Popolare Vic enza,Bperrinúa rilievi sui derivati suB. Marche

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Popolare Vic enza,Bperrinúa rilievi sui derivati suB. Marche
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L'esìto
d'ltatia I[ nodoè itprezzo
de[['ispezi0ne
detta
Banca
Popolare
Vicenza,Bperrinúa
I'offerta
rilievi suiderivati suB.Marche
MILANO
;*w La Bancad'Italia nella primavera del zooT aveva chiesto alla Popolare di Vicenza
di vendere aila clientela solo
contratti derivati di copertura
(quelli semplici) e di bloccare
la vendita di quelli strutturati.
Nel luglio del zooT la Popolare
presiedúta da Gianni Zonin
aveva recepito queste raccomandazioni con una delibera
del consiglio.Ma, nonostante
questo, la vendita di derivati
complessialla ciientelaè continuata anche nei mesi successivi. È questala principale contestazioneche la Banca d'Italia ha fatto alia Popolare di Vicenzanellarecente ispezione:
la vendita di derivati complessi è proseguita anche dopo la
cessivialla deliberadel consiglio che limitava I'attività ai
soli derivati semplici.A bioccare questa operatività è stato a novembre il nuovo vicedirettore Mauro Micillo, che è
arrivato a Vicenza quasi in
contemporaneacon gli ispettori di Bankitalia.Il problema
sollevato da Via Nazionale,
dunque, riguarda i derivati
venduti tra luglio (data della
delibera che avrebbe dovuto
limitarli) e novembre. È vero
che si tratta di numeri abbastanzapiccoli. Ma ugualmen'te
gli ispettori diVia Nazionale hanno contestatoalla Popolare il mancato controllo.
Ma i rilievi non si fermano
qui. Nellarelazionedegli ispettori, infatti, si pone I'accento
sull'insuffi ciente dibattito inLARELAZIONE
terno al consiglio di amministrazione.Insomma: gli scerifViaNazionate
contesta
fi di Via Nazionale hanno rile[avendìtadi prodotti
vato che il Cda è troppo "apcomplessì
attac[ìenteta
piattito" sul presidente Giananche
d o p oì [ p r ì m o< s t o p > ni Zonin. A questo la banca ha
rmposto
alt'ìstrtuto
ne[2OOT già iniziato a porre rimedio,
nominando con il ruolo di consigliere delegato Divo Gronsua raccomandazione della chi (tornato a Vicenza dove
primavera 2oo7 e la delibera era stato direttore generale).
che la recepiva.
Nei mesi scorsi erano a!ryeDopo un paio di settimane nuti anche altri "innesti" nella
dalla lettura al consiglio di dirigenza della Popolare. Iniamministrazione del segretis- ziati prima ancora dell'arrivo
simo "verdetto" dell'ispezio- degli ispettori. A inizio ottone, emergono i primi dettagli bre - come detto - Nfauro lvfidelle contestazionidi Bankita- cillo, ex Capitalia, era infatti
lia alla Popolaredi Vicenza.A subentrato nella direzione fitirarli fuori, ieri, è stataI'agen- nanza a Giorgio Zampieri, arriz i a < l l S o l e z 4 O r e - R a d i o - vato a Vicenza da Cattolica.
cor)). GIi ispettori di Via Na- Pochi giorni più tardi avevalazionale,che hanno passatoal sciatoil direttore generaleLuse ta c c i o n o n s o l o g l i u l ti m i ciano Colombini, con destinadue anni di attività della ban- zione Banco Popolarea Veroca ma anche quelli preceden- na, seguitopoi da Ippolito Fati, hanno sollevato tre elemen- bris, responsabile della diviti di contestazione.il princi- sione mercati. Zonin ha quinpale, come detto, ha rig;r.rarda- di nominato direttore generato proprio i derivati, La Popo- le SamueleSorato,poi ha attrila re . s e c o n d o l e i n d i s c re z i o - buito I'incaricodi vicediretton i , h a i n fe t t i c o n t i n u a t oa v e n - re generale'alvlicillo e a Emadere quelli complessi(e piùrri- nuelc Giustini.
sc h i o s i ) :rn c h en e i m e s i s u c Mv.L.
mr La Banca Popolare
dell'Emilia-Romagna
(Bper) prende tempo e rinvia
la presentazionedi un'offerta
vincolante per la Banca delle
Marche. A due settimane dalla chiusura della due diligence suiconti deil'istituto diAncona.lunedìscorsoil cda della Bper si è riunito per ascoltare la relazione degli advisor
(Citigroup). Gli amministratori, a differenza di quanto si
immaginava, non hanno subito dato via libera allaformulazione di un'offerta, ma hanno
deciso di approfondire le risultanze della due diligence.
La verifica contabile,evidentemente,saràdecisivaper decidere se e, soprattutto,a che
prezzo presentare I'offerta.
Una decisionepotrebbeessere presa la settimanaprossima quando il cda,non ancora
convocato,dovrebbe tornare
a riunirsi per esaminare in
modo definitivo il dossier.
L'iter per I'alleanzadi Banca
delle Marche, dunque, è destinato a protrarsi ancora.
Nè a Modena nè nelle Marche, infatti. sembra esserci
unanimità sulla percorribilità dell'aggregazione.Se ad
Ancona, le tre Fondazioni restano divise (con Macerata
che da tempo fa capire di non
gradireI'ipotesie puntaal rinvio), anche alla Bper non c'è
ancoraunità di intenti.Il nodo è strategico, ma anche di
pr ezzo.L'amministratoredelegato Guido Leoni spinge
perchèI'alleanzasif'accia,incrementando le dimensioni
del gruppo e, di conseguenza, rinviando le ipotesi di fusioni con altri soggetti. Altri
membri del cda considerano
invecepreteribile un merger
con un'aitra popolare,evitando di <strapagare))una banca pi ccol a-medi a com e le
r"tlarcheche non fari\ tare salti dimensionalialla Bper.
AI .G .