Per Voi Sono nata - Arcidiocesi di Lucca

Transcript

Per Voi Sono nata - Arcidiocesi di Lucca
Per Voi Sono nata
V centenario della nascita di Teresa di Gesù
Nata ad Avila nel 1515 e
morta ad Alba de Tormes
nel 1582, quando aveva
circa vent’anni.entrò
nell’Ordine del Carmelo
in cui fece grandi passi
sulla via della santità.
Intraprese la riforma del
suo Ordine e, appoggiandosi
alla sua esperienza, scrisse
opere di altissima dottrina
spirituale conosciute in tutta
la Chiesa e anche al di fuori.
Sono vostra, per Voi sono nata , che cosa volete fare di me?…questo primo versetto di un celebre
poema è l’espressione di una vita totalmente ricevuta da Dio e a lui donata: quella di S. Teresa di
Gesù, di cui nel 2015 la famiglia carmelitana celebra il V centenario della nascita. A questa
ricorrenza speciale vogliamo dedicare una preparazione adeguata, cogliendo l’occasione per
riscoprire nell’oggi le nostre radici e offrire alla Chiesa e al mondo il grande tesoro che
custodiscono anche per il nostro tempo. Faremo un salutare tuffo negli scritti della nostra Santa
Madre, iniziando quest’anno dalla sua autobiografia, alla cui lettura saremo introdotti da p.Gabriele
Morra o.c.d., la sera del 13 ottobre, in un incontro aperto a tutti (alle ore 21:00, presso il Carmelo
di Monte S.Quirico). Infatti la fonte principale della nostra conoscenza della vita di Teresa è il
racconto che lei stessa scrisse nel 1562, quando aveva 47 anni e le restavano ancora 20 anni di vita.
Teresa inizia a stendere questa relazione, una sorta di confessione generale dei peccati commessi e
delle grazie ricevute, nel momento in cui sta per compiere il primo e decisivo passo come
fondatrice: la creazione del primo monastero di carmelitane scalze ad Avila. Quest’opera esterna,
pubblica è il risultato di un lungo e travagliato cammino interiore, che nella Vita viene ripercorso
con sincerità e sforzo di autoconsapevolezza.
La lotta: un’esperienza di crisi
Il cuore sia dell’autobiografia come della vita stessa di Teresa è l’esperienza di incontro con Cristo.
Non fu un incontro facile, né precoce. Teresa entrò nel monastero delle carmelitane di Avila, l’
Incarnazione, contro la volontà del padre, fuggendo da casa: ella non era persona da desistere
facilmente da una decisione una volta che l’avesse presa. Ma la sua vita religiosa fu per circa 20
anni tormentatissima. La crisi o la serie di crisi in cui Teresa precipita ha in fondo una radice unica:
“la santa cerca e non trova il vero senso della sua vita; non riesce a realizzare la donazione totale di
se stessa a Dio; malgrado i suoi saggi di orazione e le sue sporadiche esperienze mistiche, non
riesce a stabilire con Dio un rapporto su misura. Il ‘suo’ rapporto con lui: non è arrivata a capire
quale significato abbia Cristo nella sua vita e nemmeno la presenza di lui in essa”( Àlvarez).
Teresa ha una vitalità prorompente. Nonostante la debolezza fisica è una donna vivacissima, di
grande intelligenza e sensibilità, con un bisogno fortissimo di amare e di sentirsi amata. Questa
ricchezza umana, trasferita in un contesto di vita monastica in crisi come era quella del monastero
di Avila, doveva crearle grossi problemi. Essere monaca significava rinunciare alla propria
umanità? E, d’altro canto, esprimere la propria ricchezza umana in rapporti di amicizia, in incontri
frequenti con persone, doveva necessariamente allontanarla dall’amore di Dio? Teresa vive
combattuta tra questi due amori: quello per Dio e quello per l’uomo.
Desidera vivere, ma sente che i suoi tentativi di “prendersi”la vita non riescono a dargliela. La
strada poteva essere solo una : quella di un approfondimento della sua vocazione, non quella di
un’evasione da essa, di compromesso tra i desideri del mondo e le esigenze della sua chiamata.
Deve scoprire che Dio vuole da lei che sia totalmente sua e totalmente donna.
L’abisso: l’incontro con l’uomo Gesù
A Teresa come bussola per orientarsi resta solo la preghiera, che diventerà il suo punto di forza.
Tuttavia, l’incoerenza crescente tra ciò che sentiva nell’orazione, cioè il desiderio di donarsi
pienamente a Dio, e le distrazioni che si concedeva nella vita, produsse in lei una dolorosa
situazione di lotta che si protrasse fino all’età di 39 anni. Finalmente, nel 1554, in modo improvviso
e quasi banale, ma in realtà dopo il lungo cammino cui si è accennato, Teresa riceve la grazia di una
conversione piena e definitiva. Un giorno, entrando in oratorio, vede un’immagine dell’Ecce homo,
che era stata messa lì in occasione di una solennità. Evidentemente già conosceva quell’immagine,
ma quel giorno la sua vista le fa un’impressione enorme. In quell’uomo sfinito dal dolore,
annientato, reietto, Teresa pone ogni fiducia come Dio. Così riesce a staccare lo sguardo da se
stessa, dalla sua lacerazione interiore, per volgerlo sul viso sfigurato di Gesù e leggere su di esso
l’amore di Dio per lei. È la rivelazione di Dio a Teresa: Dio è uomo, è quest’uomo che muore
d’amore per Teresa. Dunque non deve più sfuggire la sua umanità per trovare Dio, perché Dio è
venuta a cercarla proprio in essa. Dovrà vivere la sua umanità come la vita concreta in cui Dio si
identifica. Da allora Teresa sarà Teresa di Gesù e potrà dire come san Paolo: non sono più io che
vivo, ma Cristo vive in me (Gal 2,20).
La trasformazione: una vita donata
Gli anni dal 1554 al 1560 sono tutti pieni della presenza dell’umanità di Cristo, e sono gli anni
decisivi della crescita spirituale di Teresa, alla fine dei quali intraprenderà l’opera di fondazione del
Carmelo scalzo e la stesura delle sue prime opere. Quello che farà allora non sarà lei sola a farlo,
ma Cristo la userà come suo strumento. Alla grazia della conversione fa seguito quella di un totale
abbandono all’amore di Cristo e di un partecipazione al suo amore per la Chiesa. Ormai non deve
più cercare: Cristo è con lei sempre e con lui può affrontare qualunque difficoltà. Teresa è sicura
della verità della sua esperienza, anzi: è sicura che la sua esperienza è la verità di Dio. Fa un
paragone bellissimo per farci capire in che cosa consiste la sua conoscenza di Dio: “Non appena
Sua maestà lo vuole, Dio e l’anima si comprendono, come due amici che per manifestarsi il grande
amore che si portano non han bisogno di parole. Anche quaggiù quando due persone si amano
molto e sono sveglie d’ingegno, s’intendono fra loro senza far cenni, ma solo col guardarsi”( Vita
27,10).
Noi carmelitane e carmelitane sentiamo il bisogno di “rivivere la nostra identità carismatica in una
carne che porta i segni del nostro tempo”nel dialogo continuo con l’esperienza davvero
straordinaria di Teresa di Gesù, ma siamo altresì convinti che nessuno si debba sentire escluso
dalla possibilità di percorre il suo cammino di conversione e ricevere grazie simili a quelle che lei
ha sperimentato. Per questo vogliamo condividere, con tutti coloro che si sentono attratti dalla vita
della nostra santa Madre, le celebrazioni liturgiche e le nostre iniziative per la preparazione a
questo centenario, trasmettendo, per quanto ci sarà possibile, il suo modo di pregare e di tessere
amicizie nello stile semplice di fraternità che la caratterizzava. Questo il calendario dei prossimi
appuntamenti:
martedì 13 ottobre
ore 21:00: Conferenza e breve momento di preghiera sul tema:
Introduzione e chiavi di lettura del libro della Vita (autobiografia) di santa Teresa di Gesù .
Interviene il p. Gabriele Morra ocd (Pisa); presso la chiesa del Monastero Regina Carmeli,
Monte S. Quirico.
mercoledì 14 ottobre
ore 17:30: “orazione teresiana”, dialogo silenzioso con Gesù presente dentro di noi per le necessità della
Chiesa.
ore 18:30: Primi Vespri della solennità di santa Teresa di Gesù
presso la chiesa del Monastero Regina Carmeli, Monte S. Quirico.
giovedì 15 ottobre
ore 7:00: “orazione teresiana”.
ore 7:30: Lodi della solennità di santa Teresa di Gesù
presso il Monastero Regina Carmeli, Monte S. Quirico.
ore 7:00: Lodi della solennità di santa Teresa di Gesù;
ore7:30: Concelebrazione Eucaristica presso il Monastero S. Teresa in S. Colombano.
ore 8:00: Concelebrazione eucaristica presso il Santuario della Madonnina di Capannori
dei Frati Carmelitani Scalzi.
ore 17:15: Secondi Vespri della solennità di santa Teresa di Gesù (Monastero S. Teresa).
ore 17:30: Secondi Vespri della solennità di santa Teresa di Gesù.
ore 18:00: Solenne concelebrazione Eucaristica presieduta da don Marcello Brunini,
presso il Monastero Regina Carmeli, Monte S. Quirico (preghiamo i sacerdoti di portare camice
e stola bianca).
ore 18:00: Concelebrazione Eucaristica
presso i Frati Carmelitani scalzi al Santuario della Madonnina di Capannori.
Per informazioni:
Frati carmelitani scalzi
Santuario La Madonnina,
via della Madonnina 35
Capannori, Lucca
tel. 0583 93 51 45
[email protected]
Monastero Regina Carmeli
Carmelitane scalze
via Borelli 722
Monte S. Quirico, Lucca
tel. 0583 33 07 41 [email protected]
Monastero S. Teresa
Carmelitane scalze
via delle Ville, 347/a
tel. 0583 92 71 44
[email protected]