Meglio favorire i giovani con crediti agevolati
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Meglio favorire i giovani con crediti agevolati
Corriere del Ticino 03/03/2012 Pagina : 1 PRIMO PIANO VERSO LE URNE 7 L’INTERVISTA ❚❘❙ IGNAZIO CASSIS* Vogliamo incentivare le famiglie a comperare ❚❘❙ Per gli avversari dell’iniziativa, ad approfittare di queste agevolazioni fiscali saranno solo i redditi medio alti, a partire da 120/130 mila franchi. «È tutto da dimostrare. Ciò che invece è stato possibile notare a Basilea Campagna, dove abbiamo preso il modello per questa iniziativa, è che ad approfittarne sono stati i redditi già da 70 mila franchi. Quindi il bilancio che è stato fatto dell’esperienza in questo Cantone è che ad approfittarne è il ceto medio, non unicamente i redditi alti come invece sostengono gli avversari dell’iniziativa». Nell’ultimo decennio, però, senza tali agevolazioni una decina di altri Cantoni hanno visto aumentare la percentuale dei proprietari d’abitazione ben più che a Basilea Campagna. «Sì, questo è vero. Ma è altrettanto vero che Basilea Campagna è chiaramente già al di sopra della media nazionale di proprietari d’abitazioni, ed è dunque normale che i margini di progressione siano più limitati. Non abbiamo altri Cantoni con situazioni identiche alle sue per poter fare un paragone scientificamente attendibile e determinare se vi è un rapporto di causalità. Tutto però lascia intendere che queste misure abbiano avuto successo. È ampia la casistica di famiglie in quel Cantone che grazie a facilitazioni fiscali hanno potuto mettere da parte fino a 10 mila franchi l’anno esentasse per costruirsi la casa. Non credo siano poche le famiglie che hanno un reddito annuo attorno ai 70-80 mila franchi che saranno invogliate a risparmiare soldi se possono dedurli fiscalmente per coronare il loro sogno della casa». Perché non privilegiare altri sistemi d’incentivazione, come ad esempio l’accesso agevolato al credito per le giovani famiglie, come è stato fatto in altri Paesi? «Il principio della riforma non è di sovvenzionare né tantomeno di intervenire sul sistema bancario, bensì di incentivare fiscalmente il risparmio. Magari non tutti saranno invogliati a farlo o ne approfitteranno allo stesso modo, ma l’obiettivo di questa riforma è di cercare d’incentivare la proprietà dell’alloggio, non di garantirla a tutti quanti. Sicuramente si potevano studiare altri modelli d’incentivazione, ma abbiamo scelto questo anche perché abbiamo visto che già funziona nel Cantone dove è stato introdotto. Non vi è la certezza matematica che il 42% di proprietari di Basilea Campagna sia tutto da attribuire a questo meccanismo, ma credo che sia plausibile e corretto affermare che in quel Cantone molte famiglie del ceto medio, dunque non con redditi superiori ai 120 mila franchi, bensì già a partire da 80 mila franchi, abbiano approfittato largamente di questa misura. Ed è quello che noi vogliamo, incentivare le giovani fa- miglie ad approfittare di queste agevolazioni». Governo e Cantoni ritengono che tale riforma comporterà un’importante riduzione delle entrate fiscali. Timori eccessivi? «Nel Cantone di Basilea Campagna le minori entrate fiscali sono state ampiamente compensate da quelle legate agli investimenti nella costruzione, come più posti di lavoro e d’apprendistato, e nella ricerca, con più posti di formazione e ricerca nel settore delle energie alternative. Per il singolo il carico fiscale diminuisce, ma vi sono più persone che pagano le imposte, perché aumentano i posti di lavoro. Globalmente sono dunque persuaso che questa misura non ridurrà le entrate fiscali di Cantoni e Comuni». Eveline Widmer-Schlumpf ha pure messo in guardia dall’inevitabile carico burocratico che comporterà tale riforma. «Direi che quando si vuole uccidere un cane, gli si trovano sempre le pulci. Widmer-Schlumpf è ovviamente preoccupata perché questa misura rappresenta una minor entrata fiscale, lo posso capire. Ma non bisogna esagerare. Non è così difficile iscrivere nella legge l’obbligo di dimostrare entro cinque o più anni che la sostanza sottratta all’imposizione sia stata effettivamente impiegata per l’acquisto di un’abitazione. Non mi pare così difficile neppure mantenere questo tipo di contabilità anche se ci si trasferisce in un altro Cantone». D.V. * consigliere nazionale PLR L’INTERVISTA ❚❘❙ MARINA CAROBBIO* Meglio favorire i giovani con crediti agevolati ❚❘❙Secondo il Governo, ad approfittare della riforma saranno i redditi da 100 mila franchi. Una giovane famiglia del ceto medio con due stipendi potrebbe dunque già approfittarne. Perché sostenete invece che favorirà solo i redditi alti? «La©realtà è che inCorriere virtù di un Copyright 03/03/2012 delsistema Ticino fiscale progressivo, coloro che hanno redditi alti possono permettersi di accanto- to 130-140 mila franchi. Crediamo dunque che non sia lo strumento adatto. Sarebbe preferibile aiutare le giovani famiglie garantendo loro un accesso agevolato ai crediti. Senza contare che defiscalizzando una parte dei risparmi dei redditi alti, si sottraggono importanti risorse all’erario. Non per nulla i direttori cantonali delle finanze vi si oppongono». Ma a Basilea Campagna, con questa riforma, la percentuale dei proprietari d’abitazione è effettivamente aumentata sino al 42%... «È vero, però c’è stato anche un miglioramento ancor più marcato in Cantoni in cui quest’agevolazione fiscale non c’è. comunque degli effetti importanti sull’erario pubblico ed accrescerebbe le disparità con gli inquilini. Sarebbe stato meglio fare in modo che soprattutto le giovani famiglie potessero accedere a crediti agevolati così come avviene già in altri Paesi d’Europa. Secondariamente, bisognerebbe cominciare col favorire l’accesso alla comproprietà attraverso cooperative. Ci sono già dei crediti a disposizione per questo scopo, che purtroppo sono stati ridotti negli ultimi anni dal Parlamento. E infine bisogna anche cercare di favorire gli /inquilini, Marzo 3, 2012 5:04 pm Poweredperby TECNAVIA ché anche se si aumenta il numero di coloro che potranno accedere alla proprie-