Popolare Vic enza,Bperrinúa rilievi sui derivati suB. Marche
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Popolare Vic enza,Bperrinúa rilievi sui derivati suB. Marche
I Ore II rt )ote It 44 ure Sole24 M e r c o t e d1ì8 G i u g n o2 0 0 8 - N . 1 6 7 I ffiil,&t,{88:;#ylí];!,.1:i:':iÈwí5;îÀ:ff{iffiÀ4r,mw.1?íÈ.LjwÍ..3.,t:ffi}.1,*f@réri$*Ìffis#..d*ffiffi#ml L'esìto d'ltatia I[ nodoè itprezzo de[['ispezi0ne detta Banca Popolare Vicenza,Bperrinúa I'offerta rilievi suiderivati suB.Marche MILANO ;*w La Bancad'Italia nella primavera del zooT aveva chiesto alla Popolare di Vicenza di vendere aila clientela solo contratti derivati di copertura (quelli semplici) e di bloccare la vendita di quelli strutturati. Nel luglio del zooT la Popolare presiedúta da Gianni Zonin aveva recepito queste raccomandazioni con una delibera del consiglio.Ma, nonostante questo, la vendita di derivati complessialla ciientelaè continuata anche nei mesi successivi. È questala principale contestazioneche la Banca d'Italia ha fatto alia Popolare di Vicenzanellarecente ispezione: la vendita di derivati complessi è proseguita anche dopo la cessivialla deliberadel consiglio che limitava I'attività ai soli derivati semplici.A bioccare questa operatività è stato a novembre il nuovo vicedirettore Mauro Micillo, che è arrivato a Vicenza quasi in contemporaneacon gli ispettori di Bankitalia.Il problema sollevato da Via Nazionale, dunque, riguarda i derivati venduti tra luglio (data della delibera che avrebbe dovuto limitarli) e novembre. È vero che si tratta di numeri abbastanzapiccoli. Ma ugualmen'te gli ispettori diVia Nazionale hanno contestatoalla Popolare il mancato controllo. Ma i rilievi non si fermano qui. Nellarelazionedegli ispettori, infatti, si pone I'accento sull'insuffi ciente dibattito inLARELAZIONE terno al consiglio di amministrazione.Insomma: gli scerifViaNazionate contesta fi di Via Nazionale hanno rile[avendìtadi prodotti vato che il Cda è troppo "apcomplessì attac[ìenteta piattito" sul presidente Giananche d o p oì [ p r ì m o< s t o p > ni Zonin. A questo la banca ha rmposto alt'ìstrtuto ne[2OOT già iniziato a porre rimedio, nominando con il ruolo di consigliere delegato Divo Gronsua raccomandazione della chi (tornato a Vicenza dove primavera 2oo7 e la delibera era stato direttore generale). che la recepiva. Nei mesi scorsi erano a!ryeDopo un paio di settimane nuti anche altri "innesti" nella dalla lettura al consiglio di dirigenza della Popolare. Iniamministrazione del segretis- ziati prima ancora dell'arrivo simo "verdetto" dell'ispezio- degli ispettori. A inizio ottone, emergono i primi dettagli bre - come detto - Nfauro lvfidelle contestazionidi Bankita- cillo, ex Capitalia, era infatti lia alla Popolaredi Vicenza.A subentrato nella direzione fitirarli fuori, ieri, è stataI'agen- nanza a Giorgio Zampieri, arriz i a < l l S o l e z 4 O r e - R a d i o - vato a Vicenza da Cattolica. cor)). GIi ispettori di Via Na- Pochi giorni più tardi avevalazionale,che hanno passatoal sciatoil direttore generaleLuse ta c c i o n o n s o l o g l i u l ti m i ciano Colombini, con destinadue anni di attività della ban- zione Banco Popolarea Veroca ma anche quelli preceden- na, seguitopoi da Ippolito Fati, hanno sollevato tre elemen- bris, responsabile della diviti di contestazione.il princi- sione mercati. Zonin ha quinpale, come detto, ha rig;r.rarda- di nominato direttore generato proprio i derivati, La Popo- le SamueleSorato,poi ha attrila re . s e c o n d o l e i n d i s c re z i o - buito I'incaricodi vicediretton i , h a i n fe t t i c o n t i n u a t oa v e n - re generale'alvlicillo e a Emadere quelli complessi(e piùrri- nuelc Giustini. sc h i o s i ) :rn c h en e i m e s i s u c Mv.L. mr La Banca Popolare dell'Emilia-Romagna (Bper) prende tempo e rinvia la presentazionedi un'offerta vincolante per la Banca delle Marche. A due settimane dalla chiusura della due diligence suiconti deil'istituto diAncona.lunedìscorsoil cda della Bper si è riunito per ascoltare la relazione degli advisor (Citigroup). Gli amministratori, a differenza di quanto si immaginava, non hanno subito dato via libera allaformulazione di un'offerta, ma hanno deciso di approfondire le risultanze della due diligence. La verifica contabile,evidentemente,saràdecisivaper decidere se e, soprattutto,a che prezzo presentare I'offerta. Una decisionepotrebbeessere presa la settimanaprossima quando il cda,non ancora convocato,dovrebbe tornare a riunirsi per esaminare in modo definitivo il dossier. L'iter per I'alleanzadi Banca delle Marche, dunque, è destinato a protrarsi ancora. Nè a Modena nè nelle Marche, infatti. sembra esserci unanimità sulla percorribilità dell'aggregazione.Se ad Ancona, le tre Fondazioni restano divise (con Macerata che da tempo fa capire di non gradireI'ipotesie puntaal rinvio), anche alla Bper non c'è ancoraunità di intenti.Il nodo è strategico, ma anche di pr ezzo.L'amministratoredelegato Guido Leoni spinge perchèI'alleanzasif'accia,incrementando le dimensioni del gruppo e, di conseguenza, rinviando le ipotesi di fusioni con altri soggetti. Altri membri del cda considerano invecepreteribile un merger con un'aitra popolare,evitando di <strapagare))una banca pi ccol a-medi a com e le r"tlarcheche non fari\ tare salti dimensionalialla Bper. AI .G .