Tricologia cosmetica e depilazione nei formulari “Secreti”
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Tricologia cosmetica e depilazione nei formulari “Secreti”
Articolo del gruppo G.I.S.A.G. A cura del Dott. Massei Luca Tricologia cosmetica e depilazione nei formulari “Secreti” L. Massei 1 A far rinascere i capelli cascati1 Farai brucciare le ghiande delle querce, e mescolerai quella cenere col grasso dell’orso ed ontarai il loco. Per la calvizia del capo Ontariai con il sangue caldo della gallina nera e guarirà. Giova parimente fricar le macchie con le radici della mandragola stando al sole, per cinque o sei giorni continui. Per far che i capelli non cadano dal capo, ne i peli della barba. Piglia mele (miele) ,fien greco, occhi di cane teneri in parti uguali, e tutte insieme distillale a lambicco2. Con questa acqua bagnati la testa e la barba il giorno al sole ed anco la sera quando vai a dormire e i pelli e capelli né più cadranno. A chi avesse li capelli bianchi, per farli biondi, come un’oro. 10 Figura 1: Alambicco in rame. Per fare li capelli in color d’oro Piglia allume di rocca libbre tre, Salnitro3 libbre due e Vetriolo romano4 scropoli tre. Fanne acqua a lambicco5 e con quella lavati i capelli e vedrai l’effetto. Tinta per li capelli Piglia litargirio d’oro6 once quattro, Allume di feccia7 once tre, Fior di Calcina viva once una tutti ben polve1 rizzati. Cenere ben crivellata once sei, Gomma arabica dramme sei e con due boccali d’acqua di pozzo falle bollire in una pignatta bene invetriata tanto che l’acqua cali la metà. Poi votala leggermente in uno altro vaso talchè le cose che sono state bollite nell’acqua restino al fondo della pignatta8. Con quell’acqua così torbida e calda bagna una spongia e con la spongia bagnati bene li capelli e poi lasciali mezzo asciugare poi ritornali a bagnare la terza volta. Lasciali asciugare bene poi lavali bene con la lissia9 e col sapone secondo il solito, poi fattelo bene asciugare. Da “Secreti” di D’Alessio Piemontese in Venezia presso Stefano Orlandini anno 1749. Piglia mel (miele) commune, di quello che ha colore zalletto e fa che sia duro, libbre sei. Zafferano oncie una, Curcuma oncie due, e siano ben pistate insieme e messe con il mele tutte dentro una bozza di vetro, che sia tanto grande che i cinque sesti restino vuoti. Acciocchè quando bollirà, non vada fuori, e metFigura 2: Produzione tigli il suo cappello e recipiendella liscivia te, e avverti che il recipiente vole esser grande, e le giunture benissimo turate, e darli fuoco fuoco fino a tanto che siano usciti tutti li detti fumi, e tutta la umidità, e uscirà una materia turbida, e brutta, la quale è puzzolente, ma si vuole colare con una pezza di lino, e serbala così fino che si faccia chia- 2 Apparecchio da distillazione, costituito da una caldaia collegata tramite una serpentina di riscaldamento ad un contenitore di raccolta. 3 Nitrato di potassio. 4 Solfato di ferro. 5 Distilla. 6 Protossido di piombo che una volta si otteneva per coppellazione dall’oro e dall’Argento. 7 Potassio detto “Allume di feccia” perché bruciando il cremor di tartaro, residuato nei tini dopo la fermentazione, si otteneva una cenere ricca,appunto, di potassio. 8 Vaso di terra simile ad una pentola. 9 Acqua bollita con cenere, utilizzata una volta utilizzata per la pulizia della biancheria. 10 Da “Compendio dè Secreti rationali” di Leonardo Fioravanti in Venezia presso Giacomo Zattoni anno 1666 Articolo del gruppo G.I.S.A.G. A cura del Dott. Massei Luca ra, e di colore di rubino. All’ hora lavati la testa con buonissima lisciva11, e asciutta che sarà bagnala con ditto liquor di mele, e poi ogni giorno una volta và seguitando a bagnarti li capelli che diventeranno bellissimi, come un’oro. Et questa cosa hanno usato molte donne, che ho visto io, e è verissimo secreto; assai volte sperimentato da me a molte donne. 2 A far belli li capelli Fa cenere di vite bianche, e da quella cenere pigliane una libbra, e sette libbre d’acqua, e fa liscia. Poi habbi due once di Vitriolo romano, e distemperalo, e mettilo in la detta liscia, e fa bollie, poi piglia, e metti dentro quando bolle, e guarda se il colore te piace, tira indietro dal fuoco, e colalo con una pezza, e mettilo in un boccal di vetro, e fallo stare al sereno tre notti, e quando ti lavi il caFigura 3:Cinabro. po, lassa seccare li capelli, poi habbi una spongia ben netta, e bagnala in questa lisciva, poi lava gli capelli, e lasciali scugare, e diventeranno belli et biondi. Ancora togli mele, e fallo distillare allo lambicco dell’acqua, lavane la faccia alle donne: et divetranno belle, lucenti, et odorifere, et dopo la prima acqua, fagli il fuoco più forte, et farà olio con il quale ongili li capelli et diventeranno biondi. Ancora togli olio di papavero12, et fele di bove13 tanto dell’uno, quanto dell’altro, poi togli un poco di vin bianco, et mistica tutte queste cose insieme a modo di ungento, et dapoi che tu hai lavata le testa, et asciugata bene, ongili di questo unguento, et saranno biondi. Ancora piglia dell’acqua che ven fuori dalle viti quando sono potate del mese di Marzo, et con quella acqua lavati i capelli, et diventeranno belli. Ancora a fare belli li capelli, piglia Salnitro, Vitriolo, Alume di Rocca, Cinaprio14, di tutti tanto, et mestica insieme, et fanne polvere, et distillalo al lambicco con poco fuoco, et con quell’acqua lavati li capelli, non toccando la coccia. Ancora a fare li capelli crespi, prendi corno di Castrone, e brucialo, e 11 Detergente primitivo ottenuto per bollitura della cenere con acqua. Ne deriva un prodotto alcalino contenente Idrossido di Potassio detto comunemente soda caustica, veniva poi filtrata ed usata. 12 Olio trasparente ottenuto per pressa a freddo dai semi neri della specie Papaverum Somniferum, oggi utilizzato nella pittura. 13 Il Fiele di Bue prodotto animale ricco in Colesterolo, Glicina e derivati della Lecitina e Colina, possiede proprietà emulsionanti, ancora oggi viene utilizzato come fissativo in pittura, restauro ecc. 14 Il Cinabro è un minerale rossiccio ricco in Mercurio la formula Chimica è HgS. fanne polvere, e così fa di ongie di Capra, e fanne unguento, e ungi li capelli. Ancora fa lisciva di limatura di carne, (sia che carne si vuole), e lava li capelli, e quando sono asciutti ongi con grasso di gallina. Ancora a fare li capelli negri, togli limatura di Ferro, e mettila in aceto otto dì poi ongi li capelli, e diventeranno negri. Ancora a fare che li capelli non diventino canuti, togli Lombrici, e bruciali, e mestica con olio, e ongi li capelli. Ancora se non vuoi diventare calvo lavati la testa con Orina di Cane, non sarai calvo. A far nascere li capelli Togli ovi di gallina, e falli cuocere, tanto che siano duri, poi piglia li rossumi, e mettili in la padella al fuoco, et mistica tanto che venga fuori olio, poi lo spremi con una pezza di lino, e con questo olio ongi dove vuoi, e rinasceranno. Ancora togli rane verdi, e lucerta verde, e taglia via la testa, e la coda, e piglia api, tanto dell’uno, quanto dell’altro, tutte queste cose metti insieme in una pignatta, e metti in forno, e fanne polvere, e questa polvere di stempra con olio detto di sopra, e con questo ongi dove mancano li capelli, e rinasceranno. Del modo di farsi negri i capelli, e le ciglia degli occhi, e la barba. Quando una donna o ad un’uomo gli incominciano a venire i peli canuti e li vuol negri per parere più giovane, faccia in questo modo, cioè. Piglierai cenere di legno forte, faccia liscia forte e ben bollita. Poi torrai di detta liscia libre quattro, litargirio d’oro libra una, che sia benissimo spolverizzato e così metterai nella sopradetta liscia e la farai bollire tanto, che cali il terzo, bagnati, i peli e veniranno negrissimi, per lustrali piglierai olio di mandorle dolci libra una, cera gialla oncia una, foglie di Salvia verde oncie quattro e tutte le sopraddette cose siano bollite insieme dentro un pignatello, fino a tento che le dette foglie di Salvia sieno tutte disseccate, di poi lo colerai, con quello tu venirai ongendo la barba, oven capelli tinti e venirà lustra e bella come se la persona fosse di età di 25 anni. Questo è secreto molto bello per tale effetto ed è verissimo. Perciochè il Litargirio è di specie di Piombo e il Piombo di sua natura fa negro e da liscia solve e diseca l’umidità superflua de i peli e li conserva negri e perciò questo è certissimo e buon esperimento. Del modo di fare bionda per i capelli alla Napolitana. La bionda che usano la maggior parte delle signore napoletane è questa, cioè. Piglia liscia fortissima libre dodici e dentro mettivi oncie dodici di Tartaro Calcina- Articolo del gruppo G.I.S.A.G. A cura del Dott. Massei Luca to15, legno di Hedera tagliato minuto libre dodici, piglia di Orzo16 libre una e tutte sopradette cose siano messe dentro una boccia benissimo otturata e messe al sole per alquanti giorni. Quando tal bionda si vuole operare, bi3 Figura 4: Orzo. sogna che i capelli siano benissimo lavati con liscia e sapone e poi benissimo asciutti e con quella bagnarli e stare al sole e in due o tre volte diventeranno biondi bellissimi e di colore molto dilettevole da vedere e questo è bellissimo e nobilissimo secreto di bionda. Del modo di fare un’altra bionda che si usa a Venetia. A venetia si fa una sorte di bionda, la qual è bellissima e fa i capelli quasi bianchi e di questo colore si dilettano molto le gentildonne Venetiane. La detta bionda si fa in questo modo, cioè, si piglia di quella liscia dove è stato Figura 5: Coda di Lucertola. cotto dentro della seta17 alle tentorie e per ogni libra vi si mette once una di Tartaro Calcinato, che sia bianco, e con queste si bagnano i capelli e poi si stanno al sole fin che si asciugano e questa, come di sopra ho detto, fa i capelli biondi, che quasi più presto pendono al bianco che altrimenti, dopo asciutti, se gli dà il fumo del Solfo giallo, il quale li fa più biondi e questa è la bionda che adoperano la maggior parte delle donne Venetiane per biondeggiarsi. Le donne Spagnuole e Francese si dilettano molto di avere belle ciglia negre e quelle che la natura le ha fatte altramente se le fanno negre con artifizio e il negro che usano lo fanno in questo modo. Pigliano un cucchiaio d’Ottone; e dentro lo ungono un pochetto con olio di Mandorle Dolci e poi lo mettono sopra la candela accesa pur dalla banda che hanno unta e lo fanno empire di fumo. Dipoi pigliano un pennello di coda di Varro18 e lo rimenano per quel fumo e col detto pennello si fa negre le ciglia. In vero il farsi negre le ciglia è cosa che orna molto le donne e le parer più belle assai. A far neri i capelli o la barba.19 Piglia fiori di noce e noce verde picciole e poni a seccare e fanne polvere. Poi piglia olio di Castoreo20 un quarto d’oncia, olio di Lino fa oncie sei e metti insieme i detti oli. Poi piglia la sopraddetta polvere e legala in una pezza di lino a modo d’un bottone e fallo bollire per un credo21 nelli detti oli. Lava i capelli o la barba e asciugali poi bagnali di questo olio unguendone il pettine con quello bollito e così continuando diventeranno neri. A far crescere li capelli.22 Piglia cauda equina23, occhi di cane, frassinella24, tasso barbasso25, ana. Delle sopradette cose ne farai lissia e 18 La coda di lucertola, cernuus Saururus, produce dei fiori tra giugno e settembre lunghi ed arcuati. Sono curiosamente simili ad il pennello che oggi normalmente si usa per applicare il mascara. Il suo habitat è in zone paludose, umide e comunque con acque molto basse. 19 Da “Secreti” di Isabella Cortese, stampato in Venetia presso Giacomo Cornetti 1584. 20 Del modo di fare un negro da tingere le ciglia degli occhi. 15 Tartaro era il nome generale assegnato agli acidi dell’Acido Tartarico. 16 La procianidina B-3, isolata dall'orzo e identificata come agente stimolatore della crescita dei capelli, possiede un potenziale di opposizione alla regolazione inibitrice del TGF-1, come sostengono gli scienziati giapponesi Ayako Kamimura e Tomoya Takahashi. hanno pubblicato le loro scoperte nel Journal of Experimental Dermatology (numero di dicembre 2002). 17 Oggi nella cosmetica sono molto apprezzati gli shampoo arricchiti con proteine della seta come la Sericina, con azione protettiva e ristrutturante del capello, siamo innanzi ad un precursore della cosmesi moderna? Il Castoreo è il prodotto secreto dal Castor. fibr. L. , animale appartenente alla famiglia dei roditori. Viene prodotto da due ghiandole allungate, che si trovano racchiuse nell’addome del castoro. Ha un odore sgradevole che i profumieri annoverano tra gli “odori fecali” ed il sapore è acre e amarognolo. Insolubile in acqua e poco solubile in alcool ed etere. Il più pregiato è il tipo Siberiano, più comuni sono le tipologie Russe e Canadesi. 21 Preghiera Cattolica. 22 Da “Della summa de secreti universali in ogni materia” di Timoteo Rossello in Venetia presso Giovanni Bariletto 1575 23 In medicina si intende l'insieme delle ultime radici spinali che, dalla porzione terminale del midollo spinale, percorrono, affiancate e racchiuse nel sacco terminale delle meningi spinali, il canale vertebrale e quello sacrale, per uscirne dai rispettivi fori di coniugazione. In questo caso l’autore potrebbe anche semplicemente, con maggior probabilità a mio parere, indicare la coda di cavallo vera e propria. 24 Il nome botanico è Dictamnus albus, pianta diffusa nelle boscaglie aride e nelle foreste di pini dell'Asia orientale e dell'Europa sudoccidentale, ricca di oli volatili. 25 Il Verbascum thapsus può raggiungere i due metri di altezza e si presenta con fiori a spiga fitta, di colore giallo, piuttosto grandi, un po' odorosi e molto pelosi. Anche le foglie sono piuttosto grandi Articolo del gruppo G.I.S.A.G. A cura del Dott. Massei Luca con quella tepida te ne lavarai spessissime volte e vedrai che prestissimo ti cresceranno li capelli, è bonissimo ancora, pigliare cenere di lucerte, cenere di fave fresche ana e stempera con oglio mirtino26, et con questa ontione, usandola spesso, ti cresceranno li capelli meravigliosamente. 4 Alli peli che non rinascano più.27 Untarai il luoco dove vorrai che non nascano i peli con il sangue del lepore caldo come s’ammazza e di sopra ontarai con il seme dell’ortica selvatica pesto, disfatto con l’oglio di olive, ovvero con i cervelli de i pipistrelli pesti e dissoluti con latte di donna, ne unterai il luoco. Per far cadere i peli. Piglia calcina viva28 e falla dissolvere in tanta acqua di pozzo che sia ben liquida, dapoi falla bollire tanto che ella divenga spessa. Poi aggiungevi orpimento29 e mescolala benissimo talchè ella sia come un unguento, dapoi distendila sopra una Figura 6: Orpimento. pezza30 e mettila sopra il luogo peloso e lascia vela sopra un poco, dapoi levala via, ed il pelo ne verrà via con la pezza e se tu vorrai che li peli non ritornino a nascere aggiungevi alla composizione un poco di suco di jusqiamo31 purificato e li peli non rinasceranno. soprattutto alla base, mentre tutta la pianta è coperta da una peluria biancastra o tenuamente giallognola. 26 Olio essenziale di Myrtus communis che nella sua composizione presenta Mirtolo, Mirtenolo e Geraniolo e altri principi attivi minori. 27 Da “Secreti” di D’Alessio Piemontese in Venezia presso Stefano Orlandini anno 1749. 28 Ossido di Calcio, fortemente alcalino e caustico può provocare gravi ustioni alla pelle 29 Minerale costituito da Solfuro di Arsenico. 30 La formula Calce + Solfuro d’Arsenico sembra fosse usata anche molto tempo prima della pubblicazione di questo trattato in Oriente, addirittura un preparato con composizione simile, denominato “Rusma Turca” restò in voga sino ai primi anni del Novecento. Quello che colpisce è il modo come viene applicato il preparato, molto simile alle strisce depilatorie presenti nel mercato, naturalmente prive di Arsenico e Calce. Le prime strisce depilatorie sembra fecero la loro comparsa nel dopoguerra e contenevano il Solfidrato di Calce. 31 Il Hyoscyamus niger è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Solanacee, Spontanea in Europa, questa specie risulta resistente ai climi freddi ma si trova anche nelle vicinanze del mare. Contiene principi attivi simili alla belladonna, quali la scopolamina e l'atropina (DL-giusciamina). Dalla pianta viene anche estratta la losciamina, principio attivo usato in medicina come anticolinergico. Secreto raro il quale usano le gran signore more per far che le lor figliuole non abbiano peli sotto le braccia, o in altra parte con piacimento e questo secreto hebbi io in sorta l’anno 1521, da una gran signora. Quando la figliuola è nata, subito hanno apparecchiato una piastra d’oro32 o un ducato o anello o altra cosa tale e lo tengono nel fuoco tanto che venga rosso, ed infuocato, ma che non si fonda e pigliandolo con una tenaglia così infuocato, lo vanno menando sopra il luoco ove non vogliono che nascono i peli e poi subito l’ungono con olio rosato o violato. E d’indi 24 ore tornano a far il medesimo un’altra volta. E così in quel luogo non nascono peli giammai. E se pur alcuna vi nascano, li fanno cader con l’unguento o con altro e tornano a scottarlo come prima e sicuramente non rinascono poi più mai. Questo stesso rimedio ho io fatto fare ad alcune gentildonne per levare i peli della fronte, a quelle che l’hanno fatto bene, tutte l’hanno trovato verissimo e tenuto per grandissimo secreto. Ma l’oro vuole esser fino, perché la scottatura dell’oro puro non pure lassa segno come lo lassa quella d’ogni altro metallo. E questo secreto ho tenuto io lungo tempo grandemente occulto e caro, ed ho più volte potutone aver danari, doni e non l’ho voluto insegnare, come ho fatto di moltissimi alri, che in questo libro la età nella qual mi trovo ed il più caldo fervor della carità mi hanno mosso a far comune a ciascuno universalmente, a sola laude e gloria del fattor del tutto che con tanta sapienza, amore e bontà ha data la virtù nelle cose da lui create. Modo da cacciar via li peli senza detrimento e che non rinasceranno mai più33. Togli ova di formiche, gomma d’edera34, oropimento, di tutti tanto e mettile in vino, tocca che luogo che tu vuoi e caderanno li peli e mai non rinasceranno. Del modo di fare un cerotto da cavare i peli sopra la faccia.35 32 L’oro per gli alchimisti rappresentava la perfezione nel regno minerale, in quanto conteneva il giusto rapporto di Sale, Mercurio e Zolfo dei filosofi, dal quale una volta purificato con processi alchemici si poteva ottenere la pietra filosofale. Questa ricetta è un classico esempio di come Alchimia, Medicina e Tecnica Farmaceutica andassero di pari passo in questo periodo storico. 33 Da “Secreti diversi et miracolosi” raccolti di Gabriele falloppio, Stampato in Venetia presso Ghirardo Imberti – 1640 34 La Hedera helix, secerne una gommo-resina ricca di Glucosidi per incisione del fusto. Articolo del gruppo G.I.S.A.G. 5 A cura del Dott. Massei Luca Sono molte le donne, le quali hanno la faccia pelosa oltra modo; la qual cosa è molto brutta da vedere, perciochè disconcia e disforma assai una bella faccia. Per rimediare dunque a questo, farai il seguente impiastro, il quale cava tutti quei peli con grandissima facilità e lasciala polita e netta, lo impiastro è questo, cioè. Piglia rafa di pino36 colata e netta libra una, termentina37 oncie quattro, cera nova gialla oncie quattro, biacca38 oncia una e tutte le dette cose si fanno liquefare insieme dentro un pignattino mescolandole con un bastone di legno: fin tanto che sia benissimo incorporato e quando si vuol pelare la faccia, bisogna liquefar la detta mistura e con un pennello andarla attaccando sopra la faccia da una banda, bisogna, avvertire, che, non sia troppo calda, perché non facesse male: e detta mistura si deve fare un poco grossetta e allisciarla tanto sopra la faccia che diventi dura e poi pigliarla da una banda e tirarla via con gran prestezza, tutti i peli resteranno dentro in quell’impiastro e così ogni altra bruttezza che sopra la faccia fosse e la faccia resterà polita e netta e quando haverai fatto da una banda lo passerai all’altra e così cavarai li peli, dove vorrai, senza periglio alcuno e questo è bellissimo e raro segreto. predetto effetto, come da quei che acconciano la pelle si vede, che per pelarle vi mettono sopra calcina viva. Si che questo secreto è verissimo e facilissimo e dalla esperienza approvato infinite volte. A cavar peli da che parte ti piacerà.39 Piglia erba cala mandrina40, e seccala, e fa polvere, e mettila in infusione in acqua vita con un poco di zolfo, poi fallo seccare, e poi fallo polverizzare aggiungendo un poco de calce viva polverizzata, e incorpora ben insieme e opera al tuo bisogno. Acqua da far cader i pelli.41 Piglia oropimento oncie una, calcina viva oncie una, caligine di forno oncie una, aceto forte, boccali uno. Pesta ogni cosa in polvere, e poni in una pignatta di terra con lo aceto, e fa bollire tanto che ponendovi dentro una penna di gallina, o d’altra sorte di pelli, poi levalo dal fuoco, e lascialo raffreddare, e ongi con esso ogni loco, ove siano pelli, e caderanno, e come sono caduti, lavati di acqua fresca, e prima ne farai prova in loco non pericoloso, imperò che se fosse troppo forte li possi aggiungere dello aceto, e poi operare. Del modo di pellare ogni loco peloso della persona con facilità. Se fosse qualcuno così uomo come donna che si volesse pelare i peli d’alcuna parte della persona, faccia la seguente mistura o composizione, cioè. Piglia oropimento once sei, calcina viva once quattro, liscia forte libre una e fa bollire insieme fin tanto che si consumi la liscia e la materia resti come salsa. Et quando uno si vorrà far cadere i peli, piglia la detta mistura, mescola bene e ongasi sopra i peli e lasciala così fino a tanto che incomincia ad abbracciare; All’ora bisogna avere acqua calda, apparecchiata e subito lavarsi benissimo, acciò la carne venisse a patire. Et così i peli se ne caderanno via tutti e il luogo resterà polito e netto, perciochè l’oropimento e la calcina di sua natura fanno il 35 Da “Compendio dè Secreti rationali” di Leonardo Fioravanti in Venezia presso Giacomo Zattoni anno 1666 36 Resina ottenuta dal Pinus sylvestris. La trementina (dal greco terebinthos, ovverosia labirinto è un'oleoresina fluida, chiara, volatile, ottenuta tramite procedimento di incisione da alberi appartenenti alle conifere; l'incisione può essere fatta o nella pianta viva, oppure nel durame di una pianta morta. Contenenti in misura maggiore terpeni, alcooli superiori e acidi resinici, queste resine prendono la forma del recipiente che le contiene, nonostante siano solide a temperatura ambiente; inoltre esse hanno un'alta solubilità nella maggior parte dei solventi organici così come in alcool. In gergo la trementina liquida che trasuda dagli alberi viene chiamata gemma, mentre quella indurita barras e gallipot. 38 Il nome chimico è Carbonato Basico di Piombo ed è stato usato dall’antichità sino al novecento come pigmento di colore bianco in pittura. 37 39 Da “Secreti” di Isabella Cortese in Venezia presso Giacomo Cornetti anno 1584. 40 Origanum maiorana, il suo olio essenziale è ricco di Contiene tannino, flavonoidi e acido rosmarinico. Si tratta di un erba originaria dell’Africa del nord e dell’Asia centrale dove è perenne, nel nostro paese è annuale. 41 Da “Della summa de secreti universali in ogni materia” di Timoteo Rossello in Venezia presso Giovanni Bariletto anno 1575. Articolo del gruppo G.I.S.A.G. A cura del Dott. Massei Luca APPENDICE N°1: Le unità di misura e le proporzioni con i pesi moderni. 6 Valore in grammi dei seguenti pesi vecchi italiani secondo il Manuale del Farmacista del Dott. P. E. Alessandrini anno 1889 Segni indicanti i vari pesi, secondo il Ricettario Fiorentino anno 1789 Grano Mezzo Scropolo CTTA’ Roma TORINO MILANO FIRENZE NAPOLI PARMA MODENA Scropolo Mezza Dramma LibDramma Mezza Oncia Oncia Mezza Libbra Denominazione pesi Grammi Libbra di 12 once Oncia di 8 dramme Dramma di 3 scrupoli Scrupolo di 24 grani Grano Libbra di 12 once Oncia di 8 dramme Dramma di 3 scrupoli Scrupolo di 20 grani Grano Libbra di 12 once Oncia di 8 dramme Dramma di 3 scrupoli Scrupolo di 24 grani Grano Libbra di 12 once Oncia di 8 dramme Dramma di 3 scrupoli Scrupolo di 24 grani Grano Libbra di 12 once Oncia di 10 dramme Dramma di 3 scrupoli Scrupolo di 2 oboli Obolo di 10 acini Acino Libbra di 12 once Oncia di 8 dramme Dramma di 3 scrupoli Scrupolo di 24 grani Grano Libbra di 12 once Oncia di 8 dramme Dramma di 3 scrupoli 339,151 28,255 3,531 1,177 0,049 307,320 25,614 3,201 1,067 0,053 326,760 27,232 3,404 1,143 0,047 339,520 28,293 3,536 1,178 0,049 320,760 26,729 2,672 0,890 0,445 0,044 327,960 27,333 3,416 1,138 0,047 340,456 28,371 3,546 bra Articolo del gruppo G.I.S.A.G. VENEZIA 7 A cura del Dott. Massei Luca Scrupolo di 24 grani Grano Libbra di 12 once Oncia di 8 dramme Dramma di 3 scrupoli Scrupolo di 24 grani Grano 1,182 0,049 301,224 25,102 3,137 1,045 0,043 Valore in grammi dei seguenti pesi vecchi stranieri secondo il Manuale del Farmacista del Dott. P. E. Alessandrini anno 1889 NAZIONE Denominazione pesi Grammi AUSTRIA BELGIO OLANDA AMERICA e INGHILTERRA BAVIERA RUSSIA PRUSSIA SASSONIA NORVEGIA Libbra Oncia Dramma o Grosso Scrupolo Grano Libbra Oncia Dramma Scrupolo Grano Libbra Oncia Dramma Scrupolo Grano Libbra Oncia Dramma Scrupolo di 20 grani Grano Libbra Oncia Dramma Scrupolo Grano Libbra Oncia Dramma Scrupolo Grano Libbra Oncia Dramma Scrupolo 420,003 35,001 4,375 1,458 0,073 375,000 31,250 3,906 1,302 0,065 369,041 30,753 3,844 1,281 0,0640 372,246 31,104 3,888 1,296 0,061 360,00 30,00 3,75 1,25 0,063 358,322 29,860 3,732 1,244 0,062 357,854 29,812 3,727 1,242 Articolo del gruppo G.I.S.A.G. A cura del Dott. Massei Luca SVEZIA 8 SPAGNA e PORTOGALLO FRANCIA Grano Libbra Oncia Dramma Scrupolo Grano Libbra Oncia Dramma Scrupolo Grano Libbra di 16 once Oncia Dramma o grosso Scrupolo Grano 0,062 357,854 29,686 3,711 1,237 0,062 345,072 28,756 3,595 1,198 0,050 489,563 30,594 3,824 1,274 0,053 APPENDICE N°2: Simbologia chimica antica. Acido in generale Aceto Aceto distillato Acido muriatico Acido nitroso Acqua Acqua forte Acqua regia Allume Amalgama Antimonio Argento Mercurio Aria Arsenico Bagno di mare o maria Articolo del gruppo G.I.S.A.G. 9 A cura del Dott. Massei Luca Bagno di sabbia Bagno di vapore Bismuto Borace Calce metallica Calce viva Cinabro Ferro. Acciaio. Fuoco Magnesia Mercurio precipitato Mercurio sublimato Occhio di granchi Olio Orina Oro Piombo Potassa Polvere Preparare Rame Recipe Regolo Sale in generale Sale alcalino fisso Sale alcalino volatile Sale ammoniaco Sapone Spirito in generale Articolo del gruppo G.I.S.A.G. A cura del Dott. Massei Luca Spirito acido Spirito di vino Spirito di vino rettificato 10 Stagno Tartaro Terra Terra argillosa Terra calcarea Terra gessosa Terra selciosa Tintura Verderame Vetro Vetro d’Antimonio Vetro di piombo Vetriolo Vetriolo di zinco Vetriolo di rame Vetriolo di zinco Zinco Articolo del gruppo G.I.S.A.G. 11 A cura del Dott. Massei Luca