Report (ITA) - Vista di Studio in EAC - 22-27 FEBR
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Report (ITA) - Vista di Studio in EAC - 22-27 FEBR
ARTES per il trasferimento tecnologico, l’internazionalizzazione di impresa e dei sistemi di ricerca FILIERA: SCIENZE DELLE COSTRUZIONI, DEI MATERIALI, DELL’ENERGIA, DELLE ACQUE E AGRO INDUSTRIA Resoconto della Visita di Studio in EAC 22-27 Febbraio 2015 Sommario ARTES per il trasferimento tecnologico, l’internazionalizzazione di impresa e dei sistemi di ricerca. ....................................................................................................................................... 3 Background, Obiettivi e Prossime Iniziative ............................................................................................... 3 Study visit in East African Community - (22- 27 Febbraio 2015) ........................................................ 5 Breve outlook sui programmi inseriti da ARTES nella strategia di fundraising. ......................... 12 Annex 1 – Allocuzione della Prof. Lilia INFELISE ......................................................................... 13 Annex 2 - Programma del seminario ................................................................................................ 16 2 ARTES per il trasferimento tecnologico, l’internazionalizzazione di impresa e dei sistemi di ricerca. Costruzioni, materiali, acqua, energia, agroindustria Background, Obiettivi e Prossime Iniziative Nel quadro dell'azione A4I (http://www.artes-research.com/artes4internazionalisation/), ARTES sta sviluppando un programma per l'internazionalizzazione dei Know How di eccellenza italiani ed europei, nel campo delle scienze delle costruzioni, dei materiali, dell’energia, delle acque e agro industria; e più in generale, nel campo della bio-economia. Ci proponiamo di trasformare le capacità scientifiche e di ricerca italiane (ed europee) in una leva straordinaria di innovazione dei sistemi produttivi europei e delle economie in via di sviluppo più prossime. Con questo intendiamo favorire la creazione di opportunità di lavoro qualificato e spin off per i nostri ricercatori, per ridurre l’abbandono forzoso dell’Italia da parte di quest’ultimi, e creare contesti accessibili alle nostre migliori PMI. Intendiamo fare tutto ciò agendo da “ponte” e da intelligence fra gli attori chiave istituzionali ed il mondo della ricerca nei paesi in via di sviluppo, la nostra ampia rete di centri di ricerca e imprese, italiane ed europee, e i grandi fondi multilaterali per lo sviluppo. Per l'attuazione della strategia succintamente introdotta, ARTES organizza visite di studio, missioni strategiche nei paesi target, effettua periodici viaggi a Bruxelles e a Washington ed impegna in modo dedicato un team di ricercatori. Nell’ambito di questa azione ARTES e la sua rete internazionale hanno promosso la definizione e la firma di due accordi. Il primo coinvolge il DICAM (http://www.dicam.unibo.it/) - Università di Bologna e il Ministero Burundese dei Trasporti, dei Lavori Pubblici e degli Impianti, ed è finalizzato alla realizzazione di un centro similare a quello di Bologna - UNIBO per la ricerca, la certificazione e la regolamentazione delle tecnologie di costruzione (genio civile) e dei materiali. Il centro dovrebbe operare per l'intera EAC – East African Community (che comprende Burundi, Kenya, Ruanda, e Tanzania e Uganda) fungendo da regolatore di un 3 caotico quanto attrattivo mercato delle materie prime, nonché degli impianti e delle infrastrutture di trasporto e di quelle energetiche, e in generale di tutte quelle infrastrutture connesse alla rapida urbanizzazione ed industrializzazione. Il secondo accordo riguarda la Tunisia e in specifico prevede di realizzare un intervento esemplare di research driven cluster start-up nel campo delle biotecnologie industriali, accompagnato da forti connessioni con le sfere dell’artigianato, dell’eco design, dei programmi accelerati di micro imprenditorialità agro industriale e del turismo. E’ vasto e solido l’impegno, nella nostra rete, di diversi laboratori di ricerca europei, tra i quali la Università di BOKU (Vienna), IWNIRZ (Poznan), BCD (Barcellona), e AITEX (Alcoy -Alicante). Entrambi gli accordi prevedono uno studio preventivo di fattibilità, con ingegnerizzazione del modello di sostenibilità economico-finanziario e l’impiego dei principali strumenti previsti da EuropeAid e dai fondi multilaterali, primariamente GEF (Global Environmental Facility). Tra questi strumenti sono di particolare interesse il fondo per la Bio economia destinato alla Tunisia da GEF - World Bank e da AfDB (http://www.afdb.org/en/news-andevents/article/afdb-creates-african-pilot-climate-technology-and-finance-centre-with-gefsupport-13344/), ma anche fondi ‘blended’ come il CIIP (Competitive Industries and Innovation Program) e l’utilizzo dello strumento di “cooperazione delegata”. Nel quadro di questa azione è stato, inoltre, di recente avviato un accordo tra il Ministero dei Trasporti, dei Lavori Pubblici e degli Impianti Burundesi, GESAAF - Università di Firenze e CIRAM – Napoli. L’accordo prevede l’avvio di una cooperazione quadro nel campo dei rischi idrogeologici e di alluvioni e governance delle acque, a partire da uno studio specifico finalizzato alla valutazione del rischio e alla individuazione dei metodi e tecnologie per mitigare il rischio di alluvioni nell’area di Bujumbura, con particolare riguardo ai territori collinari prospicenti il centro urbano e alle sponde del lago Tanganika. Al fine di giungere in tempi brevi a programmi dotati di adeguate risorse finanziarie, nonché collocati autorevolmente nel nuovo quadro delle politiche per lo sviluppo sostenibile, sono state messe in programma tre missioni estere. La prima, appena conclusa, ha riguardato la East African Community, la seconda riguarderà la Tunisia, la terza la partecipazione agli Spring Meetings, organizzati da World Bank e IMF a Washington DC dal 17 al 19 Aprile. 4 Study visit in East African Community - (22- 27 Febbraio 2015) ARTES e l’associazione no profit Africa Renaissance Time ha organizzato una study visit in East African Community (22 – 27 Febbraio 2015) a conclusione di un anno di lavoro avviato con una prima missione svolta nell’agosto 2013 in Burundi e di una seconda missione svolta nell’ottobre 2013 in Italia. La visita ha previsto tre giornate (22 – 25 Febbraio) a Bujumbura e due giornate (26 – 27 Febbraio) a Nairobi. La delegazione Italiana era composta da: Prof. Lilia Infelise – Presidente dell’istituto ARTES - http://www.artes-research.com/ ; http://artesventures.tumblr.com/ Prof. Tomaso Trombetti – Università di Bologna, DICAM - http://www.eng.dicam.unibo.it/ Prof. Giulio Castelli - Università di Firenze, GESAAF - http://www.gesaaf.unifi.it/changelangeng.html Ing. Vincenzo D’Agostino – CEO di OMNIA Group - http://www.omniaenergia.it/EN/index.asp 5 La missione a Bujumbura ha avuto inizio con un seminario organizzato dalla Direzione Generale e Coordinamento degli Impianti, del Ministero dei trasporti, dei Lavori Pubblici e degli Impianti. Moderatori del seminario: Ir Nestor BARASOKOROZA (Direttore Generale della Coordinazione e degli impianti) e Prof. Déo Gratias NKINAHAMIRA (Presidente dell’associazione italo – burundese Africa Renaissance Time). Segretariato: Venuste NDAYITWAYEKO, Térence RUHIMBI, Jean Bosco NKURUNZIZA Copertura mediatica e reportage della RTNB. Cerimoniale a cura del Ministero dei Trasporti, Lavori Pubblici e Impianti Obiettivo del seminario era la presentazione del progetto di realizzazione di un Centro di Eccellenza nel Campo delle Tecnologie di Costruzione e Materiali (CRTM) ma anche la presentazione della Rete internazionale di laboratori di ricerca promossa da ARTES e in Particolare degli Istituti partecipanti alla delegazione: DICAM – UNIBO, GESAAF – UNIFI; CIRAM – UNINA. Il seminario ha riunito tutti i direttori generali e consiglieri dei principali Ministeri interessati, tra cui l’Ambiente, esponenti del mondo Universitario, delle Camere di Commercio, della Delegazione EU. Vi ha preso parte anche il Consigliere del Presidente della Repubblica, con delega a: East African Community Integration; Infrastrutture e Public Procurement. La partecipazione è stata molto attenta, il dibattito ricco di domande puntuali, il contributo Burundese è stato particolarmente curato. Di grande interesse un Documentario inedito sulla storia delle opere infrastrutturali realizzate in Burundi dalla fase coloniale, alla indipendenza, sino ad oggi e la diffusione delle raccomandazioni emerse nei precedenti seminario sullo stato delle infrastrutture. Hanno completato il contributo Burundese due interventi di docenti dell’Università Statale del Burundi : “Problematiche del MIRWA e sue conseguenze sulla città di Bujumbura” del Prof. Jean Marie SABUSHIMIKE e “Problematiche dei materiali da costruzione in Burundi” del Prof. SIMUZEYE Théodose. 6 Il seminario ha avuto luogo al Sun Safari Club Hotel con la sponsorship dell’impresa burundese Robuco. In allegato il testo della Allocuzione di Lilia Infelise e il Programma del seminario. Sul sito di ARTES (http://www.artes-research.com/2015/03/04/study-visit-ineac-the-workshop/) sono scaricabili le presentazioni PPT. A conclusione del Seminario la delegazione Italiana, accompagnata dal Prof. Dèo Gratias NKINAHAMIRA, ha fatto visita alla delegazione EU ed incontrato Paul Vossen (Capo della Sezione Sviluppo Rurale, Infrastrutture ed Energia). L’incontro molto approfondito ha permesso di mettere a fuoco il meccanismo di Cooperazione Delegata e l’inserimento del progetto CRTM nell’ambito del programma Regionale Strategico, la cui approvazione è prevista il prossimo Aprile. E’ emerso come importante l’incontro con la delegazione EU di Dar Es Salaam. Le due giornate successive sono state dedicate: • al perfezionamento dell’accordo con DICAM per la realizzazione del centro di ricerca , formazione, certificazione dei materiali (CRTM) e all’avvio della prima fase dell’accordo stesso con la visita in situ dei laboratori del Ministero dei Trasporti, Lavori Pubblici e Impianti e dell’Università di Bujumbura; 7 • alla messa a punto di un accordo con l’università di Firenze, per lo studio di metodi e tecnologie appropriate alla gestione del rischio idrogeologico e tutela del paesaggio del territorio collinare prospiciente la città di Bujumbura; • allo studio del contesto e fabbisogni prioritari nel campo dell’energia. La missione a Nairobi ha previsto: • (26 Febbraio ore 15) l’incontro con ABSF (African Biotechnology Stakeholders Forum), rappresentata da Kennedy Oyugi, Direttore di Scinnovent Centre e rappresentante di CABE (Afrian Bio-Entrepreneuship), e da due ricercatori del team. ABSF è partner di riferimento di ARTES nel campo delle biotecnologie green e white. Riunisce biotecnologi, economisti agrari e in generale ricercatori di diverse università e centri di ricerca dell’Africa Sub Sahariana, impegnati a favorire il trasferimento e lo sviluppo tecnologico per la modernizzazione e la sostenibilità della filiera agri –food. ARTES ha presentato il progetto N4F, ovvero lo studio di fattibilità per la creazione di un research driven cluster, specializzato nel campo delle white biotechnology e eco design, e proposto la partecipazione alla prossima study visit in Tunisia, dove un apposito accordo prevede la realizzazione del progetto. 8 • (27 Febbraio ore 8,45) L’incontro con la Delegazione EU in Kenya, rappresentata all’incontro da Sanne Willems (Programme Manager Infrastructure Section) e Anne Chaussavoine (Programme Manager Infrastructure Section). In questa sede si è illustrato il progetto burundese CRTM e discusso sulla strategia regionale per la regione EAC e del modello di cooperazione delegata. La delegazione ha sostenuto che la priorità sarà data ad Energia, la delegazione a cui sarà affidato il coordinamento dell’azione sarà la delegazione EU di Dar Es salam, mentre la delegazione keniota avrà un focus prioritariamente nazionale e predisporrà bandi specifici per il Kenya. • (27 Febbraio ore 11) Incontro presso l’Ambasciata Italiana a Nairobi, con l’Ambasciatore Mauro Massoni, il funzionario commerciale Paolo Rotili e la Presidente della Associazione per il Commercio Italo – Keniana, Rita Ricciardi. Nel corso dell’incontro l’attenzione è stata portata al contesto specifico del paese e al grande potenziale del paese per lo sviluppo di cooperazione bilaterale con l’Italia. In particolare ARTES ha proposto la possibilità di realizzare in Kenya il progetto N4F e di creare in EAC una rete di centri di eccellenza, concentrando il centro per l’energia in Kenya e quello per la tecnologia dei materiali e delle costruzioni in Burundi. Riferimenti sono stati fatti a modelli esemplari italiani di politiche per il Mezzogiorno, che hanno previsto l’installazione di centri di ricerca avanzati, proprio in un’area debole del paese e alla esperienza dei Centri di competenze, realizzati con successo in Campania ed Emilia-Romagna. ARTES ha parlato dell’impegno per l’utilizzo dei tre 9 grandi strumenti di fundraising (cooperazione Delegata, CIIP, public procurement su fondi EuropeAid, Banche Multilaterali di Sviluppo). Facendo riferimento ai rapporti già instaurati con la DGCS del Ministero degli Esteri Italiano, ha anticipato che avrà occasione di presentare i primi risultati della missione in occasione dell’evento del 5 Marzo 2015 NEXUS “Cibo, Acqua, Energia nello Sviluppo Sostenibile” promosso da ENEA in collaborazione con il Ministero degli Esteri italiano. • (27 febbraio ore 15) l’incontro presso l’EACCIA – East Africa Chamber of Commerce Industry and Agriculture, rappresentata da Charles Kahuthu, CEO/coordinatore regionale. Nel corso dell’incontro si è consolidato il lungo scambio e confronto avviato lo scorso Marzo 2014 all’EU – African Business forum e si sono trattati i seguenti punti: - appoggio dell’ EACCIA al CRTM quale centro regionale e non nazionale di eccellenza, da localizzare in Burundi evitando duplicazioni; - avvio di un programma per la realizzazione di un seminario regionale, a Nairobi o a Mombasa, in cooperazione con tutti gli stakeholder, destinato a presentare la possibilità di realizzare il research driven cluster N4F in Kenya. 10 • (27 febbraio ore 17,30) Incontro all’hotel Serena con Rita Ricciardi (presidente della Associazione per il Commercio Italo – Keniana) e David Kimosop, CEO di Kerio Development Autority (l’agenzia pubblica di sviluppo del Nord Kenya). L’incontro ha riguardato: - la possibilità di realizzare il progetto N4F nella Kerio Valley; -la possibilità di organizzare una study visit in Italia per approfondire la conoscenza dei modelli di intervento ARTES, nello specifico ALLIANCE e N4F; -una approfondita discussione con Rita Ricciardi sui temi dell’internazionalizzazione delle imprese Italiane; -possibilità di un Memorandum of Understanding con ARTES per la creazione di una join venture nel campo dell’Internazionalizzazione in Africa Sub Sahariana. 11 Breve outlook sui programmi inseriti da ARTES nella strategia di fundraising. (A) Incontri svoltisi in Novembre e Gennaio a Bruxelles, presso la Commissione Europea e la Banca Mondiale, hanno messo in luce la possibilità di utilizzo di significative risorse disponibili attraverso la costruzione di un “accordo di delega”. Lo strumento è poco noto e di fatto non utilizzato dall'Italia, ma, pare, utilizzato massicciamente dalla Germania. L’équipe ARTES ha approfonditamente studiato la documentazione (Nuove prospettive e strumenti di intervento europei in materia di cooperazione allo sviluppo – Position Paper). Costruire l'accordo richiede un impegno di alto profilo tecnico. Per quanto riguarda il coinvolgimento delle imprese, sono stati avviati i primi rapporti con primarie imprese Italiane ed europee. Si stanno stabilendo relazioni con le DG Cooperazione di altri Stati Membri. (B) Nel corso degli incontri di Bruxelles è emersa inoltre l'esistenza di un programma, tra altri discussi, estremamente interessante, denominato CIIP – Competitive Industries and Innovation Program. Il programma è stato approfonditamente studiato ed è stabilmente monitorato (CIIP - Competitive Industries and Innovation Programme – Outlook). Rapporti con i responsabili del programma in World Bank sono stati avviati così come con il segretariato ACP (viaggio di gennaio a Bruxelles). L'importo massimo di ogni progetto è di 100 mil. di euro; si tratta di programmi di grande portata, negoziati da World Bank con i paesi interessati. Il rapporto con i vertici istituzionali di tali paesi è fondamentale, in particolare con i ministri delle finanze e dello sviluppo economico. (C) Nel corso degli incontri di Bruxelles sono stati impostati gli step per partecipare con successo ai bandi, altro strumento essenziale di accesso ai fondi, che vedranno primi attori le delegazioni EU nei paesi target. Il primo passo è la visita alle delegazioni. Sono state già compiute le visite alla delegazione EU in Tunisia (8 Dicembre 2014), Burundi (23 Febbraio 2015) e Kenya (27 Febbraio 2015). 12 Annex 1 – Allocuzione della Prof. Lilia INFELISE Bujumbura 23 Febbraio 2015 La grande sfida della bioeconomia: ridisegnare i fondamenti di una nuova civiltà Il mondo industrializzato vive oggi una crisi di sistema tecnologico ed economico di portata unica negli ultimi cinquecento anni di storia del nostro pianeta. Il modello che concentra nel 17% del pianeta il 90% delle risorse, anche in termini di conoscenze, brevetti, know how tecnologici, si sta sgretolando. Una crisi i cui segni erano evidenti sin dal 1991, ha colpito a partire dal settembre 2008 principalmente i maggiori paesi industrializzati ed ha messo in discussione un intero modello di sviluppo. Gli indicatori economici, insieme ai mutamenti climatici e all’esaurirsi di risorse vitali, impongono di ridisegnare i fondamenti di una nuova civiltà, nella quale la crescita economica non sia ineludibilmente connessa alla distruzione del patrimonio naturale, umano e culturale di vaste aree del pianeta. Siamo tutti oggi alla linea di partenza, la maggiore disuguaglianza risiede però nella concentrazione delle conoscenze e saper fare e nella capacità di sviluppare e utilizzare i talenti individuali e collettivi, il capitale umano. La più grande povertà di una paese è la sottoutilizzazione del suo capitale umano, che prende le forme di disoccupazione, sottoccupazione, migrazione e con esse la fragilità dei sistemi di educazione e formazione. L'istituto ARTES è impegnato a mobilitare una rete internazionale di ricercatori, laboratori di ricerca e imprenditori senza distinzione di origine, convinti che dalla condivisione della conoscenza e dallo sviluppo congiunto delle soluzioni ai problemi che si pongono nei diversi contesti specifici, dipenderà il fiorire di una nuova civiltà, e si scongiurerà il rischio del conflitto distruttivo e dei disastri naturali connessi ad un utilizzo insipiente delle risorse del pianeta. La rete che abbiamo costruito in continuo sviluppo, e nella quale vi proponiamo di entrare, concentra le sue conoscenze nei seguenti campi: materiali e tecnologie delle costruzioni, energia, acqua, agro- industria, community regeneration e sensibilizzazione. Crediamo fortemente che la storia affidi al continente Africano e all’Europa il compito di iniziare con coraggio e intelligenza la costruzione di una nuova civiltà che faccia tesoro del 13 passato, anche delle drammatiche ferite, ma sappia disegnare scenari inediti, mai visti sino ad ora. La scienza ci aiuta. I principali organi guida dell’Unione Europea hanno delineato la strategia per un compito che appare certamente straordinario, e hanno scelto un goal strategico da realizzarsi entro il 2020: il vecchio continente europeo dovrà diventare leader mondiale nella bioeconomia, e questa trasformazione agirà come leva di rigenerazione e sviluppo dell’economia e del lavoro, oltre che della qualità della vita per tutti. Questa meta ci indica i leader designati a guidare l’Europa in questa difficile fase. Parliamo, in Europa, di KBBE, bioeconomia basata sulla conoscenza. La bioeconomia include tutte industrie e i comparti dell’economia che producono, gestiscono e, in vario modo, sfruttano le risorse biologiche e le connesse attività di servizio e consumo, incluse l’agricoltura, la produzione alimentare, la pesca e le altre risorse marine e acquatiche in generale, le foreste ecc. L’Europa non raggiungerà questa meta dichiarata, queste parole resteranno vuote, se il mondo della scienza e delle imprese di questi due continenti non costituiranno team comuni, laboratori condivisi, per cui gli uni non potranno proseguire il lavoro senza il contributo degli altri, e le risposte per un utilizzo sostenibile ed efficiente delle risorse non verranno dai lavoro di squadra. Tuttora in molti sostengono di poter trasferire dalle così definite economie avanzate il know how prefabbricato, sempre pronti a costruire strutture e infrastrutture fisiche, ma non a condividere conoscenze e know how. Il nostro motto invece, è la knowledge conversion and creation attraverso la condivisione. Oggi siamo qui con una piccola rappresentanza di una vasta rete, non per trasferire, bensì per costruire spazi dove interagire e sviluppare. Spazi ben strutturati, equipaggiati con strumentazione adeguata. Per realizzare tutto ciò, abbiamo bisogno di risorse finanziarie, e proprio per questo ARTES ha prodotto un early watching system che prevede, e studia, il mutamento delle strategie, dei programmi e degli strumenti finanziari per attuare, per dare gambe robuste alle nostre visioni e favorire l’utilizzo efficiente da parte di questa rete di competenze che volgiamo costruire insieme a voi. 14 Una grande sfida che ciascuno di noi dovrà condividere facendo la sua parte. Un pianeta efficiente nell’impiego delle risorse, è un pianeta verde. Il nostro pianeta, dove scompaiono le politiche di aiuto allo sviluppo e dove nasce una nuova generazione di politiche di innovazione e sviluppo, dove sia possibile sentirsi a casa per ciascuno, in ogni angolo della terra. Questa è la nostra vision, la speranza che ci muove, che è certo in contrasto con la teoria dell’inevitabile clash di civiltà. Ci resta un duro lavoro quotidiano, da operai costruttori, ma il lavoro anche più duro è fattibile se abbiamo chiara la meta, e il metodo per utilizzare al meglio le tante energie di cui abbiamo bisogno. Vi presenteremo le nostre organizzazioni, il nostro , e gli strumenti finanziari che abbiamo individuato e che insieme spero riusciremo a mobilitare. Vi auguro una buona giornata di lavoro. 15 Annex 2 - Programma del seminario Seminario di scambio per la messa in opera di un Centro di Ricerca sulle Tecnologie e Materiali per le Costruzioni del Genio Civile – CRTM Luogo: Hotel Sun Safari. Sponsors: Camera di Commercio e dell’Industria del Burundi; ROBUCO. Logistica: Ministero dei Trasporti, dei Lavori Pubblici e degli Impianti. Moderatori del seminario: Ir Nestor BARASOKOROZA; Prof. Déo Gratias NKINAHAMIRA. Segretariato: Venuste NDAYITWAYEKO, Térence RUHIMBI, Jean Bosco NKURUNZIZA Copertura mediatica e infomercial: RTNB supportata da Ministero dei Trasporti, dei Lavori Pubblici e degli Impianti (DGCE). PROGRAMMA DEL SEMINARIO DEL 23/02/2015 N° TITOLO ORE 1 Benvenuto e accoglienza dei Partecipanti : protocollo MTTPE 08H30– 09H00 2 Discorso di benvenuto: Prof. Dèo Gratias NKINAHAMIRA – ART – Africa Renaissance Time 09H00 – 09H05 3 Allocuzione della Prof.ssa Lilia INFELISE, capofila della delegazione italiana. 09H05 – 09H15 4 Allocuzione di Ir. Nestor , Direttore Generale del Coordinamento degli Impianti 09H15 – 09H30 5 Pausa caffè 09H30 – 10H00 16 6 Film documentario sulle infrastrutture e la valutazione dello stato di esecuzione delle raccomandazioni dei seminari passati riguardanti le infrastrutture: MTTPE 10H00 – 10H30 7 Problematiche dei MIRWA e loro conseguenze sulla Città di Bujumbura: Prof. Jean Marie SABUSHIMIKE 10H30 – 11H00 8 Problematiche dei materiali da costruzione in Burundi: Prof. 11H00 – 11H30 Théodose SIMUZEYE 9 Discussione sugli interventi 11H30 – 13H00 10 Pausa pranzo 13H00 – 14H00 11 Presentazioni da parte dei membri della Delegazione Italiana. Istituto ARTES: Dott.ssa Lilia INFELISE UNIBO DICAM: Prof. Tomaso TROMBETTI UNIFI – GESAAF: Dott. Giulio CASTELLI OMNIA ENERGIA: Ing. Vincenzo D’AGOSTINO ART: Prof. Déo Gratias NKINAHAMIRA. 14H00 – 15H00 12 Discussione sugli interventi 15H00 – 15H45 13 Pausa caffè 15H45 – 16H15 14 Intervento della Camera di Commercio (CFCIB): Ir. Anatole NZIGAMASABO 16H15 – 16H30 15 Nuovi Programmi di cooperazione dell’Unione Europea e nuovi strumenti finanziari delle Banche Multilaterali di Sviluppo: Prof.ssa Lilia INFELISE 16H30 – 16H45 16 Chiarimento sui punti salienti: Prof. Déogratias RURIMUNZU 16H 45 – 17H00 17 Chiusura 17H00 17