BOLLETTINO 13-2014-2015docx
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ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2041 ROTARY CLUB MILANO fondato nel 1923 primo Rotary Club italiano BOLLETTINO N. 13 – 2014/2015 del 04 Novembre 2014 Avv. Annamaria Bernardini De Pace “ La famiglia quale base dello sviluppo: tra stabilità e divorzio breve “ Presiede : Soci Presenti: Percentuale: Carlo Loi 39 di cui 19 DOF 25% ASCOLI – BALLARINO – BARRA CARACCIOLO - BASTIA – BERNARDINI DE PACE – BORASIO – BURKHARDT – CAPUTO – COGGI F. - FEZZI – FORTUNA – GANDOLFI – GHIGLIENO – GUASTAMACCHIA – ITALIANI - LOI – MONTI – MORO - NAPODANO OBERTI – PAPARELLE – PAVESI P.L. – PORRETTI RAVERDINO – RIBOLDI – RIVIERE V. – ROSIGNOLI - ROSSI – RUSSO SALVETTI B. – SALVETTI F. – SAVINO e Signora – STOPPANI – VANIN – VICARI – VIGO – WEINSTEIN – WEISZ - ZUFFI. Sede e segreteria del Club: Corso Indipendenza,16 20129, Milano, Italia Tel. +39 02 7639.4996 - Fax +39 02 7639.6839 www.rotarymilano.it - email [email protected] Ospiti del Club: Gian Diego Pini e Domenico Berti - Rotaract Dott. Franco Larizza - Incaming President RC. Mi. Arco della Pace Visitatori Rotariani : Dott. Cesare Sacerdoti –Past President RC.Mi. Arco della Pace Dott. Paolo Buonfino – RC. Villoresi Ospiti di soci: Dott. Mario Pavesi – Pavesi P.L. ( figlio ) Nostri soci in altri club: Ing. Carlo Loi ospite il 3 Novembre u.s. al RC. Mi. Nord Est PROSSIME CONVIVIALI MARTEDI’ 11 Novembre Ore 20.00 Palazzo Bocconi Dott. Claudio Costamagna “ La buona e la cattiva finanza: Milano ed il suo ruolo nel rilancio del Paese” Nato a Milano nel 1956. È Amministratore di Luxottica Group S.p.A. dal 2006. Si è laureato in Economia Aziendale presso l’Università Commerciale L. Bocconi nel 1981. Ha ricoperto importanti cariche in Citigroup, Montedison e Goldman Sachs di cui è stato per molti anni Presidente della divisione Investment Banking per Europa, Medio oriente e Africa. Attualmente è Presidente di “CC e Soci S.r.l.”, una boutique di financial advisory da lui fondata. È inoltre membro dell'International Advisory Board dell’Università Luigi Bocconi e di Virgin Group. È Presidente di Salini Impregilo S.p.A. e AAA S.A., Consigliere di Amministrazione di Virgin Group Holdings Limited e FTI Consulting Inc.. MARTEDI’ 18 Novembre Ore 13.00 c/o ZAMBON – BRESSO Ing. Piergiorgio Vigliani Il Bosco del Centenario PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA INTERCLUB MARTEDI’ 25 Novembre Ore 13.00 c/o Gruppo Bastogi Via Piranesi, 10 Mi. Dott. Marco Cabassi “ La cultura e la natura come imprese sostenibili “ PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA CRONACA DELLA GIORNATA Il Presidente Loi con il consueto tocco di campana saluta tutti i presenti ed i loro graditi ospiti che prega di accogliere con un caloroso applauso di benvenuto. Oggi è presente il Dott. Paolo Buonfino del RC. Villoresi , ideatore del calendario 2015 Aquaplus, ha presentato nel corso della conviviale un filmato i cui contenuti sono nello stesso riportati. Presso la segreteria sono disponibili 50 esemplari che possono essere acquistati con una donazione di € 10,00. Tale calendario trova posto sulle nostre scrivanie ed è oggetto di 2 regalo natalizio ad amici e conoscenti e promozione presso clienti.La raccolta contribuirà ai costi di presentazione ad Expo 2015 della realizzazione del progetto Aquaplus ripetibile in altre zone del pianeta. Altre comunicazioni dal Presidente: 1-‐ Le ultime due conviviali di Novembre si svolgeranno fuori sede: Il 18 alle ore 13.00 a Bresso , Via Lillo del Duca, 10 alla Zambon per “ Il Bosco del Centenario “ si comunica che ci sarà a disposizione un Bus che partirà da C.so Venezia, 48 alle ore 12.30 con ritorno sempre in C.so Venezia per le ore 15.00 con il contributo di € 5 Il 25 alle ore 13.00 saremo ospiti presso la sede del Gruppo Bastogi in Via Piranesi n° 10 I posti sono limitati per cui la prenotazione è indispensabile 2- Braccialetti Cruciani Segnaliamo che i braccialetti sono disponibili. Le richieste devono pervenire alla segreteria Distrettuale tramite la nostra Segreteria . Precisiamo che la donazione di 10 € per ogni bracciale, ricevuta dai soci , verrà interamente devoluta al programma PolioPlus della Fondazione Rotary a cura del Distretto che terrà a suo carico i costi del progetto. L’importo ricevuto verrà versato alla Fondazione Rotary. 3 - Il nostro club sta facendo una spending review e sta esaminando la possibilità di ospitare la segreteria presso un ufficio di Soci .Chiede quindi ai soci se c’è una disponibilità in tal senso , e se si di comunicarlo direttamente a lui. Si passa poi alla presentazione della Relatrice di oggi, l’Avv. Annamaria Bernardini De Pace nostra socia da molti anni che ci parlerà di: La famiglia quale base dello sviluppo: tra stabilità e divorzio breve “, di seguito la relazione: 1. LE “NUOVE FAMIGLIE” Oggi, l'approccio della società, e quello della Legge, all'istituzione del matrimonio è cambiato; dagli anni ’70, con l’introduzione del divorzio, la crisi coniugale è stata definitivamente sdoganata e la parificazione dello status dei figli, nati dentro o fuori al matrimonio - avvenuta con la Riforma sulla filiazione del 2012 - ha ulteriormente tranquillizzato i futuri genitori, alimentando in loro l’idea che “non sposarsi” costituisca una possibile alternativa al matrimonio, parimenti tutelante per i propri figli. Dunque il matrimonio è visto come una scelta libera e spontanea, svincolata da qualsivoglia imperativo sociale, disancorata dalla progettualità che, fino all'epoca contemporanea, era connaturata all'idea stessa di matrimonio. Oggi, il matrimonio è molte volte il frutto di una scelta estetica, romantica o, paradossalmente, obbligata. E così, negli ultimi 40 anni, l’istituto del matrimonio con i suoi assiomi di solidità, certezza, stabilità, ha subito un’inevitabile parabola discendente, coerentemente all'evolversi di una coscienza sociale sempre più orientata alla dinamicità e alla mutevolezza delle relazioni interpersonali. In definitiva, il matrimonio si è ridotto a essere solo una delle tante opzioni alle quali improntare la vita di una famiglia. Oggi sono sempre meno le probabilità 3 che un bambino nasca e cresca in una famiglia stabile e unita e, specularmente, sempre più le probabilità che egli debba affrontare eventi traumatici quali la separazione o il divorzio tra i genitori, l’affidamento a uno dei due, la quotidianità forzata con il nuovo partner dell’uno o dell’altro, l’inserimento in un nucleo ricostituito e allargato, e così via. Ecco perché il termine “famiglia”, nell’epoca del relativismo esasperato, della liquidità delle relazioni, del pendolarismo dei sentimenti, ha finito per dover contenere una pluralità di formazioni sociali che fanno della famiglia tradizionale, ormai, un “mito”. Si dovrebbe infatti, nella società contemporanea,più correttamente parlare di “famiglie”, così da poter considerare l’eterogeneità che ormai tale istituto ha assunto: i nuovi modelli familiari - quali la famiglia separata (o divorziata), di fatto, allargata, omosessuale, adottiva, affidataria o mista - sono ormai perfettamente rintracciabili nella quotidianità e pacificamente accettati come modi alternativi (ma non “diversi”) di vivere l’istituzione familiare. 2. LA SOCIETÀ DEL “PUER AETHERNUS” C’era un’epoca in cui le cose rotte non si buttavano via. Si aggiustavano. Oggi, invece, abbiamo perso un po’ tutti la capacità (e la voglia) di “aggiustare le cose rotte”: preferiamo sostituirle subito con altre più nuove, più di moda, più desiderabili. Funziona nelle cose e così nelle relazioni: sempre meno peso si dà ai legami duraturi, che vanno nutriti giorno per giorno e che richiedono RESPONSABILITÀ, fatica, dedizione, costanza, comprensione, tolleranza, sacrificio. Ben più facile è, invece, assaporare la gioia del momento, lasciarsi attrarre dallo sfavillare accecante delle relazioni brevi, volubili, assordanti. Quelle che non imprigionano, che “lasciano liberi”. Si viene attratti dai soli diritti, senza la minima consapevolezza dei (gravosi) DOVERI che allo stesso tempo si assumono. . Così, nell’ epoca dell’ ”usa e getta”, dello zapping e del “tutto e subito” - dove sembra governare soltanto il principio del piacere - non solo il sacrificio perde di significato, ma anche il valore della progettualità: sposarsi, costruire una famiglia insieme, diventa una scelta che si può prendere alla leggera: giovani sposi che imboccano una strada impervia e dissestata senza quel background di responsabilizzazione che, fino al secolo scorso, impregnava tale scelta. È questa una generazione di Peter Pan, cioè di coloro (uomini e donne) che puntano a passare dalle amorevoli cure della mamma a quelle del coniuge; che investono le energie di coppia in una sfrenata e acerrima competizione coniugale, nella quale i ruoli uomo/donna si confondono, sino ad annullarsi reciprocamente, dove l’uguaglianza morale e giuridica è male intesa; così i coniugi sfuggono dai doveri, dalle responsabilità, dalla maturità, risultando incapaci di ricoprire un preciso ruolo all’interno della famiglia ma anche della società. Basti dire di alcuni quarantenni di oggi, che passano il sabato sera nei locali alla moda intenti a “distrarsi”, confondendosi tra i ventenni, convinti di far parte di quella massa informe e giovane. Una volta, invece, un quarantenne era sposato, padre di famiglia, impiegato o libero professionista: aveva, pur con i problemi di sempre, la 4 propria vita in mano e non poteva concedersi di dilatare l’età e il disimpegno di gioventù. Questa generale deresponsabilizzazione è certamente alimentata anche da uno Stato che - inerte dove dovrebbe intervenire, invasivo dove non necessario - non fornisce all’individuo mezzi adeguati per maturare i propri obiettivi, né come singolo, né come componente della famiglia, rendendolo incapace di varcare la soglia della maturità e costringendolo, così, a rimanere eterno Peter Pan. 3. LO STATO: SPETTATORE INDIFFERENTE O ATTORE INVADENTE? L’Italia dovrebbe essere Stato Sociale. Invece, è indolenzita in un’inerte indifferenza, disinteressata com’è del suo cittadino. Sembra esserci, infatti, un rapporto unilaterale tra Stato e cittadino: il cittadino è vincolato - e obbligato - verso lo Stato dal principio di sussidiarietà, ma nulla – o ben poco - riceve in cambio: la famiglia costituisce e sostiene lo Stato ma lo Stato, viceversa, non sostiene la famiglia. Manca un intervento dello Stato che spenda in servizi che promuovano concretamente la costruzione di un nuovo nucleo familiare: per esempio, già in molti Paesi esteri soprattutto nordici - quali Germania, Belgio, Svezia, Danimarca - sono stati finanziati dallo Stato numerosi “asili-nido aziendali”, già capillarmente diffusi, destinati ai figli dei dipendenti aziendali e che lasciano loro la totale libertà di orario - sia in entrata che in uscita – adattandosi così alle esigenze dei genitori lavoratori. Ove le aziende non hanno la possibilità di poter aprire un nido al loro interno, i dipendenti ottengono un contributo economico per iscrivere i propri figli alla scuola materna pubblica, per beneficiare di un servizio di baby-sitting o, ancora, buoni scolastici per l'acquisto dei libri o per iscriverli a corsi pomeridiani durante i quali i bambini sono aiutati a fare i compiti: si tratta dei cosiddetti "family friendly" in continuo aumento all’estero ma ancora ben lontani dalla realtà italiana. In Italia, invece, l’unico sostegno statale a favore delle famiglie sono le detrazioni che, nel concreto, a ben poco servono prevedendo cifre ridicole e irrisorie. Pari trattamento di indifferenza è riservato agli anziani. Mancano servizi che tutelino gli anziani ammalati che, se non hanno una famiglia alle spalle, sono spesso abbandonati a sé stessi ove impossibilitati a pagare una struttura di ricovero: tra loro ci sono spesso i nonni, figure che all’interno della famiglia possono ricoprire il ruolo fondamentale di educatori per i piccoli nipoti. Fortunatamente un intervento assolutamente positivo posto in essere a favore di queste figure familiari, talvolta surrogati delle figure genitoriali, è avvenuto con la L. 219/2012 che ha riconosciuto loro un vero e proprio diritto di frequentazione nei confronti dei nipoti, ove coinvolti in separazioni o divorzi. A tale inerzia, spesso si contrappone un eccesso di intervento che diventa vera e propria invasività nella sfera del privato, del tutto ingiustificata e sproporzionata: basti pensare al caso avvenuto a Basiglio nel 2008: a causa di un disegno e false accuse degli insegnanti scolastici due bambini di 9 e 12 anni erano stati sottratti dalla loro famiglia per 69 giorni e costretti a vivere in due diverse case d'accoglienza, senza alcun tipo di indagine e/o verifica. Gli 5 assistenti sociali erano venuti in casa e avevano portato via i bambini senza avere alcuna prova della verità del detto dagli insegnanti. Gli insegnanti della scuola frequentata dalla piccola, infatti, avevano segnalato ai servizi sociali di aver trovato un mese prima un disegno con allusioni erotiche sotto il banco della bambina: tra gli operatori scolastici era nato il sospetto di relazioni malsane tra lei e il fratello, ed era partita una segnalazione alle autorità. Poi però, dopo l’istruttoria del Tribunale per i minorenni, era emerso che a realizzare quel disegno era stata – per gioco – un'altra alunna. Il trauma di questi bambini rimane, però, certamente irreparabile a causa dell’ingerenza – fuori luogo, sussiegosa e presuntuosa – dello Stato. Ecco che allora, l’atteggiamento di generale indifferenza o sproporzionata invasività dello Stato costringe il singolo – ovviamente insoddisfatto da questa duplice modalità di intervento statale – a chiudersi ancora di più nel suo microcosmo, fatto di soli desideri e diritti, e di nessuna responsabilità. E forse anche l'introduzione dei più recenti istituti giuridici, che consacrano e sdoganano la precarietà affettiva, non solo non sono di ausilio alla stabilità dell'amore ma, anzi, costituiscono un incentivo alla superficialità. 3.1 DIVORZIO BREVE E IL “MODELLO LAS VEGAS” L'intento del divorzio breve è quello di laicizzare in parte il matrimonio, troppo legato allo spirito canonico. Ma la semplificazione legislativa è aberrante: non incide come dovrebbe sulle procedure giudiziali, ma deteriora sostanzialmente i valori del matrimonio, anche laico. Due sono attualmente gli strumenti normativi in Italia finalizzati a questo scopo: il DdL sul “divorzio lampo” – approvato il 29 maggio u.s. alla Camera ma arenato ora al Senato, quindi non efficace – e il DL 132/2014 sul “divorzio fai-da-te” – entrato in vigore già dal 13 settembre u.s. con riferimento alla negoziazione assistita. Entrambi però, se non convertiti in legge, sono destinati a morire. Il primo consentirebbe la riduzione dei tempi di attesa che legittimano la domanda di divorzio per farli passare da 3 anni a 12 mesi (in caso di separazione giudiziale) e a 6 mesi (in caso di separazione consensuale) indipendentemente dalla presenza o meno di figli. Fa ridere: non sarebbe meglio il divorzio immediato alternativo alla separazione? Il secondo, già dal 13 settembre scorso, ha introdotto l’istituto della negoziazione assistita che consente ai coniugi – in assenza di figli minori o di maggiorenni non economicamente autosufficienti nonchè portatori di handicap – di rivolgersi a un avvocato (o due) per sottoscrivere l’accordo che metta fine al loro matrimonio. Senza dover passare dal Giudice. Tale progetto normativo, inoltre, prevede l’introduzione dell’ulteriore procedura innanzi all’Ufficiale dello Stato Civile da applicarsi alle medesime condizioni – con l’aggiunta del divieto di pattuizioni con oggetto i trasferimenti patrimoniali – e che diventerà efficace a partire dal 30° giorno successivo all’entrata in vigore della legge di conversione del decreto. Questa novità, nei fatti, consente una semplificazione giudiziaria del 6 tutto minima perché, giusta le strette condizioni alle quali può applicarsi, si rivolge a una “utenza” residuale. Non solo. Oltre a non determinare sul piano pratico un reale dimezzamento dei tempi della Giustizia, il messaggio che passa è assolutamente negativo: prende piede, infatti, un modello alternativo di famiglia, il “modello Las Vegas”, dove il matrimonio si fa e si disfa in una notte, ridotto a un contratto qualsiasi. Con la negoziazione assistita e, ancor più, con la procedura davanti all’Ufficiale di Stato Civile, sparisce la figura del Giudice: ma il magistrato, chiamato al tentativo di riconciliazione obbligatorio, rappresenta proprio la figura istituzionale, pubblica, responsabile e interessata a salvaguardare i progetti di coppia. L’idea - pericolosa – che passa è che il legame di coppia non sia un valore socialmente rilevante ma un fatto esclusivamente privato e, di fronte alla scelta di separarsi/divorziare da parte di una coppia, lo Stato sembra defilarsi e dire “mettetevi d’accordo voi, io non c’entro". Tale processo di semplificazione rappresenta, così, un’ulteriore ritirata del sistema pubblico rispetto al sostegno alla famiglia e contribuisce a banalizzare e indebolire il vincolo matrimoniale e il valore della famiglia nel nostro disegno sociale: lo Stato non si muove nella prospettiva di sostenere le responsabilità familiari, ma preferisce lasciare il destino del legame familiare alla solitudine (e ai capricci) delle coppie. Al contrario, l’istituzione del matrimonio, la stabilità della famiglia, i ruoli coniugali e genitoriali sono - e devono essere – un importante valore di interesse sociale. Perché, la verità è che ci perdiamo un po’ tutti, quando una famiglia si sfalda e la sua progettualità fallisce. Ci vorrebbe in sostanza un movimento di pensiero destinato a rifondare i valori e il significato della famiglia, luogo deputato alla costruzione dell’amore e alla sfida delle responsabilità. Alla fine di questo interessante argomento sono intervenuti i soci : Rossi, Guastamacchia, Ascoli e Savino COMUNICAZIONE DEL TESORIERE Incasso quote semestrali di associazione al club con sistema SDD Leggere allegata comunicazione del Tesoriere COMUNICAZIONI DALLA SEGRETERIA ROTARY IN SCENA 2015 “ Manzoni Derby Cabaret ” Martedì 10 Febbraio 2015 ore 21.00 Teatro Manzoni - Via Manzoni, 42 – Milano L’evento è sostitutivo di conviviale. 7 Il costo per consorti ed eventuali ospiti è di Euro 35,00/persona. E’ prevista una cena alle ore 19.30 al costo di Euro 10,00/persona. La locandina è allegata al presente Bollettino. NOVEMBRE Maria Laura Costantino il 13 >>>>>>>>>>>>>><<<<<<<<<<<<< LIBRETTI TASCABILI A.R. 2014/2016. La ristampa dei libretti tascabili è in lavorazione I soci che ancora non hanno comunicato le eventuali variazioni possono ancora provvedere entro il 10 Novembre inviandoli in Segreteria. In caso contrario saranno messi i dati del precedente libretto Riguardo le fotografie, è indispensabile che esse siano recenti. Chi desidera sia pubblicato il n° di cellulare è pregato di comunicarlo. Vacciniamo Milano 2014: Vi ricordiamo che è ancora in corso la raccolta fondi per sostenere la vaccinazione HPV per il 2014. Potete sostenere e far sostenere questa iniziativa sia donando una dose di vaccino con un contributo di soli 50 € Sia acquistando il libro “ C’ERA UNA VOLTA IL DISTRETTO 46 “ DI RITA PIZZAGALLI Con offerta libera A PARTIRE DA 50 € Fondazione Rotary Club Milano per Milano Per sostenere al nostra Fondazione si può donare il 5 per mille C.F. 97483950156 Teatro Franco Parenti: Sono sempre disponibili per i consoci 5 posti gratuiti , telefonando al n. 02.5999.5203 8