Nella “valle delle acque” antichi lavatoi e fontane si trasformano

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Nella “valle delle acque” antichi lavatoi e fontane si trasformano
Nella “valle delle acque” antichi lavatoi e fontane si
trasformano grazie ad allestimenti di fiori, colori e profumi.
A Crodo e nelle sue frazioni di montagna, in Valle Antigorio,
per tutta l'estate 20 lavatoi e fontane in pietra diventano cornici d'acqua.
Dopo il successo di Presepi sull'acqua, ecco una nuova iniziativa davvero unica.
Siamo in una valle incastonata tra montagne immacolate, legno, pietra e acqua, che si uniscono ad una
natura rigogliosa e profumata: l’Alta Ossola ospita da secoli piccoli villaggi dall'architettura tipicamente
alpina, una rete escursionistica adatta a tutti, eccellenze gastronomiche da gustare ad ogni quota, un
parco naturale meraviglioso, il Veglia-Devero, e la Cascata del Toce, la più imponente e la più alta delle
Alpi. Una cornice che racchiude uno spettacolare paesaggio di montagna ancora poco conosciuto dal
turismo di massa.
Sono dunque tutti naturali gli ingredienti di Fior d'acqua, un'iniziativa inedita a livello nazionale, che
permette ai visitatori di scoprire Crodo e le sue frazioni di montagna, ma soprattutto gli angoli nascosti,
quelli lontani dai classici circuiti di visita. Gli antichi lavatoi in pietra raccontano storie di donne che qui
si recavano per lavare i panni di casa, con i ritmi lenti e con i prodotti che la natura di queste zone di
montagna metteva a disposizione: acqua e cenere di legna. Fontane, abbeveratoi e lavatoi, luoghi di
incontro, oltre che di utilità per le genti di un passato non troppo lontano, che diventano oggi anche
meta turistica e luogo per esprimere la propria creatività. Proprio così, perché sono le donne e gli
uomini che dimorano in questa valle piemontese a decorare con il proprio estro e la propria fantasia
questi suggestivi scorci di paesi, frazioni e borghi, che diventano così vere e proprie esplosioni di colore.
Una manifestazione profondamente legata al territorio, Fior d'acqua, e di lunga durata, perché ogni
fontana e lavatoio rimarrà vestito a festa per tutta l'estate, lungo un percorso a tappe, dai 500 ai 1.200
metri di altitudine, che è possibile effettuare sia a piedi, sia in auto, su strade asfaltate o su antiche
mulattiere che collegano tutti i borghi: subito in quota con Cravegna, Fariolo e Campieno; e poi su con
Viceno, Rovallo, Foppiano; e poi giù verso Mozzio e Smeglio e Vegno; e ancora su verso l’altro versante
con Maglioggio e giù al Molinetto. Frazioni e borghi che, insieme a Crodo, costituiscono il percorso di
visita.
In realtà le fonti rappresentano solo una scusa per ammirare gli angoli di questi luoghi, vere e proprie
esplosioni di sfumature profumate, grazie a giardini ed orti incredibilmente rigogliosi. Petunie, gerani,
lobelie, stelle alpine, begonie, mesebriantenum, clematidi montane, tageti, gigli, rose, lavande e decine
di altri fiori ed essenze, tutti accomunati da un unico rumore di sottofondo che diventa anche un indizio
per non perdere nemmeno una postazione. Già, perché sarà proprio il rumore dell'acqua, che scorre
sulla pietra di antiche fontane del 1800 o all'interno di lavatoi del 1500, a guidare i visitatori, che, nel
silenzio di una natura ancora intatta, dovranno ascoltare le loro “voci” per ammirarne lo spettacolo.
Gli organizzatori sono gli abitanti di questi luoghi, con il coordinamento del Comune di Crodo, che tra
erbe aromatiche, fiori di montagna e veri e propri allestimenti tematici, accompagnano i visitatori per
mano all’interno di questi borghi tutti da (ri)scoprire.
Proprio la (ri)scoperta del territorio è uno degli scopi principali di Fior d'acqua e della sua “sorella
maggiore” Presepi sull'acqua, manifestazione dal sempre più consolidato successo e da cui nasce l'idea
dell'evento estivo. La “versione natalizia” arriverà quest'anno alla terza edizione e, all'interno di circa 50
lavatoi e rii, vedrà accendersi la magia del Natale con le tradizionali installazioni dedicate alla nascita di
Gesù.
Non solo scopi turistici, per questo tipo di eventi: si aziona infatti un importante meccanismo di coesione
sociale e si accentua nei cittadini un senso di appartenenza al proprio territorio. Come un giardino avido
di cure costanti, ogni allestimento verrà infatti “mantenuto” in vita dai rispettivi curatori, che dovranno
provvedere alle cure rituali e quotidiane per il verde e per i fiori.
La collocazione degli allestimenti insiste anche sull’elemento che dà forma all'acqua, ovvero la pietra. La
prima, sorgente di vita ma anche elemento da sempre indissolubilmente legato al destino di Crodo
(paese che deve molto alle sue acque, da cui trae origine anche l'analcolico biondo “dolce e amaro”
celebre in tutto il mondo); la seconda, regina assoluta dell’intera valle, elemento imprescindibile per la
formazione delle strutture architettoniche alpine di questo spicchio di Piemonte.
L’evento permette ai visitatori di ammirare una vera e propria mostra a cielo aperto, visitabile per tutta
l'estate, mutevole nella sua fruizione a seconda del periodo di visita, con cambi di colori, sfumature e
profumi.
Per maggiori informazioni è possibile seguire la pagina ufficiale di Facebook delle due manifestazioni:
https://www.facebook.com/presepiacqua
Online anche il sito ufficiale degli eventi di Crodo all'indirizzo www.crodoeventi.it