d’impiego. A tutto vantaggio della funzionalità e dell’ambiente. M A D E I N I TA LY [email protected] • www.gridiron.it Foto Gianni Dal Magro 1 solo prodotto, metà tempo, più risparmio. Planitop Rasa&Ripara 1 solo prodotto per rasare e ripristinare il calcestruzzo. Rapido, durevole e certificato. Malta cementizia tissotropica fibrorinforzata a presa rapida e a ritiro compensato, per il ripristino e la rasatura del calcestruzzo, applicabile in uno spessore variabile da 3 a 40 mm, in una sola mano. Migliore conservazione del prodotto nel tempo grazie al sacco impermeabile sottovuoto. /mapeispa Mapei con voi: approfondiamo insieme su www.mapei.it 2in1 PRODOTTI