Trento, 6 marzo 2017 ILL. MO BRUNO DORIGATTI PRESIDENTE
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Trento, 6 marzo 2017 ILL. MO BRUNO DORIGATTI PRESIDENTE
C ONSIGLIO DELLA P ROVINCIA A UTONOMA DI T RENTO _________ Gruppo Consiliare CIVICA TRENTINA Trento, 6 marzo 2017 ILL. MO BRUNO DORIGATTI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE INTERROGAZIONE INCIDENTE AEREO SUL MONTE NAMBINO DIMOSTRATE GRANDI PROFESSIONALITA’ E PREPARAZIONE GRAZIE AI PILOTI E TECNICI DELL’ELISOCCORSO LEGITTIMO CHIEDERSI: MA ORA COME SI OPERA? Vogliamo esprimere la nostra gratitudine ai piloti dell’elisoccorso, con solidarietà e vicinanza, in particolar modo a coloro che sono rimasti feriti – in seguito allo schianto dell’elicottero in prossimità del Monte Nambino - nel tentativo portare soccorso a una escursionista rimasta sotto una valanga. Ora, detto che siffatti interventi dovrebbero secondo noi essere fatti economicamente pagare – qualora vi fossero colpe gravi – a coloro che, del tutto incuranti dei rischi, si mettono in condizioni di estremo pericolo, va detto che quello che emerge, oggi, da un lato, la grande preparazione e professionalità degli equipaggi e dall’altra, un quadro preoccupante per il quadro operativo dell’elisoccorso che si va a delineare dopo questo incidente. Infatti, se risultano vere le notizie di stampa dove si riferisce – come anche da noi precedentemente affermato – di un elicottero in manutenzione straordinaria, e ora quello coinvolto nell’incidente che dovrà essere rimesso “in careggiata”, ci risulta che rimarrebbe un unico elicottero operativo. Questo è un dato che fa riflettere sulle scelte strategiche che la Giunta provinciale sta facendo, che ha progettato, programmato e scelto, ricorrendo ad una visione ottimale di tutte le situazione, dove oggettivamente sembrerebbero mancare proprio dei passaggi che sono di normale percorso e possibilità all’interno di una gestione, seppur oculata, di un sistema di elisoccorso che, nella volontà politica, va a sostituire tutte le situazioni di urgenze in tutte le valli del Trentino. Una scelta strategica che vede la chiusura delle guardie mediche – o comunque il raggruppamento delle stesse con conseguente chiusura dei siti periferici – e l’ormai famigerata scelta di sopprimere i punti nascita di Cavalese, Tione e Arco. Va detto che un altro dato che emerge in modo chiaro, è che nonostante le dichiarazioni, risulta chiaro che, in determinate situazioni atmosferiche, in ogni modo comunque l’elisoccorso non può aver corso; o per la messa in C ONSIGLIO DELLA P ROVINCIA A UTONOMA DI T RENTO _________ Gruppo Consiliare CIVICA TRENTINA pericolo dei mezzi stessi o per le oggettive impossibilità di ricorrervi in caso di nebbia; in caso di neve o di situazioni atmosferiche particolarmente avverse. A fronte di ciò, senza polemica alcuna – e ribadendo il ringraziamento a tutti gli equipaggi di elisoccorso della Provincia di Trento, anche per il metodo con cui affrontano i pericoli, così com’è stato dimostrato con grande professionalità proprio in prossimità del Monte Nambino – si chiede semplicemente cosa si intenda fare; quali azioni conseguenti a fronte di un evidente, necessario e inevitabile rallentamento dell’operatività del percorso di elisoccorso stesso; e perciò si chiede, rispetto a quella che è la situazione attuale, come si intenda procedere a garantire i soccorsi nelle valli, soprattutto a fronte delle chiusure dei punti nascita e dei raggruppamenti delle guardie mediche. Tutto ciò premesso, Il sottoscritto Consigliere interroga Il Presidente della Giunta provinciale e l'Assessore provinciale competente per sapere: • Se corrisponda al vero quanto riferito in premessa circa il fatto che, se risultano vere le notizie di stampa dove si riferisce – come anche da noi precedentemente affermato in un precedente atto ispettivo di un elicottero in manutenzione straordinaria, considerando quello che dovrà essere rimesso “in careggiata”, quello che rimarrebbe sarebbe un unico elicottero operativo; • Se non reputi - in caso affermativo rispetto al quesito precedente - tutto ciò molto preoccupante per gli effetti dei possibili e oggi doverosi soccorsi nelle vallate trentine, ma soprattutto la messa a nudo di scelte strategiche che non potendo dare certezze h 24 in tutto il Trentino, farebbero emergere una poco attenta organizzazione politica del sistema della gestione sanitaria che, in certi casi e in certe territorialità periferiche, sarebbero messe evidentemente a rischio; • Quali allora le azioni conseguenti, in caso affermativo rispetto al quesito precedente, a fronte di un evidente, necessario e inevitabile rallentamento dell’operatività del percorso di elisoccorso stesso e se, a fronte di quanto successo ai mezzi aerei, possa esserci un ripensamento frutto di una intelligente visione delle valli trentine, che metta al centro il servizio sanitario e non le casse e le ragionerie dello stesso; • Come si intenda procedere – rispetto a quella che è la situazione attuale - per garantire i soccorsi nelle valli, soprattutto a fronte delle chiusure dei punti nascita e dei raggruppamenti delle guardie mediche. A norma di regolamento si richiede risposta scritta. Cons. Claudio Civettini LISTA CIVICA TRENTINA