Lab di educazione sociale

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Lab di educazione sociale
LABORATORIO DI EDUCAZIONE
SOCIALE
Sede:
Conduttrice:
Scuole partecipanti:
Suddivisione:
Scuola dell’infanzia “A. Tagliabue” di Bregnano.
Dr.sa Stefania Servadio
Bregnano “S.Giorgio”, Bregnano “Tagliabue”, Bulgarograsso, Cadorago
“S. Maria”, Cadorago “Aluigi” di Bulgorello, Cermenate, Cirimido, Lomazzo Manera, Rovellasca e Rovello Porro
in 3 gruppi.
La conduttrice, dopo il saluto, ha chiarito gli obiettivi del percorso e la metodologia di lavoro, nonché ha guidato una rapida ricerca sulla definizione di “laboratorio”.
Nell’ambito della tematica, è stato isolato un argomento specifico di interesse comune, da approfondire: il gioco.
Sono poi stati formati i gruppi, con insegnanti di plessi diversi, per ottenere un confronto più ampio.
Inoltre, ad evitare interferenze, ogni gruppo ha lavorato in una propria aula, sforzandosi di formulare proposte ludiche nuove, prendendo spunto dall’esperienza lavorativa, con possibilità di riadattare
o reinventare giochi già esistenti, pensando a momenti diversi della giornata (es. accoglienza, mensa, ecc.) o dell’anno (es. le feste…) oppure a difficoltà frequenti di tipo pedagogico (es. il rispetto
delle regole), e considerando attività che potessero essere utili al coinvolgimento di alunni stranieri
o di bambini diversamente abili.
A ogni gruppo è stato distribuito uno schema di lavoro. Gli ultimi 15-20 minuti della mattinata sono
stati utilizzati per consentire a ciascuno di esprimere un parere sull’efficacia del lavoro e della modalità di svolgerlo.
Il materiale prodotto è stato ritirato dalla conduttrice che, nell’intervallo fra i due laboratori, ha consegnato alle presenti un nuovo schema di costruzione dell’attività ludica, perché potessero continuare il percorso autonomamente sino alla data dell’incontro successivo.
Al termine dell’invenzione dei giochi e del successivo momento di libera espressione dei pareri, le
insegnanti hanno provato a confrontarsi anche sulle canzoni per bambini che conoscevano.
Schema di costruzione di un’attività ludica.
 Nome del gioco dell’attività;
 Obiettivo del gioco;
 Grado di difficoltà;
 Età dei bambini che ne sono destinatari;
 Dimensione del gruppo coinvolto;
 Durata;
 Ambiente;
 Materiale necessario;
 Modalità di svolgimento;
 Eventuali varianti;
 Suggerimenti al conduttore.
Quaderno 01: QUALE EDUCAZIONE DELL’INFANZIA, OGGI? - sintesi dei laboratori pratici
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Giochi escogitati.
1. Tombola di parole - 2. Ogni cosa al suo posto - 3. Siamo… e facciamo… - 4. Scappa e acchiappa - 5. Giochi psicomotori - 6. L’orso di Poitiers - 7. L’automobile - 8. Nascondersi e ritrovarsi - 9. L’uccellino nel nido - 10. La cassetta della posta.
1. Nome del gioco: TOMBOLA DI PAROLE
Obiettivo
Far conoscere ai bambini alcune parole di uso comune, confrontandole
con quelle della propria lingua tramite il gioco
Grado di difficoltà:
medio
Età dei bambini:
3, 4 e 5 anni
Dimensioni del gruppo l’intero gruppo classe,
Durata:
30-40 minuti;
Ambiente:
aula
Materiali:
cartelline con disegni - tavola generale;
Svolgimento:
L’insegnante conduce il gioco, Mostra una alla volta le cartelline coi disegni, e il bambino che parla una lingua diversa dall’italiano indica, verbalizzando ad alta voce, la figura rappresentata.
Varianti
Classi di oggetti differenti;
Suggerimenti al conduttore: La maestra sarà attenta a confrontarsi coi genitori del bambino, per conoscere parole di uso comune.
Componenti il gruppo: Verga Rossella, Gori Lorenza , Bianchi Lorenza, Raso Sara, Marelli Sara,
Balestrini Paola, Figini Stefania.
2. Nome del gioco: OGNI COSA AL SUO POSTO.
Obiettivo:
Acquisire la capacità di riordinare oggetti, secondo criteri dati.
Grado di difficoltà:
relativo all’età.
Età dei bambini:
3, 4 e 5 anni.
Dimensioni del gruppo: La sezione va divisa per sottogruppi di 4-5 bambini ciascuno.
Durata
30 minuti circa.
Ambiente:
l’aula di sezione.
Materiali
corredo di materiale ludico presente nella sezione.
Svolgimento:
Suddivisi i bambini in sottogruppi, l’insegnante colloca al centro
dell’aula i giochi che i bambini dovranno riordinare in base al criterio
precisato dall’insegnante.
Varianti:
L’insegnante suggerirà criteri diversi (colore, tipologia, dimensione, sensazione tattile.
Suggerimenti al conduttore: Spiegare concretamente ai bambini, tramite un esempio, come si dovrà
svolgere il gioco
Componenti il gruppo: Gori Lorena, Bianchi Lorenza, Figini Stefania, Raso Sara, Marelli Sara,
Verga Rosella, Balestrini Paola.
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3. Nome del gioco: SIAMO… E FACCIAMO…
Obiettivo:
Coerenza e rispetto delle regole, secondo l’ambiente ipotizzato e creato;
Identificazione nel ruolo proposto e affidato.
Grado di difficoltà:
in base all’età dei bambini.
Età:
4-5 anni.
Dimensioni del gruppo. Gruppo variabile in base all’ambiente proposto.
Durata:
circa 30 minuti.
Ambiente:
aula.
Materiale:
quello disponibile nell’aula o predisposto in anticipo.
Svolgimento:
L’insegnante imposta il gioco illustrando ai bambini l’ambiente che verrà
proposto, con le relative regole: es. biblioteca (scelta del o dei bibliotecari e indicazioni agli utenti del servizio), ristorante, supermercato, ufficio
postale, panificio, ecc.
Varianti:
qualsiasi altro ambiente non troppo lontano dall’esperienza dei bambini.
Suggerimenti al conduttore: Aiutare gli stessi bambini a scoprire le regole di ogni ruolo.
Componenti il gruppo: Gori Lorena, Bianchi Lorenza, Raso Sara, Verga Rossella, Figini Stefania,
Marelli Sara, Balestrini Paola.
4.- Nome del Gioco: SCAPPA E ACCHIAPPA !
Obbiettivo:
Contenere l’aggressività.
Grado di difficoltà:
medio.
Età dei bambini:
5 anni.
Dimensioni del gruppo: L’intero gruppo dei “grandi”, con due insegnanti.
Durata:
Due riprese da 5 minuti l’una circa, più la seconda parte.
Ambiente
salone, palestra o all’aperto.
Materiali
5 cerchi e una palla morbida.
Svolgimento:
Posizionare 4 cerchi come fossero agli angoli di un quadrato; uno di essi diviene la
base di partenza (Via). All’esterno del quadrato si piazza il 5° cerchio per il lanciatore.
Costui è un bambino della squadra n.1, la
quale occupa l’interno del quadrato. L’altra
squadra è invece in fila al cerchio di partenza. L’insegnante dà il “Via!” col fischietto Il
primo giocatore della squadra 2 parte corVIA !
rendo per raggiungere il 2° cerchio, mentre
STOP
il lanciatore lancia la palla ai compagni che
devono prenderla e cercare di colpire
LANCIATORE
l’avversario prima che raggiunga la base del
lanciatore, passando all’interno dei 4 cerchi.
Quando un’intera squadra ha corso, si ripete
il gioco, invertendo i ruoli fra le due squadre. Vince la squadra che avrà
meno bambini colpiti dalla palla. A questo punto, per scaricare la tensione, ci si sdraia tutti i terra, si chiudono gli occhi e ci si rilassa per qualche
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minuto con un sottofondo musicale (Grieg o Schumann). Poi seduti a
cerchio, si inizia il confronto fra bambini e insegnante.
Varianti:
Si può cambiare il lanciatore.
Suggerimenti al conduttore: Spiegare bene le regole con un esempio pratico. Un’insegnante conduce, l’altra osserva.
Componenti il gruppo: Mariagrazia, Betty, Marzia, Marialuisa, Claudia, Mariacarla, Laura, Michela.
5. Nome del gioco: VARI GIOCHI PSICOMOTORI
Obiettivo:
Integrazione di un alunno Down
Grado di difficoltà:
basso.
Età dei bambini:
3, 4 e 5 anni.
Dimensioni del gruppo: l’intero gruppo sezione.
Durata:
da 5 a 20 minuti.
Ambiente:
l’aula o il salone.
Materiale:
non occorre materiale.
Svolgimento
Utilizzare i canti più noti per bambini, di uso comune nelle scuole
dell’infanzia: Es. Il fachiro Casimiro, La macchina del capo, Sei, sei felice, Ecco Carletto, Prendere la banana, La scimmietta, Cappuccetto rosso.
Varianti:
nessuna
Suggerimenti al conduttore: Far eseguire con molta gestualità.
Componenti il gruppo: Michela, Betty, Mariacarla, Mary, Claudia, Carmen, Pinu, Marialuisa
6. Nome del gioco: L’ORSO DI POITIERS
Obiettivo:
sviluppare la sensopercettività.
Grado di difficoltà:
medio
Età dei bambini:
3, 4 e 5 anni.
Dimensioni del gruppo: non più di 20 partecipanti.
Durata:
in media 15 minuti.
Ambiente:
preferibilmente spazioso e senza ostacoli.
Materiali:
nessuno.
Svolgimento:
Un partecipante, designato come l’orso di Poitiers, volta le spalle agli altri, che sono i boscaioli. Questi stanno lavorando. Quando l’orso emette
un enorme “ruggito”, tutti i boscaioli cadono a terra e devono rimanervi
senza fare il minimo movimento, totalmente immobili. L’orso si avvicina a ciascuno, urla quanto vuole, tocca, solletica, spinge, .cerca di fare
tutto quanto può per riuscire a farlo ridere o muovere, insomma per obbligarlo a dimostrare che è vivo. In tal caso, il taglialegna si trasformerà
anch’egli in un orso, e i due animali andranno avanti a fare la stessa cosa
agli altri boscaioli, che cercheranno di non muoversi.
E poi, tre orsi, quattro, ecc.
Varianti:
Nessuna.
Suggerimenti al conduttore: nessuno.
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7. Nome del gioco: L’AUTOMOBILE
Obiettivi:
Sviluppare il tatto; percepire con più sensi; discriminare destra e sinistra; distinguere forte e piano..
Grado di difficoltà:
medio.
Età dei bambini:
alunni di 5 anni.
Dimensioni del gruppo: gruppo numeroso, ma in numero pari.
Durata:
in media 10 minuti (ad eliminazione).
Ambiente:
spazioso.
Materiale:
nessuno
Svolgimento:
A coppie, un bambino dietro all’altro. Quello davanti è l’automobile e
avrà i fari spenti (occhi chiusi); quello dietro è l’autista che indica i movimenti all’automobile “cieca” con vari segnali concordati: un dito in
mezzo alla schiena = dritto; sulla spalla sinistra = svolta a sinistra; sulla
spalla destra = svolta a destra; una mano sul collo = retromarcia. Le auto
si fermano quando il guidatore smette di toccarle. La velocità è indicata
dalla pressione più o meno forte. Siccome parecchie automobili circolano
contemporaneamente, occorre evitare incidenti. La coppia che li provoca
viene eliminata.
8. Nome del gioco: NASCONDERSI E RITROVARSI
Obiettivo:
Acquisire fiducia nell’adulto e superare la paura del distacco.
Grado di difficoltà:
facile.
Età dei bambini:
3, 4 e 5 anni.
Dimensioni del gruppo: gruppo non troppo numeroso, di età omogenea.
Durata:
da 10 a 30 minuti (secondo l’età dei bambini).
Ambiente:
aula ampia o salone.
Materiali:
arredi presenti nei locali, teli e nascondigli occasionali offerti
dall’ambiente, buio.
Svolgimento:
Nel proporre ai bambini, seduti sul tappeto, il gioco del buio, dedicare un
po’ di tempo per osservare, dialogare, ascoltare i racconti dello loro paure. Invitare poi i bambini a trovare un posto dove nascondersi. Poi
l’insegnante incomincia a cercare i bambini chiamandoli per nome, con
voce rassicurante.. Trovatili, li abbraccia, dimostrando gioia e li porta poi
al sicuro sul tappeto. Continua la ricerca finché non ha trovato l’ultimo
bambino. Quando sono tutti riuniti sul tappeto, ogni bambino può raccontare le proprie sensazioni e l’insegnante può svolgere un recupero rassicurante sulle ansie e paure.. Si potrebbe anche fare una piccola festa, con
un canto e un girotondo, per essersi ritrovati insieme.
Varianti:
Si può svolgere il gioco in altri ambienti diversi dal primo.
Suggerimenti al conduttore: E’ opportuno ripetere più volte il gioco specialmente nel periodo iniziale dell’anno scolastico..
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9. Nome del gioco: L’UCCELLINO NEL NIDO
Obiettivi:
acquisire fiducia nell’adulto e nei compagni, collaborazione nel realizzare un progetto in comune; capacità di orientarsi nello spazio.
Grado di difficoltà:
facile.
Età dei bambini:
4 e 5 anni
Dimensioni del gruppo: 15, 20 bambini circa.
Durata:
1 ora circa.
Ambiente:
Salone o spazio ampio.
Materiali:
materiali per psicomotricità (bacchette, cerchi, mattoni, stoffa, corde).
Svolgimento:
L’insegnante invita i bambini a costruire un albero steso a terra usando i
materiali a disposizione (la prima volta il compito è difficoltoso e richiede la presenza dell’adulto). Ultimata la costruzione l’insegnante invita i
bambini a insediarsi in un nido e a coprirsi per stare al caldo. Poi, avvicinandosi a turno a ogni nido chiede al bambino, con tono dolce di voce
“È bello? Ti piace?” Stabilito il clima di silenzio e attesa, l’insegnante (il
vento) scopre i nidi, chiamando per nome l’uccellino che, a occhi chiusi,
si affida al vento che lo fa volteggiare e assumere diverse posture, mantenendo il contatto unicamente col palmo della mano. Il bambino viene
poi riaccompagnato nel nido e ricoperto
Varianti:
Come sopra, ma il “vento”, invece di far volteggiare, chiede di essere imitato in tutti i suoi movimenti. Al silenzio e alla voce dell’insegnante si
può accompagnare una musica adeguata alla situazione (calma, vivace,
veloce). Alla fine i bambini raccontano le loro sensazioni
Suggerimenti al conduttore: Suscitare attesa di essere chiamati e accolti. Mantenere un tono di voce
moderato. Sollecitare i bambini con gentilezza, perché collaborino bene.
Componenti il gruppo: Patty, Patrizia, Giuliana, Rossana, Celestina, Katia
10. Nome del gioco: CASSETTA DELLA POSTA.
Obiettivi:
Stimolare la socializzazione e la comunicazione interpersonale; introdurre i prerequisiti (pre-lettura e pre-scrittura) mediante decodificazione dei
simboli. Favorire la collaborazione con le famiglie, di cui serve l’aiuto.
Grado di difficoltà:
medio
Età dei bambini:
3, 4 anni (per socializzazione); 5 anni (per prelettura e prescrittura).
Dimensioni del gruppo: per la lettura della posta, tutti. Per sottogruppi di età, si scelgono diversi
obiettivi
Durata:
30-45 minuti.
Ambiente:
in un angolo della scuola.
Materiali:
Una scatola da scarpe, cartoncini colorati, buste, fogli, ritagli di stoffa,
macchina fotografica o telecamera.
Svolgimento:
La consegna da dare ai bambini è “Scrivere un messaggio destinato a
qualcun altro”.(es. a un compagno, all’insegnante, al personale scolastico); apertura quotidiana della cassetta; lettura dei biglietti; loro distribuzione ai destinatari; commenti e applausi a chi riceve e a chi ha scritto;
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Varianti:
Preparare i grafici; riconoscere alcuni “segni” comuni (nomi dei compagni, ciao); imparare i nomi dei compagni e fare il gioco dell’associazione
fra nome e bambino.
Suggerimenti al conduttore: Mai scadere nella routine, e capire quando è il momento di interrompere o diluire nel tempo l’apertura della cassetta. Si possono raccontare
episodi per chiedere scusa, ringraziare, invitare un’altra sezione o un altro bambino
Componenti il gruppo: Katia, Patty, Patrizia, Emiliana, Rossana, Celestina,. Claudia.
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