Frasnelli, sprint tricolore Giulia Sturz d`argento
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Frasnelli, sprint tricolore Giulia Sturz d`argento
Sport 19 gennaio 44 domenica domenica 192014 gennaio 2014 l'Adige pag. 44 SCI DI FONDO Tre medaglie per i trentini ieri negli «italiani» a Passo Cereda SCI, DISCESA LIBERA: FILL SETTIMO Frasnelli, sprint tricolore Giulia Sturz d’argento Nella gara vinta da Baudin, bronzo a Debertolis PASSO CEREDA - Loris Frasnelli è il nuovo campione italiano della sprint. Il trentaquattrenne finanziere di Tesero si è infatti imposto ieri a Passo Cereda davanti al bellunese Fulvio Scola e al valdostano Francois Vierin, mentre al femminile a trionfare è stata la giovane Francesca Baudin, ventenne aostana capace di superare la poliziotta fiemmese Giulia Sturz e la padrona di casa Ilaria Debertolis (Fiamme Oro). Va detto che alla rassegna tricolore allestita dall’Us Primiero non hanno preso parte i tre migliori sprinter azzurri, vale a dire Gaia Vuerich e Greta Laurent da una parte e Federico Pellegrino dall’altra, perché impegnati in Polonia nella tappa di Coppa del Mondo. Assenze che hanno dunque spianato la strada agli altri, a cominciare dal fiemmese Frasnelli, classe 1979, che ha così colto il sesto titolo tricolore individuale della carriera, dopo quelli nella Ko sprint (2004, 2006, 2009 e 2010) e quello della 15km skating del 2003. Il teserano aveva chiuso al settimo posto la qualifica e successivamente non aveva riscontrato problemi nel superare il quarto di finale. Al turno successivo l’altro fiemmese Enrico Nizzi (Esercito) era poi riuscito a precederlo, senza impensierirne comunque la qualificazione. Nella finale poi Frasnelli ha saputo spingere a tutta, lasciando sfogare prima il compagno di colori Fulvio Scola, per poi superarlo nel finale e mettersi così al collo la medaglia d’oro. Terzo posto, come detto in precedenza, per un positivo Vierin mentre il carabiniere pusterese David Hofer si è dovuto accontentare della quarta piazza, davanti ai più giovani Enrico Nizzi e Fabio Clementi. La più giovane del gruppo ha invece messo le mani sul tricolore: Francesca Baudin, nata nel dicembre del 1993, ha infatti sorpreso la concorrenza, capitanata sopratutto dalla padrona di casa Ilaria Debertolis. Baudin e Debertolis si sono suddivise il cammino tra qualifiche e semifinali e sembravano destinate a duellare anche nella finale, ma un po’ di traffico ha rallentato la Debertolis a vantaggio di Baudin e della coetanea fiemmese Giulia Sturz. Lo sfor- SCI DI FONDO SCI ALPINISMO Negli juniores Coppa del Mondo domina Nicolini Lo sprint vincente di Loris Frasnelli (a destra nella foto), al settimo titolo tricolore, e la potente spinta della giovane poliziotta fiemmese Giulia Sturz, argento nella gara femminile (fotoservizio Newspower) zo per rientrare sulle leader è poi costato caro alla primierotta che nulla ha potuto sull’ulteriore allungo delle due ventenni nell’ultima salita. Lo sprint finale ha quindi incoronato la Baudin, con Sturz eccellente argento proprio davanti alla Debertolis. «Oggi volevo assolutamente vincere - commenta quest’ultima -, correvo in casa e ci tenevo parecchio. Pazienza, bisogna subito rifarsi a tutti i costi anche perché ci sono le convocazioni per Sochi ancora da definire». Ai piedi del podio dunque spazio per l’altra poliziotta Sara Pellegrin, seguita dalla bellunese Virginia De Martin To- pranin e dalla veneta Debora Roncari. Oggi il trittico tricolore di Passo Cereda si conclude con lo skiathlon che procede per le ragazze una duplice frazione di 5km (la prima in classico, la seconda a tecnica libera), mentre per gli uomini la distanza sarà doppia. La speranza è che il meteo possa riservare una giornata leggermente migliore: ieri una fastidiosa pioggerella non ha mai smesso di far compagnia agli atleti, pur ai 1400 metri delle piste primierotte, preparate alla perfezione dagli organizzatori. Lu.Pe. BRUSON - Prestigiosa vittoria internazionale per il giovane scialpinista trentino Federico Nicolini (nella foto) che ieri, nella categoria juniores, si è imposto in Coppa del Mondo. Sulle nevi di Bruson (Val de Bagnes), a qualche chilometro da Verbier in Svizzera, si è corsa la prima prova del circuito Scarpa Ismf World Cup. Nicolini ha preceduto Oriol Cardona Coll e il compagno di squadra Luca Faifer. In campo femminile vittoria per Alba De Silvestro, Giulia Compagnoni è seconda, mentre Sophie Mollard è terza. Azzurri protagonisti anche nella gara maschile assoluta. Dietro al vincitore Kilian, che chiude in 1h32’15’’ i 13,7 km con 1.700 metri di dislivello, a trenta secondi si classifica secondo Robert Antonioli. Wiliam Bon Mardion è terzo con 1:33’32’’. Quarto e quinto altri due italiani: Michele Boscacci e Damiano Lenzi. Oggi si corre la Vertical Race. Sprint di Coppa del Mondo: la fiemmese si conferma ad alti livelli Wengen «amputata» Azzurri penalizzati vince Patrick Kueng WENGEN (Svizzera)- La Lauberhorn di Wengen è famosa per i suoi massacranti 4.422 metri, la pista più lunga del mondo con una gara interminabile che si aggira sui due minuti e 40 secondi. Ma se per ragioni meteo si taglia il tracciato per più di un minuto di gara e si eliminano passaggi difficili e spettacolari come il salto tra le rocce dello Hundschopf, allora è tutta un’altra cosa e la gara diventa solo l’ombra della classicissima dello sci mondiale. È quel che è successo ieri a Wengen dove ha vinto lo svizzero Patrick Kueng, secondo successo in carriera dopo la vittoria in supergigante di due mesi fa a Beaver Creek, con il tempo di 1.32.66, davanti all’austriaco Hannes Reichelt in 1.32.72 ed al norvegese Aksel Svindal, attuale leader della coppa del Mondo, in 1.32.73. I tre sul podio sono divisi da soli sette centesimi, un’inezia, dato che solitamente sulla Lauberhorn i distacchi sono decisamente più consistenti. Ma su una pista così corta tutto questo è possibilissimo. L’Italia - danneggiata dal tracciato sin troppo accorciato puntava moltissimo su questa gara ed aveva le carte in regola per una buona prestazione. Purtroppo si è dovuta accontentare del settimo posto di Peter Fill, con il tempo di 1.33.20. Più indietro Werner Heel, 15° in 1.33.51, mentre oltre il ventesimo posto hanno concluso Christof Innerhofer (1.33.80), Silvano Varettoni (1.33.96) e Dominik Paris (1.33.99). La troppa neve dei giorni scorsi ed il vento in quota hanno costretto Fis ed organizzatori a tagliare senza pietà la mitica Lauberhorn, togliendole più di un minuto di Le classifiche DISCESA LIBERA 1. Patrick Kueng (Svi) 2. Hannes Reichelt (Aut) 3. Aksel Lund Svindal (Nor) 4. Max Franz (Aut) 5. Bode Miller (Usa) 6. Matthias Mayer (Aut) 1:32.66 1:32.72 1:32.73 1:32.90 1:33.01 1:33.10 7. Peter Fill (Ita) 15. Werner Heel (Ita) 21. Christof Innerhofer (Ita) 25. Silvano Varettoni (Ita) 26. Dominik Paris (Ita) GENERALE 1:33.20 1:33.51 1:33.80 1:33.96 1:33.99 1. Aksel Lund Svindal (Nor) 2. Marcel Hirscher (Aut) 3. Ted Ligety (Usa) 757 675 433 gara e facendola partire su un tratto quasi pianeggiante. Il fortissimo accorciamento della pista ha comportato anche spostamenti per i punti di cronometraggio che hanno complicato la vita persino agli efficientissimi organizzatori elvetici e creato anche qualche problema di «orientamento» agli atleti. Comunque sia, a Wengen si è almeno gareggiato. E oggi, meteo permettendo, andrà in scena lo speciale con i fassani Stefano Gross e Cristian Deville a caccia del «numero» per guadagnare il pass per le Olimpiadi di Sochi. Peggio è andata a Cortina d’Ampezzo dove la discesa libera di coppa del mondo donne è stata cancellata: molta neve umida e fondo troppo morbido, al limite della pericolosità, oltre a banchi di nebbia. Si riproverà oggi gareggiando in discesa al posto del programmato supergigante che verrebbe recuperato più avanti. Pattinaggio velocità | In «generale» ora è 6° Gaia Vuerich va veloce: ottava Giacomo Nenzi è di bronzo nei 500 metri iridati di Nagano SZKLARSKA POREBA (Polonia) - Gaia Vuerich (nella foto) si mantiene nei quadri alti della classifica e dopo il quarto posto di Nove Mesto di settimana scorsa ha chiuso ieri all’ottavo posto la sprint polacca di Szklarska Poreba. Un risultato sicuramente positivo ma che non manca di lasciare un pizzico di amaro in bocca, perché probabilmente quella di ieri era l’occasione per tornare subito in finale e ripetere quanto meno il piazzamento ceco. L’assenza dell’intero plotone scandinavo (norvegesi, svedesi, finlandesi non hanno rinunciato all’impegno con i rispettivi campionati nazionali) apriva infatti interessanti prospettive alle spalle della statunitense Kikkan Randall, naturale favorita e vincitrice della prova. Invece per la ventiduenne di Predazzo il cammino si è interrotto nelle semifinali, più per disattenzione, che per mancanza di energie. Perché sul fatto che la Vuerich stesse bene, non ci piove e la dimostrazione era già avvenuta nel quarto di finale, affrontato dalla fiemmese con grande NAGANO (Giappone) - Medaglia di bronzo sui 500 metri e secondo posto in classifica generale dopo due prove. Questa l’ottima prestazione del pattinatore azzurro Mirko Giacomo Nenzi (nella foto, Fiamme Gialle Predazzo) ai Mondiali Sprint di pattinaggio velocità in corso di svolgimento a Nagano in Giappone (il titolo mondiale sarà assegnato sommando i tempi ottenuti sulle doppie prove sui 500 e 1000 metri). Nenzi, 22enne di Venezia con un buon passato come rotellista, ha infatti ottenuto il terzo posto sui 500 metri d’apertura, con il tempo di 35.27 vinti dall’olandese Michel Mulder (34.83). Sui successivi 1.000 metri, vinti dal kazako Denis Kuzin (1.09.37), l’azzurro ha chiuso nono in 1.10.45, ed è ora sesto in classifica generale guidata dall’olandese Micel Mulder davanti allo statunitense di colore Shani Davis (secondo sui 1.000 metri) e al canadese William Dutton. Buono il 20° posto generale del valsuganotto David Bosa, che ha ottenuto il 16° tempo sui 500 metri (35.84) ed il 22° sui 1.000 metri (1.12.39). In campo femminile al comando dopo due prove si trova la cinese Jing Yu che precede l’olandese Boer e la connazionale Zhang, con la giovane meranese Yvonne Daldossi attualmente 24ª. Oggi la disputa delle ultime due distanze (ancora 500 e 1.000 metri), con Nenzi in gara per ottenere la migliore prestazione di sempre di un pattinatore azzurro ai Mondiali Sprint. D.F. personalità, sia nel battezzare sempre le scie migliori, sia nel non rinunciare a fare a sportellate per difendere la posizione acquisita. Certo, solo un mese fa paventare recriminazioni dopo un ottavo posto, poteva sembrare una bestemmia, oggi con questo quarto risultato consecutivo nella top 10 di Coppa è lecito anche guardare alle sottigliezze. Il cammino della Vuerich è stato comunque quanto di meglio raccolto dalla risicata squadra italiana: i due valdostani Federico Pellegrino e Greta Laurent si sono infatti arresi nei rispettivi quarti, raccogliendo dunque il 13° e il 21° posto finale. I due podi hanno invece visto prevalere la Randall ed il canadese Alex Harvey con i due tedeschi Denise Hermann e Josef Wenzl secondi mentre al terzo posto si sono inseriti la slovena Vesna Fabjan e il francese Baptiste Gros. Sembra naturale il pensiero che in questi terzetti potessero figurare anche Pellegrino (era gara da vincere) e Vuerich: ma per lei ora si pensa già ai mondiali Under 23 di Fiemme. Lu.Pe. Gaia Vuerich in azione ieri in Polonia