FARMACI DA BANCO: SI`DA 80% CITTADINI A VENDITA IN

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FARMACI DA BANCO: SI`DA 80% CITTADINI A VENDITA IN
4 aprile 2006
FARMACI DA BANCO: SI'DA 80% CITTADINI A
VENDITA IN SUPERMERCATI
Roma - 8 cittadini su 10 si dichiarano a favore della vendita dei farmaci nei supermercati,
purche' (71,95%) sia presente un farmacista. Questi alcuni dei principali risultati emersi dal
"sondaggio civico" condotto da Cittadinanzattiva su un campione di 902 cittadini, di cui 433
aderenti. La maggior parte delle risposte proviene dal Nord (pari al 44,35% del totale),
segue il Sud con il 32,93%, infine il Centro 22,73%. Il 77,38% si dichiara contrario alla
vendita esclusiva nelle farmacie, evidenziando cosi' ancora una volta la volonta' che siano
accessibili anche in altri luoghi. Ma una netta maggioranza (74,50%) si dichiara contraria
all'ipotesi avanzata dall'Autorita' per la concorrenza di permettere la distribuzione anche
attraverso self-service, senza controllo da parte di un farmacista. Per quanto riguarda il
livello dei prezzi dei farmaci di libera vendita - tra i responsabili degli aumenti - i cittadini
individuano come principale causa le aziende farmaceutiche (67,07%), seguite con il
20,62% dal Ministero della Salute e con il 12,31% dai farmacisti. Inoltre per il 63,41% sono
poco efficaci gli sconti sui farmaci come misura per contenere i prezzi (solo il 48,67% dice
che nella farmacia di riferimento si applicano sconti), indicando tra le possibili soluzioni la
"Informazione capillare sulle possibilita' di sconto" (16,96%); la "riconoscibilita' delle
farmacie virtuose che applicano lo sconto" (8,43%); i "controlli sulle farmacie per verificare
il tasso di sconto applicato" (23,61%) e la "liberalizzazione della vendita dei farmaci nei
supermercati con la presenza di un farmacista" (51%). Infine il 97,3% sa bene cosa sono i
farmaci generici. "Ne emerge la figura di un cittadino informato, consapevole, e che
individua chiaramente nella vendita nella grande distribuzione uno strumento di
concorrenza e di mitigazione dei prezzi, non certo un mezzo per aumentare inutilmente il
consumo di farmaci", ha dichiarato Teresa Petrangolini, segretario generale di
Cittadinanzattiva.