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“I had begun to realize… that this music had celestial roots and that those who had entered its folds and drunk its notes, generally floated a few inches above the mortal universe.” The Music Room – Namita Devidayal Il canto indostano non richiede una voce impostata, ma esalta le qualità naturali di ogni voce personale e aiuta a rafforzarne le potenzialità. Si possono introdurre le caratteristiche base dell’improvvisazione, in quanto il sistema musicale in questione è basato sullo sviluppo individuale di un modello tradizionale. MARGED TRUMPER CANTO CLASSICO INDIANO PROPOSTE FORMATIVE È possibile organizzare: 1.Corsi individuali e per piccoli gruppi 2.Seminari e workshop per associazioni 3.Dimostrazioni (lezioni concerto) per scuole o eventi culturali Le dimostrazioni possono comprendere una panoramica del sistema musicale indiano con esempi cantati ed eventuale accompagnamento ritmico a seconda della durata e del contesto, mentre un corso può includere l’apprendimento di varie tecniche base per la pratica, l’impostazione vocale e l’improvvisazione melodica e ritmica, oltre all’apprendimento di composizioni classiche e semiclassiche tradizionali. IL CANTO INDIANO Il canto classico dell’India settentrionale affonda le sue radici in tempi remoti e ha origine nei canti della tradizione musicale devozionale e popolare. I generi e gli stili che sono emersi e vengono oggi coltivati sono stati stilizzati nelle corti indo-musulmane medievali, ma le famiglie di musicisti hanno continuato a tramandarsi le conoscenze esoteriche che rendevano il loro canto potente e affascinante. Approfondire questo sistema musicale è utile per musicisti e cantanti di ogni genere, soprattutto per coloro che sono interessati a conoscere nuovi modelli improvvisativi, per appassionati di yoga, in quanto la pratica del canto indostano affonda le sue radici nella pratica del nāda yoga, o yoga del suono, e la pratica quotidiana si basa primariamente sulla concentrazione sui singoli suoni ed è anche un’ottima pratica meditativa. Il canto indiano può rivelarsi molto utile anche per i musicoterapeuti, poiché i modi della musica indiana sono associati tradizionalmente ai diversi stati d’animo e la pratica induce a uno stato di pace interiore. I fondamenti della musica possono essere d’aiuto sia desiderino integrarli con altre coloro che vogliano accostarsi d’arte in maniera più esclusiva. Lezioni individuali, seminari, dimostrazioni indiana, infatti, a coloro che discipline, sia a a questa forma Conoscere una forma espressiva di una cultura tanto lontana e diversa attraverso gli occhi di una figura mediatrice, di una studiosa che si occupa da anni dell’argomento e ha approfondito allo stesso tempo teoria e pratica, conosce alcune lingue indiane e ha trascorso diversi periodi sul luogo, è un’ottima introduzione alla musica indiana, che aiuterà il fruitore occidentale a disfarsi facilmente di stereotipi e false immagini. 340-6590772 [email protected] Marged Trumper: È laureata con lode presso l’Università di Ca’ Foscari in lingua e letteratura Hindi, con una tesi sul canto indostano semiclassico e da anni si dedica allo studio e alla ricerca sulla musica colta dell’India settentrionale. Dal 2000 segue seminari e corsi sul canto indiano in particolare presso l’Istituto di musiche comparate della Fondazione Cini di Venezia, con la cantante di dhrupad Amelia Cuni. Dal 2004 al 2007 frequenta il corso triennale di Tradizioni Musicali extraeuropee a indirizzo indologico presso il Conservatorio di Vicenza, seguendo l’insegnamento di Amelia Cuni (canto dhrupad), Lorenzo Squillari (flauto indiano) e percussione tabla complementare. Nel frattempo segue seminari con diversi maestri noti come Hariprasad Chaurasia e Rakesh Chaurasia (flauto), Ritwik Sanyal (dhrupad), Neela Bhagwat (khyal), Vidya Rao (thumri), Kamala Rani (ritmo per danza Bharata Natyam), Aicha Redouane (canto classico arabo). Data la grande passione per il genere semiclassico thumri e lo stile del canto classico e semiclassico di Benares, dal 2004 comincia a frequentare anche i corsi estivi promossi dall’Asian Music Circuit di Londra presso la Royal Academy of Music e il Kingston College con la cantante Sunanda Sharma, allieva della grande Smt. Girija Devi. A seguito di questi corsi diventa allieva di Sunanda Sharma e decide di proseguire lo studio dei generi thumri e khyal presso di lei a Delhi e più recentemente anche con Smt. Girija Devi presso la Sangeet Research Academy di Calcutta. Ha ricevuto consensi e la benedizione di diversi grandi maestri come Smt. Girija Devi, Pt. Hariprasad Chaurasia, Dr. Ritwik Sanyal, Pt. Rajan e Sajan Mishra. Ha condotto e conduce dimostrazioni di musica indiana per scuole, associazioni ed eventi culturali e ha presentato paper sull’argomento a convegni e conferenze in diverse occasioni. Per chi fosse interessato a organizzare conferenze o dimostrazioni teorico –pratiche su temi specifici, gli argomenti che si possono trattare sono: - La musica indiana classica in occidente - La festa di Holi e la musica connessa - Lingua, temi e testi poetici nella musica classica indostana - Il genere femminile thumri, origini, storia ed evoluzione Per informazioni sui costi, inclusivi di eventuali spese di spostamento, accompagnamento ritmico, ecc., contattare 340-6590772 [email protected] www.margedtrumper.it foto © 2010 R. Todescato