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14 G i o r n a l e d e l l ’ i s o l a Periodico d’informazione dei comuni fra l’Adda ed il Brembo Associazione Artigiani Bergamo Sede Centrale: Via Torretta 12 - Bergamo Tel. 035/274.111 - Fax 035/274.274 www.artigianibg.com - e-mail: [email protected] Delegazione di Calusco: Via S. Lorenzo 355 - Tel. 035.790322 - Fax 035.793825 Orario di apertura: 8.10-12.00/14.00-18.00 uffici di zona Delegazione di Cisano: Via Mazzini, 41/b - Tel. 035.783707 - Fax 035.4364027 Orario di apertura: da lunedì a venerdì 8.10-12.00/ 14.00-18.00 • 1º sabato del mese: 8.40-12.00 Delegazione di Presezzo Piazza Facheris, 4 - Tel. e Fax 035/462541 - Orario di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8.10 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00 • 2° sabato di ogni mese dalle 8.40 alle 12.00 Costituito il nuovo Comitato Unitario Artigianato e PMI provincia di Bergamo (C.U.AR.P.I.) Si è costituito lo scorso 4 ottobre il nuovo Comitato Unitario dell’Artigianato e delle PMI della provincia di Bergamo - C.U.AR.P.I. Così come avevano promesso pochi giorni prima Italo Calegari, presidente dell’Associazione Artigiani, Franco Nicefori, presidente della Cna - Federazione Artigiani e Marco Amigoni, presidente della Lia – Liberi imprenditori artigiani. Il C.U.AR.P.I., che si riunirà almeno una volta al mese, vede al suo interno in qualità di rappresentanti delle tre Associazioni la presenza dei rispettivi Presidenti e Direttori/Segretari. La rapida decisione dei Presidenti delle tre Organizzazioni artigiane - che rappresentano l’83% delle imprese artigiane “sindacalizzate” del territorio (pari al 60% delle 34 mila aziende artigiane bergamasche) - nasce dalla constatazione della positiva esperienza fin qui avviata all’interno dell’ex Comitato unitario artigiano (che si è sciolto per la libera scelta dell’Unione Artigiani di Bergamo di aderire al sistema Confindustria anziché a quello di Confartigianato). Il nuovo soggetto unitario, C.U.AR.P.I., partendo dal mondo dell’artigianato – sulla base di un’esigenza da tempo sentita, diffusa e condivisa – sarà istituzionalmente aperto al confronto sistematico con le Organizzazioni della piccola e media impresa. Il documento costitutivo, steso sottoforma di protocollo d’intesa e sottoscritto dai Presidenti delle tre Organizzazioni dell’artigianato bergamasco, è suddiviso in tre sezioni: premesse, obiettivi e modalità operative. Nelle premesse i firmatari ripercorrono sinteticamente la storia dell’ex Comitato, sottolineando gli aspetti positivi introdotti dalla sua costituzione ad oggi e i motivi per cui ritengono necessaria la prosecuzione e il rilancio dell’organismo in forma rinnovata. Negli obiettivi (che pubblichiamo per intero nel documento al lato), in cui sono evidenziati l’importanza e il valore di una adeguata rappresentanza unitaria del mondo dell’artigianato e della piccola impresa bergamaschi, ci si propone come risultati operativi: la nomina di rappresentanze unitarie in Enti, Istituzioni, Commissioni pubbliche e Società; un’adeguata attività di coordinamento; procedure uniche e condivise di rappresentanza nel Consiglio Camerale (come unico soggetto, apparentato alla piccola impresa); la promozione di politiche associative il più possibile unitarie; un’azione equilibrata come associazioni bergamasche all’interno degli Organismi confederali dell’artigianato lombardo per ricevere adeguata rappresentazione; il rafforzamento, la possibile estensione degli enti bilaterali e l’intensificazione delle relazioni sindacali sul territorio; la partecipazione unitaria a progetti a valere sulla Convenzione Artigiana di Unioncamere/Regione Lombardia; l’inizio di un più intenso e fitto dialogo tra le attività settoriali e verticali (per es. manifatturiero, servizi, trasporti, edilizia, odontotecnici, autoriparatori, installatori) di ogni Associazione così da rendere sistematica e proficua la collaborazione. Nelle modalità operative, volute al fine di coordinare al meglio le attività, è stata decisa l’istituzione di un fondo comune per finanziare le varie attività. Direttori/Segretari hanno il compito, sentiti i Presidenti, di formulare l’ordine del giorno delle riunioni e di istruirne gli aspetti operativi e di dettaglio. Le dichiarazioni di Italo Calegari dopo la firma del protocollo d'intesa Il 4 ottobre potrebbe essere ricordato veramente come una data storica per l’artigianato bergamasco e lo dico con convinzione e non per convenzione. Perché è un giorno importante? Perché con la nascita del “Comitato Unitario Artigiano e PMI” il mondo dell’artigianato dimostra ancora una volta di essere in grado di camminare consapevole delle proprie ragioni e sulla base di motivazioni condivise; ma anche di sapere operare delle scelte che sono coerenti con la sua storia nell’interesse degli artigiani e delle loro famiglie e che nascono dall’osservazione dell’esperienza maturata nel corso di questi ultimi 13 anni. Cioè da quel 6 dicembre 1993, quando quasi in sordina, si è voluto creare una coesione, che ha pochi paragoni nel panorama italiano, che ha portato a dei risultati importantissimi e che pochi ancora conoscono. In quegli anni avevamo saputo individuare con chiarezza la debolezza del nostro mondo nell’individualismo dell’azione delle singole organizzazioni e nella frammentazione della rappresentanza tra le diverse sigle. Tutti sappiamo bene che abbiamo storie diverse, delle quali siamo orgogliosi. Ma ci siamo messi insieme perché singolarmente eravamo deboli, benché rappresentativi di un’ampia realtà d’imprese e di aziende. Il nostro mondo sulla bocca di tutti era definito per i numeri come un gigante (buono) ma come un nano dal punto di vista politico rispetto al sistema imprenditoriale che riusciva a essere più compatto e rappresentativo di noi. Nel dicembre 1993 nasce quindi quell’Organismo unitario con l’obiettivo di rafforzare il nostro mondo spostando il rapporto di forza con tutte le altre Organizzazioni di categoria e rendendolo più positivo per noi. Poi, come l’esperienza ci insegna, sapevamo bene che l’unità politica sui grandi temi è importante ma che senza i fatti incide poco. Allora ci siamo impegnati a dimostrare, anche negli aspetti pratici, che eravamo in grado di gestire dei momenti EUROSERVICE in comune, generando così poco alla volta il riconoscimento del nostro sistema: ecco allora lo sviluppo impressionante che hanno avuto gli enti bilaterali (strutture permanenti come Edilcassa - per gli edili - e Eba) che preesistevano al Comitato ma che hanno trovato in esso attuazione, certamente in forza dei contratti generali del sistema confartigianale al quale facciamo riferimento. Questa duplice esperienza (necessità politica di rappresentanza e attuazione immediata di concrete modalità operative) è stata contravvenuta nei fatti da chi ha operato scelte diverse. Pur sapendo che il nostro mondo per la necessità di fare fronte comune e recuperare spazi dal punto di vista della rappresentanza aveva saputo generare uno strumento apposito; col rischio d’introdurre all’interno delle strutture di cui si era dotato il nostro sistema confederale una realtà totalmente estranea al mondo che l’aveva generata. Il C.U.AR.P.I. ha dunque un valore strategico perché è teso a rafforzare il mondo di rappresentanza della piccola impresa, di persone cioè hanno dato vita a società di capitale e che si sono strutturate pur restando piccole, con il valore di rendere stabile il sistema di alleanze del nostro mondo, chiamato quanto prima a definire anche i contratti integrativi fermi da tempo. ANAP Progetto Apex Importanti scambi di competenze durante il soggiorno formativo in Francia I pensionati dell'Associazione Artigiani a Camerota per la Festa Nazionale Coordinato dall’Associazione Artigiani di Bergamo insieme al Centro Europeo Innovazione d’Impresa di Trento e Confartigianato di Ancona si è svolto, dall’1 al 7 ottobre scorsi in Francia, il soggiorno formativo che ha visto il coinvolgimento di artigiani nonché di direttori di scuole professionali dei settori Edile e Legno. La delegazione, composta da 13 persone, è stata accolta dal partner francese del progetto, il Centre Interprofessionnel des Ardennes di Charleville Mézières, regione francese dello Champagne Ardenne, vicino al Belgio. Il soggiorno, che rientra nel progetto Apex promosso dall’Associazione Artigiani, finanziato dal programma europeo Leonardo da Vinci II, ha suscitato notevole interesse proprio perché i partecipanti hanno avuto modo di attuare scambi di competenze e know how con partners francesi relativamente alle problematiche dell’artigianato, la realtà economica e sociale dei rispettivi Paesi nonché il sistema professionale e dell’apprendistato attualmente vigente, mettendone in luce i punti di forza e debolezza per le PMI. Non sono mancate le visite ai cantieri della zona risultate assai importanti per l’approfondimento professionale. Anche quest’anno erano numerosi gli artigiani del Gruppo pensionati dell’Associazione Artigiani di Bergamo che hanno presenziato alla quinta edizione della Festa Nazionale Anap, organizzata nella stupenda cornice dell’Happy Village di Marina di Camerota, splendida località situata all’interno del Parco nazionale del Cilento. Della delegazione di Bergamo, guidata dal vicepresidente territoriale e regionale cav. uff. Giuseppe Carrara, facevano parte anche Marziano Borlotti, componente di giunta dell’Associazione Artigiani di Bergamo ed i consiglieri del Gruppo Anap Andrea Salvi e Abele Citaristi. Durante il soggiorno, che ha visto la presenza di ben quattrocento artigiani pensionati provenenti da ogni parte d’Italia, si sono svolte numerose iniziative che, come ha tenuto a precisare il vicepresidente Carrara “rappresentano un importante momento di confronto e di aggregazione tra le varie realtà territoriali di Anap Confartigianato”. I partecipanti si sono dati quindi appuntamento per la prossima edizione della Festa Nazionale che, probabilmente, si svolgerà in Sardegna. o t t o b r E - N O V E M BRe 2 0 0 6 Il protocollo sottoscritto dalle Organizzazioni del mondo artigiano 1- Rappresentare in modo unitario e adeguato il mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa, con un approccio di privilegiata apertura al mondo delle associazioni della piccola impresa, del commercio e della cooperazione; 2- Nominare rappresentanze unitarie in Enti, Istituzioni, Commissioni pubbliche e Società dove è prevista la presenza, anche formale, delle associazioni dell’artigianato e della PMI; 3- Svolgere adeguata attività di coordinamento; 4- Concorrere, con procedura unica e condivisa, alla determinazione della rappresentanza artigiana nel Consiglio della Camera di Commercio e dare luogo, a tale proposito, agli apparentamenti finalizzati a conferire la giusta rappresentatività al mondo della piccola impresa della produzione, dei servizi e del commercio; 5- Sviluppare politiche associative tendenti al massimo grado possibile di unità, soprattutto in riferimento a promozione, quote di adesione e tariffe dei servizi forniti alle imprese; 6- Operare affinché le iniziative unitarie locali si ritrovino in modo equilibrato nel contesto delle politiche confederali dell’artigianato lombardo, anche per consentire al territorio bergamasco di essere adeguatamente rappresentato; 7- Rafforzare ulteriormente il ruolo degli Enti Bilaterali dell’artigianato bergamasco; approfondire e territorializzare le relazioni sindacali, soprattutto in riferimento a talune categorie per le quali è già oggi possibile la contrattazione locale; 8- Promuovere iniziative di approfondimento, riflessione e concreta operatività sui temi che maggiormente interessano le piccole imprese e gli imprenditori, con particolare attenzione alle relazioni sindacali ed alle politiche del lavoro, alla formazione, all’innovazione e internazionalizzazione, alla previdenza e assistenza, al credito e Fisco, alle infrastrutture territoriali. Predisposizione di strumenti e modalità operative possibilmente unitari; 9- Elaborare, interpretando al meglio i bisogni delle categorie rappresentate, progetti specifici a valere sulla Convenzione Unioncamere/Regione Lombardia; 10- Sviluppare le attività settoriali e verticali (manifatturiere, servizi, trasportatori, edilizia, autoriparatori, installatori, ecc.) mettendo in comunicazione costante le strutture di settore ed operative delle tre Associazioni per rendere omogenee e maggiormente qualificanti le politiche delle singole aree merceologiche. Ex Comitato Unitario Artigiano: le date salienti di una storia • 6 dicembre 1993 - viene costituito tra le associazioni artigiane allora presenti in provincia di Bergamo (Associazione Artigiani, Unione Artigiani, Cna – Federazione Artigiani) il Comitato Unitario dell’Artigianato bergamasco; • 1994 e seguenti - consolidamento Edilcassa ed Eba (enti bilaterali già esistenti) con gestione comune; • 1998 - dopo la legge 580 che porta al rinnovo degli Enti Camerali, presentazione di candidature unitarie delle tre organizzazioni presenti nel Comitato al rinnovo degli organismi Camerali di Bergamo; • 2004 - presentazione di candidature unitarie delle tre organizzazioni presenti nel Comitato al rinnovo degli organismi Camerali di Bergamo; • dal 1998 - partecipazione su basi di decisioni comuni ai Consigli di amministrazione di società camerali quali: Servitec, Assist e Bergamo Formazione; • estate 2004 - entra a far parte del Comitato Unitario la LIA (Liberi Imprenditori Associati) aderente alla CLAAI (Confederazione Libere Associazioni Artigiane Italiane); • luglio 2006 - l’Unione Artigiani di Bergamo decide di uscire dal “Sistema Artigiano” lasciando Confartigianato per aderire a Confindustria e determinando, conseguentemente, il pratico scioglimento del Comitato Unitario; • 20 settembre 2006, scioglimento del vecchio Comitato Unitario Artigiano.