Guidina pratica

Transcript

Guidina pratica
Costa Rica
by Ro be rto Ro m a n o’
Guida pratica
1
IMPORTANTE
Le notizie qui riportate e relative a orari, tariffe modalità e regolamenti sono quelle in vigore all’atto
della stesura di questa guida. E’ dunque consigliabile verificarne l’attualità al momento del viaggio.
Perchè Costa Rica
La Costa Rica non ha significative vestigia storiche da mostrarvi, come ad esempio Cuba o il
Messico.
La prima ragione per una visita in questo
paese sta senza dubbio nelle sue bellezze naturali.
Jac ò
Un paese poco più grande della Lombardia e del Piemonte messi insieme (grossomodo 400 x 250 km) vanta ben 29 parchi
naturali più diverse oasi naturalistiche (a
pag. 2 l’elenco completo nella mappa).
La regione di Guanacaste prende questo
nome da una specie vegetale che lì cresce; e l’albero del Guanacaste è il
simbolo nazionale della Costa Rica.
Troverete in Costa Rica un paesaggio
strabiliante e sorprendentemente vario.
Se ad esempio salite al Volcan Poas da
San Josè, in soli 30 chilo-metri, la differenza di paesaggio è abissale. Al Poas siete su un altro
pianeta.
La ragione di ciò sono gli infiniti microclimi che sono la caratteristica principale di questo paese. E’ assai improbabile che qui non incontriate la pioggia. Nell’arco di una decina di chilometri il clima cambia repentinamente. Ora
M a nu e l A nt o nio
piove. . . Ora c’è il sole . . . Ora piove di
nuovo . . . Una volta, in un punto panoramico del Braulio Carrillo, assaporavo
una forte corrente ascensionale che da
uno spettacolare vallone saliva verso il
punto panoramico. La guida mi ha spiegato: “Vedi, questa è la nostra aria condizionata naturale”.
Per questa ragione, a chi decide per un
viaggio fai da te e ha in programma di
noleggiare una macchina, suggerisco
vivamente un 4x4. Trovarsi impantanati è un attimo. Per non parlare delle
buche. Con le forti piogge le strade si
deteriorano in fretta.
E già che siamo in argomento, in Costa Rica vige una strana consuetudine. Al di fuori di San
Josè, non esistono vie né numeri civici. Pertanto, per indicarvi una certa località, vi sentirete dire
che è “a 100 metri dal tal incrocio” oppure che è a “un isolato dopo quel ristorante” . . . Ah! E i
passaggi a livello sono senza sbarre. Occhio!
2
3
Viaggiare in Costa Rica non comporta particolari problemi di sicurezza. E’ un paese con un livello
culturale molto elevato e una gran gioia di vivere (il termine Pura Vida, viene da qui). Come certamente saprete, non ha esercito, ma solo un corpo di polizia per l’ordine pubblico. Questa particolare tradizione ne fa un paese tranquillo. Poi certamente il buono e il gramo stanno dappertutto.
Basterà dunque osservare le più elemen-tari cautele.
Le spiagge sono tutte demaniali e libere. Le migliori sono sulla costa pacifica ed in particolare
nella penisola di Guanacaste. Anche qui una stranezza: non sarà raro incontrare un cartello che
proibisce il bagno dopo una certa ora (dipende dal periodo dell’anno). La ragione sta nella forte
risacca caratteristica di queste coste. Sembrerà strano, ma molte persone ogni anno spariscono
inghiottite dal mare.
In aeroporto, all’arrivo potete prendere gli Interbus che lo col-legano a varie località o il taxiaeropuerto. I prezzi sono fissi, non si contratta.
In genere spostarsi in Costa Rica è abbastanza facile. Non esistendo molte auto private la gente
si sposta con i mezzi pub-blici. Devo dire abbastanza efficienti. L’aspetto negativo di questa situazione è che, a parte San Josè, Limon e Puntarenas che sono i centri principali, le altre località
sono poco servite. Il taxi è comunemente utilizzato anche per percorsi non brevi.
La moneta nazionale è il Colòn (CRC). (1 dollaro vale circa 500 colones). L’Euro non è accettato
come pure il biglietto da 100 dollari (molto difficile cambiarlo). I Bancomat sono abbastanza diffusi
LA CUCINA. Non è molto varia. I due piatti nazionali sono il Gallo Pinto pollo con fagioli neri
e riso, e il Casado, mix di carne oppure pesce (secondo le località), verdure, legumi, riso e platano
(banana da cucinare) frito.
Il Picadillo di patate con carne e inoltre . E poi Elotes (pannocchie) arrosto, Chorreadas (tortillas grandi di mais tenero) Empanadas ripiene di fagioli, formaggio o carne. In occasione delle
feste importanti mangiano il Tamal, farina di mais e ripieno di riso, carne di maiale o di pollo che
si avvolge in una foglia di platano e si fa bollire in acqua.
Da vedere
SAN JOSÈ E’ una città abbastanza anonima. Non è molto gran-de (chi dice 700.000
chi dice un milione). Una città pulita e razionale, caotica non più di tanto. Di vestigia storiche, dicevo, ce ne so-no poche.
S a n Jo s è
Il centro cittadino ruota intorno alla Plaza de la Cultura, col Teatro Nacional; Il
Museo Nacional sta alle spalle della centralissima Plaza de la Democràcia, il Museo del Oro Precolombiano, il Museo
de Jade, possiede la più grande collezione mondiale di sculture precolombiane in
giada, il Mercado Central, da non perdere, è inoltre uno dei posti migliori della città
per mangiare spendendo poco. Oppure è
altrettanto economico mangiare nelle Sodas, le piccole trattorie cui accennavo prima.
VOLCAN POAS A una trentina di chilometri
dalla capitale. È incredibile il cambio di paesaggio in pochi chilometri. Un belvedere sta
proprio sopra la caldera. E’ attivo, ma “dormiente”. Salendo vedrete vegetazione dalle
curiose foglie giganti. Il suo nome, sombrilla
de los pobres, vuol dire “ombrello dei poveri”
perché la gente locale le usa come ombrello,
tanto sono grandi.
Vo lc a n
Po a s
Come dessert la Cajeta de coco, Arròz con leche (riso con latte) e buone macedonie di
frutta
Il caffè di Costa Rica è famoso. Un cafecito negro o con leche a fine pasto ci sta!
Si spende poco nelle Sodas, piccole trattorie, soprattutto ubicate sulle strade principali.
Nel ridiscendere passate per Sarchi, uno
dei pochi centri rimasti dove si producono
ancora i Ticos, i variopinti carrettini costarricensi. Simili ai nostri carretti siciliani, anche se quest’ultimi, secondo me, sono più
belli.
(Ticos sono anche i costarricensi)
Avventuravi per le bellezze naturali del paese dovrebbe essere lo scopo principale
del vostro viaggio.
E allora: . . .
4
5
To r tug uero
TORTUGUERO assolutamente da non perdere.
A mio parere il più interessante tra tutti i parchi della Costarica. E’ sulla costa caraibica, a nord, verso
il confine con il Nicaragua. I pesca-tori del posto
mi han detto che da lì parte un canale navigabi-le,
naturale, non artificiale, che va fino al Lago Nicaragua do-ve, dicono, han trovato anche degli squali
(non so fino a che punto è leggenda metropolitana o quanto
ci sia di vero. Ve la vendo come me l’hanno detta). Si arriva
in auto (buona parte su strade sterrate) fino ad un certo
punto, e poi in lancia sul fiume. La via più spettacolare è da Puerto Viejo de Sarapiquì, percorrete
il Rio Sarapiquì verso nord e da lì il maestoso Rio
San Juan (segna il confine col Nicaragua) fino al
delta. Le distanze non solo enormi. In linea d’aria
saran 60 chilometri a Puerto Viejo e altri 60 al Tortu-guero. Le strade però non vanno dritto, e men
che meno i fiu-mi. Calcolate una giornata intera.
Se fate il fai da te, però i tempi si allungano. IMPORTANTE: portate il passaporto (perché siccome il
fiume passa sul confine, è possibile che ci siano dei controlli
della polizia di frontiera)
Vedrete coccodrilli, iguane, uccelli, e diversi
tipi di scimmie buffe ranocchie col corpo rosso
à pois blu e le zampe blu.
Curiosità: al Tortughero ci sono delle scimmie,
brune sulla schiena e chiare sul petto. Aspettavano le nostre barche schierate sull’imbarcadero armate di pezzi di legno e, minacciose, non ci han
fatto scendere. Abbiam dovuto fare il giro dell’isolotto e attraccare altrove.
Raccomandazione: è difficile organizzarsi da soli
per andare lì. Rivolgetevi alle agenzie a San Josè.
Troverete in internet che si può fare tranquilla-mente . . . Poi magari arrivate lì . . .la barca non c’è . .
. Io ve l’ho detto. Siccome il Trotugero è va-sto, se
proprio volete il “fai da te” allora andate a Limòn.
Da lì è più facile trovare una barca e lo prenderete
da sud .
Sulla strada per Tortuguero passate anche dal
BRAULIO CARRILLO.
E’ un vulcano attivo. Non si può salire al cratere. Si può dormire in un lodge. Poco a nord del vulcano
è il Lago Arenàl lungo una trentina di chilometri. Già che siete al Arenal lì vicino (30 km) : Monteverde è una curiosa comunità di quaccheri. Interessante la foresta pluviale.
GUANACASTE. E’ la regione più occidentale del paese, sulla costa pacifica. Per raggiungerla ci sono due strade
(una moderna superstrada da San Josè): o
da Puntarenas prendete il Ferry. O via
terra andando in direzione nord, verso
Limonal. Se fate quest’ultima via, chiedete della Trattoria Las Tres Hermanas (si mangia un asado come Dio comanda)
: da Limonal al bivio per Guanacaste (le
indicazioni stradali che vi dicevo).
Se scegliete Puntarenas, allora vale la
pena 50 km sotto arrivate ad una località che si chiama Jacò. Qui, alle spalle
del paese, c’è un parco. Roba turistica,
beninteso, ma interessante. Si chiama
Rainforest Adventures Costa Rica
Pacífico. E’ un parco avventura dove
potete correre da un albero all’altro per mezzo di carrucole o su una teleferica osservare dall’alto la
foresta pluviale. Potreste valerne la pena.
Se andate lì, allora non perdetevi il
PARQUE MANUEL ANTONIO, uno dei
più grandi della Costa Rica
Ritornando a bomba invece a Guanacaste, siete così giunti nella Peninsula de
Nicoya dove ci sono le più belle spiagge
della Costa Rica: Playa Grande, Playa
Conchal, Playa Flamingo (nella foto), Tamarindo, . . .
Quando siete in zona Tamarindo, nel
nord della Peninsula de Nicoya, e vi
sentite novelli Robinson Crosue, andate a nord verso Santa Cruz, poi sempre a nord fino a Liberia; da lì ancora a
nordovest verso La Cruz (senza il “Santa”
davanti).
Avrete fatto un centinaio di chilometri,
ma mi ringrazierete. Sulla costa che sta
a 5 km. c’è Bahia de Salinas.
F la ming o
S a nt a R o s a
Un posto da. . . Robinson !
Poco sotto è il PARCO DI SANTA
ROSA, uno dei più belli della Costa
Rica.
VOLCÁN ARENÀL E’ situato nel nord-ovest
del paese nel Parque Nacional del Arenàl. Io
non ho mai avuto la possibilità di ve-derlo da
lontano perché è sempre stato coperto da nubi.
Le foto lo immortalano come un cono perfetto. .

6


7
8