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G i o r n a l e
d e l l ’ i s o l a
Periodico d’informazione dei comuni fra l’Adda ed il Brembo
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Artigiani Bergamo
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Costituito il nuovo Comitato Unitario
Artigianato e PMI provincia di Bergamo (C.U.AR.P.I.)
Si è costituito lo scorso 4 ottobre il nuovo Comitato Unitario dell’Artigianato e delle PMI della provincia di Bergamo - C.U.AR.P.I. Così come avevano
promesso pochi giorni prima Italo Calegari, presidente dell’Associazione
Artigiani, Franco Nicefori, presidente della Cna - Federazione Artigiani
e Marco Amigoni, presidente della Lia – Liberi imprenditori artigiani. Il
C.U.AR.P.I., che si riunirà almeno una volta al mese, vede al suo interno
in qualità di rappresentanti delle tre Associazioni la presenza dei rispettivi
Presidenti e Direttori/Segretari. La rapida decisione dei Presidenti delle tre
Organizzazioni artigiane - che rappresentano l’83% delle imprese artigiane
“sindacalizzate” del territorio (pari al 60% delle 34 mila aziende artigiane
bergamasche) - nasce dalla constatazione della positiva esperienza fin
qui avviata all’interno dell’ex Comitato unitario artigiano (che si è sciolto
per la libera scelta dell’Unione Artigiani di Bergamo di aderire al sistema
Confindustria anziché a quello di Confartigianato).
Il nuovo soggetto unitario, C.U.AR.P.I., partendo dal mondo dell’artigianato
– sulla base di un’esigenza da tempo sentita, diffusa e condivisa – sarà
istituzionalmente aperto al confronto sistematico con le Organizzazioni
della piccola e media impresa.
Il documento costitutivo, steso sottoforma di protocollo d’intesa e sottoscritto dai Presidenti delle tre Organizzazioni dell’artigianato bergamasco,
è suddiviso in tre sezioni: premesse, obiettivi e modalità operative. Nelle
premesse i firmatari ripercorrono sinteticamente la storia dell’ex Comitato,
sottolineando gli aspetti positivi introdotti dalla sua costituzione ad oggi e
i motivi per cui ritengono necessaria la prosecuzione e il rilancio dell’organismo in forma rinnovata. Negli obiettivi (che pubblichiamo per intero
nel documento al lato), in cui sono evidenziati l’importanza e il valore di
una adeguata rappresentanza unitaria del mondo dell’artigianato e della
piccola impresa bergamaschi, ci si
propone come risultati operativi:
la nomina di rappresentanze unitarie in Enti, Istituzioni, Commissioni
pubbliche e Società; un’adeguata
attività di coordinamento; procedure
uniche e condivise di rappresentanza
nel Consiglio Camerale (come unico
soggetto, apparentato alla piccola
impresa); la promozione di politiche
associative il più possibile unitarie;
un’azione equilibrata come associazioni bergamasche all’interno degli
Organismi confederali dell’artigianato lombardo per ricevere adeguata
rappresentazione; il rafforzamento,
la possibile estensione degli enti bilaterali e l’intensificazione delle relazioni sindacali sul territorio; la partecipazione unitaria a progetti a valere
sulla Convenzione Artigiana di Unioncamere/Regione Lombardia; l’inizio
di un più intenso e fitto dialogo tra le attività settoriali e verticali (per es.
manifatturiero, servizi, trasporti, edilizia, odontotecnici, autoriparatori,
installatori) di ogni Associazione così da rendere sistematica e proficua
la collaborazione. Nelle modalità operative, volute al fine di coordinare
al meglio le attività, è stata decisa l’istituzione di un fondo comune per
finanziare le varie attività. Direttori/Segretari hanno il compito, sentiti i
Presidenti, di formulare l’ordine del giorno delle riunioni e di istruirne gli
aspetti operativi e di dettaglio.
Le dichiarazioni di Italo Calegari
dopo la firma del protocollo d'intesa
Il 4 ottobre potrebbe essere ricordato veramente come una data storica per l’artigianato
bergamasco e lo dico con convinzione e non
per convenzione. Perché è un giorno importante? Perché con la nascita del “Comitato Unitario Artigiano e PMI” il mondo dell’artigianato
dimostra ancora una volta di essere in grado di
camminare consapevole delle proprie ragioni e
sulla base di motivazioni condivise; ma anche
di sapere operare delle scelte che sono coerenti
con la sua storia nell’interesse degli artigiani e
delle loro famiglie e che nascono dall’osservazione dell’esperienza maturata nel corso di
questi ultimi 13 anni. Cioè da quel 6 dicembre
1993, quando quasi in sordina, si è voluto
creare una coesione, che ha pochi paragoni nel
panorama italiano, che ha portato a dei risultati
importantissimi e che pochi ancora conoscono. In quegli anni avevamo saputo individuare
con chiarezza la debolezza del nostro mondo
nell’individualismo dell’azione delle singole
organizzazioni e nella frammentazione della
rappresentanza tra le diverse sigle. Tutti sappiamo bene che abbiamo storie diverse, delle quali
siamo orgogliosi. Ma ci siamo messi insieme
perché singolarmente eravamo deboli, benché
rappresentativi di un’ampia realtà d’imprese e
di aziende. Il nostro mondo sulla bocca di tutti
era definito per i numeri come un gigante (buono) ma come un nano dal punto di vista politico
rispetto al sistema imprenditoriale che riusciva
a essere più compatto e rappresentativo di noi.
Nel dicembre 1993 nasce quindi quell’Organismo unitario con l’obiettivo di rafforzare il
nostro mondo spostando il rapporto di forza
con tutte le altre Organizzazioni di categoria
e rendendolo più positivo per noi. Poi, come
l’esperienza ci insegna, sapevamo bene che
l’unità politica sui grandi temi è importante ma
che senza i fatti incide poco. Allora ci siamo impegnati a dimostrare, anche negli aspetti pratici, che eravamo in grado di gestire dei momenti
EUROSERVICE
in comune, generando così poco alla volta il
riconoscimento del nostro sistema: ecco allora
lo sviluppo impressionante che hanno avuto gli
enti bilaterali (strutture permanenti come Edilcassa - per gli edili - e Eba) che preesistevano
al Comitato ma che hanno trovato in esso attuazione, certamente in forza dei contratti generali
del sistema confartigianale al quale facciamo
riferimento. Questa duplice esperienza (necessità politica di rappresentanza e attuazione immediata di concrete modalità operative) è stata
contravvenuta nei fatti da chi ha operato scelte
diverse. Pur sapendo che il nostro mondo per
la necessità di fare fronte comune e recuperare
spazi dal punto di vista della rappresentanza
aveva saputo generare uno strumento apposito; col rischio d’introdurre all’interno delle
strutture di cui si era dotato il nostro sistema
confederale una realtà totalmente estranea al
mondo che l’aveva generata. Il C.U.AR.P.I. ha
dunque un valore strategico perché è teso a
rafforzare il mondo di rappresentanza della piccola impresa, di persone cioè hanno dato vita a
società di capitale e che si sono strutturate pur
restando piccole, con il valore di rendere stabile
il sistema di alleanze del nostro mondo, chiamato quanto prima a definire anche i contratti
integrativi fermi da tempo.
ANAP
Progetto Apex
Importanti scambi di competenze
durante il soggiorno formativo in Francia
I pensionati dell'Associazione Artigiani
a Camerota per la Festa Nazionale
Coordinato dall’Associazione Artigiani di Bergamo insieme al Centro Europeo Innovazione
d’Impresa di Trento e Confartigianato di Ancona si è svolto, dall’1 al 7 ottobre scorsi in Francia,
il soggiorno formativo che ha visto il coinvolgimento di artigiani nonché di direttori di scuole
professionali dei settori Edile e Legno. La delegazione, composta da 13 persone, è stata accolta
dal partner francese del progetto, il Centre Interprofessionnel des Ardennes di Charleville
Mézières, regione francese dello Champagne Ardenne, vicino al Belgio.
Il soggiorno, che rientra nel progetto Apex promosso dall’Associazione Artigiani, finanziato
dal programma europeo Leonardo da Vinci II, ha suscitato notevole interesse proprio perché
i partecipanti hanno avuto modo di attuare scambi di competenze e know how con partners
francesi relativamente alle problematiche dell’artigianato, la realtà economica e sociale dei
rispettivi Paesi nonché il sistema professionale e dell’apprendistato attualmente vigente, mettendone in luce i punti di forza e debolezza per le PMI. Non sono mancate le visite ai cantieri
della zona risultate assai importanti per l’approfondimento professionale.
Anche quest’anno erano numerosi gli artigiani del Gruppo pensionati dell’Associazione Artigiani di Bergamo che hanno presenziato alla quinta edizione della
Festa Nazionale Anap, organizzata nella stupenda cornice dell’Happy Village di
Marina di Camerota, splendida località situata all’interno del Parco nazionale del
Cilento. Della delegazione di Bergamo, guidata dal vicepresidente territoriale e
regionale cav. uff. Giuseppe Carrara, facevano parte anche Marziano Borlotti,
componente di giunta dell’Associazione Artigiani di Bergamo ed i consiglieri del
Gruppo Anap Andrea Salvi e Abele Citaristi. Durante il soggiorno, che ha visto
la presenza di ben quattrocento artigiani pensionati provenenti da ogni parte
d’Italia, si sono svolte numerose iniziative che, come ha tenuto a precisare il
vicepresidente Carrara “rappresentano un importante momento di confronto e
di aggregazione tra le varie realtà territoriali di Anap Confartigianato”.
I partecipanti si sono dati quindi appuntamento per la prossima edizione della
Festa Nazionale che, probabilmente, si svolgerà in Sardegna.
o t t o b r E - N O V E M BRe
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Il protocollo sottoscritto
dalle Organizzazioni
del mondo artigiano
1- Rappresentare in modo unitario e adeguato il
mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa, con un approccio di privilegiata apertura al
mondo delle associazioni della piccola impresa, del
commercio e della cooperazione;
2- Nominare rappresentanze unitarie in Enti, Istituzioni, Commissioni pubbliche e Società dove è prevista la presenza, anche formale, delle associazioni
dell’artigianato e della PMI;
3- Svolgere adeguata attività di coordinamento;
4- Concorrere, con procedura unica e condivisa, alla
determinazione della rappresentanza artigiana nel
Consiglio della Camera di Commercio e dare luogo,
a tale proposito, agli apparentamenti finalizzati a
conferire la giusta rappresentatività al mondo della
piccola impresa della produzione, dei servizi e del
commercio;
5- Sviluppare politiche associative tendenti al massimo grado possibile di unità, soprattutto in riferimento a promozione, quote di adesione e tariffe dei
servizi forniti alle imprese;
6- Operare affinché le iniziative unitarie locali si
ritrovino in modo equilibrato nel contesto delle politiche confederali dell’artigianato lombardo, anche
per consentire al territorio bergamasco di essere
adeguatamente rappresentato;
7- Rafforzare ulteriormente il ruolo degli Enti Bilaterali dell’artigianato bergamasco; approfondire e
territorializzare le relazioni sindacali, soprattutto in
riferimento a talune categorie per le quali è già oggi
possibile la contrattazione locale;
8- Promuovere iniziative di approfondimento, riflessione e concreta operatività sui temi che maggiormente interessano le piccole imprese e gli imprenditori, con particolare attenzione alle relazioni
sindacali ed alle politiche del lavoro, alla formazione,
all’innovazione e internazionalizzazione, alla previdenza e assistenza, al credito e Fisco, alle infrastrutture territoriali. Predisposizione di strumenti e
modalità operative possibilmente unitari;
9- Elaborare, interpretando al meglio i bisogni
delle categorie rappresentate, progetti specifici a
valere sulla Convenzione Unioncamere/Regione
Lombardia;
10- Sviluppare le attività settoriali e verticali (manifatturiere, servizi, trasportatori, edilizia, autoriparatori, installatori, ecc.) mettendo in comunicazione
costante le strutture di settore ed operative delle
tre Associazioni per rendere omogenee e maggiormente qualificanti le politiche delle singole aree
merceologiche.
Ex Comitato
Unitario Artigiano:
le date salienti
di una storia
• 6 dicembre 1993 - viene costituito tra le associazioni artigiane allora presenti in provincia di
Bergamo (Associazione Artigiani, Unione Artigiani,
Cna – Federazione Artigiani) il Comitato Unitario
dell’Artigianato bergamasco;
• 1994 e seguenti - consolidamento Edilcassa ed
Eba (enti bilaterali già esistenti) con gestione
comune;
• 1998 - dopo la legge 580 che porta al rinnovo degli
Enti Camerali, presentazione di candidature unitarie delle tre organizzazioni presenti nel Comitato al
rinnovo degli organismi Camerali di Bergamo;
• 2004 - presentazione di candidature unitarie delle
tre organizzazioni presenti nel Comitato al rinnovo
degli organismi Camerali di Bergamo;
• dal 1998 - partecipazione su basi di decisioni
comuni ai Consigli di amministrazione di società
camerali quali: Servitec, Assist e Bergamo Formazione;
• estate 2004 - entra a far parte del Comitato Unitario la LIA (Liberi Imprenditori Associati) aderente
alla CLAAI (Confederazione Libere Associazioni
Artigiane Italiane);
• luglio 2006 - l’Unione Artigiani di Bergamo decide
di uscire dal “Sistema Artigiano” lasciando Confartigianato per aderire a Confindustria e determinando, conseguentemente, il pratico scioglimento del
Comitato Unitario;
• 20 settembre 2006, scioglimento del vecchio
Comitato Unitario Artigiano.