L`orto di Villa d`Este: la natura si sposa con l`ospitalità - Fito
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L`orto di Villa d`Este: la natura si sposa con l`ospitalità - Fito
I NOSTRI PROGETTI L’orto di Villa d’Este: la natura si sposa con l’ospitalità Il Grand Hotel Villa d’Este a Cernobbio ( C o ) , va n t o dell'ospitalità italiana, da qualche anno ha inserito tra gli elementi d'interesse e le attività di svago che offre agli ospiti anche delle passeggiate nell’orto. Creato nel 2004 per fornire alla cucina erbe fresche, l’orto è diventato una delle principali attrattive del parco che circonda l’Hotel e meta di visite guidate dallo stesso chef Luciano Parolari che illustra agli ospiti le diverse specie e ne spiega gli usi in cucina. La tradizione dell’orto risale agli albori della storia del giardino, ma è nel medioevo, soprattutto all’interno dei monasteri, che si afferma la tipologia di spazio racchiuso da recinti, organizzato in aiuole spesso sopraelevate, separate da un sistema di vialetti diritti, dedicate alla coltivazione di erbe ad uso medicinale o culinario. Alcune aiuole erano riservate anche alla coltivazione di fiori e sovente erano presenti vasche d’acqua con pesci e fontane. In questi ultimi anni si sta riscopren6 L’orto alla fine dell’inverno do il valore dell’orto e della possibilità di produrre verdure per il proprio fabbisogno facendo fronte così anche alla crisi economica. Spinti dall’esempio di personaggi famosi, in primis Michelle Obama, molte persone si sono impegnate a creare orti non solo in giardino, ma anche su piccoli terrazzi, balconi e tetti. Si sta riscoprendo il lato estetico di questi spazi che per molto tempo sono stati relegati nelle parti più nascoste delle nostre case in quanto sinonimo di disordine, ricettacoli di brutti bidoni, lamiere, bastoni e altri oggetti di recupero e mai considerati come spazi adatti anche al soggiorno all’aperto. Sull’onda di questa recente rivalutazione, il mercato offre una vasta gamma di oggetti, dalle etichette botaniche ai tralicci per le piante che hanno bisogno di supporti, ai cordoli di delimitazione delle parcelle agli annaffiatoi ecc., di vero design, capaci di rendere lo spazio degno di occupare un posto d’onore all’interno dei nostri giardini. Nel caso di Villa d’Este, non pretendendo di riuscire a soddisfare il fabbisogno giornaliero della cucina di un Hotel così grande, l’orto è stato interpretato non solo in termini produttivi, ma anche estetici e di originalità. Un orto-giardino capace di sorprendere con il sapiente accostamento cromatico, l’inserimento di varietà inusuali di piante anche comuni, la sperimentazione di erbe insolite e poco conosciute, la presenza di fiori da taglio che regalano pennellate di colori accesi, l’inebriante mescolarsi di profumi delle erbe officinali. Tutto ciò a dimostrazione di come le erbe aromatiche e gli ortaggi possono essere altrettanto decorativi quanto le piante da fiore. Fito-Consult ha preso in gestione questa parte di parco e l’ha rimesso a nuovo con un progetto di restyling fortemente voluto dalla Proprietà, in particolare dalla D.ssa Simona Fontana, grande appassionata e intenditrice di giardini e di piante. Il primo passo è stato quello di ridisegnare le parcelle che si presentavano di dimensioni differenti, dai contorni non ben delineati, alcune ormai cancellate. Il lotto, circondato da una siepe di gelsomino, ha una forma irregolare che ha reso difficile creare uno schema geometrico ordinato e simmetrico; si è optato quindi per una “ordinata asimmetria” basata sulla ripetizione di un modulo da applicare al disegno delle singole parcelle e su di una griglia di sentieri ortogonali, che rendono comodo il raggiungimento dei diversi punti dell’orto sia per le lavorazioni di preparazione del terreno e di semina sia per la raccolta delle verdure. Aiutati anche da una lista di erbe e ortaggi fornitaci dalla cucina dell’Hotel, siamo poi passati a scegliere le specie da mettere a dimora. Tra le “curiosità” sperimentate nell’orto di Villa d’Este possiamo citare la Stevia rebaudiana, una pianta erbacea-arbustiva nota per l’elevato potere dolcificante delle foglie (si dice che abbia un potere dolcificante da 150 a 250 volte superiore al comune zucchero!). L’erba noce, conosciuta anche come pimpinella (nome botanico Sanguisorba major), che viene utilizzata nella preparazione di insalate per regalare, come dice il nome stesso, una nota di noce fresca. Accanto alla comune salvia verde, sono state piantate varietà dalle foglie sfumate di colore rosso porpora (Salvia officinalis “Purpurea”), o coi margini bianco crema e porpora (Salvia officinalis “Tricolor”), o di colore giallo (Salvia officinalis “Icterina” nota anche come salvia dorata), o ancora, che emanano un singolare profumo di ananas (Salvia rutilans). Tra le erbe officinali, l’orto annovera anche una collezione di mente (Mentha spicata, Mentha requien, Mentha pulegium), di timo dalle diverse colorazioni, elicriso, melissa, ruta, artemisia, erba cipollina, origano, issopo, dragoncello, prezzemolo, prezzemolo riccio e rabarbaro. Nell’infinità di varietà che si possono reperire sul mercato rivolgendosi a selezionati produttori, anche gli ortaggi più comuni possono diventare piante ornamentali degne di nota, come ad esempio le bietole da coste ornamentali che con i loro colorati gambi ravvivano l’orto nel periodo autunnale, il cavolo nero dalle curiose foglie scure che sembrano ricoperte di bolle, così come i diversi tipi di insalata dalle foglie ricce, lisce, verdi, rosse, screziate ecc. Tra le piante da fiore sono state preferite quelle dall’aspetto più rustico e adatte per produrre fiori da taglio, da impiegare nelle composizioni floreali dei tavoli del ristorante o decorare le portate: settembrini, cosmee, achillea e lavanda. Molti ortaggi sono piante annuali, ciascuna caratterizzata da un preciso periodo di raccolta e una volta finito il loro ciclo produttivo bisogna prevederne la sostituzione con altre varietà per coprire l’intero ciclo stagionale. L’orto può essere quindi paragonato ad un laboratorio sempre in divenire, da seguire passo a passo, dedicando cure costanti che saranno però ripagate dalla soddisfazione di raccogliere con le proprie mani i frutti di tanto lavoro. Rivista tecnica - informativa Fito-Consult e Agri-Consult Varese Fondata nel 1989 Direttore responsabile Giovanni Nello Franchi Collaboratori a questo numero Fabrizio Ballerio Elena Baratelli Stefania Barbieri Fabio Borghi Monica Castiglioni Giuliana Comolli Camillo De Beni Simona Fontana Nicolò Giusti Elisa Mappelli Raffaele Mason Marco Rossi Marilyn Shigo Renzo Tamborini Lothar Wessolly Ambrogio Zanzi Cecilia Zanzi Daniele Zanzi Grafica: Graffiti s.a.s. Brinzio: Via Degli Alpini, 1 Tel. 0332.435327 Stampa Fotolito Cromoflash srl Via Rossini, 8 - 21040 Castronno (Va) Copia Omaggio Edizioni: Daniele Zanzi Registrazione Tribunale di Varese n° 570 del 24/10/89 7