Il lavoro più sexy - Facoltà di Economia

Transcript

Il lavoro più sexy - Facoltà di Economia
IIL LAVORO
PIU’ SEXY…
Continuo a sostenere che il lavoro più “sexy” nei prossimi dieci anni sarà quello dello statistico.
Le persone credono che io scherzi, ma chi avrebbe mai immaginato che il lavoro dell’ingegnere
informatico si sarebbe rivelato il lavoro più “sexy” degli anni 90? La capacità di acquisire i dati –
essere in grado di comprenderli, di elaborarli, di estrarre un valore da essi, di visualizzarli, di
comunicarli – queste sono le capacità più importanti che verranno richieste nei prossimi decenni,
non solo a livello professionale ma anche a livello scolastico, alle elementari, alle superiori,
all’università. In quanto adesso abbiamo davvero libero accesso a dati di ogni tipo. Quindi il
fattore vincente risulterà la capacità di comprenderli e di estrarre del valore da essi. Credo che gli
statistici saranno parte integrante di questo processo, sempre che non lo siano già.
(Hal Varian Chief Economist at Google)
statistica rende il mondo miglore
Jim Goodnight, fondatore e CEO di SAS in occasione della giornata mondiale della statistica,
del 20 ottobre 2010.
Hal Varian, Chief Economist di Google, ha affermato che fare lo statistico sarà la professione
più “sexy” del prossimo decennio. A mio parere, non è aggiornato: usare la statistica è la
professione più sexy degli ultimi trent’anni. Solo che alle organizzazioni c’è voluto un po’ di tempo
per mettersi al passo. La statistica è alla base di molte azioni efficaci – anche economicamente – che
riducono le morti prevedibili, fanno funzionare in modo più fluido l’economia, combattono le frodi,
migliorano l’istruzione e soddisfano i consumatori.
Oggi è la Giornata Mondiale della Statistica, proclamata dalle Nazioni Unite per celebrare e far
conoscere l’importanza della statistica e le organizzazioni che la utilizzano.
È da molto tempo che gli esperti di statistica offrono il loro supporto per elaborare dati demografici
o economici, ma è stato con la crescita del computing ad alte prestazioni che questo ha portato a
cambiamenti realmente efficaci. La crescente potenza computazionale ha migliorato drasticamente
la capacità di analizzare i dati in modi innovativi, consentendo scoperte che sarebbero state molo
difficili, se non impossibili, computando manualmente i dati.
I consumatori che alla cassa del supermercato ricevono manciate di buoni sconto proprio per le loro
marche preferite devono ringraziare gli statistici se il loro scontrino è meno pesante. Oggi le aziende
possono passare in rassegna rapidamente i dati, in tempo reale, per presentare offerte personalizzate,
buoni sconto e offerte speciali online e questo è vantaggioso sia per il consumatore, sia per
l’azienda: anziché ricevere alla cassa del supermercato offerte che non hanno nulla a che fare con la
vostra vita (ad esempio, buoni sconto sul cibo per gatti offerti a chi è allergico ai gatti…), la
statistica assicura che vi vengano proposti sconti su prodotti che potreste effettivamente provare.
La statistica non aiuta soltanto a migliorare il commercio, ma rende anche il mondo un posto
migliore. Lo stesso software statistico utilizzato dai supermercati per proporvi offerte personalizzate
viene distribuito da Statistics Norway a paesi in difficoltà come Uganda, Moldavia e Albania per
aiutarli ad analizzare meglio i dati sulla popolazione, le abitazioni e i redditi. Utilizzando i software
statistici, i paesi in via di sviluppo possono analizzare questo tipo di dati, mappare i risultati delle
analisi, identificare le esigenze più pressanti delle proprie popolazioni e condividere i risultati con le
organizzazioni governative e non governative per indirizzare in modo più mirato l’assistenza.
Al Maine Medical Center, lo staff ha creato delle lavagne di dati che facilitano la misurazione di
molti aspetti, dal rispetto del lavaggio mani fino alla somministrazione di vaccini a pazienti con
rischi cardiaci. Tra i vantaggi misurabili, questo strumento ha aiutato a ridurre drasticamente il tasso
di infezioni contratte in ospedale e assicura che i pazienti a rischio cardiaco ricevano solo cure
comprovate. Grazie alla statistica, oggi il Maine Medical Center misura i nuovi metodi per curare i
pazienti colpiti da infarto riducendo le complicazioni – e anche i costi.
La Clinton Health Access Initiative (CHAI) è un altro esempio di statistica che opera per il bene
comune. Questa associazione non-profit ha lavorato con una clinica nei Caraibi che stava pensando
a una costosa espansione per poter assistere il numero crescente di pazienti. Utilizzando la statistica,
CHAI ha dimostrato che ridisegnando gli spazi esistenti era possibile assistere più pazienti senza
costruire nuovi edifici. CHAI ha utilizzato la statistica anche per aiutare alcuni paesi emerenti a
superare la preoccupazione che concentrandosi su alcune malattie specifiche, come l’Hiv/Aids o la
malaria, anche con medicinali donati, si sottraggano risorse da altri pressanti problemi sanitari. I
modelli di CHAI hanno mostrato a questi paesi come far progredire i piani di trattamento senza
eccedere la capacità esistente. Un modello ha aiutato un paese africano a comprendere come far
gestire dagli infermieri molti trattamenti di routine per l’Hiv/Aids, liberando i medici che hanno
potuto dedicarsi a interventi più complessi.
L’Università del North Carolina utilizza la ricerca statistica per studiare i dati sulle proprie
emissioni, nel quadro dell’impegno per azzerare gli effetti sul clima entro il 2050. I ricercatori
analizzano le statistiche sui gas serra visualizzando graficamente l’analisi, in un modo tale che i
pattern di emissioni “saltano semplicemente all’occhio”, come ha commentato un ricercatore. Una
conclusione è stata che circa il 90% delle emissioni che causano effetto serra derivano dall’energia
utilizzata negli edifici del campus, una scoperta che ha già consentito di migliorare le performance
energetiche.
Sia che siate il cliente di un moderno supermercato, o un contadino a livelli di sussistenza in un
paese povero, la statistica ha degli effetti profondi sulla vostra vita. E grazie ai continui progressi
nel computing ad alte prestazioni e il boom dei dati, la statistica continuerà ad esercitare
un’influenza sociale positiva in tutto il mondo: io mi azzarderei a dire che lo statistico è la
professione più sexy dell’intero secolo.