Fonte: G. Angeli - N. Candotti, Carnia Libera

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Fonte: G. Angeli - N. Candotti, Carnia Libera
Fonte: G. Angeli - N. Candotti, Carnia Libera - La repubblica partigiana del Friuli (estate autunno
1944), Udine, Del Bianco, 1971, pp. 184-186
DOCUMENTI RIGUARDANTI L'ATTIVITA’ DEL C.L.N.
ZONA LIBERA
(Attività dal 26 Settembre al 10 ottobre 1944)
Doc. n. 2
Verbale della 1^ seduta, 26-9-1944 (*)
COMITATO DI LIBERAZIONE NAZIONALE ZONA LIBERA
Verbale della prima seduta.
Ampezzo, 26 settembre 1944
Viene deciso che ogni partito presiederà a turno,
Su proposta del Rappresentante del P.C. viene data la Presidenza per questa I^ seduta al
rappresentante dei Partito Liberale Democratico, Tita.
Dopo il saluto dei rappresentante della Div. Garibaldi, al quale fa seguito
quello del rappresentante della Osoppo, rivolto agli intervenuti, si passa alle discussioni sugli
argomenti all’ordine del giorno.
1° - Telegrammi al Governo Democratico Italiano e al Gen. Alexander.
Il rappresentante del P.C. propone l’invio di un telegramma al Governo Dem. ltal. ed un Tel. al Gen.
Alexander. La proposta viene accolta. Si allega alla presente il testo di tali telegrammi.
2° - Rappresentanti delle Forze Armate in seno al C.L.N.
Il rappresentante del P.D.C. propone che faccia parte del C.L.N. un rappresentante per ciascuna
delle due formazioni partigiane, e ciò anche se avviene la formazione di un comando unico, perché
intorno alle due divisioni si sono venuti polarizzando elementi di tendenze diverse.
Dopo lunga discussione, sostenuta in massima parte dal rappresentante del
P.C. nei confronti del proponente, si viene nella determinazione di immettere nel C.L.N. due
rappresentanti le Forze Armate, fino a costituzione del Comando Unico, al quale spetterà la
decisione definitiva.
3° - Scopi delle Organizzazioni di massa.
Il Rappresentante del P.D.C. chiede quali siano gli scopi delle organizzazioni di massa (giovani,
donne, operai, contadini) ed espone il pensiero del Partito:
scopo di tali organizzazioni è di preparare l'insurrezione Nazionale nello spirito del C.L.N.,
evitando affermazioni particolaristiche di partito. Da tutti è approvato lo scopo di tali
organizzazioni.
4° - Immissione dei Rappresentanti di Massa nel C.L.N.
Il rappresentante del P.D.C. insiste per l'esclusione dei rappresentanti delle organizzazioni di massa
dal C.L.N,, perché il numero dei componenti il Comitato stesso diverrebbe pletorico, e soprattutto
perché esse non hanno raggiunto una adeguata maturità politica.
Dopo lunga discussione, sostenuta vivacemente da tutti i presenti, si delibera che vengano ammessi
nel C.L.N. i rappresentanti delle organizzazioni di massa, i quali pero avranno voto deliberativo
solo nei problemi inerenti alla loro attività.
5° - Discussione sulla costituzione di Organi esecutivi.
Si decide che gli organi esecutivi verranno creati man mano che si presenterà la necessità per la
esecuzione di provvedimenti presi.
6° - Problema scolastico.
Dopo discussione si decide di formare una commissione composta di tre membri, designati
rispettivamente dal P.D.C., dal P.S. e dal P.C.
Tale commissione avrà il compito di esaminare c risolvere i problemi inerenti.
Si stabilisce inoltre di formare una commissione composta di tre membri designati dai tre partiti,
comunista, socialista e democristiano, collo stesso compito di quello assegnato alla commissione
Sforza nell’Italia Libera.
7° - Problema dell'alimentazione.
Resta fermo il principio, enunciato dal rappresentante della Div. Garibaldi, che in linea di massima
non si verrà a nessuno scambio col nemico.
Per venire incontro alle necessità immediate, si nomina una commissione composta di tre membri,
la quale, appoggiandosi sul fronte della donna delle diverse zone, provvederà a stabilire i turni per
l'approvvigionamento del grano per quella parte della popolazione che non ha avuto la possibilità di
farlo da sé.
Le formazioni partigiane si impegnano a mettere a disposizione alcuni mezzi di trasporlo per questo
servizio.
Il P.C. ha organizzato un ufficio informazioni a Meduno, che, valendosi delle organizzazioni
clandestine della zona occupata, fornirà indicazioni utili a facilitare il compito della commissione.
8° - Politica dei prezzi.
Quanto alla politica dei prezzi, risulta evidente che il problema della capacità di acquisto delle
categorie operaie e impiegate è legato a quello della presenza di numerario nella zona liberata. In
conseguenza si delibera di richiedere al Governo Bonomi l'invio di una somma a titolo di anticipo a
questo scopo.
Circa il problema della fissazione dei prezzi di alcuni prodotti alimentari fondamentali, se ne affida
il compito ad una commissione mista, composta da 5 operai che non siano anche contadini, e da 5
contadini.
La questione di questa costituzione è demandata ai rappresentanti presenti dell'organizzazione
operaia e contadina. Questa commissione sottoporrà le proprie deliberazioni all’approvazione del
C.L.N. Zona Liberata. Il C.L.N. delibera che il prezzo del grano acquistato in pianura venga fissato
a L. 6 al kg.
Il C.L.N., rappresentante per la zona liberata del Gov. Nazion. Democratico di Roma, decreta una
moratoria con decorrenza dal 1° Luglio 1944.
In proposito sarà data opportuna comunicazione al popolo.
9° - Servizio di Polizia.
Per quanto riguarda il servizio di polizia, essa verrà tratta dalla guardia del popolo. Si crea un
ispettorato di polizia, che viene designato nella persona di DINCA, il quale provvederà alla
organizzazione di questo corpo.
10° - Organi giudiziari.
La giunta comunale designerà la giuria popolare, che costituirà di volta in volta, assieme al giudice
designato, il tribunale del popolo. Si precisa che i giurati devono essere tratti dalle organizzazioni di
massa (escluso il fronte della gioventù) aderenti al C.L.N., più un professionista e un impiegato.
11° - Eventuali varie.
Il rappresentante del P.C. propone il testo di un manifesto relative alla formazione e ai compiti del
C.L.N. unico della Zona Liberata.
Il testo viene approvato.
Al termine della seduta viene fissato l'ordine del giorno per la prossima riunione che sarà tenuta il
giorno 30 Settembre p.v.:
1° - Funzionamento del C.L.N.;
2° - Questione tributaria;
3° - Funzionamento delle Giunte Comunali;
4° - Esame sui provvedimenti presi dalle commissioni già create;
5° - Problema boschivo
6° - Eventuali varie.
Il Comitato di Liberazione Nazionale Zona Libera
La Segreteria
(*) Docum. in archivio prof. Candido Grassi, Udine, ora in AORF, Udine, cit., E 15.