Insalata di mare con legumi,Salmone al forno su fette di limone al
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Insalata di mare con legumi,Salmone al forno su fette di limone al
Insalata di mare con legumi Adoro il pesce in tutte le sue forme (a parte crudo!!!!) specie crostacei e cefalopodi, alias calamari & Co. L’abbinamento con i legumi lo trovo particolarmente stuzzicante e anche molto pratico dal momento che può diventare un ottimo piatto unico da preparare in anticipo con cui risolvere un pranzo leggero o una cena veloce com’è stata la mia ieri sera! Così, tanto per non dire “mi è toccato un panino al volo e ora…non ci vedo più dalla fame”!!! Insalata di mare con legumi Print Prep time 2 hours 15 mins Cook time 25 mins Total time 2 hours 40 mins Per 4 persone Author: Federica Recipe type: Secondi piatti Serves: 4 Ingredienti 800 gr di mix per insalata di mare (calamari, moscardini, polpo, gamberetti…) 250 gr di ceci lessati 250 gr di fagioli rossi lessati 1 costa di sedano 1 carota 1 spicchio d’aglio 1 cipollotto rosso un mazzetto di prezzemolo un rametto di timo un rametto di maggiorana olio evo aceto balsamico sale peperoncino (facoltativo) Procedimento 1. Lessare il misto pesce in acqua bollente salata con carota, sedano, aglio e un ciuffo di prezzemolo per circa 25 minuti. 2. Una volta freddo, riunirlo in una terrina insieme a ceci e fagioli, timo, maggiorana e prezzemolo tritati molto finemente e cipollotto a rondelle. 3. Preparare un’emulsione con olio e aceto balsamico, sale e, se piace (io assolutamente SI!), una punta di peperoncino. 4. Condire l’insalata e lasciarla riposare per un paio d’ore a temperatura ambiente prima di servire. Salmone al forno su fette di limone al sale In uno dei tanti giri a spasso per la rete mi son capitate sotto gli occhi le fette di limone al sale e subito mi è presa la curiosità di provarle, of course! Tipici della cucina etnica marocchina, i limoni sotto sale sono usati moltissimo per insaporire zuppe e tajine, ma la cottura su fette di limone è estremamente versatile, oltre che leggera e nello stesso tempo gustosa. Unico “inconveniente” è la preparazione anticipata dei limoni confit, ma ne vale la pena. Io di solito le preparo con una settimana di anticipo, approfittando del rifornimento spesa del week end, per utilizzarle il fine settimana successivo. Questa è stata la volta del salmone, ma cambiando gli aromi è un’ottima soluzione anche per altri tipi di pesce come orata, spigola o rana pescatrice. Salmone al forno su fette di limone al sale Print Prep time 10 mins Cook time 15 mins Total time 25 mins Per 2 persone Author: Federica Recipe type: Secondi piatti Serves: 2 Ingredienti 2 fette di salmone 1 spicchio d’aglio 1 rametto di rosmarino mix “creola” in grani (pepe multicolore) poco pangrattato 1-2 cucchiai di limoncino (se fatto in casa…meglio!) 2 limoni NON trattati sale grosso q.b. olio evo Procedimento 1. Preparare in anticipo il limone al sale. 2. Una volta lavati e asciugati, tagliare i limoni a fette di circa ½ cm e disporli in un contenitore di vetro, alternati al sale grosso che deve ricoprirli per bene. 3. Terminare con uno strato di sale, chiudere e lasciar riposare a temperatura ambiente da un minimo di 48 ore fino anche a 2-3 settimane. 4. Per la cottura del pesce, coprire il fondo di una pirofila con le fette di limone, eliminando tutto il sale visibile (si possono anche passare velocemente sotto l’acqua, tamponandole poi con carta assorbente). 5. Appoggiare su ciascuna un ciuffetto di rosmarino e adagiarvi sopra le fette di salmone, asciugate bene con carta da cucina, strofinate con lo spicchio d’aglio e insaporite con una bella macinata di pepe multicolore da ambo i lati. 6. Cospargere le fette con un po’ di pangrattato, condire il tutto con un filo di olio, mezza tazzina di acqua tiepida e il limoncino ed infornare a 180°C per circa 15 minuti, accendendo il grill negli ultimi minuti di cottura, fino a che la superficie è ben dorata. 7. Servire subito. Visto che siamo in rosa…non posso non dedicare questa ricetta ad una raccolta tutta rosa come quella di Sara. Ma il pesce è anche perfetto per restare in forma con gusto. Con questa ricetta partecipo ancora alla raccolta di Gaijina. Confettura di prugne albicocche con zenzero mandorle a lamelle e e Oltre al sole e al caldo, una delle cose che amo maggiormente della bella stagione è la gran varietà di frutta che è in grado di offrirci: fragole, ciliegie, pesche, albicocche, susine, melone, anguria…un vero trionfo di colori e di sapori. E quale miglior sistema per cercare di prolungare i profumi dell’estate se non un bel barattolo di confettura “home made” con poco zucchero e ricco di frutta a pezzettoni? Qualche anno fa mi lasciai tentare dall’uso della pectina per cercare di velocizzare i tempi ma confesso che l’entusiasmo iniziale per la rapidità e la resa (quasi il doppio dei vasetti a parità di frutta!!!) è subito svanito al primo assaggio. Il sapore poteva andare (anche se una nota di…”industriale” mi sembrava di avvertirla) ma ciò che non mi piaceva era la consistenza: non una crema ma una gelatina che si prendeva a pezzi e mi richiamava alla mente le marmellate del supermercato e che sulle crostate si trasformava in un lago di sciroppo…mai più!!!! Le buste di pectina avanzate son finite dritte dritte nella spazzatura. In compenso mi son trovata bene ad aggiungere alla frutta una mela grattugiata oppure, se proprio alle strette con i tempi, il microonde è un’ottimo compromesso.Le confettura di prugne e quella di albicocche sono le mie preferite e visto che avevo delle prugne “contadine” belle mature ma un po’ pochine per aver voglia di marmellatare solo per loro, ho pensato di aggiungerle ad altrettante albicocche arricchendo il tutto con delle mandorle a lamelle e profumando con una nota di zenzero…fantastica da spalmare su pane e fette biscottate a colazione, ma anche semplicemente da mangiare a cucchiaiate! Confettura di prugne e albicocche con zenzero e mandorle a lamelle Print Prep time 40 mins Cook time 2 hours Total time 2 hours 40 mins Per 4-5 vasetti Author: Federica Recipe type: Marmellate Serves: 4-5 Ingredienti 750 gr di prugne rosse 750 gr di albicocche 500 gr di zucchero 1 mela (possibilmente renetta) 1 limone 1 arancia zenzero in polvere 50 gr di mandorle a lamelle Procedimento 1. Lavare prugne e albicocche, snocciolarle e tagliarle a pezzetti. 2. Sbucciare la mela e grattugiarla con la grattugia a fori grossi. 3. Spremere il limone e l’arancia e filtrare il succo. 4. Mettere la frutta in una casseruola di acciaio, aggiungere il succo del limone e 50 ml di succo d’arancia, porre sul fuoco e lasciar cuocere a fiamma bassa mescolando di tanto in tanto, fino a che il liquido sarà quasi del tutto ritirato. 5. Aggiungere lo zucchero, lo zenzero in polvere (quantità a piacere secondo i gusti; io tendo ad abbondare un po) e proseguire la cottura sempre a fuoco basso, mescolando 6. 7. 8. 9. spesso per evitare che la frutta si attacchi, fino a raggiungere la giusta consistenza (prova piattino!). Una volta aggiunto lo zucchero si può frullare il tutto con il frullatore ad immersione se si preferisce una marmellata “liscia” ma io non l’ho fatto perchè amo quella con i bei pezzettoni di frutta. Una volta pronta la marmellata, aggiungere le mandorle a lamelle, mescolare velocemente e invasare ancora bollente nei vasetti lavati e sterilizzati. Chiudere i vasetti, avvolgerli con un panno e lasciarli raffreddare completamente. Si sentirà un “clac” appena i vasetti faranno il vuoto! Note * Il peso della frutta è considerato al netto di noccioli ed eventuali scarti. * Piccolo trucchetto: appena invasata la marmellata, metto i vasetti aperti in micro alla max potenza fino a che prendono leggermente il bollore, chiudo immediatamente e avvolgo nel canovaccio. Un grazie a Martolina per il prezioso consiglio del micronde. Con le Dita nel barattolo partecipo alla raccolta di Martina. Pepatelli abruzzesi Tipici della provincia di Teramo (la mia città d’origine), in modo particolare delle zone montane, i “papatìlle” sono piccoli biscotti piatti che sembrano vagamente ricordare, per la forma, i cantucci toscani. In realtà sono molto diversi, a base di farina integrale, miele, scorza gratugiata d’arancia, mandorle e, nota curiosa, pepe, che conferisce loro un gusto unico e particolarissimo. Di queste piccole golosità tipiche del periodo natalizio esistono diverse versioni: solo farina bianca, solo farina integrale o mix delle due; più o meno mandorlosi, sottili o leggermente spessi, morbidi o croccanti. Ricordo che mia nonna paterna li faceva di sola farina bianca, con poche mandorle e poco pepe, abbastanza spessi e morbidi ma non ho mai amato molto quello che chiamavo “effetto cheewing gum” probabilmente dovuto alla presenza del miele. Mastica mastica, il pepatello sembrava essere sempre lì, appiccicato ai denti, senza aver nessuna intenzione di andar giù. E la farina bianca sembrava rendere il tutto troppo dolce per i miei gusti. Da criceto/scoiattolo quale sono, ho un debole speciale per la frutta secca e per le consistenze sgranocchiose. Questa è la versione che ho imparato da mia mamma (e che lei a sua volta ha ereditato dalla sua) e, neanche a dirlo, la mia preferita, perchè croccantissima e ricchissima di mandorle. Pepatelli abruzzesi Print Prep time 40 mins Cook time 30 mins Total time 1 h 10 mins Author: Federica Recipe type: Dolci tipici Ingredienti 500 gr di mandorle 500 gr di miele millefiori 500 gr di farina di tritello (è la farina che contiene la parte fine della crusca) o, in alternativa, farina integrale 2-3 arance non trattate pepe nero Procedimento 1. Lavare le arance, asciugarle bene e grattugiare la scorza (solo la parte arancione) abbastanza finemente. 2. In una casseruola far sciogliere il miele a fuoco bassissimo. 3. Sulla spianatoia mescolare la farina con le mandorle, la scorza delle arance ed una generosa macinata di pepe. 4. Aggiungere pian piano il miele caldo e cominciare ad impastare; il tutto alla fine risulterà piuttosto 5. 6. 7. 8. 9. 10. consistente. Per la quantità di pepe, dipende molto dai gusti ma si dovrebbe sentire leggermente il pizzico…da cui il nome pepatelli. Con la pasta formare dei filoni rettangolari ed ppoggiarli sulla placca del forno. Cuocere 170°C fino a che la superficie risulterà dorata. Dai filoni ancora caldi ritagliare i pepatelli dello spessore di 3 mm circa Disporre i pepatelli nuovamente sulla leccarda e ripassarli in forno ancora per qualche minuto in modo da renderli croccanti. Per quet’operazione non è necessario che il forno sia acceso, va benissimo anche il forno appena spento ancora bello caldo, e ovviamente tanto più vi si terrano dentro, tanto più i pepatelli risulteranno croccanti. 11. Una volta freddi riporre i “papatìlle” in una scatola di latta. Ben chiusi, si conservano a lungo…se durano! Note Per tagliare i pepatelli usare un coltello affilatissimo ed aiutarsi con un canovaccio, altrimenti si rischia l’ustione! Con questa ricetta partecipo all’E-book di Dolci Pasticci. Biscottiamo? Ma sì dai… come resistere alla simpatica proposta de “Il criceto goloso“?!?! Plum cake sorpresa alle carote…con Ricordate le “CAMILLE” del Mulino Bianco? Magari mi sbaglio, ma credo che il boom delle torte alla carota sia cominciato proprio da lì. Quando ero piccola ne andavo pazza, erano le mie merendine preferite, benchè di merendine non ne abbia mai fatto gran consumo (la mia mamma preferiva di gran lunga una ciambella o crostata fatta in casa ai prodotti confezionati). Con un tenero sorriso ricordo quando, appena uscite sul mercato, durante gli spot pubblicitari mio padre scuoteva la testa scettico dicendo “Ecco, non sanno più cosa inventare…ora ci mancavano anche le carote nelle torte“. Già, le carote non gli sono mai piaciute troppo! Ma se lui era prevenuto, io bambina ero stuzzicata da quella novità e un giorno convinsi la mamma a comperarmi un pacco di Camille; le assaggiammo insieme…fu subito conquista. E insieme decidemmo di giocare un piccolo scherzetto a papà! Una sera dopo cena con la faccina innocente gli dissi “papà, chiudi gli occhi e apri la bocca, ti faccio assaggiare una cosa” e giù via un pezzetto di merendina. “mhhhhhh, che buona, cos’è? L’hai fatta tu con la mamma?” “No papà, sono le tortine alla carota che critichi tanto in TV!” e da allora zitto e muto come un pesce davanti alla pubblicità ma famelico come un lupetto davanti al pacco di Camille! E poi dicono i bambini…. Dopo tanti anni ho riassaggiato queste merendine nella nuova versione, più buona (in teoria) ma ne sono rimasta un po’ delusa. Non era lo stesso sapore che ricordavo da piccola, chissà magari crescendo i gusti cambiano ed i ricordi conservano sempre un qualcosa di speciale rispetto alla realtà, o forse quella nuova ricetta non le ha poi migliorate così tanto, almeno per me! Però il pallino di una bella tortina alla carota mi è rimasto e visto che a fare pasticci in cucina mi diverto un mondo ho deciso che avrei provato a farmelo da sola un bel plum cake carotoso. E giacchè c’ero, perchè non approfittarne per smaltire anche un po’ di Nutella? Insomma, questo è quello che è venuto fuori dal pasticciamento. Plum cake alle carote e nutella Print Prep time 20 mins Cook time 40 mins Total time 1 h Per uno stampo 30×11 cm Author: Federica Recipe type: Plum cake Serves: 8-10 Ingredienti 120 gr di farina 00 80 gr di fecola 100 gr di burro morbido 2 uova 50 gr di zucchero bianco 50 gr di zucchero di canna 180 gr di carote già pulite nutella q.b. (mai troppa!) 1 bustina di lievito cannella in polvere latte q.b. (50ml circa) sale zucchero a velo Procedimento 1. Grattugiare le carote con la grattugia a fori larghi, strizzarle bene e lasciarle asciugare su carta da cucina 2. 3. 4. 5. 6. 7. in modo da eliminare tutta l’acqua. In una ciotola lavorare a crema con le fruste elettriche il burro morbido con i due tipi di zucchero e un pizzico di sale, fino ad ottenere una crema soffice. Aggiungere i tuorli uno alla volta, incorporando il successivo solo dopo che l’altro è stato ben assorbito. Aggiungere una spolverata di cannella poi, piano piano con una spatola, incorporare la farina setacciata con il lievito, alternandola al latte se il composto diventa troppo sodo. Amalgamare bene, unire le carote e mescolare ancora. Aggiungere infine gli albumi montati a neve ferma con un goccio di succo di limone, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto. Versare metà dell’impasto in uno stampo da plum cake imburrato e infarinato. 8. Distribuire qua e là cucchiaini di nutella in quantità a piacere. 9. Ricoprire con il resto della pasta, e terminare con qualche altra cucchiaiata di nutella in superficie. 10. Infornare a 180°C per circa 40 minuti (fare la prova stecchino). 11. Lasciar raffreddare su una gratella e servire cosparso di zucchero a velo. Note Un’alternativa veloce è usare le carote julienne in busta da tagliuzzare con le forbici. Non le amo da condire in insalata perchè troppo secche ma per i dolci sono perfette, asciutte all’osso! Un abbraccio e buona merenda. Brownies golosi al caffè Tipici amanti Ideali sente dolcetti della cucina statunitense i brownies sono una vera delizia per gli del cioccolato e non solo! come scacciatristezza (non propriamente salvalinea…) nei giorni cui ci si un po’ giù, sono incredibilmente facili da preparare, perfetti per accompagnare una bella tazza di latte o di thè a merenda, per chiudere una cenetta romantica o da regalare agli amici. Insomma…ogni occasione è buona per lasciarsi tentare da questi bocconcini cioccolatosi che ho rivisitato per l’occasione con l’aggiunta di caffè, cannella e una punta di peperoncino! Brownies golosi al caffè Print Prep time 20 mins Cook time 40 mins Total time 1 h Per uno stampo 18×18 cm Author: Federica Recipe type: Torte Serves: 9-12 Ingredienti 150 gr di zucchero di canna 100 gr di burro 150 gr di cioccolato fondente al 70% 4 uova medie 1 cucchiaio di caffè solubile 50 gr di pinoli 70 gr di farina 00 1 cucchiaino di bicarbonato cannella e peperoncino in polvere sale zucchero a velo Procedimento 1. Spezettare 100 gr di cioccolato fondente e lasciarlo fondere insieme al burro a bagnomaria o in micro. 2. Aggiungere il caffè solubile e mescolare fino a che è sciolto completamente. 3. In una ciotola remontano bene le uova con lo zucchero e un pizzico di sale, fino a renderle soffici e spumose. 4. Aggiungere una generosa spolverata di cannella e una punta di peperoncino, secondo gusto. 5. Unire il cioccolato fuso tiepido e, a seguire, poco per volta, la farina setacciata con il bicarbonato. 6. Mescolare delicatamente. 7. D a u l t i m o i n c o r p o r a r e i p i n o l i e d i l r e s t o d e l cioccolato tritato grossolanamente. 8. Trasferire il composto in uno stampo imburrato e infarinato e cuocere in forno caldo a 180°C per circa 40 minuti. 9. Una volta freddo, tagliare il dolce a quadrotti e servire spolverato di zucchero a velo. Ma ripensandoci…anche una bella pallina di gelato alla vaniglia ci starebbe niente male! Grazie a Dida per la sua raccolta. Pane di farro senza impasto Conoscete il pane senza impasto? E’ un pane con pochissimo lievito e che, come dice il nome, NON si impasta! La strepitosa idea pare sia di Jim Lahey della Sullivan Street Bakery di NY ed il risultato è favoloso: un pane leggerissimo, dall’aspetto rustico, “campagnolo” e dalla mollica ben alveolata, e il bello è che non richiede olio di gomito, nè impastatrici o mdp, solo la pazienza di aspettare e…fa tutto da sè!! Va’ iniziato il giorno prima e richiede 18-24 ore di lenta lievitazione, ma è proprio la lunga fermentazione, insieme all’alto grado di umidità (siamo all’80%) a permettere la formazione della maglia glutinica senza la necessità di impastare. L’altra particolarità è la cottura in pentola, che permette di sfruttare il vapore prodotto dall’impasto senza la necessità di umidificare il forno durante le prime fasi della cottura del pane. Da quando l’ho scoperto, l’ho rifatto spesso (è quasi diventata la tecnica di routine per la sua praticità), anche variando i mix di farine, visto che ho poca predilezione per il pane bianco, e il risultato è sempre stato molto gradito. Questa è la versione con farina integrale di farro, per un pane molto saporito che si sposa bene con prosciutto e formaggi stagionati. Pane di farro senza impasto Print Prep time 24 hours Cook time 40 mins Total time 24 hours 40 mins Per una pagnotta da circa 300 gr Author: Federica Recipe type: Lievitati salati Serves: 1 Ingredienti 125 gr farina di farro integrale 125 gr farina manitoba 1,5-2 gr di lievito di birra fresco ½ cucchiaino di zucchero 1 cucchiaino raso di sale 185 ml di acqua una pentola con coperchio adatta per la cottura in forno Procedimento 1. Verso le 19.00 del giorno prima sciogliere il lievito in 30 ml di acqua tiepida presa dal totale insieme allo zucchero. 2. Lasciar riposare per una decina di minuti. 3. In una ciotola capiente riunire le farinesetacciate con il sale. 4. Aggiungere l’acqua rimasta, quella con sciolto il lievito ed impastare velocmente con una spatola, giusto il tempo per amalgamare bene il tutto. L’impasto è molto idratato e quindi appiccicoso. 5. C o p r i r e l a c i o t o l a c o n u n f o g l i o d i p e l l i c o l a trasparente e lasciarlo nel forno spento per 6. circa 20 ore: l’impasto è pronto quando la superficie è piena di bolle. 7. Verso le 15.00 del giorno successivo, rovescaire l’impasto sulla spianatoia ben infarinta con della semola. 8. Spolverare di farina e dare due giri di pieghe. 9. Coprire con un foglio di pellicola e lasciar riposare per un quarto d’ora circa (ma non è indispensabile). 10. Trascorso il riposo, cospargere abbondantemente di semola un canovaccio pulito e, con le mani ben infarinate, rovesciarvi sopra l’impasto, facendo in modo che la piegatura capiti sotto. 11. Cospargere la superficie con altra semola, richiudere il canovaccio e lasciar lievitare per circa 3 ore. 12. Mezz’ora prima del termine della lievitazione, accendere il forno a 230°C e mettervi dentro la pentola in cui cuocere il pane (ho usato una pentola di pirex con coperchio, del diametro di 18 cm). 13. Una volta che il forno è andato bene a temperatura, tirar fuori la pentola (attenzione…brucia!!!!) e rovesciarvi dentro l’impasto lievitato (operazione che deve essere piuttosto rapida), riportando la piegatura in alto. 14. Coprire con il coperchio e infornare per 30 minuti, poi togliere il coperchio e proseguito la cottura per un’altra decina di minuti, fino a che la pagnottina risulta bella dorata. 15. Una volta cotto, trasferire il pane a raffreddare su una griglia. Eccolo pronto per andare in tavola…. Biscotti da colazione Colazione…il primo pasto della giornata, quello che molti saltano limitandosi ad una frettolosa tazzina di caffè con un piede già fuori della porta di casa! E invece, cosa c’è di più dolce che svegliarsi con l’inebriante aroma del caffè, ritrovarsi intorno alla tavola apparecchiata con i propri cari e darsi la carica per affrontare la giornata con una bella tazzona di latte in cui inzuppare biscottoni che assorbono a gogò senza disfarsi? Ecco, questi sono i classici biscotti da colazione, che spesso di trovano nelle panetterie del sud, reinterpretati con l’aggiunta della farina di kamut, che adoro. L’odore di ammoniaca che si sprigiona non è molto gradevole ma sparisce completamente con la cottura e ne vale la pena perchè i biscotti acquistano una fragranza che non è paragonabile a quella che si ottiene con il comune lievito chimico. I biscotti si conservano bene e a lungo (se ci arrivano!!!!) chiusi in una scatola di latta e sono ancora migliori se consumati dopo un giorno di riposo. BISCOTTI da COLAZIONE Print Prep time 12 hours Cook time 15 mins Total time 12 hours 15 mins Per circa 40-50 biscottoni Author: Federica Recipe type: Biscotti Serves: 40-50 Ingredienti 300 gr di farina 00 200 gr di farina di kamut 2 uova 125 gr di zucchero 100 gr di strutto morbido 70 ml di latte 8 gr di ammoniaca per dolci (carbonato d’ammonio) 4 gr di lievito per dolci 1 limone grande non trattato sale Procedimento 1. Montare bene le uova con lo zucchero, poi aggiungere la scorza grattugiata del limone, lo strutto morbido a pezzetti, poco alla volta e, quando sarà tutto assorbito, unire a filo il latte leggermente tiepido, in cui sarà stata sciolta l’ammoniaca. 2. Aggiungere le farine setacciate con il lievito e un pizzico di sale in un solo colpo e lavorare brevemente, come per la frolla, giusto il tempo per amalgamare il tutto, unendo se necessario un altro po’ di latte. Alla fine la pasta deve risultare bella morbida e liscia. 3. Lasciar riposare a temperatura ambiente in luogo fresco (18-20°C) meglio per una notte o almeno per qualche ora, poi formare i biscotti. 4. Dividere la pasta in 4 parti e formare dei panetti lunghi e non troppo stretti, spessi circa ½ cm che andranno ritagliati a losanghe. Se necessario, aiutarsi con un po’ di farina sulla spianatoia. 5. Rotolare i biscotti nello zucchero semolato da un solo lato, cercando di farlo aderire bene con il palmo delle mani, e posizionarli (con la parte zuccherata in alto) sulla placca del forno foderata di carta forno, lasciandoli abbastanza distanziati fra loro. 6. Far cuocere a 180°C per circa 15 minuti, fino a che i biscotti risulteranno gonfi e appena dorati. 7. Lasciarli raffreddare su una grata prima di riporli in una scatola di latta e aspettare (se ci riuscite!!!) un giorno prima di assaggiare.