Migranti, ultimatum di Sala ai Comuni E la Grande Milano apre all

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Migranti, ultimatum di Sala ai Comuni E la Grande Milano apre all
Migranti, ultimatum di Sala ai Comuni
ElaGrande Milano apre all'accoglienza
Primi sì da 18 amministrazioni Richiesta di fondi aRoma, attesa per la visita di Morcone
Emergenza profughi. Beppe
Sala incassa un via libera di
massima dei sindaci dell'hinterland a farsi carico di una
quota dei migranti ospitati
nelle strutture di Milano. Ma al
vertice a Palazzo Jsimbardi, l'ex
commissario Expo raccoglie
anche le richieste avanzate dai
colleghi: faranno parte del
dossier che Sala consegnerà
non solo al prefetto Alessandro Marangoni ma anche al
governo, settimana prossima,
quando in città arriverà Mario
ì\1orcone, capo del Dipartimento per le libertà civili e
l'immigrazione del Viminale e
responsabile della rete nazionale dell'accoglienza. Con lui
si affronterà anche il capitolo
risorse: <<il tema delle risorse
aggiuntive per l'accoglienza anticipa Sala - è una delle
questioni per cui sto lavorando con il governo. Adesso sta a
me attivarmi con Roma».
Prima dell'atteso vertice con
i Comuni dell'area metropolitana, Sala mostra tutta la sua
determinazione, e avverte i
colleghi. «Non voglio scaricare
il problema - spiega il nuovo
InCentrale
Decine di migranti
anche ieri sera
si sono assiepate
nelle vie attorno
alla stazione
(foto Corner)
sindaco di Milano - ma se
l'atteggiamento di qualcuno è
quello di "noi zero", ne terremo conto. La collaborazione ci
deve essere sempre, non solo
quando fa comodo». Il risultato è che, qualche ora dopo, il
piano di Palazzo Marino e Prefettura per una «equa ridistribuzione» delle presenze con-
centrate nel capoluogoIncassa
un via libera di massima praticamente unanime , seppur
«condizionato». Per dare l'ok i
Comuni chiedono la distribuzione in numeri cpntenuti da
inserire in ministrutture che
«garantiscano dignità ai migranti>> e non in tende allestite
in grandi campi; e poi procedure snelle, supporto operativo, tempo per organizzarsi, ol-
O Il legliista Angelo Rocclii,
Il no aoltranza di Cologno
Al vertice è l'unico a dire «DO». Senza
postille. Angelo Rocchi, sindaco leghista di
Cologno Monzese, incassa i complimenti
della segreteria lombarda del Carroccio. Alla
riunione, Beppe Sala lo·prende in disparte e
prova a convincerlo. Ma alla fine Rocchi
spiega: <<l motivi non sono solo politici.
Abbiamo già un'alta tensione sociale e
abitativa e devo pensare prima ai miei
cittadini. Bisogna avere il coraggio di dire
dei "no" ogni tanto: oggi sono stato l'unico
ad averne, ma poi qualcun altro si
aggregherà». A Sala non resta che ripetere:
«LOinvito a ripensarci>>.
©RlPRODUZIONERIS€RVATA
tre al fatto che vengano tenute
in considerazione le specificità dei singoli territori. Pietro
Romano (Rho) ad esempio ribadisce: «Siamo disponibili
ad aumentare il nostro sforzo,
ma non nel campo base di
Expo, altrimenti non accetteremo altre persone in città>>.
L'unico «no» arriva però dal
leghista Angelo Rocchi di Cologno Monzese.
In via Vivaio si presentano
19 dei 25 primi cittadini convocati. Ci sono i Comuni più
grandi, in. larghissima parte
governati dal centrosinistra:
Sesto San Giovanni, Cinisello
Balsamo, Bresso, Rho, Legnano, Arese, Bollate, Buccinasco,
Garbagnate, Lainate, Novate,
Senago, Cologno Monzese,
Cormano, Cornaredo, Cusano
Milanino, Paderno Dugnano,
Rozzano, Settimo Milanese.
Due ore di confronto a porte
chiuse. Non si scende nel dettaglio. Sala richiama tutti a
<<fare la propria parte». Il principio è quello previsto dall'accordo raggiunto in Conferenza
Stato-Regioni: presenze proporzionali alla popolazione.
Spiega l'ex commissario Expo:
«Si tratta di distribuire meglio
i migranti. Milano ha il 4296
della popolazione della Città
metropolitana e ospita il 6696
dei migranti. Al di là dei freddi
numeri, dobbiamo prepararci
a una situazione che non possiamo prevedere: sappiamo
che la Lombardia deve accogliere il 1496 di profughi, m a
quanti ne arriveranno in Italia
non si può saperlo».
L'ex mr Expo ascolta prima
problemi e richieste di tutti.
Alla fine pretende però da
ognuno una risposta secca: «Si
o no». E il piano fa un passe
avanti.
Pierpaolo Lio
Cl RIPRODUZIONE R1SE R\lt.